Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      20108


  2. fedafa

    fedafa

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5663


  3. elledi

    elledi

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1826


  4. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      23851


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/15 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti, Segnalo a tutti la nascita di una nuova sezione sul sito della Società Numismatica Italiana, "Le storiche riviste numismatiche italiane" (LINK), nella quale andranno a confluire le raccolte integrali di testate numismatiche che dal XIX al XX secolo sono state pubblicate in Italia. Da oggi è disponibile la raccolta completa del "Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano" LINK Buona lettura a tutti
    6 punti
  2. Purtroppo è un dato di fatto che il 90% del materiale sequestrato finisce negli scantinati/magazini dei musei, molto spesso senza essere catalogato....nella migliore delle ipotesi rimarrà li per decenni e passa...nella peggiore... Mi rendo conto che catalogare sia un compito molto oneroso e faticoso ma a me pare che non ci sia la cultura della catalogazione: nessuno ama farla volentieri: se si tratta di esemplari che ti portano sui giornali e TV allora ok, ma se si tratta di materiale meno rilevante, allora si butta in uno scatolone e ti saluto. Nel mese di Dicembre sono andato a visitare un Museo.....pochissimi visitatori (non piu di cinque), tre operatori alla cassa, altri due in giro a bighellonare....zero sorveglianti.... Si dice sempre che mancano i fondi...io credo che manchi soltanto la voglia di credere in quello che si fa, tanto alla fine del mese lo stipendio arriva comunque.
    6 punti
  3. Ormai le varianti note di questa particolare moneta, sono talmente tante che, un po per pigrizia, un po perché mi manca il Corpus, per classificarlo, ho deciso di far divertire i numerosi giovani appassionati di questa tipologia. In particolare @ che so che ci "esce pazzo", ma non solo. La classificazione presente sul vecchio cartellino che accompagnava la moneta (De Falco), non corrispondeva sicuramente alla reale classificazione. Per cui neanche la cito, perché fuorviante. Notare il cerchio lineare interno su entrambi i lati.
    5 punti
  4. La Zecca di Manfredonia fu attiva dal 1263, anno in cui il Re Manfredi di Svevia (Hohenstaufen) vi trasferì tale funzione da Brindisi, al 1266, anno in cui Manfredi morì, sconfitto dalle truppe di Carlo I d'Angiò, nella battaglia di Benevento. Il Re Manfredi di Svevia (Hohenstaufen), (nacque a Venosa nel 1232 – morì a Benevento il 26 febbraio 1266 in battaglia, sconfitto dalle truppe di Carlo I d'Angiò), ultimo Re svevo del regno di Sicilia, figlio dell'imperatore Federico II di Svevia e di Bianca Lancia di Monferrato, legittimo o naturale, a seconda se si accetta che Federico II la sposò, anche se solo poco prima della sua morte, o se si accetta che la Curia romana disconobbe quel vincolo matrimoniale, per il profondo odio per la casa di Hohenstaufen, fondò sui resti dell’antica Siponto, la città a cui conferì il suo nome in segno di prestigio e potenza, appunto “Manfredonia”, il giorno di San Giorgio nel 1256, conducendovi la popolazione di Fiorentino e di Dragonera, ma, secondo il Palumbo, i lavori di costruzione della città venne iniziata nella primavera del 1259 e gli abitanti s’insediarono all’inizio del 1263. Per tanto anche la Zecca iniziò la sua attività nel 1263. Si ricorda che allora l’anno iniziava il 1 settembre, per cui potrebbe trattarsi della fine del 1262. Nei progetti di Manfredi, Manfredonia era stata designata a fungere da importante centro per i traffici commerciali del Mediterraneo e "Apuliae Caput", capitale della Puglia o meglio di tutto il meridione continentale, dato che allora per Apuliae si intendeva tutto il meridione continentale. Di tale Zecca si conoscono solo due tipologie monetarie: 1) un tarì d’oro, molto raro, e alcune sue varianti rarissime, di cui non avendo esemplari spero che altri li inseriscano; 2) un denaro in mistura, di cui sono note cinque varianti.
    5 punti
  5. scatto con macro 180 mm e canon 5d mark 2 appunto per ottenere risultati di livello professionale.per quanto riguarda photoshop, è stato usato solo per il taglio ed il montaggio. anche se non sono un fotografo professionista (ma vorrei diventarlo) eticamente e numismaticamente trovo scorretto "abbellire" una foto al fine di rendere la moneta più attraente di quello che è in realtá. concetto che ho sempre ribadito, anche nella piccola guida introduttiva sulla fotografia numismatica che ho stilato che trovate negli articoli del forum. la moneta che ho postato è eccezionale, senza se e senza ma, con fondi "speculari" come va tanto di moda dire, e l'attrezzatura che uso per scattare lo è altrettanto, e le infinite prove fatte per migliorarmi, fotograficamente parlando, mi hanno portato ad ottenere risulati fotografici qualitativamente di rilievo. d'altronde, se il mio sogno è quello di scattare per le case d'aste, sarebbe ridicolo se tutte le cose menzionate nel mio sito fossero solo belle parole.
    4 punti
  6. Nella visita mattutina assieme ad altri utenti del forum presso il MNR ho fotografato (finalmente) quello che viene definito come uno stampo per realizzare falsi coronati. Quello che a mio avviso colpisce, al di là del metodo, è l'accuratezza dell'incisione. In diversi (@@eliodoro @@adolfos )abbiamo potuto constatare l'abilità del falsario. Lo "stampo" si presenta formato da due placche metalliche (presumibilmente bronzo o lega di rame) con due perni per il bloccaggio delle stesse posti agli angoli opposti per una migliore chiusura. Vi è poi uno "scivolo" su entrambe le placche da dove veniva versato il metallo fuso e, sulla placca con la croce, due ulteriori "canali" presumibilmente creati come sfiatatoi per la fuoriuscita dell'aria. La moneta da falsificare è del tipo privo di sigle ed è stata riprodotta nei minimi particolari. Si possono infatti osservare i cosiddetti "punti di compasso", la rigatura della croce, la cordonatura sul bordo e del cerchio che delimita il campo con la legenda, l'interpunzione etc. Insomma un bel lavoro. Sarebbe stato interessante osservare il prodotto finale venuto fuori da questo stampo che, a guardarlo, sembrerebbe aver lavorato. Ovviamente sarebbe stato tradito dal fatto di essere stato prodotto per fusione, ma magari nel “mucchio”, riusciva a passare inosservato. Sperando di aver fatto cosa gradita.
    3 punti
  7. Troppo in basso questa discussione...è vero!! Ecco un mio modesto contributo per l'idolo della mia infanzia che resterà sempre nel mio DNA...l'ho preso ad una fiera a PD praticamente al prezzo di emissione (38€)! Stato: S.Marino Valore € 5,00 Tipologia: Argento 925/000 Peso Legale: gr. 18,00 Diametro: mm. 32 Tiratura massima: 8.000 esemplari Disegno rovescio bozzetto: Marcio Petta Disegno dritto bozzetto: Antonella Napolione Modellazione bozzetto: Silvia Petrassi Bordo godronatura: spessa continua Emissione: 22.7.2014 Prezzo emissione: 34€
    3 punti
  8. @@Reficul @@incuso @@francesco77 Avevo già espresso il mio parere positivo su questo nuovo assetto del Forum, e a riprova di ciò, devo dire che da quando sono state riunite tutte le varie sezioni degli Stati Preunitari in un'unica Sezione, oltre alle Borboniche, ho iniziato ad interessarmi di discussioni inerenti monetazioni di altri Stati ed alle monete dei Savoia, che prima non avevo modo di notare. Mi auguro che anche altri amici del Forum abbiano avuto lo stesso impatto con questa novità, che dfinirei "strategica". Complimenti!! Raccomando a tutti di inserire i TAG delle categorie di discussione che aiutano moltissimo a ritrovare i vari raggruppamenti.
    3 punti
  9. Es un cavallo de Ferdinando de la ceca de Napoli senza sigle, de las primeras emisiones. Hay numerosísimas variantes de esta tipología.
    3 punti
  10. Più che non presa in considerazione, direi che è caldamente e faziosamente stata fortemente osteggiata da chi, lavorando all'interno delle istituzioni, se ne è sentito minacciato dall'impietoso confronto prestazionale.....e anche da quella parte degli addetti che nel torbido, evidentemente, ci sguazza .... Quanto all'idea di far vendere alle istituzioni i reperti comuni e presenti in multipli negli scantinati( perché è lì che poi stanno) sfondi una porta aperta per quel che mi riguarda. Soprattutto perché si eliminerebbe il sostrato in cui vivono e prosperano tutte le figure che lucrano sugli effetti di questo proibizionismo di maniera e di comodo. Pensate: se fosse lo stato a cedere certe categorie di reperti, dopo averli opportunamente studiati e repertoriati, che senso mai avrebbe l'esistenza di un mercato clandestino per quegli oggetti? Tutta la pletora di traffichini e trafficoni che adesso si mettono intasca fior di soldi "esentasse" sparirebbe all'istante con soli benefici per tutti, lo stato che incasserebbe ( e si rimangerebbe anche quelli, visto chi ci governa) e gli acquirenti , che, finalmente, non dovrebbero più preoccuparsi del problema falsi e sveglie mattutine inopportune. Un progresso non da poco. Uniche vittime i traffichini che rimarrebbero disoccupati, ma non me la sento di piangere per questo. Le monete, per la loro intrinseca natura di ripetitività seriale, sarebbero il soggetto principe di una tale rivoluzione.
    3 punti
  11. TAGLIO : 2 Cent STATO : San Marino TIRATURA 2002 : 120.000 AUTORE : Frantisek Chochola - Lorenzo Frapiccini TEMA : Statua della Libertà MATERIALE : Acciaio (94,35%) placcato con rame (5,65%) DIAMETRO : 18,75 mm. SPESSORE : 1,67 mm. PESO : 3,06 gr. CONTORNO : Filetto orizzontale in incuso La Statua della Libertà si trova nella Repubblica di San Marino in Piazza della Libertà, tra il Palazzo Pubblico e la Parva Domus Realizzata nel 1876 in marmo bianco di Carrara è opera dello scultore Stefano Galletti (1832-1905). Simbolo della libertà della più antica Repubblica, la statua rappresenta una guerriera che avanza fiera con una mano tesa in avanti e con una bandiera al fianco. La testa è cinta da una corona con tre torri che rappresenta la città fortificata di San Marino.
    3 punti
  12. Altro mio secondo pezzo, descrizione: LIVORNO Cosimo III de'Medici, 1670-1720. Tollero 1703 tipo Senile. Ar gr. 27,02 COSMVS III D G MAG DVX ETRVRIAE VI Busto a d. coronato e con lunga capigliatura. Rv. ET PATET ET FAVET Veduta del porto di Livorno. CNI 69/71; Gal. XLVI; Di Giulio 145;MIR 64/18. Molto Rara. Delicata patina. questa è eccezionale, le foto sono col cellulare forse non rendono, anzi non esprimono, ha fondi quasi specchio rilievi nitidi e pungenti..siamo sopra lo splendido. al rovescio dopo la scritta PATET in alto vi è una leggera escoriazione di metallo, dovuta all argento in fase di coniatura..piccole imperfezioni tipiche di questi grandi moduli Medicei. anche per questa moneta la raffigurazione cambia dai precendenti Tolleri del porto, in questa il Granduca è raffigurato in età più matura, busto senile.. @@dabbene @@nando12 @@tommydedo vi piace? mi spiace per le foto al cell mi spiace tanto non le rendono grazia..
    2 punti
  13. La corona di Castiglia è il nome dato all'entità nata dalla fusione dei regni di Leon e di Castiglia e così ne viene descritto lo stemma: Scudo inquartato: 1º e 4º di rosso, un castello d' oro finestrato d' azzurro; 2º e 3º d'argento, un león porpora coronato d'oro, armato e lampassato di rosso. Al timbro, elmo reale con corona, cercine e svolazzi nello stesso colore. Come cimiero, un castello d'oro finestrato d'azzurro cimato da un leone di porpora uscente, coronato d'oro, con una spada d'argento guarnita d'oro nella destra e un mondo crociato d'oro nella sinistra. A quanto pare il cimiero è costituito dall'unione di Castiglia e Leon. Il dragone invece è parte dello stemma d'Aragona, infatti viene nominato come: El senyal real del rei d'Aragón (il simbolo regale del re d'Aragona) quindi i tre elmi presenti sullo stemma recano i simboli della Spagna: Leon, Castiglia e Aragona Ormai sulle corone e l'araldica riesco a cavarmela :D E credo che una risposta ai quesiti di junomoneta può esserci stata, poi non so come siano andati a finire i suoi studi a riguardo, certo non sono gli Avalos prospettiati dal mero :D http://www.lamoneta.it/topic/75536-filippo-iv-9-cavalli/?hl=%2Bnapoli+%2Bcavalli+%2Bdrago#entry1176568
    2 punti
  14. Beh a questo punto mi sembra necessario postare qualche foto... Frazione di siliqua (0,26 g) attribuita a Sergio I (candidata votata da @@adolfos) Denaro antiquiores di Leone III con Carlo Magno (più attinente alla sezione secondo il parere di @@dabbene)
    2 punti
  15. Il problema alla base di tutto è che ogni introito di monete sia proveniente da scavi, donazioni o acquisti deve essere subito catalogato, inventariato, fotografato, se non viene fatto le monete non esistono di fatto, non c'è alcuna prova tangibile della loro esistenza, poi tutto il resto segue....non dimentichiamo che le monete donate allo Stato o alle Civiche sono poi di tutti e devono essere tenute come beni da tutelare, proteggere, divulgare, le donazioni hanno come scopo sempre che siano di pubblica utilità, quindi visionabili e a disposizione....
    2 punti
  16. Andrea, dai io concordo con molte cose che dici, però così si esagera . Purtroppo per via del regolamento ( spesso inflessibile , ma che purtroppo devo far rispettare ) non si possono inserire link diretti di vendita o indirizzi email in chiaro . Però basta rivolgersi in MP agli utenti e a me hanno sempre risposto . I nomi dei venditori, i link ai siti, gli indirizzi e mail . Ora, non voglio pensare che lo facciano cn me soltanto perchè sono curatore, mi rifiuto proprio di pensarlo . Poi , ce ne sono tante di mele marce , ma non tutte , anzi la maggior parte non lo sono . Non prendere parte alle attività del Forum non vuol dire necessariamente essere speculatori o egoisti, soltanto questo intendevo :good:
    2 punti
  17. Ed ecco cosa mi ha rifilato stamane il buon giornalaio...difficile accorgersi che non è un 5 eurocent.. :crazy:
    2 punti
  18. @@anto R Hai sicuramente ragione :) . Tuttavia l'esemplare che ho presentato riguarda la prima emissione del Senato Romano e non della zecca di Roma in particolare. Capito mi hai? :) Secondo me, anche se il discorso è lungo e complesso, la prima produzione potrebbe risalire alle bizantino-papali. Argomento sicuramente da approfondire. E comunque l'Alto Medioevo non è il mio campo...... Saluti a tutti
    2 punti
  19. un gran buongiorno a tutti....... :good: ....un altra monetina di quella con il A...pare piu fine e piccola.... 0.31 grs,per 10mm di diametro........ormai si potra dire che quella cugina carnale dei minutini,circolavanno.... :) ...e semprecurioso vederne torna un esemplare.... :)
    2 punti
  20. Passo io allora a una zecca del sud e vado in Puglia a San Severo......, ne avevamo anche parlato sul forum e la storia di questa moneta è decisamente interessante. Essendo la moneta una sola, tra l'altro in due soli esemplari, e un altro però ritenuto falso, mi sento di non sbagliare su quale fu la prima moneta di questa zecca :blum: e allora raccontiamo.... Nel 1903 il generale Giuseppe Ruggero pubblica una nota sulla RIN " Un tornese di Sansevero " in cui parla e descrive il pezzo ritenuto unico conservato nella Collezione Reale. Si tratta di una moneta che era stata regalata al re quell'anno dal Sign. Emanuele Viviani di La Spezia. Il Ruggero parla di coniazione della moneta in un momento di autonomia della città nel periodo di circa la metà del XV secolo. Il Cagiati riprese successivamente l'argomento che venne poi inserito nel CNI con dati metrologici e immagine della moneta stessa. Cagiati parla di Sansevero che non ebbe mai autonomia di diritto ma nel contempo dice che " in quei tempi era facile attribuirsela di fatto, per qualche tratto più o meno breve....." e il riferimento temporale è sempre la metà del XV secolo. Due sono gli esemplari conosciuti, come già detto, dei tornesi di Sansevero, assomigliano a quelli di Campobasso, sono in rame e hanno fatture similari. Il Ruotolo sostiene essere verosimile il fatto che il Conte Nicola di Monteforte nel periodo in cui fece battere monete in Campobasso lo fece anche per Sansevero. C'erano degli intrecci parentali in tutto questo, il conte di Campobasso era genero di Paolo di Sangro, signore di Sansevero che aveva sposato la figlia Altabella. Furono monete per lucro, certo differenti dai tornesi di Acaja che superavano una lega del 25% d'argento, il Ruotolo illustra anche l'altro esemplare che differisce da quello del CNI per le leggende con le rappresentazioni nei campi invertite. Sempre il Ruotolo presenta anche un falso moderno e dice di averne visto un altro sempre opera dello stesso falsario ; ci sono anche falsi comunque per Campobasso. Quindi una storia interessante, pochissimi pezzi, coniati per un brevissimo lasso di tempo, per lucro a quanto pare, con una zecca che non si sa bene dove fosse, forse nel centro abitato, una storia numismatica questa volta di una zecca poco conosciuta del Sud, allego le immagini tratte da " Il denaro tornese nell'Italia meridionale " di Davide Fabrizi....ora però passerei ad altri....scegliete voi.... :blum:
    2 punti
  21. Personalmente uso le capsule, tenendole temporaneamente all'interno di vassoi in floccato (l'unico sistema poco costoso ma abbastanza elegante). Dato che però mi ero stufato di tenere i vassoi in uno scatolone, e dato che le soluzioni disponibili in commercio per contenere i vassoi costano un occhio della testa, ho deciso di costruirmi un monetiere. Alla fine non è risultata una cosa economica come pensavo (tra legname e maniglie per due cassettiere ho speso più di 100 euro!), però il risultato mi soddisfa, e anche costruirle è stato divertente. Visto che ho impiegato molto tempo a progettarlo, ho pensato di scrivere un veloce tutorial che spero possa essere utile come spunto a chi eventualmente volesse fare lo stesso. Non so se sia il caso di inserirlo da qualche altra parte, quindi mi limito per ora a postarlo qui. Tutorial-monetiere.pdf
    2 punti
  22. Chiedo scusa a Sanni se non ho ben compreso il suo post... dove è stato scritto che quasi tutti i falsi prodotti sono privi di sigle? Quali sarebbero le ipotesi che lasciano strascichi di cattivi pensieri? Stiamo parlando di uno stampo per creare false monete attraverso una fusione, non parliamo di conii a tuo dire che "potrebbero essere perfetti". A questo punto vengono in mente a me cattivi pensieri... che ancora una volta, con frasi apparentemente innocenti, ci si diverta a lanciare qualche "frecciatina" rischiando di strumentalizzare nuovamente una discussione trasformandola in una potenziale polemica. Spero che i miei cattivi pensieri siano frutto di errata interpretazione e nel caso chiedo scusa ma magari, per evitare certe incomprensioni, basterebbe essere meno sibillini.
    2 punti
  23. Ma così è troppo perfetta! a proposito... complimenti! Posso solo spatinarla e farci un foro per usarla come ciondolo ok? :crazy:
    2 punti
  24. Mi dimenticavo che è possibile scaricare il lavoro di Lazzarini anche in formato pdf direttamente dalla Revue Suisse de Numismatique, con migliore qualità (adesso ho adeguato ingombro per poter allegarlo): Lazzarini 2005 monetazione Halykiai.pdf
    2 punti
  25. Taglio: 2 Euro Nazione: Spagna Anno: 2014 Tiratura: 8.000.000 Conservazione: BB+ Località: Trieste Note: NEWS !
    2 punti
  26. Certo che un minimo di grazia nel chiedere non guasterebbe, ti ricordo @@Gabriele1996 che questo forum non è una caserma, ( ma se sei del 1996 manco l'hai viste le caserme!) e gli ordini non si danno. Hai anche sbagliato la sezione essendo una medaglia papale avresti dovuto inserirla nella relativa sezione. saluti. TIBERIVS
    2 punti
  27. L'Italia potrebbe guadagnare un sacco di soldi vendendo a prezzi di mercato (non svendendo) i reperti archeologici ripetitivi, soprattutto monete comuni, cocci di anfore,... Basterebbe una modifica legislativa, non si tratta di cambiare la Costituzione. Ma per l'immaginario collettivo ogni coccio o denario romano è un reperto archeologico di valore inestimabile e temo che una simile legge risulterebbe molto impopolare ai non addetti al settore (vendere la storia ai privati? un altro favore ai soliti ricchi, meglio lasciarli a marcire nei musei che però sono di tutti).
    2 punti
  28. Giusto per far vedere che sono già in circolazione. Non avevo il tempo di scannarizzarla.
    2 punti
  29. Buongiorno ho il piacere di mostrarvi 6 prutah della mia collezione. Le monete non sono ben conservate, ma sono attraenti in quanto testimoni di un periodo storico antico e affascinante . Il contesto è la Giudea negli anni dell'occupazione romana e della vita di Gesù. Le prutah circolavano tra la gente povera. Moneta citata anche nel vangelo in merito ad un'offerta effettuata da una povera vedova. Purtroppo tra le sei monetine in visione non c'è la prutah della vedova. A partire dalla prima in alto a sinistra in senso orario: prutah di Marcus Ambibulus 9-12 d.C., prutah di Erode Agrippa 41-42 d.C, prutah di Erode Archelao figlio di Erode il Grande 4 a. C. - 6 d.C., prutah di Marcus Ambibulus 10 d.C., prutah di Erode Agrippa 41-42 d. C., prutah del periodo della rivolta giudaica 66 - 70 d. C. Saluti Antonio
    1 punto
  30. 1809 NAPOLEONE BATTAGLIA DI WAGRAM - La medaglia non riguarda l'Italia e l'autore è LUIGI MANFREDINI coniata alla zecca di Milano. A mio giudizio non è originale, è postuma, potrebbe essere in piombo ramato o galvano. Da TURRICCHIA IL VENTENNIO NAPOLEONICO IN ITALIA ATTRAVERSO LE MEDAGLIE furono distribuite 51 medaglie in oro, 362 in argento e 2092 in bronzo.
    1 punto
  31. Ritengo invece che abbia sbagliato il perito. Dalla foto si vede D.....LO (Dandolo)
    1 punto
  32. Perchè andare fino a Barletta quando lo teniamo sotto casa? @@francesco77 Port'Alba a Napoli, sotto la statua di s. Gaetano
    1 punto
  33. Questi tuoi tolleri mi fanno sempre impazzire!
    1 punto
  34. Stesso lotto, Magnus Maximus? Zecca Costantinopoli ric IX 29a?! D/ D N MAG MAXIMVS P(F?)/(A?) VG una delle due manca! R/ SPES ROMANORVM esergo T CON? Confermate?
    1 punto
  35. Potevi pure tagliare di più il tuo nome e ingrandire la moneta, così si gustava meglio :blum:! Scherzo ovviamente :good:
    1 punto
  36. Ciao sembra un asse
    1 punto
  37. gli oblò vanno bene per tutti i tipi di monete. Se si vuole una sicurezza per quanto riguarda il rame, è cioè vederlo rosso e conservarlo, consiglio le bustine in acetato sigillate con la sigillatrice, rimarranno tali e quali come le metterete. Anche le capsule vanno benissimo. L' unica cosa che non dovete mai fare è il conservarle nelle classiche bustine in PVC, quelle standard per intenderci.
    1 punto
  38. personalmente ( e certamente sbaglio.... ) considero e suggerisco di considerare con estrema cautela le valutazioni di catalogo per le monete e oselle veneziane, molte valutazioni mi sembrano molto gonfiate, poi per carita' mi sbagliero' io, saluti.
    1 punto
  39. @@jagd Bella, Giovà Per me è un Matzke Tipo H4a infortiatus (1129-1150/60). Probabilmente la bianchitura è svanita nel tempo per vari motivi lasciando in evidenza il metallo vile. Sentiamo anche altri pareri. Un abbraccio a tutta la Corsica cari saluti
    1 punto
  40. gran buongiorno a tutti.... :lol: ...un quadrato 16x16 mm di 0.76 grammi......curiosamente sembre di rame... fa sempre piaccere vederne una....di queste incredibile monete....!! :lol:
    1 punto
  41. Ciao è un sesino di Piacenza, al verso la scritta è SALUS MUNDI, per sapere chi è, dovresti riuscire a decifrare i numeri romani dopo il DUX al diritto a ore 17.
    1 punto
  42. Ciao cercala su aste on line da inserzionisti fidati come lanz o roma ecc è una moneta abbastanza comune. Silvio
    1 punto
  43. Premesso che è una moneta da veder in mano, esaminandola dalle foto direi SPL+/qFDC. Quelle postate da @@Il*Numismatico e @@francesco77 sono un'altra storia!!
    1 punto
  44. Più che numismatico direi collezionistico, ma credo che abbiano un discreto mercato solo in america dove vengono vendute le serie complete : http://www.ebay.it/sch/i.html?_odkw=AAFES&LH_PrefLoc=2&_from=R40%7CR40%7CR40&_osacat=0&_from=R40&_trksid=p2045573.m570.l1313.TR0.TRC0.H0.XAAFES+pogs&_nkw=AAFES+pogs&_sacat=0
    1 punto
  45. Se lo vendesse lo stato regolarmente il ricavo arricchirebbe il popolo. Se lo vendono ladri, ricettatori e tombaroli (come avviene ora) si arricchiscono le mafie. E' come la prostituzione. E' giustissimo che lo stato sequestri i beni in mano alla malavita. Ma poi, si dovrebbe decidere: - sono unici e hanno valore storico: bene, allora esponiamoli in un museo on tutte le cure del caso; - sono banali e ripetitivi: mettiamoli in asta e tiriamo su un po' di soldi che di questi tempi non fanno male. L'ipotesi di lasciarli nascosti in uno scantinato non dovrebbe nemmeno venir complicata, è economicamente uno spreco.
    1 punto
  46. La mia comprensione è che questi AAFES (Army and Air Force Exchange Service) "pogs" sono ancora un po ' difficile da ottenere, quindi probabilmente hanno qualche valore numismatico modesto. Si potrebbe lanciare sulla Net alcuni. E poi come hai già detto, hanno valore di altre, più personale. :) v. ------------------------------------------------------- My understanding is that these AAFES (Army and Air Force Exchange Service) “pogs” are still somewhat difficult to get, so they likely have some modest numismatic value. You might cast about the Net some. And then as you’ve already said, they have other, more personal value. :) v.
    1 punto
  47. Per restare in Emilia..... andiamo a Ferrara. Il Bellesia cita che che il comune nel 1164 ottenne da Federico I la conferma di tutti i privilegi già ottenuti con l'aggiunta di altri privilegi....nel diploma in questione non si accenna esplicitamente al diritto di battere moneta ma tutti gli autori, dal Muratori in poi (Bellesia compreso), considerano questo l'atto che pose il primo germe per la nascita della zecca di Ferrara. La prima citazione documentale di monete ferrarese viene fatta risalire dal Bellini a documenti del 1187, molti anni dopo l'ipotizzata concessione imperiale. La prima moneta emessa dalla zecca ferrarese fu il denaro imperiale o Ferrarese (anche Ferrarino).il cui valore era pari ad un dodicesimo del soldo ferrarese che, a detta del Bellini, rimase però come moneta ideale ed immaginaria. La moneta al dritto riporta nel giro la legenda INPERATOR, nel campo le lettere F.D.R.C. che fanno esplicito riferimento alla concessione dell'imperatore Federico I. al verso, nel giro la legenda FERARIA, nel campo la croce dritto (ex asta Artemide) verso a presto Mario
    1 punto
  48. Provo a motivare le mie valutazioni: 100 lire 1958 : la moneta ha circolato si vede dalla presenza di molti segnettini e dallo sbiancamento sui rilievi, io la valuto Spl/Spl+ (il dritto Spl che avendo i rilievi pù alti del rovescio è anche il primo a rovinarsi, mentre il rovescio Spl+ perché ha meno striscetti ed è più fresco). 50 lire 1954 : la moneta ha circolato pochissimo è praticamente non circolata, in genere le 54 lire 1954 in Fdc presentano un fondo ghiacciato quasi satinato e sono impresse egregiamente, questa moneta non presenta queste caratteristiche, l'ho valutata Spl-Fdc ossia una mezza via tra lo Spl ed il Fdc. 100 lire 1956 : la moneta ha i fondi ed il lustro di una moneta non circolata, non sono presenti sbiancamenti memmeno sui rilievi del collo al dritto, alcuni segnettini sono presenti al dritto, mentre il rovescio oltre a qualche sengnettino ha anche il bordo con dei colpettini (ore 10 e forse ore 2 e 3) per questo a mio avviso la moneta al dritto e qFdc e avendo fatto pesare i colpetti al rovescio Spl+ (qFdc/Spl+).
    1 punto
  49. Ciao @@antonio bernardo, complimenti...anch'io condivido la passione per le prutah...ne ho pochine, però, solo tre...
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.