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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/15 in tutte le aree
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beh se non volevo mettere la faccia non rispondevo nemmeno a questa discussione no? comunque sia, una buona classificazione delle varianti la fece De Sopo: Varianti primarie o principali: tutto ciò che riguarda ritratto e stemma varianti secondarie: punteggiatura, caratteri differenti (lettere grandi e piccole per intenderci), valore, millesimo e sigle errori di punzonatura: lettere capovolte, numeri capovolti, lettera per numero e viceversa, errori di ortografia. INFNAS rientra per me tra gli errori di punzonatura, rari si, ma, con tutto il rispetto per Ruotolo, non è possibile secondo me mettere allo stesso livello una casualità (come un errore di punzonatura) con una moneta R4 per anno o tipologia. Poi per le collezioni per me non c'è problema, accetto tutto, pure tappi di bottiglie e piastre negli stessi vassoi. L'unica cosa che contesto è la catalogazione molte volte anche forzata di errori in varianti, così facendo si falsa tutto... Altra cosa, essere un cultore di monete significa anche ogni tanto contestare le scelte di alcuni cataloghi (solo commerciali per la maggioranza) o no? ;)8 punti
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Eccomi :) napoleone III 20 Franchi5 punti
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E’ un errore generato dall’incisore dei caratteri…..voluto ? involontario ? questo non potremo mai saperlo; sotto Ferdinando IV di Borbone ve ne sono riportate alcune (del tipo inversioni) e nei prima anni di Ferdinando I dopo l’unità dei regni, non se ne riscontrano, almeno prima di questa. Dovrebbe essere riportata ? certo che sì ….. tutto quello che non è stato conforme alle disposizioni impartite nella zecca dovrebbe esserlo, questo per farci capire meglio e/o meglio comprendere cosa poteva accadere e magari del perché accadeva …….questo, è tutto materiale da studio. Questa è una mia considerazione dal punto di vista tecnico che poi è quello che più mi sta al cuore. A seguire, se vogliamo discuterne, entra in ballo tutta una valutazione soggettiva del collezionista: c’è chi si strapperebbe i capelli per questo esemplare sborsando fior, fior di euro e chi con gli stessi euro comprerebbe un’esemplare a dir poco migliore. Ma questo è un argomento che al sottoscritto non interessa; ho visto pagare somme relativamente eccessive per monete con queste varianti, errori e curiosità, per poi ripetutamente (a dir vero senza successo) messe alle aste e/o in vendite private cercando di fare l’affare. Ma alla fine il prezzo lo fa sempre il collezionista. Rivolgo un grazie a @@UmbertoI che l’ha resa nota ed uno a @@Layer1986 che con il suo intervento ha focalizzato alcune tematiche da non sottovalutare, almeno per la monetazione di Napoli, dove queste scoperte appaiono sempre più frequenti.3 punti
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caro @@tonycamp1978 mi sono sempre speso in maniera asettica per aiutare il prossimo, a differenza di chi invece usa il forum per trarne un proprio vantaggio. Ho sempre dedicato tempo, ai confronti fotografici come in questo http://www.lamoneta.it/topic/115180-2-lire-1911-cinquantenario/?p=1324666 Persone quali @@TONDELLO @@tognon @@gabrimen mi chiedevano e continuano a chiedermi consigli, e io ne rispondo con piacere sempre in maniera disinteressata e pulita, per lo spirito di solidarietà collezionistica. Chi mi conosce sa bene che non mi faccio condizionare da nessun nome sopra ad un cartellino, neanche su quelle di Tevere quand'era ancora in vita. Giusto per fare un esempio, sono stato uno dei pioneri a fare breccia segnalando il bordo largo nel dritto dei 5 lire del 56, e l'ho fatto pubblicamente qui sul forum; se fossi stato poco "altruista", avrei potuto pubblicare un articolo o tenere questa osservazione per me. Tanto basta a far capire di che pasta sono fatto. Se la tua moneta - mi pare di ricordare che fosse addirittura chiusa in un oblò- tu non l'abbia rifotografata (come forse ti era stato pure chiesto) per pigrizia o per poca praticità, poco importa. Perdonami se non la ricordo bene, ma sai com'è, ne vedo e commento veramente tante, ed il tempo è sempre meno. Dovrò quindi fare una selezione in futuro - sperando che nessuno se ne abbia a male.. Ribadisco che le monete si valutano sempre in mano, ed accettando il fatto che si possa sempre migliorare, ci si possa quindi meglio "tarare" vedendone tante (sempre -possibilmente- in mano) infine, preferisco passar sopra a certe illazioni, sperando siano involontarie e casuali.3 punti
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Il dritto è di una moneta di Casale per Vincenzo Gonzaga, potrebbe essere questa http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/4 ma il verso è di una moneta sabauda (croce mauriziana)....secondo me hai associato due immagini non pertinenti... ciao Mario3 punti
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Ancona vive sul mare, ma è anche la città principale della Marca. E come tale spesso svolge la funzione di punto nodale, grazie al suo porto, per lo smistamento di prodotti provenienti dalle città dell'interno e dirette verso le altre regioni dell'Italia o le regioni o città orientali. Ma questo vale anche per le merci provenienti da oriente e dirette verso altre regioni italiane. Le città dell'interno della Marca sono essenzialmente dedite all'agricoltura e all'allevamento dei bovini, mentre Ancona è più una città commerciale ed artigianale. Venezia, pur tra le continue guerre con Ancona per il sopravvento nel mare Adriatico, viene regolarmente rifornita di cereali e carni marchigiane, mentre Bologna si approvvigiona dalla Marca di cereali, olio, vino, formaggi. Le città della Toscana, invece, utilizzano Ancona come tappa intermedia per Zara, Ragusa e l'oriente bizantino; per prima Pisa già nel XII secolo, a seguire le altre nel XIII e XIV secolo sino al predominio assoluto di Firenze in area toscana. La via del mare diviene sempre più economica. Una cosa è viaggiare con cavalli ed asini , altro è andare per nave con possibilità di trasportare molte più merci. In mare ci sono rischi di piraterie, ma il brigantaggio non lascia indenni i trasporti via terra. E gli Appennini e le Alpi sono duri da superare con gli animali carichi di merci. E dall'oriente iniziano ad arrivare nuove merci e materie prime che in Italia scarseggiano. In questo contesto con il girare delle merci, girano anche le monete. E quante monete! Di Venezia, Bologna, Pisa, Lucca, Siena, Firenze, ed anche di Genova. Ma anche Francesi. Perché gradualmente Ancona diviene uno dei nodi di transito e di scambio di merci da e verso l'oriente. Aggiungo per chi interessato un po' di bibliografia, oltre quella già segnalata. - Ancona nel basso medio evo - di Joachim Felix Leonhard - Il lavoro editoriale, 1992 - Le zecche minori toscane fino al XIV secolo - Atti del 3° Convegno internazionale di Studi - Centro Italiano di Studi di Storia e d'Arte, Pistoia 1967 Continua3 punti
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Via, per non far litigare nessuno, la regalerò ai miei eredi prima di passare a miglior vita, con la promessa di custodirla gelosamente e tramandarla nei secoli dei secoli (amen) :rofl: :rofl:3 punti
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Dunque la moneta è di Antiochia in Orontes, è Adriano ed è presente nel McAlee al numero 543 dovrebbe trattarsi di una ae 11 e viene definita half/quandrans o chalkous, cioe mezzo quandrante: (leggi in inglese da questo link il valore del chalkous, io non so l'inglese). http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=chalkous La presenza nel RIC potrebbe essere determinata, come per altre tre tipologie di monate, dal fatto che questo minimale veniva coniato a Roma, ma aveva circolazione solo in Siria. PS: la moneta postata hanno una lettera in basso che ne determina una più puntuale classificazione in base al McAlee. Roberto3 punti
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Buona Domenica sperando di non tediare, penso sia utile aggiungere qualche nozione di natura "tecnica" che riguarda la mercatura a Venezia e che ha peculiarità tutte proprie. In primis allegherei il calendario dei periodi nei quali si effettuavano i trasporti marittimi principali, con l'avvertenza che i rientri delle navi a Venezia dovevano coincidere con le Fiere che si svolgevano e che dovevano beneficiare del preventivo arrivo delle merci. Chiaro che non sempre queste date potevano essere rispettate, sia per motivi ambientali, climatici, sia anche per motivi politici. 10-15 febbraio = Partenza per la Siria delle navi a vela disarmate 01-15 marzo = Partenza per Tunisi e Tripoli delle galere al trafego 22 apr -08 mag =Partenza delle galere di Barbaria e Acque Morte 15 luglio =Partenza delle galere di Fiandra 25 luglio = Partenza delle Galere di Romania 01 agosto = Partenza per la Siria delle navi a vela disarmate 24 agosto = Partenza delle galere per Beirut 30 agosto = Partenza delle galere per Alessandria Ritengo anche utile riportare alcune considerazioni sul bilancio del mercante. l computo che veniva fatto delle spese e dei ricavi, allora, non veniva frazionato e conteggiato nell'arco di un anno contabile; considerato che molte merci venivano acquistate e vendute in luoghi diversi e molto distanti, il computo lo si faceva tenendo conto della data del loro acquisto e quello della loro vendita, o del loro scambio con altre merci che, a loro volta, venivano vendute. Si aveva cioè un costo iniziale al valore che quelle merci avevano in quella determinata data e luogo e si conteggiava il valore delle stesse merci al valore che le stesse avevano nel luogo di vendita, dove si poteva lucrare il maggior guadagno o dove si perdeva meno se, nel periodo intercorso per il viaggio, il valore di quelle merci aveva subito un tracollo. Difficilmente si poteva calcolare nell'arco di un anno contabile lo scambio di merci e quindi di guadagno (o perdita) che si poteva mettere a bilancio. Per i modivi sopra accennati, questo era fattibile per le merci che viaggiavano nell'Adriatico e nel Mediterraneo orientale, non lo era affatto per le merci che viaggiavano da e per Bruges o Londra; in questi casi l'eventuale ricavo (o perdita) lo si poteva calcolare dopo due anni almeno. Per fare un esempio concreto immaginiamo un ipotetico viaggio: Gennaio dell'anno 1° = Arrivo a Venezia di un carico di spezie. Luglio dell'anno 1° = Parte per Londra il medesimo carico di spezie. Maggio dell'anno 2° = Arriva a Venezia un carico di stagno acquistato a Londra con i ricavi della vendita delle spezie. Agosto dell'anno 2° =Parte per Alessandria il medesimo carico di stagno. Gennaio dell'anno 3° = Arrivo a Venezia di un carico di spezie acquistate con i ricavi della vendita dello stagno. Il bilancio del nostro mercante (molto semplificato), in questo caso, sarà dato dal costo delle spezie al loro arrivo a Venezia a Gennaio dell'anno 1° e il ricavo derivato dalla vendita dello stagno ad Alessandria alla fine dell'anno 2°. saluti luciano3 punti
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Buongiorno a tutti, desidero mostrarvi il mio ultimo acquisto, una moneta a cui non ho saputo dire di no... Lascio il piacere della catalogazione a chi lo vorrà fare, chiedendo gentilmente se il testone in oggetto con quell'armetta è la variante più comune (ricordo una discussione di qualche anno fa sul forum sull'argomento) oppure presenta qualche particolarità. Mi scuso per le foto, non rendono nemmeno la metà di ciò che la moneta sa trasmettere in realtà dal vivo. Come sempre graditissimi i vostri commenti... Grazie! Marco2 punti
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Dopo 13 mesi di "digiuno" torno ad acquistare qualche pezzo da aggiungere nella mia piccola collezione ve la mostro: Questa moneta oltre ad aver tutte le D e le V aperte ho notato che nel rovescio un pallino nello stemma del Portogallo e attaccato al dordo, particolarita che mi sembra di non aver mai visto, ma siccome la mia esperienza e molto ridotta volevo chiedere a voi un parere sulla conservazione e su questa particolarità. grazie2 punti
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@@elmetto2007 aggiungi anche me alla lista delle persone che non solo ti stressano per pareri ma che anche ti apprezzano e ti ritengono uno dei più preparati e generosi del forum. Chi se la prende per j giudizi sulle monete non ha semplicemente voglia di crescere nella passione numismatica. Con stima, un buona serata2 punti
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riporto in cima questa discussione mi piange il cuore a vederla nei bassifondi , una delle discussioni storiche che aveva coinvolto tanti , e che tanti all'interno postavano delle belle foto di argentoni euro.. non ci credo che non collezionate piu gli argenti euro e che non ne volete piu parlare neanche un po'! vi metto una foto dell'ultimo ag-niob del lussemburgo , castello di larochette qui invece trovate gli argenti austria 2014 http://catalogo-euro.lamoneta.it/cat/E-AUTA14 ci sono le foto ma non ancora le schede perchè non ho trovato tempo di farle ultimamente ho molto poco tempo quindi metto foto e schede ogni tanto , quando riesco il catalogo è ottimo pero' manca gente che gli sta dietro se ci fossero un po' di volontari sarebbe ottimo intanto qui se volete ... postate un po' di "eurargenti meritevoli"2 punti
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Se la moneta non ha il lustro di conio intatto, ambo i lati, è SPL-FDC. Se è solo al dritto è SPL/FDC. Scuola Tevere comunque la seconda moneta è lavata come il 90% delle monete che girano sul mercato La seconda moneta ha delle striature obliquee al rovescio che interessano bordo e scudo sabaudo, ma il dritto è buono (quindi la valutazione è FDC/qFDC, poichè il Dritto è FDC, il rovescio qFDC) La prima ha qualche segno al bordo (dritto ore 6, rovescio ore 16 circa) per cui la valutazione accademicamente più corretta è qFDC-FDC (col trattino), perchè è una conservazione compresa tra il FDC e il qFDC ... ovvero a metà strada tra le due conservazioni. La patina è stupenda e genuina, e la rende decisamente più apprezzabile. Sono comunque due monete che così messe non si vedono tutti i giorni :)2 punti
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Carissimi, premesso che è senza dubbio un falso, vi siete accorti che il pezzo Gorny citato sopra da @@rorey36 36, ha le stesse impronte D/ e R/ (oltra ad alcuni difetti) del pezzo presentato da @@Marco66... :crazy: Cordialmente, Enrico P.S. Lima di su, taglia di là, accorcia di sopra, usura e corrodi un po', vuoi vedere che...2 punti
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Una moneta che suscita sempre pareri contrastanti, qui come in altra sede... vero, Umberto I? Il mio parere è sempre lo stesso, sono talmente tante le "varianti" o "difformità" della zecca di Napoli rispetto alle zecche coeve dal consigliarmi di ignorarle dal punto di vista commerciale, allo stesso prezzo preferisco prendere uno SPL senza variante che un BB con variante, andar dietro a suon di dollaroni alla F e N invertite non fa per me ^_^ . Diverso è il discorso dello studio: incuriosirsi, cercare di capire, fare delle ipotesi sul perchè e percome può essere interessante e divertente, e qui sul forum sono nate belle discussioni sul tema...2 punti
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Questa è la mia fotografata eoni fa con la vecchia compatta. Presa per il bel vestito... a tutt'oggi mi piace ancora. Dovrei fotografarla di nuovo...2 punti
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Taglio: 20 cent Nazione: Germania F Anno: 2007 vecchia cartina Tiratura: errore di conio Conservazione: BB Città: Milano Note: Vecchia cartina :yahoo:2 punti
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Anche io credo che l'uso del bulino doveva essere praticato sulle prime, più accurate emissioni, su quelle più recenti, doveva essere prelevante una logica produttiva di maggior numero al minor costo l'uso del punzone ne era da ciò giustificato, più veloce e dall'impronta più larga (come giustamente osservava adolfos@ più i denti sono larghi e meno ne occorrono per occupare lo spazio e meno il punzone è fragile aggiungo io) Tutto questo lo teorizzo non per conoscenze specifiche ma solo per osservazione diretta e logica deduttiva quindi il mio è un parere che vale quello che vale. La discussione però ha preso una bella piega, chissa se con un po' di brain storming non si giunga a qualche interessante conclusione R.2 punti
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Sempre per aiutare nella riflessione posto le immagini che ho rilavorato dei provisini analizzati. Le prime per capire quanto nonostante gli ingrandimenti siano in realtà larghi questi denti, e non tanto o non solo alle punte. Non avendo le misure precise per ogni tondello li ho riportati grossomodo a 15,5/15 mm. Comunque nei primi casi si va ad una ampiezza 1/3 o anche meno di millimetro...in quelli invece successivi, desinenti o ricurvi che di si vogliono, si viaggia almeno sul mezzo millimetro. Le altre sono invece le prove dei punzoni sui tre esemplari E,F,G che mi ero fatta per riprova, con un ultima domanda, collegata in parte a quella del numero dei denti almeno a livello tecnico: ma perché ad un certo momento i denti diventano desinenti o ricurvi ;)? Rimango in attesa di vostre nuove :) MB2 punti
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In questa sede volevo vagliare l’ipotesi che mi sembra più ragionevole per spiegare la coniazione di questa moneta, e per introdurla è sufficiente commentare il rovescio: “Et dominus Romanie” Cos’era la “Romania” ai tempi di Manfredi? Ricordiamo che ai tempi dell’impero bizantino, l'impero veniva chiamato dai Bizantini stessi Romania, Basileia Romaion o Pragmata Romaion, mentre i cittadini bizantini chiamavano se stessi come “romei” http://it.wikipedia.org/wiki/Romei E perché mai Manfredi avrebbe dovuto fregiarsi del titolo di signore di Romania, ossia signore orientale? La risposta è presto data: Nel il 2 giugno 1259, Manfredi sposa nel Castello di Trani, la figlia del despota d’Epiro, che gli porta in dote la signoria su parte della Grecia settentrionale e dell’attuale Albania, come mostrato nella sottostante cartina. La cartina rappresenta i territori del despotato d'Epiro sotto Michele II .La signoria di Manfredi è quella dal contorno in giallo, portata in dote al re Siciliano dalla figlia Elena d'Epiro. Occorreva quindi una moneta da far circolare nei suoi nuovi domini greci, moneta similare il più è possibile a quelle che circolavano in quei territori, ossia gli “trachy “ emessi dall’impero di Thessalonica e dall’Epiro e circolanti negli anni della sua signoria nei territori da lui controllati, monete originariamente in biglione che andavano sempre più svilendosi, e del peso variabile di 1 -3 grammi. http://www.acsearch.info/search.html?term=trachy+thessalonica+&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&order=0&company= http://www.acsearch.info/search.html?term=trachy+epirus&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&order=0&company= La moneta oggetto di questa discussione sembrerebbe quindi avere tutte le carte in regola per essere una moneta circolante in quei territori, sia come peso, variabile come gli esemplari sopra listati, inoltre la leggenda sebbene non in greco ben si adatta al titolo che assumeva Manfredi con la signoria sull’Epiro. Anche se si accetta quest’ipotesi, rimane aperto la questione della zecca di emissione. Parrebbe ragionevole che tali monete siano state battute da zecchieri di cultura latina, in quanto in Epiro, essendo di lingua greca, si sarebbe avuto qualche difficoltà con una legenda in latino. Ma anche ammettendo questo la moneta potrebbe essere stata battuta nel regno di Sicilia (Manfredonia?) e trasportata per mare nei domini epiroti di Manfredi, o battuta in loco, magari al seguito dell’esercito. Ricordiamoci che nonostante il matrimonio, Manfredi non ebbe poi vita così facile in Epiro e dovette ricorrere all’uso delle armi più volte.2 punti
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caro @@nando12 hai postato 2 monete; una da 110 (a 126 il passo è breve) ed una all'asta a 40 euro Ora 1) non è detto che quella di 40 (al momento 46) finisca a 46 (anzi, ci scommetto che finirà poco sotto i 100 euro) 2) non ho specificato quale è lucidata. Solo una delle due lo è evitiamo di dare pareri fuorvianti, hai già dimostrato di steccare il giudizio su più di una foto. Non la prendere come un'offesa, ma valutare da una foto non è da tutti, e non lo si impara neanche da un giorno all'altro...2 punti
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Grazie Centurione ma e' oiu' che altro al programma NIP che mi riferivo la cui organizzazione tra gli operatori doveva essre bota da tempo La SNI invece storicamente ha sempre organizzato la sua Assemblea il Sabato delle Palme. Quest'anno i due eventi coincidono nella giornata del 28 marzo Dovremmo proporre una "Giovanna nazionale" che organizzi le agende almeno della NIP, Nia, SNI e gli altri eventi a carattere nazionale :)2 punti
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Sai in quante località si scopre un sito che viene subito interrato per evitare che qualcuno se ne accorga?...La solfa è sempre la solita...mancherebbero i fondi...ma quanti di questi fondi vengono SPRECATI per viaggi, viaggetti, consulenze, ecc ecc? Il nostro male è lo spreco, non la mancanza di fondi.2 punti
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Ci si poteva acquistare ben poco, sono del parere che a fine secolo la lira avesse un potere d'acquisto equivalente a circa 8-10 Euro odierni (dipende anche dai prodotti, oggi rispetto ad allora alcuni sono aumentati come il petrolio, altri son ribassati come stampa e ittici). pertanto 5/100 dovevano avere un potere liberatorio pari a 40 - 50 centesimi di euro 20152 punti
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Ecco i prezzi di alcuni prodotto all'ingrosso al quintale del 1896 (fonte ISTAT): frumento tenero 21,30 lire frumento duro 23,23 lire granoturco 13,55 lire avena 13,55 lire patate 13,55 lire pomodori 5,08 lire fagioli secchi 25,17 lire risone 19,36 lire olio di oliva 87,13 lire arance 15,49 lire Prezzi al consumo in kg pane 0,35 lire patate 0,15 lire latte (litro) 0,27 lire caffè tostato 4,4 lire carne bovina 1,37 lire carne suina 1,58 lire2 punti
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@cig magari sarà un negozio che vuole conservare un minimo di serietà e non si presta a questo tipo di attività... Comunque sul documento postato da Luca1984 pubblicato il 23 dicembre dal Ministero delle Finanze di Andorra è scritto questo in merito alla commercializzazione delle monete: "La distribució per a la comercialització d’aquestes presentacions es durà a terme per part del Servei d’Emissions i la venta al detall es farà a través de les filatèlies i numismàtiques autoritzades al país. El PVP recomanat serà de 24€ (IGI inclòs)." che gentilmente tradotto da Google Traduttore: "La distribuzione per la commercializzazione di queste presentazioni sarà condotta dal Servizio di rilascio e al dettaglio sarà attraverso l' Ufficio Filatelico e Numismatico autorizzato nel paese . Prezzo consigliato al pubblico è di 24 € ( compresa IGI )." Questo non significa necessariamente che alla mezzanotte del 15 gennaio le avremmo trovate sul sito di Andorramint pronte per l'acquisto ma, vista anche l'email a questo punto fuorviante del Servei d'Emissions inviataci il 29 dicembre, è quello che abbiamo creduto, sbagliando.2 punti
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Purtroppo è quasi impossibile controllare bene tutti i territori di potenziale interesse archeologico. Avevo fatto l'esempio di Morgantina, che fu scavata prima ma anche dopo che erano stati effettuate regolari campagne di scavo archeologico. L'area era talmente vasta che non solo i tombaroli si erano intrufolati all'interno dell'area già studiata (ma non ancora a fondo), ma pure all'esterno e verso le fiancate della collina, che appunto sono state scavate con le ruspe…. Poi hanno studiato bene tutto il territorio circostante, usando anche la loro esperienza e la logica sui potenziali movimenti di allora (logica spesso latitante fra gli archeologici accademici, che hanno però l'attenuante di non avere adeguati fondi), appuntando l'attenzione anche su certe colline vicine e grazie al metaldetector (un mezzo spesso aborrito dagli acheologici, che invece potrebbe essere utile nelle fasi preliminarie) hanno pure individuato e ricuperato importanti ripostigli monetari, come la maggior parte dei famosi nominali in argento dei Sicelioti (chiaramente quelli autentici). Ma parliamo di almeno 20 anni fa…. Ci sono ancora tanti siti individuati dai tombaroli e ufficialmente sconosciuti agli archeologi, oppure sono stati portati alla loro conoscenza, ma che attendono ancora una adeguata indagine. Che facciamo con questi siti? Mi fa ridere parlare di monitoraggio di un ristretto numero (15 ?) di noti siti archeologici. Magari quelli possono essere "messi in sicurezza" con una valida copertura di videocamere. L'unica strada è la prevenzione e un attento monitoraggio sui traffici, ma qui serve una paziente ed efficace opera di intelligence, che richiede anche mezzi e persone molto competenti. Sono costi che dovrebebro essere sostenuti dallo Stato e quindi da tutti i contribuenti. Se pensiamo che scarseggia la benzina alle macchine della polizia e dei carabinieri, non c'è da stare molto allegri.2 punti
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Finchè ci sarà gente o meglio Popoli che non s'infomano,non leggono le loro leggi ma i giornalini rosa non potrà mai cambiare nulla. Prova a chiedere quanti anni ha o con chi è sposato quell'attore o quell'attrice o quale giocatore fa parte di quella squadra tutti ti sapranno rispondere e se non lo sai ti guarderanno stupiti (o meglio stupiti?!) ma come funziona il parlamento,come si diventa parlamentari,cosa dice la Costituzione se voti o non voti i tuoi diritti di cittadino,sentirai tante storie che tutti hanno sentito dire ma che mai nessuno si è mai preso la briga di andarsene a leggere anche se non è facile trovarle perche fa comodo una maggioranza cosi!2 punti
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ecco l'altra moneta che ho del 1863, categoria scassone :D Belgio 2 centimes2 punti
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Scusate ragazzi ma io non ce lo vedo tutto sto entusiasmo su questa moneta, per me rimane comunque una curiosità... :nea: :nea:2 punti
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Cari Amici, come ogni anno anche per il 2015 stiamo organizzando la parte culturale del Convegno Numismatico di Torino che, quest'anno, si terrà il 28 e 29 marzo. Il 2015 è l'anno dell'ostensione della Sindone, motivo per cui abbiamo pensato di prendere tale evento come tema di riferimento per le nostre conferenze. Interverranno tra le persone più esperte sull'argomento e, ho l'onore di annunciarvi, che tra gli autori delle conferenze ci saranno anche alcuni tra i nostri migliori utenti. Le conferenze sono più numerose del solito e, molto probabilmente, saranno distribuite tra il mattino ed il pomeriggio del sabato 28. Spargete la voce e non mancate perchè gli argomenti trattati sono veramente interessanti ed unici. L' Associazione Numismatica Taurinense ed il Forum La Moneta organizzano, per il giorno 28 marzo 2015, in occasione del 34° Raduno Città di Torino, un convegno di studi dedicato alla Sacra Sindone ed alle monete del tempo di Gesù e successive, riportanti simboli ed immagini del sacro volto. Interverranno i seguenti relatori: Professore Pierluigi Baima Bollone : “Giustiniano II e la riproduzione del volto della sindone sulle sue monete” Professore Fiorenzo Catalli: “Costantino I e la sua falsa o presunta conversione” Professore Giulio Fanti: "Analisi numismatica delle raffigurazioni bizantine di Gesù Cristo e loro influenza nel mondo" Matteo Siciliano (@@Matteo91): "I simboli cristiani nella monetazione costantiniana: ruolo politico ed aspetti evolutivi" Alain Gennari (@@Poemenius): “Simboli cristiani su monete romane, lo staurogramma nel panorama dei monogrammi cristologici” Professor Fiorenzo Catalli: “Le presunte monete deposte sugli occhi dell'uomo della Sindone”. Alain Gennari e Alberto Trivero Rivera (@antwala): “Il solido nuziale di Marciano e l'introduzione dell'immagine di Gesù sulla moneta” Sarà inoltre organizzata nei locali dell'Hotel una piccola esposizione che ospiterà le monete oggetto dei temi sopra riportati e materiale commemorativo. Nel corso della mattinata il colonnello dei Carabinieri Claudio Mazzarese Fardella Mungivera presenterà il suo libro dal titolo: “Il cancro della corruzione!”. Il presidente NIA Avvocato Michele Cappellari presenterà il volume “Le monete di Luni”. L'evento si terrà in Torino, presso l'Hotel Jolly Hotel Ambasciatori, corso Vittorio Emanuele II n. 104. (Seguirà un programma dettagliato con gli orari degli interventi).1 punto
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per me son due ottime monete,faccio i complimenti a entrambi. se ci vogliamo addentrare nella conservazione,per me i fdc devono avere una freschezza generale e dei fondi diversi...io almeno mi baso su questo. e non son così facili da trovare. marco1 punto
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Il primo potrebbe essere un mezzo viennese di Carlo II, mentre il secondo piu' leggibile potrebbe essere un viennese di II tipo sempre di Carlo II .. Si vedono le sigle di Bartolomeo Brunasso a Torino.1 punto
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Sciascia scriveva che le cose sono sempre semplici e le voci sono sempre vere. Per la domanda di numa ci sono tre risposte: 1) Non avevano previsto le conseguenze; 2) Non avevano previsto che le conseguenze fossero così gravi (nella loro ingenza) 3) Non potevano pianificare uno "sganciamento lento" perché occorreva intervenire con tempestività. La risposta N. 1 è poco convincente: è difficile pensare che non ci sarebbero state. Quella N. 2 è possibile ma non probabile, se avessero previsto la conseguenza, sarebbero stati in grado di prevedere almeno tendenzialmente il gradiente di apprezzamento del franco sull'euro. La risposta N. 3 è quella più probabile, ma resta da capire cosa li abbia spinti ad agire così repentinamente. È la terza risposta diventa una domanda. Polemarco1 punto
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Verona - Piccolo crociato del primo tipo http://www.lamoneta.it/topic/32187-zecca-di-verona/1 punto
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Ragazzi, portate pazienza. Non facciamo la solita manfrina come ogni volta che aspettiamo qualche invio (porto ad esempio le tempeste di messaggi inviati al Vaticano ogni anno quando tutti vogliono avere notizie su spedizioni, eventuali ritardi ed assegnazioni). Non possiamo pensare che un povero Cristo che ha un negozio (non è un megastore !) possa gestire tutti quegli ordini in un paio di giorni. Dopotutto ha espressamente scritto che le spedizioni sarebbero avvenute tra il 16 e il 31. Oggi è il 18 ! Più gli rompiamo gli zebedei con mille mail, telefonate e messaggi, più accumulerà ritardo. L'ho già scritto ieri. C'è tutto il tempo dopo il 31 per eventualmente fare reclami e iniziare a pretendere ciò che ci spetta, fino ad allora viviamo e lasciamo vivere.1 punto
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Mi sembra una buona idea.....favorevole ! Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Ciao a tutti secondo voi questo asse è della zecca di Lugdunum? credo che la leggenda al dritto finisca con "V",quindi nel ric sarebbe tipo 241? grazie a tutti. 21 mm 9.91 gr1 punto
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@@Ramossen ha sintetizzato bene quello che penso in questo momento, che però mi pare in minima parte differente da quanto detto da @@adolfos (sorry, maestro dei provisini :)). Secondo quello che ho potuto osservare su un campione di provisini, ahimè ancora limitato (quindi, attenzione: con tutte le cautele del caso...) secondo me negli esemplari della c.d. prima emissione i denti sono realizzati a bulino. I tratti sono troppo sottili e le punte molte volte assai irregolari perché possano essere stati realizzati con punzoni di meno di mezzo millimetro di spessore e lunghi diversi millimetri. Inoltre il fatto che fossero diritti non aiutava a poter utilizzare, eventualmente, l'espediente indicato da ramossen, ovvero di spostare il punzone in alto per nasconderlo con schiena del pettine, o tra questa ed il cerchio. Ho fatto la prova utilizzando i centrali e sono davvero troppo lunghi. Invece un orafo con un minimo di esperienza dopo aver tracciato le linee parallele con una punta non ci metterebbe molto ad incidere delle linee diritte per pochi millimetri con un bulino, o anche con più bulini di punta più o meno spessa, come parrebbero indicare le dimensioni diverse di alcuni denti tra i centrali e i laterali anche per quanto riguarda la larghezza. Anche la irregolarità nelle superfici di alcuni di essi potrebbe confermare questa tecnica. Una tecnica mista francamente mi pare troppo dispendiosa in fatto di tempo e poco logica, ma magari mi sbaglio e per qualche emissione potrebbe essere anche possibile. Ma andrebbe verificato con prove grafiche precise. Nelle emissioni più tarde, come già detto probabilmente per velocizzare le operazioni di coniazione (ma forse non solo: cambiano molti parametri tecnici a ben guardare) si cominciano ad impiegare dei punzoni, che quindi devono essere un poco più spessi almeno al centro ed anche un poco più corti. Ciò induce ad una riduzione nel numero dei denti, tanto per lo spessore degli stessi quanto per lo spazio che viene lasciato tra l'uno e l'altro. Il fatto di essere ricurvi insieme alla progressiva rotazione e allo spostamento sotto la schiena del pettine e sotto il cerchio potrebbe essere un espediente utilizzato per impiegare appunto un unico punzone. E' una ipotesi tutta da testare, ma alcune prove fatte - alcune le ho postate - sembrerebbero deporre in questo senso. Comunque al di là delle apparenza la curvatura è sempre la stessa, ma dà diversa impressione a causa di spostamenti e rotazione, appunto. Da queste mie osservazioni ed ipotesi i miei "voti" nel piccolo quiz che abbiamo fatto. Certo è che @@adolfos con la sua acuta domanda (e complice anche l'influenza che mi ha dato un poco di tempo) ha scatenato la mia curiosità e la voglia in futuro di riprendere questo studio più sistematicamente oltre a quanto abbiamo già in cantiere insieme ;). Ora vi saluto davvero aspettando solo di leggervi MB P.S. Per chi scopiazzasse, magari leggendo senza farsi "vedere" (e dunque per nessuno degli utenti che è intervenuto o che è attivo nella sezione, è ovvio): sappiate che quanto scritto sul forum dovrebbe essere protetto almeno da licenza CC-SA. Quindi almeno la corretta attribuzione delle idee o ipotesi altrui in altre sedi dove eventualmente le si citassero è d'obbligo, oltre che segno di buon gusto e di correttezza...1 punto
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Amici che seguite questa discussione @@Layer1986, @@odjob, @@francesco77, @@elledi, @@ferdinandoII, @@Il*Numismatico, @@Liutprand, @, @@dabbene, @@sforza, @@santone, @@angel, @@favaldar, @@simonesrt, @@piras, @@Rex Neap, @@expo77, @@providentiaoptimiprincipis ed a tutti gli amici del forum. Propongo di inviare al Ministero dei beni e delle attivita'culturali e del turismo questo messaggio: "Tenuto conto delle pessime condizioni in cui versano i musei che “conservano” le collezioni numismatiche e che non le espongono al pubblico, Il Ministero dei beni e delle attivita'culturali e del turismo dovrebbe istituire musei della numismatica (con sede nei capoluoghi di Regione e denominati "Museo regionale di numismatica") dove siano collocate tutte le collezioni presenti nei musei che non espongono e che non fanno visionare le monete (es. Museo Filangeri a Napoli – Collezione Bovi; Palazzo Massimo a Roma – Collezione di Vittorio Emanuele III). Per la collocazione dei predetti musei possono essere utilizzati immobili dello Stato non utilizzati o utilizzati male. Per coprire le spese di ristrutturazione ed allestimento si puo’ far ricorso agli sponsor (es. Prada, ex FIAT, e tanti altri) che sicuramente sarebbero disponibili (vedi Colosseo). Per coprire le spese di gestione, il biglietto d’ingresso dovrebbe essere proporzionato alle stesse. Tale operazione sarebbe a costo zero per lo Stato con enorme beneficio per la cultura." Allego l'immagine che comparira' collegandosi al sito ed ho evidenziato in giallo i destinatari e le altre informazioni richieste. Fatemi sapere se approvate e se volete partecipare a questa iniziativa. Ritengo che sia giunto il momento di muoversi ed agire. Vi ringrazio. Amedeo P.S.: il sito e' in cima a questo allegato. Contatto con il Ministero.pdf1 punto
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Cari tutti, posto il primo acquisto dell'anno, un bel pierreale di Federico III d'Aragona. La patina sembrerebbe d'epoca, ed veramente affascinante. Temo che le fotografie facciano un pò schifo, ma mi farebbe comunque piacere avere un vostro parere sulla moneta e sulla conversazione. La moneta è di peso pieno, pesando infatti 3,31 g Grazie a tutti coloro che risponderanno ;)1 punto
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Una comparsa anche per la birra, che se la merita sia perché è buonissima, sia perché mi ha portato in dote le due monete di cui sopra, pallidi raggi di sole nell'inverno della mia solitudine numismatica odierna... Prosit.1 punto
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Sì, non c'è dubbio: lo stemma è quello di papa Sarto (Pio X). Che regnò dal 1903 al 1914. La medaglia reca la data 1896. :blink: ...ahimé, qualcosa mi sfugge...1 punto
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In parte ti do ragione in parte no.Perche' se non fosse cosi' forse la potrebbero avere tutti la serie e vissero felici e contenti. Io parlo del mio modo di collezionare ovviamente. A me non piace e non interessa il "pezzo raro" o perlomeno non e' quello il mio ragionamento di partenza. Mi piace averle solo perche' non le ho. Perche' sono una novita' perche' sono belle le monete,perche' sono una serie di un paese in piu'. Che sia Andorra o Sao Tome' o Russia a me non cambia niente.Il punto di partenza e' il solito:e' una serie diversa da avere in collezione. E' chiaro che se poi varra' di piu' non e' che questo potra' mai dispiacere. Ma,ripeto,non e' quello il mio punto di partenza.1 punto
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Il quattrino di antonio da solo è molto più di un R2. Passato in uan recente asta Varesi, è l'unico esemplare che ho visto finora...1 punto
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Nell'ordine, sono cash degli imperatori Qianlong (1736-1796), Jiaqing (1796-1820), Daoguang (1821-1850). Sono monete autentiche ma comunissime. Per approfondire rimando a questo mio articolo: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=45581 punto
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Questi sono i due simboli che possono comparire a destra del Toughra1 punto
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