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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/03/15 in tutte le aree

  1. Prendo a prestito da un racconto di Isaac Babel il titolo di questa discussione. L'argomento é del tutto diverso, ma l'area geografica in cui le vicende si svolgono non é poi cosi' distante. Ed il titolo mi sembra perfetto. Il cavallo in questione é quello con cui Filippo II di Macedonia vinse i 106esimi giochi olimpici nel 356 a.C., e che il re macedone decise di rendere immortale raffigurandolo sul rovescio di una propria emissione. Ma lo stesso Filippo mai avrebbe probabilmente immaginato il successo di tale rappresentazione, né i cammini inaspettati ed originali che quel cavallo avrebbe percorso, trasformandosi. Cammini lunghi e tortuosi, che lo porteranno fino all'Atlantico. Per il momento ci fermeremo prima, rimanendo nell'area balcanica. Scopo della discussione non é quello di dare un quadro esauriente delle imitazioni di Filippo II in area danubiana, ma solo quello di rendere un'idea del suo sviluppo, sulla base dei pochi esemplari, tipologicamente limitati, che ho in collezione. Le primissime imitazioni delle tetradracme di Filippo II si situano in tre zone dell'attuale Romania: Valacchia, Banato e Moldova (regione rumena, da non confondere con l'adiacente repubblica ex-sovietica). Siamo in una fase in cui le popolazioni celtiche non hanno ancora raggiunto la penisola balcanica. Le emissioni vanno pertanto attribuite ai Geto-Daci. Questa é un'imitazione, di prima mano, della Valacchia. La zona di emissione di questo tipo (definito da Constantin Preda come "Imitazioni dirette – Gruppo A") é a grandi linee quella rappresentata nella cartina: Putroppo (per noi) i saggi, estremamente profondi e solitamente prodotti con uno o più colpi di scalpello al rovescio sono molto frequenti in queste prime emissioni. Anzi, le monete che si salvano sono veramente poche. In alcuni casi, poi, non esistendo esemplari non "saggiati", é stato ipotizzato che l'operazione fosse eseguita all'origine, cosi' come la contromarcatura. E' il caso del tipo Huşi-Vovrieşti, caratteristico della Moldavia. La regione sarà successivamente occupata dai Bastarni, tribù celtica di stirpe germanica. Queste monete sono precedenti all'invasione, e rimarranno le uniche: in Moldavia non ci saranno emissioni successive a queste, per qualche secolo. Questa la posto con molte riserve. Apparentemente é inedita, fatto che non stupisce, trattandosi di una frazione. Certo é che in questo periodo di frazioni pubblicate non c'é un gran che. A me sembra avere delle grandi affinità con le tetradracme di tipo Tulghieş-Copăceni del Preda. Il tipo Tulghieş-Copăceni é localizzato tra il Banato e la Transilvania occidentale. <continua>
    5 punti
  2. Inizio questa discussione postando qualche medaglia di ANGELO GRILLI. Nato a Pavia nel 1932 ivi residente, iniziato giovanissimo dal padre Vittorio valente scultore. Ha frequentato la scuola d'ARTE di PAVIA, in seguito la Scuola Superiore d'Arte Cristiana "BEATO ANGELICO" a Milano e l'ACCADEMIA D'ARTE CIGNAROLI di Verona. Dal 1950 partecipa numerose e importanti Esposizioni Internazionali in Italia e all'estero. La prima medaglia del 1972 per la IX MOSTRA FILATELICA NUMISMATICA di PAVIA D/ Al centro, francobollo con la basilica di S. MICHELE MAGGIORE e fondo di filigrana stellata. Ai lati mascheroni altomedievali, alla base un drago. Nella cornice la dicitura IX MOSTRA FILATELICA NUMISMATICA. R/ Tre figure erette: l'imperatore Aureliano, Totila e Francesco I Sforza. In basso tre monete. A sinistra PAVIA 1972, a destra in piccolo GRILLI Riferimenti: Rivista MEDAGLIA n. 16 del 1981- edizioni S. JOHNSON MILANO
    4 punti
  3. 1885 è un po' che non si vedono Asburgo... 1 kreuzer Vienna
    4 punti
  4. Succede anche questo in Inghilterra, dove un ragazzino di 10 anni stava facendo a palle di neve nel cortile della scuola e si è accorto che nell'ultima palla che aveva preparato c'era una piccola monetina, che si è rivelata poi essere un six pence dei Tudor del 1562. Incredulo anche il maestro del ragazzino al quale è stata subito portata la moneta. Credo che questa bella storia segnerà quasi certamente il destino di questo ragazzo facendogli scoprire la numismatica :good: :lol: http://www.westernmorningnews.co.uk/Schoolboy-finds-Tudor-coin-snowball/story-26040533-detail/story.html
    3 punti
  5. Les divers aspects de la vie publique, guerre, diplomatie, religion, cursus honorum, sont souvent aussi intimement liés dans les effigies monétaires qu’ils l’ont été dans la réalité meme. Sur ses deniers Syd. 517, frappes à Rome vers 110, N. Fabius Pictor reppelle un conflict politique dans lequel s’était trouvé engagé l’un de ses ancétres, grand-père ou arrière-grand-père; élu préteur en 189, il dut renoncer à la préture en Sardaigne qu’il avait tirée au sort, parce que les fonctions de flamen Quirinalis, qu’il exerçait déjà, lui interdisaient de quitter Rome. Le conflit avait eu, comme on s’en doute, des implications politiques assez étendues. H. Zehnacker, Moneta, p. 506 Il denario oggetto di questa discussione, emesso da N. Fabius Pictor nel 126 a.C., presenta al dritto la tradizionale testa elmata di Roma ed al rovescio una figura seduta a sinistra con elmo e corazza, apex nella mano destra e lancia nella sinistra; al fianco della sedia poggia uno scudo tondo caratterizzato da iscrizione QVI / RIN (Cr. 268/1, Bab. Fabia 11, Syd. 517, BMCRR Roma 1173). Ad un superficiale sguardo la figura del rovescio parrebbe “semplicemente” il nitido ed efficace ritratto di un flamen Quirinalis, sacerdote preposto al culto del dio Quirino e, nello specifico, di Q. Fabius Pictor, antenato del monetario, che ricoprì decenni prima tale sacerdozio. Ad una più attenta analisi, così come ben evidenziato dal Grueber (BMCRR, I, p.181 nota 2), è però possibile notare attributi che poco hanno a che fare con quelli tipici di uno dei tre flamini maggiori. La figura indossa infatti elmo e corazza (ben visibile solo in certi conii ed in alte conservazioni) e tiene nelle mani, oltre al simbolo sacerdotale rappresentato dall’apex, una lancia. Collocato in primo piano vi è infine lo scudo, simbolo legato alla sfera militare che, unitamente all’iscrizione QVIRIN posta su di esso, ben incarna la doppia valenza della raffigurazione. Tale dicotomia, se ben analizzata ed inquadrata, presenta una duplice lettura; la prima appartenente alla sfera giuridico-religiosa, la seconda a quella prettamente politica. Fondamentale è un breve racconto degli eventi che interessarono il soggetto del rovescio, Quinto Fabio Pittore, nonno o bisnonno del responsabile dell’emissione e figlio del più noto Quinctus Fabius Pictor, autore degli Annales (la prima ed importantissima vulgata dell’intera storia romana, dal mito di Enea alla seconda guerra punica). Correva l’anno 189 a.C. quando Quinto Fabio Pittore, già flamen Quirinalis dall’anno precedente, venne eletto pretore con assegnazione della provincia Sardinia. Vista la sovrapposizione di ruoli intervenne il pontefice massimo in carica, P. Licinius Crassus Dive, che dall’alto dei suoi poteri ed in virtù della sua discussa e discutibile rigorosità, vietò ad sacra la pretura. I motivi di culto connessi all’ufficio sacerdotale furono anteposti a quelli giuridici ma il flamine non accettò di buon grado tale imposizione ed il contenzioso che ne seguì ben ci è stato narrato da Livio (Ad Urbe condita, XXXVII, 51): […]et in senatu et ad populum magnis contentionibus certatum, et imperia inhibita ultro citroque, et pignera capta, et multae dictae, et tribuni appellati, et provocatum ad populum est. religio ad postremum vicit; ut dicto audiens esset flamen pontifici iussus; et multa iussu populi ei remissa.[…] Si passò da inibizioni di imperia da ambo le parti a multe reciproche, dall’appello ai tribuni alla provocatio ad populum, fino all’esecuzione dell’imposizione, però mitigata dalla remissione della multa comminata e dall’assegnazione della carica di praetor peregrinus (che operava nell'Urbe). Ufficialmente la religio viene dunque anteposta ad ogni altro aspetto ed un flamine che essendo lontano da Roma viene meno ai suoi doveri sacerdotali, si tramuta in una pericolosissima e reale minaccia contro la preservazione della pax deorum. Ma potrebbe essere questo l’unico motivo che spinse il pontifex maximus Publius Licinius Crassus Dives ad adottare un simile provvedimento?
    3 punti
  6. Buona notte,dopo circa un anno di "stalking"sono riuscito a fare uno scambio con un amico,l'ho preso per fame dopo un lungo assedio e ha ceduto. Peso 1,50g diam 19-20 cm io lo classificherei come baldassarri F Vl.2a ma non sono convinto ,credevo che fosse piu facile catalogarla , ma riporta caratteristiche di pi' tipi oltre ad una pallina sulla gambetta di congiunzione della N ,che ne pensate?.accetto commenti di ogni tipo,a presto.
    3 punti
  7. Nella sua corsa verso ovest il cavallo darà luogo ad una delle serie più prolifiche e sviluppate dei Balcani. Nel territorio degli Scordisci, tribù celtica stanziata nella Serbia settentrionale, da un gruppo di emissioni di tetradracme caratterizzate da tondelli molto spessi e stilisticamente prossime alle prime emissioni geto-daciche, il cosiddetto "Gruppo Serbo" del Pink si svilupperanno le varie fasi di quello che Popovic definisce come "Tipo di Srem" ed il Pink Kugelwange, per la caratteristica "palla" che costituisce la guancia del ritratto al dritto. Questo di seguito é un raro esemplare del Gruppo Serbo - Fase di transizione (Popovic ne recensisce qualche manciata). La rielaborazione grafica ha stavolta colpito il cavaliere, per altro fornito di elmo con cimiero svolazzante. Interessante anche notare i residui di legenda, trasformati in simboli, che in qualche modo testimoniano una diretta discendenza dalle prime imitazioni. Dal gruppo serbo si sviluppa il tipo di Srem, le cui prime emissioni, quanto meno le dracme, non mostrano ancora la caratteristica "palla" sul volto di Zeus. Per contro il cavaliere é già sparito, lasciando il posto ad una ruota. Tipo di Srem - Fase A Successivamente in questa fase, con la scomposizione del ritratto al dritto, appare la "palla" ed il caratteristico nasone, che accompagnerà quest'emissione sino alle emissioni finali, che il decadimento progressivo della lega renderà praticamente bronzee. Tipo di Srem - Fase A (Kugelwange) Tipo di Srem - Fase B (Kugelwange) Tipo di Srem - Fase C (Kugelwange) (posto un paio di esemplari dato che sono talmente brutti che con uno solo sarebbe difficile individuare il tipo...) <continua>
    3 punti
  8. Ho appena iniziato a votare, al solito per le commemorative da 2 euro e le varie serie fdc vado a colpo sicuro, per le altre invece, non collezionandole è diverso, è però sempre un piacere per chi non è aggiornato su tutte le emissioni in argento ed oro andare a sfogliare le varie pagine di catalogo dove si possono comodamente trovare le immagini di queste monete, è un mondo tutto da scoprire ed è inevitabile farsi prendere dalla tentazione di averle, sono tutte (o quasi) piccole opere d'arte. Con questo volevo solo invitarvi a votare numerosi per il concorso che quest'anno avrà come novità principale l'assegnazione di un bollino come riconoscimento per il vincitore e che è anche e soprattutto un'occasione per non discutere solo su date di emissione, nomi di venditori, prezzi di spedizione etc. etc. ma per concentrarsi sull'aspetto estetico, storico e culturale di queste nostre monete. Quindi Buon voto a tutti quanti
    3 punti
  9. Turchia Sultanato Abdul Hamid II° 5 kurush 1293//11 (1885) argento 6,013 gr.
    3 punti
  10. Anche a me l'emissione con la P non sembra lucchese e mi pare anche relativamente diffusa, allora si potrebbe fare un'ipotesi: se le emissioni con la C appartengono a Lucca, considerando che la C non e' allineata con la legenda ma e' allineata con il "logo" LVCA, allora si potrebbe forse leggere come C(ivitas) LVCA. La P e' invece allineata con la legenda, quindi non sembrerebbe riferirsi alla citta' di Lucca. Allora, potrebbe forse essere che le 2 emissioni siano contemporanee e la lettera iniziale sia stata messa per distinguerle intenzionalmente. Successivamente la C dei denari lucchesi scompare, forse perche' non c'e' piu' bisogno di sottolineare questa differenza. Se questo fosse vero mi viene da pensare ad un periodo piuttosto preciso...
    3 punti
  11. Fino a questo punto le emissioni imitative non si erano di molto discostate dal prototipo macedone, ma l'arrivo nei balcani di nuove popolazioni di cultura lateniana porterà al fiorire di differenziazioni regionali dagli esiti figurativi tutt'altro che scontati. Queste nuove emissioni insisteranno sulle stesse aree che avevano visto nascere le imitazioni dirette (con l'esclusione della Moldavia), dopodiché il nostro cavallo, che in alcuni casi avrà perduto (totalmente o in parte) il cavaliere, comincerà il suo lungo viaggio verso occidente. In Muntenia (Romania) appariranno alcune serie caratterizzate da un dritto che risente degli influssi delle emissioni di Lisimaco, quali il tipo Adâncata-Mânăstirea ed il Vârteju-Bucareşti, questo probabilmente il più longevo, che sembra arrivare sino alla seconda metà del I sec.aC In Oltenia un altro gruppo celtico produce una delle emissioni piu' spettacolari per quanto riguarda la trasformazione lateniana del nostro cavallo, che sembra quasi diventare un personaggio dei fumetti. Si tratta del tipo Aninoasa-Dobreşti: Il tipo che mostra lo sviluppo in due fasi, la seconda caratterizzata dall'utilizzo ad esaurimento dei coni di dritto, ritoccati al punto da divenire astratti. Un po' più a nord, in Transilvania, il nostro cavallo si libera del cavaliere con il tipo Medieşu Aurit, attribuito ai Costobocii: <continua>
    3 punti
  12. potrebbe essere la RIC VIII 182 con in campo DOT over M e in esergo TRP in legenda CONSTANS PF AVG senza spezzatura....
    2 punti
  13. Salute a tutti gli amici e frequentatori del Forum che ne dite? Vi piace? Una moneta piccola nelle dimensioni, ma carica di fascino, mostra un lustro incredibile, è periziata Bassani FDC. Ma quanta storia che si porta appresso....so di scatenare le ire degli amanti del 50 lire 1911, ma per me le batte tutte!! min_ver
    2 punti
  14. 1885 Stati Uniti d'America Dollaro Morgan Ag New Orleans (O) Il mio primo e, per ora, unico dollaro d'argento
    2 punti
  15. ______________ 1885 Spagna Alfonso XII° (1857-1885) 5 Pesetas - Argento .900
    2 punti
  16. http://ilportaledelsud.org/cnp.htm Nel sito de ilportaledelsud è stata creata una pagina web dedicata al circolo, è già in previsione il bollettino II - 2015 e sono già pervenuti alcuni contributi sulla monetazione antica e bizantina. A breve aggiorneremo tutti sull'evolversi del lavoro e del secondo convegno di Napoli. :good:
    2 punti
  17. :)...E così sia.....tiriamo tutti un sospiro di sollievo... e concludiamo così: https://www.youtube.com/watch?v=3HLGJ7m-66U
    2 punti
  18. Perfetto il ragionamento fin qui per me di @, cerco di proseguirlo estrinsecando meglio quello che volevo dire, anche se detto un po' cripticamente, nel mio post precedente e che vorrei far capire invece anche a tutti. Credo che siano importanti le caratteristiche da analizzare insieme dei quattro denari con P, di forma di tondello, dell' H, delle lettere in leggenda, del peso, del diametro anche del cerchio interno, dell'intrinseco, per esempio anche la stanghettina sottilissima che congiunge le aste dell'H e poi cercare di capire se questi quattro denari sono databili ai denari di Lucca diciamo del quarto gruppo ( per farmi intendere sempre da tutti diciamo quello che il Bellesia data dal 1129 al 1160 ). Se si....proseguo, a Pisa nel 1181 viene definito l'accordo in cui si fissano le caratteristiche del denaro pisano quello con la F e PISA, prima di tutto questo a Pisa si producevano denari già in modo non ufficiale con la F e PISA, ma eravamo nel periodo in cui tutto si faceva. Ma prima ancora Pisa produceva monete enriciane sul tipo di quelle di Lucca e potremmo essere intorno agli anni del 1150 circa e queste giravano insieme a quelle di Lucca. Enriciani fatti a Lucca ed enriciani con caratteristiche similari fatti a Pisa, giravano insieme, ovviamente impossibile distinguerli almeno per il popolo, ma di solito in questi casi gli zecchieri lasciavano sempre un segno per distinguerli almeno loro....l'uno dall'altro.... E il segno poteva essere proprio la P che vediamo in leggenda.....la P di Pisa che a Lucca non c'era ( ma magari in quei pochi anni circoscritti poteva esserci invece la C di conferma per Lucca col CIVITAS....)....ora ho detto tutto il mio pensiero anche fin troppo chiaro :blum:, è ovvio che l'analisi dei tipi conosciuti può portare a una conferma o meno di tutto questo....
    2 punti
  19. Buon pomeriggio, Vi chiedo un giudizio su questa moneta che presenta al D/ e al R/ una doppia battitura. Ho riletto le discussioni che vi sono gia’ state sul forum ed e’ per questo motivo che la considero in pregevole stato di conservazione. Gr.7,44 – mm 27-31 Buona domenica.
    2 punti
  20. e' autentica, ma e' veramente brutta, conservata molto male per una moneta comune :)
    2 punti
  21. Volevo aggiungere ancora qualche riflessione personale su quest'ultimi denari con la P, in attesa si sapere l'arcano o le ipotesi su questo...., una lettera in più non credo sia casuale, indubbiamente significava qualcosa e ripeto potrebbe essere un segno per identificare una certa emissione o di zecchiere diciamo così, o un segno di zecca per identificare che la moneta fosse stata coniata in un'altra zecca diversa da Lucca. Lo stile, le caratteristiche possono aiutare....il capire se provenienti da uno stesso periodo, personalmente mi è rimasta nella testa dai tempi una idea personale che la lettera, la P, possa essere associata a una città che in un certo periodo abbia coniato enriciani lucchesi distinguendosi dagli ufficiali, certamente una ipotesi ....e nel caso penso a una nomination per questa zecca, ovviamente il definire meglio il periodo storico, di emissione, e se le caratteristiche sono omogenee dei pezzi a disposizione, potrebbe aiutare meglio in un certo senso.....
    2 punti
  22. Molto bello; ne ho comprato anche io uno, pochi giorni fa; la tipologia è più arcaica della tua, ma adesso sono fuori e non ho il riferimento al volume di Monica, e nemmeno i dati pondometrici. (scusate le foto, sono fatte col cellulare...) Magdi
    2 punti
  23. dopo giorni di attenta valutazione sono arrivato alla conclusione di tenere la moneta... chi mastica questa moneta come il pane sa che trovarla in fdc puro e' praticamente un utopia.. magari come diceva Paperonedepaperoni ne trovo una senza il colpetto ma con altri difetti che sostanzialmente la riportano allo stesso livello della mia.. che praticamente ha veramente pochi segnetti (..e quelli che si vedono posono essere anche della bustina) e lustro invidiabile. Giorni fa si e' chiusa un inserzione su ebay durata 1 gg di un fdc sempre periziato cavaliere http://www.ebay.it/itm/5-lire-1911-FDC-di-eccezionale-qualita-vitt-emanuele-lll-/151595125694?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item234bc60bbe 2800 meno tariffe ebay 2500 tondi tondi. Per cui la cifra da sborsare per un fdc e' questa, cento euro piu' o cento euro in meno E' vero che l'avrei potuta pagare un duecento euro in meno.... sono stato un po sfortunato perche' il colpetto non si notava proprio.. e se non c'era veramente come pensavo sarei stato l'uomo piu' felice del mondo.. pero' in questi giorni ho imparato ad apprezzarla in tutte le sue qualita' e mi ci sono affezionato... per cui ora guai a chi me la tocca :D e' una moneta bellissima che ha solo bisogno di essere amata... e ora ve la rifaccio apprezzare con nuove foto e non oso immaginare come verrebbe se fotografata da il*numismatico
    2 punti
  24. Picchio tutto questo e' verissimo ma purtroppo ... Cosi e' ... Armiamoci di pazienza e , per i piu' dinamici e volenterosi, magari c'e' l'opzione di partecipare ad entrambe le manifestazioni Congratulo in ogni caso Soldato Ryan-Dabbene e lo propongo per un'onoreficenza per la sua stoica resistenza. :)
    2 punti
  25. Taglio: 50 cent Nazione: sanmarino Anno: 2013 Tiratura: 132.000 :D:D:D Condizioni: / Città: Brescia
    2 punti
  26. Un 1884 (Meiji 17) 1-rin, più piccola denominazione nel nuovo conio di occidentale-stile introdotto dai giapponesi da 1870. (1 yen = 100 sen = 1000 rin.) Questa piccola moneta rame (.91 grammi di peso, diametro 15,75mm) era troppo infinitesimale un valore utile per lungo tempo. Infatti, questa edizione del 1884 fu coniata l'anno scorso per la circolazione. C'erano, tuttavia, un pochissimi pezzi supplementari 1-rin coniati—datata 1892—per la visualizzazione all'esposizione colombiana di Chicago. :) v. ------------------------------------------------------------- An 1884 (Meiji 17) 1-rin, smallest denomination in the new Western-style coinage introduced by the Japanese in 1870. (1 yen = 100 sen = 1000 rin.) This tiny copper coin (.91 gram weight, 15.75mm diameter) was just too infinitesimal a value to be useful for long. Indeed, this 1884 edition was the last year coined for circulation. There were, however, a very few additional 1-rin pieces coined—dated 1892— for display at the Columbian Exposition in Chicago. :) v.
    2 punti
  27. Pensa fosse successo in Italia, tra legislazioni, obblighi e burocrazie sarebbe stato un modo eccezionale per non far mai avvicinare il ragazzino alla numismatica.
    2 punti
  28. @@contemax67 la prima , sopra ogni cosa ! . Guarda le perline della corona e l'acconciatura del re .
    1 punto
  29. velocissimo, devo aggiungere io le foto? grazie
    1 punto
  30. Bhe loro parlano delle emissioni di Bari. Per me son due zecche distinte e distanti forse anche nel tempo. Proprio la grande differenza di stile sia delle immagini che delle scritte.
    1 punto
  31. Per rispondere a questa domanda ci vengono ora in aiuto un prezioso approfondimento del Montanari (Aspetti religiosi dell’imperium in età repubblicana) ed un testo del Vallocchia (Collegi sacerdotali ed assemblee popolari nella repubblica romana). E’ necessario quindi focalizzare l’attenzione sul profilo dei due principali protagonisti della vicenda. P. Licinius Crassus Dives appartiene alla medesima gens che diede il nome alle Leges Liciniae-Sextiae del 367 a.C., che rappresentarono l’atto conclusivo della così detta “rivoluzione della plebe”. In poco più di un secolo questa famiglia diventò una delle più autorevoli stirpi della nobilitas patrizio-plebea. Quinctus Fabius Pictor era, come detto, figlio del primo annalista letterario romano, quest’ultimo anche senatore e nondimeno portavoce di Quinto Fabio Massimo, il famoso Cunctactor. La famiglia Fabia, di antichissima origine, patrizia ed annoverata tra le cento gentes originarie rappresentava, sicuramente nei rami dei Fabii Maximi e dei Fabii Pictores, una delle massime espressioni dell’aristocrazia conservatrice romana. Proiettate nel periodo annibalico le ideologie di queste due famiglie entrano ancor più in contrapposizione ed il senato è il principale terreno di scontro. Da un lato abbiamo Licinius, di partito “scipionico” e schierato tra gli altri con Aemilii, Acilii Glabriones, Minucii, Laelii e Pomponii, dall’altro la fazione “antiscipionica”, con Quinto Fabio Massimo ed i Fabii, i Valerii, i Manlii, i Sempronii, i Fulvii e con l’importantissimo apporto di Marco Porcio Catone il Censore. Riportando testualmente il Montanari: “Proprio nel 189 a.C. sarebbe stata condotta dal partito antiscipionico un’azione vincente in sede di attribuzione delle cariche, con i consoli e almeno tre su sei pretori riconducibili all’area fabio-catoniana: fra questi, Q. Fabius Pictor. Tuttavia, se questo può giustificare l’asprezza del confronto fra Licinius e Fabius, non ne spiega le motivazioni profonde. Certamente Licinio era credibile quando emanava il suo divieto, dal momento che nel 205, eletto console assieme a Scipione (il futuro Africano), aveva desistito dalla competizione per l’assegnazione della Sicilia quia sacrorum cura pontificem maximum in Italia retinebat (Liv. 28.38.12; cfr. 28.44.11): ossia per lo stesso motivo per cui, nel 189, si oppone al sacerdote di Quirinus che ambisce a ottenere la Sardegna come praetor. […] In definitiva, i rigidi comportamenti di questi pontefici massimi plebei non sembrano dettati tanto (o soltanto) da inimicizie politiche, quanto soprattutto da un’esigenza di legittimazione in vista della preservazione della pax deorum.” Non c’è motivo per non accettare tale conclusione, ma al tempo stesso è lecito ipotizzare che gli esponenti dei Fabii Pictores la pensassero in modo diametralmente opposto.
    1 punto
  32. @@oedema complimenti per l'esemplare...ovviamente mi focalizzo anche io sulla strana ribattitura a 90 gradi...infatti a tal riguardo mi sorge un dubbio...se la memoria non mi inganna sull'articolo di @@francesco77 riguardante il dritto e il rovescio delle monete napoletane era scritto che il dritto che il conio del dritto era il conio di incudine...ovviamente mi sembra difficile che dal conio di incudine potesse uscire una ribattitura del genere...magari nel periodo rivoluzionario vennero dimenticate tutte le "usanze" e sul conio di incudine venne inciso il rovescio come già detto da @@fedafa? Gaetano
    1 punto
  33. Hai ragione @profausto ! Allora prima di tutto grazie a tutti... @Theodor Mommsen è proprio lei ! Grazie mille !
    1 punto
  34. @@margheludo bella moneta complimenti, prima o poi ci farò un pensierino anche io. Sulla tipologia devo prima ritrovare il volume di @@monbalda che sarà chissà dove nel marasma. Ma mi riprometto di guardarci stasera così discutiamo su quale gruppo attribuire la tua moneta.
    1 punto
  35. @@Ciccio 86 @@Diabolik73 @@luc21 Attenzione, si tratta della sesta edizione e non della quinta.
    1 punto
  36. Magari sarebbe veramente bello,visto che Roma mi è rimasta nel cuore, non è così facile, tra impegni lavorativi e familiari la cosa non credo sia fattibile. Comunque ti ringrazio per l'invito che terro buono, magari quando farò la prossima vacanza a Roma. Ciao
    1 punto
  37. Adesso ci vuole la Beata Vergine e il Bambino......una icona della nostra monetazione....complimenti !
    1 punto
  38. Ora nel 2015... all'epoca del post, 3 anni fa, i passaggi in asta più alti per il FDC erano quelli citati... Comunque.
    1 punto
  39. Cari amici vi ringrazio tanto per le spiegazioni. L'ho pagata Eur 100,00. Non e' poco ma mi piaceva. Economicamente ho altre priorita' essenziali, ma non avevo monete della Repubblica Napoletana. Evidentemente mi sento in torto con me stesso e cerco ..... giustificazioni!!!! A presto. Amedeo
    1 punto
  40. Le tanto bistrattate ciotole, guarda cosa ci si trova.... Complimenti. Ciao
    1 punto
  41. Spero tanti...e spero che gli acquisti siano sempre più consapevoli. Sia da parte di chi mal digerisce anche le sole puliture, sia, viceversa, da parte di chi le monete le vuole lucidate. In questo modo nessuno avrà rimpianti e si collezionerà, ognuno secondo le sue preferenze, quello che più ci piacerà senza creare demoni o angeli.
    1 punto
  42. Gettoni di trasporto come quello della Lariana sono diffusi nei luoghi in cui i laghi sono molto numerosi. Questo in ottone e del valore di 5 ORE (XX sec.) è della Norvegia e serve per un traghetto a vapore nella città di Kristiansand, sulla costa meridionale del paese. apollonia
    1 punto
  43. si si buona e anche bella, bella patina
    1 punto
  44. I CURATORI DEL FILE ED IO ABBIAMO DECISO DI RIAPRIRE L'OSSERVATORIO RARITA' , SPERANDO CHE QUALCHE UTENTE CHE HA RICONOSCIUTO DENTRO DI SE' DI ESSERE STATO UN PO' SCORRETTO ABBIA CAPITO CHE NON SI VINCE NIENTE E LO SCOPO DELL'OSSERVATORIO E' NOBILE E DEVE ESSERE FONTE DI SVAGO . BUONA SERATA E BUONE MONETE !
    1 punto
  45. fonte:storia e archeologia di roma.Buone notizie da Mosul, città posta di fronte a Ninive, antica capitale dell'Assiria. Secondo gli archeologi la maggior parte, se non tutte, delle statue del museo che è stato oggetto della devastazione non sono degli originali, ma repliche in gesso. Questo è anche il motivo per cui nel video si sbriciolano così facilmente. Pur se questo nulla va a togliere alla gravità del gesto compiuto speriamo che anche questa notizia venga ripresa e diffusa dai media. http://www.ilgiornale.it/news/mondo/mosul-cosa-andato-perduto-nel-museo-devastato-dallisis-1099574.html
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  46. @@Rex Neap Ciao Pietro, mi trovi pienamente d'accordo sullo Spl+ :good: . D'altronde a caval donato non si guarda in bocca!! :hi: Poi ti invio una mail.
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