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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/14 in tutte le aree

  1. I have put my library online. Here it is: http://andrewmccabe.ancients.info/Library.html Andrew
    6 punti
  2. e per oggi finisco con questa: Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2002 Tiratura: 147.400 Conservazione: BB++ Luogo: Milano
    6 punti
  3. Un fratello di mio Nonno morto nella 1° guerra mondiale ci lasciò in eredità due quadri di monete che ho sempre ritenuto i "colpevoli" di questa mia passione che mi accompagna fin da bambino e che per molti anni mi ha spinto a raccogliere materiale relativo a svariate tematiche che spaziavano dalla Zecca della mia città fino al Regno d'Italia. Nell' Ottobre del 2000 in occasione di un asta Papale non eccelsa per qualità ma sicuramente importante per la disponibilità del materiale offerto, mi resi conto cosa veramente mi piaceva collezionare e di conseguenza nacque il mio progetto di collezione che ho seguito negli anni a venire. E' proprio in questi giorni (grazie all'ultima asta NAC) che ho raggiunto il mio obiettivo pianificato da allora: raccogliere almeno una moneta per ogni periodo di Sede Vacante Pontificia. Ci tenevo ad esternare questa enorme soddisfazione in un contesto dove credo siano compresi e condivisi sforzi e sacrifici superati. Nell'augurare ad ogniuno di Voi di raggiungere almeno il primo dei traguardi prefissati, buona serata Daniele
    5 punti
  4. Sembra un tipo ordinario di patria, ma questo 1843 mezzo-farthing britannico era destinato ad uso in Ceylon. Ancora, esso era anche stato proclamato corrente a casa l'anno precedente, nel 1842—così la rosa è stata accentuata, e aggiunto il cardo e il trifoglio, per farlo sembrare più familiare agli inglesi pubbliche. Queste monete davvero circolare nel Regno Unito, ma incontrando uno sicuramente non era una cosa quotidiana, da un punto dove il Manchester Guardian sentito costretto a pubblicare una "ATTENZIONE—tentativi sono stati fatti recentemente in questo quartiere di spacciare la nuova half‑farthings per half‑sovereigns." Conio di half-farthings di Victoria ha alzato con le monete datato 1844 e declinato in seguito. Il half-farthings ultimo era datato 1856, e le monete furono demonetizzate nel Regno Unito nel 1869. :) v. -------------------------------------------------- It looks like an ordinary homeland type, but this 1843 British half-farthing was intended for use in Ceylon. Still, it had also been proclaimed current at home the previous year, in 1842—so the rose was accentuated, and the thistle and shamrock added, to make it look more familiar to the British public. These coins really did circulate in the UK, but encountering one was definitely not an everyday thing, to a point where theManchester Guardian felt compelled to publish a “CAUTION—Attempts have recently been made in this neighbourhood to pass off the new half‑farthings for half‑sovereigns.” Mintage of Victoria’s half-farthings peaked with the coins dated 1844 and declined thereafter. The last half-farthings were dated 1856, and the coins were demonetized in the UK in 1869. :) v.
    4 punti
  5. Si stanno dimenticando che dove manca lo stato inizia a funzionare l'autodifesa dei cittadini. Prevedo tempi ancora più duri... Arka
    3 punti
  6. Grandioso! Finalmente una fenice che assomiglia a una... fenice! ================================================================= Direte: ma questo è :crazy: matto, la fenice dove l'ha vista mai?! ================================================================= Beh, mica avete torto... :hi: ================================================================= Il vecchio sognatore che sta scrivendo ha visto tante fenici, che nemmeno le conta più. Alcune, simili a aquile: (moneta greca del 1831, dal catalogo d'asta Ghiglione n° 15, lotto n° 589) ================================================================= Altre, simili a polli arrosto: (ducatone s.d. per Alessandro II Pico della Mirandola, da Cronaca Numismatica n° 185, maggio 2006, p. 71) ================================================================= Altre, simili a cicogne o altri pennuti a becco lungo: (30 tarì, 1793, per re Ferdinando I, da Cronaca Numismatica n° 186, giugno 2006, p. 28) ================================================================= Mille volte meglio, a parere del vecchio sognatore, è il bellissimo e toccante disegno con cui un alunno di una scuola elementare di Arsoli (RM) ha riprodotto lo stemma (con fenice) del comune di Mirabella Eclano (AV) (decreto 15.11.1873): ================================================================= (A proposito, questo disegno fa parte di un progetto scolastico sulla fenice realizzato alcuni anni or sono dalle attente insegnanti :hi: di un Istituto Comprensivo di Arsoli, al quale è stato dato risalto in un apposito sito Internet. :good: Non perdetevelo! :lol: Lo trovate qui: http://www.icsarsoli.it/LAVORI%20SITO%20%20NUOVO/ARSOLI/PAG%20PROG%20STRADA%20FACENDO%20VEDRAI%2009/PAG%20STEMMA%20E%20FENICE.htm ) ================================================================= Per restare in araldica, ecco un altro bell'esempio di fenice "al naturale". Stemma della città di Suzzara (MN), come da decreto del 21.4.1927: (da: http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=2429) ================================================================= In antico, peraltro, di confusione ce n'era tanta lo stesso. In questo mosaico del XIII secolo, già nell'abside della vecchia basilica del Vaticano e oggi nel Museo di Roma, la fenice ha l'aureola, come un Santo cristiano, o come un Sol invictus pagano (del quale parlammo giorni fa in un'altra discussione... sempre siano lodati i fili rossi :hi: dell'arte!): (da: G. Heinz-Mohr, Lessico di iconografia cristiana, Milano, Istituto Propaganda Libraria 1984, p. 113) ================================================================= Insomma... ...chi se la sente di cercare su qualche libro una bella descrizione di com'era fatta davvero una fenice? :good:
    3 punti
  7. Remo anch'io controcorrente, mi esalta maggiormente e mi da stimoli che oggi purtroppo vedo raramente sul forum, caro Mario. hai citato una discussione emblematica, ma potrei citarne molte altre come esempio, anche perchè i nuovi adepti e qualche pigro l'avrà persa sicuramente, ma quello che volevo rimarcare è questa apatia che costringe molte sezione a rimanere al palo. Sezioni importantissime dove la Numismatica ha dato il massimo per contributo storico-artistico, e dove invece nulla pare aver senso... In queste sezione il forum è cresciuto ha conosciuto la storia, che per molti versi non sempre viene riportata nel giusto modo, si è avvicinato all'arte, ha potuto conoscere le tecniche incisorie, ha potuto socializzare attraverso la conoscenza, arrichendosi e comprendendo meglio questa scienza... Questo al dice lunga anche sui sogni, come potrà ancora sognare il forum in futuro, se lo stesso non sogna più............. Eros
    3 punti
  8. Cambiamo mano....,altro giro, altro argomento, amanti dei luigini è il vostro momento, in particolare @@expo77 che sa già di quanto vedremo, dei luigini, del fenomeno a loro connesso sappiamo già molto, le zecche che li producevano sono tante, quando ho visto sull'ultima Cronos CAMPI, mi ha incuriosito ancor di più, CAMPI non ricorre spesso, questo poi oltre alla variante CAMI in leggenda al posto di CAMPI ha tante altre piccole particolarità che cercheremo di vedere, datemi una mano ovviamente.... CAMPI, feudo dei Centurioni -Scotti produce anch'essa luigini, gli anni sono circoscritti, 1667,1668,1669, il 1667 e il 1669 sono decisamente rari, portano al diritto la solita figura femminile con la leggenda a nome della Principessa Giulia Serra IULIA M PRINCIP CAMPI, qui invece abbiamo però CAMI e al rovescio il solito scudo di Francia con i tre gigli e in questo caso essendo un 1668, la leggenda CENTVPLVM GERMINA BV, i motti presenti in leggenda sono tre e cambiano nelle monete. Crippa la indica Cammarano 031a, in questo caso però come dicevo è una variante ulteriore, riportata anche nel CNI in un solo tipo il 14 con CAMI, presumo che la rarità dalla R dichiarata dal Cammarano aumenti in questo caso forse a un R3. Rispetto al tipo 031 del Cammarano interessante vedere le lettere della legenda andare e continuare sopra lo stemma, altrettanto una sola rosetta all'esergo. Ma chissa ci saranno altre osservazioni da fare....il pezzo presenta una bella freschezza, un buon peso vicino ai valori massimi dichiarati, esattamente 2,36 gr. , Crippa lo considera BB. Da aggiungere che pare che Campi coniasse luigini non solo per la stessa ma anche per altri, certo Campi è direi luigini essenzialmente.... Per ultimo, almeno da parte mia, la GIULIA SERRA in leggenda è la moglie di Giovanni Battista Centurioni Scotti, la figura invece rappresenta la solita raffigurazione di un busto femminile.
    2 punti
  9. Vi invito a guardare questo interessantissimo e recentissimo video del CNRS sulla ricostruzione di un edificio pertinente alla Domus Aurea neroniana scoperto nel 2009 e scavato dagli archeologi francesi. Il video é in francese, ma le immagini già da sole parlano anche a coloro che non conoscono questa lingua. Vi assicuro che ne vale la pena. http://api.dmcloud.net/player/pubpage/52fa37cd06361d50925d46bb/547469b394a6f61f69cff529/19a616eb1a754193abff14f644dafd9d?wmode=direct&chromeless=0&autoplay=1
    2 punti
  10. Da molti anni colleziono immagini di questi rari nummetti… e ad oggi non ne ho raggruppate più di 5. La serie , se così possiamo chiamarla, è davvero un piccolo mistero. Un nummo da poco apparso sua notissima casa d’aste, sembra almeno in parte confermare una mia vecchia teoria. I nummi che vi presento ai numeri 1, 2 e 3 sono con buona probabilità attribuibili a Leone I, e la E O del nummo numero 1 pare finalmente confermarcelo. La mia precedente attribuzione a Leone I era basata su stile generale, stile del conio e peso (circa 1,25 g per tutti).
    2 punti
  11. La Lupa capitolina e’ il simbolo di Roma , una scultura in bronzo custodita presso i Musei Capitolini in un’ apposita Sala a lei dedicata , le dimensioni sono praticamente uguali al naturale . Per tradizione storica viene considerata di fattura etrusca e che si trovi a Roma sin dalla remota antichità . Secondo recenti studi si tratterebbe invece di un bronzo di epoca medievale , tale supposizione sembra essere stata confermata dal fatto di essere stata fusa con il metodo a cera persa , una tecnica sembra , perfezionata solo in eta’ medioevale , ma personalmente in proposito ho forti dubbi in quanto questa tecnica era gia’ conosciuta ed applicata anche in epoca classica . Le fonti antiche parlano di due statue bronzee della Lupa , una era nel Lupercale , in origine il Lupercale era una semplice grotta che si trovava ai piedi del Palatino , Dionigi di Alicarnasso la descrive grande , pietrosa , ricoperta di querce con una fonte d'acqua sul fondo , questa grotta e’ stata recentemente ritrovata nel 2007 a 15 metri di profondita’ sotto la Casa di Augusto sul Palatino ; l'altra lupa era sul Campidoglio . La prima statua , quella nella grotta del Palatino , è citata nel 295 a.C. , quando i due edili , Quinto Fabio Pittore e Quinto Ogulnio Gallo , le aggiunsero una coppia di gemelli . L'avvenimento e’ riportato in base al racconto di Tito Livio e risale al 296 a.C. Non possediamo alcun indizio sicuro sul gruppo scultoreo dei gemelli dei Fabi - Ogulni , anzi il passo di Livio ha dato il via a due diverse interpretazioni , la prima che considerano i gemelli come parte di un gruppo unitario separato , la seconda come un'aggiunta successiva ad un'immagine più antica della lupa . Cicerone riporta come il simulacro capitolino venne colpito da un fulmine nel 65 a.C. e che da allora non venne riparato . Anche la statua conservata al Campidoglio presenta sulla gamba posteriore un solco , forse dovuto a quel fulmine , ma e’ solo una ipotesi . Le prime notizie sicure su questa statua attualmente al Campidoglio risalgono al X secolo , quando si trovava incatenata sulla facciata o all'interno del palazzo del Laterano : in un documento medievale di Benedetto da Soratte risalente appunto al X secolo , il monaco descrive l'istituzione di una suprema corte di giustizia che situa "nel palazzo del Laterano, nel posto chiamato ...alla Lupa... cioè la madre dei Romani" . Processi ed esecuzioni "alla lupa" sono registrate di tanto in tanto fino al 1450 . La Lupa era conservata con altri monumenti , come l'iscrizione bronzea della lex de imperio Vespasiani , che venivano esposti come cimeli per attestare la continuità tra Impero romano e papato , tra antichità e medioevo . La statua venne poi ospitata fino al 1471 nella chiesa di San Teodoro , che si trova tra il Palatino ed il Campidoglio . In quell'anno fu donata da Sisto IV della Rovere al "popolo romano" e da allora si trova nei Musei Capitolini , nella Sala della Lupa . La scultura del Campidoglio rappresenta una lupa che allatta una coppia di gemelli e che rappresentano i leggendari fondatori della città , Romolo e Remo ; di fatto pero’ la posizione statuaria della Lupa capitolina non assomiglia a nessuna rappresentazione monetale antica che potrebbero pero’ essere pose simboliche poco rispondenti alla lupa capitolina e tranne poche eccezioni tutte le monete sono rappresentate con i gemelli sotto la lupa , mentre nell’ attuale lupa del Campidoglio i gemelli furono storicamente aggiunti nel XV secolo . La lupa di Roma venne rappresentata dagli antichi incisori romani repubblicani ed imperiali poi , in due modi differenti ; quello monetale piu’ comune , specie durante l’ Impero , la raffigura mentre allatta i due gemelli e con la testa girata verso di loro per guardarli , mentre piu’ raramente nel corso della Repubblica la si vede anche senza i gemelli in atteggiamento aggressivo , come nei Denari di Publio Satrieno del 77 a.C. , pero’ questa lupa di Satrieno nei suoi denari , potrebbe rappresentare non la Lupa Romana , bensi’ la Lupa Sannita e Publio Satrieno potrebbe avere partecipato vittoriosamente , dalla parte di Silla , alla battaglia finale di Porta Collina del 82 a.C. svoltasi contro il Sannita Ponzio Telesino , immortalando simbolicamente questa vittoria sul suo Denario del 77 tramite la raffigurazione della Lupa Sannita , questo spiegherebbe la mancanza dei gemelli ; mentre nei bronzi Sestanti del 220 a.C. circa i gemelli erano gia’ presenti . Da queste due rappresentazioni monetali repubblicana ed imperiale , prima senza o con gemelli e successivamente sempre con i gemelli , si capisce che la coppia con Romolo e Remo fu certamente sempre presente insieme alla lupa , come dimostra anche un Denario di Sesto Pompeo che ci mostra la lupa con sotto i gemelli ; quindi la Lupa attualmente conservata , se e’ di epoca romana , non e’ quella di epoca repubblicana ed imperiale in quanto dal X secolo mancante dei gemelli , aggiunti poi nel Rinascimento , a meno che per qualche strano motivo a noi sconosciuto , in un’ epoca imprecisata , magari quando l’ Impero divenne cristiano oppure dopo la caduta dell’ Impero furono tolti da sotto la Lupa . Allora si spiegherebbe l’ interpretazione del racconto di Livio dove sembra di capire che i gemelli furono aggiunti sotto la lupa dagli edili Fabio e Ogulnio nel 296 , tradizione che e’ confermata dai Sestanti di epoca repubblicana del 220 a.C. circa , emessi pochi decenni dopo , dove infatti compare la lupa con gemelli . L’opera già attribuita a Vulca , il grande scultore di Veio chiamato a Roma nel tardo VI secolo per decorare il tempio di Giove capitolino , la Lupa è stata più di recente giudicata opera di un artista veiente della generazione successiva , il quale l'avrebbe plasmata e fusa tra gli anni 480-470 avanti Cristo . È invece noto da tempo che i gemelli sono stati aggiunti nel 1471 o poco dopo quando il bronzo, donato da Sisto IV alla città di Roma , fu trasferito dal Laterano sul Campidoglio ; ma questa affermazione e’ valida se la coppia dei gemelli si perse e si distacco’ per qualche motivo dalla Lupa nell’ antichita’ , perche’ altrimenti che senso avrebbe avuto rappresentare nelle monete romane imperiali la Lupa completa con i due gemelli se questi in verita’ non c’erano ? Concludendo questa breve ricerca si puo’ cosi’ riassumere : la lupa conservata al Campidoglio e’ sicuramente antica ma non e’ certo che risalga all’ epoca romana , forse e’ di epoca medioevale , la datazione sicura e documentata piu’ antica risale infatti al X secolo , nuoce contro questo manufatto la mancanza dei gemelli che furono aggiunti nel Rinascimento , infatti tutte le monete romane repubblicane ed imperiali riportano in conio la lupa con gemelli , solo l’ esemplare di Publio Satrieno ne e’ sprovvisto , la mancanza dei gemelli nella lupa capitolina potrebbe essere dovuta a fatti avvenuti nell’ antichita’ a noi non noti ; anche la posa statuaria tra questa lupa e quella rappresentata nelle monete non coincide ; e’ innegabile pero’ che la lupa capitolina ha uno stile che sembra arcaico simile ad altri manufatti di epoca etrusca , sembrerebbe strano che nel medioevo , nel 900 , si imitasse l’arte etrusca di cui probabilmente non si sapeva nulla . La coniazione di monete imperiali con la lupa e gemelli si protraggono lungo tutta la storia di Roma imperiale fino all’ epoca ostrogota , dove insieme alla lupa con gemelli compare al dritto la testa elmata di Roma con la scritta alto sonante per l’epoca di : Invicta Roma . Sotto un estratto di alcune monete di alcuni imperatori con al rovescio la lupa con gemelli ; questo fu un simbolo anche di alcune Legioni come ad esempio la Seconda Italica fondata da Marco Aurelio .
    2 punti
  12. Una della monete più belle di Vittorio Emanuele III Il soggetto "ape" non è sicuramente originale...qualcuno duemila anni prima ci aveva già pensato :blum: Renato
    2 punti
  13. Allora, direi che in effetti il regolamento prevede che le immagini delle monete (di tutte) vadano accompagnate dal nickname, se ben ricordo ne avevamo già parlato qualche tempo fa, verso primavera mi sembra. Al riguardo mi dovrò attrezzare anch'io....................... :angel: Quindi, per evitare fraintendimenti penso che non resti altro da fare se non confermare che da oggi Verranno inserite nel file SOLO le monete accompagnate dal nickname quindi chi come me non lo ha ancora fatto è pregato di adeguarsi Per il resto ricordo anch'io che dobbiamo risolvere un problemino col file e che ritarderemo di qualche giorno la pubblicazione dell'aggiornamento di Novembre.
    2 punti
  14. Salve a tutti finalmente oggi dopo soli 6 anni e 8 dall' aquisto ho riavuto le mie monte ,per finire in bellezza 2 marescialli dei beni culturali sono venuti ieri a casa mia a 40 km dall'ufficio per darmi un appuntamento per oggi per ritirare le monete incredibile quanti soldi buttano per queste storie visto che sono stati gli stessi carabinieri di ieri a restiturmi le monete io mi chiedo ma non potevano portarsele dietro ieri erano solo 26 . Comunque tutto bene quel che finisce bene .
    2 punti
  15. Altra grande e notevole iconografia è quella per Livorno, che con Cosimo III volle rappresentare la maestosità e potenza della Fortezza di Livorno, punto cardinale e di forza dei commerci della Toscana sotto la famiglia Medici che da Cosimo il vecchio nel 500 sino al 700 con i successori della famiglia volle rafforzare, proteggere, fortificare i vari porti della Toscana e sviluppare commerci nel mondo sino ad essere il fulcro delle entrate del tempo. Fortezza di Livorno Cosimo III 1717 RR altra splendida iconografia..
    2 punti
  16. Visto l'argomento della discussione posto l'ultima arrivata. Ho notato che la punta della corona cade in un punto diverso rispetto ad altre piastre postate (sotto la seconda I di SICILIARVM) è un altro conio?
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  17. Ultimi ritrovamenti Taglio: 50 cent Nazione: Grecia Anno: 2004 Tiratura: 470.000 Conservazione: B- Luogo: Conegliano (TV) Taglio: 50 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2010 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: BB Luogo: Conegliano (TV) Taglio: 1 € Nazione: Finlandia Anno: 2003 Tiratura: 543.500 Conservazione: BB - Luogo: Conegliano (TV) Note: mancante
    2 punti
  18. Ciao Taglio: 2 € cc Nazione: Monaco Anno: 2013 Tiratura: 1.229.131 Conservazione: BB Luogo: Genova 03/12/2014
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  19. Lesioni personali ci rientra in questa nuova legge? Che nel caso oltre della prevenzione uno si occupa personalmente anche della repressione: tu rubi e non ti succede niente, io ti pisto e siamo pari...... no? :girl_devil: :D Saluti Simone
    2 punti
  20. wee Nando, ammazza oh sembri come il prezzemolo....stai dappertutto!! :D A parte gli scherzi...queste come la definisci...bb, spl, o altro?
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  21. Posso solo ricordare che due zecche come quella Spagnola e quella Francese abbiano dei problemi per emettere un numero così esiguo di monete? non ci credo, vi ricordate la CC del Lussemburgo 2012 per il matrimonio del matrimonio dell'erede al Trono Guglielmo, emessa in tutta fretta dopo che la comissione aveva approvato la coniazione della seconda CC annuale per ogni stato, questa moneta è stata preparata e coniata in pochissimo tempo ed è stata emessa a meta Dicembre del 2012, ed ora mi si vuole far intendere che due Zecche come quella della Spagna e della Francia abbiano dei problemi a rifare dei bozzetti di tre monete e coniare un così misero quantitativo come quello che Andorra necessita................................ Non ci credo sicuramente c'è stata qualche altra complicanza con L'UE che non vogliono rendere nota, sarò malfidente ma per me è sicuramente così.
    2 punti
  22. Pietro @@Rex Neap , stabilire l'ufficialità o meno di un'emissione significa indagare le medaglie in più punti e prendere in considerazione una serie di fattori. @@renzo1940 @@fabio22 , se si ha la possibilità di confrontarsi con qualche collega papalista si potrà apprendere una cosa molto importante e cioè: una medaglia la si può definire "papale" se c'è su uno dei due lati il nome e/o effigie del pontefice. Su questo ci siamo ma esistono anche dei casi rari in cui il nome dell'autorità emittente (papa) è sottinteso come ad esempio la rarissima medaglia del 1850 per (la fine del) il soggiorno a Portici (NA). Altre medaglie borboniche e papali hanno parvenza di medaglie devozionali/religiose ma riportano al dritto o al rovescio gli stemmi o i nomi dell'autorità emittente (papa, re, eccetera) e ciò le rende molto più appetibili, spesso siamo agevolati a stabilire l'ufficialità di una medaglia (vedi post precedenti) per mezzo delle firme riportate al dritto o rovescio. A Roma (se sbaglio mi correggerete) non c'era alcuna legge che imponeva la firma del direttore della zecca ma in prevalenza solo dell'incisore. A Napoli, dopo il 1824, la musica cambiò e le firme sulle medaglie indicavano un organigramma ben preciso.
    2 punti
  23. Altro Tondello altro sogno....siamo al limite della monetazione moderna ma per me tutto ciò va dal 1492.....e poi non potevo esimermi da certe maestrie incisorie rapportate al linguaggio espressivo e alla comunicazione.. Doppio Grossone s.d. (1492/1493). . HERCVLES. FERRAR. DVX. II: Testa a destra // Idra con sette teste sul rogo. Bellesia 14/A; Biaggi 769; CNI X, 18; M.I.R. Emilia 255; Morosini I 14. 7.67 g. La raffigurazione dell'Idra sul rovescio della moneta si riferisce all'amplificazione di Ferrara colla cosìddetta Addizione Erculea progettata dall'urbanista Biagio Rosseti nel settore nord della città. Il terreno per questa nuova città, anticamente palludi infette della malaria, fu risanato e la nuova città edificata come città ideale. Come Ercole nella antica mitologia uccide l'Idra il duca Ercole d'Este libera nella personificazione di un Ercole moderno i dintorni di Ferrara dalla piagha della malaria. Grazie a questa opera urbanistica Ferrara fu definita la prima città moderna d'Europa.
    2 punti
  24. Andiamo avanti; vi pesento (dal codice Cremosano conservato presso l'archivio di stato di Milano, secolo XVII) una carrellata degli emblemi della città di Milano, al centro spicca lo stemma del comune sopra domina Sant'Ambrogio con staffile e pastorale (come nel mezzo bianco postato precedentemente) sotto la scrofa seminaluta e ai lati gli stemmi delle porte delle mura antiche; in senso orario partendo da in alto a destra troviamo: porta romana ,vercellina, nuova,comasina, ticinese e orientale. Nella monetazione medioevale di periodo spagnolo, lo scudo compare spesso, ma sempre caricato nei suoi quarti di biscione ed aquile ( e qui chiedo aiuto a @@dabbene per una foto decente che al momento non ho sottomano, per esempio di un bello scudo di Filippo II). PS: amo questa discussione.
    2 punti
  25. Buonissimo e gran conservazione
    2 punti
  26. e diciamo pure che fornire un nome ad un commerciante di monete che, per la professione che fa, è "sotto il controllo" della Polizia per via dei registro che lo stesso mantiene significa, nella mente del cliente, essere a sua volta "controllato". Non tanto per motivi fiscali a mio parere ma forse perchè, in casa, potrebbe avere qualche moneta "non legalmente detenuta", del resto è facile fare "2 + 2 fa 4". In caso di eventuali problematiche future relative alle monete legalmente acquistate potrebbero verificarsi (a secondo dei casi!!), ispezioni e sequestri di monete "illegalmente" detenute! E' un mio parere ovviamente.....
    1 punto
  27. Ciao @@gpittini , scusa se riprendo dopo tanto tempo questa tua domanda finale , ma avendo trattato proprio oggi un post sulla Lupa capitolina nella sezione Storia e Archeologia , ho una mia ipotesi su questa anomala Lupa di Publio Satrieno , ripeto che si tratta solo di una ipotesi personale non avendo trovato nessuna sicura informazione certa su questo personaggio storico , questa la mia teoria : "questa lupa di Satrieno nei suoi denari , potrebbe rappresentare non la Lupa Romana , bensi’ la Lupa Sannita e Publio Satrieno potrebbe avere partecipato vittoriosamente , dalla parte di Silla , alla battaglia finale di Porta Collina del 82 a.C. svoltasi contro il Sannita Ponzio Telesino , immortalando simbolicamente questa vittoria sul suo Denario del 77 tramite la raffigurazione della Lupa Sannita sconfitta , questo spiegherebbe la mancanza dei gemelli"
    1 punto
  28. Tenetevi perché arriva uno tsunami di stemmi. Tempo addietro proposi questa discussione inerente uno speciedaler danese del 1627, ed ecco il link: http://www.lamoneta.it/topic/88527-cristiano-iv-di-danimarca-leroe-guercio/?hl=%2Bcristiano#entry978816 Oggi ci torno sopra perché vorrei identificare i numerosi stemmi che vi appaiono, con l'aiuto vostro e in particolare di gente come @@Corbiniano. Posto l'immagine, con dei numeri, corrispondenti alla posizione sull'orologio, che indicano gli stemmi già identificati: tenete presente che ci sono due "ore 12" uno a sinistra e uno a destra del braccio della croce. Gli stemmi sul giro sono 13, più quello centrale e, in basso, l'Elefante dell'omonimo Ordine cavalleresco. Per il resto: ore 1 Svezia ore 2 re dei Goti ore 3 re dei Vendi ore 4 Gotland ore 5 Islanda ore 6 Schleswig ore 7 Holstein ore 8 Stormarn ore 9 Dithmarschen ore 10 Oldenburg ore 11 Delmenhorst ore 12s ore 12d Norvegia Al centro lo stemma nazionale danese. E gli altri?
    1 punto
  29. Potrebbe essere questo Asse , RIC429b
    1 punto
  30. No Francesco nulla di personale, siamo in tanti...., e indubbiamente sono tanti i motivi che portano a questo, nel medievale ci fu una discussione molto articolata e lunga, oggi nel medievale non trovo più una discussione generalista e mi dispiace, il medievale era un fiore all'occhiello del forum, mi sono portato qui raccolte in una discussione tra le importanti chiamata ARCHIVIO quelle che iniziai io e altri, per la memoria, per non disperderle, diciamo che manca lo spirito, la condivisione che portò certe discussioni a diventare colonna sonora di una Assemblea della SNI con relatore Saccocci e relativa seconda parte in Biblioteca con soci e monete in Società Numismatica Italiana, la discussione era " La nascita dei primi grossi ", 31.000 letture, 54 pagine, 830 interventi, certo i contenitori...., ma lo spirito, la voglia di partecipare comunque conta ancor di più....in poche parole nessun riferimento specifico, è uno stato di cose, che è sotto gli occhi di tutti.....e che certo non aiuta a comprendere i fenomeni in senso globale.....vedremo e pensiamo ai giovani dai.....
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  31. La patina, la freschezza del metallo, che purtroppo le mie foto non fanno apparire, qui ci vorrebbe la professionalità de "Il Numismatico", ne fanno un pezzo unico per bellezza e particolarità! Ci ho messo qualche mese a decidere, ma alla fine ho deciso di metterlo in collezione! E' un vero capolavoro! Lasciarlo nella plastica è un delitto, ma penso che raggiunto questo livello la patina non andrà oltre. Renato
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  32. Nel dubbio già sigillata cosi la posso palpare senza guanti :D
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  33. La moneta mi è appena arrivata B)B) in mano è ancora più bella :) sicuro più di spl. A dimenticavo, come mi consigliate di conservarla? Vassoio o capsula? È pur sempre rame
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  34. Forse i falsari non erano veramente esperti o la lega che hanno usato non era adatta a trattenere il colore. Poi il falso moderno puo' risalire anche agli anni '40-'50 o antecedenti ed il tempo ha fatto reagire i componenti chimici utilizzati in modo anomalo.Inoltre occorrerebbe conoscere il metallo o la mistura utilizzata. Una risposta attendibile potrebbe darla Cesare (@@Cesare Augusto) che e' un chimico molto esperto oltre che un ottimo numismatico.
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  35. Non punibilità per i reati lievi.... immagino che rubare le monete ad un collezionista lo sia. Con questo governo abbiamo toccato il fondo
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  36. spero che la sorpresa la porti Babbo Natale ... e che non dobbiamo aspettare fino a Pasqua :P
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  37. Il catalogo non riporta una quotazione, anch'io ne posseggo un paio.
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  38. Se le rigature non le troviamo sui rilievi ma solo nei campi allora è evidente che il conio è stato riciclato. Mi spiego meglio: all'epoca costruire un conio in acciaio temperato era una spesa non indifferente e delle volte, quando i conii del dritto o del rovescio erano usurati, anzichè distruggerli e farne dei nuovi si provvedeva a levigarli di qualche millimetro e a re-imprimere una nuova immagine, si trattava alla fine di un'operazione di uno-due millimetri totali e le tracce della levigatura erano evidenti solo nei campi. Avere un conio di un'altezza di 10 cm o 9,8 o 9,5 era la stessa cosa, i bilancieri erano regolabili manualmente. E' l'unica spiegazione.
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  39. Ciao RCAMIL, ho acquistato "inaspettatamente" questo testone che reputo tra le monete di Sede Vacante in assoluto più rare, mancante nelle Collezioni Muntoni, Cappelli, Grossi, Calcagni, Chigi, Signorelli, Patrizi, Ruchat. Ho notato inoltre che erano diversi i testoni (papali e non) indicati " DI GRANDE RARITA' " , ma questo era l'unico indicato come " DELLA PIU' ESIMIA RARITA' " . DARECTASAPERE
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  40. @@Andrea_92, il decreto è del 09/02/1948 manichella-urbini, considerata rara, solo che in quella conservazione il valore è irrisorio.
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  41. In base anche in base a quanto scritto nella lunga ricerca sugli ufficiali di zecca del periodo 1734-1860 in Bollettino del CNP I - 2014 inizierei con il fare una riflessione che potrebbe essere l'inizio di una serie di ragionamenti che potrebbero far chiarezza sull'ufficialità o meno di una medaglia napoletana e renderla borbonica o di emissione privata o di carattere religioso: Le medaglie dei compatroni di Napoli degli anni 1835, 1840, 1841, 1843 e 1845 non rientrerebbero secondo alcuni (e secondo quanto scritto da me nel 2010 in PN 275 del 2012 http://ilportaledelsud.org/compatroni.htm ) ma c'è da far notare una cosa molto interessante. @@Rex Neap , ufficialmente non sono medaglie che riportano il nome del re o di un membro della famiglia reale borbonica, quindi a primo impatto non andrebbero inserite nella serie di medaglie borboniche ufficiali ma ............ una di queste è da considerarsi ufficiale e borbonica a tutti gli effetti perchè riporta la firma del reggente del Banco delle Due Sicilie (don) Prospero de Rosa marchese di Villarosa che nel 1835 era anche direttore del gabinetto d'incisione della zecca di Napoli (come scritto nella medaglia). La medaglia "parla" chiaro: la scritta DE ROSA D. in una medaglia con leggende in latino significa De Rosa Direxit (diresse), e cioè direttore (del Gabinetto d'incisione), si tratta di una medaglia che (insieme ad un'altra ancor più importante) testimonia una doppia carica pubblica per il marchese di Villarosa, direttore di un gabinetto d'incisione in un periodo in cui ricopriva la carica di reggente del banco delle Due Sicilie, ma il direttore del gabinetto d'incisione doveva anche preparare i disegni per gli allievi e gli incisori (il marchese era quindi anche un buon disegnatore?), si tratta di una medaglia battuta nella regia zecca di Napoli in un periodo di transizione moooolto interessante, caro Pietro, ecco quindi verosimilmente "spiegata la spiegazione inspiegabile fino a poco tempo fa" ( :P) sul perchè nella MEDAGLIA BORBONICA DI SAN CAMILLO DE LELLIS troviamo al dritto DE ROSA D. e al rovescio DE ROSA M.P., le medaglie fino al 1834 (vedi la Ricciardi 162. D'Auria 187. Siciliano pag. 14 http://ilportaledelsud.org/bcnn1939.pdf ) riportano la firma del De Rosa M.P. (Monetae Praefectus) e nel 1836 ancora DE ROSA M.P. come per la medaglia per il ritorno del re dal viaggio in Austria e Francia (Ricciardi 166. D'Auria 190), IL REGA MORI' NEL 1833 SICURAMENTE NEL 1835 c'era ancora un posto vuoto nella direzione del Gabinetto d'Incisione della zecca e il De Rosa ricoprì il doppio incarico, potrebbe essere l'unica spiegazione, le due medaglie in argento dorato del 1835 per san Luigi Gonzaga compatrono di Napoli e in argento per san Camillo de Lellis (1835?) sono due testimonianze storico-numismatiche inoppugnabili, due veri e propri unicum! Sulla base di questo ragionamento che stabilisce l'ufficialità della prima (san Luigi Gonzaga) possiamo stabilire che le altre della stessa serie (compatroni di Napoli), benchè firmate solo dagli incisori e non anche dagli ufficiali di zecca, sono da considerarsi medaglie ufficiali commissionate dai Borbone? Io direi di sì. Nell'archivio storico del Tesoro di San Gennaro (Napoli, via Duomo) è emerso che queste assunzioni al patronato e relative costruzioni dei busti in argento dei santi Luigi Gonzaga (1835), Alfonso Maria de'Liguori (1840), Francesco di Geronimo (1841), Francesco Caracciolo (1843), Pasquale Baylon e Giovan Giuseppe della Croce (1845) vennero commissionati dal Decurionato (amministrazione comunale) e dal clero cittadino ....... che ne deliberava le spese, il decurionato non era certo un amministrazione ecclesiastica ma politica! Ecco perchè tutte le medaglie in oggetto sono firmate dall'incisore della zecca di Napoli, vennero certamente battute nella zecca, fanno parte di una serie di medaglie borboniche. :)
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  42. Fabrizio hai ragione, ma io aggiungerei, oltre alla fede ed alla pazienza, anche la perseveranza (che e' diversa dalla testardagine). Speriamo che si possa veramente vedere e studiare, per la prima volta, questa moneta unica. Ciao
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  43. Buon pomeriggio amici, Poco fa' ho ricevuto questa e-mail: 02/12/2014 13:18 [email protected] Gentile cliente, stiamo facendo oggi la fotografia del documento originale, e l'immagine verrà consegnata domani. Vi ringraziamo per la vostra fiducia Vincent Reniel / servizio clienti Bibliothèque nationale de France Département de la Reproduction Finalmente potremo vedere, per la prima volta, questa rarissima (unico esemplare) e ....... molto desiderata moneta. Perseverare, in questo caso, non e' stato diabolico! Sono molto molto contento. Un caro saluto. Amedeo
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  44. Buon pomeriggio. Ho acquistato online alcune monete del Regno Unito. Attendo un coppia di Penny in rame (1825 e 1841), che sono la mia monetazione preferita. Nel frattempo è appena arrivato questo sixpence 1757, di cui posto la foto. La conservazione mi sembra superiore allo splendido.. Cordialità. Renzo ********************************************************
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  45. taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2014 tiratura 978.500 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese germania A anno 2014 tiratura 6.000.000 condizioni bb+ città trieste
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  46. Se parla anche in questo articolo: http://numismatica.lamoneta.it/featured/everything-but e nel prossimo Quaderno di Lamoneta ci sarà un bell' articolo http://quaderni.collectorsonline.org/preparazione.php
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  47. Come ho potuto non assistere a questo evento pur essendo presente!!! questa è eletta "foto Veronafil 2014"!!! :D
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  48. Intanto vi anticipo la copertina....provvisoria...
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  49. continuiamo a raccogliere adesioni per il cartaceo e speriamo di raggiungere presto una somma accettabile per poter procedere al più presto alla stampa. il pdf è improponibile, aldilà dell'onestà di uno o di un altro. è sufficiente vendere una copia in pdf e poi ce ne troveremmo molteplici in vendita su varie piattaforme il giorno dopo. Qui siamo a quota 30? Fuori da qui, mi pare di capire a 50. 150 mi pare un numero raggiungibile e accettabile. se poi riusciamo a superarlo meglio ancora.
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  50. Verrà pubblicata l'immagine in un'addenda nel prossimo numero di ottobre di PN. :good: http://www.panorama-numismatico.com/la-medaglia-per-san-francesco-caracciolo-patrono-di-napoli/ Ecco qui! Un'altro tassello si è aggiunto alla serie di queste splendide medaglie. L'esemplare in questione è firmato dall'incisore Vincenzo Catenacci e l'immagine ci è stata gentilmente messa a disposizione dal dott. Arnaldo Turricchia www.medalconsulting.it , grande collezionista ed esperto di medaglie italiane. Non appariva sul mercato dal 1882. Un vero record!
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