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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/18/15 in tutte le aree
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Buonasera a tutti voi. mi chiamo Carmine e sono di Napoli, ho 16 anni e sono circa 3 mesi che mi sono avvicinato a questo mondo...da quando son piccino sono un appassionato di storia..mi piace tutto ciò che possa raccontare..da un sasso, una moneta, a un semplice chiodo..ogni cosa che possiede ruggine o una semplice patina mi trasmette emozioni. Mi sono sempre piaciute le monete..ho sempre voluto iniziare a collezionarle, però fino a qualche mese fa pensavo che anche la più comune delle monete romane costasse migliaia di euro, finchè per sbaglio mi sono imbattuto in questo forum. Purtroppo i miei genitori non condividono questa mia passione, e le passioni in generale..quindi non ho molte possibilità di acquisto, se non una monetina ogni tanto..ma di basso valore. So che questa discussione non sarà poi tanto interessante..ma mi sembra giusto che appassionati come voi sappiano che in giro, ci sono ragazzini di 16 anni che alla semplice osservazione di una moneta provano una sorta di emozione, e iniziano ad immaginare la storia di quella piccola monetina, che per anni è stata nascosta sotto i nostri piedi. CARMINE12 punti
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Taglio: 2 Euro TDR Nazione: Slovenia Anno: 2007 Tiratura: 400.000 Conservazione: SPL Località: Trieste7 punti
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Salve, Quando interagisci in un ambiente sano e libero da stupidi vizi condividere è bello, non per vanità, ma per gioire e far gioire delle proprie passioni. Per questo mi piacerebbe se decideste di inviare l'immagine del Matapan, a vostro avviso più bello (non necessariamente più raro o prezioso), presente nella vostra collezione. Credo sia una bella soddisfazione ed aiuti anche ad ampliare lo spettro conoscitivo della qualità degli esemplari in circolazione. Se poi al pezzo è legato qualche aneddoto particolare (circa la sua provenienza, caratteristica o acquisto), tanto meglio! ? Io ho pochissimo, ma tra tutti questo è quello che preferisco. Ringrazio tutti coloro che si uniranno a me e tutti quelli che apprezzeranno.3 punti
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Tra le varie invenzioni di tattica militare romana spicca tra tante per originalita’ quella che a prima vista sembra una soluzione semplicissima , quasi ovvia a farsi , cioe’ la formazione a Testuggine , ma che al contrario non era cosi facile da immaginare e mettere in pratica ; infatti credo che non fu mai applicata in battaglia sia campale , sia da assedio , da nessun esercito prima dei Romani . Non conosco con certezza chi fu l’ inventore di questa strana , funzionale ed ermetica formazione tattica , potrebbe essere stato Marco Antonio nel corso delle sue guerre orientali , perche’ Cassio Dione ne parla come gia’ esistente in una di queste circostanze , atta a difendersi dalle frecce dei Parti , certamente se non fu Marco Antonio , fu un personaggio vissuto piu’ o meno in questa epoca di fine Repubblica , potrebbe essere stato anche Silla , Licinio Lucullo , Crasso o Pompeo Magno , quando Roma incrocio’ le sue armi con gli eserciti Orientali di Mitridate Re del Ponto , di Siria , di Armenia o dei Parti , molto abili nell’ uso e nel tiro con l’arco , loro principale arma di offesa . Cassio Dione credo sia stato il primo e forse unico scrittore a descriverci dettagliatamente come questa Testuggine era formata e come agiva in battaglia , cosa che vedremo sotto , inoltre sappiamo con certezza che la Testuggine , come formazione tattica , era in uso corrente al tempo di Traiano , infatti ne abbiamo una nitida rappresentazione in un momento cristallizzato sulla sua Colonna quando un gruppo di legionari assedia un Castellum dei Daci proteggendosi con gli scudi dagli oggetti lanciati dai difensori delle mura , appunto con questo tipo di formazione . Ora tralasciando le varie rappresentazioni piu’ o meno reali viste su film , documentari televisivi o raffigurate su libri , affidiamoci invece completamente alla descrizione fatta da Cassio Dione , contemporaneo dei fatti , inoltre Governatore di Provincia e Senatore , il quale sicuramente ebbe modo di osservare dal vivo come la Testuggine veniva formata e come agiva ; quindi non resta che leggere la sua descrizione . Prima di concludere questa breve premessa , una considerazione di carattere militare ; quando i Romani dovevano per necessita’ affrontare e difendersi dagli arcieri o dai frombolieri nemici , prima del corpo a corpo con la fanteria avversaria , oppure se attaccati da forze di cavalleria catafratta , del tipo dei Parti che erano usi lanciare nuguli di frecce nel mucchio della fanteria avversaria , in questi due modi di offesa , impenetrabili pero’ ai dardi e ai proiettili in pietra , tramite appunto la formazione a Testuggine , riuscivano cosi’ a superare l’ effetto micidiale di queste due armi di offesa nemiche . Da : Cassio Dione , Storia Romana , Libro XLIX , Tomo XXX “Descrivero’ adesso la testuggine e come essa si forma . Le bestie da soma , i soldati armati alla leggera e i cavalieri , vengono collocati nel mezzo dello schieramento ; una parte degli opliti armati di scudi oblunghi , cilindrici e cavi , si dispongono all’ intorno sui limiti estremi , a forma di quadrato e rivolti verso l’ esterno protendendo in avanti gli scudi , coprono tutta la massa . Gli altri , cioe’ quelli che hanno gli scudi larghi si raccolgono nel mezzo , tutti stretti tra loro , e alzando gli scudi a difesa propria e di tutti . In questo modo non si vede per tutto lo schieramento altro che scudi , e tutti sono al riparo dai dardi nemici , a motivo della compattezza della formazione assunta . Tale formazione e’ cosi’ salda che sopra di essa si puo’ anche camminare e possono persino andare cavalli e carri , ogniqualvolta i Romani si trovano in luoghi cavi e stretti . Questa dunque e’ la forma che assume lo schieramento , e ha preso il nome di <<Testuggine>> per la sua robustezza e per il sicuro riparo che offre . I Romani vi ricorrono in due casi , quando si avvicinano ad una fortezza per conquistarla o quando circondati da ogni parte da arcieri nemici , si inginocchiano tutti contemporaneamente compresi i cavalli che sono stati ammaestrati a piegare le ginocchia e a distendersi per terra . Cosi’ fanno credere al nemico di essere sfiniti , quando poi si avvicinano i nemici si alzano all’ improvviso e li annientano” Questa la testimonianza e descrizione della Testuggine fatta da Cassio Dione ; a leggere il testo si capisce bene come le rappresentazione odierne siano semplicistiche e approssimative , infatti sembrerebbe da quanto letto che questa formazione di emergenza comprendesse non un solo piccolo reparto della Legione , ma tutto il complesso , cioe’ fanti , cavalieri , cavalli compresi e bestie da tiro , lasciando fuori solo i carri , protetti forse solo da un piccolo distaccamento della Legione ; insomma a vedere la formazione a Testuggine , da parte del nemico , doveva gia’ a vista incutere paura e terrore vedendo un enorme blocco compatto e inviolabile di scudi con all’ interno uomini pronti a colpire , senza ricevere offese . Per quanto riguarda la Testuggine nel caso di assedio a citta’ nemica , questa manovra e’ meno chiara come movimento e come in realta' avvenisse , probabilmente doveva essere formata solo dai fanti che si avvicinavano protetti dagli scudi alle mura e una volta raggiunte le mura dalla prima fila si arrestava , poi con l'uso di picconi o di arieti forse minavano le mura , oppure tramite scale iniziavano la scalata alle mura , oppure , ipotesi meno plausibile , permettevano agli ultimi uomini della fila , quelli piu' lontani dalle mura , di salire sugli scudi di quelli piu’ vicini alle mura , sempre protetti dagli scudi e cosi’ via fino a formare una alta torre umana , raggiungendo infine i merli ; mentre i Legionari della Testuggine che avevano formato la base della torre umana , cioe' i piu' vicini alle mura , attendevano per entare l’ apertura delle porte della citta’ assediata . Doveva comunque essere una monovra di assedio congiunta con altri sistemi di assedio : arieti , catapulte , torri in legno ecc. in quanto la Testuggine da sola non credo avesse la capacita' di espugnare da sola un Castello o tanto piu' una Citta' nemica ; la sua forza principale doveva essere prettamente campale .3 punti
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La sua politica economica, però, non fu brillante: aumentò la paga ai soldati, che nel frattempo aveva triplicato, e per sopperire la spesa abbassò il valore dell'intrinseco, rispetto al nominale. Questa manovra ebbe due conseguenze: la tesaurizzazione del metallo prezioso e l'inizio di quell'inflazione che porterà alla crisi del III secolo. Una bellissima figura, ma un po' sbadata diciamo ;)3 punti
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Se dovessi scegliere tra i due, propenderei per Ruggero Borsa, sopratutto per le lettere Rv; Roberto il Guiscardo, nel nome, non le contiene. Il RVCATA ha nella mano sinistra una spada, nella mano sinistra una croce e una palma della vittoria sulla sinistra, guardando la figura. Il Borsa avrebbe ribattuto una sua stessa moneta (forse), ma perche'?. Celebrava una vittoria (quale?) e un'alleanza con il Papa?. Perche non usare un tondello nuovo? Per necessita immediata? Dove? a Salerno, ad Amalfi, a Capua? A mio parere occorre approfondire le vicende storiche e le battaglie che coinvolsero il Borsa nell’area della Campania; cio’ per avvalorare od escludere che sia stato coniato da lui. Pero’ mi sembra che lo stile del RVCATA non sia quello delle monete del Borsa. La Travaini prospetta anche un’altra ipotesi: che si tratti di un personaggio diverso (forse di rango inferiore). Non so se questa ipotesi possa essere valida; questo ipotetico personaggio avrebbe dovuto avere un grande potere e l'autorizzazione per battere monete. Tuttavia un esempio lo abbiamo: Fulco de Basacers (1083–????). Nel rovescio della moneta, le lettere CA_TA, potrebbero non indicare una citta’, ma il titolo di chi lo fece coniare. Potrebbe essere Catapano e la tilde o trattino su CA lo potrebbe avvalorare. Il titolo di “Catapano”, oltre che proprio dei bizantini, venne conservato anche dai Normanni, i quali lo attribuivano a funzionari con compiti differenti (al governatore di citta’, o a un magistrato giudiziario, o all’ufficiale dell’armeria. E’ interessante approfondire anche questa ipotesi. Ad esempio il Borsa ebbe questo titolo? Piu’ procediamo con questa ricerca e piu’ mi convinco che l’articolo che scrissi “IL MISTERIOSO FOLLARO “CA-TA”- Un modo sui generis di ricerca”, e’ superato sopratutto per la ribattitura di Ruggero Borsa. Non mi vergogno di ammettere il mio grosso errore. Sicuramente saro' criticato; mi si dira' che avrei dovuto approfondire molto meglio le ribattiture, etc. Rispondo subito dicendo che gli autori del passato ed anche del presente hanno attribuito questa moneta a tanti monarchi ed hanno litigato per le ribattiture (Prota e Dell'Erba). Amedeo3 punti
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Buongiorno a tutti, finalmente possiamo comunicare gli orari ufficiali delle conferenze che si terranno nella giornata di sabato 28 marzo. Le conferenze saranno suddivise tra il mattino ed il pomeriggio, al termine di ogni singola conferenza troveranno spazio le domande che i presenti vorranno porre ai relatori mentre, nella pausa pranzo, noi lamonetiani potremmo fare un mini raduno culinario :). ore 10.00 - breve presentazione di alcune novità editoriali. ore 10.45 - Introduzione al ciclo delle conferenze e messaggio di benvenuto. ore 11.00 - Professore Pierluigi Baima Bollone : “Giustiniano II e la riproduzione del volto della sindone sulle sue monete” ore 11.40 - Professore Giulio Fanti: "Analisi numismatica delle raffigurazioni bizantine di Gesù Cristo e loro influenza nel mondo" ore 12.20 - Professor Fiorenzo Catalli: “Le presunte monete deposte sugli occhi dell'uomo della Sindone”. ore 12.30 - fine primo ciclo di conferenze ore 14.30 - Professore Fiorenzo Catalli: “Costantino I e la sua falsa o presunta conversione” ore 14.50 - Matteo Siciliano (@Matteo91): "I simboli cristiani nella monetazione costantiniana: ruolo politico ed aspetti evolutivi" ore 15.30 - Alain Gennari (@Poemenius): “Simboli cristiani su monete romane, lo staurogramma nel panorama dei monogrammi cristologici” ore 16.00 - Alain Gennari e Alberto Trivero Rivera (@antwala): “Il solido nuziale di Marciano e l'introduzione dell'immagine di Gesù sulla moneta” ore 16.30 - fine secondo ciclo di conferenze ___________________________________________________________________________ Sulla scia dell'importante iniziativa http://www.lamoneta.it/topic/134396-con-i-giovani-il-28-marzo-a-milano/#entry1535411 portata avanti dal nostro @@dabbene, anche a Torino abbiamo pensato di premiare la cultura mettendo a disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta al banco del forum LaMoneta.it, un catalogo Montenegro (edizioni fuori commercio) in omaggio. Questa preziosa iniziativa mira a portare la cultura numismatica in tutte quelle famiglie in cui possa esserci un potenziale neo-numismatico sia esso giovane o giovanissimo oppure più avanti con gli anni ma pur sempre con una viva sete di cultura. Spargete la voce :good:3 punti
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volevo condividere con voi il sistema che ho ideato una quindicina di anni fa per conservare le mie monete. In pratica utilizzo dei normali fogli d'album, come base ho usato un cartoncino colorato sul quale ho applicato dei fogli descrittivi stampati a pc. Mi permette di personalizzare al massimo la disposizione e la raccolta e la scelta dei pezzi, quindi posso inserire varianti desiderate. Le descrizioni sono scopiazzate un po' dal catalogo Gigante 2000 e un po' da un vecchio Bobba del 1970. Adesso con le nuove tecnologie informatiche e stampanti a colori il tutto si può senz'altro migliorare, inserendo nuove grafiche o fotografie. Non è un vassoio in velluto, è un po' grezzo, contiene errori, ma può essere da spunto per collezioni non troppo impegnative per chi non vuole legarsi a quanto imposto dai fogli prestampati tipo masterphil, abafil e simili. Spero vi piaccia. ciao!2 punti
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Periodo di sostituzione per alcuni esemplari della mia collezione 20 Centesimi Esposizione di Milano 1906 Vittorio Emanuele III D/ ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE MILANO 1906 in caratteri incusi su un nastro svolazzante attorno alla testa di fronte dell’Italia. R/ In alto su un nastro VALEVOLE NELL’INTERNO DELL’ESPOSIZIONE nel campo CENT/20 e in basso DAL/COMITATO/CONVERTIBILE AL PORTATORE/IN MONETA LEGALE DURANTE L’ESPOSIZIONE . A sinistra lungo il bordo S.JOHNSON-MILANO e lungo il bordo a destra CA in monogramma e INC T/ Liscio Diametro 27,50 , peso grammi 9,08/86 (sul simonetti viene riportato gr.14,78 per un esemplare presente nella Collezione Rocca ? ) Simonetti 292 ; Gigante 2 pag.288 Questi Gettoni sono stati coniati anche in oro (100 esemplari numerati venduti a 100 lire ciascuno) e in argento (1000 esemplari numerati venduti a 10 lire ciascuno) Qui trovate un esemplare in argento : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GVE3/0 Incisore Angelo Cappuccio ; Modelli Egidio Boninsegna (segnala Fabio Gigante nel suo catalogo che :”Prima di questa nota la Direzione della Johnson dichiaro’ , per iscritto nella confezione di un recente riconio di questo gettone, che il volto femminile raffigurato al dritto era quello di Cerere e che l’ autore dei modelli era Giannino Castiglioni anziché Egidio Boninsegna. Secondo l’ articolo pubblicato sulla Rivista Italiana di Numismatica nel 1906 riguardo a questo gettone il volto femminile raffigurato al dritto sarebbe quello di Minerva tra le due statue dell’ arte e dell’ industria. Sempre sul Gigante e’ riportata una interpretazione data dal sig. Cesare Johnson secondo la quale il volto rappresenta l’ Esposizione Milanese e le due statuette sono quelle dell’ industria italiana e svizzera unite dal Traforo del Sempione aperto nello stesso anno 1906 Nelle Pagine 287-288 del Simonetti troviamo questo appunto : “ Si tratta di monete non ufficiali , a circolazione in un ambito limitato. Esemplari analoghi , con circolazione più o meno estesa , furono usati durante il Regno di Vittorio Emanuele III nel campo di prigionia di Genova ; pezzi monetali furono anche fatti coniare dalla gestione operaia della FIAT di Torino durante l’ occupazione del 1920 e dalla gestione comunista della Cooperativa di Lanzo Torinese. Durante la prima guerra mondiale circolarono anche come, sostitutivo della moneta spicciola che non si poteva coniare per la penuria di metallo, dei dischi di alluminio con coperchio in materia plastica contenenti francobolli di valori diversi. Anche durante la seconda guerra mondiale furono localmente in uso delle monete private” Qui trovate alcuni esemplari di Gettoni di Necessità http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-NEC2 punti
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@@anto R Mi sembra che i diametri dei conii siano uguali (le corone esterne combaciano quasi) Cambiano le dimensioni dei disegni. Comunque i tipi non corrispondono sicuramente e inoltre noto, oltre all'usura, una diversa freschezza di conio fra uno e l'altro. Alla fine si tratterebbe solo di una curiosità numismatica. Ma se fosse vero molte informazioni potrebbero aiutare molto. Saluti a tutti2 punti
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Ultima acquisizione interessante, una falsificazione coeva in rame della parpagliola emessa sotto Filippo III. Il peso è di g. 1,93. Lo stile, anche se più grossolano, assomiglia a quello della parpagliola al post #313. Al dritto troviamo lo stemma di Milano senza il fiocchetto al vertice delle volute. . MEDIO LANI.D. la lettera D di DVX è un po approssimativa. Al rovescio troviamo la figura della Provvidenza, senza bacchetta che tocca il globo e in esergo un tentativo di data . 1608 . PROVIDENTIA2 punti
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Una dovrebbe essere questa dell'imperatore Kangxi: http://en.numista.com/catalogue/pieces31487.html e l'altra dovrebbe essere questa dell'imperatore Qianlong: http://en.numista.com/catalogue/pieces19755.html2 punti
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Buona serata Grosso a nome di Francesco Dandolo (1328-1339) Segno del Massaro nr. 3 - anellino sulla veste del Cristo al suo lato sinistro della gamba sinistra gr. 2,14 - diam. mm. 22 D: ° FRA DANDVLO ° ° S M VENETI ° lungo l'asta DVX - S.Marco porge il vessillo al Doge R: IC XC - il Redentore in trono saluti luciano2 punti
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Condivido in gran parte. Stabilizzó l'Impero. Ma innescó la spirale inflazionistica che colpí in seguito lo stesso. Lui, strapagando l'esercito per evitare eventuali rivolte e il di lui figlio Caracalla, con la creazione dell'antoniniano. Diciamo che quantomeno non fu lungimirante... ma accade anche in tempi moderni, no? ;)Condusse una guerra in Britannia che non portava grossi vantaggi economici e che il figlio abbandonó dopo la sua morte (per rientrare a Roma per la successione al trono). Altro neo? Quello di non aver bloccato la successione al trono del figlio Caracalla. I figli 'so pezz'e core e in questo lo accomuno a Marco Aurelio e suo figlio Commodo. Ma Settimio aveva anche Geta che almeno in Britannia diede dimostrazione di essere un discreto amministratore. Pregi dei Severi? La grande messa di denari fa si che questi siano abbastanza comuni e quindi trovabili a prezzi abbastanza buoni (specie Settimio). Certi rovesci sono belli, a memoria cito i Victoriae Brit, gli Indulgentia, gli Adventus... oltre a quelli con le varie divinitá. Ciao Illyricum :)2 punti
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@@giulira passò in asta NAC 57 (18.12.2010) lotto 924 . Guarda caso la moneta è proprio quella da te appena acquistata. :clapping: :clapping: Ora ha anche un notevole pedigree!!!!! Ho aggiunto la foto sul catalogo ed inserito il passaggio d'asta. http://www.acsearch.info/search.html?id=9157922 punti
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Un altro uniface, stavolte un heller (mezzo pfennig), proveniente dalla Boemia del periodo hussita (circa 1417-1439) e coniato sotto l'imperatore Sigismondo nella zecca di Iglau, oggi Jihlava, la più antica città mineraria della Repubblica ceca.2 punti
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Plaudo all'iniziativa di Torino di @@centurioneamico e degli amici torinesi di regalare ai giovani delle copie del Montenegro, credo che la direzione debba essere questa, uniti il più possibile su tematiche come quella giovanile. Mi dispiace ovviamente che l'iniziativa non possa essere materialmente congiunta, ma capiteranno altre occasioni, altre sedi....l'importante è che il fronte aumenti e cresca su queste tematiche.... Ma prima di arrivare ai giovani, a lamoneta, a Milano il 28 marzo, volevo spendere ancora qualche parola su chi sta collaborando e sui relatori. Il fronte è ampio, la Nip, la SNI, Il Centro Cult. Num.Milanese, si aggiunge anche il Circolo Num.di Bergamo, ma entra anche il Museo Civico di Biassono con la sua Ass.del Gral . Di Lamperi abbiamo parlato, fa parte del Direttivo del Circolo Num. di Bergamo, Gianfranco Pittini, tra l'altro nostro curatore, è Presidente del CCNM, Leopoldo Pozzi, socio SNI, è Direttore dell'Ass. del Gral del Museo Civico Verri di Biassono dove è Curatore il Prof. Arslan, Toffanin, socio SNI, è Milano col suo nuovo MIR MILANO e col recente MEDIOLANVM. Quindi quattro attori di estrazioni diverse, che rappresentano anche varie Associazioni, Società, Circoli che quindi partecipano e collaborano con l'evento. Di lamoneta non mi sono dimenticato....anzi...ne parlerò nel prossimo post ad hoc e ovviamente anche qui vorremmo fare delle cose buone e giuste.... :blum:2 punti
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Ciao le foto sono molto sfocate ma al retro mi pare vedere a destra una C che potrebbe fare parte dell'SC in quel caso è un quadrante anonimo con Atena e albero di olivo e ci siamo come peso e diametro, Come ho detto però ci vorrebbero foto migliori. Silvio2 punti
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In ogni caso, doppia ribattitura o no, se siamo d'accordo sull'identificazione del sottotipo "diretto" come Travaini 31, abbiamo un'ulteriore conferma che il RV CA TA si pone cronologicamente fra Roberto il Guiscardo e Ruggero Borsa2 punti
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buongiorno@@ciosky68 grazie all'aiuto di @@Theodor Mommsen siamo arrivati alla fine della corsa Ti invio la scheda del mio archivio della stessa moneta; avevo pensato potesse essere quella, ma, mi ha fuorviato la scarsa visibilità della moneta, e la presenza di quelle che pensavo fossero lettere mentre erano giustamente degli astri. La visione in mano doveva dare la certezza Ti allego la scansione della scheda del mio archivio, i dati ricavati dal libro del Garrucci " Le monete dell'Italia antica" ed anche la scansione risolutrice dell'immagine tratta da --Acsearch--grazie al riferimento dato da@@Theodor Mommsen Pietro2 punti
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Il tuo ha il santo in piedi e la tiara pontificia al posto della croce mi pare(tu la vedi con la moneta in mano ?). E' l'unica eccezione che non avevo menzionato. Dunque se la tiara e' grande hai un quattrino rarissimo di Eugenio IV CNI assente MUNTONI assente Chimienti 113 Se la tiara e' piccola hai un comune quattrino attribuito a Sante Bentivoglio successivo agli accordi di pace con Niccolo' V. Mi sa che e' questa purtroppo. L'impugnatura delle chiavi dovrebbe essere di tipo H con quatro globetti in croce. CNI 80 MUNTONI 15 Chimienti 115. Peso ufficiale 0,8 g ma in pratica e' sempre meno. Dimenticavo, periodo tra il 1446 e il 14642 punti
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ed insieme a questa ho torvato pure la paperella... :rofl: Taglio: 2 Euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2011 Tiratura: 1.600.000 Conservazione: BB Località: Trieste2 punti
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Aiuto volentieri l'amico @@Luger1900 ad identificare queste 2 monete che presumo siano cinesi, francamente ho avuto problemi anche ad individuare bene l'orientamento, credo cosa comune del resto per chi non le conosce............ :angel: Ringrazio anticipatamente chi vorrà contribuire a sciogliere il dilemma............... :D A proposito, non dispongo del diametro e del peso, materiale forse bronzo ?, una è stata anche pesantemente raspata. Mi permetto anche di taggare @@simone che so essere esperto in materia.............1 punto
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@@titone94 qui siamo tutti collezionisti seriali di napoli, aspettiamo con ansia il tuo battesimo con la prima moneta, ho già letto 3 post in cui dici che collezioni napoli :D facci vedere qualcosa... :lollarge: :lollarge: :lollarge: :lollarge: :lollarge: :lollarge:1 punto
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ciao Francesco, grazie tantisssimo di avermi risposto.... Faccio riferimento ai patroni di Napoli tipo Medagle di s.gennaro, s.pasquale baylon, ecc...Comunque grazie per tutta la tua disponibilità e competenza. Ti stimo... Titone1 punto
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Carissimo, un caloroso benvenuto. Non preooccuparti per chi non condivide la tua passione: tu hai i genitori, qualcun'altro, sottoscritto compreso, ha la moglie. Quindi come vedi non sei solo. A parte gli scherzi, lasciati avvolgere da questa passione, leggi, leggi tanto. Numismatica è soprattutto cultura e tanto studio. Sei ancora giovane, beato te, hai tanti anni davanti per crescere (numismaticamente parlando), qui nel forum avrai modo di accrescere ancor di più le tue conoscenze e se avrai dubbi non esitare a chiedere anche se ti sembrano cose banali: nessuno è nato maestro.1 punto
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ho atteso perchè non avevo molto tempo per effettuare bene la ricerca, scusami. Ora con piu' calma , devo dire che riguardanto tutto mi sono accorto di aver sbagliato a classificare la moneta che hai postato e forse ho tratto in inganno anche @@eliodoro.. che di solito è molto preciso... :whome: , infatti non è Claudio, bensi' Quintillus (fratello) . Lo si nota anche per i capelli riccioli, mentre Claudio no. La monetina è anche meno comune. http://www.wildwinds.com/coins/ric/quintillus/RIC_0022_XII_right.jpg RIC 22, XII right Quintillus AE Antoninianus. 270 AD. Rome mint. LAETITIA AVG, Laetitia standing left, holding wreath and anchor on globe, XII in right field. Sear 11444. Text1 punto
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@@Legio II Italica Mi complimento ed aggiungo una "chicca". "Il catasto degli annali dell'epoca Han inserisce nei primi anni dell'era cristiana, nella zona nordoccidentale della Cina, ... una città chiamata Li-Kien, il nome più antico che i cinesi aveno dato all'impero romano. Dunque, nel 36 a.c. Due generali cinesi, Kan Yen Shou e Ch'en T'ang assediarono vittoriosamente una città dell'Asia centrale occupata dagli unni, facendo prigionieri 145 mercenari stranieri. ... Si crede anche che stupirono i nuovi padroni con le innovazioni tipiche della tecnica romana, come la costruzione di palizzate per le fortificazioni e la formazione a testuggine, che i Cinesi chiamarono "formazione a scaglie di pesce". Il brano è tratto da "La via della seta" di Luce Boulnois (ed. 1993). L'autrice cita il Prof. Homer H. Di S " cui va l'intero merito di questa notizia storica curiosa, ha dimostrato che quei mercenari erano probabilmente dei legionari superstiti della battaglia di Carre, qualcuno di quei diecimila prigionieri deportati dai Parti nell'estremo oriente del loro impe,Ro e che, anni dopo, evasi o forse venduti dai padroni, si ritrovarono a difendere una piazzaforte a seimila chilometri dal luogo in cui avevano subito la disfatta, nelle file degli Unni contro i Cinesi." Si aggiunge che probabilmente i legionari si erano uniti sul posto con donne cinesi o indigene di razza unna, tibetana o scita, e così conservato o tramandato la loro cultura militare. Polemarco1 punto
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Luciano non vedo aggiunta l'asta NOMISMA 49 dell'anno scorso con l'importante collezione di monete Veneziane. Spettacolare.@@lucadesign85 vedi anche questo post: http://www.lamoneta.it/topic/127323-le-contromarche-sulle-monete-di-venezia/1 punto
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Svizzera CHUR- Barons de Salis Maienfeld of Schavenstein Haldestein - GUBERT de Salis Bluzger - 1727 G.V.S.D.I Haldens spes mea est Deus1 punto
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@@oedema non verrai affatto criticato. Anzi. Hai affrontato con una grande tenacia e un forte spirito questa sfida difficile. Io credo che il tuo studio sarà ricordato positivamente e sarai un esempio di testardaggine positiva, da seguire sempre per i giovani numismatici. Qualunque sia la conclusione a cui arriverai. Hai avuto il coraggio di rimettere in discussione le tesi di grandi del passato e del presente. Sono onorato di poterti aiutare anche minimamente, per quel poco che posso, con la mia scarsa conoscenza. Complimenti ancora.1 punto
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L'eccedenza di metallo è notevole, esemplari così pesanti non ne ho mai riscontrati in cataloghi (anche se generalmente i pesi delle decimali non sono riportati) ne in collezioni pubbliche. Il mio esemplare, di ottima conservazione, quindi presumo di pieno peso alla zecca, è di gr. 4,641 per un diametro di 23,22 mm. Gli esemplari del CNI sono 4,83 e 4,70, altri esemplari di altre raccolte 4,56, 4,71 4,56 4,71 4,62 4,65 4,57 4,78. Quindi è certamente una anomalia nella produzione del tondello che sebbene impresso in zecca rappresenta una considerevole eccedenza di peso e di diametro, pur mantendo le impronte ufficiali dell'emissione.1 punto
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anche io sarei portato a pensarla come Pietro su cosa venga inciso prima onestamente....vi posto un'altra foto che rende di più qual è il colore della moneta, glielo posso dare l' Spl? ha una rigatura bella forte! raga a voi cosa sembra? io un'idea me la sono fatta :D1 punto
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mi fa piacere sapere che qualcuno si interessa alle bolle :) l'unico testo di riferimento per la classificazione è l'introvabile Camillo Serafini, Le monete e le bolle plumbee pontificie del Medagliere vaticano, 4 voll., Milano, 1908-1927 Alessandro1 punto
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E' un'oncia apula, emessa tra il 220 ed il 150 a.C. dalla zecca di Caelia. Come riferimento bibliografico date un'occhiata a S. ANS 676. Una moneta meravigliosa, complimenti a @@ciosky681 punto
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Sull'argento forma una patina iridescente più o meno intensa in base al tempo di esposizione allo zolfo... Se vuoi lo puoi provare su qualche rottame in rame e così puoi vedere i risultati se consoni o no alle tue esigenze1 punto
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@@adolfos non posso/voglio credere che in tutto il forum non ci sia nessuno che si sia almeno una volta chiesto qualcosa su queste emissioni. Intanto direi che potremmo seguire la falsa riga di discussioni come quelle sui lucchesi ed i provisini, postando e commentando innanzitutto i nostri pezzi, poi si vedrà... Inizio con il mio unico quattrino da due denari (già il nome fa sorridere) che ho classificato come anonima pontificia, Muntoni 14. Particolare a mio avviso la raffigurazione di S. Petronio, che si è liberato del pastorale per poter benedire con la destra. Non è impresso alcun simbolo che possa portare ad una collocazione cronologica definita... PS ho letto la discussione sui paparini anonimi di Viterbo, diciamo che sto digerendo le informazioni...1 punto
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Ecco la foto senza bustina: Ho già provveduto a finestrarla in oblò!! Per la precisione, me l'hanno data come resto nell'ufficio postale di Gatteo paese, quando l'ho presa nelle mani stentavo a crederci...!!1 punto
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Segnalo la pubblicazione, a cura di Achille Giuliani, dal titolo: La zecca di Sulmona Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do1 punto
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In questo momento in cui è ancora forte la sorpresa e la commozione per la scomparsa del Sig. Emilio Tevere in tutti quanti l'hanno conosciuto o semplicemente l'hanno incrociato sulla via di questa disciplina che ci accomuna, vorrei aprire un thread un po' speciale a lui dedicato. Io probabilmente appartengo al numero di quelli "dell'ultim'ora" ... l'ho però incontrato molte volte, abitando nei suoi paraggi, e per quel poco che l'ho conosciuto posso dire che era un professionista con la "P", oltre che una persona di grande umanità. Chi crede, sa che questa nostra vita è solo la prima tappa (e neanche la piu' importante) di una lunga corsa, e sa pure che in certi momenti sono altre le cose veramente importanti da fare ... tuttavia, vista la grandissima stima e la riconoscenza tributate a questo maestro, vorrei invitare ognuno di noi, anche quelli che non l'hanno mai conosciuto di persona, che non hanno mai fatto conversazioni telefoniche o nemmeno hanno corrisposto via email, a dedicare una moneta per noi significativa e periziata dal Sig. Tevere (anche se non più sigillata, e non necessariamente con la foto della bustina per chi ancora la conserva ...). Mi sembra un omaggio dovuto ad una persona che ha davvero lasciato il segno in questa piccola fetta di mondo che racconta di monete e di storia. (Scusate se non posto subito la "mia" moneta... ne ho varie periziate Tevere, ma in questo momento mi sembrano tutte belle e importanti ... e ancora devo fare una scelta ... :) ) Ciao Sig. Tevere ... alla prossima.1 punto
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La mia più rara di area italiana è questa. R2 ma di questa qualità almeno R3. Delle polacche scusatemi ma non ho le foto :( -donty-1 punto
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Coppia di tessere in uso in Austria, Casa Asburgo, 1830-1890 2 Stk Halbe & GANZE Tagesarbeit - Österreich – Robotmarke, Habsburg Haus, 1830-1890 ss. Questa tessera per una giornata intera di lavoro del 1860 ha l’indicazione dell’azienda che la distribuiva ai suoi dipendenti, la cartiera imperiale di Schlöglmühl, vicino a Vienna. Full Day's Work Token Imperial Paper Mill, Schögelmühl. Obverse: Crowned double-headed imperial eagle. Reverse: Lettering: SCHLÖGELMÜHLE * GANZE TAGES ARBEIT. Token, Austria, Cu 21,83 g, 37 mm. apollonia1 punto
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allego foto per @@dux-sab della data del diritto e metto le foto della piastra del solito anno di questa che ho dato indietro ma di diversa conservazione, di cui sarà stato usato un altro conio, infatti la data al rovescio sembra invece che un 3 retrogrado un 1.1 punto
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segue con altre tre monete che mi paiono uguali alle tue sono le monete numero1,4,2, della tua numerazione. (la n. 2 ho messo "forse" per il rovescio, perchè essendo molto consumata non si vedono bene gli incusi--- mentre ho qualche dubbio sulla n.1, per le zampe anteriori che non mi sembrano proprio uguali come posizionatura rispetto alla tua) anche queste prelevate da (SNGCop)tranne la n. 2 penso che SNGCop sia abbastanza aggiornato spero ti sia d'aiuto Pietro1 punto
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