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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/23/15 in tutte le aree
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Non mi pare una logica prassi da seguire quella di andare a cercarsi le foto migliori in un altro sito per poter vedere meglio la moneta. Dovrebbe invece essere cura di chi posta fornire immagini chiare e leggibili. A questo riguardo era semplicemente sufficiente inserire il link alle foto più grandi anzichè le thumbnails...6 punti
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Come da mail arrivata: San Marino RTV in collaborazione con Artemide Aste presenta Collection, un programma televisivo dedicato alla numismatica, con Bruno Moretti, regia di Antonio Prenna. La trasmissione è composta da 6 puntate. La prima puntata sarà dedicata al mondo della numismatica, delle aste e del collezionismo. Le puntate successive tratteranno temi specifici nell'ambito del collezionismo numismatico. Le puntate saranno trasmesse a partire da questo sabato, 24 gennaio 2015, alle ore 20:00 su San Marino RTV, e per i cinque sabati successivi. E' possibile vedere San Marino RTV sul canale 73 del digitale terreste, sul canale 520 di Sky o in streaming su internet a questo link: http://www.smtvsanmarino.sm/programmi/web-tv Le repliche delle puntate andranno in onda lunedì alle ore 7.35 e giovedì alle ore 12.05. ciao skuby3 punti
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Ma ben presto le forme di pagamento ebbero una evoluzione decisiva, non più trasporto di monete d'argento e d'oro coi rischi che avevano, ma le merci si spostavano con nuove forme di pagamento. Da non trascurare comunque la modalità, più diffusa di quanto si possa pensare, per le grosse transazioni, anche in lingotti di argento o d'oro. Alla base dei cambiamenti dei mezzi di pagamento c'era un rapporto che si era instaurato di fiducia reciproca tra i mercanti internazionali, e tra mercanti e clienti. Si svilupparono mezzi come la cambiale, grazie a un mezzo così i mercanti potevano non muoversi e delegare i propri agenti a trattare e organizzare le rimesse. Le cambiali sembrano nascere verso la fine del XIII secolo, in realtà anche un secolo prima c'erano stati forme su carta di pagamento, a Genova se ne parla già in registri notarili già nel tardo XII secolo con strumenti di questo tipo. E tutto questo si sviluppò ben presto in tutte i grandi mercati, nelle città europee, ognuna aveva una rete commerciale in loco, , nascono i conti correnti, la corrispondenza commerciale, i corrieri, il prestito assicurato, la contabilità scritta in partita doppia, fu un veloce e continuo cambiamento del mezzo di pagamento. Nasce l'attività bancaria, i grandi gruppi, i grandi banchieri che poi a Firenze attraverseranno brutti momenti, i prestiti con interessi, nasce la struttura e la trasformazione del commercio e delle modalità di pagamento. Ci si spinse però forse troppo in avanti anche coi rischi e la costruzione delle società che divennero delle società per azioni, di fatto all'interno di ogni compagnia c'erano gruppi che agivano distintamente dagli altri, a capo c'era una struttura, una società, oggi le chiamiamo holding al di sopra delle altre. Ma quando una singola impresa all'interno del gruppo crollava tutto il resto ne soffriva fino a portare al fallimento di grandi gruppi, la grande finanza probabilmente nasce proprio qui con anche le storture del sistema, i rischi, i passi più lunghi del dovuto a volte.....e Firenze in tutto questo è protagonista sia nel bene che nel male.....3 punti
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Un'ultima cosa (dopodiché mi arrendo: ma un tempo non c'era un emoticon con la bandiera bianca :D? ). Avevo tralasciato una questione posta da @@adolfos su come erano prodotti i provisini francesi. Eccone qua una carrellata che secondo me parla da sola; termina con un provisino del Senato trovato negli stessi siti francesi e che mi pareva ugualmente interessante ;). Di nuovo saluti MB3 punti
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Buonasera Volevo avere dei vostri pareri circa la conservazione di questi due esemplari e avere dei pareri su quale sia il migliore. A voi la parola. Giustificate le risposte. Stefano2 punti
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______________ 1866 Francia Napoleone III° (1808-1873) 20 Cent - Argento .8352 punti
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Chiedo solamente: siamo sicuri sia Lucca? Grazie, Mario. Contavo su una tua opinione. Vediamo come la pensano anche altri appassionati e poi tiriamo le somme. Ciao a tutti2 punti
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Riporto un brano tratto dal volume di Alessandro Marzo Magno - L'invenzione dei soldi - Ed. Garzanti 2014 "" I conii aurei italiani simboleggiano la potenza politica, oltre che economica, degli stati che li hanno emessi, riescono a imporsi su tutti gli altri e a diventare sinonimo di saggezza, perché <<in Italia prima che in ogni altro paese, si era compresa l'importanza e la necessità della stabilità monetaria>> (Armando Sapori, Il mercante italiano nel medioevo, Jaca Book, 1983). La moneta italiana domina per centinaia di anni e mercati di tutto il mondo, grazie alla fiducia che riscuote ed anche al pregio artistico che raggiunge, <<tanto che d'ogni dove furono richiesti gli italiani come zecchieri dei principi>> (id). Il giglio di Firenze, che caratterizza il fiorino, e il doge di Venezia inginocchiato davanti a San Marco, impresso su una faccia del ducato, entrano nell'immaginario collettivo rinascimentale. Sul piano monetario, così come su quello politico, gli stati italiani marciano separati, ma non riescono a colpire uniti: troppo profonde le rivalità che li contrappongono. Rivalità che riecheggiano ancora oggi quando si discute su quale moneta abbia assunto la funzione di "dollaro del medioevo", cioè del mezzo di scambio preferito per le transazioni internazionali....... .....La realtà è che le due monete si spartiscono l'Europa e il bacino Mediterraneo ed entrambe possono legittimamente aspirare al rango di dollaro della loro epoca nelle aree di rispettiva influenza. La moneta con il giglio è largamente la più usata nell'Europa centrale e settentrionale; invece nella parte meridionale del continente e in Medio Oriente tiene banco quella con San Marco e il doge. ""2 punti
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Questo è il mio ultimo arrivo, comprato perchè oltre ad essere la tipologia col busto giovanile, presenta all'inizio della legenda la croce, invece dei due più comuni cerchietti. Inoltre ha fondi lucenti sotto una patina azzurra, l'unico "neo" è la leggera schiacciatura di conio sui capelli. Il peso è giusto(3,90 g). Pagata 205,00.2 punti
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In generale i coronati aquilani con l'aquiletta dietro il busto sono di per sè già molto rari, questi due sono però tosati, peccato! Diciamoci la verità: le monete napoletane del periodo vicereale sono quasi tutto tosate e quindi una tosata di quell'epoca è passabile ......... per fortuna le monete napoletane aragonesi del '400 si trovano difficilmente tosate (grazie alle pene più severe o perchè nel corso del '500 vennero ritirate quasi tutte per via della svalutazione dell'argento?) e per tanto un collezionista può permettersi il lusso di pretenderle di largo modulo. Caro @@vox79 , queste due che hai appena postato sono certamente monete collezionabili perchè la tosatura è testimone di un gesto truffaldino storico ma a parer mio andrebbero pagate molto poco. :good:2 punti
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Caro @@Ramossen, grazie per aver specificato il tuo intento, nel quale sei riuscito perfettamente. Io ho semplicemente ricordato quegli aspetti perché leggiamo in tanti (anche molti "ospiti") e non tutti seguono l'intera discussione e magari a qualcuno di passaggio nel thread o a qualche utente meno esperto di te, quegli elementi da tenere in considerazione potevano sfuggire o non essere noti e prendere per "buona" e sufficiente la sola prova alla plastilina. Al volo qualche osservazione comunque in una pausa di lavoro: io posto di nuovo quel denaro ingrandito con una zommata sui denti, che però io ti confesso vedo molto vicini ma non sovrapposti. Da notare invece le irregolarità nello spessore di diversi denti, nella superficie (vedi gibbosità), e anche nella forma delle punte (se fosse un punzone dovrebbero essere tutte uguali). L'unico modo che ho pensato potesse giustificare alcune di quelle irregolarità delle punte (ma non il resto) e la tua teoria della sovrapposizione del punzone è che usassero un punzone che si allargava verso la punta invece di restringersi o di rimanere di simile spessore. Ho fatto anche la prova che ti posto per raffronto alle punte indicate in fotografia. Il punzone l'ho disegnato sul dente centrale immaginandomi che un poco a destra fosse stato "nascosto" dal punzone successivo; non ho riprodotto invece gli ultimi due denti a destra perché converrai con me che quelli non possono essere fatti con il medesimo punzone...ma con un bulino. Ma ad essere onesta non mi convince, perché le punte non assumono la stessa forma che si vede sulla moneta e per via anche degli spazi che rimarrebbero / non rimarrebbero tra i denti nella parte alta, procedendo dalla punta verso la schiena del pettine (oltre che per i problemi di spessori diversi alla radice o lungo una parte del "fusto", etc...). Infine, una domanda: ma non ti convince la spiegazione dell'impiego del bulino solo per questo esemplare, o anche per gli altri tipi della prima emissione che abbiamo viso (e/o altri)? Un caro saluto MB2 punti
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ma dai!! un altro post...altra richiesta di giudizi...e un'altra patacca... no sul serio ma da dove le tiri fuori ste perle, da un negozio di gadget? :rofl:2 punti
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Scusate se mi intrometto, credo sia una bella moneta, credo ... dico ... credo .... Sì perché tutte queste lodi sono rivolte a una moneta che praticamente non si vede! Chi l'ha potuta osservare in altra sede forse ha ragione per apprezzarla, ma per il resto si tratta di intuire ... qualcosa ... a meno che io non abbia problemi di visualizzazione sul mio computer! :rolleyes:2 punti
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Un pezzo di 3-cent 1865 colpì a Philadelphia per aiutare ad alleviare la scarsità di moneta causata dalla guerra civile americana. Questo esempio di primo anno di nuovo 3-cent "nickel"—3-cent pezzi d'argento per la maggior parte erano sparito dal 1862—segna la prima apparizione del 25% di nichel, 75% di rame lega che sarebbe diventato così un appuntamento fisso della monetazione americana. (Notare lo stile romano "III" non accompagnati da "cents", che ha funzionato bene con questa moneta, ma il cui successo probabilmente ha contribuito a portare al disastro del pezzo "no cents" V-cent del 1883). 1865, anno finale della guerra, e del primo anno della pace. Famose parole di Abraham Lincoln dal suo secondo discorso inaugurale nel marzo 1865: "Con malizia verso nessuno, con carità per tutti, con fermezza nella destra come Dio ci dà il diritto di vedere, sforziamoci a finire il lavoro siamo in, per fasciare la nazione ferite..." Che era il 4 marzo. La guerra sarebbe finita su aprile 9, e la vita di Lincoln sarebbe finita una settimana dopo, il 15 aprile. :) v. -------------------------------------------------- An 1865 3-cent piece struck in Philadelphia to help alleviate the coin shortage caused by the American Civil War. This first-year example of the new 3-cent “nickel”—the silver 3-cent pieces had mostly disappeared by 1862—marks the first appearance of the 25% nickel, 75% copper alloy that would become such a fixture of American coinage. (Note the Roman-style “III” unaccompanied by “cents,” which worked fine with this coin, but whose success probably helped lead to the disaster of the “no cents” V-cent piece of 1883.) 1865, final year of the War and first year of the Peace. Abraham Lincoln’s famous words from his second inaugural address in March, 1865: “With malice toward none, with charity for all, with firmness in the right as God gives us to see the right, let us strive on to finish the work we are in, to bind up the nation’s wounds….” That was March 4th. The war would end on April 9th, and Lincoln’s life would end a week later, on April 15th. :) v.2 punti
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Buonasera a tutti,stamattina mi sono arrivate queste 2 medaglie,potreste darmi qualche informazione?1 punto
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io non riesco a leggerlo, comunque se è della reggenza della Madre, la terza cifra dovrebbe essere un 7? 76 oppure 791 punto
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Ciao Il neoprene dovrebbe essere un materiale inerte o comunque poco propenso a reagire con gas o liquidi. . Io non sono un chimico ma se l'hanno usato sarà stato sicuramente per questo ed altre proprietà che puoi trovare tranquillamente sul web...1 punto
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potrebbe essere un denier tournois .... occorre conoscere almeno il peso... http://www.inumis.com/vso/V00028/henri-iii-denier-tournois-1589-rouen-a41568.html1 punto
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@@joker67 Non e' una ciofeca per niente e i giudizi mi sembrano un po' severi. Per quanto riguarda il prezzo sei in perfetta media. Voglio vedere chi la trova a meno di 70/80 in spl-fdc. Ciao1 punto
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Anello - simbolo dello zecchiere Kaspar Goebl 1591 - 1601. Triangolo - simbolo dello zecchiere Gracjan Gonzalo 1591 - 1601. Arka1 punto
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La moneta è molto circolata, pertanto il suo valore è pari al nominale. Vi sono due varianti dei 5 Cents canadesi del 1977: - 1977 High 7 - 1977 Low 7 Le due varianti sono relative alla posizione dell'ultimo "7" del millesimo. La variante meno comune è la "Low 7" nella quale l'ultima cifra dell'anno di coniazione è più bassa del 7 precedente.1 punto
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@@Special One @@sagida Ecco il file con il nuovo aggiornamento. Se trovate errori fatemelo sapere. Collezione 2014.rar1 punto
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Caspita ....avevo parlato di rottame, nel senso buono del termine, ma non avevo visto ancora questo che è interessante, se vedi tracce di argentatura può essere un suberato, un falso, due bei esemplari ....da studio..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Salve a tutti, volevo sottoporre all'attenzione dei cultori di monete aragonesi questo Ducato d'oro di Ferdinando I d'Aragona. Si tratta di una tipologia scoperta da me nel 2001 circa e proveniente da un'asta spagnola (passata inosservata anche agli spagnoli, tanto è vero che la comprai a poco), ricordo ancora il giorno in cui l'acquistai e la mostrai ad alcuni amici. Tutti dissero che era di grande conservazione ma nessuno si accorse delle dimensioni delle foglie. Sinceramente non avevo mai visto prima di allora delle foglie così grandi. L'immagine di questa moneta è presente già dal 2008 sul sito www.ilportaledelsud.org alla seguente pagina http://www.ilportale...e_aragonesi.htm . Nonostante io abbia sottoposto questa moneta ad altri numismatici, nessuno ha saputo indicarmi se esistono altri esemplari. Personalmente, è l'unico esemplare con questa particolarità che abbia visto finora, desidero chiedere agli amici lamonetiani, se ne hanno visto altri e se hanno qualche immagine da postare. Visto che la moneta proviene da una vecchia asta spagnola è probabile che qualche altro esemplare possa trovarsi in penisola iberica. Le foglie di quercia sono di grandi dimensioni ed io avrei anche una mia teoria personale sul perchè questi esemplari abbiano foglie di quercia così accentuate.1 punto
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@@Rex Neap @@vox79 Avete notato che l'effigie è praticamente frutto dello stesso punzone? Siete d'accordo? In effetti oltre allo stesso incisore .......... è la prova che si tratta anche della stessa zecca, cavolo! Anche lo stesso segno sull'orecchio! Interessante, vero? :blum: Peccato che @@JunoMoneta non si collega da tempo! :help:1 punto
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non penso sia cosi' invasiva questa tosatura "leggera" , vedramo Francesco :), grazie ugualmente1 punto
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Su quanto ho detto nell'ultimo post ovviamente si potrebbe dire tanto e di più, se uno volesse approfondire l'argomento su ognuno di quelli menzionati sopra può andare a leggere di Peter Spufford " Il mercante nel Medioevo, potere e profitto "su ogni argomento troverete paginate.... Un aspetto di cui abbiamo parlato poco, è l'Africa, del Levante abbiamo detto, l'Africa era uno dei punti di arrivo o di passaggio del mercante e Africa non vuol dire solo merci, ma vuol dire anche oro.... L'Europa aveva l'argento, l'Africa l'oro e ovviamente c'era uno squilibrio di valutazioni tra Europa e Africa. Succedeva che l'argento era meno valutato in Europa che in Africa, e viceversa per l'oro ; spesso la sproporzione crebbe di molto tra i due metalli al punto che era meglio portare argento europeo in Africa per acquistare oro africano. O meglio per integrare i pagamenti era meglio portarsi argento o oro extra a seconda del mercato di riferimento, spesso però il cerchio dei traffici si chiudeva tra Levante, Europa e Africa, in questi casi di solito l'equilibrio era a favore del Levante e con pagamenti tra Africa e Levante eseguiti normalmente comunque con moneta coniata. C'è anche da dire che il mondo musulmano non era poi molto indietro rispetto a quello europeo, gli strumenti bancari erano conosciuti anche da loro, ed era diffusa tra loro la suftadja, in pratica il corrispondente della cambiale europea. Io mi fermerei personalmente qui, è stato detto veramente tanto, credo si possa approfondire ancora molto, però oltre a divulgare abbiamo dato anche una buona bibliografia per leggere e sapere di più, la bibliografia è fondamentale per qualunque argomento trattato. Le letture ci sono state, la discussione l'ha iniziata un giovane, un altro ha partecipato, ho visto la passione di qualche grande divulgatore del forum che dobbiamo sempre ringraziare, certo molti, direi tutti, avrebbero potuto partecipare e questo è sempre il rammarico di quando si fanno discussioni così, fatte per far partecipare, divulgare, anche incuriosire, l'effetto moneta singola è sempre forte su un forum, ma poi è anche giusto capire come era fatta questa moneta, perché fu fatta così, dove si muoveva, a cosa serviva e le interazioni tra esse, e qui di monete ne abbiamo viste tante.... Storia, economia, monete, in questo caso straordinari racconti degli stessi mercanti in prima persona....., una piccola perla per un forum che deve divulgare e incuriosire secondo me.....di certo ci torneremo su questi argomenti e chi vorrà aggiungere sarà ovviamente come sempre il benvenuto....1 punto
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Vere e belle. Sono monete delle dinastie Song settentrionale (960-1127) e Qing (1644-1912). Segnalo che nel mio libro ho inserito un catalogo tipologico delle monete di entrambe le dinastie: http://www.lamoneta.it/topic/133257-appunti-di-numismatica-cinese-quaderni-20151/1 punto
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Bravo Mario , non avevo voluto scrivere nulla per non influenzare le risposte Al D/ si legge bene FRANC pertanto credo che la moneta sia da attribuire a Francesco Gonzaga come ipotizzi tu1 punto
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A mio parere questa moneta corrisponde al soldo di Castiglione classificato dal CNI per Ferdinando I Gonzaga, vedi collegamento http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FERIG/21 le doppie C intersecate che inquartano la croce del verso sono abbastanza leggibili. Se consideriamo che l'attribuzione del CNI parte da una legenda in cui il nome del sovrano non è leggibile e che anche Francesco Gonzaga si fregiò del titolo di Principe... La buona leggibilità nel tuo esemplare del nome del sovrano penso potrebbe essere un ottimo spunto per la riattribuzione di questa moneta.....sempre che io sia nel giusto...; -) ciao Mario1 punto
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la cuprite CU2O in natura si torva sotto forma di cristalli, e sulle monete e altri oggetti in rame si forma come ossido, penso che non sia necessario nessun trattamento1 punto
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lo è..... probabilmente postando questa foto a qualcuno , me incluso, si spezzerà il cuore.... :(1 punto
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Concordo, è vero che la CC di un personaggio illustre rende meglio se tale personaggio viene evidenziato nel suo volto o nella sua opera maggiore, ma anche un po' di estetica, osserviamo come ad esempio sempre la Finlandia nel 2014 con la CC di Trove Joansson, oppure sempre la CC del 2013 di Frans Eemil Sillanpaa, dove si rende bene l'idea del volto del personaggio ma allo stesso tempo la stilizzazione rende la moneta meno formale e comune.1 punto
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Moneta trovata, e postata, anni fa. Volevo chiedervi: per un collezionista di questo genere di monete, che valore economico potrebbe avere questa?1 punto
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Mi associo alle esortazioni di chi mi ha preceduto. Ad ogni modo si tratta di tre folles anonimi (le due in alto e quella in basso a sinistra) e di una moneta normanna. La prima in alto a sinistra è un follis anonimo di classe A-3 solitamente attribuito al regno maturo di Basilio II: http://www.acsearch.info/search.html?id=25456 In alto a destra un'altra anonima che però non riesco bene a capire da questa foto. In basso a sinistra un'altra anonima (ancora di classe a3?), evidentemente ribattuta su un follis precedente. In basso a destra la moneta più interessante: una rara emissione di Ruggero II per la zecca di Messina: http://www.acsearch.info/search.html?id=12656201 punto
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Si beh,è una mezza verità. È vero ad esempio che poste italiane per alcuni suoi servizi vieta espressamente l'invio di forme di denaro,siano esse cartacee che metalliche. È vero però che è una regola che nessuno segue,ed è vero anche che con gli adeguati servizi offerti dalle poste che consentono l'invio monetario,ma anche un corriere,la spedizione si può fare. A mio avviso si stanno arrampicando sugli specchi,magari è vero che entrambi i servizi postali spagnolo e francese vietano l'invio di forme di denaro,ma è altrettanto vero che prevedono servizi che lo ammettono. Inoltre,nessuno arresta nessuno per invio di denaro. E anche se non volessero fare per posta,esistono sempre i corrieri. A mio avviso se avete pagato,chiedete i soldi indietro e rivolgetevi altrove,venditori del genere è meglio evitarli.1 punto
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Ad Andorra, i peggiori delinquenti del mondo vanno a depositare nelle banche miliardi e miliardi di valuta... E loro non possono spedire monete, anzi, al massimo 5, anzi, è proibito, è vietato... GROSSE GRASSE RISATE!!! E nel frattempo aggiorno la cronologia della vicenda. Poi quando daranno improvvisamente il sold-out, come fece Malta, invierò tutto alla BCE e Governo Andorrano.1 punto
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Tratte dall'asta Varesi 63 - 30.10.2014 MESSINA - FEDERICO II (1197-1250) Augustale. Sp. 98/102 MIR 59 Kowalsky U14/AX1 Au g 5,301 punto
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Altra bella medaglia nominativa Pavese, (di Vigevano) in vendita sulla baia.1 punto
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@fabio22 @miroita Vi ringrazio in super ritardo perché non mi sono arrivate le notifiche di risposta ed ho visto solo ora i messaggi! Mi scuso.. Grazie miroita per la scheda e grazie fabio per l'intera spiegazione! Concordo pienamente sul valore affettivo, anche perché essendomi stata regalata da un familiare è ancora maggiore. Il fatto che avesse o meno un valore numismatico era appunto solo una curiosità, non mi sognerei mai di darla ad un compro oro che la farebbe fondere come un lingottino qualunque! Grazie ancora!!1 punto
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caro @@vv64, grazie di essere intervenuto con i tuoi dubbi e la tua bella prova grafica. Il dente C non fa testo perché non impresso bene (in questo caso cosa non possibile con il bulino...) o con segno intercettato da altro elemento su altro conio, ma non ho fatto la prova con la sovrapposizione dell'altra faccia per ciò non saprei. Per quanto riguarda l'A e il B io avevo fatto la prova sovrapponendo il punzone A-A1 al dente B ruotandolo e alzandolo un leggermente in alto, anche perché mi pareva più vicino alla tecnica che avrebbero potuto adottare e quindi più corretta, e mi pareva tornare. Prova anche tu e dimmi se così coincide o meno. Anche nella tua prova del resto non vi è grande differenza a parte la lunghezza ed un minimo di rotazione, mentre in altre prove fatte nei tipi con i denti dritti la differenza era anche nello spessore e non alla punta ma alla base vicino alla schiena del pettine. Grazie al tuo ingrandimento comunque ho notato un particolare curioso che vi evidenzio, anche se si vede bene solo su due denti. Allo stesso modo ho visto che la punta di B potrebbe essere un poco più lunga di come l'hai disegnata e se confermata l'ombra che ho visto la coincidenza sarebbe ancora maggiore. Teniamo conto comunque che stiamo lavorando su esemplari non del tutto ben leggibili, e con fotografie con ombre non sempre desiderabili o che potrebbero falsare le letture anche grafiche se misurate al minimo dettaglio, e che facciamo soprattutto per evidenziare delle possibili tendenze. Una cosa che mi ha anche convinto che in molti di questi tipi tardi potessero essere stati usati dei punzoni è che spesso in essi si vedono i denti con le punte "tagliate" dal cerchio o ancora di più che vi si sovrappongono (vedi immagini qui sotto), cosa che di norma non mi pare che invece accada nei tipi con i denti dritti e più sottili che si arrestano abbastanza al cerchio, con punte più o meno aguzze. Vi dico però ad esempio che i tipi con i chiodi nei due quarti, sempre tardi, non sono affatto certa che siano stati usati i punzoni (avevo già messo un punto interrogativo all'esemplare del test, che ora rafforzo un poco in favore del bulino), come anche mi pare che ci sia qualche serie tra le ultime della prima emissione con denti dritti che ha i denti in numero inferiore e a tratti più spessi, per i quali i punzoni potrebbero essere anche compatibili (una sorta di transizione?). La tendenza generale mi parrebbe ancora quella che ho già detto ieri, dunque, ma con alcune emissioni particolari che andrebbero viste bene facendo un lavoro sistematico dall'inizio alla fine delle coniazioni di questi nominali. Ma anche per questo parlo sulla base di osservazioni fatte in questi giorni sulle foto (poco più di un centinaio) che ho e quindi con tutti i limiti del caso. Magari avete ragione voi sebbene mi pare di capire che vi siano idee diverse. Se però un domani dovessi proprio cambiare idea, propenderei senza dubbio più per il bulino per tutte le emissioni come dici tu, piuttosto che per il punzone per tutte le emissioni. Anche la proposta del sistema misto di @@adolfos non riesce a convincermi. Vediamo anche cosa ne pensano gli altri utenti e anche gli orefici, che senz'altro mi smentiranno alla grande! :D. Con questo post devo sospendere un poco i miei interventi, almeno fino al fine settimana per varie scadenze di lavoro. Ma appena posso vi leggerò volentieri :hi:. Buona notte e buona prosecuzione MB1 punto
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Rifatte a quello che rimane della luce del sole. Non sono esperto di illuminazione ma la lampada che uso ha luce abbastanza calda.1 punto
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