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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/02/14 in tutte le aree
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TAGLIO : 1 euro STATO : Città del Vaticano ANNO : 2005 AUTORE : scultore Daniela Longo indicato con la sigla “D. LONGO” ad arco al bordo interno del cerchio interno in basso a sinistra dello stemma del Camerlengo e incisore Ettore Lorenzo Frapiccini, indicato con la scritta “ELF inc” ad arco al bordo interno del cerchio interno in basso a destra dello stemma del Camerlengo TEMA : stemma del Cardinale Camerlengo sormontato dallo stemma della Camera Apostolica (chiavi decussate sormontate da un padiglione); DATA DI EMISSIONE : 12 Aprile 2005 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio rigato alternati NOTE : Queste monete provengono tutte dalle serie della Zecca, la cui tiratura è 60000 Nella faccia nazionale, nel cerchio interno è raffigurato lo stemma del Cardinale Camerlengo sormontato dallo stemma della Camera Apostolica; intorno la scritta "• SEDE • VACANTE • MMV •”; sotto la scritta, ad arco al bordo in basso a sinistra dello stemma del Camerlengo, la scritta “D. LONGO” – si ricorda che lo scultore è Daniela Longo – e in basso a destra dello stemma del Camerlengo, sempre ad arco, compare la sigla “ELF inc” a ricordarel’ incisore Ettore Lorenzo Frapiccini; nell’esergo a destra sotto la chiave il segno di Zecca “R”. Nella corona esterna, nella metà superiore 12 stelle a cinque punte, rappresentanti l'Unione Europea, e nella metà inferiore la scritta "CITTA' DEL VATICANO". Il cardinale "camerlengo" ricopre sostanzialmente due incarichi: 1) quando il pontefice è in viaggio, o è assente, amministra i beni temporali; 2) alla morte del Papa (o in caso di rinuncia) presiede il periodo della Sede vacante. È coadiuvato da un Vice Camerlengo, generalmente insignito del carattere arcivescovile. Alla morte del Papa, il Camerlengo verifica che sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo; non ricevendo risposta ne dichiara la morte. La formula “Vere Papa mortuus est” è stata utilizzata, probabilmente, per l'ultima volta nel 1878 dal Camerlengo Pecci (futuro Papa Leone XIII) sulla salma di Pio IX. Per secoli il protocollo aveva previsto che il Camerlengo picchiettasse la fronte del Papa con un martelletto d'argento recante lo stemma papale: a quest’azione attualmente è subentrata il segno di stendere un velo sul viso della salma del Papa. Poi il Camerlengo toglie dal dito anulare della mano destra del defunto Papa l'anello del pescatore e ordina che il sigillo papale presente sull'anello venga rotto (da Giovanni Paolo II viene più sobriamente detto "annullato"). Egli mette infine i sigilli allo studio e alla camera da letto del Papa e dà comunicazione del decesso al Cardinale vicario di Roma, al quale ufficialmente spetterà il compito di darne notizia al popolo. Spetterà al Decano del Collegio Cardinalizio, dopo esserne stato informato dal Camerlengo o dal Prefetto della Casa Pontificia, darne notizia ai Cardinali e convocarli a Roma per eleggere il nuovo successore di Pietro e comunicare l'avvenuto decesso al corpo diplomatico e ai capi di Stato del mondo. Le campane di San Pietro suonano rintocchi a martello e una metà del portone bronzeo viene chiuso. Dopo i medici vaticani procedono alla vestizione della salma con i paramenti pontifici: la mitria bianca sul capo; la “casula”, il mantello di colore rosso che si usa per la S. S. Messa; il “pallio”, la striscia di lana bianca con croci nere. Così composta, la salma viene portata di norma nella Basilica di S. Pietro per una esposizione ai fedeli che si protrae per tre giorni. Inizia così il periodo della Sede vacante: incominciano i preparativi per i funerali e i nove giorni consecutivi di lutto dello stato (novendiali). Pio X (pontificato dal 1903 al 1914) abolì l’usanza dei precordi (l'estrazione del cuore, degli altri organi e delle viscere dei papi, detti “interna corporis”, che, conservati dentro anfore di coccio, sono tumulati da Sisto V quasi ininterrottamente fino a Leone XIII nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi di Roma). Il funerale papale viene detto “Missa poenitentialis” e viene celebrato in San Pietro alla presenza delle delegazioni di Stato di tutto il mondo. Per il funerale la salma del Papa viene chiusa in una triplice cassa fatta di cipresso, di piombo e di noce, che infine sarà tumulata nelle grotte vaticane. Fino al 1958, anno della morte di Pio XII, il decesso del Papa era un momento sacro che, per rispetto e tradizione, veniva vissuto a porte chiuse, lontano dalla “aggressione mediatica” alla quale si è assistito in occasione della morte di Papa Wojtila. In quell’anno, le foto dell’agonia di Pio XII furono per la prima volta divulgate all’esterno ad opera del medico del Papa (che fu poi radiato dall’Ordine per tale azione). Chissà cosa direbbero oggi coloro che nel 1958 gridarono alla “violenza gratuita sul popolo”, apprendendo che c’è stato anche chi, in occasione dell’ultimo saluto al Papa Giovanni Paolo II (Papa Wojtiva), ha scattato una foto alla salma del Papa con il proprio telefonino per inviarla a parenti e ad amici. Dopo il funerale vengono avviati i lavori del conclave per eleggere il nuovo Papa. Durante i periodi di Sede vacante lo stemma del camerlengo, pur rimanendo con i trenta fiocchi rossi che spettano ai cardinali, è sormontato dal gonfalone papale (il basilicale), attraversato dalle chiavi pontificie, sopra il consueto galero (il cappello cardinalizio). Il Camerlengo durante questo periodo ha anche la facoltà di battere moneta; su di essa sono riportati il suo stemma, la dicitura "Sede vacante" e, in latino, l'anno di conio o millesimo. Sempre durante la Sede vacante, a lui è affidata la gestione delle questioni quotidiane della Chiesa con l'assistenza di tre cardinali estratti a sorte ogni tre giorni, uno per ciascun Ordine (vescovo, presbitero e diacono), tra i cardinali già convenuti a Roma; questi costituiscono la "Congregazione particolare". Le questioni più importanti devono essere trattate con l'assemblea generale dei cardinali, detta "Congregazione generale". Alla morte di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile 2005 e fino all'elezione di Papa Benedetto XVI, proclamata il 19 aprile 2005 ha presieduto la sede vacante, nella veste di Camerlengo, il Cardinale presbitero del Santissimo Nome di Gesù, Eduardo Martínez Somalo, cardinale e arcivescovo spagnolo, il cui incarico di Camerlengo è terminato il 4 aprile 2007, con la nomina di Tarcisio Bertone. Durante questa sede vacante la Città del Vaticano ha emesso una serie di monete recanti il suo stemma.5 punti
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E questo dimostra che la sicurezza deve iniziare IN FIERA. PARCHEGGIO RISERVATO E SORVEGLIATO DALL'INIZIO ALLA FINE DELLA MANIFESTAZIONE!! Non avrebbero potuto individuare il bersaglio, non lo avrebbero potuto seguire e NON LO AVREBBERO DERUBATO. La leggerezza c'è stata ma non è stata la causa determinante, ha solo facilitato l'evento criminoso.4 punti
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Ancora un esempio....ma che esempio milanese ! E' la copertina del nuovo MIR Milano, è sulla copertina del catalogo della Cronos 6, del 2012, è un pò in bella mostra in tutti i testi dove si parla di monetazione milanese, stiamo parlando di un altro must numismatico, qui siamo nel simbolismo, nel bello e purtroppo anche nel sogno....c'è un pò tutto qui.... Siamo al periodo di Gian Galeazzo Maria Sforza con la reggenza di Bona di Savoia ( 1476 - 1480 ), la moneta è un rarissimo testone che al diritto mostra il busto velato di Bona di Savoia, e al rovescio abbiamo lei....la fenice ad ali spiegate sul rogo..... La fenice, uccello favoloso dell'Arabia, qui mostrato sul rogo rappresenterebbe l'immortalità, in quanto rinasce dalle proprie ceneri. Il messaggio che porta la moneta sembrerebbe un buon auspicio, una speranza, in realtà gli accadimenti non saranno molto favorevoli sia a Gian Galeazzo Maria che a Bona, ma a volte anche le monete non è detto che portino bene.... :blum: Io personalmente mi fermerei qui, lascio a voi, se ritenete, di aggiungere altro, se no passeremo poi ai ringraziamenti verso chi ha partecipato attivamente con i vari @, mi sembra giusto e dovuto, oltre i mi piace e un ringraziamento non posso fare....però rimane anche molta stima per voi perchè sicuramente siete da annoverare nel gruppo dei divulgatori, una razza un pò in estinzione, continueremo a divulgare comunque tra una conservazione e anche una stima..... Dalla copertina di Cronos 6, primavera 20124 punti
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Bellissima discussione, alla quale arrivo tardi, ma dove vorrei comunque provare a portare un modesto contributo. Modesto, come la moneta presa in esame, un piccolo quattrino in mistura con lo stemma della mia città Fonte Cataloghi Online Vediamo un'incudine col martello volto a destra su ponte a due archi, a simboleggiare il lavoro di un fabbro. Nel giro FABRIANVM. Fin dal XIII secolo, iniziano ad affermarsi a Fabriano le corporazioni delle Arti, le quali riunivano sotto i loro stendardi la borghesia produttrice. Tra esse spiccava l'Arte dei Fabbri: ben 38 fabbrerie si contavano nella sola piazza del mercato, dalle quali uscivano continuamente manufatti per il mercato esterno, tanto che il sigillo del Comune già rappresentava simbolicamente proprio un fabbro nell'atto di battere il ferro sull'incudine. Secondo la leggenda, fu un fabbro, Mastro Marino, a far da paciere nella disputa tra i due castelli feudali da cui Fabriano ebbe origine, posti a poca distanza l'uno dall'altro presso la riva destra del fiume Giano, detto allora Castellano, su due alture separate da uno stretto avvallamento. Secondo la tradizione, Marino aveva la sua bottega sul ponte dell'Aera (oggi non più visibile, ma si sta lavorando per riportarlo alla luce), quello stesso ponte che compare sulla moneta, sotto l'incudine. Grazie alla mediazione del fabbro, i due castelli cessarono le loro liti e si fusero dando origine a un centro unico e popoloso, in rapida espansione. Il quattrino in questione, è stato coniato nella zecca di Fabriano dal 1520 al 1523, a nome del cardinale Giulio De' Medici (poi Papa Clemente VII), il cui stemma, quello classico dei Medici di Firenze, compare al dritto Fonte Cataloghi Online Lo stemma col fabbro, invece, possiamo vederlo in diversi luoghi della città, tra cui una fiancata del Palazzo Vescovile (costruito a metà del '500, con successivi rimaneggiamenti) dove compare in forma di bassorilievo E, direi naturalmente, è oggi stemma ufficiale del Comune, così blasonato (da comuni-italiani.it): "Campo di cielo ad un ponte di tre arcate in muratura posto su un fiume; sul ponte un fabbro in atto di battere il metallo sull'incudine, sinistrato da una fucina; il tutto al naturale; nel centro del capo uno scudetto di rosso alla croce piana d'argento, il tutto posto sopra una campagna formata da due fasce d'argento e di rosso. Motto: Faber in amne cudit olim cartam undique fudit" petronius :)3 punti
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Buon pomeriggio amici, Poco fa' ho ricevuto questa e-mail: 02/12/2014 13:18 [email protected] Gentile cliente, stiamo facendo oggi la fotografia del documento originale, e l'immagine verrà consegnata domani. Vi ringraziamo per la vostra fiducia Vincent Reniel / servizio clienti Bibliothèque nationale de France Département de la Reproduction Finalmente potremo vedere, per la prima volta, questa rarissima (unico esemplare) e ....... molto desiderata moneta. Perseverare, in questo caso, non e' stato diabolico! Sono molto molto contento. Un caro saluto. Amedeo3 punti
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Altro Tondello altro sogno....siamo al limite della monetazione moderna ma per me tutto ciò va dal 1492.....e poi non potevo esimermi da certe maestrie incisorie rapportate al linguaggio espressivo e alla comunicazione.. Doppio Grossone s.d. (1492/1493). . HERCVLES. FERRAR. DVX. II: Testa a destra // Idra con sette teste sul rogo. Bellesia 14/A; Biaggi 769; CNI X, 18; M.I.R. Emilia 255; Morosini I 14. 7.67 g. La raffigurazione dell'Idra sul rovescio della moneta si riferisce all'amplificazione di Ferrara colla cosìddetta Addizione Erculea progettata dall'urbanista Biagio Rosseti nel settore nord della città. Il terreno per questa nuova città, anticamente palludi infette della malaria, fu risanato e la nuova città edificata come città ideale. Come Ercole nella antica mitologia uccide l'Idra il duca Ercole d'Este libera nella personificazione di un Ercole moderno i dintorni di Ferrara dalla piagha della malaria. Grazie a questa opera urbanistica Ferrara fu definita la prima città moderna d'Europa.2 punti
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una resa senza condizioni dello stato...complimenti a questo governo da operetta2 punti
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Un 5 franchi di Lille (W), Luigi Filippo. ********************************************************2 punti
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A me piacerebbe molto questa, sarebbe bello avere un pezzetto del mio quartiere nella mia casa, sempre vicino a me... :rolleyes: :)2 punti
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Vi segnalo questa discussione sul FAC: http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=98911.0 In sintesi, secondo l'autore, ricerche di carattere metallurgico sui famosi aurei a legenda :Greek_Kappa: :Greek_Omicron: :GreeK_Sigma: :Greek_Omega: :Greek_Nu: dimostrerebbero he gli esemplari senza monogramma hanno una composizione dell'oro tipica delle produzioni della Dacia (sarebbe infatti identica a quella dei braccialetti prodotti a Sarmizegetusa), laddove invece l'oro delle monete con il monogramma sarebbe tipico delle produzioni romane repubblicane (oltre a denunciare un tipo di preparazione del metallo ignoto in Dacia). Su questa base, e tenuto conto del fatto che le monete con monogramma appaiono di fattura migliore, egli ritiene che queste siano le emissioni originali, e quelle senza monogrammi le imitazioni successive. La conclusione del suo impianto deduttivo è ovvia: le monete con il monogramma sono state emesse da Bruto (come già il Mommsen propose) per pagare le truppe daciche; quando queste ultime le avrebbero portate in Patria, là si sarebbero diffuse e sarebbero state imitate. Per quanto concerne la legenda, egli propone una traslitterazione in Greco della sigla COS (consul), unita a un suffisso genitivo plurale. Questa è tuttavia la parte più debole, in quanto Bruto era proconsole ... e i consoli in carica non gli erano certo favorevoli. Cosa ne pensate?2 punti
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1 Kuan (1368 – 1398) - Impero Cinese - Dinastia dei Ming Banconota circolante. Stampata a mano su un impasto ricavato dalla corteccia di gelso.2 punti
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@@UmbertoI ... non ti sbagli, si verifica facilmente dal controllo della lettera D ;) @@Mancusi90 ... bel 120 Grana, bravo e benvenuto in sezione. :good:2 punti
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Buongiorno a tutti, volevo chiedere a centurioneamico se sa quanto duri l'evento perche' venendo da roma, devo poi prendere l'intercity notturno perche' la mattina dopo lavoro.. :lazy: pero' e un sacrificio che vale la pena fare!!2 punti
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Buona serata a tutti ancora fatico a crederci, stasera ho avuto una gran fortuna secondo me, sono riuscito a comprare questa moneta che inseguo da anni a prezzi decenti e soprattutto con una doratura DECENTE e ho notato che è veramente ardua... addirittura ce n'è una a 500 euro... la mia come la giudicate? grazie a tutti :good:1 punto
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Dici più che bene. Al rovescio la figura non ha avuto bisogno di essere accompagnata da nessuna scritta. "Parla" da sola. Punto. :hi:1 punto
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Molto soggettivo... posso solo consigliarti di prenderla eventualmente per la tua collezione e non per rivenderla. Diversamente, se non fai tutti i decreti, aspettane una più comune ma in migliori condizioni.1 punto
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Ed ecco le medaglie in oggetto, la prima da mm. 40 e le altre da mm. 43,3: mi sento di dire che sono certamente della zecca di Napoli per una serie di motivi ........ e su questo vi do un'anteprima, una notizia scoperta nell'Archivio Storico del Tesoro di San Gennaro pochi mesi fa nell'Archivio Storico del Tesoro di San Gennaro e che sulla quale ho preparato un articolo che verrà pubblicato a marzo. Una notizia di carattere storico e religioso che non è nemmeno citata in rete: nel 1842 Napoli proclamò un'altra compatrona della città e su questa esiste anche la medaglia conosciuta in diverse versioni e in più diametri ma questa in particolare è di fattura meno pregevole e completamente differente dalle precedenti firmate dagli incisori. Vedi post successivo. .........1 punto
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MILANO - Filippo II di Spagna (1554-1598). Scudo 1594 AR 32,01 g. – ø 41,8 mm. PHILIPPVS • REX • HISPANIAR Busto drappeggiato e corazzato a destra, con colletto alla spagnola e Collare del Toson d’oro sul petto; sotto, nel giro, •I594•. Rv. • DVX • MEDIO – LANI • ET • C • Stemma coronato e inquartato con aquile e biscioni; ai lati, due cariatidi con testa leonina. Asse a 120°. CNI 214 var. Crippa 15/C ®. Verri 423. Davenport 281 punto
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@@gallo83 lì andiamo però sul complicato. Nel senso, sul 2 lire jhonson c'è un valore impresso (2 lire) ed un millesimo (1928). si tratta di un caso borderline...1 punto
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Andiamo avanti; vi pesento (dal codice Cremosano conservato presso l'archivio di stato di Milano, secolo XVII) una carrellata degli emblemi della città di Milano, al centro spicca lo stemma del comune sopra domina Sant'Ambrogio con staffile e pastorale (come nel mezzo bianco postato precedentemente) sotto la scrofa seminaluta e ai lati gli stemmi delle porte delle mura antiche; in senso orario partendo da in alto a destra troviamo: porta romana ,vercellina, nuova,comasina, ticinese e orientale. Nella monetazione medioevale di periodo spagnolo, lo scudo compare spesso, ma sempre caricato nei suoi quarti di biscione ed aquile ( e qui chiedo aiuto a @@dabbene per una foto decente che al momento non ho sottomano, per esempio di un bello scudo di Filippo II). PS: amo questa discussione.1 punto
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Beh direi che è chiara , si capisce perfettamente . T' ho perfino messo un "mi piace" , non farci l'abitudine però :rofl: :good: . Scherzavo, ovviamente !1 punto
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Ciao Nando 12! elmetto 2007 è molto persuasivo! A ragione ritengo :good: Le mezze monete prima o poi le devi cambiare. Lo sto imparando!!!1 punto
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@@nando12 su ebay non mancano le offerte del palancone questo ha fatto 21 euro http://www.ebay.it/itm/Umberto-I-10-centesimi-1893-BI-/261659994496?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item3cec26a980 quest'altro è stato venduto per 30 euro http://www.ebay.it/itm/NL-UMBERTO-I-10-CENTESIMI-RAME-1893-BH-FDC-RAME-ROSSO-PERIZIATA-FILISINA-/161417400152?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item25953a0f58 http://www.ebay.it/itm/NS-Umberto-I-10-centesimi-1893-Birmingham-/251633098007?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item3a96805d17 non è rara da trovare bella mentre il 20 cent del '19 è stato venduto su ebay 22 euro un esemplare assai piu brutto, http://www.ebay.it/itm/20-Centesimi-Liberta-Libr-del-1919-Periziata-BB-SPL-da-Mazzarino-MONETA-RARA-/221615380080?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item33994e5670 belle non ce ne sono. ci sarà un motivo o no? ;)1 punto
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@@miza bello SPL, "conservazione commerciale" qFDC ... a 40/50 euro è già un affare. direi che è una moneta da comprare fino ai 75 euro tranquillamente... @@nando12 mi chiedo onestamente come fai a valutare 30 euro una moneta del genere e appena qSPL, quando valuti l'aquisto di un comunissimo palancone per 50 euro e tu stesso lo giudichi spl+ ... un pò di coerenza, no? ;)1 punto
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@@nando12 e allora vai a studiare, và! :P https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=358&lot=1389 @@oldgold gli esemplari in oro (AU) riportano il punzone "K18" (vicino l'ultima I di Mussolini)1 punto
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Beh.. D'argento ne sono stati coniati perchè in circolazione ce ne sono.. E se non sbaglio sono classificati R2 ma non so su che catalogo.. Ne riporto uno a titolo d'esempio esitato da Bolaffi.. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1657&category=34503&lot=1485855 La curiosità nasceva da un articolo riguardante i 20 centesimi della fiera di Milano, dove viene riportata anche una coniazione in oro e mi chiedevo se magari anche per questi è stato così..1 punto
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assolutamente si.. ne ho viste peggiori passare su ebay a 35... e non erano così belle1 punto
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Il gettone è comune. La costruzione raffigurata sul gettone è Porta Torre, un’imponente fortezza alta 40 metri edificata nel 1192 a difesa dell’ingresso della città di Como, che rappresenta uno dei più interessanti esempi in Italia di architettura militare di tradizione romanica. La particolarità della torre è che gli otto archi sono fuori asse rispetto a quello molto più grande situato a piano terra. apollonia1 punto
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@@sdwinchester Cavolo! se lo fai sei un grande. Comunque mediamente le conferenze iniziano tra le 20:30-21 e tra tutto (domande, conferenza, alcune volte semplice "rinfresco" ect...) si finisce circa verso le 22:30 max 23. Ciao1 punto
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Lo stesso gettone di Como di questa discussione , mi e' stato regalato ieri pomeriggio1 punto
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Continuo a ritenere che sia la stessa apparsa nell'asta Varesi 11/2010 lotto 748, classificata qSpl (Varesi è però piuttosto severo, io però in genere sono d'accordo con lui) con base 600 e mi risulta non aggiudicata. Gli hai dato un'occhiata ? :good: PS: volendo acquistarla io però starei abbastanza più basso ...1 punto
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Ciao domanda assolutamente non banale, rispondo al volo sperando di non commettere errori: Livia Maria Principessa Spinola Contessa Tassarolo, il SOVV DOM dovrebbe esser lì per ingannare e confondere a maggior imitazione del "Sovrana di Dombes" tipico dei luigini di Anne Marie Louise de Bourbon. Con calma controllerò di non averti detto castronerie:)1 punto
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Conservazione bassa, l'importante è che il prezzo sia congruo e direi proprio di si. Poi la collezione è personale e qualsiasi conservazione merita rispetto! @@elmetto2007 complimenti, anche io ho cominciato con il rame, e personalmente mi da molte soddisfazioni!1 punto
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__________________ 1842 Spagna Isabella II di Borbone (1830-1904) 8 Maravedis - Rame1 punto
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Vado per una volta controcorrente, il sogno nel cassetto è un sogno per il forum, per la numismatica italiana, mi piacerebbe rivedere una discussione generalista, anche per solo periodo storico, in cui gli attori del forum delle varie aree monetarie parlassero e scrivessero insieme coralmente e si potessero confrontare. Per fare un esempio, eravamo nel febbraio 2012, e quasi per scherzo iniziai " I primi grossi italiani ", parteciparono quasi tutti, fu uno spettacolo di immagini e descrizioni, 54 pagine, 802 interventi, 31.000 letture, una discussione che unì tutti.....chissà....1 punto
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In teoria questa meraviglia andava postata nella sezione monete estere sino al 1800...ma se posterai in questo thread anche la coppia di penny in rame che aspetti, direi che può rimanere qui... :D Complimenti!!1 punto
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Vorrei dire due parole dal punto di vista di un organizzatore di convegni, ed esattamente di quello di Bergamo organizzato dal Circolo numismatico bergamasco ( in primis da Vezio Carantani, vero artefice delle nostre manifestazioni, venuto a mancare lo scorso agosto): - giorni e orari: mi sono sempre sentito in grande imbarazzo nei confronti dei visitatori quando le sale del Convegni si presentavano mezze vuote. In anni passati il convegno si organizzava al sabato e alla domenica, ma a un certo punto la domenica pomeriggio non c'erano più commercianti; abbiamo ridotto l'orario fino alle 14, ma molti se ne andavano al sabato sera perché la mezza giornata alla domenica non giustificava i costi di alloggio sabato notte. Abbiamo quindi provato ad aprire solo al sabato, adesso facciamo venerdì pomeriggio e sabato tutto il giorno: sembra la soluzione più gradita, ma diversi commercianti al venerdì non vengono e molti altri se ne vanno nel primo pomeriggio di sabato per motivi di sicurezza se devono affrontare viaggi lunghi, e inoltre alcuni non partecipano più al convegno perché non spostano il materiale per un solo giorno e mezzo. Dico tutto ciò non per criticare il comportamento dei commercianti, che possono avere le loro buone ragioni, ma per sottolineare che una soluzione condivisa non c'è - convegno riservato ai soli commercianti ufficiali e introduzione del biglietto: l'abbiamo sperimentato una volta diversi anni fa dopo consultazioni e accordi con la NIP, ma all'ultimo momento abbiamo dovuto contattare altri espositori per mancanza di un numero sufficiente a non fare un bagno di sangue con le spese. Circa il biglietto, un disastro: critiche e contestazioni da parte di molti visitatori perché così non si propaganda la numismatica, perché perché perché .... - guadagni: parlo ovviamente per il nostro Circolo, non so e non voglio fare conti in casa d'altri. Abbiamo dovuto cambiare sede nel corso degli anni (quest'anno organizziamo la 50a edizione) perché ci risultava impossibile coprire i costi. Siamo un Circolo privato con una sessantina di Soci, ci paghiamo una sede decorosa in centro città e non abbiamo sovvenzioni. L' affitto della sala per il Convegno, che abbiamo cercato di mantenere sempre di una certa eleganza e confort, costa non poco; il servizio di vigilanza con guardie armate, ininterrotta dall'orario di apertura ai commercianti a quello di partenza, notte compresa, pure. In pratica, se tutti i commercianti previsti partecipano abbiamo un guadagno trascurabile, se uno o due, per motivi imprevisti, è assente andiamo in perdita. E non calcoliamo i costi "organizzativi" sostenuti personalmente dagli organizzatori. - sicurezza: come detto, abbiamo guardie giorno e notte, vedremo quest'anno di istruirle meglio alla luce dei recenti episodi di furti. Noi organizzatori, io stesso personalmente, passiamo buona parte del Convegno a "passeggiare" tra i tavoli con l'intenzione di dare un occhio alle monete di interesse e un altro a potenziali "clienti indesiderati". Lo scarico e il carico del materiale degli espositori avviene attraverso un garage dell'hotel adiacente la sala di esposizione. Dico ciò a difesa dell'operato di organizzatori - certo non solo quelli del Circolo di Bergamo - che fanno il possibile, e devo dire proprio solo per passione. E' evidente che garanzie sulla sicurezza, al di là di quanto previsto, non ne possiamo dare. - Prendo l'occasione di questo mio intervento per anticipare che al prossimo Convegno di Bergamo premieremo Franco Bassani per la sua partecipazione a tutti i nostri 50 convegni ! Fin d'ora, grazie Franco, da sempre amico del Circolo numismatico bergamasco. Gianpietro Basetti1 punto
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Se e quando potrai dimostrare quanto scrivi, se ne potrà anche discutere, fino a quel momento, le facili dietrologie da bar, lasciamole, appunto, al bar. petronius1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Conservazione: BB Luogo: Milano1 punto
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Un 8/9 anni fa io stesso, non volendoli più nella mia raccolta, mi sono tolto la coppia formata da 500 e 1.000 per 12,00 euro (l'avevo comprata a 20,00). Forse l'euforia del momento ha fatto si che fossero apprezzate più del dovuto e magari si credeva che sarebbero diventate delle rarità o, per meglio definirle, delle curiosità ricercate. l'unico riferimento sulla rete sono di 5 pezzi x 50 euro, è un prezzo confacente al loro valore?? Non so da dove è stato preso questo riferimento, considera che possono esser messi in vendita anche a 500 euro, ma la richiesta è una cosa ed una vendita conclusa è un'altra. Al momento su delcampe c'e' chi "cerca di vendere" l'intera serie a 13,90 euro, un esemplare da 500 simec a 10,00 euro, un tris 500-2.000-10.000 per 15,00 euro. I prezzi non hanno né capo che coda, nessuna similitudine (un pezzo 10 euro, cinque pezzi a poco più) praticamente allo sbando. Un valore simbolico comunque c'e' l'hanno sicuramente, difficile quantificarlo, ma da quanto esposto sopra: basso, molto basso.1 punto
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Non ci sono parole per poter esternare la rabbia che provo per quanto è successo. Tutta la mia solidarietà a Fabio al quale auguro di ritrovare le monete e a ripartire in fretta. Mi permetto di fare qualche considerazione su Veronafil. Questo convegno/fiera è l'unico evento fieristico di grosse dimensioni al quale abbia partecipato nel quale non è richiesta la registrazione all'ingresso. La registrazione dei visitatori potrebbe rappresentare un primo filtro. Inoltre il pagamento di un ingresso, non so 5 o 10 euro, sarebbe utile per fare una ulteriore scrematura dei malintenzionati. Nello stesso tempo potrebbero inoltre essere istituiti gli inviti gratuiti che i vari commercianti possono regalare ai loro clienti. Tipicamente prima di una fiera riceviamo tutti delle comunicazioni via mail da parte di commercianti o case d'asta. Basterebbe inserire un pdf con l'invito personale da stampare con un codice a barre. Poi un discorso a parte va fatto per gli organizzatori. Sono convinto che non sia ammissibile solo pensare che una fiera di filatelia e numismatica abbia gli stessi rischi di una fiera dei cavalli (l'esempio non è casuale dato che pochi giorni prima, negli stessi stand ha luogo la fiera equina). E' chiaro che ogni commerciante porta in fiera pezzi il cui valore complessivo supera abbondantemente i 100.000€. I commercianti non possono essere lasciati soli dall'organizzazione. E' chiaro che debba essere garantito un servizio di controllo del territorio, dentro e nei dintorni della fiera per la sicurezza di commercianti e visitatori. Lo stesso nei parcheggi al termine dell'evento: la polizia non dovrebbe permettere a nessuno, fuorché i commercianti e gli addetti ai lavori (riconoscibili dal pass), di aggirarsi nei parcheggi riservati ai commercianti. Il sistema di sicurezza di veronafil va rivisto e anche in fretta per mettere delle pezze già a partire dalla prossima edizione di Maggio 2015. Il rischio è la disaffezione di commercianti e anche dei visitatori.1 punto
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hai speso 150 euro, ma hai acquistato 150 " anticorpi" per affari del genere per il futuro........ non è tutto negativo....1 punto
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Nelle cronache dell'epoca si parla di Luigi Arnaud che realizzò questa medaglia con "al dritto l'immagine della Vergine dei sette dolori ..............", purtroppo tutti gli autori l'hanno classificata in maniera errata, per essere certi talvolta basta leggere la leggenda partendo da una corretta costruzione di forma, se parti leggendo "FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO - DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A." ha una forma più corretta rispetto a "DAL P.PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II.P.F.A - FU CORONATA LA VERGINE DE’ SETTE DOLORI NEL DUOMO". Molte volte, specialmente nel passato, si classifica una medaglia ripetendo per tradizione sempre gli stessi errori, considerando al di là di ogni logica teologica il nome dell'autorità emittente al dritto. Non dimentichiamo che i re, imperatori e pontefici esercitano il loro potere temporale (sebbene avuto per la grazia di Dio) su un determinato territorio geografico, la Madonna è invece la regina celeste al di sopra di tutto e di tutti, ragion per cui, in mancanza di documenti della zecca, la sua effigie va sempre al dritto. In anteprima assoluta mi permetto di mostrarvi un passo di un mio ultimo lavoro sulle medaglie napoletane borboniche per la cessazione del colera a Napoli, si tratta di una ricerca su tipologie inedite e la loro esatta classificazione, nonchè sui documenti della zecca e la tiratura nei diversi metalli. Prossimamente su "Il Giornale della Numismatica, novembre o dicembre 2013" : " ........ Stando ai documenti dell'epoca e a differenza di come classificato in altri testi, l'Immacolata Concezione è raffigurata al dritto e non al rovescio. A conferma dell'esatta classificazione basti leggere le leggende di entrambi i lati partendo dal lato con la raffigurazione mariana e non viceversa (Per voto alla Madre di Dio Immacolata, liberati dal colera in Napoli, nell'anno del Signore 1854). Lo stesso criterio di classificazione è valido per tutte le medaglie napoletane raffiguranti la Madonna (salvo decreti di emissione che stabiliscono una diversa interpretazione). Nelle medaglie napoletane del periodo borbonico, anche in presenza dell'autorità emittente da un lato, andrebbe considerata la Madonna sempre e comunque al dritto in virtù della Sua celeste superiorità, basti pensare che un sovrano esercita il proprio potere temporale sui suoi sudditi e nell'ambito dei sui territori, mentre la Santissima Madre di Dio è la Regina Celeste del mondo ed è al di sopra di tutto e di tutti (regnanti compresi). ...."1 punto
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