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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/15 in tutte le aree

  1. Bene. Mi pare di capire che la cartolina non l'ha ricevuta praticamente nessuno. Che ne dite se stabiliamo che si indichi solo chi l'ha ricevuta ? Se tutti ci mettiamo a dire che non l'abbiamo ricevuta riempiamo nuovamente la discussione di post inutili...
    3 punti
  2. Io ho passato i 30, la lira l'ho vissuta da bambino e da ragazzo, eppure dentro di me sento che la "mia" moneta non è l'euro bensì il caro vecchio conio nazionale. Spesso mi fermo a riflettere, facendo degli ormai improbabili paragoni tra lira ed euro, pensando che una pizza margherita quindici anni fa la pagavi 4000/5000 lire mentre adesso se ti va bene la paghi cinque o sei euro. Un caffè lo pagavi 1200, ora viaggia dalle mie parti tra l'euro e l'euro e venti. Mio padre prendeva all'epoca uno stipendio di due milioni e mezzo al mese, erano soldoni e si viveva davvero bene con quell'entrata fissa. Ora un nucleo familiare di tre persone con 1200 euro fa terribilmente fatica ad arrivare al mese successivo. I prezzi sono raddoppiati, il potere d'acquisto dimezzato. Tutto questo per dire che a me la lira è rimasta sottopelle, quando vedo quelle monete le sento ancora mie, come se non avessi mai smesso di usarle... e... si, anche io dico (qualche volta, più spesso che in passato...) "non c'ho una lira!" :blum:
    3 punti
  3. Pensierino di mezzanotte: Le monete non sono solo patina, valore, rarità e conservazione.... Questo semplice e consumato spicciolo ci ha fatto scrivere, ridere, riflettere, e perché no? anche imparare.
    3 punti
  4. Facciamo così: posto la foto della medaglia e di un link di Wikipedia, voglio vedere se qualcuno di voi è interessato a farci un articolo. Considerate che questa medaglia è stata di recente snobbata perchè la persona che la visionò la giudicò non napoletana, secondo lui il dott. Giovanni Battista Quadri era un personaggio illustre esclusivamente vicentino e quindi non rientrante nell'interesse delle medaglie napoletane. Invece io dico che oltre ad essere napoletana è anche borbonica, guardate dove visse ed insegnò questo grande chirurgo e docente del passato, e soprattutto, chi gli dedicò la medaglia e in che anno. L'esemplare qui allegato è in piombo e venne pubblicato per la prima volta negli studi del Bovi nel 1961 e non fa parte della serie ufficiale degli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie coniata a partire dal 1830 nelle officine di Lorenzo Taglioni ma la cosa interessante è che ha lo stesso diametro (mm. 40) e stesso incisore. Questa di Quadri è, per ciò che rappresenta nella storia del progresso medico partenopeo, una medaglia di grande importanza. http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Quadri
    2 punti
  5. Ci metto a fianco la mia zecca di Vienna (A) :) ______________ 1860 Austria Francesco Giuseppe (1830-1916) 4 Kreuzer - A - Rame
    2 punti
  6. Io invece non mi esprimo, perchè? Ma le foto le avete viste? O vedete solo la moneta? Il D è sfocato il R/ è sottoesposto, come di può osservare correttamente e darne un giudizio ? Saluti TIBERIVS
    2 punti
  7. Nel caso a qualcuno fosse sfuggito siamo tornati alla monarchia: sudditi, non cittadini.
    2 punti
  8. L'emissione comune può anche starci, ma l'Unione Europea dovrebbe mettere un tetto, altrimenti rientriamo nei soliti discorsi: speculazione, perdita del significato della parola commemorazione, puro lucro e così via. Un'emissione comune non può essere programmata a giugno dell'anno in corso, ma semmai a giugno dell'anno prima, in modo che tutti i paesi possano regolare il proprio contingente di conseguenza. Ora tutti quei paesi con contingenti limitati in relazione al ristretto numero di abitanti (es: Lettonia, Malta, che hanno già preparato una doppia commemorativa) si ritrovano ad emettere 3 monete da 2 euro, e inevitabilmente qualcuna di esse avrà tiratura bassa. O la UE piazza un tetto di almeno 500.000 pezzi (altrimenti è VIETATA l'emissione di commemorative) o le commemorative comuni vanno definite con 1 anno di anticipo. Quest'anno sarà dura
    2 punti
  9. sinceramente non ne ho idea :D
    2 punti
  10. Io ho sempre detto e dico tutt'ora sono senza cash :D termine che mi e' rimasto quando da ragazzini con gli amici lo usavamo... Comunque e' un dato di fatto questa osservazione... Sento tanti a cui esce questa esclamazione... Sara' perche' si rimpiange, sara' perche' si stava meglio, sara' semplicemente affetto... sta di fatto che e' presente ancora in noi...
    2 punti
  11. Apro questa discussione in quanto è passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sembrava interessante, essendo relativamente nuovo in questo mondo, notare come sia cambiato il mio atteggiamento durante questo periodo travagliato, come la mia concezione della numismatica sia mutata e quali sono state le cause. E’ passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sono iscritto al forum e finalmente penso di aver trovato la mia strada. E’ stato un percorso tortuoso, pieno di svincoli ed esperienze, positive e negative, comunque tutte indispensabili e propositive al fine della creazione di una convinzione ben radicata. Inizialmente, preso dalla foga folgorante di chi riscopre qualcosa che piace ed interessa, dopo molto tempo di “letargo”, non vedevo l’ora di accumulare più tondelli possibile e “senza cognizione di causa”. Tralasciando qualunque aspetto storico mi basavo solo su valutazioni artistiche o economiche e, ai vari mercatini ai quali mi recavo, prendevo d’assalto gli album dei commercianti, acquistando senza senso e scoprendo poi di aver preso solo fregature. Successivamente, avendo acquisito qualche esperienza in più, ho tralasciato i banchi dei mercatini per concentrarmi solo sugli esemplari perfetti; ho quindi iniziato ad acquistare solo da periti, purtroppo e per fortuna trovando solo pochi tondelli di mio gradimento,prevalentemente comuni, e che fossero alla portata delle mie tasche. In questa fase ho iniziato ad interessarmi di storia, anche se in modo più marginale ed in forma di aneddoti. Un giorno, all’università, stavo impaginando un paio di foto di monete per il mio album in un momento di distrazione nel corso di una lezione moolto noiosa, ed una mia compagna di gruppo, Milanese, mi ha chiesto cosa stessi facendo; durante il discorso, non ricordo come, sono finito a parlarLe delle monete-gettoni coniate per l’esposizione di Milano ed è stato molto bello poter raccontare una storia e qualche aneddoto invece di fermarsi alla mera valutazione economica del tondello. Da questo momento ho iniziato ad apprezzare maggiormente la storia e a vedere la numismatica come realmente è.. Questa fase ha culminato col convegno di Verona l’anno scorso. Qui ho avuto la fortuna di conoscere di persona alcuni utenti del forum (prima non conoscevo altri appassionati, se non informaticamente parlando) ed è stata una bellissima esperienza; ho potuto così sentire punti di vista e acquisire pareri molto diversi tra loro, ho potuto osservare in mano (che è la cosa più importante per chi ha questa passione) splendide monete, che probabilmente non avrò tanto presto (se mai le troverò e vorrò/potrò acquistarle), oltre che ascoltare storie ed aneddoti molto interessanti da alcuni tra i più edotti in materia. A poca distanza dal convegno c’è stata un’altra svolta; un giorno mi sono recato ad un mercatino consigliatomi da mio padre, che si tiene una volta l’anno e si svolge relativamente vicino a dove abito. Girando per i banchi molte sono le monete che mi si parano davanti: italiane ed estere, d’argento, nichelio e rame, Euro, Romane, Veneziane e soprattutto del Regno; quasi nessuna è in condizione perfetta e quasi tutte hanno prezzi esagerati. Passo oltre e continuo il giro; arrivato quasi alla fine mi trovo davanti ad un banco che ha di tutto al di sopra e l’occhio cade dentro ad una piccola teca di vetro, più precisamente su una bustina di plastica ziplock dentro la quale mi pare di scorgere un qualcosa di tondo. Chiedo quindi al proprietario di mostrarmi la bustina e dentro trovo alcune monetine, tra le quali una abbastanza rara, della quale però non conosco nulla; chiedo il prezzo, tutto sommato giusto (strano), ringrazio e me ne vado col dubbio se acquistarla o no. Svolto l’angolo ed inizio a cercare di ricordare a memoria i particolari dell’immagine del catalogo per poterli confrontare con la moneta in oggetto; alla fine torno sul banco, la analizzo per un buon quarto d’ora, tratto un po’ e la porto a casa, col magone di aver acquistato un falso (in cuor mio sapevo essere vera ma essendo ancora acerbo, il dubbio restava). Dopo qualche giorno decido di fotografarla e di chiedere un parere quì sul forum, risultato: ricevo molti complimenti e la conferma di aver fatto un ottimo acquisto! La soddisfazione scaturita dall'acquisto di quel bb è stata per me mille volte superiore a quella provata acquistando i dieci fdc che la hanno preceduta. Molti sono gli utenti, le persone, che devo ringraziare per avermi indirizzato, per avermi fatto capire cosa è veramente la numismatica, cosa è importante e cosa è secondario. Anche stamattina, leggendo una stupenda discussione dell’anno scorso che mi era sfuggita, provo stupore e meraviglia di quanti aneddoti e quante emozioni susciti il parlare di una moneta, di quanto carica di storia essa possa essere e di come la fantasia galoppi nel leggere questi racconti, che sono forse più importanti della moneta stessa, in quanto sono ciò che la moneta rappresenta e porta con sé! Grazie a tutti, nessuno escluso, per l'anno passato! E scusate se vi ho annoiati. Buon 2015 a tutti!!
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  12. Quasi tutti i biglietti di credito dell’epoca carlina presenti nelle collezioni, tanto pubbliche quanto private, e nel commercio provengono dagli Archivi della Regia Camera de’ Conti, dai quali furono nel XIX secolo trasferiti di volta in volta presso gli archivi di altre istituzioni, senza che agli stessi fosse attribuito particolare interesse. Una parte di questi stessi Archivi passò a costituire il nucleo fondamentale della collezione dei Musei Civici di Torino. Durante le invasioni napoleoniche, in una data imprecisata, una ampia parte di questi Archivi, venne trasferita nell’abitazione privata del Tesoriere Generale, a Caraglio (CN) e lì rimase. Oltre due secoli più tardi, nell’estate del 2000, un discendente di tale famiglia vendette in blocco l’archivio a un raccoglitore di antichità saviglianese, il quale lo suddivise in almeno quattro lotti: i due più piccoli, che comprendevano anche alcuni rari biglietti relativi alle emissione del 1750, del 1781 e del 1786, annullati a causa di errata numerazione, ed alcune prove di stampa con disegni alternativi, furono ceduti a due diversi commercianti della provincia di Cuneo (dai quali potei acquistarne una buona parte); un terzo lotto era costituito da circa 80 biglietti non emessi delle emissioni del 1746 e del 1765, un ventina per ciascheduno, venne ceduto ad un intermediario di Margherita (CN), ed infine giunse nelle mani di un noto operatore numismatico milanese. Un quarto lotto di maggiore dimensione, costituito da 200-300 biglietti non emessi, parte dei quali dell’emissione del 1746, venne posto in vendita in un mercatino delle pulci a Savigliano e quivi disperso tra differenti acquirenti Ciò mi inclina a credere che in tale archivio andato disperso vi fosse la totalità dei biglietti non emessi o annullati che erano stati precedentemente accantonati, e che quindi al centinaio di biglietti delle emissioni del 1746 e 1765, ne vada aggiunto almeno un altro centinaio, di cui si sono perse le tracce, e che sono quelli che dovrebbero preoccuparci. Mi richiama l’attenzione la quantità relativamente elevata di biglietti di credito emessi datati 1746 apparsi sul mercato del collezionismo nell’ultimo decennio. In realtà, quasi tutti i biglietti emessi furono ritirati dalla circolazione, andando fuori di corso e venendo rimpiazzati dalle emissioni successive (ed infine da titoli di debito pubblico). Anche considerando il più "piccolo" dei biglietti in esame, il nominale da 100 lire, si tratta pur sempre di un importo molto elevato, corrispondente ad alcuni mesi di stipendio di un professionista o a due anni di un impiegato pubblico: i casi in cui tali biglietti non vennero restituiti per essere sostituiti man mano che andavano fuori circolazione, sono pochissimi. Quindi i biglietti di credito di Carlo Emanuele III regolarmente emessi che possono veramente essere in circolazione tra i collezionisti, sono veramente pochi e assai raramente questi collezionisti sono disponibili a cederli.
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  13. D/ * SANCTVS . REMIGIVS . Il Santo benedicente in cerchio di perline. Bordo perlinato. R/ * FAUCENOVAE F al centro con in basso a sinistra la sigla gm, in cerchio di perline. Bordo perlinato. Lega bronzea: 6,990 g, 24 mm. Uno statua del Santo protettore in abiti vescovili si trova all’interno della chiesa di San Remigio costruita nel XIII secolo e centro religioso di Fosdinovo. Fosdinovo è un comune della Toscana il provincia di Massa Carrara situato sulla cima di un colle dominante la valle della Magra. E’ un pittoresco centro storico di impronta medievale, dominato da un antico castello, più volte restaurato, divenuto nel 1340 di proprietà dei Malaspina che furono i feudatari del luogo fino al 1796. Il gettone è usato come moneta di cambio in occasione della festa medievale che si tiene in luglio e nello scorso anno era alla XVI edizione. apollonia
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  14. Buonasera Moto a Vapore :)! certo che posterò le foto, ma vorrei farle con luce naturale e senza plastica tra i piedi!! Domani mattina provvedo. Saluti e grazie per la risposta Silver
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  15. firmato catenacci... ma non mi sembra ci possa assomigliare... o sbaglio?
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  16. Vista in mano dal perito e' fdc, noi vediamo foto sfuocate. In questo caso per me fa testo il perito. Ciao
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  17. Certo il perito l'ha vista in mano noi cosa vediamo? Due brutte foto, eseguite tramite la plastica della perizia, sfocate, sottoesposte, colori non naturali ( lo spero), con foto del genere è inutile chiedere pareri, caro @@ilcollezionistadiossa, non avercela con me ma onestamente con foto così non dovresti chiedere un parere, quello l'ho hai già, è quello del perito che ha chiuso la tua bella moneta. saluti TIBERIVS
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  18. 1860 Impero Austro-Ungarico Francesco Giuseppe 4 Kreuzer B (Kremnitz) Rame conciatissima!
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  19. La mia invece è un po' diversa dalle altre :D Si tratta di una moneta-delfino, coniata a Olbia, sul Mar Nero, intorno al V-IV secolo a.C. Buona serata a tutti ;)
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  20. Consiglio di andare a leggere le discussioni della sezione legale dove questi argomenti sono stati affrontati più volte. Arka
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  21. primo e secondo volume e le tavole genealogiche sono racchiuse in un unico cofanetto
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  22. @@antonio bernardo come questa? ( questo è un................... obole coronat reforciat) A/ + IERL: ET: SICIL: REX. ROB/ T sous une couronne. R/ + COMES. PVINCIE. Croix cantonnée d'un lis au 2. Billon. 0,52 g. 14,3 mm. 8 h. Dy.1649. R.54. TTB.
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  23. Si vede poco, ma riesco comunque a identificarla.. Si tratta di un tre denari di Vittorio Amedeo I http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA1/1 La data però non è visibile.. si intravede 16 a sinistra ma non le ultime due cifre. Al diritto quello che avevi scambiato con dei volti è l'elmo cimiero sullo scudetto.
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  24. Io ad ora ho trascorso poco più di metà della mia vita con l'euro ma devo dire che il "non ho una lira", avendolo assimilato da piccolo, mi è rimasto... Speriamo di no ehehe!
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  25. Penso si tratti di un mezzo soldo di Carlo Emanuele II http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE2/4
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  26. ho scritto al sito turco e mi hanno risposto, dicendomi che tutto quello che possono dirmi è solo che non è ottomana.. ovviamente sono specializzati in quello, e quindi anzi, sono stati anche gentili. quindi meglio di niente, possiamo escludere tutto l'ambito ottomano. e si ricomincia a cercare! ;) ho pensato anche che, avendola trovata in una ciotola insieme a una bella moneta d'argento ottomano-algerina dei primi dell'ottocento, emissione locale della zecca di algeri, facilmente trovata sul world coins, potesse forse provenire dallo stesso ambito geografico.. ho pensato ad altre emissioni locali di protettorati ottomani (tripoli, tunisia, algeria) oppure al marocco. ora loro mi hanno escluso l'ambito ottomano e mi fido, ma continua a frullarmi in testa l'associazione (forse casuale, forse no) nella ciotola con la moneta algerina. quindi potrebbe essere marocchina (ne ho trovate un paio su zeno.ru vagamente somiglianti), oppure essere più antica di quello che sembra, e afferire a qualche dinastia nordafricana, non solo marocchina, precedente all'espansione turca nel cinquecento.. se fosse più antica di quello che sembra a prima vista potrebbe anche essere un'altra spiegazione del perché non c'è sui cataloghi su XVII e XVIII secolo..
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  27. A proposito di "ricercatezza" su quanto riportato sulle monete popolari, perché complicare la vita alle persone come per la data in lettere e per esteso? Qui sarebbe bastato un semplice e più capibile "20 CENTAVOS" - 20 C. se non c'era spazio. Da una mia monetina in argento del 1906 sempre del Perù. (coniata dal 1863 al 1917 - dall'anno successivo questo valore viene coniato in rame/nickel) Invece è stato utilizzato un piccolissimo "quinto de sol" : 5° DE SOL Di certo all'epoca non si andava a leggere, il frazionamento poi... non era alla portata di tutti, era importante quindi l'effetto d'insieme ed il peso (5 gr.). Il 10 C. era denominato "Dinero" (2,50 gr.) - è stato messo un minuscolo: UNO DIN ° Per il 5 C. "mezzo Dinero" (1,25 gr.) - un lillipuziano: 1/2 DIN ° L'avevo scritto nel post iniziale che stavo sistemando le mie peruviane... :lol:
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  28. Salve a tutti, al dritto a destra si legge [...] MENIANOC, quindi opto per Diadumeniano come già detto da tutti gli interventi, al rovescio Artemide, per la zecca bisogna cercare a Nikopolis sull'Istro, in esergo si legge il nome del fiume. Marcus Didius
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  29. @@EnricoooVIII, Molto prossima al FDC.
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  30. Ti faccio i miei più sinceri complimenti con queste foto hai dato la vita a questa moneta.
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  31. Buongiorno a tutti, sull'onda delle numerose discussioni che stanno uscendo negli ultimi giorni sulle emozioni regalate dalla passione per la numismatica, vorrei condividere con voi la piccola-grande soddisfazione nell'aver acquistato il mio primo Littore. So che non è un esemplare da urlo come quelli che alcuni amici hanno condiviso in questa sezione, ma a me è piaciuto molto, soprattutto per le tonalità che la patina conferisce ai campi della moneta, e quindi ho deciso di acquistarlo. Forte della guida fotografica dell'ottimo @@Il*Numismatico, ho provato a rendere i colori della patina ma non sono riuscito ad esaltarne tutte le tonalità, in particolare il prugna. Sperando di aver fatto cosa gradita. Un saluto a tutti. Luca
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  32. Venite anche entrambi da Reggio Calabria. Vuoi per caso dirci qualcosa ?
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  33. Nel pontificato di Alessandro VII la crisi dei rapporti con la Francia rappresenta uno degli eventi più importanti. Il Pontefice subì la potenza e la prepotenza francese e, a seguito di modesti disordini nei quali le guardie corse (pontificie) attaccarono il corpo diplomatico francese, dovette sottoscrivere l'umiliante trattato di Pisa, che prevedeva molte clausole in danno e l'obbligo di inviare a Parigi il cardinale nipote (Flavio Chigi) per presentare le scuse. La medaglistica dell'epoca è testimone degli eventi. E' sostanzialmente una medaglistica di produzione francese, che celebra la propria potenza nei confronti del Papato. Tra le medaglie (gettoni) che testimoniano l'arrivo a Parigi (LUTETIA) della delegazione pontificia, una porta al diritto il ritratto del cardinale legato Flavio Chigi, con iscrizione CARD. CHISIUS NEPOS ALEXANDRI VII PONTIFICIS LEGATUS A LATERE. Questa e certamente medaglia papale, catalogata da Miselli con n. 620. Le altre medaglie non sono riprodotte nei testi di medaglie papali in base ai criteri generali stabiliti, ma questa impostazione non esclude la legittimita in collezione di questi esemplari, che definiscono la storia del pontificato. Nella mia collezione ho inserito due medaglie della storia di Francia relative allo evento del 1664, una con la scena delle scuse presentate dal cardinale chigi, la seconda con la rappresentazione della Piramide, che il Pontefice fu obbligato a erigere in Roma nella area degli eventi per memoria, sempre in forza del trattato di Pisa.
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  34. Provenza Roberto d'Angiò (ROB T in campo). Ciao
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  35. Una moneta di poco carina con colore carino. Una bella aggiunta. Uno del divertimento cose su queste monete, penso, è come gli australiani—con la loro reputazione per essere ruvido e tumble—tenuto loro delicata piccola moneta d'argento threepence per così tanti anni dopo che i britannici avevano scartato loro poco argento threepence in favore di una moneta di grosso spessore ottone. :D v. ---------------------------------------------------- A cute little coin with cute color. A nice addition. One of the fun things about these coins, I think, is how the Australians—with their reputation for being rough and tumble—kept their delicate little silver threepence coin for so many years after the British had discarded their little silver threepence in favor of a big thick brass coin. :D v.
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  36. E visto che ci siamo ecco altre due con illuminazione diversa.
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  37. DE GREGE EPICURI Credo possa essere una delle 5 Cesaree asiatiche; il CEBASTOY dell'altro lato mi fa pensare soprattutto: a Cesarea in Samaria ( detta a volte KAICARIAS H PROC CEBASTO LIMHNI) e Cesarea Panias in Siria/Traconitide (KAI CEB IER KAI).
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  38. Come è noto, John W. Scott acquistò nel 1879 il conio del rovescio della moneta Confederata (il dritto, con la Libertà seduta, era andato perso) ed ebbe l'intuizione di usare come tondello i mezzi dollari 1861 coniati a New Orleans, mantenendo il lato con Liberty, e imprimendo sull'altra faccia il conio Confederato. Poiché però il bordo si stava deteriorando sopra la ER di AMERICA, Scott aveva paura che il vecchio conio Confederato si rompesse del tutto durante le operazioni di coniazione. Decise quindi, prima di usarlo per coniare i mezzi dollari, di produrre 500 gettoni in metallo bianco che, pensava, avrebbero causato una minor usura del conio. Così, avrebbe avuto comunque qualcosa da offire, nel caso in cui il conio si fosse irrimediabilmente rotto. Questi gettoni furono venduti da Scott al facciale, 50 centesimi al pezzo ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- As is well known, John W. Scott purchased in 1879 the die of reverse of the Confederate half (the obverse, with the Seated Liberty, had been lost) and had the insight to use as coin blank, half dollars minted in 1861 in New Orleans, keeping the side with Liberty, and impressing on the other side the Confederate die. Because the rim was crumbling slightly above the ER in AMERICA, Scott was afraid that the old, somewhat rusty, Confederate die would break during the striking process. So he would have at least something to offer if the dies broke while coining the 500 Restrike half dollars, he first produced 500 tokens struck in white metal, which he believed would cause less wear on the die. Scott sold these tokens at face value, 50 cents per piece ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- I gettoni presentano un lato con l'iscrizione 4 ORIGINALS struck by ORDER of C.S.A. in NEW ORLEANS 1861 (From Original Die Scott) L'altro lato è quello del mezzo dollaro Confederato originale petronius
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  39. ciao a tutti ho trovato su internet un pdf di un articolo del 2008 di un intervento di Francesco Barbesino e Mario Moroni che spiega un po' le 2 monete della Sindone e come sono state rinvenute le tracce sul telo e in un passo dice a proposito delle monete: "Venivano battuti in una modesta zecca di Cesarea Marittima, capitale politica e militare della Giudea, ad opera di liberti o schiavi che, estranei alla cultura dell’impero, cadevano spesso in banali errori ortografici. Nei primi secoli della Repubblica la produzione delle monete avveniva per “fusione”, lavorazione che consisteva nel versare il metallo fuso in stampi cavi di materiale refrattario perché, dopo raffreddamento, assumesse già la forma desiderata. Era un metodo semplice e, d’altra parte, non era possibile “battere” monete di bronzo del peso di oltre 300 grammi, anche se il prodotto ottenuto era di qualità scadente e si prestava facilmente a falsificazioni. Da molto tempo tuttavia le monete si producevano in tutto l’Impero per “battitura” del metallo. Il processo, sostanzialmente identico nei suoi successivi stadi, poteva presentare alcune varianti. Descriverò quello che veniva usato in Palestina all’epoca di Pilato così come lo conosciamo dalle monete prodotte. Anzitutto il metallo fuso veniva colato in stampi di materiale refrattario in cui erano scavate diverse file di impronte circolari tutte uguali tra loro. In ogni fila il metallo fuso poteva scorrere da un’impronta a quella successiva attraverso uno stretto canale di comunicazione in modo tale che la distribuzione del metallo risultava pressoché uniforme; raffreddato il metallo, si estraevano dallo stampo le collane di dischetti circolari e si separavano gli uni dagli altri recidendo il codolo cioè il metallo del canaletto di collegamento. A questo punto il tondello era pronto per la “battitura”. Il tondello, riscaldato al rosso veniva posizionato con le pinze sul “conio dell’incudine”, cioè sul conio di ferro nel quale era scavata l’immagine del diritto della moneta e che era alloggiato in un blocco fisso di metallo. Poi si avvicinava al tondello il “conio del martello”, un cilindretto metallico mobile che da un lato recava l’impronta del rovescio della moneta e lo si percuoteva energicamente dal lato opposto con un martello. Naturalmente durante la produzione si incorreva in diversi errori. Sulle monete di Pilato si sono rilevati tagli imprecisi del codolo, sia in eccesso, presenza di uno spezzone residuo, sia in difetto con asportazione di un lembo della moneta, o l’impronta dei rebbi delle pinze su un metallo riscaldato e divenuto troppo molle. Inoltre impronte eccentriche rispetto all’asse della moneta e monete con una doppia battitura; sull’ortografia approssimativa delle legenda si è accennato in precedenza." secondo voi è giusto attribuire la zecca a Cesarea Marittima? è possibile che le monete venissero davvero coniate da schiavi o liberti? è giusto il procedimento di coniatura?
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  40. Pero' e' stato fatto per piu' anni. Secondo me era piu' logico per un solo anno il fatto estetico, cosi da rimanere un'eccezione... ora mi hai messo sta curiosita'... :D
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  41. non riesco a leggere molto della legenda..... penso sia questo Gros au Briquets di Borgogna prova a confrontarlo http://www.acsearch.info/search.html?id=2011866
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  42. BUFFALORA E BERNATE TICINO - SOCIETA' MUTUO SOCCORSO Ottone con smalti bianco e blu, mm. 28x18
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  43. ciao @@Pier76 la moneta è indicata al KM 1953 Krause e la valutazione è sui 25/ euro 6.68 grammi - Arg 583 ti allego link di un'altra data ma equivalente http://www.deamoneta.com/auctions/view/34/1747
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  44. MB+ .. bordi belli senza colpi... una decina di euro
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  45. Nerone Alessandria d'Egitto Tetradramma 6° Anno - 59-60 d.C.
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  46. Johann Christian Reich (1740-1814) è un incisore e medaglista tedesco di Fürth, città del nord della Bavaria vicina a Norimberga. Tra circa il 1789 e il 1800 collaborò col figlio Johann Matthias e sembra che molte medaglie e gettoni emessi in questo periodo a firma R. o REICH fossero opera congiunta dei due. Le medaglie commemorative di Luigi XVI e Maria Antonietta del 1793 firmate R. sono state attribuite al figlio. Da dove scrivo non posso aggiungere altro. Vedrò al rientro se il Mitchiner parla di questa famiglia di incisori. Credo che anche l’altro gettone sia una riproduzione in bronzo di una moneta, in particolare di un 6 stuiver d'argento coniato nella città olandese di Zutphen nel 1688. Come nella moneta, sulla faccia con il cavaliere c’è la scritta CONCORDIA PARVAE RES CRESCUNT (nell’armonia anche le piccole cose crescono); sull’altra faccia con la data e lo stemma della città e ai lati il valore 6 S, nella scritta MONO ARG CIV EVTPHANIAE c’è un errore di ortografia (l'iniziale della città dovrebbe essere Z), come può capitare sui gettoni. apollonia
    1 punto
  47. Per Natale mi sono regalato questo asse di Germanico, che a me piace molto. L'ho comprato da Tinia Numismatica (sempre gentili e disponibili nonostante il periodo festivo). Qualcuno mi può aiutare per inquadrare storicamente la moneta? Grazie.
    1 punto
  48. complimenti alla nonna che ti ha fatto un bel regalo...!! Tienitela stretta, un bel mix di qualità e conservazione e sopratutto, con la patina originale del tempo
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  49. nel 1594 moriva il "mappamondologo" Mercatore Nel 1804, con impeto di generosità, Napoleone si proclamava imperatore mi ricorda qualcuno...
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  50. Anche io vorrei 8 tagli nuovi ogni anno. Ma vorrei anche un lavoro ! Per poterle pagare e non solo le monete . Certo non ci corre dietro nessuno, ma è inutile negare che un collezionista ( per lo meno io ) , ci starei male a non poter prendere monete per anni , provando rabbia mista a "invidia" per chi può . E a meno di novità il 2015 si presenta come il primo stop . Io vorrei vederlo il bicchiere mezzo pieno perchè so che arricchisce culturalmente e visivamente una miriade di nuove emissioni ( ormai quasi sempre brutte ahinoi, fatte tanto per , e con commemorazioni un pò forzate ) , ma riesco a vederlo mestamente vuoto questo bicchiere in questo paese per un giovane come me ...
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