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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/15 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti. Ho pensato oggi di rendere partecipi della mia piccola raccolta di denari degli Eravisci che ho iniziato a collezionare da poco tempo. Lo so, alcune foto sono un po' brutte (forse per la mia inettitudine con gli strumenti tecnici, forse per la qualità di alcuni pezzi) ma nel complesso rendono meglio, ed è per questo che ho deciso di metterle tutte insieme. Precisazione: l'ultima moneta non è un denaro ma un quinario imitativo attribuito con probabilità, ma non con assoluta certezza agli Eravisci. Il pregio di queste monete, secondo me, sta nella testimonianza di una popolazione di cui non si conosce molto (quasi niente) all'infuori della loro monetazione. RAVIS-RAVIT-RAVISC... era il termine, a parere di molti studiosi con il quale questo gruppo di Celti si definiva. Che dire, non sono raffinate come le monete greche ma al sottoscritto piacciono. Voi cosa ne pensate?
    9 punti
  2. tracce del R/ sul D/ , interessante come caratteristica :)
    4 punti
  3. ______________ 1903 Regno Unito Eroardo VII° (1841-1910) 1 Fiorino (2 Scellini) - Argento .925
    4 punti
  4. Buon giorno a tutti, E' finalmente disponibile in formato digitale anche il "Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia" pubblicato dal Circolo Numismatico Milanese dal 1903 al 1918. Questo è il link dove potete scaricarlo. http://www.socnumit.org/bolnumartmed_50.html Buona lettura a tutti. Matteo
    4 punti
  5. Non hai letto bene... hai letto benissimo. In passato tale simbolo è stato interpretato come un "rosetta", come una "stella" o come (appunto) uno "sperone". Dovendo "prendere posizione" a riguardo nello studio pubblicato si è scelto il più realistico "sperone" in quanto, vi è stato modo di osservare, in esemplari ben conservati, all'interno del simbolo stesso un foro. Tendo però a precisare che l'ipotesi "sperone" ha origini più lontane rispetto al nostro scritto. Mi limito a citare il MEC XIV a p. 225 dove (cito testualmente) è scritto: "the symbol in the field has been variously described as a rosette or a star, but a mullet, i.e. a rowel spur in the form of a five-pointed star whit a hollow interior, seems to be what it actually represents" ed il lavoro di J. Baker "Tipologia ed epigrafia nella evoluzione dei carlini". Ne approfitto per segnalare inoltre, in considerazione delle numerose richieste a riguardo, che la pubblicazione di Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Catalogo monetario che è il naturale seguito di Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Indagine archivistica sulla politica monetaria e analisi critica dei materiali è di imminente uscita.
    4 punti
  6. Credo sia doveroso fare una premessa. @@Rex Neap (Pietro Magliocca) ha citato gli autori dimenticando però di citare l’opera quindi ritengo doveroso (non me ne voglia), per chi legge, riportare anche il titolo del testo a cui fa riferimento: Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Indagine archivistica sulla politica monetaria e analisi critica dei materiali. Detto questo passiamo al nocciolo del quesito. In pratica non vi sono differenze sostanziali tra le due emissioni di saluto tra Carlo I e Carlo II (oltre al numerale del re ovviamente) questo perché era la volontà sovrana ad esigere che i carlini di Carlo II fossero battuti come quelli del padre. E’ documentato (1295) infatti : «volentes indempnitati dicte Curie precavere hoc tibi oretenus et expresse commisso tenore presentium tue fidelitati mandamus quatenus circa id diligenti consideratione prohabita diligentia et cautela que honori nostro et comodo videris convenire intendas et intendi facias per viros idoneos et fideles ac expertos intalibus ad cudi faciendam karolenos aureos et argenti qui sint illins tenute ac forme sicut erant illi qui cudebantur tempore clare memorie domini patris nostri et laborandum in sicla predicta eo modo et forma quibus habes ut predicitur oretenus in mandatis circa predicta operosus et sollers existens cum consilio magistrorum rationalium» (ASNa, AA, Registri, reg. 73, c,254r da Giuliani-Fabrizi 2014, p. 94). In cui è ben evidente (nella parte in grassetto sottolineata) l'ordine che disponeva che i carlini d’oro e d’argento dovevano essere battuti, iconograficamente, come quelli battuti al tempo di Carlo I. Fatta quindi questa dovuta integrazione alla discussione mi permetto di consigliare di essere cauti a cercare differenze di stile che possano caratterizzare l’una o l’altra emissione perché si tratta di monete battute in gran quantità e questo ha reso necessario l’utilizzo di molti conii che ovviamente possono avere piccole differenze fra loro, anche perchè lavorati da mani diverse. Uno studio su queste differenze è auspicabile ma andrebbe fatto su un vasto numero di esemplari per ogni regnante al fine di ottenere una casistica probante.
    4 punti
  7. Questa discussione rischia di convertirsi in un grido quasi unanme di sfiducia nelle Istituzioni. Purtroppo le ragioni di sfiducia sono tante e da qualche decennio tutte le Istituzioni sembrano essersi impegnate a sputtanarsi reciprocamente, a delegittimizzarsi, ma in questo modo delegittimano prima di tutto se stesse. Questo è molto grave, perché la politica (come la fisica) odia il vuoto. E quando si crea un vuoto di potere, esso prima o poi viene occupato da qualcuno (più prima che poi). Qualcuno che dichiara di farlo per fare pulizia di tutto il marciume, ma che poi storicamente ha dimostrato di far parte di quello stesso marciume, quando addirittura non era lui stesso uno dei burattinai che, ben occulto alla vista, giocavano alla delegittimazione delle Istituzioni. A questo disegno eversivo è doveroso opporsi. E ci può opporre in due modi paralleli: partecipando nelle Istituzioni ed evitando di fare di ogni erba un fascio, che il qualunquismo non produce nulla. Se coloro che hanno dei valori e sono pronti a impegnarsi nella difesa dei valori in cui credono - primi fra tutti l'onestà, l'impegno sociale, il senso dello Stato - si ritiirano sull'Aventino e restano al margine delle Istituzioni, allora queste saranno sempre di più patrimonio dei disonesti e degli opportunisti. Venendo alle Istituzioni museali e alle sovraintendenze, certamente anche lì ci sono e purtroppo ci saranno anche in futuro delle mele marce. Esse sono istituzioni reali, non ideali. Ma la verità non sono quelle mele marce, poche ma che puzzano assai e fanno rumore, bensì tantissimi funzionari che s'impegnano perché credono in quello che fanno e che tentano di fare del loro meglio, nonostante vengano loro negate le necessaarie risorse e nonostante la demotivazione e lo scoraggiamento causato dalle ragioni già precedentemente discusse. Cerchiamo di guardare e di valorizzare quelle figure professionali che sono ben degne di essere valorizzate e poste quale esempio anch etico: ci sono e la loro presenza non va messa in sordina in un qualunquismo che fa il gioco dei disonesti, che nel marciume, reale o presunto che sia, prosperano e ingrassano.
    3 punti
  8. La calibrazione del bianco è un'operazione semplicissima, ma deve essere eseguita in modo scrupoloso. Questo non è solo una mia manìa, ne voglio apparire pedante nel dare lezioni di fotografia (come qualcuno ha asserito qualche tempo fa da un'altra parte), ma è l'unico modo che permette di rendere il colore del metallo nel modo più veritiero possibile, e, se ci pensate, questo è uno dei tanti problemi che poi causa tante incomprensioni quando si postano monete: E' chiaro che chi è dall'altra parte del monitor si basi sulle fotografie. Se queste presentano un colore del metallo (se di rame poi, ancora più fondamentale) non veritiero, ne risente chiaramente il giudizio che viene dato. per cui, se vi va di divertirvi un pochino, ecco la semplice procedura con cui è possibile impostare il punto di bianco. - Usare un cartoncino bianco, non lucido (non deve riflettere la luce) - Seguire le indicazioni che trovate sotto l'apposito menu (se è in inglese, si trova sotto "white balance", solitamente abbreviato con le iniziali WB). Di solito è sufficiente andare su "SET" (o imposta) e la macchina effettuerà uno scatto in cui memorizzerà il colore bianco. Se si usa la reflex il procedimento è un po diverso, ma in linea di principio rimane sempre molto semplice da eseguire. E' fondamentale eseguire l'operazione nello stesso ambiente e con le stesse luci di scatto, quindi se scatta all'aperto, deve farlo praticamente prima di scattare. Ovviamente, se si cambia ambiente ed illuminazione, l'operazione va eseguita nuovamente. Personalmente raccomanderei una luce artificiale, non solo perchè è controllabile e costante, ma è anche più idonea per fotografare le monete. E' sufficiente una semplice lampadina a risparmio energetivo, 10 o 15W al massimo vanno bene, al limite deve stare attento alla distanza tra moneta e lampadina. Per il resto, non serve chissà quale attrezzatura. Certamente la passione, se c'è, aiuta... e molto. Allego una vecchia foto eseguita con una vecchia compatta digitale (acquista nel lontano Novembre 2005), per dimostrare che con poco, si ottiene già qualcosa di piacevole e soprattuto, fedele (il più possibile) alla realtà, che è proprio il requisito imprenscindibile per una foto monetale.
    3 punti
  9. 1903 REGNO UNITO EDOARDO VII 1 Farthing, ben conservato
    3 punti
  10. cosa ne pensate di questo cavallo di Ferdinando II ribattuto su Carlo VIII per Chieti, con conio Aquilano di Ferdinando I,tipo D.A. 140 , io ne ho visti pochissimi in questi anni, credo sia un buon R3
    2 punti
  11. Buongiorno, vi mostro questa moneta ...perchè sinceramente la vorrei acquistare, come vi sembra? che conservazione gli attribuiamo? grazie a tutti.
    2 punti
  12. Il paradosso è che quello che hai indicato nelle ultime righe del tuo precedente post e che mi trova pienamente d'accordo. . molti collezionisti, me compreso, collezionano dando meno importanza all'aspetto economico e più a quello storico della collezione.. l'istituzione pubblica compie, invece, una mera analisi dei costi e benefici circa l'accettazione o meno della donazione numismatica che intendiamo fare...in poche parole, se la nostra collezione vale poco...è inutile pensare di donarla a musei...perchè difficilmente l'accetteranno, sia che si tratti di donazione pura e semplice sia che si teatti di una donazione modale...evelina, infatti, aveva una signora collezione..monete che molti collezionisti se le sognano
    2 punti
  13. Il ritratto uguale e/o similare a quello di mario era sicuramente dovuto alla non conoscenza, nell'immediato, delle fattezze del nuovo imperatore presso gli addetti della zecca. Quanto al rovescio non credo proprio fosse in uso con Mario. Non ho sottomano il RIC ma non mi pare un rovescio tipico di Mario. Credo fosse un primo iniziale messaggio politico e programmatico di Vittorino dove sostanzialmente intendeva esprimere la sua "aequitas" di nuovo regnante nei confronti da un lato dei suoi sostenitori, delle sue truppe e dall'altro dei soldati e dei nuovi sudditi acquisiti dal precedente sovrano. Forse avrete capito che a me la moneta pia e strana :D imitativa, usurpatori, ritratti di transizione... Questa la trovo molto affascinante perché segna con evidenza un momento di passaggio tra un sovrano e l'altro: è un'altra foto quasi istantanea del nuovo imperatore, ma con reminiscenze del precedente.
    2 punti
  14. Mi rendo conto che rischio di uscire dal seminato, ma il problema è il senso del tempo, senso che ritengo ormai da tempo perduto a causa di un ingravescente degrado antropologico (dell’Occidente). Ormai la maggioranza vive in una bolla atemporale, un eterno presente ludico. Ormai si viaggia come veloci ed instancabili surfisti sulla cresta dell’onda, senza alcuna tensione a fermarsi ed approfondire. Tutto ciò che conta è il movimento, possibilmente veloce, anzi velocissimo. Quello che mi piace di questo forum non è solo la numismatica, ma anche la possibilità che mi offre di scambiare opinioni con persone che sono disposte a passare ore ed ore su un tondello di pochi millimetri, a ricostruirne la storia con calma e con fatica e, soprattutto, a compiere con passione queste ricerche che per i più (gli stolti) sono forme di “masturbazioni cerebrali” che “non servono a nulla” o che “lasciano il tempo che trovano”. Come se i modi di fare non transitassero sempre da un settore all’altro della vita, come se la vita stessa non dovesse essere vissuta con attenta passione. Vi offro una soluzione mediata, subordinare la disponibile dell’asse ereditario ad un “modo” (“cum onere”): a) se la figliola vuole diventare comproprietaria degli immobili con le “Figlie della Povera Pastorella di Guadalupe” (le Figlie della Povera Pastorella di Guadalupe sono davvero terribili quando si tratta di immobili) va bene così, fatti suoi; b) se la figliola vuole essere l’unica erede, curi la pubblicazione della mia collezione entro due anni dall’accettazione dell’eredità. Mi domanderete perché non curare io stesso la pubblicazione: c’è sempre la speranza che la figliola si appassioni.
    2 punti
  15. @@antvwaIa con riferimento al post 169 "L' inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." Italo Calvino "Le città Invisibili" 1972
    2 punti
  16. Guernsey. Edward VII (1841 — 1910) 1 DOUBLE. La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 1 PESETA. Paesi Bassi. Wilhelmina (1880 — 1962) 1/2 CENT. 10 CENTS. La Francia. Terza Repubblica. 25 CENTIMES. (Era le prime monete di rame-nichel in Francia. Coniata per un solo anno.) Shvets. L'unione con la Norvegia.Oscar II (1829 — 1907). 10 ÖRE.
    2 punti
  17. Si, però poi i pavesi si ribellarono al dominio tedesco e costrinsero l'imperatore a fuggire dalla città....., nel contempo ci stava Arduino che tentava, senza riuscirci a riprendere la corona d'Italia e che aveva contro vescovi e nobiltà fedeli all'Imperatore.....quindi se devo trovare un punto di contatto storico lo trovo qui eventualmente e non dopo.....
    2 punti
  18. La discriminante tra quattrino e doppio quattrino, ammesso sia una distinzione che abbia senso di fare, è legata esclusivamente al peso del tondello, non certo alle legende, delle quali esiste una numero indefinito (e probabilmente non esaustivo) di varianti. Con un peso di 2 grammi il tuo esemplare rientra perfettamente nel range del quattrino. L'apparente assenza della A di MANTVE non è significativa, perchè la A è in nesso con la M e probabilmente è solo poco apprezzabile sul tuo esemplare molto usurato. Peraltro la stessa esistenza di una tipologia da classificarsi come doppio (o triplo, o quadruplo) quattrino è fortemente dubbia: risulta infatti ben difficile da credere che in un periodo in cui la circolazione dei piccoli moduli in rame era pressochè fiduciaria, e con differenze ponderali tra i vari tondelli spesso molto sensibili, ci si prendesse la briga di coniare scientemente monete di doppio peso assegnandole un valore doppio. E' un pò come se oggi le monete da 2 Euro fossero coniate con gli stessi disegni dell'Euro ma le facessero di peso doppio: sarebbe una follia, vista la fiduciarietà di questo tipo di emissioni. I tondelli di peso superiore al normale sono quindi con ogni probabilità tondelli che per errori di zecca sono usciti di peso maggiorato rispetto alla media dei tondelli usati.
    2 punti
  19. .............. ed una del 1881 per Atripalda (AV)
    2 punti
  20. @@Brennos2 Per quanto riguarda all'ibrido..........penso chi sia una invenzione . Il dritto dice tutto e sempre del 2 e del 3. Ciao
    2 punti
  21. @@Brennos2 Ciao , condivido la tua opinione e in una attenta analisi , si evidenziano che la n° 2 e 3 sono sicuramente copie del n° 1 . Non sono totalmente convinto che anche la n° 1 possa non essere genuina. Una visione dal vivo toglierebbe ogni dubbio.
    2 punti
  22. Scusatemi, quando ho visto questa moneta dovevo essere un po'rintronato dal sonno... la mia lettura è HIPERATOR H', e nel campo PA//PA//I//CI Questo particolare è molto interessante perchè mostra lo sviluppo del PAPIA che prima è scritto su tre righe con la I abbassata, mentre nei successivi enriciani abbiamo PAPIA su due righe e CI nella terza... qui, invece, abbiamo ancora PA//PA//I su tre righe, e la CI su una terza... in poche parole: I FASE (ottoniani) P A P A I II FASE (in questo denaro) P A P A I C I III FASE (enriciani) P A P I A C I Inoltre H starebbe per Henricus, e dunque potrebbe essere proprio un denaro di transizione tra gli ottoniani e gli enriciani. In ogni caso quella non è assolutamente una A, secondo me. @@dabbene , potrebbe starci? Segnalo anche questo accenno di perline, che, per quanto ne so, è sconosciuto sugli ottoniani, ma abbastanza documentato per Enrico:
    2 punti
  23. la valutazione è a volte soggettiva, non è detto che l'esemplare considerato BB fosse migliore che quello valutato BB+ ... :whome: Per quanto riguarda il prezzo di aggiudicazione, sai benissomo che dipende anche da quanti collezionisti si "scornano" in sala.... Inoltre per avere una media indicativa, bisognerebbe avere a disposizione un maggior numero di esermplari venduti......
    2 punti
  24. Mi ero gia' espresso in precedenza su questi obrobri ma qualcuno si "arrabbiò " perche' per lui erano belle e le collezionava pure. Adesso pero' mi sorge un dubbio e ve lo butto li: Ma non e' fuorilegge manipolare o scrivere sul denaro?! Perche' ,nel caso,oltre ad essere brutte sarebbe pure irregolari.
    2 punti
  25. bravo Antonino bella la moneta,belle le foto (grandi)e la conservazione anche BB/BB+ Vi raccomando ,però,quando postate una moneta,cercate di mettere la classificazione,se proviene da qualche collezione,qualche aneddoto e così via;non abbiate timore di sbagliare classificazione,se eventualmente dovesse capitare qualche errore verrete corretti ed imparerete qualcosa in più. --Salutoni -odjob
    2 punti
  26. Vi posto altre 2 foto appena fatte con luce naturale della stessa moneta, calcolando che la mia fotocamera è una piccola compatta, per cui...micromosso, e qualità sono evidenti, cioè in poche parole, sta compatta fa cagare..! In riferimento a ciò che mi ha precedentemente detto l'amico @@soleshine sul lustro di conio....forse ho capito cosa intende, e cioè quella specie di patina molto morbida...che sembra come una cera delicata che di solito io rilevo agli euro appena usciti dai rotolini. In base a questo, aggiungo che, anche non sapendo se questo lustro è un qualcosa che viene aggiunto alle monete come una protezione al momento della coniazione, su questo esemplare del 5 lire 1956 ....con 60 anni alle spalle, per avere ancora del lustro, oltre a non essere mai circolata, dovrebbe essere stata riposta in un luogo sicuro dalle intemperie....credo, altrimenti non si spiegherebbe come mai le monete di oggi, cioè gli euro, perdono molto facilmente questo benedetto lustro, anche se non circolate.. Dico questo perchè ho delle seriette con valore insignificante e che non ho voluto spendere ulteriori soldi per acquistare capsule protettive ecc..(sono 21 seriette...eh), e che si sono opacizzate....cioè non sono più come quelle appena prese da un rotolino... Scusate tutte ste chiacchiere...ma me sono "incartato" un po con sto lustro.. Queste le ultime 2 foto alla mia 5 lire...giudicate voi..
    2 punti
  27. Inizio io il 1903: Spagna , 1 peseta Alfonso XIII°.
    2 punti
  28. Secondo le voci degli ultimi tempi ci sarebbero dei ritardi tali che va a finire che arriva prima il commemorativo dell'apertura dell'Expo ! :rofl:
    2 punti
  29. @@altrove2000 Buona sera, intervengo dopo aver guardato il Lunardi e sono del parere che il tuo soldino sia una contraffazione Genovese. Nella serie di descrizioni dei Ducati di Andrea Dandolo abbiamo a pag 297 al tipo r1 un ducato con la leggenda DAX e una descrizione con l'uso della C chiusa al tipo t a pag 296. Tenendo conto che i ducati riportano in linea di massima, ben corretta la leggenda VENETI, che i genovesi conoscevano molto bene, come nel tuo soldino, le differenze si notano su altri particolari. Tutto l'insieme mi porta veramente a pensare ad una contraffazione Genovese sia Metilene o Scio od altra zecca sovrintesa dai Gattilusio.
    2 punti
  30. Ottima catalogazione anche secondo me. Anche se credo non sia stato tosato, il peso è compatibile con la perdita "naturale" nel corso dei secoli. forse la leggerissima scentratura ha esposto di più un lato, ma è una mia opinione.
    2 punti
  31. Buon giorno a tutti "i monetari"!! Viste alcune domande rimaste in sospeso, scrivo per alcune doverose precisazioni. Confermo che il convegno si terrà come da locandina!! L'organizzazione è sempre dell'amico Andrea Cavicchi della ditta Eugubium, che ha organizzato i precedenti convegni nella stessa sede. Lo standard è quello. Ci tengo a sottolineare che il convegno non è patrocinato NIP, come già è stato evidenziato. La NIP si è concentrata sul riuscito convegno di Milano del 28/03 ma la decisione di fare svolgere il convegno di Roma è per un duplice motivo: a) si è voluta dare una continuità alle edizioni precedenti in termini di periodo annuale, viste le pressanti richieste di conferma da parte della struttura ricettiva e di moltissimi clienti; b) il convegno, come leggo dai vostri post a conferma, era diventato ormai un consolidato appuntamento nel panorama numismatico italiano in questo periodo dell'anno. Per ulteriori domande e precisazioni sono a disposizione. Vi aspettiamo numerosi!! Stefano Palma
    2 punti
  32. Buongiorno a tutti e buona pasqua anche se in ritardo. Vorrei mostrarvi una moneta che, nonostante sia di piccolo modulo, un suo fascino ce l'ha. Cosa ne pensate? Grazie a chi vorrà partecipare. Ale
    1 punto
  33. Io considero la Numismatica un'Arte. Per me è come la musica. Ci sono varie tipologie di musica e c'è chi ama un genere piuttosto che un altro. Conta trovare qualcuno che la viva in modo affine al proprio. Sono solo agli inizi, ho tanta strada da fare e tantissimo da imparare ma già adesso mi nasce interiormente un quesito: come potrò tramandare e dare l'opportuna valorizzazione all'esperienza di vita raccolta in una collezione che non sarà un semplice oggetto fisico ma emblema di tutti i sacrifici che avrò fatto? La risposta che mi viene adesso è di affidarla ad una persona, non per forza un erede (se non ci sono le condizioni) , che comprenda il modo in cui ho percepito e vissuto il viaggio nell'Universo Storico-Estetico del collezionare e studiare quelle testimonianze del passato quali sono Monete, Banconote, Medaglie e tutti gli altri manufatti sapientemente sviluppati per dare espressione alle tradizioni e ai costumi e simbolo dei vari popoli. Magari cambierò pensiero crescendo. Ma quello che aspiro di raggiungere è una personale collezione che sia un vero e proprio Testamento spirituale per colui che avrà l'empatia per comprendere il modo in cui ho vissuto "il viaggio" per costruire la collezione. Perdonate la lunghezza dei messaggi. Un saluto
    1 punto
  34. Buonasera a tutti. Questa discussione è davvero bella: sembra un pamphlet di Antropologia, Attualità e Numismatica. Magari vi potrebbe fare specie l'intervento di un neo appassionato ma vorrei poter partecipare nel mio piccolo e spero di poter dare una prospettiva nuova sulla questione per dare visione di cosa possa essere agli occhi di un ragazzo che ha appena cominciato e che è animato probabilmente dall'ardore iniziale. E mi auguro che questo non infastidisca nessuno. La mia opinione verte sulla scelta di un erede culturale. In fin dei conti credo che Evelina abbia fatto una buona scelta, non semplice ma oculata e nobile. Perché a parte le vicende personali e i fatti d'attualità, a parte i beni posseduti mobili o immobili, a parte la propria propensione naturale all'altruismo o al personalismo, quando si tratta di una passione vera per la quale sono stati profusi sacrifici, pazienza e dedizione alla fine ciò che conta credo sia l'affinità con la persona a cui si vuole affidare un proprio bene ottenuto e realizzato nel tempo. Affinità di valori, cultura e ideali. Tutto ciò ritengo prescinda dal mero legame di sangue, prescinda dalle distanze spaziali che separano due o più individui e dalla loro età anagrafica.
    1 punto
  35. è un gettone o medaglia senza valore numismatico L'eventuale valore è costituito dal peso del metallo qui una precedente discussione http://www.lamoneta.it/topic/4943-napoleone-i/?hl=Napoleone++sovrano++dell%27Elba
    1 punto
  36. buona sera a tutti,personalmente sono orientato più verso il parere di nando,la moneta è indubbiamente bella ma effettivamente gli manca qualcosa per arrivare allo splendido,a mio avviso ci sono troppi segni nei campi ma potrebbero essere le foto che non gli danno merito ma alla fine è quello che stiamo giudicando:una foto...
    1 punto
  37. @@nando12 a mio avviso no, tu hai detto BB+ pieno, a nostro avviso è un qSpl pieno :) come dicevo su..il bb+ è qualcosa di vicino al bb e il qspl è invece vicino all'spl e tra un bb e un spl dovrebbe passarci un mare =) ma in fin dei conti noi non siamo nessuno quindi il nostro parere non vale di più del tuo ;)
    1 punto
  38. Ciao @@Lay11 , grazie per il commento ; la mia e' una semplice riflessione , certamente e' un problema con il quale un giorno bisognera' fare i conti , per ora si filosofeggia sui pro e contro di una donazione ; e' interessante ed istruttivo leggere i pareri spesso contrastanti dei vari utenti .
    1 punto
  39. Non sempre i gigli sono un indicatore di usura infatti molte piastre in fdc o comunque alte conservazioni hanno gigli assenti o non integri... Comunque aspettiamo il parere degli esperti di questo tipo di monete... ;-)
    1 punto
  40. Per me ha visto il naso di questo Traiano:
    1 punto
  41. Attualmente quasi nulla, devo arredare casa :)
    1 punto
  42. si, in effetti si vede parzialmente in quanto va a toccare il cerchio perlinato, ma è " prevista" la croce..... :pardon:
    1 punto
  43. villa66, come sempre informativo. Si può aggiungere che, a differenza Svizzera, queste monete non sono destinati alla circolazione. Banca di Danimarca ha venduto loro valore nominale costoso, la differenza era per beneficenza. ---------------------------------------------------- villa66, as always informative. It may be added that, unlike Switzerland, these coins are not intended for circulation. Bank of Denmark sold them expensive face value, the difference was for charity. Possibile, in modo da poter capire cosa intendo. :)
    1 punto
  44. @@vox79 :) http://hatrianumismatica.monete-shop.it/art/libri-sulla-numismatica/giuliani-fabrizi-le-monete-degli-angioini-in-italia-meridionale-indagine-archivistica-sulla-politica-monetaria-e-analisi-critica-dei-materiali/33-22/
    1 punto
  45. @@Il*Numismatico a mio avviso ha espresso con perizia e dati alla mano (le foto comparate) quello che io ho cercato di esprimere nel mio primo intervento. Mi fa piacere che l'analisi a questo punto propenda per una visione e valutazione diversa dal FDC che tanti hanno dichiarato e che personalmente non condivido. Vista la quantita' di giudizi espressi per una valutazione di conservazione di FDC mi sembrava di avere preso una bella cantonata ma dopo l'intervento di @@Il*Numismatico penso invece di avere visto giusto. La moneta non e' cosi' eccezionale come e' stata vista da tanti. Rimane un bellissimo esemplare, ma sicuramente non ha la freschezza ne' il colore ne' i rilievi di un FDC!
    1 punto
  46. .. e per ringraziarti, ti posto una bella news!!!!! :yahoo: Taglio: 10 cent Nazione: Irlanda Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: qSPL Città: Milano
    1 punto
  47. forse cosi va meglio...
    1 punto
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