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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/20/14 in tutte le aree
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Eccola qui: 1850 Svizzera 2 Rappen Zecca di Parigi (A) Bronzo HMZ 2-1213/a Il 1850 è stato il primo anno di coniazione di moneta federale, comune a tutti i Cantoni della confederazione.4 punti
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Buona sera, Riporto alcuni brani significativi tratti da un testo dell'anno 1752: parla di importanti edifici antichi di Capua (l’anfiteatro, il Catabolo, etc) e dello stemma originario della citta’: Contribuivano alla magnificenza della Citta’ molti edifici pubblici; specialmente l’Anfiteatro[1] , il Circo, il Campidoglio, la Curia, il Crittoportico, il Foro, l’Arco Trionfale, il Catabolo[2] per le bestie dell’Anfiteatro … [1] [2] Il catabolo, è una struttura monumentale dell’epoca del tardo impero, varie sono state le ipotesi di identificazione riguardo il suo utilizzo o la sua funzione, da tempio a recinto per le fiere utilizzate nell’arena dell’anfiteatro. Catabulum, a Roma era la sede del cursus publicus, ossia la posta centrale. ________________________________________________________________________________ Or quest’Anfiteatro era situato dentro al ricinto dell’antica Capua, e non gia’ al di fuori, come ha stimato il Costa. Era di figura ovata, ed aveva quattro ordini di colonne; il primo, cominciando dal suolo, era Toscano, il secondo Dorico, il terzo Jonico, il quarto Corinzio. Avea settanta otto archi: la sua circonferenza, al dir del Pellegrini, era di palmi 1780. _________________________________________________________________________________ Fu questo grand’Edificio ne’ tempi antichissimi chiamato col suo nome di anfiteatro. Ne’ secoli posteriori fu chiamato col nome di Colosseo _________________________________________________________________________________ Cio’ e’ tanto vero, che essendo stata nel nono secolo la Citta’ di Capua distrutta da’ Saraceni, fu l’Anfiteatro da’ Longobardi ridotto in Fortezza _________________________________________________________________________________ Poco discosto dall’anfiteatro vi era il Catabolo, luogo da nutrirvi, e mantenervi le fiere per gli spettacoli. _________________________________________________________________________________ Delle Insegne, o siano Armi della Citta' di Capua _________________________________________________________________________________ e son persuaso, che la tazza coi serpenti sia l’impresadi Capua Antica, ch’era situata, come dissi, ove ora e’ il grande e ben culto Casale di S. Maria Maggiore, e che la Croce sia l’insegna della Citta’ di Capua recente _________________________________________________________________________________ E’ altresi’ vero che nel marmo, cavato fra le rovine dell’antichissimo Teatro Capuano, il qual marmo si vede ora sotto L’atrio di Sant’Eligio in Capua, fra le figure, che vi stanno scolpite, vi e’ in ultimo luogo un gran serpente, segno evidentissimo, e stemma troppo chiaro della Citta’ di Capua. E finalmente non vi ha verun dubbio, come anche dissi sopra, che Stabone, parlando della nostra Campagna Felice, la chiama Cratere, perche’ la sua parte marittima e’ curva in forma di una tazza. Cio’ cosi’ presupposto, io diceva, che sia cosa molto verisimile, che i serpenti in quello cratere siano vera divisa dell’antichissima Citta’ di Capua; rappresentando tale tazza la Citta’ capitale della Campagna Felice ed i serpenti gli Ofei, che la fondarono. _____________________________________________________________________________________________________________________ Per la moneta di Roberto II propongo (azzardo) due ipotesi: Anfiteatro o coppa Per il RV CA_TA: CA_TA potrebbe essere CATA(bolus)?????? Per favore esprimete le vostre impressioni. Grazie e buona notte. Amedeo4 punti
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Nell'altro mio precedente post abbiamo visto la moneta col cavallo di Ercole I d'Este, rimaniamo su Ferrara, i d'Este, ancora un cavallo.....ci spostiamo un pò nel tempo siamo a una moneta del 1597, un giorgino e siamo con Alfonso II d'Este. Anche qui le considerazioni possono essere molte, il ritratto estremamente realistico, è così che veniva anche raffigurato nei quadri dell'epoca, un ritratto in età adulta, corazzato, con folta e mossa capigliatura, una barba lunga e un po' incolta che colpisce immediatamente, un profilo verticale col naso quasi schiacciato, insomma un ritratto che affascina e attira.... Tra l'altro spesso questi ritratti raramente sono perfetti su queste monete, anzi guardando quelli nel Bellesia, questo mi sembra decisamente sopra la media. Ma veniamo al rovescio, la scena la avevamo vista anche nella monetazione di Ercole I, vediamo San Giorgio a cavallo che trafigge il drago ; è una scena che ebbe grande successo nell'arte, anche nel tempo, ovviamente fu raffigurata in modo differenti. Ma è una scena che compare anche nelle monete e che rappresenta una leggenda che racconta di un drago che tormentava una città e gli abitanti dovevano consegnarli ogni giorno un fanciullo da divorare. E andarono avanti per un po' così....fino a che un giorno fu designata la figlia del re per la terribile sorte, per fortuna arrivò il tribuno Giorgio a cavallo che uccise però il drago. Quindi un tribuno Santo che fa giustizia, una scena allegorica, simbolica, e anche qui un cavallo.... I cavalli ritornano spesso nella monetazione moderna, abbiamo visto spesso il cavallo dello scudo di Lucca, il cavallo lì è il tramite tra San Martino e il mendicante, in una scena di impronta cristiana, dove si esaltano i valori, l'elemosina, l'aiuto tra simili, in quello precedente di Ercole I, abbiamo il cavallo statua, un emblema, un simbolo, una raffigurazione immagine, qui abbiamo una scena mossa, il cavallo è in fremente movimento, porta Giorgio nell'atto di sopprimere il male, che in questo caso è il drago, quindi scena viva e che rappresenta la vittoria del bene sul male. Si potrebbe dire tanto su queste iconografie, certamente se dovessi fare una chiosa finale mentre il cavallo di Ercole I richiama la scultura, questo di Alfonso II richiama di più la pittura, un quadro, monete entrambe che fanno comunque riflettere e pensare.... E qui accetto tutto, pur che interveniate, meglio, se ritenete, sulle iconografie :blum:, ma andranno bene riflessioni di ogni tipo, conservazioni comprese, sulle conservazioni potete dirmi di tutto, senza alcun problema veramente anzi....., tanto la moneta comunque me la tengo, perché mi piace e mi affascina :blum:........3 punti
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Eccolo qui: 1850 Svizzera 10 Rappen Zecca di Strasburgo (BB) Biglione HMZ 2-1209/a3 punti
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Ne approfitto pure io :D _________________ 1850 Francia Seconda Repubblica Presidente dal 1848 al 1852 Luigi Napoleone Bonaparte (1808-1873) (futuro Napoleone III°) 5 Franchi - Argento .9003 punti
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Diciamo che, per adesso, le opzioni, per il rovescio, a cui stiamo arrivando sono due: 1) Agnus Dei con coppa che raccoglie il sangue del sacrificio; 2) Anfiteatro sormontanto da un felino, eventualmente, il leopardo normanno... La legenda CAPVA, mi sembra non sia in discussione.. che ne pensate?3 punti
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Repubblica francese, 5 francs 1850.3 punti
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Programma numismatico per l'Italia nel 2015. http://collezionieuro.altervista.org/blog/italia-programma-numismatico-per-lanno-2015/2 punti
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mi spiace deluderti, ma l'ultima mi pare piuttosto di michele morosini... rara è rara, certo, ma se è stata proposta come Falier l'attribuzione è sbagliata2 punti
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qBB anche pe me, comunque, ha un valore affettivo molto alto visto che, chi te l' ha regalato, l' ha fatto con il cuore sperando di farti cosa gradita. Perciò la conservazione è molto relativa.2 punti
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Le critiche, quando costruttive, vanno sempre espresse e messe nero su bianco, lui in questo caso, a differenza di altri, non lo fece.......ed ecco che a distanza di anni, qualcuno :crazy: ha riesumato il problema ..... avesse scritto qualcosa, avremmo avuto in mano più di qualche indizio.2 punti
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Ciao, sono andato in Posta dopo essermi letto per bene "Condizioni e termini" dei PaccoCelere3. Faccio subito un inciso: spesso mi metto nei panni di chi c'è dall'altra parte dello sportello e deve scontrarsi con inefficienze della struttura che ricadono sul committente e anche su chi si deve subire i rimbrotti dell'utenza che si ritiene danneggiata e questo mi fa essere generalmente più accondiscendente. Ma tant'è... Tratto dal sito delle Poste: ho deciso di andare di persona per avere un interlocutore fisico... Attendo la fila, mi presento allo sportello e richiedo il Modulo da compilare. Commento dell'impiegata alla collega vicino: "Non capisco 'sta gente che si presenta a sporgere reclamo prima di aver ritirato l'oggetto..." La mia risposta è che come da termini contrattuali esercito il mio diritto Tratto dal sito delle Poste: avendo "pagato" unaspedizione che ti dà il diritto della consegna entro 3 gg dalla spedizione. E la seconda impiegata afferma che il reclamo può essere presentato solo dal mittente mentre come abbiamo visto al punto 8.2 Alla mia controrisposta che invece può presentarlo anche il destinatario (che alla fine è parte lesa) o una terza persona delegata e visto il loro tentativo di contraddirmi nuovamente me ne sono uscito, ripromettendo loro che il reclamo lo inoltrerò comunque on-line. Ho fatto comunque presente che se l'utenza accede al servizio PaccoCelere3 è perchè ha la consegna tassativa in tre giorni in quanto poi magari può essere assente per vari motivi dal domicilio di recapito e costretto a pagare magari spese giacenza per cause a loro imputabili e non bensì del destinatario! In realtà ho detto il falso: valga quel che vale... il mio primo reclamo è quello che ho inviato alle Poste segnalando l'accaduto e stigmatizzando le "considerazioni personali" e il "rilascio di informazioni difformi ai loro Regolamenti disponibili sul sito istituzionali" delle due impiegate. Prossimo step: rimborso della spedizione del pacco... Ciao Illyricum :)2 punti
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riporto un paio di informazioni utili.... 1_ tutte le monete esaminate da me con le sigle GM/P riportano la N come simbolo del coniatore, sapendo le dinamiche della coniazione della zecca napoletana di quel periodo è un fatto "straordinario" e non parlo solo di 3 carlini, ma di tutte le monete con GM/P. 2_ una soluzione è quella di scindere la GM dalla M e iniziare a pensare a due personaggi diversi tra loro. Uno (GM) mastro di zecca nel biennio 47-48 e uno (M) mastro di prova nello stesso periodo2 punti
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Ciao, già questa è anche la mia idea. Le macchie più chiare sono "patina" profonda (frecce gialle), mentre quella superficiale aveva un colore verde più spento, direi anche dall'aspetto semi-lucido (per esperienza personale questo tipo di patina se messa in bagni di acqua deminaralizzata diventa abbastanza mordida e sfaldabile, mettendo in luce quella sottostante). Forse qualcuno ha tentato di togliere lo strato superficiale ritenendolo un residuo terroso e poi si è fermato in quanto le aree chiare in genere sono collocate nei campi mentre i rilievi sono intonsi. Nell'ipotesi peggiore le macchie più chiare sarebbero cancro del bronzo in fase iniziale a abbastanza superficiali (non mi pare di notare un avvallamento), magari spazzolato. In questo caso però dovrebbe essere molto friabile. La ritengo un'eventualità possibile ma non probabile. ;) Considerando il costo (come mi disse anni fa un utente "storico" del Forum per una cifra simile "un sesterzio te lo fanno al massimo vedere" ed aveva ragione) si tratta di una moneta sicuramente autentica, patina vera e dettagli nell'insieme buoni. Tutte e quattro buone doti. Ciao Illyricum :)2 punti
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Sia nell'uno che nell'altro caso, andiamo oltre la tradizionale interpretazione fatta della moneta.2 punti
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Esatto.....questo è quello che ho trovato riportato e raggruppato; il problema (abbastanza difficile da risolvere in mancanza di ulteriori documenti) è quello di stabilire, se fosse così quando il Maffei effettivamente fu mastro di prova e quando quello di zecca, e sicuramente Fabrizio si trova di fronte a questa difficoltà. Infatti appare strano pensare che fu prima di zecca e poi di prova, sarebbe come "retrocedere".2 punti
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è scandaloso il modo in cui vengon tenute ste monete qua...mamma mia :( ...ma in sto paese non si riesce proprio a valorizzare nulla?? bah.2 punti
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A riguardo di questo dupondio non dimentichiamoci che esiste anche una rara variante con il rovescio anepigrafico e privo anche di SC. Il MacDowall lo riporta come la prima emissione in assoluto di questa tipologia assegnandola al 63 d.C. Ne vengono riportate tre varianti a seconda della legenda del dritto, con il numero di catalogo 180,184 e 186: Il 180 e il 184 sono rispettivamente il BMC 196 e BMC 197 nel quale si riportano alcune note. Il BMC 196 è un acquisizione del British Museum del 1799 e presenta anche la variante di sei scalini di entrata per il Macellum al rovescio: Il RIC (versione 1984) riprende queste tre varianti del dupondio citate da MacDowall e BMC e gli assegna i numeri di catalogo da 109 a 111. Erroneamente pero' non si accorge che sono anepigrafici al rovescio e gli assegna la normale legenda MAC AVG (ulteriore conferma che il RIC è un testo molto lontano dalla perfezione, come già ribadito, comprensibile per la mole impressionante di dati che contiene). Ecco l'immagine del RIC: Questo è il RIC 110 (ossia WCN180 oppure BMC 196) dalle tavole del RIC, davvero una moneta eccezionale (tra l'altro credo che il disegno del Donaldson del Macellum sia proprio questa moneta disegnata): Sul Giard e la collezione della Bibliotheque Nationale di Parigi possiamo invece ricavare un'immagine migliore del RIC 109 o WCN186, altra bellissima moneta che presenta la rara legenda GER al posto di GERM al dritto: Del RIC 110 possiamo trovare anche finalmente un immagine a colori sul sito del BM online, che ci permette finalmente di osservarlo un po' meglio: Qui possiamo vedere forse per la prima volta, grazie all'altissima conservazione e al conio diverso dagli altri (6 scalini al posto di 5 normali) che c'è anche qualcosa nei due porticati immediatamente adiacenti alla statua centrale, due oggetti che non riesco ad identificare completamente, ma che sono alti quasi la metà dell'altezza della statua. Forse due prore di nave con una sfera sulla sommità? Che siano le propaggini di una grande fontana al cui centro era stata posta la statua del Nettuno? Oppure la statua poggiava su un piedistallo a forma di nave? Non puo' non venirmi in mente la fontana della Navicella, che guarda caso attualmente è proprio situata al Celio di fronte a S.Maria in Domnica e a pochi passi dalla chiesa di S.Stefano Rotondo, che alcune scuole di pensiero vorrebbero costruita sui resti del Macellum Magnum. Credo sia solo una coincidenza, ma d'altronde la statua della Navicella fu ritrovata nei pressi di S.Maria in Domnica sul Celio nel XVI secolo e dovrebbe provenire da un ex voto alla dea Iside dei marinai dei castra misenatium, i quartieri dei marinai della flotta di Capo Miseno che erano anch'essi sul Celio. Questi marinai, quando non erano per mare, avevano anche il compito di manovrare il velarium, l'enorme tenda che ricopriva il vicino Colosseo. Un'ipotesi azzardata e suggestiva, ma intanto bisognerebbe capire con certezza se davvero sono delle prue di navi quelle che si intravedono sulla moneta... ;) Una volta confermato cio' intanto è sicuramente interessante il fatto che venga rappresentato su una moneta del periodo neroniano una probabile statua di una nave romana come presente in una struttura costruita da Nerone sul Celio, e il fatto che secoli dopo venga ritrovata una statua di una nave romana sempre sul Celio, a poca distanza dalla probabile sede del Macellum Magnum. La faccenda si fa sempre piu' interessante! :)2 punti
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Ci siamo. Domani alle 17:00 (salvo imprevisti) per la prima volta nella storia una sonda tenterà di atterrare su una cometa, la 67P/Churyumov-Gerasimenko. E' il modulo Philae che si staccherà dalla sonda dell'ESA Rosetta e tenterà l' "accometaggio" in quest'area: Qui lo schema cronologico di tutte le fasi della missione: http://blogs.esa.int/rosetta/2014/11/07/rosetta-and-philae-landing-timeline/ e il link a cui sarà trasmesso l'evento in streaming: http://rosetta.esa.int/ oppure http://sci.esa.int/rosetta/54457-rosetta-arrives-at-comet-67pc-g---follow-the-event-live/2 punti
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Pazzi scatenati, tutti quei soldi per una serietta, col tempo alla fine non raggiungerà mai tale cifra, ricordo che Andorra non ha un Sovrano che puo far cambiare le impronte delle monete ogni volta che cambia lo stesso, esempio lampante e il Vaticano, 4 serie in 10 anni, mentre un San Marino 1 serie in 10 anni, allora dopo un po di anni e dopo che si è sbollita la fretta dei primi collezionisti non si avranno prezzi esorbitanti per una serie del 2017 o del 2018, basta aver pazienza e si inserira anche questa serie in collezione senza dover spendere un patrimonio.2 punti
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Beh io allora direi che si può dare il via alle danze col nuovo anno 1850 :):):):) Svizzera 10 rappen 1850 Conservazione pietosa .. Così almeno con quelle che posterete voi si può solo migliorare ;)2 punti
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Vedo con dispiacere che le monete di questa discussione non interessano e vengono continuamente oscurate dalle polemiche di turno. Che facciamo cambiamo nome al forum? Scusatemi ancora se continuo a parlare di monete ma per quei pochi a cui potrebbe interessare posto le foto della prima moneta prima che la poggiassi sul velluto. @@lele300 @@renato @@elmetto2007 @@Tenebroleso2 punti
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Non potendo entrare nel merito della conservazione della moneta, per le ragioni espresse da favaldar al post 5, mi limito a dirti...senza polemica alcuna...che non hai la minima idea di cosa sia una moneta FS. Se affermi in assoluta buona fede che questa moneta sia FS...é un problema.2 punti
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Un fratello di mio Nonno morto nella 1° guerra mondiale ci lasciò in eredità due quadri di monete che ho sempre ritenuto i "colpevoli" di questa mia passione che mi accompagna fin da bambino e che per molti anni mi ha spinto a raccogliere materiale relativo a svariate tematiche che spaziavano dalla Zecca della mia città fino al Regno d'Italia. Nell' Ottobre del 2000 in occasione di un asta Papale non eccelsa per qualità ma sicuramente importante per la disponibilità del materiale offerto, mi resi conto cosa veramente mi piaceva collezionare e di conseguenza nacque il mio progetto di collezione che ho seguito negli anni a venire. E' proprio in questi giorni (grazie all'ultima asta NAC) che ho raggiunto il mio obiettivo pianificato da allora: raccogliere almeno una moneta per ogni periodo di Sede Vacante Pontificia. Ci tenevo ad esternare questa enorme soddisfazione in un contesto dove credo siano compresi e condivisi sforzi e sacrifici superati. Nell'augurare ad ogniuno di Voi di raggiungere almeno il primo dei traguardi prefissati, buona serata Daniele1 punto
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Qualche notizia anche sulla moneta, intanto il nome giorgino che deriva dal nome del Santo martire in Palestina, sono genericamente dei grossi con bassa lega, il Bellesia ci riporta questi dati, moneta in mistura, diametro 24 mm., peso medio 2,52 gr., moneta poi comune con grandi emissioni, anche se il Ravegnani Morosini mette NC, tranne che per alcune varianti tipo quella con la testa del Duca rivolta a sinistra che risultano molto rare. Le varianti di questa moneta sono veramente tante, varia lo stile, l'epigrafia, anche se poi in realtà sono stati emessi per solo due anni il 1596 e il 1597, con il 1597 con coniazioni ancora più abbondanti dell'anno precedente. Il modello ricalca quello dei nominali più grandi, viene riportato l'anno in esergo il che riduce il campo alla scena di San Giorgio a cavallo o anche nella stessa leggenda, in questo caso si allarga lo spazio per la rappresentazione. Monete che circolarono molto localmente e che continuarono a circolare anche dopo la partenza degli Estensi negli anni successivi di coniazione. Anche le leggende presentano diverse varianti, in più vengono riportati segni identificativi tipo la stella, a volte anche due. Ma con questa moneta siamo all'epilogo della vita di Alfonso II d'Este e dell'attività della zecca, diciamo pure l'ultimo anno, Alfonso II muore nel 1597,si chiude un ciclo per Ferrara degli Estensi ma di questo magari ne parleremo in un altro post, fino a dove poi questa monetazione passerà in un'altra sezione del forum, e qui vediamo un altro caso in cui una monetazione è un po' di qui e un po' di là..... :blum:1 punto
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Ok Matteo ma parliamo di monete che pagate 150 o 200 valgono anche 1000, la discussione è invece improntata su casi eclatanti, una sorta di denario o aureo delle "idi di marzo" venduto per 100 o 200 euro. Per questo ti dico che in nelle aste numismatiche del XXI secolo non succederà mai ............ ci sono in giro troppi falchi ........... e le prede sono poche.1 punto
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Ho anisotropizzato con Photoshop (la forma naturale e' stata trasformata in una artificiale) il rovescio della moneta ed ho ottenuto queste immagini che meglio definiscono le forme. Vedo le orecchie dell'animale ed il muso allungato. Mi sembra un lupo.1 punto
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assolutamente no! a che profondità erano piuttosto?!...hai distrutto un futuro sito archeologico!..ti conviene andarli a riposare e cercare di dimenticare la cosa....1 punto
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Ciao @@antonio bernardo, concordo con gli usurpatori gallici, magari imitativa... Saluti Eliodoro1 punto
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Nel Portale Numismatico puoi vedere il Corpus vol.VI Veneto zecche minori. Nella Tav. XXV sono illustrati tre bagattini. Direi che quelli postati sono il numero 12 e 13. Il 12, quello con il cerchio, è solo disegnato, di solito indice di rarità. Arka1 punto
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Beh, non vedo dove sia il problema... La Casa d'Aste è un intermediario che propone in vendita oggetti conferiti da privati che, poniamo, nulla sanno circa l'oggetto che posseggono. La Casa si avvale di un suo esperto per catalogare il bene e stimarlo ad una base; il conferente accetta...così accetta anche il rischio che la stima sia errata. Non volesse correre tale rischio, o comunque ridurlo al minimo,si occuperebbe personalmente di far stimare l'oggetto da un suo esperto (o da più esperti) di fiducia e di conferire all'Asta il bene già catalogato e stimato così da dover concordare con la Casa d'Aste solo la base di partenza. Tendenzialmente le stime delle Case d'Asta sono prudenziali sia sulla valutazione economica che sulle eventuali attribuzioni; per le Case d'Asta il timore è che si verifichi il caso contrario, ossia che vendano un oggetto che poi si riveli essere un falso o comunque altra cosa di valore nettamente inferiore se non nullo. Quella sarebbe una pessima pubblicità...meglio il caso opposto, la pubblicità sarebbe senz'altro molto più positiva e clamorosa. Se poi tra i partecipanti c'è qualcuno che ne sa più della Casa d'Aste o del conferente e dei loro esperti...che ci volete fare? Sono cose che possono capitare...specie nel mondo dell'Arte... Altro sarebbe se la stima errata fatta dalla Casa fosse preordinata a favorire un particolare acquirente già al corrente delle reali caratteristiche dell'oggetto ed accordatosi con i funzionari della Casa per acquisirlo a basso costo...qui entriamo nel campo del raggiro che è tutta altra cosa dell'errore...capita comunque anche questo quando ci sono in ballo certe cifre...1 punto
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@@gallo83 però , strano a dirsi ma una volta , ero piccolino , sua moglie che lo accompagnava ( accompagna ancora? ) ai convegni , mi regalò un albun con i fogli per monete . Devo dire che ne ho conservato un sempre caro ricordo e mi fa piacere che nonostante la sua età che non immaginavo , continui questa professione :) .1 punto
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Che poi è la stessa palma che sta nel tarì d'oro... ed è descritta come Tau fiorita...1 punto
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Anche il triente proviene dall'asta Pegasi Numismatics XXIV del 5 aprile 2011 Nel catalogo sono state invertite le foto con la descrizione (lotti 366 e 367). http://www.sixbid.com/browse.html?auction=169&category=884&lot=39770 http://www.sixbid.com/browse.html?auction=169&category=884&lot=397711 punto
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Cellini è uno dei più grandi incisori di ogni tempo. Oltre alle monete, credo che uno dei suoi capolavori indiscutibili sia la famosa "Saliera per il re di Francia Francesco I". Potei vederla da vicino molti anni fa al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Vi assicuro che è molto di più di una saliera! Per chi volesse saperne di più http://www.scultura-italiana.com/approfondimenti/saliera_cellini.htm1 punto
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Wow Amedeo, quoto anfiteatro al 100 per 100. Con la ricostruzione in rosso della tua foto è veramente molto simile alla moneta ;)... Perfino la strada di accesso. Inoltre le bestie all'interno dell'anfiteatro wow che ricerca. Complimenti1 punto
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@@matteo95 mi hai fregato di poco ehehe!1 punto
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beh è da un po' che non ci passo... ma appena ritorno (anche solo per evitare i soliti traffici di turisti dalla stazione per San Marco per la Strada Nova) provvederò. A Venezia questi percorsi si chiamano "per le sconte", ovvero per le calli nascoste, meno frequentate. Penso che ci siano veneziani doc che potrebbero precedermi , vediamo chi si propone per il servizio ;)1 punto
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A differenza delle monete i manufatti in marmo possono avere delle incertezze nella datazione. Infatti il sarcofago postato da Nikko potrebbe essere datato all'epoca teodosiana, quindi alla fine del IV secolo (vedi E. Kitzinger, Alle origini dell'arte bizantina, p. 43). Per quanto riguarda il simbolo sulle monete VIRTVS EXERCIT credo che il modo migliore per rappresentare un Chi-Rho fosse proprio quello di mettere un globetto a rappresentare la P. In tal modo il Chi-Rho differiva da un simbolo molto simile a sei raggi tutti uguali che rappresentava una stella. Arka1 punto
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Lo spl per me è regalato...sicuramente in mano farà anche una figura migliore ma la considero bb+1 punto
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Ottimi questi cent con escescenze varie e bolle di ossidazione, molto bello anche il 5 cent Spagnolo, non solo con doppio bordo.1 punto
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Ipotesi interessante @anto R... Ok, restiamo sempre nel mondo delle fantaipotesi e divertiamoci un pò... Secondo me, se di falso si tratta, ci sono tre alternative: 1) falso coniato in zecca, o comunque con i coni originali ma da falsari esterni, ma in metallo vile; 2) La tua ipotesi: prova in metallo vile (quindi un'emissione in origine lecita) poi argentata fraudolentamente e messa in circolazione; 3) Falso realizzato da abili falsari che ne hanno ricreato il conio; Mi sentirei di escludere la terza ipotesi: effettivamente il tondello dal punto di vista della fattura è molto credibile, talmente ben fatto che sovrapponendo il tuo pezzo con un altro Grosso del Giubileo la corrispondenza tra spazi, dimensioni, proporzioni ecc. è praticamente perfetta! (vedi l'allegato) Secondo me la chiave di volta per comprendere l'origine di questo pezzo la troviamo nell'argentatura: Da quello che posso vedere nella foto del tuo pezzo mi pare di capire che l'argentatura in corrispondenza del bordo in molti punti è sostanzialmente integra: ciò a mio avviso significa che la tosatura è avvenuta prima dell'argentatura, col fine di confondere le idee e trarre maggiormente in inganno l'ignaro portatore della moneta. Un'argentatura effettuata su un tondello messo in circolazione integro e non limato avrebbe infatti posto il rischio di una individuazione pressochè immediata del metallo vile sottostante. Quindi, perchè destare sospetti? Meglio porre in circolo una moneta già "spremuta" e ben limata, con l'argentatura però intonsa, certi che la moneta sarebbe stata molto più difficilmente individuabile come falso (tant'è che oggi a distanza di sei secoli stiamo ancora cercando di capire la sua vera natura!) Quindi forse, tu Anto che hai la moneta in mano, potrai dirci se a tuo avviso l'argentatura è successiva o precedente alla tosatura. Non sono a conoscenza delle metodologie produttive della zecca di Roma a metà '400, quindi ignoro se all'epoca venissero effettivamente prodotte delle prove delle monete da battere. Una emissione fraudolenta da parte della stessa zecca di Roma (in forma più o meno ufficiale) mi pare al tempo stesso clamorosa ma francamente ipotizzabile, se pensiamo ad esempio ai grossi (quelli si, almeno d'argento) di peso molto calante emessi regolarmente dalla zecca di Roma sotto Alessandro VI appena una quarantina di anni dopo l'emissione del grosso di Anto R. Siamo in epoca di pieno umanesimo, i grandi introiti del giubileo del 1450 avevano permesso a Nicolò V di reclutare grandi artisti e commissionare grandi opere.. Forse questi grossi "furbi" servivano anche a questo scopo? Direi che le fantaipotesi restano tutte più o meno valide e percorribili a questo punto... Lascio ora ai veri esperti la parola dopo tutte queste mie chiacchiere a vanvera... Buona serata a tutti voi, Marco1 punto
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Ciprios la moneta deve patinare, toglila dall'album e falle prendere un pò di abbronzatura..... Ti ringrazierà un giorno Saluti1 punto
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Ciao Daniele, grazie per la risposta; probabilmente tu ne avrai viste piu' di me :D :D , ma non sono sicuro che ultimamente se ne siano viste molte :P ;)1 punto
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Complimenti davvero!! FDC "secco" con riflessi rossi. Personalmente 30/35 euro li spenderei volentieri per questa. Con il rame ho avuto brutte esperienze nel "chiuderle" .....alla fine ho optato per lasciarle respirare adagiate in un bel vassoio in velluto ed ho risolto i problemi. Ogni tanto ne rigiro il verso1 punto
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La puntata di Passepartout è dedicata all’opera di tre grandissimi protagonisti del Rinascimento italiano: Raffaello, Sebastiano del Piombo e Correggio. Philippe Daverio racconta: “Questi artisti hanno in comune il fatto di essere giunti prestissimo al successo.A 25 anni Raffaello,Sebastiano del Piombo e Correggio avevano già scritto alcune delle pagine più belle della loro arte. Tra un capolavoro e un altro, la puntata si snoda attraverso un percorso che prende spunto da diverse mostre dedicate aquesti artisti: Sebastiano del Piombo. 1485 - 1547 a Palazzo Venezia a Roma; Correggio e l'antico, presso la Galleria Borghese di Roma, e sempre alla Galleria Borghese una mostra di qualche tempo fa dedicata a Raffaello. Non manca come di consueto una ricognizione nei luoghi dove questi artisti hanno lasciato le tracce più importanti del loro percorso artistico, soprattutto a Roma, ma anche in altre località come Parma, dove Daverio visita la spettacolareCamera della Badessa in San Paolo e la Chiesa di San Giovanni Evangelista. http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2014-12-17&ch=31&v=453470&vd=2014-12-17&vc=31#day=2014-12-17&ch=31&v=453470&vd=2014-12-17&vc=31 --Salutoni -odjob1 punto
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E poi ...Nucleo Tutela Numismatica? Quando è stato costituito?1 punto
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il 1812 in fdc esiste. È passato in asta ma non abbastanza recente per cui tu ne abbia memoria. Trovo sia una discussione con poco da aggiungere. È falso, e lascia il tempo che trova. Il grading USA è eccellente per le monete statunitensi, averlo allargato a tutto il coniato è stato un errore. Si sono verificati sigillature su monete russe, svedesi, italiane, spagnole assai discutibili per non dire improprie. Il falso 5 lire 1812 non è la prima volta che viene proposto.1 punto
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