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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/07/15 in tutte le aree

  1. Un 1902 pezzo di 50-centavo dalla Colombia che misura 30mm di diametro e che pubblicizza il suo buon contenuto d'argento sul suo retro: "G. 12,50 LEY . 835." Colpito alla zecca americana a Filadelfia per un quantitativo del 960.000: Insieme con i piccoli pezzi d'argento 5-centavos coniati anche quest'anno, queste monete di 50-centavo 1902 sono le prime monete ha colpite per la Colombia negli Stati Uniti È una distinzione interessante, piena di ironia, perché 1902 è l'anno che Colombia e Stati Uniti hanno firmato un accordo che permette agli americani acquistare fuori il precedente fallito tentativo di scavare un canale tra l'Atlantico e Pacifico in Colombia’s istmo di Panama. Il Senato colombiano—per qualunque ragione—ha rifiutato di ratificare l'accordo, così americano presidente Theodore Roosevelt, in un esempio infame di "Diplomazia del Gunboat," aiutato assicurare il successo di un movimento indipendentista panamense. Panama divenne una nazione separata, fu costruito il canale di Panama, e la parte del colombiano-di-stemma raffigurante l'istmo come parte della Colombia —visibile al fondo, tra due velieri—beh, l'anno scorso che era vero era l'anno questo 1902 pezzo di 50-centavo è stato coniato. :mellow: v. --------------------------------------------------------------- A 1902 50-centavo piece from Colombia that measures 30mm in diameter and which advertises its good silver content on its reverse: “G. 12.50 LEY .835.” Struck at the American mint in Philadelphia to a quantity of 960,000: Together with the small silver 5-centavo pieces also coined this year, these 1902 50-centavo coins are the first coins struck for Colombia in the U.S. It’s an interesting distinction, full of irony, because 1902 is the year that Colombia and the United States signed an agreement allowing the Americans to buy out the previous failed attempt to dig a canal between the Atlantic and Pacific at Colombia’s Isthmus of Panama. The Colombian Senate—for whatever reason—declined to ratify the agreement, so American president Theodore Roosevelt, in an infamous example of “Gunboat Diplomacy,” helped insure the success of a Panamanian independence movement. Panama became a separate nation, the Panama Canal was built, and the part of the Colombian coat-of-arms depicting the Isthmus as being a part of Colombia—visible at bottom, between the two sailing ships—well, the last year that was true was the year this 1902 50-centavo piece was coined. :mellow: v.
    7 punti
  2. Quando uno legge " la bissona " come fa poi prima o poi a non comprarla ? La tentazione è troppo forte e a volte le denominazioni d'epoca aiutano il collezionista a sognare.... Siamo a Milano, a Ludovico XII d'Orleans ( 1500 - 1512 ), Ludovico fa coniare due grossi da 3 soldi , che hanno indubbiamente delle affinità, ma che poi ti portano a scegliere quello più raro e che ti sembra più " milanese ". Più " milanese " perché in questo al diritto abbiamo la biscia viscontea coronata con ai lati i due gigli, nell'altro si inverte l'iconografia invece, scudo di Francia coronato e ai lati due piccole bisce coronate, al rovescio in entrambi l'impresa della corona ducale annodata con il velo. Quindi più Francia o più Milano....? E alla fine si opta, anche se più raro, al grosso con più Milano col biscione in primo piano.... L'impresa della corona ducale con il velo annodato parte da lontano da Gian Galeazzo Visconti e rappresenta la dignità ducale. Quindi dignità ducale, ma certamente anche un mix di identità tra gigli e biscioni che vengono riconfermate anche nelle leggende. Moneta semplice nei simboli, ma ben studiata, indubbiamente un'altra moneta da ricordare e divulgare di Milano....chi volesse poi commentare potrebbe anche fare il raffronto con l'altro grosso più comune con più gigli e meno bisce ..... GROSSO REGALE DA 3 SOLDI - LUDOVICO XII D'ORLEANS ( 1500 - 1512 ) - ZECCA DI MILANO D/ giglio LVDOVICVS D G FRANCOR REX biscia coronata tra due piccoli gigli R/ testina fra due gigli MEDIOLANI DVX ET CET fascia annodata con sopra corona da cui escono i rami di palma e olivo AG, diametro 23 mm., peso gr. 2, 37 Rif. MIR 244, Crippa 11, CNI 100-104 Rarità R2 per MIR, R per Crippa
    4 punti
  3. Credo che qui emergano due posizioni molto diverse, entrambe legittime. Chi tutto sommato dice: "una volta che sono morto, poco importa cosa ne avverrà della mia collezione. Quindi tanto vale venderla nel migliore dei modi: o lo faccio io, o lo faranno i miei eredi, ma io certamente riuscirò a venderla meglio di loro, e quindi la vendo". Chi invece pensa: "la collezione è stata una parte importante del mio essere e sentire e vorrei che in qualche modo questa parte di me sopravvivesse. Quindi la dono a chi la manterrà intatta, o se la vendo, rinuncio ad ottenere il massimo, ma la vendo a chi la manterrà intatta". In questo caso la scelta se donarla a una Istituzione o a un privato, dipende soprattutto dalla maggiore o minore fiducia nelle Istituzioni. Entrambe le posizioni sono legittime, ma credo che comportino due psicologie molto diverse. Nel primo caso, è la posizione propria di una persona che vive molto nel presente, che non è del tutto convinta dell'esistenza di un futuro, o comunque non vi si proietta. Nel secondo caso, invece, è l'opposto: esso dimostra una significativa propensione a proiettarsi nel futuro, e quindi una ferma convinzione dell'esistenza di un futuro. La Società attuale è fortemente proiettata sul presente, addirittura sull'immediato. Ciò che si fa, lo si fa solo se darà un ritorno in tempi brevi. Oggi nopn si darebbe più l'avvio alla costruzione di una grande Cattedrale, come avvenne con i capolavori architettonici del mondo gotico, sapendo che ci vorranno secoli a concluderla (la costruzione del Duomo di Milano fu decisa nel 1386 e venne completata nel 1813). Se si avvia un'opera la cui realizzzione è a lungo termine, ad esempio il "ponte di Messina", lo stimolo per avviarla non stà tanto nell'opera in se, quanto nei benefici immediati e a brevev termine che se ne ricavano (posti di lavoro, tangenti....). Viviamo in una società basata sull'effimero, che di fatto non crede nel futuro, o almeno questo è l'atteggiamento prevalente. Persino la scuola è mutata profondamente in questa direzione: i temi sono sotituiti dai test, ovvero la riflessione dalla capacità di dare una risposta immediata e irriflessiva. E così sono i giochi dei ragazzi di oggi: non più il meccano, o la casa delle bambole, ma i giochi basati su una tastiera che insegna ad essere immediati in ogni scelta. L'ultima grande opera pensata non per un ritorno a breve, ma per creare una soddisfazione a lungo termine è la Sagrada Familia, a Barcellona. La Società di due o più secoli fa, invece, e soprattutto quella preindustriale, erano molto proiettate verso il futuro. Se un uomo costruiva una casa, lo faceva immaginando che in quella casa avrebbero vissuto i suoi figli, poi i suoi nipoti, poi ancora i nipoti dei suoi nipoti. Le tombe erano pensate per la famiglia, non per l'individuo. Un grande orgoglio era quello di lasciare ai posteri un libro. Il fatto e che allora il pensiero del futuro era dominante: nel futuro ci si credeva, a prescindere dalla fede religiosa. Il pensiero del collezionista sul che fare con la sua collezione, rispecchia queste due visioni alternative della Società, che corrispondono a due modi alternativi di essere. E quindi non mi pare strano che l'idea della donazione della collezione affinché resti integra, o quella dell'erede culturale (che è sempre una forma di proiettarsi nel futuro), corrisponda a una posizione minoritaria. Certamente l'impostaziione basata sull'immediato (e sull'effimero) della Società moderna è conseguenza dell'impostazione del lavoro, sorta con l'industrializzazione. Come posso costruire una casa che serva anche ai miei figli, nipoti, pronipoti, quando già i miei figli chissà dove dovranno andarsene per poter avere un lavoro? Il mio non è un giudizio etico. Non dico che la Società antica sia migliore o peggiore di quella attuale: constato un fatto oggettivo. Personalmente il mio sentire personale è stato profondamente influenzato, forse anche determinato, dal fatto di vivere in una società dove l'80% della popolazione è di origine indigena (sino a meno di cent'anni fa in Chiloé si parlava quasi solamente mapudungún) e dove la cultura indigena, animista, anche se verniciata di cristianesimo è assai viva. L'animismo è totalmente proiettato nel futuro, assai di più di qualunque teismo. E infatti io lascerò la mia collezione antropologica (che è di notevole importanza e anche valore economico) a una Istituzione, donandola: non la venderò, e lo stesso farò con le mie monete, anche se in questo caso non è che sia una gran collezione....
    3 punti
  4. Ciao Fabry61 , non avevo visto questa discussione.. vorrei contribuire , aggiungendo le foto di una contraffazione coeva di un mio Soldino . Attendo vostre opinioni, grazie, ciao. peso 0,5 gr circa diametro 5 mm circa
    3 punti
  5. ciao @@quadriga; comprendo benissimo le domande che poni a te stesso, perché da modesto lavoratore e papà di due bimbi piccoli me le pongo anche io; la risposta che mi sono dato è che in ogni caso i soldi spesi nell'acquisto di queste piccole opere d'arte che collezioniamo non sono mai gettati via, anzi, specialmente nel caso di monete dell'importanza di questa, si può dire che facciamo dei veri e propri investimenti che un giorno i nostri figli si ritroveranno tra le mani e apprezzeranno. Molto meglio che mettere al giorno d'oggi mille euro in un conto corrente a tasso zero, e ritrovarsi tra 10 anni con l'equivalente di 600 euro di oggi... almeno, questo secondo me. Grazie a te per aver condiviso con noi questa meraviglia per gli occhi, un caro saluto.
    3 punti
  6. Ottima catalogazione anche secondo me. Anche se credo non sia stato tosato, il peso è compatibile con la perdita "naturale" nel corso dei secoli. forse la leggerissima scentratura ha esposto di più un lato, ma è una mia opinione.
    2 punti
  7. Ciao mi date un parere sull'autenticità della moneta? Grazie diametro 24 mm peso 4,87 gr
    2 punti
  8. Alcuni suoi ducati postumi si dice che siano stati coniati con oro alchemico a causa dei simboli di zolfo e mercurio, anche se sono le iniziali dei due zecchieri le monete di Gustavo II coniate ad Erfurt hanno simbologie accattivanti. Ripropongo testo e slides di una chiaccherata numismatica al Circolo Astengo, magari può essere interessante :) https://www.academia.edu/5075115/_txt_Monete_e_medaglie_alchemiche_tra_mistificazione_e_realtà https://www.academia.edu/5075116/_tavole_Monete_e_medaglie_alchemiche_tra_mistificazione_e_realtà
    2 punti
  9. Eccomi! 1902 Impero Austro-Ungarico Ungheria Francesco Giuseppe 1 Fìller Br KB (Kremnitz)
    2 punti
  10. FANTI G. MALFI P. Sindone : primo secolo dopo Cristo edizioni Segno 2013
    2 punti
  11. Credo che sia un artefatto ricavato battendo con una mazza una moneta coniata su un tondello non coniato, c'è un tipo che continua a proporre una miriade di errori fatti in questo modo :crazy:
    2 punti
  12. Certo ci mancherebbe solo che a false descrizioni, o a false monete, si contrapponessero "falsi commenti". Ho aperto questa discussione dopo averci riflettuto a lungo, ed essere giunto alla conclusione che di fronte a certe situazioni non é possibile far finta di nulla. E che di conseguenza che determinate situazioni in cui l'incompetenza, o la tendenziosità, o un mix dei due (ad ognuno di noi spostare il cursore dove lo ritiene più opportuno) rischiano di provocare seri danni all'hobby ed al portafogli di molte persone, agli interessi culturali di altri, ma anche in ultima analisi alla conoscenza, debbano essere contrastate. Ho quindi aperto questa discussione con l'obiettivo ben preciso di mettere alla berlina alcuni casi limite, per monetazioni che forse sono poco conosciute, ma che, nel momento in cui si decida di trattarle, meriterebbero competenza e la professionalità, come ogni altro settore merceologico. In realtà non sono solo le serie marginali, quali le celtiche, ad essere strapazzate. Ma nei riguardi di queste il fenomeno é talvolta particolarmente evidente. Ed inoltre le castronerie rischiano di passarla liscia dato che sono conosciute da un numero minore di forumisti. Ho cominciato, ad asta chiusa, con l'E-Auction 23 di ACR, in quanto rappresentava un caso limite, la classica goccia che fa traboccare il vaso, e dato che tale goccia si innesta in un percorso che già da questo punto di vista ha avuto modo di dare molto. Ma l'idea é quella, se la disponibilità di tempo me lo permetterà, di continuare con altre aste, ed altre case, in cui vengono proposte monete con descrizioni e riferimenti fallaci, indici di rarità fantasiosi, o addirittura pezzi di cui sia conclamata e dimostrabile la non genuinità. Per evitare di creare problemi al Forum mi sono dato come metodo quello di proporre le mie personali considerazioni ad asta chiusa. Ovviamente invito tutti coloro che intendono contribuire per monete attinenti la sezione (che siano celtiche, etrusche, aes grave, ecc.) di farlo attivamente, possibilmente attenendosi allo stesso metodo. Forse, ex post, si potranno ricavare dei rating. Potrebbe essere un'idea. Ma quello che mi piacerebbe di più sarebbe che le case cominciassero a porre un po' più di attenzione, o un po' meno di spregiudicatezza, nel momento in cui propongono i loro pezzi. Come detto sopra credo che tutti ne avrebbero da guadagnare.
    2 punti
  13. Mitico! io per me ho un ricordo di pochi giorni fa quando al tartufo (ovviamente umido) del mio cane si è appiccicato un piccolo del Foscari, e lui (il cane) se ne andava in giro per casa non capendo cosa avesse sul naso. Meno male che ho salvato entrambi!
    2 punti
  14. @@fabry61 e' ovvio, avete mai provato a far ruotare delle luccicanti monete sul pavimento (meglio non antiche e/o preziose) davanti ad un micio? Nel giro di pochi giorni ci sarà una nutrita collezione sotto qualche mobile. Quello che non sa è che lì non c'è una collezione, ma solo libri e cartacce, e quindi per riuscire a sloggiarlo bisogna letteralmente staccare una ad una ben venti unghie dal rivestimento della poltrona, che per fortuna è robustissimo e resiste alle sue brame (maxima fortitudo est Ikeae) :). Il bel tomo sulla sedia ha pure un padre ed un fratello, quindi la lotta è impari Saluti, Andreas
    2 punti
  15. Mamma mia! Meno male che non sono nato in Giappone! :blum: Andreas
    2 punti
  16. Pensiamo anche che queste monete, di basso valore, venivano realizzate con conii che, per la mole delle coniazioni, si rinnovavano con estrema frequenza, e che potevano anche contenere imprecisioni, errori o modifiche in relazione alla maestranza che lo realizzava e alla necessità di spazio sul conio (se c'era spazio vuoto, si aggiungevano lettere e si modificava la leggenda magari)... pensiamo alle infinite varianti che, un secolo più tardi, troviamo nei quattrini o nei denari...
    1 punto
  17. Moneta originale, conservazione almeno BB+
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  18. STREPITOSI! Grandissima squadra! A Firenze sono viola per la rabbia! :clapping:
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  19. FONDO SPECCHIO__________________ :lol:
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  20. E' una delle pochissime monete che ho non destinate alla circolazione (forse non arrivo nemmeno ad averne 5 su più di 7.200), anche se ne ho viste in vendita classificate in bb/spl o quasi/spl, che significa? che sono state solamente maltrattate nel corso del tempo? O che hanno "circolato" veramente? :nea: Sicuramente hanno "circolato"... ma solo tra i negozi di numismatica, tra i banchetti dei mercatini e tra i collezionisti... :rofl: Monetone da 40 mm. di diametro e 25,20 grammi d'argento .720 (tir: 400.000 esemplari) coniata per commemorare il Presidente dell'Egitto Gamal Nasser (il 1970 è l'anno della sua morte). C'e' l'ho da almeno trent'anni, a suo tempo, se non ricordo male, mi era costata 12.000 o 15.000 lire. Ogni volta penso di potermela portare al mercatino per un possibile scambio (la sostituirei per una moneta che è stata realmente utilizzata per la spendita, quelle a cui tengo veramente) e puntualmente ogni volta la lascio al suo posto... mi ci sarò affezionato! :lol: Da collezionisti di monete destinate esclusivamente alla circolazione (per chi lo è) che fareste?
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  21. @@francesco77 Infatti è a quello che alludevo sin dalla prima risposta .... davvero un'anomalia, anche perchè o era C. e C. oppure R. e C. di lì non si scappa; non voglio dire altro altrimenti .................
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  22. Grazie mille @@jagd , gentilissimo come sempre! ... @@monbalda ,, ma sono io che me le sogno di notte queste T o ci sono davvero? perchè ormai ho gli occhi assuefatti, come quelli che guardano i santini in bianco e nero e poi vedono la Madonna in cielo quando guardano il sole :crazy:
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  23. Mi unisco a Luciano per i complimenti. Oserei dire una descrizione da catalogo d'asta.
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  24. Crippa riconosce la presenza di falsi, infatti eccone uno con tracce d'argento
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  25. Buon pomeriggio Che dire di più? C'è tutto :good: Complimenti luciano
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  26. @apollonia, che tu sappia, Archelao è stato il primo sovrano macedone a coniare monete in bronzo? Nella monetazione regale macedone fino al 413 a. C. non ho trovato monete di bronzo. Alessandro I e Perdicca II hanno quindi coniato solo monete d'argento, e simultaneamente su due standard ponderali diversi, il fenicio e il 'babilonese'.Quindi Archelao I è stato il primo sovrano macedone a coniare anche monete in bronzo. Dopo Archelao I la successione al trono è ancora una volta piuttosto complicata :D Già, dopo la morte di Archelao I, nel 399 a. C. il trono di Macedonia è stato occupato per solo quattro giorni dal suo amante Cratero, quindi da suo figlio Oreste, legittimo successore ma in giovane età e quindi assieme al suo tutore Aèropo II che fu reggente fino al 397 a. C. Nello stesso anno Aèropo II si fece eleggere re, probabilmente dopo aver fatto assassinare Oreste, e governò fino al 394/393 a. C. Con questo sovrano è proseguita la coniazione di monete in bronzo. apollonia
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  27. Ciao. Per come sono strutturate le Condizioni generali che regolano le aste, la responsabilità civile delle ditte è alquanto sfumata...per non dire inesistente e ciò ad onta del fatto che le monete che si propongono in asta vengono espressamente dichiarate "autentiche". In realtà, questa dichiarazione lascia il tempo che trova, in quanto i Regolamenti delle aste prevedono di norma che: 1. A discrezione della ditta potrà essere ritirato qualunque lotto in qualunque momento: 2. In caso di comprovata falsità della moneta aggiudicata, si farà luogo - previa restituzione della moneta falsa - al rimborso di quanto l'aggiudicatario ha speso. Dunque, cosa rischia, in concreto, la ditta che propone in asta lotti falsi? Ben poco. Prima dello svolgimento dell'asta: - il ritiro dei lotti "chiacchierati", che attraverso canali come il Forum vengono individuati da soggetti che, evidentemente, dimostrano una maggiore competenza degli esperti della Casa d'Aste; Dopo lo svolgimento dell'asta: - il rimborso di quanto versato. Con buona pace dell'affermazione (a questo punto, di puro principio) che il materiale proposto in asta è autentico. A questo punto, però, se questo è il contesto in cui può permettersi di operare la ditta, spetta al Mercato esercitare non solo il controllo e la "vigilanza" sul materiale che viene proposto nella aste pubbliche (e tale compito mi pare venga egregiamente già svolto qui sul Forum) ma anche e soprattutto penalizzare commercialmente chi dimostra di non avere sufficiente competenza e capacità per garantire realmente ciò che in astratto promette, cioè l'autenticità del materiale messo all'incanto. La valutazione dovrà ovviamente tenere conto di una fisiologica percentuale di materiale che può "sfuggire" anche ai più severi controlli.....questo lo diamo per scontato e non ne facciamo un dramma. Se però il Mercato, dopo aver stigmatizzato un certo modo di lavorare, continuerà a "premiarlo" di fatto...allora non lamentiamoci se queste criticate modalità rimarranno inalterate nel tempo, nonostante le (più che giuste) osservazioni. Parliamo, fra l'altro, di un Mercato tutto sommato circoscritto, che "non può non sapere" o non può non accorgersi di quanto gli accade intorno: tanto che un "coin-advisor" è probabilmente anche inutile, data la dimensione da "pochi intimi" che assume questo particolare contesto commerciale. Saluti. M
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  28. @@claudioc47, auguroni! Sono felice per voi! E' un traguardo che in pochi hanno la bravura e la fortuna di raggiungere. Molto spesso, soprattutto tra i giovani, dopo pochi anni di matrimonio finisce prima l'amore; altre volte, come nel caso dei miei amati genitori, dove l'amore non sarebbe finito mai, si deve anche fare i conti con il destino o con il buon Dio....
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  29. @aemilianus253 scusa, intendevo semplicemente che intendevo capirne di più sulle emissioni di quel periodo e tipologia, e che avrei cercato in giro con i riferimenti che mi avete dato. . . nient'altro. . . grazie ancora dell'aiuto
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  30. Ciao è la terza che vedo. Ecco la mia, decisamente ha circolato di più. Saluti Alberto.
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  31. dallo schemino proposto si nota l' esergo..... star TSA dot............, .ma la tua è .......... star TS Epsilon dot.......
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  32. Salve, Annota questo episodio, te ne dovrai ricordare quando tra qualche anno ti chiederanno come fa quel piccolo ad avere una patina così invidiabile!
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  33. concordo valore affettivo. nonmi4pplico bellissima e favolosa ne ho una identica e sono uno spettacolo da ammirare
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  34. Sperando tu possa partecipare " un pochino " di più alla vita del Forum :good:
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  35. Regno Unito. Edward VII (1841 — 1910) ONE THIRD FARTHING. (stato coniato per la circolazione a Malta.) FARTHING. HALF PENNY. ONE PENNY. 3 PENCE. HALF CROWN.
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  36. Non dimentichiamoci dell'Abruzzo, prima zecca operativa Aquila ,sotto Ludovico II d'Angiò 1382-1384, bolognini,quattrini,denari provisini
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  37. MANTOVA Ferdinando Carlo leggi qualcosa ? R.
    1 punto
  38. Mi accodo a @@Caio Ottavio ,che esorto a continuare a scrivere di "pazzi"magari scrivendo sulla rivolta fiorentina dei"Pazzi"ed associandola alla Numismatica,nel fare i complimenti al ragazzo panfresco77 che si è cimentato nello studio del "vessillo"borbonico del 1842 realizzato per il Real Monte Ortyz y Villalobos. Vi è da dire che @panfresco77 ,al pari di una leggiadra donzelletta che di primo mattino sa dove portarsi per cogliere il suo mazzo di margheritine,così egli ha saputo scovare nei meandri degli scritti storici informazioni che lo hanno portato a risolvere l'arcano sulla produzione della decorazione borbonica di cui ci ha parlato in questo numero di Panorama Numismatico. --Salutoni -odjob
    1 punto
  39. Colpo di scena: forse hanno ragione tutti, tranne il professore del ragazzino il quale afferma che la moneta e' autentica... Si tratterebbe infatti di una copia, il segno sul rovescio dovrebbe essere un identificativo (poco intuitivo) della ditta produttrice. Ecco un paio di discussioni nelle quali vengono proposte "monete" di questo tipo: http://en.numista.com/forum/topic23666.html https://www.cointalk.com/threads/1562-elizabeth-1-hammered-coin.51182/
    1 punto
  40. ...........ma a Napoli tutto poteva accadere.....
    1 punto
  41. @@cembruno5500 devo dire che la cosa mi ha soepreso, perché pochissime volte è accaduto che mia moglie mi facesse un regalo inerente i miei hobby! L'ho gradito molto, non so come ha fatto per acquistarla, ma questo e un particolare di secondaria importanza. Grazie e Buona Pasqua!
    1 punto
  42. Non vorrei essere frainteso, davvero, ma queste meteore a me non sono mai piaciute: 1 messaggio, ottengono ciò che vogliono e poi spariscono..... L'esperienza insegna....... Per quanto mi concerne, non gli avrei trasmesso assolutamente nessuna informazione..... Troppo facile..... :nea:
    1 punto
  43. L' ultima volta che ero stato al Mausoleo di Augusto era verso fine Luglio dello scorso anno ; lo visitai ( per l' ennesima volta ) per scattare alcune foto allo scopo di scrivere un post , che in effetti scrissi , sull' anniversario del bimellenario della morte di Augusto ricorrente il 19 Agosto del 14 . La situazione di allora era disastrosa in quanto tutto il complesso del Mausoleo era come quella di un cantiere edilizio e circondato da una recinzione di inferriate , che almeno facevano intravvedere da lontano il monumento . Mi sconforto' il fatto che tale situazione andava avanti , per modo di dire , da qualche anno , arrivando praticamente con la situazione quasi invariata alla fatidica data del 19 Agosto 2014 . La speranza era che almeno entro la fine dello scorso anno la situazione consentisse di visitare liberamente , a pagamento , l' interno del Mausoleo , speranza vana ! Pochi giorni fa su un TG sentii la notizia e vidi le immagini del Mausoleo che ritraevano il monumento nelle stesse condizioni di quasi un anno fa , al che pensai che forse le immagini potevano non essere aggiornate , cosa che qualche volta accade nei TG , quindi oggi sono tornato a dare un'occhiata e mi sono accorto che la situazione era davvero immutata ! tale e quale a quella di fine Luglio 2014 ; questa volta con l' aggravante che erano sul posto comitive di decine di stranieri letteralmente aggrappati alle inferriate , quasi come dei ragni , per scattare foto al Mausoleo , ebbene in cuor mio mi sono vergognato . Oltre tutto , a parte le figuraccia di tenere un luogo tanto conosciuto e visitatato , da anni in queste condizioni , quanti soldi persi per le casse dello Stato . Allego alcune foto prese dall' esterno , praticamente uguali a quelle del post dello scorso anno e della vicina Ara Pacis , questa veramente ben sistemata anche se la confezione esterna lascia qualche perplessita' di stile ; inoltre quelle strane "veneziane" poste davanti alle vetrate sembrano delle impalcature e producono fastidiose "luci e ombre" sui pannelli marmorei decorati dell' Ara Pacis .
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  44. MEDAGLIE PAPALI - ASTE MARZO 2015 Nelle aste del periodo i lotti di medaglie papali sono stati modesti per quantità e con pochissimi pezzi importanti. La medaglia più interessante era nell'asta di GORNI & MOSCH: medaglia per l'erezione del tempio del Santissimo Cuore a fine 1700 con i ritratti dei sovrani portoghesi e riferimento al pontificato di Pio VI, in ottima conservazione, argento, diametro mm. 40 circa. E' stata aggiudicata per € 1.300+ diritti. Nella stessa asta c'erano anche altri lotti (pochissimi) di medaglie papali , tutti venduti. Cito una medaglia tedesca per Innocenzo XIII in argento, acquistata per € 550+diritti, ed una coppia in argento e bronzo della medaglia annuale di Pio IX - anno VII con forte competizione e acquisto - rispettivamente - per € 375 e € 225 + diritti. Poche medaglie papali anche in asta WAG on line con aggiudicazioni intorno a € 60 + diritti per riconi Mazio in bronzo e a € 100 + diritti per annuali in argento dei pontefici PIO X/PIO XI. In asta ELSEN erano proposte 5 medaglie antiche in bronzo dorato, tutte aggiudicate: spicca il prezzo elevato di € 700+diritti della medaglia di Benedetto XIII - Anno Santo con il monumento equestre di Carlo Magno. Per le aste italiane noto che NOMISMA on line ha continuato a proporre una collezione di medaglie per la cerimonia della lavanda, la cui dispersione era iniziata con le aste di fine 2014. In questa tornata on line sono apparsi i pezzi forse meno ambiti, con molti riconi per le medaglie antiche e con le coniazioni più recenti, che riguardano i pontificati da Leone XII a Pio IX. Nonostante prezzi base abbastanza contenuti, la vendita è stata limitata. Miglior richiesta e successo si rileva per qualche medaglia di sede vacante : cito la medaglia in argento della sede vacante 1829 - Vice camerlengo Cappelletti, aggiudicata per oltre € 400+diritti. Facendo riferimento alle recenti aste di Nomisma , mi sembra doveroso spendere due parole sulla collezione della annuale medaglia per la cerimonia della lavanda dei piedi, emessa quasi ininterrottamente dal 1600 fino al 1870 nei tre metalli (oro, argento, bronzo). Sono medaglie rare: le assegnazioni ufficiali erano pochissime; ad esse si aggiungevano richieste di devozione o del collezionismo alle botteghe degli incisori . Riconi molto parziali sono avvenuti in epoca Mazio anche con abbinamenti diritto/rovescio incongrui rispetto alle coniazioni originali. I rovesci di questa medaglia hanno avuto nel tempo diversi modelli, ma complessivamente la serie è un po' ripetitiva ed ha pochi cultori. Manca anche una pubblicazione ad hoc: sarebbe bello che qualcuno approfondisse lo studio. Mi augurerei una pubblicazione di Adolfo Modesti, quando avrà completato il testo nel quale è attualmente impegnato, che riguarda le medaglie di restituzione degli antichi papi. Anche ARTEMIDE ha proposto una asta on line con pochi pezzi e vendite modeste. Ma sono apparsi per alcune medaglie antiche, senza particolari meriti, collezionisti competitivi che hanno fatto salire il prezzo oltre ogni previsione. C'era, per finire, qualche medaglia papale nella piccola asta on line FILETTI. Ha venduto tutti o quasi tutti i lotti di questa tipologia con prezzi nella norma. Cito la aggiudicazione della medaglia sede vacante 1823 - Prefetto Marazzani Visconti - in bronzo - per € 145+diritti.
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  45. La moneta non è assolutamente qFDC. A me sembra palesemente lucidata e poi sarei cusioso di vedere la perlinatura centrale sulla corona. Le foglie inoltre presentano una certa usura. Al massimo un BB+/qSPL Ha chiuso a 17,50 €............. per un qFDC reale bisogna moltiplicare x 10 almeno :rofl:
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  46. Ciao, ma questa moneta fu venduta anche da aitnacoins in Aprile 2011 per €377.87 secondo http://munzeo.com/coin/piak-286-piakos-tetras-1171044, e non da Lanz come dice il venditore... credo che sia anche un falso, come sospetta skubydu.
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  47. SAN CARLO BORROMEO / SAN CAMILLO DE LELLIS medaglia del XVIII secolo S. CAMILLO DE LELLIS Italiano Abruzzese nato nel 1550, fu soldato di ventura, perse i suo averi al gioco, convertitosi, si mise al servizio dei CAPPUCCINI di Manfredonia, si adoperò nel servire gli ammalati incurabili. Canonizzato nel 1746. Vedi http://www.santiebeati.it/Detailed/28250.html Ottone
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