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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/04/15 in tutte le aree

  1. Caro Andrea, spero che non si inneschi l'ennesima polemica perché non è mia intenzione contribuire in questo, ma mi piace dire pane al pane e vino al vino. Vorrei ricordare alcuni punti che, leggendo il tuo messaggio, penso sfuggano : 1) Questo è un sito di numismatica, non di acquisti collettivi. La creazione delle razzie, da semplice e spontanea iniziativa di qualche generoso benefattore agli albori dell'innovazione stessa introdotta sul forum, si è via via trasformata, per qualcuno, in un obbligo, spesso con l'unico scopo di trovarsi la pappa pronta e accaparrarsi serie o monete di difficile reperibilità che invece altri si sono sbattuti non poco per avere. Visto che non c'è scritto da nessuna parte che ci debba essere qualcuno che si deve occupare di reperire le monete per gli altri, mangiandosi spesso palate di cacca per far contenti gli altri utenti del forum, ti chiedo semplicemente : perché non l'hai organizzata tu la razzia ? 2) In merito a prontezza e lungimiranza, da tempo sul forum si sono creati due partiti : quello dell'attendismo a oltranza, che si premurano di consigliare di non comprare e aspettare che i prezzi calino (io ho seguito questo partito ai tempi della Grace Kelly e mi sono non solo bruciato, ma ustionato al terzo grado sul 99 percento del corpo, visto che poi la GK l'ho dovuta pagare 8 volte quello che valeva all'uscita), e quello del catastrofismo, in cui, chi ne fa parte, cerca di accaparrarsi le monete a qualunque costo perché si fa prendere dal panico di non riuscire ad avere la moneta una volta che il meccanismo di speculazione si è avviato, immaginando che le monete potrebbero salire di prezzo all'infinito. Nel mezzo, però, c'è anche un piccolo partito che cerca di analizzare il mercato caso per caso, provando a cogliere le opportunità e a sfruttare i canali percorribili. I membri di questo partito sono quelli che si sbattono, cercano, si informano, navigano, collaborano e a volte riescono a portare a casa qualche risultato soddisfacente. Questo non significa che SEMPRE si riesca a ottenere dei risultati positivi, ma a volte lo sforzo premia e si riesce a ottenere qualche bel pezzo a prezzi decisamente accessibili. Non voglio insegnare niente a nessuno, ci mancherebbe, ma quasi 9 anni di permanenza sul forum forse sono serviti a qualcosa, quanto meno a fare esperienza. Come qualcuno ha scritto, in maniera sacrosanta, quando c'è qualche emissione particolarmente "complicata", tanti utenti nuovi e vecchi (spesso poco attivi) che partecipano alla vita del forum come io partecipo alle missioni spaziali su Saturno, appaiono come magici funghetti con il solo intento di approfittare dell'occasione, spesso solo per poi rivendere e lucrare su ciò che gli altri utenti del forum hanno faticosamente reperito anche per loro. 3) Se perdi gli stimoli per partecipare al forum solo perché qualcuno non ti ha procurato una serie al prezzo che speravi di pagare, significa che hai capito ben poco della funzione e delle ragioni per cui questo stesso forum esiste. Mi spiace, ma io gli stimoli anni fa li avevo persi proprio per colpa di troppi parassiti che avevano trasformato lamoneta.it nel mercatino della pulci, contribuendo ad allontanare tanti utenti capaci, preparati e altruisti. Mi ero detto : "se devo partecipare per forza ad un forum in cui è pieno di gente a cui del forum non gliene frega niente, il cui unico scopo è spesso quello di sfruttare il lavoro altrui per speculare, e che si comporta da ignobile parassita ogni qual volta si presenti l'occasione, allora me ne vado anch'io !" Poi ho cambiato modo di vivere il forum. ho scoperto nuovi utenti sinceri e preparati, altruisti e capaci di far gruppo, e allora ho ricominciato a partecipare attivamente. Forse è quello che dovrebbero fare tutti coloro che sentono di "aver perso gli stimoli"...
    6 punti
  2. ecco il ritrovamento ECCEZIONALE di Loz: COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!! :good: :good: :good: Taglio: 2 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 373.400 Condizioni: BB+ Città: Cuneo
    6 punti
  3. Da Pavia a Ivrea, ma in questo caso per parlare della prima di Ivrea dovrò parlare necessariamente anche di Milano.... La prima moneta della zecca di Ivrea in termini cronologici di coniazione è un rarissimo denaro scodellato a nome di Federico I Barbarossa che imita il denaro imperiale scodellato milanese del II tipo, per intendersi quello coi trifogli, che oggi viene attribuito negli studi recenti di Marco Bazzini e Luca Ottenio, e in quello di Michael Matzke (anche se con un periodo più ristretto ), come coniato dal 1185 al 1240 circa fino a quando in pratica fu il denaro imperiale piano a sostituirlo. La moneta della zecca di Ivrea, seguendo per iconografia, tipologia e stile quella di Milano, deve essere datata quindi tra la fine del XII secolo e la prima metà circa del XIII secolo, comunque dopo il 1185. Le due monete hanno molte caratteristiche in comune : la scodellatura, la leggenda al diritto con FREDERICVS e nel campo IPRT ; al rovescio invece di MEDIOLANVM compare il segno di identità cittadino IPORIENSIS. Rimangono come segni di differenziazione per la moneta milanese la presenza di trifogli e globetti, per quella di Ivrea il fiore a quattro petali e globetti, ma certamente la similitudine tra le due monete, anche solo visiva, è evidente. da " La monetazione dell'Ivrea Comunale " di Mario Limido in Panorama Numismatico nr. 293, marzo 2014 DENARO IMPERIALE SCODELLATO, ZECCA DI IVREA ( da fine XII secolo a prima metà del XIII secolo circa ) Ag. , gr.0, 87, diametro 19 mm. D/ + FREDERICVS nel giro esterno, nel mezzo I . P . R . T . intorno a fiore a quattro petali R/ + IPO / RI . EN / SIS su tre righe, sopra e sotto due punti e fiore a quattro petali ( le due S sono coricate ) Bibl : CNI manca, MIR manca Provenienza : Gabinetto Numismatico e Medagliere di Milano, rif. Brera 560, n. inv. M.0.9.7781 ( si ringrazia per il permesso di pubblicazione il Gabinetto Numismatico e Medagliere di Milano )
    4 punti
  4. Sai ne parlavo proprio ieri in MP con un amico del forum.Hai ragione secondo me.Io ti quoto.Pero' sai,e' come nella vita:basta scegliersi quelli giusti.Io in questo forum ho trovato davvero 3/4 persone veramente in gamba e con le quali mi scambio volentieri sia pareri che piaceri. Ovviamente quello che piu' da fastidio sono i personaggi che "spuntano come funghi" non appena fiutano l'aria degli affari. Oppure coloro i quali sfruttano il forum per apprendere info importanti e poi rivendono sulla baia le serie. Nessuno vuole fare il moralizzatore della situazione pero'@@Guido62 penso che invece di fare il simpatico tu possa immedesimarti nelle parole di Andrea che ha visto degenerare il forum e ha espresso la sua opinione. Se tu non la noti le cose sono due: 1)non conoscevi il forum prima(quando era davvero molto piu' unito e meno sfruttato) 2)non la vuoi vedere perche' ti torna comodo non vederla. Poi ognuno faccia e la pensi come vuole. Un saluto a tutti;) Ah andrea dimenticavo una cosa:forse non hai capito,ma chi ne ha comprate 10 vai tranquillo che non le da a quelli del forum:le mette sulla baia(anzi gia' ce l'aveva prima in prevendita)e le rivende a 5 volte cio' che le ha pagate. Per questo sono daccordo con te:adesso va cosi'. Ma forse non il forum..il mondo proprio va cosi';)
    4 punti
  5. Ti ho evidenziato in rosso la parte della legenda ricostruita: te ne puoi accorgere dall'allineamento precario e dall'imprecisione delle lettere, molto piu' spesse e ampie delle altre (la T è storta, la M ha una gobba piu' bassa dell'altra, la I è eccessivamente larga, etc,etc). Riguardo ai fondi lisciati sul dritto te ne puoi accorgere osservando l'eccessiva regolarità e lisciatura della superficie rispetto alle altre zone della moneta (ritratto e zone esterne), si nota anche il leggero cambio di pendenza tra la parte interna dei fondi e la zona libera intorno alle lettere. Questa è una pratica molta diffusa e serve per dare maggiore leggibilità alla moneta, togliere rugosità e ossidazioni antiestetiche, e soprattutto dare piu' slancio e rilievo al ritratto aumentandone lo stacco dal piano. Riguardo alla patina noterai come è molto sottile, quasi impercettibile e come ci sia un'unica tonalità di verde (mancano le naturali screziature e disomogeneità). Inoltre in molti punti della moneta occhieggia sotto al verde il metallo nudo, che è stato scurito in modo da non notarsi eccessivamente (l'oricalco vivo si noterebbe subito per la sua brillantezza vicina all'oro come tonalità). D'altronde dato che la moneta necessitava probabilmente interventi importanti per eliminare ossidazioni e concrezioni soprattutto al rovescio, che poi hanno richiesto la ricostruzione a bulino di alcune parti, a quel punto diventava necessaria una ripatinatura per rendere meno evidente il restauro e uniformare un po' esteticamente la moneta, che altrimenti avrebbe presentato le zone rilavorate completamente esposte con l'oricalco nudo e molto evidente. La ripatinatura diventa dunque necessaria dopo un certo tipo di restauro, e ci permette di tornare a guardare e collezionare monete che invece magari prima del restauro avremmo giudicato bruttine e non collezionabili. E' sempre e comunque il gusto personale del collezionista a decidere dove porre l'asticella e decidere cosa è per lui accettabile o meno a livello di restauro.
    4 punti
  6. Un saluto a tutti. Vorrei condividere con voi questo gioiellino, il famoso scudo “unità d’Italia”. Personalmente attribuisco a questa moneta una importanza storica e simbolica superiore a qualsiasi altra moneta del regno (compresi i celeberrimi “mostri sacri” 5 lire del 1901 e 50 lire del 1864, al di là della loro rarità e valore commerciale, ovviamente ;) )… e sono davvero onorato di custodirla :) Certo essa non brilla per originalità o per particolari pregi artistici (al pari di tutta la monetazione ottocentesca dei Savoia prima del Re numismatico), tuttavia fa tipologia a sé, e la stessa effigie del sovrano, un tantino (forse troppo) austera peraltro, è un unicum rispetto ai notissimi ritratti più bonari (collo lungo e collo corto) della monetazione di VEII, ante e post unità. Fu coniata dalla zecca di Firenze tra il 21 marzo ed il 13 aprile 1861, quindi a ridosso della data cruciale del 17 marzo 1861 (che segna la nascita ufficiale dell’Italia unitaria), e comunque prima del decreto ufficiale che autorizzava l’emissione della monetazione ordinaria. Fu anche l’ultima importante emissione di questa gloriosa zecca, dalle grandi tradizioni, prima di venire chiusa di lì a pochi anni. Oltre all’importanza legata alla sequenza cronologica dell’emissione, fu anche la prima moneta a riportare l’insieme completo di attributi, titoli e riferimenti del nuovo corso: le lire vengono definite “lire italiane”, Vittorio Emanuele II viene appellato “Re d’Italia”, e, oltre alla zecca e al millesimo, viene chiaramente indicato questo storico mese di “marzo” ). Quindi è la prima moneta commemorativa (in tempo reale :P) dell’Unità d’Italia. Per tutte queste singolari ragioni e coincidenze viene abbastanza facile dire che questa è la moneta più importante di tutto il Regno d’Italia (almeno io la penso così). E lo dico da una posizione ipercritica verso le modalità estremamente discutibili adottate dai Savoia (e dai loro noti “consulenti”) per realizzare l’unità. Tuttavia, da un mix di cose anche molto malfatte (che sono alla radice di tanti mali perduranti nel presente), è nato un bene indiscusso, ovvero il nostro paese (bellissimo, straordinario… anche se oggi purtroppo in crisi d’identità) nella sua configurazione territoriale (+/-) attuale. Scusate il commento forse OT. E’ una moneta emessa in 21472 esemplari, che circolò normalmente insieme alla grande massa di scudi dell’epoca. Tant’è che i rari pezzi oggi disponibili sono di norma in conservazione mediamente bassa. Le conservazioni alte, o altissime come quella di questo esemplare, sono davvero rare. Le foto fortunatamente non sono mie oo), e, anche se fatte benissimo, ci sta “a fagiolo” la solita frase: “dal vivo è molto più bella”… e scusatemi se mi sono dilungato un po’ troppo con queste note :D
    3 punti
  7. Non è una sostanza miracolosa :D Mi sono semplicemente divertito ad usare il solo strumento "clona" del programma di grafica Corel Photo-Paint. Giusto una mezz'oretta di passatempo al pc Prima: Dopo:
    3 punti
  8. Io per regolarmi riguardo la rarità di un imperatore uso l'elenco che allego. basato sui dati dell' autore di ERIC II. è semplicemente la ripartizioni di tot monete vendute sulle aste in un tot periodo. semplice efficace. sfido chiunque a trovare un metodo più semplice e "verosimile" per rispondere ad un quesito del genere. saluto Rarità (30-11-2011).pdf
    3 punti
  9. Certo che c'è chi fa uscire nel 2015 monete del 2014, chi nel 2015 fa uscire quelle del 2016! A questo punto perché non tirare fuori noi italiani 2 euro quadriga del 1918 visto che ci siamo?
    3 punti
  10. Grazie a tutti, come sempre. Il Forum e' un luogo straordinario di condivisione e la condivisione e' un modo straordinario per diffondere la cultura numismatica e la notorietà di esemplari che in questo modo diventano accessibili a un pubblico vasto di appassionati che magari non sempre hanno la possibilità di accedervi. E' vero che certe monete spesso restano tesori solo per gli occhi del possessore, ma io invece credo che condividerle sia uno dei piu grandi incantesimi e magie della Numismatica. E non per sentirsi fare i complimenti ma per avere il piacere di diffondere la conoscenza.
    3 punti
  11. Ed infine la reginetta di questa tornata... Taglio: 50 cent Nazione: Malta Anno: 2013 Tiratura: 36.000 Conservazione: BB Località: Trieste @@Atletica
    3 punti
  12. Ciao. Ecco la mia "chicca". Vince.
    3 punti
  13. TAGLIO : 5 cent STATO : Italia ANNO : 2002/... AUTORE : Ettore Lorenzo Frapiccini TEMA : Colosseo DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Acciaio placcato con rame (acciaio 94,35% - rame 5,65%) DIAMETRO : 21,25 mm SPESSORE : 1,67 mm PESO : 3,9 gr. CONTORNO : Liscio tirature: 2002 - 1.341.442.204 2003 - 1.844.000 2004 - 9.925.000 2005 - 69.943.900 2006 - 118.951.700 2007 - 84.955.490 2008 - 89.956.400 2009 - 84.953.900 2010 - 67.618.000 2011 - 36.958.000 2012 - 75.971.010 2013 - 79.975.180 2014 - 39.969.000 Chiamato dagli antichi Romani, "Anphitheatrum Flavlum" (Anfiteatro Flavio), il Colosseo è il più famoso e imponente monumento della Roma Antica, nonchè il più grande anfiteatro del mondo. Il nome è sicuramente legato alle grandi dimensioni dell'edificio ma deriva, soprattutto, dal fatto che nelle vicinanze era presente una statua colossale di Nerone in bronzo. Nel 1990, il Colosseo, insieme a tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali del Vaticano in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dall'UNESCO, mentre nel luglio del 2007 è stato inserito fra le Nuove sette meraviglie del mondo. La costruzione iniziò nel 70 sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia flavia. I lavori furono finanziati, come altre opere pubbliche del periodo, con il provento delle tasse provinciali e il bottino del saccheggio del tempio di Gerusalemme (70 d.C.). L'area scelta era una vallata tra la Velia, il colle Oppio e il Celio, in cui si trovava un lago artificiale (lo stagnum citato dal poeta Marziale) fatto scavare da Nerone per la propria Domus Aurea. Questo specchio d'acqua, alimentato da fonti che sgorgavano dalle fondazioni del Tempio del Divo Claudio sul Celio, venne ricoperto da Vespasiano con un gesto "riparatorio" contro la politica del "tiranno" Nerone che aveva usurpato il terreno pubblico, e destinato ad uso proprio, rendendo così evidente la differenza tra il vecchio ed il nuovo principato. Vespasiano fece dirottare l'acquedotto per uso civile, bonificò il lago e vi fece gettare delle fondazioni, più resistenti nel punto in cui sarebbe dovuta essere edificata la cavea. Vespasiano vide la costruzione dei primi due piani e riuscì a dedicare l'edificio prima della propria morte nel 79. L'edificio era il primo grande anfiteatro stabile di Roma, dopo due strutture minori o provvisorie di epoca giulio-claudia (l'amphiteatrum Tauri e l'amphiteatrum Caligulae) e dopo ben 150 anni dai primi anfiteatri in Campania. Tito, aggiunse il terzo e quarto ordine di posti e inaugurò l'anfiteatro con cento giorni di giochi, nell'80. Poco dopo, il secondo figlio di Vespasiano, l'imperatore Domiziano, operò importanti modifiche, completando l'opera ad clipea (probabilmente degli scudi decorativi in bronzo dorato), aggiungendo forse il maenianum summum in ligneis e realizzando i sotterranei dell'arena: dopo il completamento dei lavori non fu più possibile tenere nell'anfiteatro delle naumachie (rappresentazioni di battaglie navali), che invece le fonti riportano per l'epoca precedente. Contemporaneamente all'anfiteatro furono innalzati alcuni edifici di servizio per i giochi: i ludi (caserme e luoghi di allenamento per i gladiatori, tra cui sono noti il Magnus, il Gallicus, il Matutinus e il Dacicus), la caserma del distaccamento dei marinai della Classis Misenensis (la flotta romana di base a Miseno) adibiti alla manovra del velarium (castra misenatium), il summum choragium e gli armamentaria (depositi delle armi e delle attrezzature), il sanatorium (luogo di cura per le ferite dei combattimenti) e lo spoliarum un luogo in cui venivano trattate le spoglie dei gladiatori defunti in combattimento Facciata esterna La facciata esterna (alta fino a 48,50 m) è in travertino e si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo del mondo romano: i tre registri inferiori con 80 arcate numerate, rette da pilastri ai quali si addossano semicolonne, mentre il quarto livello (attico) è costituito da una parete piena, scandita da paraste in corrispondenza dei pilastri delle arcate. Nei tratti di parete tra le lesene si aprono 40 piccole finestre quadrangolari, una ogni due riquadri (nei riquadri pieni dovevano trovarsi i clipei bronzei), e immediatamente sopra il livello delle finestre vi sono collocate tre mensole sporgenti per ogni riquadro, nelle quali erano alloggiati i pali di legno che venivano utilizzati per aprire e chiudere il velarium, il telo di copertura che riparava gli spettatori, manovrato da un distaccamento di marinai della flotta di Miseno e probabilmente ancorato a terra alla serie di cippi inclinati che ancora oggi è visibile, in parte, esternamente al limite della platea basamentale in travertino (visibili quelli sul lato verso il Celio). Al secondo e terzo livello gli archi sono bordati da una parapetto continuo, in corrispondenza del quale le semicolonne presentano un dado come base. Le semicolonne e le lesene dei quattro ordini hanno a partire dal basso capitelli tuscanici, ionici, corinzi e corinzi a foglie lisce. I primi tre ordini ripetono la medesima successione visibile sulla facciata esterna del teatro di Marcello. Le raffigurazioni monetarie ci tramandano la presenza di quattro archi alle terminazioni delle assi dell'ellisse della pianta, ornati da un piccolo protiro marmoreo. Arena e ambienti di servizio sottostanti L'ARENA L'arena ellittica (86 × 54 m) presentava una pavimentazione parte in muratura e parte in tavolato di legno, e veniva ricoperta da sabbia, costantemente pulita, per assorbire il sangue delle uccisioni. Era separata dalla cavea tramite un alto podium di circa 4 m, decorato da nicchie e marmi e protetto da una balaustra bronzea, oltre la quale erano situati i sedili di rango. Sotto l'arena erano stati realizzati ambienti di servizio, articolati in un ampio passaggio centrale lungo l'asse maggiore e in dodici corridoi curvilinei, disposti simmetricamente sui due lati. Qui si trovavano i montacarichi che permettevano di far salire nell'arena i macchinari o gli animali impiegati nei giochi e che, in numero di 80, si distribuivano su quattro dei corridoi: i resti attualmente conservati si riferiscono ad un rifacimento di III o IV secolo. Tuttavia è ancora possibile fare un confronto con i sotterranei dell'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, realizzato dagli stessi architetti del Colosseo, in modo da avere un'idea di come potevano essere in epoca romana i sotterranei del Colosseo: a Pozzuoli infatti sono tuttora visibili gli ingranaggi che i Romani utilizzavano per sollevare le gabbie contenenti belve feroci sull'arena. Le strutture di servizio sottostanti all'arena erano fornite di ingressi separati: gallerie sotterranee all'estremità dell'asse principale davano accesso al passaggio centrale sotto l'arena, ed erano utilizzate per l'ingresso di animali e macchinari; due ingressi monumentali con arcate sull'asse maggiore davano direttamente nell'arena ed erano destinate all'ingresso dei protagonisti dei giochi (la pompa), gladiatori ed animali troppo pesanti per essere sollevati dai sotterranei; l'arena era accessibile per gli inservienti anche da passaggi aperti nella galleria di servizio che le correva intorno sotto il podio del settore inferiore della cavea. Alla galleria si arrivava dall'anello più interno, lo stesso che utilizzavano i senatori per raggiungere i propri posti. CURIOSITA' NUMISMATICHE Curiosità numismatiche: Il Colosseo è stato raffigurato già precendentemente su di un altra moneta ma in epoca assai più antica, si tratta del sesterzio voluto da Tito per celebrarne la sua costruzione Tito, sesterzio, Roma 80-81 d.C. Tito su sella curule attorniato da armi. R/ Il Colosseo. ALTRE RAFFIGURAZIONI Alessandro Severo, sesterzio, Roma 223 d.C. Alessandro Severo. R/ il Colosseo. Gordiano, medaglione, Roma 242-23 dC. Gordiano. R/ Il Colosseo
    2 punti
  14. Un moderatore provvederà a spostarla sotto i tag NAPOLI e SICILIA. Se quella è fdc eccezionale e per di più di presentazione questa come si potrebbe definire?
    2 punti
  15. questa foto mi pare presa chiaramente da internet
    2 punti
  16. L'unica obiezione che mi sento di fare è che si tratta di una rarità "commerciale". Alcuni Imperatori, come Costanzo II, sono relativamente meno comuni poiché commercialmente poco rilevanti.
    2 punti
  17. Si, RIC VIII/355/85. Correggerei solo la datazione da 337-348 a 337-340. Saluti
    2 punti
  18. EDIT - come da richiesta dell'utente
    2 punti
  19. Grazie, ma non credo proprio di saperle tutte. Si tratta semplicemente della monetazione che preferisco :) e su cui ho scritto qualche libro dopo essermi un po' documentato ;). Credo di saperne solo una piccola parte rispetto ai grandi maestri che mi hanno preceduto, e di tanti altri che veramente sono preparati sulle monete medievali meridionali, sulla loro storia e sulla storia che esse ci raccontano.
    2 punti
  20. E la chicca di questo giro, ovvero la reginetta, è: Taglio: 10 cent Nazione: Germania Anno: 2007 G Tiratura: 165.000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: solo divisionale @@Atletica
    2 punti
  21. Questa in particolare mi ha messo i brividi, quei dettagli nitidi sono qualcosa di impressionante, peccato che sia venuta un po' sfocata.
    2 punti
  22. In realtà è un progetto di monetazione e non una prova. Non è particolarmente rara, gli esemplari in bronzo furono coniati in numerosi esemplari per presentazione e "studio" della nuova monetazione. Rarissimi gli esemplari in argento e noti in pochi elementi quelli in oro. Il 2 Denari anno II riportato è di notevole conservazione, ma essendo un progetto non era prevista la circolazione. La richiesta di 1.200 ... ognuno è padrone in casa sua.
    2 punti
  23. A me piacerebbe moltissimo vedere a breve una nuova monografia riguardo la zecca di Genova , penso che sia già da diversi anni che i collezionisti ci sperano . In generale poi una cosa che mi piacerebbero davvero molto vedere sarebbe una maggiore attenzione da parte dei collezionisti verso le monete minute medievali , sono monete ricche di storia ma, in molti casi anche monete rare che non vengono studiate e catalogate perchè poco appetibili dai grandi collezionisti
    2 punti
  24. E' ripatinato e il dritto ha i fondi lisciati, sul rovescio sono intervenuti molto di piu' forse perchè vi erano maggiori incrostazioni. Hanno dovuto lisciarlo e scavarlo più a fondo e sono poi stati costretti di conseguenza a riottenere la parte superiore della legenda a bulino intagliandola nei fondi. E' comunque un sesterzio di Nerone e il dritto è discreto, è autentico (e la cosa non guasta) anche se molto restaurato, direi che si puo' valutare intorno ai 400 euro piu' o meno.
    2 punti
  25. Io penso Gianfranco che sicuramente inevitabilmente l'appeal del vedere e acquistare monete è sempre preponderante, in un caso del genere poi abbiamo l'Associazione dei Commercianti Italiani, la NIP, quindi ci sarà anche qualità oltre a competenza, ma l'evento è stato presentato volutamente per un po' tutti, un bel mix, per quelli che comunque all'Assemblea della SNI ci vanno e ci sarebbero andati, nel contempo abbiamo in un'altra splendida location di Milano, il commercio numismatico di qualità, e poi l'aspetto culturale con tematiche direi estremamente interessanti e che vogliono essere volutamente essere conferenze comunque per tutti e alla portata di tutti. Chi vedo ha già partecipato alla discussione sicuramente ascolterà anche, c'è un bel gruppo su Lamoneta che ormai va oltre la moneta e cerca l'approfondimento, giovani e meno giovani, forse anche il forum ha un qualche merito in tutto questo, di certo il forum è importante per comunicare la passione, divulgare e proporre.. Ripeto che sarà importante anche l'aspetto di vedere sul posto tessere alimentari, anche l'occhio vuole la sua parte e poi sicuramente sarà bello raccogliersi sotto il nome della numismatica anche in modo conviviale, questa volta a Milano, Milano è baricentrica per molti appassionati e può essere una buona e facile opportunità per molti, tra l'altro al Circolo della Stampa il parcheggio è direi abbastanza facile in zona Giardini Pubblici e poi c'è la comodissima MM1 fermata Porta Venezia o Palestro che io consiglio comunque sempre. Credo ci sarà altro ancora, ma direi che questo è già un buon motivo per essere presenti a una giornata numismatica piena in quel di Milano alle porte di Expo 2015....mi auguro sia anche un po' una festa, un raduno di chi ama la numismatica.....
    2 punti
  26. la mia è una medaglia francese di assicurazione contro gli incendi.. 1820
    2 punti
  27. Qui http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k8803676trovi le tavole da associare al Muret Chabouillet, in cui (ho verificato) fu illustrata all'epoca (quelle chance!).
    1 punto
  28. DE GREGE EPICURI Secondo me, le due teste (anche come stile) ci possono stare, ma del tutto senza lettere è difficile avere la sicurezza.
    1 punto
  29. Ciao, è autentica, in questa conservazione max 10/12 euro. La zecca di Philadelphia non prevede nessun segno. Una porzione della tua moneta: Esempio per la zecca di Denver D (Nella stessa posizione eventualmente la presenza di una S indica la zecca di San Francisco)
    1 punto
  30. APULIA Luceria. Circa late 3rd Century BC. Æ Uncia (4.71 gm). Male head right / Lion walking right; caduceus above, L in exergue. Garucci pl. 92, 26 grazie comunque a tutti... Roberto
    1 punto
  31. L'assotigliatura è una caratteristica di queste tipologie di medaglie ,ho avuto modo di riscontrarla altre volte,persino sulle lauretane! Ciao Giovanni.
    1 punto
  32. Il libro è " Corpus Luiginorum " di Maurice Cammarano, Editions Numismatiques Le Louis D'Or , 1998, io l'ho comprato da un privato, forse su internet o sui siti specializzati di libri dovresti trovarlo, di certo vale la pena....
    1 punto
  33. Non mi va di fare il menagramo o il difficile...e mi spiace dare probabilmente questa impressione, davvero, ma qui proprio non ci siamo. Molto meglio il Nerone allora. Questa è una moneta completamente rifatta a bulino e ripatinata. Per me, in casi come questi, il limite del restauro e della collezionabilità è stato purtroppo superato.
    1 punto
  34. Ancora nulla pure nel mio caso. Aspettiamo e vediamo un po' cosa succede, magari teniamoci informati ;)
    1 punto
  35. Peccato penso proprio di essermi perduto una giornata eccezionale .. :( Pat, sarà per la prossima, purtroppo ho avuto un contrattempo :(
    1 punto
  36. Beh, premesso che non si dovrebbe sputare nel piatto dove si mangia, credo che tu abbia, a questo punto, due alternative: la prima, drastica...cancellarti da un forum (scusa blog) che più non ti appartiene; la seconda intelligente...contribuire a rilanciare, a tuo modo ovviamente, una comunità virtuale che ha invece tanti buoni spunti e molte persone piene di iniziative....ah dimenticavo hai mai letto il "blog" Iconografia dell'euro?Facci una capatina, magari cambi idea e non ti cancelli!
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  37. Salve, per quanto riguarda il luogo di provenienza, credo sia la Giudea, ma potrei anche sbagliarmi.
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  38. allora : cronaca di oggi non avevo niente da fare dopo il lavoro e mi sono dedicato ad ebay per un po di monete tra cui le andorrane.... abbiamo visto tutti che sono state emesse e distruibuite miste insieme ai tagli spagnoli ( almeno a quanto ho capito ) ma .. domanda? miste con che tagli? del 2014 o 2015?? immessi tutti i tagli tranne 1 e 2 cent (cosi' sembra...) pochi minuti fa è terminata un asta per sei monete (dal 5 cent al 2 euro) a 58 euro.... con 13 offerte! Io invece ho comprato non piu di 3 ore fa : comparlo subito da uno spagnolo, euro 17,00 a serie da 6 monete , ne ho prese due , piu spedizione tracciata 9 euro , totale 43 euro per due seriette. Tanto? bohhh Per la divisionale io l'ho presa a 104 con spedizione. tanto ... bohh ? giusto? forse no perchè in teoria dovevano dare la possibilità di comprarla anche agli esteri almeno una serie a testa al prezzo raccomandato. l'hanno anche fatto se andavi nei negozietti di andorra!!! Sono esaurite o le vendono ancora a sti benedetti 24 euro ? ? bohh... comunque di certo non on line! io gli ho scritto numerose volte e manco di striscio mi hanno risposto . La serietta dei residenti mi interesserebbe da mettere in collezione ma temo in cifre assurde .... perchè gli andorrani ci voglioano guadagnare qualche soldino ... mica scemi sono! Ed anche il loro governo mica glielo impedisce (giustamente) direi che col tempo la serietta degli andorrani potrà avere lo stesso prezzo di mercato della divisionale ufficiale (tiratura è la stessa) I pochi fortunati hanno preso la divisioanle dal paperassa hanno avuto un bel fondoschiena! :) complimenti ! Rimane comunuque sul piatto una totale e scandalosa disorgnizzazzione , che forse "sembra" disorganzizaione , ma in realtà invece è magari voluta per far figurare di aver venduto "regolarmente " pur andando invece verso la strada di vendita che hanno ritenuto piu comoda.... solo la vendita on line o con liste accontenta i collezionisti , un po' come il vaticano che dopo anni e anni ha aperto a tanti nuovi collezionisti permettendo l'acquisto alla fonte! ricordatevi che ad andorra a fare le file per comprare 9 persone su 10 erano privati o commercianti ! non ci sono andati i collezionisti che mettono in collezione una divisionale , come sono io ad esempio e tutti voi! c'è busi ness e speculazione... la gente si mobilita per guadagnare un po' di soldini , soprattutto gli spagnoli non sono stati fermi a guardare e sono andati a fare le code! ripeto quindi . Servono LISTE NUMISMATICHE per fare tutto in modo decente . Altrimenti è inevitabile cio' che è avvenuto. ciao
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  39. Veramente dovrebbe trattarsi di UNA medaglia D/ e R/ TIBERIVS
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  40. Ciao ecco il mio coccodrillo coniato dal 10 al 14 Dc con P P al dritto, e qualche esempio fratturato. Silvio
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  41. Che anno è? non riesco a capire dalla foto...
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  42. grazie mentre il Prussiano Guglielmo I si fa incoronare a Parigi imperatore, circola questa Cerere 1871 1 Franc
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  43. Metapontum, Lucania. 4th cent. BC. AE15; 3.8 gr. Athena advancing right in fighting pose, holding shield and spear / (META), Owl standing right on ear of barley. ANS III, 1025; Johnston 68b
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  44. Parto io con una "micro-zecca", a cui però mi sono dedicato e continuo a dedicarmi con grandissimo interesse: quella di Volterra. La storia della sua prima moneta medievale è veramente molto molto interessante, e altrettanto complessa. Sul tema mi sono espresso una volta, in un articolo di circa un lustro fa, sull'ultimo numero di Cronaca Numismatica, con i limiti dell'inesperienza di chi si è appena affacciato allo studio di una monetazione, e prima di me Ermanno Winsemann Falghera in un articolo di matrice locale, oltre ad altri autori come Cicali o Finetti in modo meno "monografico", all'interno di più ampie trattazioni. La moneta è il denaro Volterrano, che nasce come imitazione del più diffuso lucensis. Lo scopo di un'imitazione è sempre molto chiaro: ricalcare le caratteristiche grafo-pondometriche con lo scopo di facilitarne l'ingresso e la circolazione sul mercato, come di fatto dovette accadere, sulla base di diversi rtrovamenti, tra i quali, a naso, ricordo quelli di Rocca S. Silvestro e Rocchette Pannocchieschi. Già Lisini, e prima ancora Rossi, sollevarono il problema relativo a questi denari, che, tuttavia, trovava in quell'epoca soli riscontri documentali, anche a causa dello stato, in quegli anni, degli studi sugli imitativi del lucensis. Questa situazione portò alcuni studiosi di fine Ottocento ad ipotizzare che quei denari altro non fossero che moneta di conto. Nell'articolo di Winsemann-Falghera, questi riporta le note relative alla visione di tutti i documenti allora noti (siamo negli anni Ottanta) a riguardo del devaro volterrano, delineando una datazione successiva al diploma imperiale del 1189, non riuscendo ad individuare quei documenti relativi agli ultimi anni Settanta di quel secolo, sui quali altri autori avevano basalto tesi su di una apertura autonoma della zecca. La moneta volterrana è dunque, senza molti motivi di dubbio, coniata nel periodo immediatamente successivo al diploma: in un documento del 1194, Enrico VI vietava ai Fiorentini di accettare nel loro distretto monetam vulterrani episcopi; leggiamo infatti: “Ceterum precipimus vobis ut monetam Fulterrani episcopi in civitate vestra et districtu vestro nec recipiatis aliquatenus nec recipi permittatis, quia nos prorsus eam deletam habemus et cassatam”. Dunque, pur trovandoci a constatare la sostanziale infondatezza documentale su cui, ad oggi, si baserebbe la teoria di una zecca pre-concessione, dobbiamo invece riconoscere l'esistenza di una moneta nei primi anni Novanta del XII secolo. Il denaro indicato da Winsemann-Falghera non pare veramente essere attribuibile a volterra, e sembra, al contrario, un comunissimo denaro lucchese enriciano; quel denaro, che lui donò insieme ad una nutrita collezione di rarissime monete medievali ad una istituzione cittadina, risulta oggi perduto, come il resto di quella raccolta, e questo ne impedisce anche un'analisi più precisa, a fronte della foto pubblicata in quell'articolo che non appare perfettamente leggibile. Al contrario, diversi denari da ritrovamento presentano, all'interno della C di LUCA un trattino orizzontale sufficiente a trasformare il genitivo in VVLT, trasformando la C in T. di questi denari, solo 7 me ne sono noti in collezioni private, di cui uno ne ho faticosamente reperito per la mia personale, che vi posto qui sotto. Per una mappatura dei ritrovamenti, rimando alla tesi di laurea di Cecilia Pucci, che ha affrontato proprio il tema dell'archeo-numismatica in quel periodo. Chiedo cortesemente ai lettori di non utilizzare in altra sede questa immagine, perchè vorrei pubblicarla (spero presto) su uno studio più ampio sulla monetazione volterrana. Qui vi metto anche la sintesi grafica della moneta, che è anche particolare rispetto alle altre che ho visto per l'evoluzione della T, che si trasforma da una semplice C con il tratto ad una vera e propria T, evidenziando gli estremi del semicerchio ed attribuendo una forma più spigolosa. Un caro saluto a tutti, Magdi
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  45. De gustibus non sputazzandum est.... con questa dotta citazoine maccheronica vorrei chierede più in generale pareri su come nascevano questi errori, ricodro che il conio è speculare ripsetto alla moneta quidni ci può stare l'errore di invertire una lettera o cavopolgerla, ma come mai secnodo voi nelle zecche coeve tipo Roma, Torino, Genova questi errori capiatvano meno spesso diciamo pure quasi mai?
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  46. Cari tutti, posto il primo acquisto dell'anno, un bel pierreale di Federico III d'Aragona. La patina sembrerebbe d'epoca, ed veramente affascinante. Temo che le fotografie facciano un pò schifo, ma mi farebbe comunque piacere avere un vostro parere sulla moneta e sulla conversazione. La moneta è di peso pieno, pesando infatti 3,31 g Grazie a tutti coloro che risponderanno ;)
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  47. La mia più antica è una moneta che non siamo riusciti ad identificare sul forum ma pare sia una siculo punica, forse un ibrido Magari adesso che riesco a fare foto migliori (al tempo avevo solo lo scanner) potremmo ritentare l'identificazione
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  48. [url="http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=2574&view=findpost&p=24395"] Torna a Indice Regole [b]Ausilio alla Regola 1 - Riconoscimento dell'Imperatore e sua collocazione storica[/b]   Vai alla Regola 1[/url] Dati provenienti da ricerca sul web e successivamente rielaborati per [url="http://www.lamoneta.it"] WWW.LAMONETA.IT[/url] [b]Imperatore[/b][b] Titolo[/b][b]anno[/b]Augustus (Ottavianus) Primo Imperatore romano27 a.C. - 14 d.C.AgrippaGenerale31 a.C. - 12 a.C.Tiberius Imperatore 14 - 37 d.C.Drusus figlio di Tiberius23 d.C.Nero Claudius Drusus Fratello di Tiberius+9 d.C.Germanicus Nipote e figlio adottivo di Tiberius+19 d.C.Caius (Caligola) Imperatore 37 - 41 d.C.ClaudiusImperatore 41 - 54 d.C.BritannicusFiglio di Claudius+55 d.C.Nero Imperatore54 - 68 d.C.Clodius Macer Ribelle contro Galba68 d.C.Galba Imperatore 68 - 69 d.C.Otho (Otone) Imperatore 69 d.C.VitelliusImperatore69 d.C.Vespasianus Imperatore69 - 79 d.C.Titus Imperatore79 - 81 d.C.Domitianus Imperatore 81 - 96 d.C.Nerva Imperatore 96 - 98 d.C.TraianusImperatore98 - 117 d.C.Hadrianus Imperatore117 - 138 d.C.Aelius Cesare (Padre naturale di Hadrianus) 136 - 138 d.C.Antoninus Pius Imperatore 138 - 161 d.C.Marcus AureliusImperatore161 - 180 d.C.Lucius Verusimperatore161 - 169 d.C.Commodus Imperatore 180 - 192 d.C.PertinaxImperatore 193 d.C.Didius IulianusImperatore 193 d.C.Clodius Albinus Cesare contendente al trono di Settimio Severo195 - 197 d.C.Pescennius NigerCesare193 - 194 d.C.Septimius Severus Imperatore 193 - 211 d.C.Geta Imperatore211 - 212 d.C.CaracallaImperatore 211 - 217 d.C.Macrinus Imperatore 217 - 218 d.C.Elagabalus Imperatore 218 - 222 d.C.Severus AlexanderImperatore 222 - 235 d.C.Maximinus IImperatore235 - 238 d.C.Gordianus I - AfricanusImperatore 238 d.C. Gordianus II - AfricanusImperatore 238 d.C. Balbinus e PupienusImperatori (Cooreggenza) 238 d.C. Gordianus III Imperatore238 - 244 d.C. Philippus I  - The ArabImperatore244 - 249 d.C.Philippus IIImperatore247 - 249 d.C.Pacatianus e JotapianusUsurpatori248 d.C.Traianus DeciusImperatore249 - 251 d.C.Herennius EtruscusImperatore251 d.C.HostilianusImperatore251 d.C.Trebonianus Gallus Imperatore251 - 253 d.C.VolusianusImperatore251 - 253 d.C.Aemilianus Imperatore253 d.C.Uranius AntoninusUsurpatore in Emesa 253 - 254 d.C.Valerianus I Imperatore253 - 260 d.C.Valerianus IICesare253 - 255 d.C.GallienusImperatore253 - 268 d.C.SaloninusImperatore259 d.C.MacrianusUsurpatore nell'Est dell'Impero260 - 261 d.C.QuietusUsurpatore nell'Est dell'Impero260 - 261 d.C.PostumusImperatore usurpatore della Gallia 259 - 268 d.C.Laelianus Imperatore usurpatore della Gallia 268 d.C.Marius Imperatore usurpatore della Gallia 268 d.C.VictorinusImperatore usurpatore in Gallia 268 - 270 d.C.Caius DomitianusImperatore usurpatore nella Gallia 268 - 270 d.C.Tetricus I Imperatore usurpatore in Gallia 270 - 273 d.C.Tetricus IIImperatore usurpatore in Gallia 270 - 273 d.C.Claudius Gothicus IIImperatore268 - 270 d.C.Quintillius Imperatore270 d.C.AurelianusImperatore270 - 275 d.C.Valabathus Dux RomanorumGovernatore della Palmira271 - 272 d.C.Tacitus Imperatore275 - 276FlorianusImperatore276 d.C.Probus Imperatore276 - 282 d.C.CarusImperatore 282 - 283 d.C.Carinus Imperatore 283 - 285 d.C.NumerianusImperatore 283 - 284 d.C.Carausius Imperatore usurpatore della Britannia287 - 293 d.C.AllectusImperatore usurpatore nella Gallia 293 - 296 d.C.Diocletian Imperatore 284 - 305 d.C.MaximianusImperatore 286 - 305 + 306 - 308 d.C.Galerius MaximianusImperatore305 - 311 d.C.Constantius I (Costanzo Cloro) Imperatore305 - 306 d.C.Severus IIImperatore 306 - 307 d.C.Maximinus II (Daza)Imperatore 309 - 313 d.C.Constantinus I (Magno)Imperatore 306 - 337 d.C.MaxentiusImperatore306 - 312 d.C.Romulus CesareDied - 309 d.C.Licinius IImperatore308 - 324 d.C.Licinius IICesare317 - 324 d.C.CrispusCesare 317 - 326 d.C.Delmatius Cesare335 - 337 d.C.Hanniballinus Usurpatore335 - 337 d.C.Constantinus IIImperatore337 - 340 d.C.Constans (Costante)Imperatore337 - 350 d.C.Constantius II (Costanzo II)Imperatore 337 - 361 d.C.Constantius Gallus Cesare351 - 354 d.C.Magnentius Imperatore 350 - 353 d.C.Decentius Cesare351 - 353 d.C.VetranioUsurpatore350 d.C.Julianus II (l'Apostata) Imperatore361 - 363 d.C.Iovianus (Gioviano) Imperatore 363 - 364 d.C.Valentinianus IImperatore364 - 375 d.C.Valens (Valente) Imperatore364 - 378 d.C.Procopius Usurpatore 365 - 366 d.C.GratianusImperatore 367 - 383 d.C.Valentinianus IIImperatore 375 - 392 d.C.EugeniusImperatore 394 d.C.Magnus MaximusImperatore383 - 388 d.C.Theodosius I Imperatore379 - 395 d.C.HonoriusImperatore395 - 423 d.C.ArcadiusImperatore395 - 408 d.C.Constantinus IIIImperatore407 - 411 d.C.Constans II Usurpatore in Gallia e Britannia408 - 411 d.C.Constantius IIIImperatore411 d.C.JohannesUsurpatore423 - 425 d.C.Theodosius IIImperatore402 - 450 d.C.Valentinianus III Imperatore425 - 455 d.C.MarcianusImperatore450 - 457 d.C.Petronius Maximus Imperatore455 d.CAvitus Imperatore456 - 457 d.C.Leo I Imperatore457 - 474 d.C.MaiorianusImperatore457 - 461 d.C.Regnanti minori in Occidente------461 - 480 d.C.Romulus Augustus Imperatore475 - 476 d.C.Zeno Imperatore 474 - 491 d.C.Anastasius Imperatore 491 - 518 d.C.Justinus I Imperatore 518 - 527 d.C.Justinianus Imperatore527  - 565 d.C.
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