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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/14 in tutte le aree

  1. Quest'esemplare è sicuramente tra i migliori mai apparsi sul mercato, la bella foto di Ranieri non gli rendeva assolutamente giustizia, infatti la nota aggiuntiva della casa d'aste recitava testualmente: Il più bell'esemplare che ci sia mai capitato di osservare. Particolare non indifferente, è lo stesso esemplare fotografato sul gigante, e passato alla famosa asta NAC 30 (10 anni fa il prossimo Giugno), dove realizzò la non indifferente cifra (per quei tempi) di 1900€ diritti esclusi. Purtroppo, la moneta è stata spogliata della sua patina, un autentico assassinio Numismatico in pieno stile, se pensate che prima era come la vediamo fotografata sul gigante (la foto è la stessa di NAC 30), e cioè... così... Ai tempi che furono aprii una discussione proprio su questa moneta, indirizzando lo spunto proprio sulla questione patina... Se vorrete leggerla, eccovi il link http://www.lamoneta.it/topic/83764-piastra-da-120-grana-1785-v-tipo/
    4 punti
  2. Un altro penny del Regno Unito appena arrivato. Questo esemplare, del 1855, ha una consistente patina omogenea ed un "carbon spot" dietro la nuca della Regina. Il tridente è del tipo "ornamental" : mi sembra in ottima conservazione. Cordialità. Renzo ************************************************************
    3 punti
  3. Due piccole precisazioni, le monete da 1, 2, e 5 centesimi son d'acciaio placcato di rame, ed infine la finlandia non ha proibito l'uso dell'1 e 2 centesimi nel suo territorio, non può farlo tra l'altro e tali monete possono essere ancora usate. Semplicemente non ha fatto altro che arrotondare tutti i prezzi ai 5 centesimi e coniare poche monete piccole che quindi son diventate poco pratiche e quindi in genere non vengono usate.
    3 punti
  4. La questione del non aver nulla da nascondere e' terribile. Con questo criterio non esiste privacy che regga: se non hai niente da nascondere, perche' non rendi pubbliche telefonate, mail o quant'altro? Non c'e' niente di male a voler tenere private le proprie transazioni, ma da noi vige la presunzione di colpevolezza e lo Stato crede di avere il diritto di fare strame delle liberta' individuali.
    3 punti
  5. Vi invito a guardare il seguente video, per capire come una moneta senza segni è senz'altro una moneta miracolata, con tutte le volte che cade sopra altre monete. :blum: Mi scuserete se il video è stato già postato su un altro sito di numismatica o se l'avete già visto, ma è comunque molto interessante. Saluti Marfir
    2 punti
  6. A volte ci sono monete belle, importanti, significative, qui siamo a qualcosa che va oltre secondo me, siamo nel simbolo, in una delle più famose monete del Rinascimento, studiosi importanti ne hanno parlato, da Grierson alla Travaini a Bellesia...., è nella prima pagina del Sito della Società Numismatica Italia, è l'esempio che il Gigante sceglie per parlare delle monete italiane del Rinascimento, e potrei continuare per chissà quanto.... E' una moneta che ti permette di parlare di tutto, di scultura, arte, iconografia, richiami al mondo classico, legami tra Corti importanti, di Leonardo da Vinci, Ferrara, Milano, addirittura Expo 2015. E c'è il cavallo....volutamente ho messo nel titolo il cavallo, perchè certamente c'è il busto rappresentativo di Ercole I D'Este, c'è il cavaliere, ma quello che mi colpisce e da cui secondo me parte tutto è il cavallo.... Una moneta deve dare emozioni, questa me ne da moltissime, ma soprattutto fa discutere, riflettere....., autori o semplici collezionisti, studiosi.... Quando mostrerò il mio esemplare non vorrei che si parlasse per una volta di conservazioni, costi, altri riferimenti, so che ha difetti, l'ho potuta prendere anche per questo, qui quello che conta è quello che vedete, cosa vi trasmette questo tondello ? Parto dal cavallo, è da qui che devo partire, al rovescio troviamo la rappresentazione di questa grande statua equestre, Grierson ipotizzò che fosse la statua di Francesco Sforza a cavallo commissionata a Leonardo da Vinci da Ludovico il Moro. Dell'opera venne presentato un modello in creta del solo cavallo esposto a grandezza naturale nel 1493 in occasione delle nozze tra la nipote di Ludovico, Bianca Maria Sforza, con il futuro Imperatore Massimiliano. In realtà la statua in bronzo non fu mai compiuta e il metallo fu destinato alla fusione e fu consegnato a Ercole I d'Este per fare cannoni. Grierson sostiene che quello fu il modello del rovescio della nuova moneta d'argento del Duca, il quarto del peso di circa 9, 5 grammi e del valore di 15 soldi. Le emissioni secondo Grierson furono nel periodo tra il 1502 e il 1504, alcuni conii forse i primi furono fatti da Giannantonio da Foligno, che aggiunse in moneta al cavallo il cavaliere. Gli spunti qui sono infiniti è questo il cavallo commissionato a Leonardo da Vinci ? la moneta dove e come richiama scene classiche, in particolare di imperatori romani ? i conii furono diversi, gli stili pure, cambia anche il cavaliere, il ritratto come iconografia, la moneta al rovescio anepigrafe, la scena quasi da medaglia, alcuni hanno detto anche ostentativa, circolò o circolò poco ? qui c'è tutto e di più, quando si vede una moneta così mi piacerebbe esaminare e riflettere su questi aspetti. Dicevo tra l'altro quarto, testone a Milano, è Ferrara, ma i legami con Milano di Corte e artistici ci furono, non ultimo ho detto moneta che potrebbe essere testimonial di Expo 2015 perché ? Perché a Milano all'Ippodromo di San Siro c'è una ricostruzione in bronzo del cavallo di Leonardo, la proposta a oggi è di spostarla per l'occasione nel Padiglione Italia di Expo 2015 per essere vista da più persone. A seguire la mia moneta e una immagine per un primo confronto della ricostruzione del cavallo di Milano, ovviamente il discorso non può finire qui..... QUARTO DI SCUDO - ERCOLE I D'ESTE ( 1471 - 1505 ), zecca Ferrara D/ HERCVLES DVX FERRARIAE, testa a sinistra R/ Anepigrafe, cavaliere con il braccio destro alzato Argento, peso gr.9,33 Prov. Asta Cronos 9, lotto 137
    2 punti
  7. Io penso che in questa discussione ci sia un equivoco di fondo: il contante NON comporta l'evasione, perché se a fronte di un pagamento in contanti ci fosse sempre una ricevuta/fattura il problema non esisterebbe. Tanto per citare alcuni esempi: in Germania o USA non c'è limite all'utilizzo dei contanti, ma non per questo questi due paesi sono i simboli dell'evasione o della corruzione. Piuttosto ci sono normative precise e severe per chi fa il furbo e certezza della pena. Quindi smettiamola con l'equazione contante = evasore/riciclatore. Come diceva l'amico Alessandro al momento il contante, per le regole che ci sono, è l'unico modo di incassare per i commercianti per non essere fregati (vedi assegni) oppure non dover pagare ulteriori balzelli (vedi carte di credito e pos collegato).
    2 punti
  8. Ciao Amedeo, questa foto conferma quanto già avevo detto... Rv
    2 punti
  9. 2 punti
  10. A me sembra che ciò che è stata definita una sbavatura di conio al di sotto della v sia il ramo della R allungato; ora grazie all'ingrandimento anche a me la lettera maiuscola che precedentemente avevo inteso come P appare come una R. Per intenderci penso che la lettera maiuscola sia una R con l'asta obliqua allungata e coperta per il tratto centrale dalla lettera v, Dopo la v, alla base, a qualche millimetro di distanza, noto un trattino con la parte vicino alle lettere più sottile e la parte più vicina al profilo più spessa.
    2 punti
  11. concordo con @@davide1978, si tratterebbe del sesto pezzo conosciuto, e quindi anche nella conservazione in cui versa avresti fatto un colpaccio non da poco!! Davanti ad un vero R5 la conservazione passa davvero in secondo, se non in ultimo piano... Aggiungo che, se si tratta di un originale, apparterrebbe ad un conio differente rispetto a quella ex Verri, per lo meno per quanto riguarda il dritto: mi sembra che le due A finali della legenda siano più ravvicinate nell'esemplare di @@Mnelao, così come tutta la legenda che parrebbe traslata, o distesa, in avanti in senso orario.
    2 punti
  12. Buona sera a tutti altri 2 denari,il primo mm16-18 g0,76,e'quasi sicuramente un denaro pisano, si intravede al rovescio (in basso) la grande "i" della legenda PISA attorno al punto,per il resto e'molto "incasinata".il secondo mm16-17 g0,64 e'lucchese ma altrettanto confuso.che ne pensate?
    2 punti
  13. TAGLIO : 20 Cent STATO : Slovacchia TIRATURA 2009 : 66.629.000 AUTORI : Jan Cernaj [JC] e Pavol Karoly [PK] TEMA : Castello di Bratislava DATA DI EMISSIONE : 01/01/2009 MATERIALE : Nordic Gold (rame 89% - alluminio 5% - zinco 5% - stagno 1%) DIAMETRO : 22,25 mm SPESSORE : 2,14 mm PESO : 5,74 gr. CONTORNO : Godronatura larga Il castello di Bratislava fu costruito durante il X secolo d.C. sulla sommità di una collina rocciosa. Situato in una posizione dominante rispetto al fiume Danubio è una costruzione storica che domina la città omonima, capitale della Slovacchia. Le sue quattro torri sono considerate il simbolo della città ed attualmente ospita il parlamento. Nel X secolo nel castello venivano coniate le monete con la scritta BRESLAWA CIVITAS. Il castello è apparso nel periodo 1939-42 su un 10 Halierov in bronzo: Nel XV secolo il castello assunse la sua forma attuale, nel corso dei secoli è stato ricostruito, devastato e ancora ristrutturato. Nel 1811 scoppiò un terribile incendio causato dai soldati napoleonici, il fuoco distrusse completamente il castello e per 150 anni sulla città dominavano soltanto le sue rovine. Dopo una ricostruzione assai onerosa, il castello nel 1968 si è nuovamente presentato nella sua bellezza originaria. Nel 2008 è iniziata una costosa opera di rifacimento, della durata prevista di 5 anni. Restauro che ha portato malumore tra la popolazione poichè alla fine fu scelta una discutibile verniciatura bianca per l'intera struttura. ______________________________ La moneta da 10 Cent. DIAMETRO : 19,75 mm SPESSORE : 1,93 mm PESO : 4,10 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa ______________________________ La moneta da 50 Cent. DIAMETRO : 24,25 mm SPESSORE : 2,38 mm PESO : 7,80 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa
    2 punti
  14. Salve @@piergi00, il grosso di Asti che a mio avviso si avvicina di più alla moneta in questione, per affinità di legenda è indubbiamente la variante 1 del Promis o CNI 1. La stessa moneta è poi stata illustrata anche nel CNI, tav. 2, n.1 In realtà nel CNI tipo 2 è riportata una moneta ancora più simile (con globetti prima e dopo la crocetta) presente presso il museo civico di Brescia, di peso 1,20 g, ma di tale moneta non è fornita alcuna illustrazione. Gli unici altri grossi che presentano i due globetti, prima e dopo la crocetta, hanno però la stessa in stile genovese che spunta direttamente dal bordo, riconducibili alla variante 4 del Promis (stile genovese secondo Matzke 2009) mentre la variante 5 presenta crocette invece di globetti, oltre a presentare una A (con cappello orizzontale) tipica dei grossi tornesi astesi a lettere gotiche. A tal proposito mi permetto di segnalare che Molina G.A., 1776: Notizie storiche profane della città d'Asti, vol. II, p. 31 fornisce un'illustrazione del grosso tornese (sulla quale ci sarebbe da discutere sulla posizione della E di REX e sulla mancanza dei tre punti dopo DOMINVS, magari in un'altra discussione) e scrive:
    2 punti
  15. [email protected] qui esposta sarebbe la sesta ad oggi conosciuta di questa tipologia ( a meno che non arrivi dal museo civico di Piacenza dove i 2 esemplari conservati sono in bassa conservazione come quella da te postata). Cito il Crippa, che per quanto ne so io, è l'unico che da riferimenti precisi sul numero di pezzi noti. Un altro esemplare è quello postato da @@Lafayette e 2 ( solo 2 ) sono apparsi in aste pubbliche. Io però qualche dubbio sull'autenticità lo nutro, il bordo è molto stondato, forse troppo, anche rispetto al livello di ''consumo'' del tondello nel suo complesso..... Il peso potrebbe anche starci. Ma forse è solo l'incredulità di vedere un pezzo del genere. Ma ripeto trovare questo pezzo in giro è davvero un miracolo. Se è autentica, potrebbe stare in un museo, anche nello stato in cui è. Complimenti, in ogni caso complimenti! Il prezzo?! Difficile da stabilire, questa moneta sul mercato non esiste, il prezzo lo fa chi vende.
    2 punti
  16. @@sulinus, questa è la mia, ti piace?
    2 punti
  17. Oggi amici volevo mostrarvi un'altra piastra entrata in collezione,la data è comunissima lo sappiamo,ho già una 57 in collezione,ma con caratteri e particolarità diverse
    1 punto
  18. Non centra nulla con la mia collezione, ma era talmente bella con questa patina e poi è pur sempre un modulo per la zecca di Roma del nostro Romagnoli. Cosa ne pensate? Quale conservazione secondo voi? Renato
    1 punto
  19. Buonasera e ben trovati. Ultimissimo acquisto, quarto di dollaro 1925 Philadelphia. Preso da commerciante quindi ho dovuto profondere denaro a volontà, come se non bastasse è una recessed date, tuttavia giaceva sola ed abbandonata :blum: non ho resistito: Il retro è spettacolare sembra avere ancora un po' di lustro. Sono ben accetti i vostri graditi pareri su stima e conservazione.
    1 punto
  20. Quant'è realmente RARA questa moneta visto che di passaggi in asta o sulla baya non ne vedo chissà da quanto tempo,il gigante la porta solo R,secondo voi potrebbe aumentare la sua rarità? Grazie
    1 punto
  21. Sinceramente ritengo che il catalogo Montenegro sia veramente assurdo e fuori ogni logica dei prezzi reali di mercato. Quelle quotazioni sono spropositate. Ho sia il Montenegro che il Gigante e devo dire che i prezzi riportati su quest'ultimo sono più contenuti e più vicini alle reali quotazioni. Dal Gigante io solitamente tolgo un 30% dal prezzo riportato Dal Montenegro toglierei tutte le pagine e lo riscriverei da capo :rofl: Parlando della piastra del 1826 faccio i complimenti a @@sulinus e posso dire che come ha già detto @@francesco77 non è molto più rara rispetto a quella del 1825 (difatti io le trovo con la stessa frequenza) Bella piastra, per me è un qBB/BB
    1 punto
  22. Un paio (o poco più :) ) di precisazioni anche da parte mia. Di fatto in Finlandia i centesimini non circolano, nella maniera più assoluta. Non è fatto nemmeno obbligo ai negozianti di accettarli, purché espressamente segnalato. A me li hanno rifiutati anche in un Ufficio Postale. Tutti sono ben consapevoli che i centesimini hanno valore numismatico, e nessuno ve li dará al facciale. Le Poste e la Zecca, che distribuiscono i centesimini, li cedono a prezzo superiore al facciale, quindi non si capisce come potrebbe qualcun altro cederli al facciale. La Banca di Finlandia non effettua, rigorosamente, servizio cash. Per quello che è la mia esperienza, nessuna Banca commerciale effettua servizio cash a non clienti; pur avendo trovato una cassiera molto gentile e ben disposta, mi ha cambiato (per gentile concessione) un rotolino di 5 cent, ma mi ha invitato, per i centesimini da 1 e 2, a rivolgermi come unica possibilità, a commercianti numismatici.
    1 punto
  23. @@gallo83 ....questa è una medaglia dove compaiono le firme di Zio e Nipote.
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  24. Grazie a tutti ragazzi.......e buon lavoro a tutti, siete stati davvero gentilissimi. :)
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  25. _________________________ 1846 Austria Ferdinando I° (1793 - 1875) 3 kreuzer - Argento .346
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  26. Posto una siliqua di Costanzo II, le più comuni RIC VIII Constantinople 102 Da noi sono abbastanza ignorate, e non capisco perchè, sono comunque belle monete e, generalmente l'argento di conserva meglio del rame Se vi piace, ne metto altre :)
    1 punto
  27. Salve la A di FERDINANDVS è una V rovesciata.
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  28. @@sulinus, waw! solo che questa particolarità non viene riconosciuta come errore , ad un mio amico addirittura nella sua manca la O di optimi. :o
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  29. 1 punto
  30. 1 punto
  31. Lo so che non centra niente quello che sto per dire, ma lo devo fare. @@Rex Neap, :buoncompleanno: auguriiiiiiiiiiii.
    1 punto
  32. @@guarracino una bilancia è indispensabile.... :good:
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  33. @@rorey36 il Circolo Astengo sta curando l'edizione in italiano del libro di Mazarakis. Stiamo rivedendo alcune cose che nella traduzione dal greco si sono perse e non capiamo. Anche certi concetti dello stesso autore non proprio chiari ce li sta spiegando. Abbi fede, non credo che ci vorrà ancora molto. PS: confermo che quella in asta era solo una scrematura.
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  34. Belli i due insetti, complimenti ad entrambi,sembrano usciti dal nido da poco.
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  35. riposto l'immagine inserita da Amedeo, ma in modo che tutti possano direttamente vederla
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  36. Secondo la documentazione ufficiale sono nati come gettoni e non come medaglie. Pur se non destinati ad essere portati, si trovano frequentemente gettoni, specialmente in argento, inseriti in montature – di almeno due tipi, una in argento e smalti che ricorda le estremità di una croce rossa in campo bianco, ed una in solo argento con lavorazione floreale – ed appesi al nastro della medaglia al merito C. R. I. Evidentemente l’orgoglio di aver dato il proprio contributo alla Patria in quelle ore cupe e la splendida fattura del gettone erano tali da indurre ad un (veniale) peccato di vanità! apollonia
    1 punto
  37. è vero che questa discussione sta prendendo una piega interessante e, a mio avviso, cominciano a essere molteplici i punti d'interesse: a) la ricostruzione del "macellvm" b) la ricostruzione della "domus aurea" con la "machina" c) ultimo solo in ordine di "apparizione", ma assai interessante, il giallo del possibile furto dell'esemplare "macellvs" dal medagliere di Napoli e ora, forse, individuato dalla ricostruzione di @@cliff infine, pur essendo convinto dell'identificazione del rovescio con il mercato neroniano, vi lascio questo link dato che non ci sono più interventi a favore della controparte che vede una possibile identificazione con la "domus". Di fatto credo aggiunga gran poco al video in apertura di questa discussione. https://halshs.archives-ouvertes.fr/halshs-00704698/document Infine, altri link sull'argomento: https://www.academia.edu/379788/Edifici_e_monumenti_sulla_monetazione_di_Nerone_in_Neronia_VI_Bruxelles_2002_pp._11-34(da pagina 17) http://repository.ubn.ru.nl/bitstream/handle/2066/60922/217046.pdf(Da pagina 378) esiste infine un lavoro in italiano edito a stampa (di cui però non ho trovato traccia): G. Arciprete "Machina o Macellum Augusti? Considerazioni sul dupondio neroniano”, in Bollettino di Archeologia, luglio-dicembre 1992, pp.279-285. Di quest'articolo esiste anche una "recensione/commento" di E.M. Moormann in: Oxford Journal of Archaeology, Vol. 19 (1996), p. 281-282
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  38. Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone,della seconda metà del XVIII sec.( dopo il 1767). - D/ S. Giovanna Francesca di Chantal, canonizzata da papa Clemente XIII il 16 luglio 1767. R/ Il santo potrebbe essere S. Francesco di Sales (che fu il direttore e guida spirituale di S. Giovanna Francesca di Chantal) o S. Vincenzo de Paoli?- Ciao Borgho.
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  39. Medaglia devozionale giubilare,tonda, bronzo/ottone,della seconda metà del XVII sec.- D/ Cinque santi in piedi,dalle lettere che riesco a leggere dovrebbero essere, Filippo Benizi, Luigi Bertàn, Gaetano da Thiene,Francesco Borgia,S. Rosa da Lima, canonizzati da papa Clemente X, il 12 aprile 1671. R/ Le quattro Porte Sante, sopra di esse nube o colomba raggiata, esergo Roma, la medaglia molto probabilmente è stata fatta per l'Anno Santo del 1675.Ciao Borgho.
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  40. Bel BB, il 1913 è secondo me veramente rara... ne ho viste 2 date per FDC ma in realtà secondo me non lo erano. Molte poi sono porose La mia la presi diversi anni fa, è ancora nella bustina (chiusa qFDC NIP di Parma, secondo me abbondante), mi sono sempre ripromesso di migliorarla ma... l'impresa non è facile Il 1910 è un'altra storia... bella bella si trova Questa è la ex Vitalini (Nomisma 40)
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  41. Se la domanda è sulla rarità R5 è sia su Crippa, nuovo MIR Milano, Montenegro, tra l'altro senza esprimere prezzi gli ultimi due, 64.899 esemplari possono sembrare tanti, ma in realtà il valore è decrescente per anno a partire dal 1781 con 528.358, quindi moneta che tende comunque ad andare su coniazioni minime. Crippa dice per il 1785 sono conosciuti solo 5 esemplari, una è proprio quello della Collezione Verri, due sono nel Museo Civico di Piacenza in condizioni cattive, quindi tendenza numerica limitatissima e spesso usurati in generale, il Verri è forse l'eccezione. Ci sono anche molti falsi d'epoca con data 1786 sia in argento che a basso titolo, sia in ottone, i falsi hanno rilievi più bassi e di solito mancano nella biscia dello stemma del nodo nella seconda spira e per altri particolari dello stemma e dei rami. Il peso è basso rispetto allo standard, ma lo stesso Crippa dice che spesso è calante, il MIR mette una forbice da 5,33 gr. a 6,25 gr. Forse si potrebbe controllare anche il diametro, anche se si dichiarano lievi differenze anche in questo. Quindi l'esemplare non permette un accurato riscontro su tutti i particolari, anche se non mi sembra di vedere particolari dubbi, comunque sia io credo che il collezionista di milanesi ambirebbe comunque ad averlo....e magari a vederselo meglio.....per la cronaca un 1786 un r decisamente splendido fu aggiudicato nel 2009 a 1.000 Euro, quindi ....questo è anche il collezionismo.
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  42. Ringrazio tutti moltissimo per i pareri espressi. Ricordo anche che avevo chiesto conferme o meno sulla effettiva rarità e non sul valore commerciale.
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  43. Interessante :) "lopë" = "mucca" Saluti Simone
    1 punto
  44. Molto interessante. R con segno di abbreviazione... Però allora perché mettete anche la barretta di abbreviazione sopra? Preferisco l'ipotesi Rv
    1 punto
  45. E se fosse R con il simbolo di abbreviazione? @@fedafa ;)
    1 punto
  46. Se mi offri anche una normativa che protegga dagli assegni a vuoto e dalle truffe varie, mi sta bene anche a me. Essendo così come è la legislazione relativa, viva il contante e aboliamo il limite dei 1000 euro. Almeno sono sicuro che quando riscuoto ,riscuoto sul serio, altro che assegni cabriolet, chargeback e giochetti vari!
    1 punto
  47. TAGLIO : 1 euro STATO : Città del Vaticano ANNO : 2005 AUTORE : scultore Daniela Longo indicato con la sigla “D. LONGO” ad arco al bordo interno del cerchio interno in basso a sinistra dello stemma del Camerlengo e incisore Ettore Lorenzo Frapiccini, indicato con la scritta “ELF inc” ad arco al bordo interno del cerchio interno in basso a destra dello stemma del Camerlengo TEMA : stemma del Cardinale Camerlengo sormontato dallo stemma della Camera Apostolica (chiavi decussate sormontate da un padiglione); DATA DI EMISSIONE : 12 Aprile 2005 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio rigato alternati NOTE : Queste monete provengono tutte dalle serie della Zecca, la cui tiratura è 60000 Nella faccia nazionale, nel cerchio interno è raffigurato lo stemma del Cardinale Camerlengo sormontato dallo stemma della Camera Apostolica; intorno la scritta "• SEDE • VACANTE • MMV •”; sotto la scritta, ad arco al bordo in basso a sinistra dello stemma del Camerlengo, la scritta “D. LONGO” – si ricorda che lo scultore è Daniela Longo – e in basso a destra dello stemma del Camerlengo, sempre ad arco, compare la sigla “ELF inc” a ricordarel’ incisore Ettore Lorenzo Frapiccini; nell’esergo a destra sotto la chiave il segno di Zecca “R”. Nella corona esterna, nella metà superiore 12 stelle a cinque punte, rappresentanti l'Unione Europea, e nella metà inferiore la scritta "CITTA' DEL VATICANO". Il cardinale "camerlengo" ricopre sostanzialmente due incarichi: 1) quando il pontefice è in viaggio, o è assente, amministra i beni temporali; 2) alla morte del Papa (o in caso di rinuncia) presiede il periodo della Sede vacante. È coadiuvato da un Vice Camerlengo, generalmente insignito del carattere arcivescovile. Alla morte del Papa, il Camerlengo verifica che sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo; non ricevendo risposta ne dichiara la morte. La formula “Vere Papa mortuus est” è stata utilizzata, probabilmente, per l'ultima volta nel 1878 dal Camerlengo Pecci (futuro Papa Leone XIII) sulla salma di Pio IX. Per secoli il protocollo aveva previsto che il Camerlengo picchiettasse la fronte del Papa con un martelletto d'argento recante lo stemma papale: a quest’azione attualmente è subentrata il segno di stendere un velo sul viso della salma del Papa. Poi il Camerlengo toglie dal dito anulare della mano destra del defunto Papa l'anello del pescatore e ordina che il sigillo papale presente sull'anello venga rotto (da Giovanni Paolo II viene più sobriamente detto "annullato"). Egli mette infine i sigilli allo studio e alla camera da letto del Papa e dà comunicazione del decesso al Cardinale vicario di Roma, al quale ufficialmente spetterà il compito di darne notizia al popolo. Spetterà al Decano del Collegio Cardinalizio, dopo esserne stato informato dal Camerlengo o dal Prefetto della Casa Pontificia, darne notizia ai Cardinali e convocarli a Roma per eleggere il nuovo successore di Pietro e comunicare l'avvenuto decesso al corpo diplomatico e ai capi di Stato del mondo. Le campane di San Pietro suonano rintocchi a martello e una metà del portone bronzeo viene chiuso. Dopo i medici vaticani procedono alla vestizione della salma con i paramenti pontifici: la mitria bianca sul capo; la “casula”, il mantello di colore rosso che si usa per la S. S. Messa; il “pallio”, la striscia di lana bianca con croci nere. Così composta, la salma viene portata di norma nella Basilica di S. Pietro per una esposizione ai fedeli che si protrae per tre giorni. Inizia così il periodo della Sede vacante: incominciano i preparativi per i funerali e i nove giorni consecutivi di lutto dello stato (novendiali). Pio X (pontificato dal 1903 al 1914) abolì l’usanza dei precordi (l'estrazione del cuore, degli altri organi e delle viscere dei papi, detti “interna corporis”, che, conservati dentro anfore di coccio, sono tumulati da Sisto V quasi ininterrottamente fino a Leone XIII nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi di Roma). Il funerale papale viene detto “Missa poenitentialis” e viene celebrato in San Pietro alla presenza delle delegazioni di Stato di tutto il mondo. Per il funerale la salma del Papa viene chiusa in una triplice cassa fatta di cipresso, di piombo e di noce, che infine sarà tumulata nelle grotte vaticane. Fino al 1958, anno della morte di Pio XII, il decesso del Papa era un momento sacro che, per rispetto e tradizione, veniva vissuto a porte chiuse, lontano dalla “aggressione mediatica” alla quale si è assistito in occasione della morte di Papa Wojtila. In quell’anno, le foto dell’agonia di Pio XII furono per la prima volta divulgate all’esterno ad opera del medico del Papa (che fu poi radiato dall’Ordine per tale azione). Chissà cosa direbbero oggi coloro che nel 1958 gridarono alla “violenza gratuita sul popolo”, apprendendo che c’è stato anche chi, in occasione dell’ultimo saluto al Papa Giovanni Paolo II (Papa Wojtiva), ha scattato una foto alla salma del Papa con il proprio telefonino per inviarla a parenti e ad amici. Dopo il funerale vengono avviati i lavori del conclave per eleggere il nuovo Papa. Durante i periodi di Sede vacante lo stemma del camerlengo, pur rimanendo con i trenta fiocchi rossi che spettano ai cardinali, è sormontato dal gonfalone papale (il basilicale), attraversato dalle chiavi pontificie, sopra il consueto galero (il cappello cardinalizio). Il Camerlengo durante questo periodo ha anche la facoltà di battere moneta; su di essa sono riportati il suo stemma, la dicitura "Sede vacante" e, in latino, l'anno di conio o millesimo. Sempre durante la Sede vacante, a lui è affidata la gestione delle questioni quotidiane della Chiesa con l'assistenza di tre cardinali estratti a sorte ogni tre giorni, uno per ciascun Ordine (vescovo, presbitero e diacono), tra i cardinali già convenuti a Roma; questi costituiscono la "Congregazione particolare". Le questioni più importanti devono essere trattate con l'assemblea generale dei cardinali, detta "Congregazione generale". Alla morte di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile 2005 e fino all'elezione di Papa Benedetto XVI, proclamata il 19 aprile 2005 ha presieduto la sede vacante, nella veste di Camerlengo, il Cardinale presbitero del Santissimo Nome di Gesù, Eduardo Martínez Somalo, cardinale e arcivescovo spagnolo, il cui incarico di Camerlengo è terminato il 4 aprile 2007, con la nomina di Tarcisio Bertone. Durante questa sede vacante la Città del Vaticano ha emesso una serie di monete recanti il suo stemma.
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