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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/12/15 in tutte le aree
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A chi fosse appassionato a questa monetazione, sperando di fare cosa gradita, comunico che ho caricato in internet un mio recentissimo contributo sull’argomento già pubblicato in cartaceo su Panorama Numismatico, Aprile 2015. Quando ho scelto la struttura razionale con cui trattare il tema numismatico ero consapevole che probabilmente sarei andato incontro a qualche mugugno. In effetti, a molti, il lavoro potrà apparire semplicistico nei suoi contenuti; in realtà essi sono soltanto descritti schematicamente e in estrema sintesi. Il lavoro è indirizzato verso un pubblico già smaliziato e propone quesiti e spunti che offrono opportunità di approfondimento e critica. Ciò non toglie che l’articolo rappresenta un primissimo tentativo di riflessione riguardo a un argomento mai trattato in letteratura e che esige, quindi, prossimi studi da parte di chi ha i mezzi e “gambe” per farlo. Nel frattempo vi dovete accontentare del mio breve e modesto lavoro. Cari saluti https://www.academia.edu/11868540/AL_DI_LA_DEL_PROVISINO_Le_emissioni_aggiunte_di_denari_piccoli_della_zecca_senatoriale_romana4 punti
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Ciao!!!volevo condividere con voi la prima piastra che entra a far parte della mia collezione... Ho iniziato con la più comune ma appena vista mi ha colpito!!cosa ne pensate??4 punti
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______________ 1905 Cina CHING KIANG Zhenjiang anno 16 - 文十 ___ Imperatore Guangxu (1871-1908) In realtà la Cina dal 1898 al 1908 fu governata dall'Imperatrice reggente vedova Cixi dopo aver fatto incarcerare il nipote Guangxu. L'Imperatore governò dal 1889 al 1898, in seguito al colpo di stato ordito dalla zia fu messo agli arresti nella sua abitazione fino alla sua morte. 10 Cash - Rame4 punti
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La più comune della serie, ma a volte freschezza e lustro ti fanno innamorare di certi esemplari, anche se ne hai già in collezione! Renato3 punti
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La Francia. Terza Repubblica. 20 FRANCS. Svezia. Oscar II (1829 — 1907). 1 ØRE. 5 ØRE. 25 ØRE.3 punti
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Austria. Franz Josef (1830 — 1916). 10 CORONA. Il Belgio. Leopoldo II° (1835 – 1909). 2 CENTIMES. La Germania. 1/2 MARK. Il Regno Di Württemberg. Wilhelm II (1848 - 1921) 20 MARK. Il Regno Di Sassonia. Friedrich August III (1865 - 1932) 20 MARK. Portogallo. Carlos I° (1863 — 1908) 5 REIS3 punti
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Buongiorno a tutti voi! Sono recentemente venuto a conoscenza di possedere questo straordinario marengo coniato a nome di Umberto I, regalatomi in occasione del mio battesimo. Non mi è mai stato mostrato prima, perché ero ancora troppo "piccolo" :pleasantry: !. Adesso, però, vorrei porre a voi espertissimi delle domande: I miei genitori hanno fatto un "buon lavoro" a custodire tanto gelosamente questo pezzo? Hanno giustamente attribuito un valore economico, oltre all'elevatissimo valore affettivo, vista la ricorrenza in cui mi è stato regalato? Ed attualmente, In che stato di conservazione si trova? Quale pensate sia la sua attuale valutazione in queste condizioni? Peso:6,45 g. -21 mm. Vi ringrazio infinitamente per gli aiuti che mi fornirete :good:!.2 punti
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Il "problema" come al solito son le foto. Noi non possiamo sapere come appaia la moneta in realtà, ci basiamo su quello che vediamo. In base a quello che si nota, gli utenti precedenti hanno espresso giuste perplessità. I graffi però, potrebbero anche essere conseguenti al difetto di conio riscontrabile al R/ ad h. 11, che coincide proprio con la zona del D/ afflitta dai graffi. Ma è solo una mia congettura. Dovrebbe postare nuove foto, o chiarirci meglio il dubbio sulla natura di quelle rigature, perchè se prodotte da pulitura meccanica, incidono sia sul valore che sulla conservazione. La foto risulta di un colore tendente al giallo, e non si comprende bene se le zone scure son dovute a residui di patina conseguenti un blando lavaggio oppure sono l'effetto dell'esposizione fotografica2 punti
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http://www.ebay.it/itm/AN-5-Lire-Aquilino-1926-Bordo-Largo-Rara-FDC-Argento-Periziata-NIP-/291428031123?pt=LH_DefaultDomain_101&hash=item43da76da93 secondo me il fdc o il quasi devon avere queste caratteristiche...il lustro dice tutto di una moneta e se non dice tutto dice quasi tutto. :)2 punti
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Credo che oggi le Civiche di Milano non abbiano possibilità e fondi per acquisti, cosa che invece capitava anni fa, si acquistavano monete nelle aste private.....,ricordo per esempio l'Asta importante per le monete milanesi Kunst und Munzen a Lugano nel 1988, ci fu un budget da spendere e si acquistarono molte monete significative.... Altrettanto per i bellissimi Cataloghi di alcuni periodi o di zecche in particolare quella di Milano stampati credo fino al 2004, poi furono purtroppo interrotti.... A Milano al 1975 c'erano raccolte circa 140.000 monete, certamente lo studioso su appuntamento e su precise richieste può vederle, fotografarle, l'ho fatto tra l'altro anche io con la grande gentilezza e cortesia del Conservatore, però entriamo nella cerchia di chi sa e sa bene cosa cercare.... Io credo che la divulgazione, la curiosità per le monete possa invece partire e amplificarsi anche dalla visione diretta di monete, monete che sono poi nostre, della collettività....io personalmente, ma tutti quelli che conosco di Milano e non solo, vorrebbero vedere qualche esposizione di monete cittadine, anche solo alcuni esempi o mostre temporanee a tema. In realtà oggi a Milano, città che vanta nella numismatica molte eccellenze, si possono vedere solo 7 o 8 monete, classiche tra l'altro, esposte al Museo Archeologico di Corso Magenta, con un piano terra libero per eventuali mostre a tema. Ne parlai in discussioni varie, ricordo il " Sogno numismatico ", un papà, un ragazzo, il ragazzo chiede un sabato in modo inaspettato di vedere monete della sua città, il papà si trova in difficoltà, non sa cosa rispondere, poi però prende la macchina, va in Brianza al Civico Verri di Biassono e lì trova il Museo innovativo, aperto, un dottore volontario che il forum conosce bene che gli fa vedere e spiega al ragazzo le monete di Milano, e non solo, esposte lì. Parlo di un ragazzo, ma potrebbe essere un amico, uno straniero che vuole vedere....oggi a Milano bisogna prendere la macchina.... E credo che il circolo virtuoso possa partire anche da questi input, divulgatori, maestri, monete come esempi, grandi eventi a 360 gradi, e sotto questo aspetto Milano ha dato ed avuto una grande risposta, il Convegno commerciale, il Convegno culturale con le Conferenze, le esposizioni dal vivo, i giovani, tanto altro, e questo si sta ripetendo vedi Torino, Napoli, poi anche questa è divulgazione della numismatica che parte anche dalla comunicazione anche qui sul forum e poi si apre a tante altre realtà....è il circolo virtuoso che si muove.... C'è molto da fare, però qualcosa si è fatto, qualcosa si sta facendo, altro credo si farà....,l'importante è cercare di fare per avere una numismatica aperta, per tutti, l'interesse potenziale c'è, certamente non siamo più al collezionismo status symbol di un tempo.... E il collezionismo nella crescita, nell'apertura, nella divulgazione può contare molto e come dice Arslan che è meglio citare : " In altre parole la scienza numismatica non sarebbe nata se non vi fosse stato il collezionismo, ma anche il collezionismo non sarebbe nato se non avesse trovato nella scienza numismatica le premesse logiche soprattutto per l'organizzazione del materiale ".2 punti
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Quando il lustro "spacca" !! :blum: Trovare tanta freschezza il esemplare del '33, non capita molto spesso. Solo nei '31 IX è molto comune. Ci sarà poi una ragione? Renato2 punti
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Allego mio contributo, ho affiancato la Bissona con una Biscia Viscontea (in questo caso Bernabò) affinchè appaiano evidenti le affinità tra le 2. MI scuso per la qualità delle immagini (nessuno supera Giancarlone...) ma i miei limitati mezzi non consentono di più (soprattutto il colore della bissona è molto diverso dall'orginale..non so.)2 punti
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Esistono anche casi, purtroppo rari, dove una collezione di pregio viene venduta (piuttosto che donata) a un museo italiano (in questo caso Musei Civici di Milano) e poi valorizzata con una pubblicazione bene curata e con ottime fotografie a colori. Qualcosa si sta muovendo.... Cfr: http://www.lamoneta.it/topic/136714-collezione-sabetta-di-folles-costantiniani/2 punti
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Un messicano 1905 5-centavos coniate in nichel, peso 5,00g, con un diametro di 20 mm. Precedentemente un piccolo pezzo d'argento—questo 5-centavo è una moneta di primo anno—nuovi metalli, nuove dimensioni, nuovo design. Nuovo organismo emittente troppo, non è più in stile sulla sua monetazione come la "Repubblica del Messico", ma invece come "Stati Uniti del Messico" (tranne, brevemente—ed è interessante notare che—sul suo 1-peso d'argento). Con la riforma monetaria del 1905 Messico aveva optato per una parità aurea e come parte della transizione aveva ridotto il valore del peso in termini di oro di circa la metà, decidendo di rendere "gettone" delle sue monete controllate riducendo le loro dimensioni e contenuto d'argento. Nel caso di nuovo 5-centavo si decise di eliminare del tutto argento. Era una scelta ovvia, davvero. Diminuendo le dimensioni della già minuscola (1,35g, 14mm) 5-centavo argento avrebbe reso la moneta forse troppo scomodo da utilizzare. Così nichel fornito un pratico—e moderna—alternativi, producendo un'attraente moneta che è stata una buona misura in termini di valore e dimensione. Ci deve essere stato preoccupazioni, tuttavia, circa come la gente avrebbe ricevuto il nuovo "nichel". Dopo tutto, le monete di rame-nichel di basso valore del 1882-83 accuratamente erano state rifiutate dal pubblico messicano. Ma che non sembra essere stato il caso con il nichel 5-centavo di 1905-1914. La condizione generale dei superstiti suggerisce l'uso considerevole del tipo. Ma c'è quel particolare anno, ancora... 1914. GMI terminò la carriera di questo nichel 5-centavo; nel 1914 fu sostituito da un grande (9.00g, 28mm) moneta di bronzo. :) v. -------------------------------------------------------------------- A 1905 Mexican 5-centavo struck in nickel, weighing 5.00g, with a diameter of 20mm. Formerly a small silver piece—this 5-centavo is a first-year coin—new metal, new size, new design. New issuing authority too, no longer styled on its coinage as the “Republic of Mexico,” but instead as the “United States of Mexico” (except, briefly—and interestingly—on its silver 1-peso). With its 1905 monetary reform Mexico had opted for a gold standard, and as a part of the transition had reduced the value of the peso in terms of gold by about one-half, deciding to make “tokens” of its subsidiary coins by reducing their size and silver content. In the case of the new 5-centavo it was decided to eliminate silver altogether. It was an obvious choice, really. Decreasing the size of the already tiny (1.35g, 14mm) silver 5-centavo would have made the coin perhaps too inconvenient to use. So nickel provided a handy—and modern—alternative, yielding an attractive coin that was a good fit in terms of its value and size. There must have been worries, however, about how folks would receive the new “nickel.” After all, the low-value copper-nickel coins of 1882-83 had been thoroughly rejected by the Mexican public. But that seems not to have been the case with the nickel 5-centavo of 1905-1914. The general condition of the survivors suggests considerable use of the type. But there is that particular year, again….1914. WWI ended the career of this nickel 5-centavo; in 1914 it was replaced by a big (9.00g, 28mm) bronze coin. :) v.2 punti
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si, è corretta l'identificazione. Per inquadrare l'area dove è stata emessa la moneta, siamo in Magnesia, posto la cartina della Tessalia, tratta dalla splendido catalogo CNG Thessaly del gennaio 2012. Ricordo l'importanza della BCD collection e credo che per immensità, non abbia precedenti... la moneta in discussione, se corretto l'orientamento della testa al D/ verso destra, potrebbe essere la variante dell'esemplare in catalogo 418.3, che riporta la testa a sinistra. Al R/ infatti tra le zampe del centauro è presente la lettera A, che dovrebbe essere presente anche sull'esemplare di Ares. ciao skuby2 punti
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@@paolo1978 ogni tanto un po di umorismo ci vuole ...cmq difficile sia piombo di solito si ossida bianco o beige ...con foto migliore e almeno l altro lato qualcosa si potrebbe individuare....mah2 punti
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:yahoo: Taglio: 2 € TYE Nazione: Cipro Anno: 2012 Tiratura: 975..000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: mi mancava2 punti
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Ciao a tutti :) Si è già un po' parlato di questi ritrovamenti di monete romane in area "indiana", ma ho pensato di riprendere l'argomento per mostrarvi qualche moneta che ho trovato in rete. Si è già avuto modo di parlare di imitazioni di monete romane tardoimperiali rinvenute nello Sri Lanka, in riferimento ad un ripostiglio messo in vendita da un professionista, che mi pare operi anche su vCoins. Senza fini pubblicitari, ma solo per comodità, vi rimando al link del suo negozio online dove sono raccolte tutte le foto. Imitazioni di monete tardoimperiali dello Sri Lanka: http://www.ancientimports.com/cgi-bin/category.pl?id=544 Ma i ritrovamenti non si limitano soltanto alle imitazioni. Nel catalogo del British Museum (mi diverto a sfogliarlo di tanto in tanto) sono infatti presenti anche monete "ufficiali" rinvenute proprio nelle stesse zone. Sono comprese monete della dinastia costantiniana, valentiniana e teodosiana; a testimonianza, suppongo, di relazioni durevoli tra l'impero e quest'area. Anche in questo caso, visto il numero di monete, vi rimando al link del catalogo. Monete ufficiali tardoimperiali dallo Sri Lanka: http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/search.aspx?searchText=roman+imperial;+sri+lanka&images=true Un'ulteriore testimonianza di una certa influenza dell'impero romano su quest'area è rappresentata da questo interessantissimo medaglione (anche se non credo ebbe uso monetale) in oro coniato in Pakistan o in India! Ho potuto vederlo al British durante la mia visita a Londra qualche mese fa; vi lascio la foto della descrizione presente nella bacheca: Non volevo raccontarvi nulla di nuovo, ma ho pensato di riassumere quanto già era stato detto su questo tema in un'unica discussione per non disperdere informazioni nel caso qualcuno volesse aggiungere degli approfondimenti. Matteo :)1 punto
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Segnalo che a Milano è nata una nuova casa editrice MNEIATrust, che sta sostituendo la vecchia e benemerita Edizioni Ennerre, e si prefigge di valorizzare nuclei collezionistici intesi nell'accezione più ampia di testimoni di specifici momenti storici, espressione delle numerose realtà sociali e culturali di epoche storiche passate, e di periodi moderni o contemporanei. Ecco la composizione del volume, che si distingue per l'alta qualità delle immagini a colori dei folles di epoca costantiniana, una situazione che raramente si riscontra nella pubblicistica numismatica italiana. Presentazione • Premessa • 1. Collezione Sabetta (Il collezionista - La raccolta – Bibliografia Sabetta) • 2. Avvertenze al Catalogo (Introduzione - Corona (RIC VII, wreath) - Insegne legionarie (aquila, vexillum, signum) (RIC VII, standard) - Simboli di zecca (RIC VII, mint-marks) - Testa diademata (RIC VII, diademed head) - Testa laureata (RIC VII, laureate head) - Prigioniero (RIC VII, captive) -Ramo di palma (RIC VII,palm-branch) • 3. Catalogo (Constantinus (529 essemplari) - Licinius 139) - Licinius Filius (79) - Constantinus Filius (318) - Crispus Caesar (215) - Delmatius Caesar (31) - Constans Caesar (30) - Constantius Caesar (129)- Helena (43) - Fausta (42 ess.) - Urbs Roma (69) - Constantinopolis (65) - Populus Romanus (2) - Emissioni di imitazione (8)) • 4. Addenda (Simboli dell'emissione Urbs Roma - 1. Stato della questione - Elenco dei simboli del Catalogo - Sviluppi dell'indagine - Emissioni mancanti nel RIC VII) • 5. Apparati(Bibliografia consultata - Abbreviazioni e simboli - Indice delle leggende - Tavole - Illustrazione A) Nel 1989 il Comune di Milano acquisisce e deposita presso il Gabinetto Numismatico e Medagliere delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco 1699 folles del regno di Costantino e Licinio della raccolta di Luigi Sabetta, collezionati durante tutta una vita. L’interesse della collezione nasce dal criterio di raccolta adottato: esemplari in ottimo stato di conservazione possibilmente mancanti nel RIC VII o varianti. Alla una lunga introduzione , che spiega alcune scelte descrittive operate nel testo, accompagnate da tavole con ingrandimenti, segue il catalogo delle 1699 monete. Infine l’addenda nella quale Marveggio illustra i simboli presenti sul dorso della lupa nel tipo Urbs Roma ed il problema del loro significato. Il volume si chiude con gli apparati critici e con le tavole nelle quali sono riprodotte le monete a colori. Info: [email protected] Chiara Marveggio, Collezione Sabetta. Gabinetto Numismatico e Medagliere delle Raccolte Artistiche del Castello. Constantinus-Licinius (313-337 d.C.), Mneia. Numsiamatica 1, pp.336, 63 tavole, 8 figure a colori , 14 illustrazioni nel testo, 15 tabelle – Cartonato (hardbound) - ISBN 987-88-87235-78-4 - Euro 80. Luigi Sabetto (1911-1989) era un diplomatico che aveva messo su con grande competenza questa collezione di folles, tutti in ottimo stato di conservazione. Alla sua improvvisa morte, nel 1989, la collezione passò in eredità alla sua famiglia, la quale dopo tre anni, nel 1992, poté venderla nella sua interezza al medagliere di Milano. Chi è interessato a questa particolare monetazione sicuramente trarrà giovamento da un volume che permette anche di ovviare a certe limitazioni del RIC.1 punto
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Buon giorno a tutti gli amici delle "straniere". Volevo condividere con voi questo bel monetone acquistato oggi a Montichiari. Grazie a chi vorra' esprimere un parere. Ciao1 punto
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Ciao a tutti, sono riuscito a passare oggi ,lo trovo molto bello e valido ce ne fosse di queste iniziative,per me che seguo altre collezioni offre tanto. Lo trovo un convegno a cielo aperto. Paolo1 punto
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A me personalmente questa monetina piace proprio tanto...piccola rarità in questa conservazione1 punto
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Credo che qui si osserva una spaccatura classica tra coloro che privilegiano il senso dell'individualismo, quelli che invece sono totalmente propensi a dare priorietà a quanto è sociale, e quelli che cercano di equilibrare individualismo e socialità.1 punto
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Problematica di causa-effetto interessante E nato prima il collezionismo oppure lo studio delle monete? Personalmente propenderei per una genesi collezionistica dalla quale, per esigenza di approfondimento si e' sviluppata la scienza numismatica Ovvero prima nasce l'esigenza della raccolta da cui deriva la necessita ' della sistematizzazione1 punto
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Ciao Jagd, la medaglia dovrebbe riferirsi a quella che in Italia è chiamata la Seconda Guerra di Indipendenza che terminò con l'Armistizio di Villafranca e nella quale l'Imperatore francese era alleato con la Casa Savoia contro l'Impero Asburgico. La medaglia è piuttosto usurata e non riesco a leggere quanto è scritto al verso : potresti trascriverlo ? Grazie, saluti dall'Italia.1 punto
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Ciao @@Matteo91, Jovian. AD 363-364. AR Light Miliarense (4.00 g, 6h). Arelate (Arles) mint, 3rd officina. D N IOVIAN VS P F AVG, pearl-diademed, draped, and cuirassed bust right / RESTITV TOR REIP, Jovian, diademed and wearing military outfit, standing facing, head right, holding labarum in right hand and Victory, standing right on globe and presenting him with wreath, in outstretched left; TCONST. RIC VIII 328 (no example listed for the 3rd officina); Ferrando 1288 (same); RSC 7† (same). VF, lightly toned, small hairline flan crack near shoulder of bust, a few light marks, trace of porosity. Extremely rare. RIC cites only two specimens known, both of which are of the first officina. Asta Triton XIII CNG auctions1 punto
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Esteticamente è un tipo di monetazione che, per quanto ripetitiva, trovo gradevole, come in generale buona parte di quella della I Tetrarchia. Riguardo la figura di Massenzio, non so se sia corretto considerarlo "romano" in tutto e per tutto, nel senso che - al netto delle nefandezze attribuitegli dalla propaganda avversa - credo anche che il suo spingere sull'identità romana tradizionale probabilmente non sia esente da una certa porzione di calcolo politico, considerato che il suo apparato militare si fondava appunto su elementi romano-italici.1 punto
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Io al dritto invece, sebbene con lettere degradate, ci leggo: “[...]LLIENVS AVG”, quindi valuterei più Gallieno che Tetrico II. Per il rovescio al momento non ha grosse idee circa il prototipo. Cercherei di decifrare le lettere della legenda. Intanto, ci sono due o tre lettere visibili?1 punto
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a me non piace, il bordo sia al dritto che al rovescio cambia di spessore e le firme di Motti e Romagnoli.1 punto
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Nikita ha coperto tutto molto bene, penso che....tutto quello che posso aggiungere è che il 1897 "Souvenir Pesos" e il 1898 “Un Peso" sono stato relegato da Krause al loro libro Insolito Mondo Monete, dove sono catalogati come X # M1-M3a, e X # M15. Faccio notare qualcosa di interessante nell'introduzione del catalogo di questi pezzi: "Nel 1902 l'equilibrio invenduti SOUVENIR PESOS di Tipo III sono stati depositati in tesoreria nazionale e vi rimase per oltre 50 anni." Per me, questa frase provoca una rapida connessione: 1902 + 50 = 1952. Cuba ha avuto negli Stati Uniti una serie 1953 di argento commemorativi della moneta—24,000,000 pezzi in tutto, tra cui 2.000.000 grande 50-centavo monete, e 1.000.000 pezzi 1-peso ancora più grande. Me questo è solo speculando, ma mi chiedo se qualcuno di quel "souvenir d'argento" ne fece il commems cubana 1953? :) v. ------------------------------------------------------- Nikita has covered it all very well, I think. All I can add is that the 1897 “Souvenir Pesos” and the 1898 “Un Peso” have been relegated by Krause to their book Unusual World Coins, where they are cataloged as X # M1-M3a, and X # M15. I note something interesting in the catalog’s introduction to these pieces: “In 1902 the balance of unsold SOUVENIR PESOS of Type III were deposited in the National Treasury and remained there for over 50 years.” For me, this sentence causes a quick connection: 1902 + 50 = 1952. Cuba had the U.S. coin a 1953 series of silver commemoratives—24,000,000 pieces in all, including 2,000,000 big 50-centavo coins, and 1,000,000 even larger 1-peso pieces. This is only me speculating, but I wonder if any of that “souvenir silver” made it into the 1953 Cuban commems? :) v.1 punto
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Belan Renato, delle monete che posti bisognerebbe salvarsi le foto sul pc :) ogni tanto sul cellulare lo faccio (come ora ad esempio!)1 punto
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Un 1904CnH 20-centavos dalla zecca messicana a Culiacan. Colpito nella lega da lungo-tempo (risalente ai tempi degli spagnoli) d'argento .903, questa moneta—e monetazione messicana intera—si trovava sull'orlo del grande cambiamento. Queste sono le ultime monete di questa denominazione coniata a Culiacán, che avrebbe chiuso nel 1905. Nel 1905, troppo—anche se vecchio stile monete continuerebbe per parte dell'anno—autorità di emissione di monete messicane cambierebbe da "REPUBLICA MEXICANA" a "ESTADOS UNIDOS MEXICANOS." La composizione del 20-centavo presto cambierebbe, rifiutando di .800 d'argento, con una riduzione di peso dal 5,41 g di questo 1904CnH 20-centavo al 5,00g del 1905. (I nuovi tipi, naturalmente, deriverebbero da una riforma della monetazione che comprendeva una sostanziale riduzione nel contenuto di oro del peso.) L'interazione tra le denominazioni 20- e 25-cent/centavo nel Nord America è stato un marasma di chi attraversa le tradizioni storiche, percezioni pubbliche e governative, esigenze e attitudini. Il 20-centavo Messico, anche se autorizzati nel 1892, è rimasto uncoined fino a quando ha cominciato a sostituire 25-centavo nel 1898. Quando finalmente comparvero, tuttavia, ha preso la radice immediata, e due successivi tentativi di ristabilire la moneta 25-centavo (nel 1950-53 e 1964-66) erano infruttuosi. Oggi, anche se raramente circola, 20-centavo rimane la scelta del Messico. :) v. ------------------------------------------------------ A 1904CnH 20-centavos from the Mexican mint at Culiacan. Struck in the long-time alloy (dating from the days of the Spanish) of .903 silver, this coin—and Mexican coinage as a whole—stood on the brink of major change. These are the last coins of this denomination coined at Culiacan, which would close in 1905. In 1905, too—although old style coins would continue for part of the year—the issuing authority of Mexican coins would change from “REPUBLICA MEXICANA” to “ESTADOS UNIDOS MEXICANOS.” The composition of the 20-centavo would soon change, declining to .800 silver, with a reduction in weight from the 5.41g of this 1904CnH 20-centavo to the 5.00g of 1905. (The new types would, of course, result from a coinage reform that included a substantial reduction in the peso’s gold content.) The interplay between the 20- and 25-cent/centavo denominations in North America has been a welter of crisscrossing historical traditions, public and governmental perceptions, needs and attitudes. Mexico’s 20-centavo, although authorized in 1892, remained uncoined until it began to replace the 25-centavo in 1898. When it did finally appear, however, it took immediate root, and two later attempts to reestablish the 25-centavo coin (in 1950-53 and 1964-66) were unsuccessful. Today, although it rarely circulates, the 20-centavo remains Mexico’s choice. :) v.1 punto
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Buonasera a tutti, posto una mia moneta acquistata qualche mese fa'.. Piccola comune ma a me piace veramente tanto.... I volti giovani mi fanno impazzire... Come conservazione come la vedete?? Grazie Luca1 punto
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Per me Paulby ha fornito la risposta più giusta e vedo che è condivisa anche dall'amico Antvwala. Io stesso, nell'arco di quasi 50 anni, avevo avviato una bella e importante collezione, con grande partecipazione anche di mio padre. Arrivato a una certa età, con figli grandi e nipoti ancora molto piccoli, mi sono reso conto che la mia collezione non interessava a nessun erede (e mia moglie aveva sempre visto con un certo fastidio la mia passione, anche se l'ha rispettata). Che fare, con il cervello ancora lucido? Ho catalogato accuratamente tutta la collezione, con foto e provenienza, e ho contattato alcune Case di asta, scegliendo alfine quella che forniva maggiori garanzie. Solo che era una Casa straniera e quindi necessitava dell'esportazione. Forte della mia regolare posizione di collezionista che aveva sempre acquistato monete con legittima provenienza per le norme allora in vigore, ho optato per la regolare esportazione, attraverso l'ufficio esportazione di Milano. Così è avvenuto, anche se, proprio verso la fine dei vari scaglioni da esportare, la Soprintendenza ha deciso di porre vincoli su 5 monetine e di procedere all'acquisto coattivo per altre due, considerate di grande interesse storico e culturale e da destinare al medagliere di Milano. Cosa ho fatto. Ho preferito procedere alla donazione delle (poche) monete vincolate e a non oppormi (come era nelle mie facoltà) all'acquisto coattivo (in ogni caso recuperavo le spese allora sostenute, anche se perdevo la sicura maggiorazione fornita dalla vendita in asta). Tutti felici e contenti, anche se ho dovuto sostenere una discreta rottura di palle per le procedure burocratiche legate alla donazione e all'acquisto coattivo. In questa maniera ho potuto avere un buon realizzo con regolare denaro che ho poi destinato quasi integralmente ai miei due figli, che stavano pure creando le rispettive famiglie. Tutti contenti. E le monete sono ritornate nel mercato per alimentare a loro volta i nuovi collezionisti. E' così che va la vita. E io come passo ora i miei anni, come ex-collezionista. Sicuramente ho dovuto superare il dispiacere di separarmi dalle mie monete, ma è come se a un amore carnale subentra un amore platonico (sicuramente più facile quando si comincia ad avere una certa età) e quindi ora riguardo le varie monete che passano sul mercato con maggiore distacco e metto a frutto la mia lunga esperienza per fornire contributi e consigli ai numismatici. Debbo dire che sto vivendo serenamente, ma ovviamente è l'esperienza che riguarda una sola persona e non si può generalizzare. Ma può essere uno spunto per alcuni collezionisti.1 punto
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@@anto R Sai quante volte ho visionato l'immagine? Molte. Secondo me non è un mezzo denaro per motivi che tutti conosciamo oramai (spero). Non è un gruppo inedito semplicemente perchè non esiste. Francamente non riesco a spiegare l'iter tecnico che ha generato la "creatura" ma sicuramente non è voluto. Mi sembra che le leggende non siano conformi (moneta di fantasia? Non so...) Il taglio è in linea con gli esemplari della seconda metà del XIV secolo. Cari saluti1 punto
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Ciao, è un follaro di Ruggero II re di Sicilia (1130/1154) per la zecca di Messina. d) Il re in trono; a sinistra "rogerios", a destra "anax" (re) in caratteri greci r) IC XC NI KA nei quarti di una croce Riferimenti: Travaini, Monetazione dell'Italia normanna: n. 192 Un saluto! Paolo1 punto
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Fantastico! se mi avessero detto questa frase, l'avrei capita solo a metà :help: !!! Eppure conosco abbastanza bene il sardo! In Sardegna basta fare 10 km e già da come ti parlano si ha l'impressione di aver sbagliato strada ed essere arrivati in Africa :rofl:1 punto
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