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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/15 in tutte le aree

  1. Bene. Mi pare di capire che la cartolina non l'ha ricevuta praticamente nessuno. Che ne dite se stabiliamo che si indichi solo chi l'ha ricevuta ? Se tutti ci mettiamo a dire che non l'abbiamo ricevuta riempiamo nuovamente la discussione di post inutili...
    3 punti
  2. Io ho passato i 30, la lira l'ho vissuta da bambino e da ragazzo, eppure dentro di me sento che la "mia" moneta non è l'euro bensì il caro vecchio conio nazionale. Spesso mi fermo a riflettere, facendo degli ormai improbabili paragoni tra lira ed euro, pensando che una pizza margherita quindici anni fa la pagavi 4000/5000 lire mentre adesso se ti va bene la paghi cinque o sei euro. Un caffè lo pagavi 1200, ora viaggia dalle mie parti tra l'euro e l'euro e venti. Mio padre prendeva all'epoca uno stipendio di due milioni e mezzo al mese, erano soldoni e si viveva davvero bene con quell'entrata fissa. Ora un nucleo familiare di tre persone con 1200 euro fa terribilmente fatica ad arrivare al mese successivo. I prezzi sono raddoppiati, il potere d'acquisto dimezzato. Tutto questo per dire che a me la lira è rimasta sottopelle, quando vedo quelle monete le sento ancora mie, come se non avessi mai smesso di usarle... e... si, anche io dico (qualche volta, più spesso che in passato...) "non c'ho una lira!" :blum:
    3 punti
  3. Pensierino di mezzanotte: Le monete non sono solo patina, valore, rarità e conservazione.... Questo semplice e consumato spicciolo ci ha fatto scrivere, ridere, riflettere, e perché no? anche imparare.
    3 punti
  4. Facciamo così: posto la foto della medaglia e di un link di Wikipedia, voglio vedere se qualcuno di voi è interessato a farci un articolo. Considerate che questa medaglia è stata di recente snobbata perchè la persona che la visionò la giudicò non napoletana, secondo lui il dott. Giovanni Battista Quadri era un personaggio illustre esclusivamente vicentino e quindi non rientrante nell'interesse delle medaglie napoletane. Invece io dico che oltre ad essere napoletana è anche borbonica, guardate dove visse ed insegnò questo grande chirurgo e docente del passato, e soprattutto, chi gli dedicò la medaglia e in che anno. L'esemplare qui allegato è in piombo e venne pubblicato per la prima volta negli studi del Bovi nel 1961 e non fa parte della serie ufficiale degli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie coniata a partire dal 1830 nelle officine di Lorenzo Taglioni ma la cosa interessante è che ha lo stesso diametro (mm. 40) e stesso incisore. Questa di Quadri è, per ciò che rappresenta nella storia del progresso medico partenopeo, una medaglia di grande importanza. http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Quadri
    2 punti
  5. Ci metto a fianco la mia zecca di Vienna (A) :) ______________ 1860 Austria Francesco Giuseppe (1830-1916) 4 Kreuzer - A - Rame
    2 punti
  6. Io invece non mi esprimo, perchè? Ma le foto le avete viste? O vedete solo la moneta? Il D è sfocato il R/ è sottoesposto, come di può osservare correttamente e darne un giudizio ? Saluti TIBERIVS
    2 punti
  7. Nel caso a qualcuno fosse sfuggito siamo tornati alla monarchia: sudditi, non cittadini.
    2 punti
  8. L'emissione comune può anche starci, ma l'Unione Europea dovrebbe mettere un tetto, altrimenti rientriamo nei soliti discorsi: speculazione, perdita del significato della parola commemorazione, puro lucro e così via. Un'emissione comune non può essere programmata a giugno dell'anno in corso, ma semmai a giugno dell'anno prima, in modo che tutti i paesi possano regolare il proprio contingente di conseguenza. Ora tutti quei paesi con contingenti limitati in relazione al ristretto numero di abitanti (es: Lettonia, Malta, che hanno già preparato una doppia commemorativa) si ritrovano ad emettere 3 monete da 2 euro, e inevitabilmente qualcuna di esse avrà tiratura bassa. O la UE piazza un tetto di almeno 500.000 pezzi (altrimenti è VIETATA l'emissione di commemorative) o le commemorative comuni vanno definite con 1 anno di anticipo. Quest'anno sarà dura
    2 punti
  9. sinceramente non ne ho idea :D
    2 punti
  10. Io ho sempre detto e dico tutt'ora sono senza cash :D termine che mi e' rimasto quando da ragazzini con gli amici lo usavamo... Comunque e' un dato di fatto questa osservazione... Sento tanti a cui esce questa esclamazione... Sara' perche' si rimpiange, sara' perche' si stava meglio, sara' semplicemente affetto... sta di fatto che e' presente ancora in noi...
    2 punti
  11. Apro questa discussione in quanto è passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sembrava interessante, essendo relativamente nuovo in questo mondo, notare come sia cambiato il mio atteggiamento durante questo periodo travagliato, come la mia concezione della numismatica sia mutata e quali sono state le cause. E’ passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sono iscritto al forum e finalmente penso di aver trovato la mia strada. E’ stato un percorso tortuoso, pieno di svincoli ed esperienze, positive e negative, comunque tutte indispensabili e propositive al fine della creazione di una convinzione ben radicata. Inizialmente, preso dalla foga folgorante di chi riscopre qualcosa che piace ed interessa, dopo molto tempo di “letargo”, non vedevo l’ora di accumulare più tondelli possibile e “senza cognizione di causa”. Tralasciando qualunque aspetto storico mi basavo solo su valutazioni artistiche o economiche e, ai vari mercatini ai quali mi recavo, prendevo d’assalto gli album dei commercianti, acquistando senza senso e scoprendo poi di aver preso solo fregature. Successivamente, avendo acquisito qualche esperienza in più, ho tralasciato i banchi dei mercatini per concentrarmi solo sugli esemplari perfetti; ho quindi iniziato ad acquistare solo da periti, purtroppo e per fortuna trovando solo pochi tondelli di mio gradimento,prevalentemente comuni, e che fossero alla portata delle mie tasche. In questa fase ho iniziato ad interessarmi di storia, anche se in modo più marginale ed in forma di aneddoti. Un giorno, all’università, stavo impaginando un paio di foto di monete per il mio album in un momento di distrazione nel corso di una lezione moolto noiosa, ed una mia compagna di gruppo, Milanese, mi ha chiesto cosa stessi facendo; durante il discorso, non ricordo come, sono finito a parlarLe delle monete-gettoni coniate per l’esposizione di Milano ed è stato molto bello poter raccontare una storia e qualche aneddoto invece di fermarsi alla mera valutazione economica del tondello. Da questo momento ho iniziato ad apprezzare maggiormente la storia e a vedere la numismatica come realmente è.. Questa fase ha culminato col convegno di Verona l’anno scorso. Qui ho avuto la fortuna di conoscere di persona alcuni utenti del forum (prima non conoscevo altri appassionati, se non informaticamente parlando) ed è stata una bellissima esperienza; ho potuto così sentire punti di vista e acquisire pareri molto diversi tra loro, ho potuto osservare in mano (che è la cosa più importante per chi ha questa passione) splendide monete, che probabilmente non avrò tanto presto (se mai le troverò e vorrò/potrò acquistarle), oltre che ascoltare storie ed aneddoti molto interessanti da alcuni tra i più edotti in materia. A poca distanza dal convegno c’è stata un’altra svolta; un giorno mi sono recato ad un mercatino consigliatomi da mio padre, che si tiene una volta l’anno e si svolge relativamente vicino a dove abito. Girando per i banchi molte sono le monete che mi si parano davanti: italiane ed estere, d’argento, nichelio e rame, Euro, Romane, Veneziane e soprattutto del Regno; quasi nessuna è in condizione perfetta e quasi tutte hanno prezzi esagerati. Passo oltre e continuo il giro; arrivato quasi alla fine mi trovo davanti ad un banco che ha di tutto al di sopra e l’occhio cade dentro ad una piccola teca di vetro, più precisamente su una bustina di plastica ziplock dentro la quale mi pare di scorgere un qualcosa di tondo. Chiedo quindi al proprietario di mostrarmi la bustina e dentro trovo alcune monetine, tra le quali una abbastanza rara, della quale però non conosco nulla; chiedo il prezzo, tutto sommato giusto (strano), ringrazio e me ne vado col dubbio se acquistarla o no. Svolto l’angolo ed inizio a cercare di ricordare a memoria i particolari dell’immagine del catalogo per poterli confrontare con la moneta in oggetto; alla fine torno sul banco, la analizzo per un buon quarto d’ora, tratto un po’ e la porto a casa, col magone di aver acquistato un falso (in cuor mio sapevo essere vera ma essendo ancora acerbo, il dubbio restava). Dopo qualche giorno decido di fotografarla e di chiedere un parere quì sul forum, risultato: ricevo molti complimenti e la conferma di aver fatto un ottimo acquisto! La soddisfazione scaturita dall'acquisto di quel bb è stata per me mille volte superiore a quella provata acquistando i dieci fdc che la hanno preceduta. Molti sono gli utenti, le persone, che devo ringraziare per avermi indirizzato, per avermi fatto capire cosa è veramente la numismatica, cosa è importante e cosa è secondario. Anche stamattina, leggendo una stupenda discussione dell’anno scorso che mi era sfuggita, provo stupore e meraviglia di quanti aneddoti e quante emozioni susciti il parlare di una moneta, di quanto carica di storia essa possa essere e di come la fantasia galoppi nel leggere questi racconti, che sono forse più importanti della moneta stessa, in quanto sono ciò che la moneta rappresenta e porta con sé! Grazie a tutti, nessuno escluso, per l'anno passato! E scusate se vi ho annoiati. Buon 2015 a tutti!!
    2 punti
  12. Quasi tutti i biglietti di credito dell’epoca carlina presenti nelle collezioni, tanto pubbliche quanto private, e nel commercio provengono dagli Archivi della Regia Camera de’ Conti, dai quali furono nel XIX secolo trasferiti di volta in volta presso gli archivi di altre istituzioni, senza che agli stessi fosse attribuito particolare interesse. Una parte di questi stessi Archivi passò a costituire il nucleo fondamentale della collezione dei Musei Civici di Torino. Durante le invasioni napoleoniche, in una data imprecisata, una ampia parte di questi Archivi, venne trasferita nell’abitazione privata del Tesoriere Generale, a Caraglio (CN) e lì rimase. Oltre due secoli più tardi, nell’estate del 2000, un discendente di tale famiglia vendette in blocco l’archivio a un raccoglitore di antichità saviglianese, il quale lo suddivise in almeno quattro lotti: i due più piccoli, che comprendevano anche alcuni rari biglietti relativi alle emissione del 1750, del 1781 e del 1786, annullati a causa di errata numerazione, ed alcune prove di stampa con disegni alternativi, furono ceduti a due diversi commercianti della provincia di Cuneo (dai quali potei acquistarne una buona parte); un terzo lotto era costituito da circa 80 biglietti non emessi delle emissioni del 1746 e del 1765, un ventina per ciascheduno, venne ceduto ad un intermediario di Margherita (CN), ed infine giunse nelle mani di un noto operatore numismatico milanese. Un quarto lotto di maggiore dimensione, costituito da 200-300 biglietti non emessi, parte dei quali dell’emissione del 1746, venne posto in vendita in un mercatino delle pulci a Savigliano e quivi disperso tra differenti acquirenti Ciò mi inclina a credere che in tale archivio andato disperso vi fosse la totalità dei biglietti non emessi o annullati che erano stati precedentemente accantonati, e che quindi al centinaio di biglietti delle emissioni del 1746 e 1765, ne vada aggiunto almeno un altro centinaio, di cui si sono perse le tracce, e che sono quelli che dovrebbero preoccuparci. Mi richiama l’attenzione la quantità relativamente elevata di biglietti di credito emessi datati 1746 apparsi sul mercato del collezionismo nell’ultimo decennio. In realtà, quasi tutti i biglietti emessi furono ritirati dalla circolazione, andando fuori di corso e venendo rimpiazzati dalle emissioni successive (ed infine da titoli di debito pubblico). Anche considerando il più "piccolo" dei biglietti in esame, il nominale da 100 lire, si tratta pur sempre di un importo molto elevato, corrispondente ad alcuni mesi di stipendio di un professionista o a due anni di un impiegato pubblico: i casi in cui tali biglietti non vennero restituiti per essere sostituiti man mano che andavano fuori circolazione, sono pochissimi. Quindi i biglietti di credito di Carlo Emanuele III regolarmente emessi che possono veramente essere in circolazione tra i collezionisti, sono veramente pochi e assai raramente questi collezionisti sono disponibili a cederli.
    2 punti
  13. Ho riflettuto a lungo e alla fine ho optato per questa sezione pur non essendo la più adatta. Vi espongo le mie ragioni: 1) siamo in area gallica con ancora costumi di origini gallo-romane 2) queste monete circolavano ancora con esemplari romani (si conoscono imitazioni coeve o di poco precedenti di silique) 3) a mio avviso, sebbene metrologicamente lontani, ci sono analogie stilistiche tra questa moneta e alcune tipologie di radiati imitativi gallici Eccovi allora il mio regalo di natale Grammi 0,60 Venduto come denaro merovingio suberato. Credo di averlo identificato in questa tipologia: Di cui si dice: En raison de la similitude de type avec un exemplaire présentant un oiseau sommant une croix, et présentant les légendes LAVDVNO et CLOATO, les exemplaires de cette série sont attribués à Laon (Lugdunum Clavati). Cf. article de Jean Lafaurie, “Les monnaies attribuables à Laon (Aisne) à l’époque mérovingienne”, BSFN, juin 1998, p. 116-121. Scusate per le immagini, non ho ancora la moneta, e per gli errori nel messaggio, ma sto scrivendo dal cell con la piccolina in braccio :)
    1 punto
  14. D/ * SANCTVS . REMIGIVS . Il Santo benedicente in cerchio di perline. Bordo perlinato. R/ * FAUCENOVAE F al centro con in basso a sinistra la sigla gm, in cerchio di perline. Bordo perlinato. Lega bronzea: 6,990 g, 24 mm. Uno statua del Santo protettore in abiti vescovili si trova all’interno della chiesa di San Remigio costruita nel XIII secolo e centro religioso di Fosdinovo. Fosdinovo è un comune della Toscana il provincia di Massa Carrara situato sulla cima di un colle dominante la valle della Magra. E’ un pittoresco centro storico di impronta medievale, dominato da un antico castello, più volte restaurato, divenuto nel 1340 di proprietà dei Malaspina che furono i feudatari del luogo fino al 1796. Il gettone è usato come moneta di cambio in occasione della festa medievale che si tiene in luglio e nello scorso anno era alla XVI edizione. apollonia
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  15. Uhmmmm, l'impostazione dell'espressività del viso nella medaglia del Catenacci in effetti coincide molto con quella della piastra. E' solo una mia impressione? Cosa ne pensano gli altri? L'espressività e la qualità dell'incisione dell'abruzzese D'Andrea è eccellente ma vedo un effigie slanciata e più vivace, comunque diversa da quella della piastra.
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  16. Buonasera Moto a Vapore :)! certo che posterò le foto, ma vorrei farle con luce naturale e senza plastica tra i piedi!! Domani mattina provvedo. Saluti e grazie per la risposta Silver
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  17. Si è normale, gli assi sono "alla tedesca" non subiscono rotazione
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  18. Rilievi molto buoni. peccato per le macchie. Concordo con qSPL
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  19. Certo il perito l'ha vista in mano noi cosa vediamo? Due brutte foto, eseguite tramite la plastica della perizia, sfocate, sottoesposte, colori non naturali ( lo spero), con foto del genere è inutile chiedere pareri, caro @@ilcollezionistadiossa, non avercela con me ma onestamente con foto così non dovresti chiedere un parere, quello l'ho hai già, è quello del perito che ha chiuso la tua bella moneta. saluti TIBERIVS
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  20. 1860 Impero Austro-Ungarico Francesco Giuseppe 4 Kreuzer B (Kremnitz) Rame conciatissima!
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  21. La mia invece è un po' diversa dalle altre :D Si tratta di una moneta-delfino, coniata a Olbia, sul Mar Nero, intorno al V-IV secolo a.C. Buona serata a tutti ;)
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  22. Consiglio di andare a leggere le discussioni della sezione legale dove questi argomenti sono stati affrontati più volte. Arka
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  23. primo e secondo volume e le tavole genealogiche sono racchiuse in un unico cofanetto
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  24. @@antonio bernardo come questa? ( questo è un................... obole coronat reforciat) A/ + IERL: ET: SICIL: REX. ROB/ T sous une couronne. R/ + COMES. PVINCIE. Croix cantonnée d'un lis au 2. Billon. 0,52 g. 14,3 mm. 8 h. Dy.1649. R.54. TTB.
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  25. Posso benissimo sbagliare ma io sono per Heraclea IMP CVALICINLICINIUSPFAUG / IOVI CONSERVATORI - SMH :Greek_Pi_2: 321/324 Victory on globe-eagle Eagle with wreath captive right in campo X over II MU RIC VII 52 R2
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  26. Io ad ora ho trascorso poco più di metà della mia vita con l'euro ma devo dire che il "non ho una lira", avendolo assimilato da piccolo, mi è rimasto... Speriamo di no ehehe!
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  27. Penso si tratti di un mezzo soldo di Carlo Emanuele II http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE2/4
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  28. ho scritto al sito turco e mi hanno risposto, dicendomi che tutto quello che possono dirmi è solo che non è ottomana.. ovviamente sono specializzati in quello, e quindi anzi, sono stati anche gentili. quindi meglio di niente, possiamo escludere tutto l'ambito ottomano. e si ricomincia a cercare! ;) ho pensato anche che, avendola trovata in una ciotola insieme a una bella moneta d'argento ottomano-algerina dei primi dell'ottocento, emissione locale della zecca di algeri, facilmente trovata sul world coins, potesse forse provenire dallo stesso ambito geografico.. ho pensato ad altre emissioni locali di protettorati ottomani (tripoli, tunisia, algeria) oppure al marocco. ora loro mi hanno escluso l'ambito ottomano e mi fido, ma continua a frullarmi in testa l'associazione (forse casuale, forse no) nella ciotola con la moneta algerina. quindi potrebbe essere marocchina (ne ho trovate un paio su zeno.ru vagamente somiglianti), oppure essere più antica di quello che sembra, e afferire a qualche dinastia nordafricana, non solo marocchina, precedente all'espansione turca nel cinquecento.. se fosse più antica di quello che sembra a prima vista potrebbe anche essere un'altra spiegazione del perché non c'è sui cataloghi su XVII e XVIII secolo..
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  29. Si si tratta appunto della "nudita' eroica".
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  30. :) ormai con la scusa di essere "d'epoca' ci propinano di tutto ...
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  31. Moneta originale, conservazione BB, valore 60-80 €
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  32. Ti faccio i miei più sinceri complimenti con queste foto hai dato la vita a questa moneta.
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  33. Venite anche entrambi da Reggio Calabria. Vuoi per caso dirci qualcosa ?
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  34. Una moneta di poco carina con colore carino. Una bella aggiunta. Uno del divertimento cose su queste monete, penso, è come gli australiani—con la loro reputazione per essere ruvido e tumble—tenuto loro delicata piccola moneta d'argento threepence per così tanti anni dopo che i britannici avevano scartato loro poco argento threepence in favore di una moneta di grosso spessore ottone. :D v. ---------------------------------------------------- A cute little coin with cute color. A nice addition. One of the fun things about these coins, I think, is how the Australians—with their reputation for being rough and tumble—kept their delicate little silver threepence coin for so many years after the British had discarded their little silver threepence in favor of a big thick brass coin. :D v.
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  35. E visto che ci siamo ecco altre due con illuminazione diversa.
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  36. Grazie ! Ora punterei a terminare Ben. XIV, Ravenna e Gubbio sono zecche iperattive in quel periodo... ci vorrà parecchio :rolleyes: Poi toccherà al '600... Nel frattempo invito ad aggiungere immagini alle nuove schede, ci sono tante varianti di cui non ho reperito nulla... Ciao, RCAMIL.
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  37. Gettone della Società di M(utuo) S(occorso) Operai e Contadini di Pieve del Cairo (comune della provincia di Pavia nella bassa Lomellina) valido per un ballo, del valore convenzionale di 5 centesimi. Ottone: 3,659 g, 23 mm. Il gettone era utilizzato come biglietto di ingresso a una festa da ballo nella sede sociale della SMSO, che era utilizzata non solo per conferenze e dibattiti, ma anche come circolo ricreativo e appunto per feste danzanti, in genere in occasione della festa del paese. apollonia
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  38. Pero' e' stato fatto per piu' anni. Secondo me era piu' logico per un solo anno il fatto estetico, cosi da rimanere un'eccezione... ora mi hai messo sta curiosita'... :D
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  39. BUFFALORA E BERNATE TICINO - SOCIETA' MUTUO SOCCORSO Ottone con smalti bianco e blu, mm. 28x18
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  40. Io credo che sul forum ci sia una ricchezza incredibile sia culturale che interiore che bisogna cercare di tirar fuori, vedo che stanno uscendo sempre più utenti che dimostrano che oltre ad aver voglia e passione per l'approfondimento scientifico, sono molto portati a vedere anche l'aspetto umano e interiore delle persone, il che aiuta e contagia gli altri, è quello che ho sempre cercato di fare anch'io da quando sono sul forum e se questo continuerà con altri non posso che esserne contento....., d'altronde questa tendenza si era ben vista quando 17 ragazzi scrissero nel Concorso " Nascita di una passione ", capimmo che eravamo di fronte a giovani numismatici capaci di vedere anche oltre il valore venale di una moneta.....e credo che se rileggerete ogni tanto quegli elaborati come questi ultimi post che stanno uscendo in Piazzetta, capirete che tutto questo può rappresentare un grande Spot per la numismatica italiana, per i giovani, per il forum... Se capirete che oltre il quanto vale, che conservazione ha, che rarità ha, c'è anche la domanda ma cosa c'è dietro a questa moneta, cosa rappresenta e che messaggio trasmetteva forse avrete capito quello che io chiamo l'altro lato della moneta, la moneta che è storia, testimonianza, memoria, identità e sono sicuro che tutto questo vi gratificherà e vi appagherà....molto....
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  41. MB+ .. bordi belli senza colpi... una decina di euro
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  42. Johann Christian Reich (1740-1814) è un incisore e medaglista tedesco di Fürth, città del nord della Bavaria vicina a Norimberga. Tra circa il 1789 e il 1800 collaborò col figlio Johann Matthias e sembra che molte medaglie e gettoni emessi in questo periodo a firma R. o REICH fossero opera congiunta dei due. Le medaglie commemorative di Luigi XVI e Maria Antonietta del 1793 firmate R. sono state attribuite al figlio. Da dove scrivo non posso aggiungere altro. Vedrò al rientro se il Mitchiner parla di questa famiglia di incisori. Credo che anche l’altro gettone sia una riproduzione in bronzo di una moneta, in particolare di un 6 stuiver d'argento coniato nella città olandese di Zutphen nel 1688. Come nella moneta, sulla faccia con il cavaliere c’è la scritta CONCORDIA PARVAE RES CRESCUNT (nell’armonia anche le piccole cose crescono); sull’altra faccia con la data e lo stemma della città e ai lati il valore 6 S, nella scritta MONO ARG CIV EVTPHANIAE c’è un errore di ortografia (l'iniziale della città dovrebbe essere Z), come può capitare sui gettoni. apollonia
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  43. Dimenticavo... naturalmente non ho spulciato solo le nazioni che ho menzionato in precedenza, ho guadato pure tutta l'India (dos pelotas così... :blink:) Marocco, Egitto, Iran, Afghanistan, Pakistan ecc. ecc. praticamente tutto tranne le europee. Probabile che ci sia e magari è una di quelle non raffigurate.
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  44. Per Natale mi sono regalato questo asse di Germanico, che a me piace molto. L'ho comprato da Tinia Numismatica (sempre gentili e disponibili nonostante il periodo festivo). Qualcuno mi può aiutare per inquadrare storicamente la moneta? Grazie.
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  45. Ti ringrazio per aver precisato meglio il tuo pensiero ma, scusa, ma continuo a essere perplesso. Ciò sarà probabilmente dovuto alla mia scarsa formazione numismatica (e non solo), ma farei davvero fatica a parlare di possibile/probabile interramento in questo o nell'altro suolo. Quì parliamo poi di una moneta spatinata, con caratteristiche di possibile provenienza da vecchia collezione... Boh...
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  46. complimenti alla nonna che ti ha fatto un bel regalo...!! Tienitela stretta, un bel mix di qualità e conservazione e sopratutto, con la patina originale del tempo
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  47. Ciao a tutti, ricordo ancora quando aprii questa discussione sull'onda dell'entusiasmo per l'emissione del 2010... mi sono un po' allontanato dal forum e dalla numismatica in generale, ma non ho mai perso di vista questa moneta nelle sue emissioni anno dopo anno, e devo dire che quella del 2015 è assolutamente spettacolare... ad oggi quella delle silver-niobium austriache è l'unica serie completa che ho, e visto anche il prezzo di mercato che hanno raggiunto è una gran soddisfazione!!! Con l'occasione auguro a tutti un Buon Natale!!!!! Emanuele.
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  48. nel 1594 moriva il "mappamondologo" Mercatore Nel 1804, con impeto di generosità, Napoleone si proclamava imperatore mi ricorda qualcuno...
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  49. Anche io vorrei 8 tagli nuovi ogni anno. Ma vorrei anche un lavoro ! Per poterle pagare e non solo le monete . Certo non ci corre dietro nessuno, ma è inutile negare che un collezionista ( per lo meno io ) , ci starei male a non poter prendere monete per anni , provando rabbia mista a "invidia" per chi può . E a meno di novità il 2015 si presenta come il primo stop . Io vorrei vederlo il bicchiere mezzo pieno perchè so che arricchisce culturalmente e visivamente una miriade di nuove emissioni ( ormai quasi sempre brutte ahinoi, fatte tanto per , e con commemorazioni un pò forzate ) , ma riesco a vederlo mestamente vuoto questo bicchiere in questo paese per un giovane come me ...
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  50. *** Versione con la precisazione di Polemarco *** COLLEZIONARE MONETE ANTICHE La normativa di riferimento che regola la materia è il cosiddetto Decreto Urbani noto con il nome di “Codice dei beni culturali e del paesaggio” Dlgs 42/2004. L’intero corpus normativo è reperibile facilmente in internet a questo link: http://www.altalex.c....php?idnot=6931 Il presente lavoro non vuole avere alcun intento garantista né valore assoluto. Il presente scritto è stato creato nella consapevolezza della facilità che può avere il collezionista neofita, ma anche il collezionista navigato che però non conosce la norma, di cadere in assoluta buona fede, in errori grossolani pregiudizievoli, di fronte alla legge, di “condotta equivoca” o comunque non conforme alla normativa con conseguenti intoppi di natura legale: sequestri, indagini, processi ecc. Come può, o meglio, deve quindi orientarsi chi si accosta a collezionare monete antiche e chi già le colleziona da anni? Cerchiamo di affrontare alcuni quesiti basilari, poche domande, chiare, e risposte aderenti a quanto prescrive la normativa di riferimento. Innanzitutto va tenuto a mente questo concetto che deve diventare il pilastro portante di tutta la nostra condotta numismatica: il Decreto Urbani è uno strumento prezioso, un alleato del collezionista e non un nemico da combattere. F.A.Q. 1) Ho trovato una moneta nel campo/orto/giardino di casa. Mi hanno detto che è romana/antica. La posso mettere in collezione? No. Valutata la sua assoggettabilità al Codice Urbani (art. 10), va consegnata all’autorità pubblica dando tempestiva comunicazione di quanto ritrovato, del sito e delle condizioni in cui è avvenuto il ritrovamento. Ai sensi dell’art.91 Codice Urbani, “tutte le cose indicate nell’art.10 (e si noti che non vi è riferimento alla nozione amministrativa di bene culturale, per cui si prescinde dalla dichiarazione), da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato”. Ne discende che, ai sensi dell’art.176 Codice Urbani “chiunque si impossessa di beni culturali indicati nell’art.10 appartenenti allo Stato ai sensi dell’art.91, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da €.31 a €.516,50” 2) Voglio acquistare una moneta da un commerciante italiano. Come devo procedere? Individuata la moneta da acquisire per la propria collezione, va richiesta al commerciante sia la documentazione fiscale probante l’acquisto che una dichiarazione che attesti l’autenticità e la legale provenienza della moneta acquistata. Va focalizzata l’attenzione sul commerciante che, in quanto tale, deve avere partita iva ed essere iscritto nella competente Camera di Commercio. Lo stesso può poi operare in un luogo fisso (negozio, casa d’asta), itinerante (convegni, fiere) e/o virtuale (internet, per es. ebay o piattaforme simili). Questo viene stabilito all’articolo 64 del Decreto che recita: “Chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione attestante l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull’autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi”. In aggiunta a quanto disposto dalla norma, è sempre buona cosa conservare qualsiasi documentazione che comprovi l’acquisto oltre a quella prevista per legge: cataloghi, stampate di videate online con l’immagine della moneta, listini di vendita, cartellini originali che accompagnano la moneta, scontrini, ricevute ecc. 3) Voglio acquistare da un privato italiano. Come devo procedere? La normativa non vieta l’acquisto dal privato (né vieta al privato di vendere e/o scambiare pezzi della propria collezione). Tuttavia a riguardo la situazione è più complessa perché per il privato che cede una moneta antica non trova applicazione l’articolo 64 del Decreto Urbani, né esistono altri articoli specifici che contemplano il caso concreto. Il rischio derivante dall’acquisto da privato è quello di non riuscire a provare successivamente (a seguito di espressa richiesta da parte dell’autorità competente) la lecita provenienza di quanto acquisito. La problematica più diffusa che affligge il collezionista è l’imputazione di ricettazione, impossessamento di beni appartenenti allo stato (violazione dell’art. 91 con conseguente reato individuato dall’art. 176), incauto acquisto ecc derivanti proprio dall’assenza di documentazione di lecita provenienza connessa al bene acquistato. In aiuto a questa eventuale mancanza possono intervenire documentazioni di acquisto tenute dal precedente titolare della moneta, precedenti passaggi d’asta certi e comprovati della moneta e, in generale, tutta la documentazione atta a dare una storia circa la provenienza della moneta non da ultima una dichiarazione da parte del venditore in cui lo stesso, riportati i propri dati personali, indica nella forma dell’atto notorio (dpr 445/2000) che la moneta è di lecita provenienza. Va tenuto infine a mente quanto emerge da passate sentenze della corte di cassazione: a) ai fini della configurabilità del reato di cui all’art.176 non è sufficiente che l’imputato abbia tenuto un atteggiamento meramente passivo nei confronti dell’acquisita disponibilità del bene, atteso che il reato si perfeziona allorché l’autore abbia posto in essere un’azione a mezzo della quale abbia appreso la cosa, spostandola dal luogo in cui ritrovava in origine, per collocarla sotto il proprio dominio esclusivo (così Cass. Pen. III 15/02/2006 n° 13701) b) il sistema, letto in aderenza ai precetti costituzionali (art.42 e art.24) non consente che venga posta a carico del cittadino la prova della legittimità del possesso di oggetti archeologici, ma è l’accusa che deve dare a prova dell’illegittimità del suo possesso(così Cass. Pen.III 07/06/1999 n° 7131 condivisa da Cass. Pen. III 02/07/2004 n°28929 ed altre conformi). Chi dovesse richiedere la restituzione di una moneta sequestrata deve comunque essere in grado di dimostrare di esserne il proprietario (giocoforza, in questi casi la documentazione citata nella risposta alla domanda n. 2 rivestirebbe un ruolo chiave. Nella mancanza di detta documentazione, allo stato attuale, non è possibile generalizzare e si rende necessario analizzare il singolo caso concreto). In via prudenziale è sempre meglio acquistare monete da persone conosciute, affidabili e astenersi dal voler fare l’affare a tutti i costi, prestando particolare attenzione a quanto offerto in rete o ai margini di convegni e fiere fuori dagli appositi spazi e/o da persone sprovviste di idonee garanzie. 4) Voglio acquistare da un commerciante estero. Come devo procedere? La normativa non contempla l’acquisto da un commerciante estero (avvenuto materialmente all’estero o a distanza tramite internet o altri mezzi di comunicazione). Pertanto non è possibile esigere che il commerciante estero rilasci quanto disposto dall’articolo 64. L’acquisto da commerciante straniero non contempla particolari problematicità. L’acquisto deve ovviamente avvenire nel rispetto della legislazione del Paese di origine e, prudenzialmente, come nel caso di acquisti da commercianti italiani, va conservata copia di tutta la documentazione utile a comprovare l’acquisto (ricevute fiscali, foto, stampate di schermate internet, cataloghi d’asta, cartellini ecc). Va inoltre ricordato che i beni numismatici acquistati, introducendoli in Italia, devono ottemperare a “quanto previsto dall’art. 72 del D.lgs. 42/2004, ovvero nel rispetto delle vigenti normative in materia doganale e fiscale”. 5) Voglio acquistare da un privato estero. Come devo procedere? La normativa non contempla l’acquisto da un venditore privato estero. Su questo punto si possono dare indicazioni prudenziali di buon senso. Come nel caso precedente, l’acquisto da privato estero deve avvenire nel rispetto della legislazione del Paese di origine e va conservata copia di tutta la documentazione utile a comprovare l’acquisto e la provenienza (ricevute di transazioni online, foto, stampate di schermate internet, cartellini, mail, passaggi di corrispondenza, eventuali dichiarazioni di vendita/alienazione del privato ecc). Va inoltre ricordato che anche in questo caso i beni numismatici acquistati, introducendoli in Italia, devono ottemperare a “quanto previsto dall’art. 72 del D.lgs. 42/2004, ovvero nel rispetto delle vigenti normative in materia doganale e fiscale”. 6) Voglio vendere una mia moneta a un commerciante italiano o tramite una casa d'aste. Come devo procedere? Non vi sono sostanziali differenze per quanto riguarda le due forme di vendita: che si segua la strada dell'asta o quella della vendita diretta si deve comunque sottoscrivere un documento (liberatoria) nel quale si dichiara che quanto è oggetto della transazione è libero da qualsiasi vincolo di natura privatistica e/o pubblicistica (eredità, furto, ritrovamento occasionale, notifica ecc). Se le monete vengono affidate per l'asta è meglio che il conferente tenga la documentazione eventualmente in suo possesso (fatture, cataloghi ecc.), così da evitare di perdere la storia di quanto gli verrà eventualmente reso; se le monete vengono vendute tale documentazione dovrebbe essere consegnata al nuovo proprietario. 7) Voglio vendere una mia moneta a un privato italiano. Come devo procedere? Il caso rientra nella domanda numero 3 ovviamente a situazione opposta. Se la moneta è corredata da documentazione di lecita provenienza e/o comprovante l’acquisto è buona regola consegnarla all’acquirente. Se la moneta invece è sprovvista di documentazione al venditore resta solamente la possibilità di allegare alla moneta una dichiarazione di lecita provenienza resa nella forma dell’atto notorio (DPR 445/200) e all’acquirente di procedere all’acquisto con gli eventuali rischi connessi. Si invita comunque a leggere quanto riportato anche al punto 3 del presente documento. 8) Voglio vendere una mia moneta a un privato/commerciante estero. Come devo procedere? L’alienazione di quanto in proprio possesso è subordinata al rilascio di un certificato, da parte della soprintendenza, di libera circolazione del bene numismatico. A riguardo interviene l’articolo 68 del Decreto Urbani che indica l’ufficio competente al rilascio di detta documentazione, i tempi necessari per l’ottenimento, l’iter procedurale e la validità dello stesso. In caso di diniego viene avviato il procedimento di dichiarazione di bene di interesse culturale ai sensi dell’articolo 14 con conseguente applicazione della disposizione di cui al comma 4 del predetto articolo al bene per cui si era richiesta l’esportazione. 9) Ho monete presenti nella mia collezione da diversi anni. Di queste non ho conservato copia di documentazione comprovante l’acquisto. Come mi devo comportare? La norma non contempla il caso espresso. Si possono fornire solo indicazioni generiche atte al reperimento di quanti più dati possibili comprovanti l’acquisto (copie cataloghi d’asta, listini di vendita, dichiarazioni autocertificative, cartellini originali ecc. Si richiama inoltre quanto già indicato in passate sentenze di Cassazione riportate al punto 3.
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