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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/03/15 in tutte le aree
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Purtroppo credo che ora come ora, sia praticamente impossibile capire se la parte restante delle divisionali di Andorra verrà venduta solamente ai commercianti oppure in futuro daranno la possibilità di acquistarle tramite moduli oppure online singolarmente ai privati come la maggior parte di noi e ad un prezzo accessibile. Possiamo fare tantissime ipotesi, ma non arriveremo mai ad avere alcuna certezza purtroppo... La cosa che noto è che oramai qualsiasi commerciante, dal più piccolo al più fornito, ha la divisionale in vendita e non credo che ognuno di essi si sia recato personalmente ad Andorra per comprarne un certo quantitativo. Poi magari mi sbaglio, qualcuno mi può venire a dire che Andorra vende solo presso il proprio stato come è stato detto, ma io non ci credo. Sapete quanti modi ci sono per fare le cose sottobanco e non vengono certo a dirlo a noi... C'è anche da dire che avrei diversi pensieri da scrivere, previsioni su come le cose andranno che ritengo personalmente abbastanza fondate, ma da questo momento in poi non sapendo esattamente chi legge questo forum (magari pure gli andorrani stessi), evito di dirli per non dare altri spunti (agli andorrani o ai commercianti in combutta con loro), che ci darebbero la zappa sui piedi a noi. Quindi me li tengo per me. Quello che mi sento di dirvi è che ci sono due correnti di pensiero: proprio per l'incertezza assoluta sull'evoluzione dei prezzi di questa divisionale, c'è chi corre a comprarla ora pagandola una fortuna, perché ha paura che il prezzo aumenti. E c'è chi come molti di noi si comporta in modo razionale e dice no a questa speculazione umiliante che uccide il collezionismo e spera nel "miracolo". Personalmente non vi nego che avrei molto piacere di avere la prima divisionale di Andorra tra le mie mani ed in collezione e quindi da un lato sarei tentato di acquistarla ai prezzi attuali, ma dall'altro lato penso che prezzi superiori a 100 euro siano folli, ingiusti e quindi dico no a questa speculazione e mi rifiuto di acquistarla. Succeda quel che succeda, che i prezzi aumentino o no, i commercianti non avranno mai i miei 120-150 euro, per una questione di principio. Per cui la mia decisione è che IO A QUESTI PREZZI NON ACQUISTO. Molta gente dovrebbe iniziare a capire che non avere un pezzo in collezione non è la morte di nessuno. Nella vita le cose gravi sono le malattie, non la mancanza di una euro serie. Ci saranno occasioni per avere le monete di Andorra a meno. E nella vita bisogna avere pazienza, con la fretta si commettono solo errori, come comprare questa divisionale sopra i 100 euro. Se la gente capisse questa cosa e nessuno acquistasse dai commercianti, se nessuno facesse la fila fuori dai rivenditori andorrani vorrei proprio vedere le loro facce tristi e il pugno di mosche in mano, vedete come inizierebbero ad abbassare la cresta e a vendere tramite moduli/online. Detto questo è chiaro che tutta questa politica di distribuzione da parte di Andorra rimane un VERO SCHIFO e tutto questo problema parte da loro. Peggio di così non si sarebbero potuti comportare.6 punti
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Questa moneta la inserisco più che altro per annoverare nella discussione anche questa nazione. ______________ 1871 Prince Edward Island Vittoria (1819-1901) 1 Cent - Rame4 punti
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Per il 1871 posto l'unica moneta in materiale nobile che ho e che quando l'ho trovata in mezzo a un pò di monete che mi sono state regalate, ho detto: ma questo è qu.. qu.. quasi un miracolo Belgio Leopoldo II 20 Franchi (marengo)4 punti
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Cari amici proseguendo nella galleria numismatica savoiarda del lunedì, mi piace oggi condividere con Voi la sorella minore del 100 lire postato una settimana or sono. L'esemplare da 50 lire qui fotografato, come al solito con i risultati che vedete, pur coniato in 414 esemplari, è considerato un R4 rispetto alla classificazione R3 vantata dal pezzo maggiore. Probabilmente dipende dal numero di esemplari in circolazione, che è sempre stato assai limitato. Questa moneta è di relativamente recente acquisizione (2007) ed è periziata Bassani in FDC. Presenta i soliti minimi inevitabili graffietti nei campi (quasi impossibile trovarne una senza) ma i rilievi sono al 97-100%. Si tratta della variante oro rosso, e dalla foto si percepisce chiaramente l'elevata percentuale di rame rispetto agli esemplari in oro giallo. Non so dire quale delle due sia più rara, certamente il loro valore commerciale è sostanzialmente simile. Trovo questa serie, di sole tre date, un trittico affascinante e non facile da reperire in eccellente conservazione. Un saluto a tutti e alla prossima! min_ver3 punti
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Grazie @@iachille. Dal tuo link abbiamo conferma come questa tipologia di gogna fosse in pratica utilizzata per lo più da debitori insolventi, addirittura in maniera volontaria. Gente di altri tempi per cui l'onore ancora contava qualcosa. Emblematica al riguardo l'ultima frase dell'autore dell'articolo che mi piace qui riportare:" Se fosse ancora oggi vigente, essa aprirebbe numerosi squarci sulla vita sociale dei nostri paesi e città, grazie appunto ai ‘falsi fallimenti’ messi in atto oggi da numerosi commercianti. Vedremmo così file interminabili di individui che leggendo tranquillamente il giornale attendono il loro turno per sedersi sul tummere e dichiarare il loro ben calcolato fallimento. D’altro canto, quale funzione dovrebbe avere oggi una pietra della vergogna, in una società che ha perso da tempo la vergogna? ". A titolo di cronaca qualche anno fa ho avuto la possibilità di "provare" una gogna del tipo più classico, cioè la classica trave in legno dove si bloccavano i piedi del condannato (era del tipo multiplo potendosi bloccare più persone). Risaliva al XVI sec. ed il suo scopo non era per punire i colpevoli di reato ma, a dire della guida, serviva a far confessare i sospettati. Infatti si trovava in un'area di un castello (oggi al chiuso ma all'epoca esposta alle intemperie) e non in una pubblica piazza. Non era particolarmente scomoda nei 5 minuti in cui vi sono stato bloccato (per la gioia di moglie e figlie) ma credo che restare lì per giorni, all'aperto, con le piaghe che di sicuro si sarebbero formate e seduti sulla fredda pietra... forse aiutava il sospettato a fargli tornare la memoria...3 punti
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Ed infine la reginetta di questa tornata... Taglio: 50 cent Nazione: Malta Anno: 2013 Tiratura: 36.000 Conservazione: BB Località: Trieste @@Atletica3 punti
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Per restare in Emilia..... andiamo a Ferrara. Il Bellesia cita che che il comune nel 1164 ottenne da Federico I la conferma di tutti i privilegi già ottenuti con l'aggiunta di altri privilegi....nel diploma in questione non si accenna esplicitamente al diritto di battere moneta ma tutti gli autori, dal Muratori in poi (Bellesia compreso), considerano questo l'atto che pose il primo germe per la nascita della zecca di Ferrara. La prima citazione documentale di monete ferrarese viene fatta risalire dal Bellini a documenti del 1187, molti anni dopo l'ipotizzata concessione imperiale. La prima moneta emessa dalla zecca ferrarese fu il denaro imperiale o Ferrarese (anche Ferrarino).il cui valore era pari ad un dodicesimo del soldo ferrarese che, a detta del Bellini, rimase però come moneta ideale ed immaginaria. La moneta al dritto riporta nel giro la legenda INPERATOR, nel campo le lettere F.D.R.C. che fanno esplicito riferimento alla concessione dell'imperatore Federico I. al verso, nel giro la legenda FERARIA, nel campo la croce dritto (ex asta Artemide) verso a presto Mario3 punti
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Mi piacerebbe un approccio più storico, economico, geografico e culturale alla numismatica e non solo tecnico, quantomeno per quel che riguarda il forum. Con questo non voglio dire che non si producano più discussioni di quel genere! Ma oggi, purtroppo, forse proprio a causa della grande quantità di falsi, si tende a far passare in secondo piano tematiche quale il contesto storico della moneta. Forse anche la difficoltà nel reperire una bibliografia economica ma esauriente per i giovani limita l'approfondimento di alcune tematiche. Mi piacerebbe inoltre maggior chiarezza nella nostra legislazione, che temo sia uno dei motivi che limitano molti numismatici e collezionisti ad intervenire presentandoci e spiegandoci la storia delle proprie monete. Sarebbe bello poter condividere senza pensieri la felicità per i nuovi acquisti :) In tal senso, ho sentito la mancanza del concorso "La più bella del 201X".3 punti
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Bologna presente Questo bolognino piccolo, pur essendo stato coniato per quasi 200 anni e' considerato uno dei primi tipi in base ai rinvenimenti di ripostigli. Bolognino piccolo in mistura 1191-1236 D / +ENRICIIS, nel campo I.P.R.T in croce attorno a globetto R / +BO.N (cuneo)O.NI, nel campo A di prima maniera tra quattro globetti CNI 1,3 Chimienti 2 R3 per via del cuneo, secondo Chimienti che e' l'autore di riferimento per questa monetazione. PS questa piccolina pesa meno di mezzo grammo e splende come in foto3 punti
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Mi inserisco in questa bella discussione postando le prime monete coniate a Macerata. SI tratta di tre nominali (picciolo, mezzo grosso e grosso) coniati durante il pontificato di Giovanni XXII. D: croce patente - (croce) . PP . IOhANNES . R: DVS a triangolo - (croce) . VICESIMV . SEC . D: busto mitrato - * (croce) . PP . IOhANNES * R: croce patente - (croce) . SALVE . SCA . CRVX . D: il papa in trono - (piccolo triangolo) . PP . IOh - ANNE(S coricata) (piccolo triangolo) R: croce patente - (croce) (fiore) SALVE . SCA . CRVX (fiore) Buona serata a tutti, Antonio3 punti
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Che numismatica avremo ? Quale sarà la numismatica dei prossimi anni ? Domande a cui è difficile dare una risposta, una cosa è certa la numismatica ha bisogno e avrà sempre più bisogno di un ricambio generazionale, gli interlocutori del futuro saranno i nostri giovani, alcuni, molti sono sul forum e io credo che ogni tanto sia giusto e opportuno coinvolgerli in discussioni per loro, ma che poi alla fine sono per tutti.... I giovani.....sul forum che ricordiamolo nasce per i giovani, per chi vuole iniziare, molto si è fatto in questi anni, la numismatica si è aperta e la divulgazione e la comunicazione che è stata fatta qui ha dato grandi risultati in questo senso, potenzialmente è per tutti e questo è un arricchimento sociale e personale importante che forse molti dovrebbero valutare e considerare di più. Il forum si pone come strumento, mezzo per comunicare con loro, il forum è poi letto da tutti, lo sappiamo...., e tutto può servire, anche proporre, dare idee, anche sogni....piccoli o grandi che siano, a volte anche i sogni si realizzano. Io vedo tanti giovani, preparati, appassionati, con grandi potenzialità sul forum, alcuni sono già sbocciati, chi avrebbe pensato che alcuni di loro producessero articoli, elaborati, considerazioni, lavori così apprezzati e importanti come stiamo vedendo? Credo pochi....eppure...eppure molti di questi sono ancora qui o altri hanno altri palcoscenici, a volte importanti e sono ben conosciuti nel mondo numismatico. E' una numismatica che si apre, da scoprire, che deve essere però sollecitata, il forum ha fatto tante iniziative a loro favore, inutile ricordarle qui ora, ricordo solo una delle ultime, il Concorso " Nascita di una passione ", Concorso che avuto echi ben oltre il forum e che ci ha permesso di leggere le motivazioni, le scintille per cui è scattata la passione per 17 di loro, che io ritengo siano stati dei " testimonial " per altri e per la numismatica in genere. Ora in questo post volevo fare un ulteriore passo insieme, una volta scattata la passione e una volta entrati nella numismatica, che certamente inutile nasconderlo problematiche ne ha, cosa vorreste cambiare, in poche parole quali sono i vostri piccoli, grandi sogni ? Non vorrei risposte del tipo vorrei una moneta bella, d'oro, vorrei che si andasse su qualche necessità, valore, esigenza sentita e penso ce ne siano.... Circa due anni fa chiesi qui in piazzetta per tutti quale era la cosa che più vi mancava ? Fu una risposta quasi bulgara, in realtà non me l'aspettavo, era quella di vedere monete dal vivo, le nostre monete italiane che spesso non sono esposte. Se ne tenne conto poi in alcune manifestazioni, dove non era possibile questo, fu il collezionismo privato a rispondere e a raccogliere l'invito.... Siamo qui ad ascoltarvi....ovviamente non è solo per i giovani in modo stretto la discussione anche se gli interlocutori dovrebbero essere loro, ma chi ha a cuore, sente e ha idee propositive e virtuose su questa tematica potrà intervenire e ogni apporto pacato, che possa essere di stimolo e che possa indicare nuove strade potrà essere utile per tutti quelli che leggono e che seguono questa importante tematica che rappresenta il futuro della nostra numismatica....a voi se vorrete.....quali piccoli, grandi sogni numismatici, giovani del forum avete ?2 punti
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Approfitto di uno degli ultimi acquisti fatti per iniziare una discussione sui follari di mileto. Tali monete sono certamente tra le più belle altomedievali coniate nell'Europa occidentale (le monete bizantine precedenti all'anno 1000 per me rimangono comunque superiori). Ecco la mia moneta:2 punti
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Grazie a tutti, come sempre. Il Forum e' un luogo straordinario di condivisione e la condivisione e' un modo straordinario per diffondere la cultura numismatica e la notorietà di esemplari che in questo modo diventano accessibili a un pubblico vasto di appassionati che magari non sempre hanno la possibilità di accedervi. E' vero che certe monete spesso restano tesori solo per gli occhi del possessore, ma io invece credo che condividerle sia uno dei piu grandi incantesimi e magie della Numismatica. E non per sentirsi fare i complimenti ma per avere il piacere di diffondere la conoscenza.2 punti
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E' ripatinato e il dritto ha i fondi lisciati, sul rovescio sono intervenuti molto di piu' forse perchè vi erano maggiori incrostazioni. Hanno dovuto lisciarlo e scavarlo più a fondo e sono poi stati costretti di conseguenza a riottenere la parte superiore della legenda a bulino intagliandola nei fondi. E' comunque un sesterzio di Nerone e il dritto è discreto, è autentico (e la cosa non guasta) anche se molto restaurato, direi che si puo' valutare intorno ai 400 euro piu' o meno.2 punti
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Dal nostro catalogo "Una delegazione genovese si reca a Norimberga dove viene ricevuta da Corrado II di Svevia, Re dei Romani (Sacro Romano Impero della Nazione Germanica)... ... Corrado concede ai Genovesi il privilegio di battere moneta, con apposito diploma, in cui viene specificata la data del 1138. Per i Genovesi fu un vero motivo di orgoglio ed in segno di ringraziamento dedicarono a Corrado, per ben 500 anni, il Rovescio delle monete. Costituiva il soggetto del diritto delle monete il "Castello genovese", e lo fu ininterrottamente per 5 secoli. Castello a 3 torri, ma anche porta a due battenti con probabile riferimento al nome stesso di Genova (IANVA = porta). La prima moneta battuta fu il "denaro" (moneta in mistura argento-rame che rappresenta la dodicesima parte del soldo, a sua volta ventesima parte della lira) e la medaglia (o mezzo denaro)." Questa è l'esemplare della mia collezione che dovrebbe datare attorno al 1200.2 punti
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Ciao, si è proprio lei, non ho ripreso tutta la ricostruzione perchè ne avevo già le foto, le ho postate diverse volte sul Forum anche. Visto che l'hai citata le aggiungo, così potranno vedere tutti le varie stratificazioni del ritrovamento, aggiungo anche il poster illustrativo. @@eliodoro, sarebbe bello se tu aprissi una discussione apposita per il Porto di Ostia, se già non è stata aperta in passato. Penso che potrebbe interessare molte persone. Ciao2 punti
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Ciao,in Italia non è consentita la raccolta, la vendita e quindi l'acquisto di monete rinvenute sul territorio italiano in quanto proprietá dello Stato. Sopra le discussioni ne trovi una in evidenza dedicata alla ricerca con Metal Detector (MD) e ai ritrovamenti fortuiti. Quindi oltre a segnalartela devo sconsigliarti qualsiasi acquisto in tal senso. Il mio consiglio è quello di acquistare qualche moneta magari piú cara ma "pulita", di aspetto e di fatto, da rivenditore professionale. Conserva tutta la documentazione d'acquisto. Anche il discorso economico non vale il rischio: non pensare che le monete "da pulire", a prescindere dalla provenienza portino un grande risparmio: sono comunque vagliate e sporcate nuovamente (talvolta con uovo e terriccio). Inoltre ci troverai una buona parte di illeggibili e di tondelli lisci. Quindi ti ripeto: se vuoi vivere sereno abbandona questa ipotesi... Ciao Illyricum ;)2 punti
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Medaglia devozionale giubilare, ovale, bronzo/ottone,prima metà del XVIII sec. (riferibile agli Anni Santi, 1700 -1725 -1750),con molta probabilità è dell'Anno Santo 1700.- D/ Busti accollati e aureolati di S. Pietro e S. Paulo apostoli, scritta:SS. PETR. E .PAVL -.A.- R/ Porta Santa aperta con all'interno un pellegrino in ginocchio in alto colomba(Spirito Santo), davanti ad essa pellegrini in piedi, sul lato dx alcuni pellegrini in ginocchio, scritta: IVB.DEVS.- OMN. T. - Ciao Borgho.2 punti
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Cerco un po' di tessere i fili della discussione, cercando fare da cerniera tra un intervento e l'altro, anche perché se no domani siamo in seconda pagina :blum: e sarebbe un peccato secondo me vista la tematica trattata.... Qui con l'intervento di @@Matteo91 entriamo nel vivo e pone diversi punti importanti, Matteo, è un giovane, quindi il suo punto di vista è molto importante ed è uno che vive il forum e la numismatica con passione e grandi capacità, sempre secondo me ovviamente.... :blum:. Il vedere le discussioni nel loro contesto storico, geografico, economico, sai che sono perfettamente d'accordo su questo, l'andare oltre la moneta, il riconoscimento, la conservazione....tra l'altro tu hai iniziato, e lo dico come esempio, una discussione nel medievale dal titolo " Le monete nei commerci dei mercanti italiani ", questo è il prototipo della discussione che piace a te e anche a me, secondo è pazzescamente bella, per i contenuti divulgativi, per come si è spaziato nei vari contesti, non trascurando mai comunque le monete, ed è stata fatta con un format direi estremamente personale, quasi unico, con i mercanti che si raccontano in prima persona.... Mi auguro che la recente e futura ristrutturazione del forum possa portare ad ulteriori contributi di questo tipo che ti permettano di spaziare e conoscere, in questo caso abbiamo toccato veramente di tutto.... Però è anche vero che su un forum ognuno ha le sue caratteristiche ed ognuna è degna e giusta e poi per fare discussioni così bisogna avere letto, molto direi, ti ricordi quante fonti bibliografiche sono state citate ? Tante e tutte importanti...e quindi si torna al leggere, ai contributi a disposizione per tutti, certamente il forum ha modificato molto e ha permesso di avere articoli, libri, notizie leggibili senza fatica, la digitalizzazione di molti autori ha aiutato, le biblioteche hanno fatto e fanno ancora molto, io non mi stanco di dire che i soldi spesi meglio dal punto di vista numismatico sono stati quelli per l'iscrizione alla SNI, la biblioteca della SNI mi ha aperto tutte le porte leggibili possibili.... E per non dimenticarmi mi è venuta in mente ora una cosa.... Massimo @@incuso, gli articoli che sono stati fatti ed erano sul forum nella sua sezione pre- Portale dove sono e come possono essere richiamati ? Molti me lo chiedono e lì ci sono discussioni che sono la prima porta di tante monetazioni, penso a Lucca, Pavia....in attesa che siano messi sul Portale sarebbe necessario aprire anche un provvisorio box per poter accedere, se no disperdiamo una risorsa e una ricchezza incredibile fatta poi da noi tutti... Ultimo, ma non l'ultimo, " La moneta più bella " ero stato uno dei primi fautori della prima ora del Concorso e avevo cercato di seguirlo dal punto di vista comunicativo, fu un successo che andò anche oltre il forum, fu una vittoria del collezionismo privato che diceva io ci sono....della divulgazione numismatica, fu però un lavoro massacrante che finì sulle spalle dell'incredibile @@fabione191, senza di lui a quei livelli era impossibile ripetersi, comunque auspico, anche con un format più semplice, naif, un ritorno dello stesso, certamente " La moneta più bella ", magari ora qualcuno arriccerà il naso, è stata una grande vittoria e un successo del forum, del collezionismo e io ritengo anche della divulgazione numismatica. Speriamo in qualche altro commento di giovani o anche non .... :blum:2 punti
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Un pezzo di 50-sen 1871 (Meiji 4) dal Giappone—"Grande Giappone"—come moneta proclama. Come parte del suo sforzo rapida e approfondita a modernizzarsi, Giappone aveva introdotto la sua nuova monetazione decimale nel 1870. Colpito in argento.800, c.32mm di diametro, e pesa grammi 12,50, questo pezzo di 50-sen 1871 è un esempio del secondo anno di primi 50-sen tipo Giappone. Il simbolismo della moneta offre istruzioni rapido ma efficace su basi politiche e sociali del paese—il drago rappresenta l'imperatore, e la palla a spirale nella sua morsa viene chiamata un “Tamashi”, un gioiello più speciale che contiene i poteri dello spirito. La cresta sunburst simboleggia la dea del sole, da cui la famiglia imperiale giapponese è stato detto di scendere. Sopra il sunburst è la cresta del crisantemo, ancora una volta, emblematica dell'imperatore. :) v. -------------------------------------------------------------- An 1871 (Meiji 4) 50-sen piece from Japan—“Great Japan,” as the coin proclaims. As part of its rapid and thorough-going effort to modernize itself, Japan had introduced its new decimal coinage in 1870. Struck in .800 silver, c.32mm in diameter, and weighing 12.50 grams, this 1871 50-sen piece is a second-year example of Japan’s earliest 50-sen type. The coin’s symbolism offers quick but effective instruction on the country’s political and social foundations—the dragon represents the Emperor, and the spiral ball in his grip is called a “Tamashi,” a most special jewel that contains powers of the spirit. The sunburst crest symbolizes the Sun Goddess, from which the Japanese Imperial family was said to descend. Above the sunburst is the Chrysanthemum Crest, again, emblematic of the Emperor. :) v.2 punti
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Devo ammettere che hai ragione, ma devo anche giustamente dire che riguardo alla moneta in oggetto, la penso come @@UmbertoI E' una moneta che non è difficile trovare in medio-alta conservazione spendendo peraltro cifre molto contenute. La ricerca dell'altissima conservazione come hai anche tu affermato, e' un fenomeno sempre più diffuso, ma fortunatamente in questa sezione del forum è meno ossessiva (per vari motivi) Diversamente se ti capita di frequentare la sezione Regno d'Italia, noterai che se posti monete di questa qualità, a momenti nemmeno ti rispondono :rofl: Li si va solo per il FDC e si discute se è commerciale o eccezionale. Sinceramente questo lo trovo eccessivo. L'alta conservazione ti permette di ammirare al meglio la moneta in tutti i suoi dettagli e restituisce al collezionista emozioni e sensazioni che una moneta molto usurata non può fornire. Poi c'è chi cerca a tutti i costi il top (FDC) solo per poter dire....."Si, però io ce l'ho in FDC" Tornando alla moneta postata, posso dire che cosi come è capito a me (e capita a molti) all'inizio per eccessivo entusiasmo e fretta, si acquistano monete senza badare troppo alla conservazione; poi si cresce, e si cerca di migliorarle......e cosi immagino che accadrà anche a @@fabigoran89 Cmq la moneta è collezionabile :blum:2 punti
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MEDAGLIE PAPALI - ASTE GENNAIO 2015 Nel mese di gennaio 2015 sono state proposte aste importanti e corpose per la medaglistica papale con circa 1000 lotti a disposizione del collezionismo. La risposta del mercato non può definirsi brillante, ma è stata migliore di quanto una previsione ragionevole consentisse di immaginare, essendosi registrata una vendita di circa il 50% dei lotti e - ciò che più conta - una buona competizione per le medaglie più significative. Il discreto successo in questo periodo di difficile congiuntura economica è stato a mio giudizio favorito dai bassi prezzi che ancora caratterizzano il mercato delle medaglie papali in rapporto alla loro bellezza e rarità. Gli incanti sono stati organizzati da Numismatica Felsinea e da Raffaele Negrini. NUMISMATICA FELSINEA - ha proposto una bella collezione con circa 70 lotti in asta in sala e circa 420 in asta per corrispondenza. Nell'asta pubblica sono state vendute alcune medaglie antiche con presenza di diversi esemplari di sede vacante settecenteschi ed una selezione delle migliori medaglie da Pio VII a Pio XI, conclusa con un affascinante massimo modulo in argento di questo pontefice, corrispondente alla medaglia annuale anno IX. Tra le aggiudicazioni, pari a circa il 60%, annoto: - Sisto V - Obelisco Flaminio - bronzo - € 1.080+diritti 17%; - Leone X - Leone e api - Argento - € 1.600+diritti; - Pio VI - rara annuale anno XXIII - Argento - € 1.400+diritti; - Pio IX - Zecca Bologna - straord. argento - € 650+diritti; - Leone XIII - Annuale anno XXV - argento - € 600+diritti; - Pio XI - massimo modulo argento anno IX - € 1300+diritti. - Prezzi sostenuti sono stati ottenuti anche per tutte le medaglie di sede vacante e quotazioni di € 300 + diritti per annuali di Gregorio XVI in ottima conservazione Nell'asta per corrispondenza della stessa Numismatica Felsinea erano presenti collezioni quasi complete di annuali in argento e bronzo (depurate delle medaglie in asta pubblica ) da Pio VII a Benedetto XVI e questa presenza ampia consente di essere un po' più analitici del consueto sul mercato. Premetto che sono stati aggiudicati circa il 50% dei lotti. Le medaglie di PIO VII in argento in conservazione BB/SPL hanno avuto una discreta accoglienza con prezzi medi di € 250; poco richieste le medaglie in bronzo di questo pontefice (prezzi a base di asta circa € 150) e anche medaglie di LEONE XII e GREGORIO XVI in argento e bronzo. Per Papa PIO IX la richiesta è stata buona sia per esemplari in argento che in bronzo con prezzi medi, rispettivamente, di € 150 e € 80. Per papa LEONE XIII, PIO X. BENEDETTO XV, Pio XI e PIO XII è stato ben richiesto l'argento: i prezzi medi - rispettivamente - € 100, € 120, € 100, € 90; senza successo risulta invece la vendita di esemplari in bronzo con prezzi base di circa € 50, 80, 80,60: Anche per Papa PIO XII è stato richiesto abbastanza l'argento con buone quotazioni per le medaglie più rare (per l'anno VI € 160+diritti) Per papa Paolo VI è stato venduto integralmente l'argento a circa € 30 per medaglia e trascurato il bronzo. Giovanni Paolo I ha trovato come di consueto acquirenti intorno a € 90 per la medaglia ufficiale in argento e a € 40 per quella in bronzo. Sono state vendute le medaglie di Giovanni Paolo II e Benedetto XV sia in argento che in bronzo anche se con prezzi leggermente cedenti. E' normale per le ultime medaglie di un'asta di questa consistenza. ASTA NEGRINI Negrini ha posto in vendita un bel compendio di medaglie papali, una raccolta non costruita con le caratteristiche metodologiche della collezione, ma con il piacere di possedere belle medaglie antiche, possibilmente realizzate in epoca. Non mancavano infatti i doppioni (anche 4 medaglie della stessa tipologia). Nell'asta pubblica erano proposte 300 medaglie da papa Callisto III a papa Pio VI e circa 70 per il periodo da Pio VII a Pio XII; a completamento si trovavano circa 40 lotti in asta per corrispondenza. A mio parere, era una raccolta molto interessante per i collezionisti, con tanti esemplari originali di epoca o del periodo Hamerani e pochi riconi Mazio e poche copie fuse da originali coniati o fusioni posteriori. La vendita in asta pubblica ha riguardato circa il 55% delle medaglie antiche e circa il 60% delle moderne, mentre è sensibilmente calata per l'asta per corrispondenza, la cui scadenza antecedente all'asta pubblica ha creato disorientamento. Annoto, come di consueto, alcune aggiudicazioni: Callisto III - opus Guazzalotti - Stemma - 2 esemplari - fusioni originali :€ 820 e € 470+diritti 15%; Leone X - Concordato con la Francia - Ae dorato - € 750 +diritti; Clemente VII - Ego sum Joseph frater vester - Ae dorato - € 1.100 + diritti; Gregorio XIII -Per la difesa della Chiesa - fusione originale diametro mm. 45 - € 570+diritti; Sisto V - Pons Felix - conio originale - Ae con parziale doratura - € 450+diritti; Paolo V - Annuale anno X - argento - conservazione modesta - € 1.100+diritti Ben richiesta comunque tutta la medaglistica fino ad Urbano VIII; maggiore quantità di invenduto sulla parte successiva del 1600 e 1700. C'è stata buona vendita inoltre per le medaglie di Pio VII in bronzo (circa € 150 cadauna) e ancor più per quelle di Pio IX in argento (intorno a € 200 per conservazione SPL). Bene intonata anche la medaglistica di PIo XII, con annuali in argento di norma oltre € 100 e € 170 + diritti per gli anni IV e V.2 punti
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Secondo me su questi avvenimenti non abbiamo e non avremo mai la sicura verità... Ognuno ha la sua idea e di come stiano le cose, influenzati anche da dove si reperiscono le notizie e dalla propria cultura personale... Una cosa, secondo me, è certa, quello che muove tutto è sempre il dio denaro...2 punti
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Con un pò di tempo a disposizione ho rifatto delle foto a questa moneta che dopo oltre un secolo e mezzo conserva inalterato tutto il suo fascino e il suo splendore soprattutto ora che sta cominciando a patinarsi!1 punto
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allora : cronaca di oggi non avevo niente da fare dopo il lavoro e mi sono dedicato ad ebay per un po di monete tra cui le andorrane.... abbiamo visto tutti che sono state emesse e distruibuite miste insieme ai tagli spagnoli ( almeno a quanto ho capito ) ma .. domanda? miste con che tagli? del 2014 o 2015?? immessi tutti i tagli tranne 1 e 2 cent (cosi' sembra...) pochi minuti fa è terminata un asta per sei monete (dal 5 cent al 2 euro) a 58 euro.... con 13 offerte! Io invece ho comprato non piu di 3 ore fa : comparlo subito da uno spagnolo, euro 17,00 a serie da 6 monete , ne ho prese due , piu spedizione tracciata 9 euro , totale 43 euro per due seriette. Tanto? bohhh Per la divisionale io l'ho presa a 104 con spedizione. tanto ... bohh ? giusto? forse no perchè in teoria dovevano dare la possibilità di comprarla anche agli esteri almeno una serie a testa al prezzo raccomandato. l'hanno anche fatto se andavi nei negozietti di andorra!!! Sono esaurite o le vendono ancora a sti benedetti 24 euro ? ? bohh... comunque di certo non on line! io gli ho scritto numerose volte e manco di striscio mi hanno risposto . La serietta dei residenti mi interesserebbe da mettere in collezione ma temo in cifre assurde .... perchè gli andorrani ci voglioano guadagnare qualche soldino ... mica scemi sono! Ed anche il loro governo mica glielo impedisce (giustamente) direi che col tempo la serietta degli andorrani potrà avere lo stesso prezzo di mercato della divisionale ufficiale (tiratura è la stessa) I pochi fortunati hanno preso la divisioanle dal paperassa hanno avuto un bel fondoschiena! :) complimenti ! Rimane comunuque sul piatto una totale e scandalosa disorgnizzazzione , che forse "sembra" disorganzizaione , ma in realtà invece è magari voluta per far figurare di aver venduto "regolarmente " pur andando invece verso la strada di vendita che hanno ritenuto piu comoda.... solo la vendita on line o con liste accontenta i collezionisti , un po' come il vaticano che dopo anni e anni ha aperto a tanti nuovi collezionisti permettendo l'acquisto alla fonte! ricordatevi che ad andorra a fare le file per comprare 9 persone su 10 erano privati o commercianti ! non ci sono andati i collezionisti che mettono in collezione una divisionale , come sono io ad esempio e tutti voi! c'è busi ness e speculazione... la gente si mobilita per guadagnare un po' di soldini , soprattutto gli spagnoli non sono stati fermi a guardare e sono andati a fare le code! ripeto quindi . Servono LISTE NUMISMATICHE per fare tutto in modo decente . Altrimenti è inevitabile cio' che è avvenuto. ciao1 punto
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Qualche anno fa al mercatino questa moneta racchiusa in un oblò era posta in vendita con la dicitura "Brasile - 1871 - argento - Rara". Fortunatamente il venditore si è subito ricreduto dopo che gli ho detto che era nickel, forse si è convinto perchè lui stesso aveva dei seri dubbi, solitamente non è facile convincerli... :nea: Da 12 euro è passata ad un euro :) ______________ 1871 Brasile Pietro II° (1825-1891) 200 Reis - Rame/nickel1 punto
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La Numismatica (sia come studio che come passione) penso sia una disciplina che mai finirà :) il fatto è che la società attuale (e parlo della media) è ben poco propensa a dedicarsi ad un'attività di questo tipo. Si trasformerà - già lo vediamo con il nostro Forum in primis e con la sempre minor presenza del cartaceo, ma in contemporanea con la nostra bella iniziativa dei Quaderni, che valorizza maggiormente questo supporto - e sarà sempre in evoluzione, soprattutto per le monetazioni contemporanee. Sogni? Oltre ad eliminare le manovre speculative che minano l'interesse e la credibilità del periodo che colleziono, vorrei più considerazione per la materia... sono pochissimi i casi in cui i media più diffusi (come la televisione) dedicano tempo alla Numismatica; spesso lo fanno per meri scopi promozionali o per momenti "nostalgici" (esempio: Ehi, guardate! Una volta c'era la vecchia Lira... Che ricordi! E tutto finisce lì). Si parla più di Arte; certo, è giusto parlarne, ma perché non anche di Numismatica? Torno però sul reale: secondo me, se all'improvviso la nostra passione diventasse diffusa, aumenterebbero di quotazione molte monete e monetazioni intere ancora dai prezzi accessibili. Quindi molti collezionisti sarebbero svantaggiati. Se si parlasse di Numismatica quanto si parla ad esempio di calcio, ci si insulterebbe o ci sarebbero scontri tra tifoserie di collezionisti di tipologie diverse? :D A parte gli scherzi, non voglio che la Numismatica diventi la passione di tutti, ma di sempre più persone che sappiano apprezzare la Storia, l'Arte e tutto ciò che è esteticamente gradevole. Diamo più spunti e facciamo in modo che li diano anche i mass media a chi è predisposto all'interesse! :)1 punto
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Per ampliare la discussione dell' amico Peppe :) Allego foto di due esemplari che fanno parte della mia collezione: In ordine..nel secondo esemplare (Rex•)si presenta con globetto a destra.... :D Salutoni1 punto
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Ho anch'io una OPERA INTIERA , tessera che mi aveva incuriosito, in realtà oltre la curiosità non sono poi mai andato per mancanza di bibliografia, la mia proviene dall'asta Cronos 6 di Crippa, Crippa la attribuisce a Francesco I ( 1815 - 1835 ), è in rame e viene riportata come tessera che veniva data a chi lavorava nei cantieri e negli arsenali, tessere che poi venivano cambiate alla cassa per avere un corrispettivo in denaro. In altre aste si scrive che erano per chi lavorava alle Manifatture Tabacchi sotto Francesco Giuseppe, verso il 1860. Quindi discordanze di periodo, di utilizzo, non so neanche se è poi Milano, se fosse un arsenale allora potrebbe anche essere Venezia. Personalmente mi ricordano molto il 10 e il 5 centesimi in rame di Francesco Giuseppe sia per forma, per l'aquila imperiale, vicinanza di diametri, impostazioni....sarebbe bello cercare di avere ulteriori notizie, ma credo non ci sia una bibliografia su queste tessere....interessanti comunque...1 punto
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Ciao..imperatori molto rari, accanto a quelli indicati da rorey, sono gli usurpatori e quelli del V° sec. D.C...Direi, per esempio, Urano Antonino, in un'asta Roma Numismatics, un suo aureo partiva, se non erro, da 50.000 sterline. ..Costantino III°, Giovino, Massimo e chiaramente, Antemio, Giulio Nepote, Romolo Augustolo, di cui si conoscono soltanto solidi.Per gli imperatori del III ° secolo Gordiano I° e II°1 punto
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Ciao inkuch, dalle foto, è la "riproduzione" ( falso, riconio ecc) della moneta da Lire 20 in oro per Vittorio Emanuele III, la moneta originale, coniata in 20.000 pezzi è rara, pesa 6.45 ed ha il diametro di mm 21, e naturalmente è in oro. La tua fa sorgere molti dubbi, in primis il bordo che riporta la dentellatura del taglio, le scritte e le immagini sono evanescenti, sopratutto la testa del re. saluti TIBERIVS1 punto
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Siamo sulle stesse spese della banca estone. I baltici ancora una volta si confermano tra i migliori ed efficienti.1 punto
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Ricordiamoci inoltre che Andorra emetterà altre divisionali in futuro e che non tutte avranno l'importanza di questa "prima" emissione e per questo si troveranno a prezzi molto abbordabili, sinceramente a me avere in collezione andorra 2014 oppure andorra 2015/16/17 ecc non cambia la vita, anche perché queste monete non mi piacciono proprio (a parte il 2 euro), la mia vera soddisfazione è stata quella di avere tra le mani con pochi spiccioli le serie di Lettonia e Lituania, le cui monete sia per conio che per immagine sono veramente molto belle! quindi anche io sono concorde nel dire: per adesso Andorra non mi interessa!1 punto
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se non si legge ,credo sia inattuabile il ricambio generazionale.Questo vale per la Numismatica ma vale anche in generale per tutte le applicazioni. --Salutoni -odjob1 punto
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bravi,continuate a fare del giornalismo che noi vi leggiamo sempre con piacere :)1 punto
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Una volta il collezionismo numismatico non teneva troppo conto della conservazione, ora purtroppo si tende a privilegiare l'altissima qualità e a svilire tutte quelle monete che sono giunte fino a noi assolvendo al loro compito di "moneta", quasi come se, con la circolazione e la conseguente usura che ne deriva, smettessero di diventar monete... Ma questo è un fenomeno che oramai si riscontra tutti i giorni, non solo in campo numismatico.. La tua moneta non avrà un grande valore economico, ma mantiene, nonostante le tendenze, un grande valore storico. Luca1 punto
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A questo punto potremmo quasi iniziare a stilare una lista dei 2€ Commemorativi "fantasma", ovvero quelli che sono stati annunciati ma che non hanno mai visto luce ^_^ Sbaglio o quest'anno è già il terzo cambiamento che avviene in corsa?1 punto
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Secondo Angelo Finetti, con il quale concordo pienamente (ma non solo io), la prima moneta emessa dal Senato Romano fu il provisino a titolatura Pietro II di Vico, Prefetto di Roma dal 1186. Lo studioso giunse a questa conclusione basandosi su un’attenta critica storica del periodo e un’analisi di ordine stilistico del tipo. E’ una fedele imitazione del denaro di Provins di Enrico II del quale mantiene la Y fra due mezzelune rovesciate, numero e forma dei denti del pettine, simboli agli angoli della croce, modulo, taglio dei caratteri epigrafici. D\ PETRVS DEI GRATIA croce patente: 1° bisante, 2° omega, 3° alfa, 4° bisante R\ PREFECTVS . VRBIS pettine a 12 denti dritti sormontato da Y fra due mezzelune. Diam. mm. 19,5; peso g 0,97; tondello circolare Chiedo scusa, non posto l’immagine per il semplice fatto che ne esiste un unico esemplare noto della ex collezione Muntoni (poi lotto n° 31 dell’Asta della ditta Montenapoleone di Milano 1 Marzo 1984) e non è più rintracciabile. Tutto ciò è importante perché la datazione proposta revisiona la letteratura trascorsa. Cari saluti e complimenti per la discussione ;)1 punto
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Bello spunto anche questo, ci vorrebbe però poi un po' di partecipazione....lascio stare Milano questa volta e mi concentro su Pavia, presumo, vista la sezione, che debba iniziare da Carlo Magno ( anche se non mi dispiacerebbe cimentarmi anche su Desiderio sempre per Pavia....),lascio stare anche il il tremisse stellato CNI1 e parto col denaro pesante di Carlo Magno, che poi ritroviamo anche a Milano e Treviso. E' il tipo monogramma e nome della città in cerchio che ha un peso circa sul 1,70 gr. Coniazioni che furono sicuramente abbondanti per il numero importante di conii conosciuti con un articolato sistema di identificazioni basato essenzialmente sulla presenza di globetti e simboli nella leggenda del rovescio. Il tipo che posto è la variante col +PAPI . A ed è tratto da " Le monete di Pavia dalla riforma monetaria di Carlo Magno alla seconda metà del XIII secolo " " di Mario Limido e Giorgio Fusconi, è il denaro n.1 ed è quello che è presente nella Collezione Brambilla presso il Museo Civico di Pavia, nell'immagine c'è il confronto col disegno fatto dal Kunz come riportato nel libro di Camillo Brambilla " " Le monete di Pavia ", libro del 1887. Spero in una buona partecipazione di tutti nel nome della divulgazione, in questo caso sicuramente lo è e rappresenta il giusto tributo che dobbiamo dare alla figura di Camillo Brambilla, grande collezionista, insigne studioso, grande e virtuoso donatore che tanto ha dato alla numismatica pavese e italiana e che è giusto ogni tanto ricordare come esempio a tutti noi.1 punto
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Parto io con una "micro-zecca", a cui però mi sono dedicato e continuo a dedicarmi con grandissimo interesse: quella di Volterra. La storia della sua prima moneta medievale è veramente molto molto interessante, e altrettanto complessa. Sul tema mi sono espresso una volta, in un articolo di circa un lustro fa, sull'ultimo numero di Cronaca Numismatica, con i limiti dell'inesperienza di chi si è appena affacciato allo studio di una monetazione, e prima di me Ermanno Winsemann Falghera in un articolo di matrice locale, oltre ad altri autori come Cicali o Finetti in modo meno "monografico", all'interno di più ampie trattazioni. La moneta è il denaro Volterrano, che nasce come imitazione del più diffuso lucensis. Lo scopo di un'imitazione è sempre molto chiaro: ricalcare le caratteristiche grafo-pondometriche con lo scopo di facilitarne l'ingresso e la circolazione sul mercato, come di fatto dovette accadere, sulla base di diversi rtrovamenti, tra i quali, a naso, ricordo quelli di Rocca S. Silvestro e Rocchette Pannocchieschi. Già Lisini, e prima ancora Rossi, sollevarono il problema relativo a questi denari, che, tuttavia, trovava in quell'epoca soli riscontri documentali, anche a causa dello stato, in quegli anni, degli studi sugli imitativi del lucensis. Questa situazione portò alcuni studiosi di fine Ottocento ad ipotizzare che quei denari altro non fossero che moneta di conto. Nell'articolo di Winsemann-Falghera, questi riporta le note relative alla visione di tutti i documenti allora noti (siamo negli anni Ottanta) a riguardo del devaro volterrano, delineando una datazione successiva al diploma imperiale del 1189, non riuscendo ad individuare quei documenti relativi agli ultimi anni Settanta di quel secolo, sui quali altri autori avevano basalto tesi su di una apertura autonoma della zecca. La moneta volterrana è dunque, senza molti motivi di dubbio, coniata nel periodo immediatamente successivo al diploma: in un documento del 1194, Enrico VI vietava ai Fiorentini di accettare nel loro distretto monetam vulterrani episcopi; leggiamo infatti: “Ceterum precipimus vobis ut monetam Fulterrani episcopi in civitate vestra et districtu vestro nec recipiatis aliquatenus nec recipi permittatis, quia nos prorsus eam deletam habemus et cassatam”. Dunque, pur trovandoci a constatare la sostanziale infondatezza documentale su cui, ad oggi, si baserebbe la teoria di una zecca pre-concessione, dobbiamo invece riconoscere l'esistenza di una moneta nei primi anni Novanta del XII secolo. Il denaro indicato da Winsemann-Falghera non pare veramente essere attribuibile a volterra, e sembra, al contrario, un comunissimo denaro lucchese enriciano; quel denaro, che lui donò insieme ad una nutrita collezione di rarissime monete medievali ad una istituzione cittadina, risulta oggi perduto, come il resto di quella raccolta, e questo ne impedisce anche un'analisi più precisa, a fronte della foto pubblicata in quell'articolo che non appare perfettamente leggibile. Al contrario, diversi denari da ritrovamento presentano, all'interno della C di LUCA un trattino orizzontale sufficiente a trasformare il genitivo in VVLT, trasformando la C in T. di questi denari, solo 7 me ne sono noti in collezioni private, di cui uno ne ho faticosamente reperito per la mia personale, che vi posto qui sotto. Per una mappatura dei ritrovamenti, rimando alla tesi di laurea di Cecilia Pucci, che ha affrontato proprio il tema dell'archeo-numismatica in quel periodo. Chiedo cortesemente ai lettori di non utilizzare in altra sede questa immagine, perchè vorrei pubblicarla (spero presto) su uno studio più ampio sulla monetazione volterrana. Qui vi metto anche la sintesi grafica della moneta, che è anche particolare rispetto alle altre che ho visto per l'evoluzione della T, che si trasforma da una semplice C con il tratto ad una vera e propria T, evidenziando gli estremi del semicerchio ed attribuendo una forma più spigolosa. Un caro saluto a tutti, Magdi1 punto
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e per finire :yahoo: Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 456.000 Condizioni: BB+ Città: Milano1 punto
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Bellissima la lettera di Mario Limido "Il sogno di Borgotaro". Una storia davvero commovente, l'ho già letta a tutta la famiglia...1 punto
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Buona serata Moneta godibilissima e che non sfigura in una collezione, io gli attribuirei BB , (anche se per me le classificazioni codificate "stridono" un po' per monete di questo tipo ed epoca) Hai notato l'anellino " ° " posto sotto il gomito sinistro del Cristo Pantocratore? E' il così detto "segno o punto segreto" del Massaro. Il tuo, nella tavola del Papadopoli è rappresentato dal nr. 12 (ce ne sono censiti 28 tipi differenti, ma ne sono stati trovati altri...). Il "segreto" non stà nel fatto che ci sia il segno (che si vede) ma non ci sono pervenuti scritti che, in questa epoca, abbini il segno al nome del Massaro. :pardon: luciano1 punto
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Personalmente, quando vedo questa patina artificiale con questa tonalità e consistenza inizio a drizzare le antenne.. quando poi vedo delle finte incrostazioni applicate sopra alla patina (come quelle sul bordo a ore 10 e 12 del rovescio) le drizzo ancora di più. Oltre al punto centrale del rovescio notato da Eliodoro ( così in rilievo rispetto alle lettere e arrotondato mi sembra poco compatibile con una coniatura) c'è anche la zona dell'occhio e della guancia che sono più vicine a una sensibilità moderna piuttosto che a una antica, secondo me.1 punto
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