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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/02/15 in tutte le aree
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Buondì considerato che il mio intervento è iniziato un po' in ritardo e che in molti sono dovuti andare via, spero di fare cosa gradita postando il testo (più tardi vedo di postare anche le slides o solo la parte delle monete). Colgo l'occasione per ringraziare della bella opportunità datami, e la gentile signora che ha tenuto a complimentarsi alla fine nonostante abbia tagliato parecchie parti per ragioni di tempistica. Se qualcuno la conoscesse (la si vede in una delle foto postate ed è in prima fila vicino ai Crippa), potrebbe farle avere il testo completo e magari le immagini delle monete. Infine, Buona Pasqua a tutti :) https://www.academia.edu/11764550/Il_pellegrino_medievale_cibo_e_monete_in_viaggio ecco anche le slides che nessuno ha visto :D https://www.academia.edu/11764788/_slides_Il_pellegrino_medievale_cibo_e_monete_in_viaggio6 punti
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USA 1900 Lafayette Dollar In realtà le 50026 monete coniate (di cui poi ne furono rifuse 14000) videro la luce tutte, nella zecca di Philadelphia, il 14 dicembre del 1899 " a cento anni esatti dalla morte di George Washington " . Riportano però la data 1900, in riferimento all esposizione di Parigi che si tenne in tale anno. Vennero infatti coniate per reperire fondi per la realizzazione di una statua dedicata al generale Lafayette da donare alla Francia per tale occasione.5 punti
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Cari tutti che ne dite? Vi piace? Ultimamente sono stati condivisi un paio di Aquile 1905. EccoVi quindi ora un esemplare del 1903, da 50 anni e oltre in collezione, nella versione in oro giallo. Il pezzo presenta una perizia Ugo Aureli del 1963 (cartellino assai sbiadito e non fotografabile) e fu acquistato dal mio babbo a 975.000 lire. Attendo i Vostri pareri rilevando il colpo a ore 4 del R, non del tutto secondario purtroppo. Fu acquistata già con questo difetto. Un saluto min_ver4 punti
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______________ 1900 Indocina francese Piastra - Argento .9004 punti
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Buona serata Nessuna arte divinatoria, lo giuro, solo lettura di buoni libri, che a volte costano più delle monete, ma non se ne può fare a meno. :pleasantry: E' uno dei motivi per cui noi di "Quelli del Cordusio" regaliamo libri ai giovani ... saluti luciano3 punti
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@@coinzh Se osservi attentamente , potresti capirlo da solo........ dritto e rovescio e improbabile che 2500 anni fa , siano stati coniati con due punzoni a "martello" . Pertanto................ Buone feste.3 punti
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Spesso e volentieri si critica (giustamente) ebay, luogo di vendita di monete la cui origine in molti casi non è conosciuta e quindi con il rischio di fare "incauti acquisti" (nel senso giuridico del termine) o di beccarsi dei falsi (ma questo ormai può avvenire anche in aste blasonate, purtroppo). Esiste però un altro aspetto di ebay che credo sia giusto valorizzare: è una straordinaria fonte di dati numismatici. Il RIC, pur restando una pietra miliare e un riferimento numsimatico irrinunciabile e insostituibile, molto spesso non è aggiornato: una ricerca costante su ebay, o meglio ancora il monitoraggio di un tema, consente di completare le informazioni del RIC sulle varianti mancanti e, talvolta, vere e proprie tipologie. Me ne sono reso conto qualche anno fa, quando per due anni consecutivi mi sono dedicato a studiare le lupette (Vrbs Roma) scaricando da ebay tutto ciò che trovavo (nummi sui quali non mi pare mai di essermi imattuto in monete con "odore di falso"): scaricai oltre 1000 esempi (foto e dati ponderali), comprovando che le lupette riportate dal RIC rappreentano circa il 90% di tutte le tipologie esistenti. Ieri avevo bisogno per qualcosa che sto scrivendo di dati ponderali sulle monetine votive della dinastia teodosiana. Prima di tutto ho scaricato i dati che ho trovato sui ac-search (circa una settantina), poi dai data-base di alcuni ripostigli di quel periodo e che ho potuto studiare personalmente (un cinquantina) e infine da ebay, dove ne ho raccolti quasi 200! Sono affidabili i pesi riportati? Direi di sì. Per comprovarlo, prima di tutto ho determinato i pesi medi dei ripostigli studiati personalmente e i cui pesi erano certi; quindi ho determinato il peso medio dei nummi trovati su ac-search, comprovando che era simile a quello precedente; infine ho costruito la curva di distribuzione deil peso dei nummi scaricati da ebay, comprovando che il valore medio era sempre simile ai precedenti: dunque i pesi riportati in linea di principio sono veridici. Data la mole di dati ora disponibili, grazie all'esistenza di ebay, ho potuto determinare il peso medio di ogni tipologia dei nummi votivi, con questo risultato, credibile, in quanto ogni valore è il risultato di una fascia di dati e non di dati isolati: In una sola giornata, dunque, ho raccolto un po' più di 300 dati ponderali, ciò che è stato possibile farlo soprattutto grazie all'esistenza di ebay! A cosa servono questi dati? A molte cose. Per esempio, a capire quando è nato il nummo quale moneta reale, e non virtuale, dal peso corrispondente a uno scrupulum (1,20 g), verificando che, contrariamente a quanto affermano alcuni numismatici, la moneta votiva era la più piccola tra quelle di bronzo della dinastia teodosiana, ma non corrispondeva al nummo. Ma anche che il VOT X MVLT XX forse aveva un valore diverso (maggiore) delle altre votive, escluso quello di Teodosio II; che la votiva di Valentiniano II era sottopeso, ciò che mi fa pensare che forse fosse stata coniata durante il periodo critico dato dall'usurpazione di Magno Massimo; che nell'anno 388, anno di nascita della Salvs Reipvblicae, che credo corrisponda al primo nummo propriamente parlando, vi era una gran confusione circa il peso, e quindi il valore, della moneta di bronzo, ragiòn per cui era urgente fare chiarezza e stabilire parametri certi: ciò che fece la riforma del 388. Come corollario, la raccolta dati su ebay fornisce un'indicazione di massima circa la rarità o meno di alcune emissioni. Senza ebay sarebbe stato possibile effettuare tale raccolta dati, dalla quale dedurre questi ragionamenti e ipotesi. Sì, certamente: ma in quanto tempo? Grazie ad ebay, invece, è stato possibile farlo in una sola giornata!3 punti
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______________ 1900 Regno Unito Vittoria (1818-1901) Fiorino (2 scellini) - Argento .9253 punti
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Nei primi anni 60 il tuo gettone veniva usato nelle macchine distributrici come quella in foto. Erano presenti anche in alcune scuole e erogavano solo le bottigliette in vetro. Il gettone dovrebbe avere il retro liscio (confermi?) e potrebbe essere un primo o un secondo tipo (in realtà cambia solo la grandezza delle scritte). Come valore ipotizzo tra i 5 e i 20 euro in base al tipo. Saluti Simone.3 punti
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Veniamo infine al lotto 6 di Art Coins Roma: l'apoteosi. Il pezzo é molto, interessante. Ribattuto, sembra inedito (quanto meno per Göbl e Kostial vengono dati dei prudenti "cfr"). Non viene dichiarato raro, ma la conservazione riportata é "spl". Qui i curatori stanno sottovalutando la moneta, che in realta é un fdc. Peccato che qualcuno l'abbia pagata 220 euro (più diritti) quando su ebay poteva tranquillamente acquistarne una dello stesso conio a meno di un decimo di questa cifra (anche meno, facendo un'offerta diretta). o spendere ancora meno, optando per la versione non d'argento. Ma senz'altro la soluzione più economica sarebbe stata acquistarla direttamente dai produttori http://www.antiquanova.com/Celtic-Hemidrachm-Danube-area-3rd-2nd-century-BC-fine-silver-replica-coin-d10.htm http://www.antiquanova.com/Celtic-Hemidrachm-Danube-area-3rd-2nd-century-BC-tin-replica-coin-d11.htm Per un confronto: Inutile aggiungere che é ovviamente inedita, trattandosi di una moneta di fantasia.2 punti
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"La mia domanda e': ma i grossi moduli d'oro, cioe' le 50 e le 100 lire, hanno circolato effettivamente durante il Regno d'Italia? O erano piuttosto tenuti esclusivamente nei caveu delle banche come si fa oggi con i lingotti o i marenghi da investimento? Venivano usati per transazioni quotidiane?" Ciao e benvenuto sul Forum. Prima di considerare se e fino a quando la moneta aurea abbia circolato nel Regno d'Italia, è opportuno ricordare le modalità attraverso le quali tale moneta veniva "immessa sul mercato". A parte alcune eccezioni verificatesi nel corso del XX secolo, la moneta aurea veniva usualmente richiesta alla zecca da soggetti (privati, banche, istituzioni ecc.) che fornivano il metallo prezioso (grezzo o monetato) e mediante il pagamento di diritti di coniazione ed affinanzione, ritiravano la moneta aurea di Stato. Già questa modalità dimostra come vi fosse una netta differenza tra l'immissione sul mercato di moneta aurea rispetto a tutti gli altri tipi di monete (fa eccezione, per i primi anni del Regno, la moneta da Lire 5 - lo scudo -, che inizialmente seguì, quanto alla distribuzione, lo stesso sistema della moneta aurea) che invece venivano prodotte dalla zecca ed immesse sul mercato attraverso le Tesorerie dello Stato. La moneta aurea del Regno è quindi sostanzialmente destinata a due tipologie di impiego: 1. pagamenti di elevate somme in transazioni nazionali e internazionali, per le quali il creditore pattuisce espressamente l'uso di tale moneta; 2. tesaurizzazione. E' praticamente assente una circolazione "diffusa" della moneta d'oro, anche se vennero emesse (per pochi anni) monete da 5 e da 10 lire, il cui taglio potrebbe far pensare che almeno queste tipoloie abbiano fatto una timida comparsa nel flusso circolatorio, al più nel primo ventennio del Regno, per poi finire anch'esse tesaurizzate. L'emissione di moneta aurea nel Regno d'Italia, tende a ridursi notevolmente verso la fine del XIX secolo e ciò è ampiamente testimoniato da quello che hai notato già Tu, ovvero dalle scarsissime tirature e dall'emissione episodica dei "grossi moduli". Durante il regno di V.E. III, la moneta d'oro mantiene essenzialmente la funzione di cui al punto 2. (la tesaurizzazione) che caratterizza, direi in via esclusiva, tutta la monetazione aurea del XX secolo. Il raffronto fra la circolazione aurea del Regno di Sardegna e quella del Regno d'Italia è quindi impietoso. Tuttavia, pensare che la l'abbondanza di coniazioni auree nel periodo antecedente il Regno d'Italia significhi una circolazione diffusa di questa specie monetale, sarebbe fuorviante. In buona sostanza, la moneta aurea non è mai passata fra le mani del "popolo" e neppure durante il Regno di Sardegna sarebbe stato normale trovare un cittadino qualunque pagare con moneta d'oro, l'oste, il falegname o il pizzicagnolo. Saluti. M.2 punti
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Childebert I, Frankish King of Paris, Merovingian Dynasty59 viewsChildebert I (c. 497-558), Merovingian dynasty, Frankish king of Paris (511-558) and Orleans (524-558). Æ (15 mm, 0.94 g). Obverse: chi-rho. Reverse: cross. Belfort 5459.2 punti
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Ciao. "Beh non avendo documenti precisi del caso almeno cerchiamo di farci un'idea da quanto riportato dalla stampa. Aspettiamo sviluppi (se ce ne saranno)." Infatti, il punto è poprio quello...in mancanza di "documenti precisi" si commenta al buio e si arriva a dire che il Picasso sarebbe stato sequestrato perchè magari è ....."di elevato interesse patrimoniale"???? Cioè, fatemi capire...secondo Voi lo Stato può sequestrare un oggetto d'antiquariato, detenuto legalmente, solo perchè è di elevato interesse patrimoniale? L'articolo non lo spiega (e l'estensore si guarda bene dal porsi la domanda e, ancor più, dal fornire ai lettori la risposta), ma è ovvio che lo Stato non può procedere al sequestro dell'oggetto solo perchè è di elevato interesse patrimoniale. Considerato che il sequestro è avvenuto in occasione della richiesta di esportazione (così si dice....ma non si sa mai...), poteva starci: - la richiesta di acquisto coattivo: (hai chiesto di esportare il dipinto che hai valutato un milione e mezzo di euro...bene te lo compro io - Stato - a quella cifra (o alla cifra ritenuta congrua): - la dichiarazione di interesse culturale: (trattandosi di un'opera di grande rarità e pregio, sempre io - lo Stato - la dichiaro di interesse culturale...ma mica te la posso sequestrare; Se poi invece: - l'aspirante esportatore aveva rubato il dipinto e l'opera era censita fra quelle "ricercate" nelle Banche dati delle Autorità preposte, allora è comprensibile che all'atto della richiesta di esportazione te lo vengano a sequestrare: - oppure l'aspirante esportatore ha debiti verso l'Erario e quindi lo Stato cautela il proprio credito sequestrando il dipinto. Ma se nell'articolo non si specifica nulla di tutto questo e si da al "parco buoi" la notizia del sequestro senza circostanziarla....che tipo di commenti potremo mai fare sulla notizia, che così come riportata, è insulsa? M.2 punti
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______________ 1900 Austria _____ Francesco Giuseppe (1830-1916) 5 Corone - Argento .8352 punti
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Ringrazio. I miei due figli, femmina e maschio, sono praticamente cresciuti a pane e monete. Ovviamente capiscono qualcosa, specie il maschio. Quest'ultimo, a un certo momento, aveva manifestato qualche interesse per la cartamoneta. Li ho lasciati nella massima autonomia e con tutta la mia collaborazione, ma col tempo e soprattutto con nuovi e personali interessi hanno abbandonato qualsiasi rapporto con le monete. Ci sarebbero i nipotini, avuti da ambedue i figli, una femmina di 2 anni e due gemellini, maschio e femmina, di 4 mesi. Un pò piccoli per sperare che possano ricalcare le mie orme, almeno quando sarò ancora lucido.... Naturalmente proverò anche con loro a trasmettere l'amore per la numismatica, ma soprattutto, ancora più a monte, per la cultura. Se sarà così avranno tutto il mio sostegno. Era sempre possibile conservare la collezione in simili prospettive, ma ho preferito (forse ero pronto anche psicologicamente) privarmene ottenendo il migliore risultato economico, a favore dei figli eredi. Ogni collezionista poi potrà regolarsi nel modo che reputerà migliore e giusto.2 punti
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A me sembra ivstinianvs con l'ultima A quasi totalmente evanide e e la S finale deforme come spesso si osserva su queste monete.2 punti
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E ora di questa mi devi dire: - cosa raffigura l'altro lato (il dritto) - di chi erano le firme - perché all'altro lato c'è scritto FECE e non FEC. - quali documenti d'archivio ne parlano... :crazy: :blum:2 punti
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Trovo molto interessante la discussione di @@acraf e sicuramente se è arrivato a tale decisione (presa fortunatamente a mente lucida) avrà le sue ragioni, la domanda che vorrei porgli (a titolo di mera curiosità) è la seguente: hai tentato nel corso degli anni a far appassionare i tuoi figli alla numismatica? Se sì, a che età? Si tratta di un argomento da non sottovalutare perchè la prosecuzione delle nostre collezioni e della nostra passione è direttamente proporzionale alla prosecuzione del forum, nel corso dei prossimi anni si spera che i nostri figli possano prendere in eredità la nostra cultura e interagire nel forum proprio come facciamo noi ora ma per far sì che ciò avvenga dovremo curare l'albero quando questo è ancora piccolo. Qui ad esempio avevo scritto qualcosa alcuni mesi fa. http://www.lamoneta.it/topic/129364-bambini-eredi-monete-e-medaglie/2 punti
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Per il 1900 mi scateno un po' in onore a questo numero tondo :) Come scritto in precedenza, dal 1901 in poi i limiterò ad una massimo due monete per annata. _______________________ 1900 Regno Unito Vittoria (1818-1901) Scellino - Argento .9252 punti
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Secondo me la capisci anche troppo bene ma stai cercando di far volgere sempre ogni discussione a cui partecipi, verso gli stessi argomenti e cerchi di aprire gli stessi scenari poco edificanti per chi si interessa o si occupa di monete antiche.....più passa il tempo e più mi si rafforza l'idea che tu abbia uno scopo ben preciso da raggiungere.2 punti
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Dopo cento anni dalla prima moneta del 1800 postata (Messico) siamo arrivati al XX secolo, penso che l'anno di nascita della maggior parte di noi cominci proprio con 19.... Non nascondo però la mia invidia per quelli che sono nati alla fine del '900 ! :blum: In assenza di altre monete da postare da domani si passa all'anno successivo: 1900 ___________________2 punti
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La singolarità delle risse verbali (in verità e grazie a Dio, ben poche) che si riscontrano nel forum è costituita dal lento arroventarsi degli animi; sono delle bombe ad orologeria. Normalmente l'algoritmo è questo. Primo Tempo Cippa Lippa: amici, cosa ne pensate di questa moneta, arriva al FDC ? Pinco Panco: perdonami, ma a mio modesto parere non supera il MB. Cippa Lippa: scusami, rispetto la tua opinione, ma come fai a dire tutto questo ? Pinco Panco: guarda questa che ti posto adesso, caro amico,questa sì che è un FDC. Piccolo Principe: ma dai Pinco Panco, sulla tua c'è un colpetto ad ore 11,35 ! Pinco Panco: è la foto che è venuta male, in mano è tutta un'altra cosa ... Secondo Tempo (si inizia) Piccolo Principe: allora fai le foto per bene prima di postare le monete ! Pinco Panco: guarda che la foto è quella che accompagna la perizia del grande Andromuro Gastiota. Cippa Lippa: Il grande Andromuro Gastiota è un cretino che una volta ha preso un 20 lire del 1972 per un aureo (messaggio modificato alle ore 02,35). Terzo Tempo (arrivano le botte) Andromuro Gastiota: Cippa Lippa, io ti denuncio per diffamazione (il messaggio è delle ore 02,25: prima della modifica del precedente messaggio di Cippa Lippa), è stato un operaio della Zecca che, per errore, ha coniato il 20 lire del 1972 utilizzando un aureo. Cippa Lippa: Andromuro, io sarò condannato per diffamazione ma tu un cretino sei ed un cretino rimani. Pinco Panco: Andromuro Gastiota, ma lo stato di conservazione della moneta lo confermi o no ? Andromuro Gastiota: Pinco Panco, soltanto un imbecille come te non sa che lo stato di conservazione è soggettivo. Pinco Panco: Andromuro, ma allora sei proprio un cretino, ha ragione Cippa Lippa, sei sempre tu il soggetto che l'ha periziata; che centra il soggettivo. Cippa Lippa: Pinco Panco è inutile che mi dai ragione, sei sempre un cretino ! Infernoso: secondo me, la moneta di Pinco Panco è falsa, lo dice chiaramente il bordo arrotondato. Andromuro Gastiota: maledetto Infernoso, sei tu che l'hai venduta a me prima che io la vendessi a Pinco Panco. Infernoso: Andromuro, io ti denuncio per calunnia ... Spaccacapellinquattro: ma che calunnia, mica ti ha denunciato alle forze dell'ordine, semmai è diffamazione a mezzo stampa ... Spaccacapellinotto: a mezzo stampa ... spaccacapellinquattro sei un cretino come Andromuro Gastiota. Cippa Lippa: ma la moneta non era di Pinco Panco ?; Infernoso: quale moneta brutto scemo ! Piccolo Principe: ma Andromuro Gastiota non è morto sette anni fa ? Spaccacapelliinquattro: l'hanno ucciso ? Moneta (n.b.: non è un altro collezionista, è proprio la moneta di Cippa Lippa a scrivere sul forum): mannaggia a me, in che mani so' capitata ! Aureo (è la moneta riconiata): 20 lire del 1972 ? Ecco perchè c'avevo quel mal di testa !2 punti
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Ciao a tutti. Non so che fine farà la mia collezione....ma non mi pongo neppure il problema del suo destino. Una delle poche certezze è che non andrà allo Stato, nè per donazione e nè per testamento. Non è la mia una presa di posizione preconcetta: è invece la risultante di una serie di riscontri concreti, (eccesso di burocrazia, incompetenza, diffuso menefreghismo, casi troppo frequenti di malafede, clientelismo, mutismo omertoso, ecc.) che a mio modesto avviso non rendono lo Stato (italiano) meritevole di essere destinatario dei sacrifici compiuti dal collezionista nel corso della sua vita. In buona sostanza, trovo che lo Stato (italiano) sia "indegno a succedere" rispetto alla nostra collezione. Detto ciò, quello che mi preme (e che faccio) è lasciare traccia precisa in un file di exel di ogni moneta acquistata: data di acquisto, prezzo, dove e da chi l'ho comprata ed eventuali documenti a corredo. A tutto questo aggiungo anche una foto fronte e retro e i dati ponderali e metrologici di ogni moneta Trattandosi di una raccolta che non si spinge al di sotto del 1700, tutto ciò può forse apparire persino eccessivo. E probabilmente lo è. Ma credo che la collezione lo meriti. Se poi non sarò io a rimetterla sul mercato ma dovessero essere "gli eredi", essi avranno modo di valutarne il valore e l'interesse e poi ne faranno ciò che vorranno. Di certo, nessuno troverà cartellini riportanti prezzi inferiori a quelli effettivi, come è accaduto alla vedova del racconto di antwvala, che poi è rimasta fregata. Non credo molto, invece, alla figura di un "erede culturale" della collezione....la cui esistenza dovrebbe presupporre un'empatia con il donante che non ho finora mai riscontrato. Saluti. Michele2 punti
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@@picchio Hai ragione: l'anonimato dura poco. Non nel senso che il nome venga svelato o diventi notorio. Ma nel senso che a quel nick, dopo un po' di tempo, si finisce con l'associare con sicurezza un carattere, un temperamento, qualità e difetti. Quello è un saccente, quell'altro mite e paziente, uno si infuria quando si contestano le sue affermazioni, quello è sempre in grado di rivedere le sue opinioni. Uno non sopporta la superficialità, l'altro parla per sentito dire (io lo faccio spesso, non affetto modestia), un altro ancora è disposto a guidarti con mano sicura ed infinita benevolenza. Nel bene e nel male, dopo un po', la singola persona, nonostante il nome di fantasia, assume uno spessore tale che è come parlare con un cristiano in carne e ossa. E' allora bisognerebbe ricordare che il valore culturale del forum supera la somma dei valori di tutti. Ma non nel senso idolatrico del termine: il foro è come una agorà ateniese, le idee si scambiano, le notizie girano, gli agomenti si irradiano, qualcuno non è d'accordo, altri sì. Ma ci si parla. E allora, portare pazienza ed usare della buona educazione quando si incontrano persone "difficili". Il "gioco" vale la candela anche con i "difficili". P.S. Mia madre diceva "sopportare le persone moleste" e poi aggiungeva a bassa voce e con un sorrisetto sulle labbra "e sperare che il Signore le chiami a sè al più presto". Ovviamente non augurava la morte a nessuno. Voleva dire: io ti sopporto però, quanto è dura ! A volte è davvero dura, ma ne vale la pena2 punti
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Ciao Pietro ecco qualche ingrandimento che ti permette di fare la differenza tra questa medaglia religiosa ed una coeva coniata nella zecca di Napoli (sempre per un avvenimento religioso riguardante Pio IX). Vi dico queste cose perchè per stabilire la quotazione di una medaglia bisogna basarsi sulla pregevolezza artistica, che per le napoletane conta più della rarità (ecco perchè le medaglie borboniche sono care e introvabili). Noterai che le espressioni dei personaggi di seguito hanno una plasticità completamente differente, quella di Calicchio è piatta e senza espressione, l'altra invece ............ lascio a voi commentare. ;)2 punti
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Ritengo utile aprire questa nuova discussione, per parlare della presenza degli animali sulle monete greche (bovini, equini, serpenti, uccelli ecc..) e del significato simbolico a loro collegato, avrei piacere se vi fossero degli interventi degli utenti del forum, che con esempi anche pratici, potessero indicarci degli animali presenti nelle monete di loro conoscenza (magari con qualche foto) descrivendo il significato simbolico della loro presenza. grazie per la vostra partecipazione1 punto
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Ciao a tutti :) Posto la foto di un gettone della coca-cola; è di un mio amico a cui l'hanno regalato, dicendogli che è del 1958. Volevamo saperne qualcosa in più e anche se ha una quotazione di mercato. Grazie :)))))1 punto
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Buonasera a tutti, posto una mia moneta acquistata qualche mese fa'.. Piccola comune ma a me piace veramente tanto.... I volti giovani mi fanno impazzire... Come conservazione come la vedete?? Grazie Luca1 punto
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Gentile amico, purtroppo in questo timbro mi sembra di vedere soltanto una corona (forse gemmata) a tre gigli alternati a due perle, il tutto su punte, sopra un'ancora a due rebbi, della quale sono nitidissimi l'anello sommitale e la trave. Non uno stemma, quindi: perchè manca lo scudo. :good:1 punto
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Mi vengono in mente due casi in cui a circolare per errore sono state addirittura delle medaglie. Successe con due medaglie emesse nel 1799 durante l'occupazione austriaca di Ronciglione per commemorare l'incendio della città: quella in rame entrò in circolazione scambiata per una moneta da 3 Baiocchi e quella in argento per un mezzo Scudo.1 punto
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DE GREGE EPICURI Aggiungerei che le cose sono molto cambiate dal primo impero (diciamo pure: da Augusto) al V secolo. Sono radicalmente mutate le tipologie: nel 1° secolo prevalevano le "personificazioni" (Fides,Moneta,Aequitas,ecc.), le divinità, alcune scritte standard (grande SC, OB CIVES SERVATOS) e alcuni contenuti religiosi (altare con PROVIDENT, ecc.) Tutto questo è evoluto lentamente verso immagini di diretta "propaganda" imperiale: dalla Fides Militum alla Aequitas Augusta ecc., fino poi alle varie immagini della FELICITATIS TEMPORUM REPARATIO,ai VOTA, GLORIA EXERCITUS e così via. Parlo soprattutto dei bronzi, ma per i metalli nobili non è molto diverso. Alcuni di questi rovesci sono più comuni di altri,e prodotti da tutte o quasi tutte le zecche. Alcuni rovesci (ti cito solo il POPULUS ROMANUS di epoca costatiniana) sono più rari perché prodotti solo da alcune zecche. Puoi vedere alcune discussioni in merito, es. "Le emissioni più comuni del IV secolo" e tante altre. La tua domanda sulle zecche è comunque complessa e richiederebbe una lunga risposta.1 punto
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Anche su chi vende se ne è parlato e riparlato, diritti, doveri, ecc. Più volte scriviamo che è cmq chi acquista che deve essere preparato, certo chi vende deve dare garanzie, ma l'errore puo starci. Sono diversi i fattori, magari troppi lotti da esitare, preparazione maggiore su altra monetazione o semplici sviste. L'importante è che vengano ritirate prima della chiusura, e cmq segno di professionalità. Relativamente al secondo punto, io le preferisco "mal conservate", ma genuine.... skuby1 punto
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Questo perché, negli stessi anni, si afferma anche in Italia l'uso generalizzato della cartamoneta. La necessità di monete di alto valore (come erano ancora 50 e 100 lire), è ormai ampiamente soddisfatta dalle banconote, e l'oro, anziché essere trasformato in monete, rimane nei caveau del Tesoro, anche perché serve a garantire il circolante cartaceo, in un'epoca in cui alla quantità di banconote circolanti deve corrispondere, in teoria, pari quantità d'oro nelle casse dello Stato. Le monete d'oro di alto valore non sono più necessarie alla circolazione e le poche coniate vengono tesaurizzate e collezionate, nella consapevolezza, in quest'ultimo caso, che, viste le basse tirature, un giorno potrebbero valere molto più del semplice contenuto in metallo Vero, ma solo in parte: il discorso è l'inverso di quello sopra, qui le monete d'oro si coniano, e circolano, perché c'è una necessità reale, mancando alternative. Sicuramente non andavi a comprare un litro di vino con una moneta d'oro, ma allo stesso tempo, se dovevi comprare qualcosa di grande valore, non ti portavi dietro sacchi di centesimi. E l'unica alternativa ai centesimi erano le monete d'oro, perché il Regno di Sardegna, nei primi 50 anni dell'Ottocento, non stampa e non usa cartamoneta. Dopo l'esperienza disastrosa delle Regie Finanze, bisognerà attendere il 1849 per i primi, timidi tentativi di tornare a stampare banconote. Se, nel 1830, volevi comprare una cosa che costava 1.000 lire, il modo più semplice era pagarla con 10 monete d'oro da 100 lire, che venivano coniate in quantità perché c'era una necessità reale di esse, almeno per certe transazioni. Necessità che viene a mancare nella seconda metà del secolo (diciamo pure verso la fine) quando, come detto sopra, vengono sostituite dalle banconote. petronius1 punto
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Te lo abbiamo più volte scritto. Non si può acquistare monete antiche senza "capirle". E per capirle, vuol dire studiare gli stili ed i contesti storici. Certo, ci sono vari gradi di approfondimento, ma non si può affrontare la materia superficialmente. Per chi acquista e colleziona una moneta antica, la fase pre acquisto, ovvero la valutazione e studio del pezzo, è forse più stimolante dell'acquisto stesso. Si deve capire e studiare le tecniche di coniazione, vedere tante monete genuine e studiare parecchi volumi, sia moderni che antichi (oltre ai cataloghi di vendita di vecchie collezioni), e poi avere un GRAN OCCHIO. Nonostante quanto sopra, per carità, capita, l'acquisto di un falso può succedere. Spero tu abbia capito.. ciao, skuby1 punto
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@@leonardo999 Ecco la mia, il diametro è di mm. 40 ed è diversa come conio ma è per lo stesso avvenimento religioso e stessa iconografia. Il metallo è in bronzo argentato.1 punto
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Grande Pietro! Un riconoscimento davvero doveroso per il tuo infaticabile impegno! I numeri parlano chiaro! Sei un utente davvero importante per noi e se negli ultimi anni abbiamo arricchito il nostro umile scibile su monete e medaglie napoletane è anche grazie a te. :hi: :good:1 punto
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Escludendo il valore che è puramente riconducibile alla conservazione, possiamo dire eventualmente che una data moneta non destinata alla circolazione è molto più "rara" trovarla con i segni di usura propri di una moneta che assolve al suo dovere che non in fior di conio? Un tipo di "rarità" che comunque, da quanto è emerso, non da nessun plus-valore.1 punto
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A me sinceramente piace il modo con cui condivide le monete Renato...anzi fa osservare monete che non si vedono tanto spesso argomentando e spiegando tante cose interessanti,e per questo va ringraziato.E soprattutto la pacatezza con la quale discute e chiede aiuti come in questo caso deve essere da insegnamento per tanti... @@renato grazie per le monete che mostri e per gli insegnamenti che ogni volta traggo da queste discussioni...a presto1 punto
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Sono riconi delle monete circolanti in Montenegro nel periodo 1906-1914, come riporta la scritta sulla confezione. La foto non consente di vedere i particolari delle monete. saluti1 punto
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La legenda non mi e' chiara, prova a guardare tra le trilline milanesi, ad esempio: http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=1220&zecca=0&autorita=191 punto
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Per far felice @@giulira, l'arzillo vecchietto in questione (me stesso medesimo uguaglio), con una ego smisurata, che prende tutto tremendamente come fosse una sfida alla Sua regale persona; posta una moneta di una conservazione inavvicinabile ed, inarrivabile per il 99,99999% delle monete coniate. Una moneta che ha vinto 124 premi di bellezza in tutte le stagioni, tra cui: Premio LPBDR 2001 (La Più bella del reame) Trofeo IMLT 2004 (Io Me La Tiro) Memorial Cons.Ecc. dal 1999 al 2016 (mi porto avanti tanto è imbattibile) FDC Award (rilasciato dall'Istituto di Cultura Numismatica e Amenità varie dell'Università T. Scrofolo di Pobiga). Nella speranza di essere stato abbastanza tronfio e spocchioso vi lascio alla moneta, che è comunque di notevole conservazione.1 punto
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Si tratta di Helene Schjerfbeck, monete emessa in commemorazione del 150° anniversario della sua nascita. Era una pittrice finlandese, conosciuta soprattutto per i suoi autoritratti (wikipedia dice questo). Non proprio miss Finlandia :rofl:1 punto
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Complimenti a tutti, in particolare a Lafayette, assiduo frequentatore della sezione moderne straniere... attendiamo tuoi nuovi contributi!1 punto
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Decreto 22/11/1940 quindi COMUNE, a prima vista sembra molto bella ma quello che si nota principalmente è la piega in 4 parti ma non escludo che ci sia anche la piega in orizzontale perchè la scansione non la mette in risalto o forse perchè ha subito meno pieghe orizzontali ,quindi questa banconota secondo me ha circolato abbastanza e come sicuramente ha subito anche qui una stiratura, vorrei sbagliarmi ma noto uno strappo al R/ in alto a DX anche li sicuramente ha subito un trattamento, gli angoli sembrano a posto ma non mancano le pieghe ...ne noto una al D/ in basso a DX e una al R/ sempre in basso a DX. A mio parere il qSPL ci potrebbe anche stare, ma se ha subito trattamenti per me non và oltre il BB+ quindi max 100/130 euro.1 punto
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Spulciando nell'elenco della mia libreria ho trovato : PROMIS Domenico, MONETE DELLA ZECCA D'ASTI. Torino 1853. MAGGIORA VERGANO GEN.TOMASO Una nuova moneta battuta ad Asti dal Duca Carlo d' Orleans. Torino 1936.Tipografia Giuseppe Anfossi FANTAGUZZI Giuseppe Quarto di Grosso di Emanuele Filiberto come Principe di Piemonte e Conte D' Asti coniato in Asti Estratto dal Bollettino della Societa' Piemontese di Archeologia e Belle Arti Luglio-Dicembre 1924 n.3-4 Tipografia Anfossi Torino ORLANDONI MARIO (Asti-Aosta “le monete sabaude con contrassegno A” stralcio da Panorama Numismatico 3 giugno 1984 AMBROSOLI Solone Soldino astigiano inedito di Carlo Quinto estratto da RIN 1890 Milano FAVA Anna Serena La zecca e le monete di Asti da Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli Istituto Bancario San Paolo 1977 Torino MOREL-FATIO A. (Monnaies inedites de Dezana,Frinco et Passerano ) estratto dalla Revue Numis. Parigi 1865 GAMBERINI DI SCARFEA Cesare Una inedita variante di una moneta di Frinco al tipo di Strasburgo estratto da Italia Numismatica di Oscar Rinaldi N.4 Aprile 1962 MAGGIORA-VERGANO T. Alcune monete inedite di zecche feudali del Piemonte Torino 1937 MAGGIORA-VERGANO Alcune considerazioni sulla numismatica italiana e particolarmente del Piemonte Torino 1933 TRICOU J. Alcune monete piemontesi inedite del Museo di Lione estratto da Italia Numismatica di Oscar Rinaldi N.2 Febbraio 1967 BELLESIA Lorenzo La produzione di alcune zecche piemontesi nei primi anni del Trecento Una visione d'insieme tratto da Panorama Numismatica n.261 2011 BELLESIA Lorenzo L'invasione di monete piemontesi tratto da Panorama Numismatica n.244 2009 BIAGGI Elio, LE ANTICHE MONETE PIEMONTESI. Borgone di Susa 1978 Dalla Dracma Gallo-Celtica al Marengo Napoleonico Volume Secondo (dal 1014 all' avvento napoleonico 1804) - Elio Biaggi Edizione Victor Gadoury 2004 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM. Vol.II - Piemonte, Sardegna, Zecche d'oltremonti di Casa Savoia.Tipografia R. Accademia dei Lincei Roma 1911. VARESI Alberto, MONETE ITALIANE REGIONALI. Vol.II - Piemonte Sardegna Liguria e Corsica PROMIS Domenico, MONETE DEL PIEMONTE INEDITE O RARE. Torino 1852. Ristampa Caula Editore, Torino 1970 PROMIS Domenico, MONETE INEDITE DEL PIEMONTE. Supplemento. Torino 1866 Le ZECCHE MINORI del PIEMONTE.MARTINI R, CHIARAVALLE M, TORCOLI B 1987. Civiche raccolte di Milano TODERI Giuseppe, VANNEL Fiorenza, MONETE ITALIANE DEL MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO. primo volume.(Savoia, Piemonte, Sardegna, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia) Polistampa, Firenze 2003. BOBBA Cesare, REGIONI D'ITALIA. Piemonte Sardegna Liguria Lombardia Veneto Emilia Vol.I. 1970. BOBBA - VERGANO Antiche zecche della provincia di Asti 1971 La moneta in Monferrato tra Medioevo ed Età Moderna.Atti del convegno internazionale di studi. Torino 26 ottobre 2007, a cura di Luca Gianazza, Torino 2009 Autori Vari (a cura di Lucia Travaini ) Le Zecche Italiane fino all' Unita' 2011 Roma IPZS1 punto
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Personalmente non amo la polemica ma credo che quando alla base degli scambi, anche virulenti, vi é il rispetto reciproco ciò sia accettabile e non necessariamente negativo. Al contrario ciò che mi dà un po' da pensare é una certa tendenza -quanto meno così a me sembra- ad abbandonare la lingua italiana nello scrivere i post. Sempre più spesso compaiono post pieni di abbreviazioni da SMS o da Twitter, in cui gli accenti sono un optional, la punteggiatura inesistente. Ma questo é un forum, non ci sono limitazioni rispetto al numero di caratteri impiegati. Si può tranquillamente scrivere "comunque", senza la necessità di abbreviarlo in "cmq". E mettere l'accento sulle "e" che ne hanno bisogno credo che non rappresenti un grandissimo sforzo. Non credo che alla base di tali scritture vi sia l'ignoranza della lingua italiana. Al contrario. Credo si tratti soprattutto di una questione di pigrizia, o di abitudine, forse indotta dall'uso dei dispositivi mobili. Ecco, quando leggo post di questo tipo percepisco una mancanza di rispetto nei confronti di colui che legge. Come se l'importante fosse scrivere in fretta, poi agli altri l'onere di decodificare. Un forum é uno strumento di comunicazione, e tale comunicazione é basata sulla parola scritta. Cerchiamo di rispettarla, questa povera parola, e cerchiamo di rispettare chi la leggerà. PS Devo fare io stesso autocritica in quanto molto spesso utilizzo l'apostrofo (') per accentuare alcune vocali quali "o" ed "i". A scusante potrei addurre il fatto che utilizzo una tastiera straniera in cui la "ò" e la "ì" non sono presenti. Per scrivere "ò" devo digitare <alt gr>-7-o, per la "ì" <alt gr>-7-i. Ma non é una buona giustificazione, e me ne scuso.1 punto
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Io non ho necessità di ostentare nulla. Le mie monete possono tranquillamente rimanere poggiate sul velluto chiuse in cassetta. Vi viene mai in mente che postare monete, metterne a confronto più di una, del medesimo conio, possa essere uno spunto di lettura, di studio, di analisi, per i tanti che frequentano questa sezione? Magari qualcuno fa anche notare cose interessanti che sia agli stimati periti che c'hanno messo un sigillo su e anche a me, cose che non abbiamo notato, nonostante le foto non siano sempre al top? Ai convegni si fa fatica ad andare, vedi le distanze, vedi i costi e le tante motivazioni personali. In questi anni mi sono sempre adoperato per convincere tanti più giovanissimi che potevo per farli alzare dalle sedie, lasciare il pc e venire ai convegni, nei circoli a toccare le monete con mano e confrontarsi a quattrocchi, quale scuola migliore? Sono stato accusato di robe assurde da commercianti e professionisti del settore, per il solo fatto di far vedere le mie monete o le monete di amici ai nuovi che venivano ai convegni. Che venga anche accusato qui, di ostentare le mie monete?? Ma per favore!!! Io vorrei, come già fanno alcuni, troppo pochi, purtroppo, che postassero le loro monete! Quando vi capita di vedere un 5 Carlini Savoia? Una Coppiola del '36? o le altre super monete che utenti coraggiosi stanno postando? Chi glielo fa fare? La voglia di ostentare o una sana passione nel condividere qualcosa di bello, con atri che non possono averle sotto mano? Renato1 punto
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Ne dovrei avere una uguale. Secondo me non è in argento. Martedì ti posto la mia.1 punto
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sull'argomento c'è un ottimo libro di Carlo Cipolla, il titolo se non ricordo male è : conquistadores, pirati, mercatanti, la saga dell'argento spagnolo. in 100 pagine o poco più Cipolla racconta la storia dei flussi di argento: dal nuovo mondo all'europa a bordo dei galeoni spagnoli, dalla spagna verso inghilterra e olanda in cambio di prodotti manifatturieri e ancora da questi due paesi verso l'estremo oriente in cambio di merci richieste dai mercati europei. I maltagliati finivano per essere moneta di scambio apprezzata solo per l'intrinseco che conteneva perché in oriente se ne infischiavano dell'autorità che l'aveva emessa... è una storia molto interessante che spiega come una moneta esteticamente così approssimativa sia diventata la valuta-motore del commercio mondiale per un paio di secoli.. ...almeno questo è quello che ricordo di un libro letto per un esame fatto qualche anno fa...1 punto
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