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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/14/15 in tutte le aree
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@@Daniel93 anche io non sono un esperto, però sto cercando di adottare un sistema valutativo impostato sul livello di visibilità dei difetti di una moneta trasformandoli in una certa percentuale da dedurre dal valore di un Fdc dato 1000. Logicamente tutto questo bisognerebbe farlo con le monete in mano, ma necessariamente dobbiamo accontentarci di farlo tramite foto con tutte le riserve del caso, tant'è che molto spesso chiedo di postare foto migliori e eseguite in un certo modo per cercare di commettere minor errori possibili. La seconda moneta l'ho graduata qFdc perché rispetto alla prima la vedo con rilievi più consistenti in particolar modo il R/ (vedi il grado di definizione dei rami). Anche il volto del Sovrano mi sembra con maggiore rilievo rispetto alla prima, che come hai notato ho graduato Spl/Fdc, che è a metà strada tra Spl+ e qFdc. La terza ha usura sui baffi ed anche i rami del R/ hanno meno definizione rispetto alle altre due e, pur rimanendo una bella moneta, l'ho classificata Spl+. Spero con i miei giudizi/test di non creare confusione, ma, come ho detto all'inizio, anche questo è un modo di imparare.4 punti
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______________ 1906 Perù Presidente dal 1903 al 1908 ____ Josè Pardo y Barreda (1864-1947) 5° de SOL (20 cent.) - Argento .9003 punti
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In realtà non credo ci sia differenza fra 'collezionisti' e 'numismatici' nella nomenclatura delle monete, è il progredire delle conoscenze che porta al suo aggiornamento, da qualunqe parte provenga. Così, ad esempio, ancora nell' Ottocento studiosi anche di gradissima vaglia e collezionisti usavano entrambi, per le monete dell'alto impero, termini assolutamente generici come grande bronzo, medio bronzo e piccolo bronzo (GB, MB, PB), finché gli studi storici, a partire da Mommsen, resero indubitabile la distinzione fra sesterzi (GB) dupondi ed assi (entrambi MB ma di colore diverso, giallo o rosso) e PB (quadranti, soltanto sporadicamente semissi). La stessa cosa non è avvenuta per il basso impero, semplicemente perché le possibili identificazioni fra i nomi citati nelle fonti (maiorinae, centennionales, nummi etc.) e le monete effettive non hanno mai raggiunto un livello di sicurezza accettabile (gli autori antichi... o i loro copisti... non hanno mai pensato di associare un disegnino di fianco ai loro lessici monetari, neppure Isidoro di Siviglia, brutto disgraziato!). E quello di usare nomi generici che non rischino di dare informazioni errate o ancora discusse è l'unico metodo accettabile, non è solo il più comodo. Infatti è basato sul modulo, cioè sul diametro, e da che è stata inventata la moneta il metodo più rapido e sicuro di dintinguere a vista i vari nominali, senza doverli pesare, sono dapprima il colore (quindi il tipo di metallo) e poi proprio il diametro (quindi il peso). Se osservate una serie di monete greche del IV secolo e gli euro di oggi, vedrete che il criterio è sempre lo stesso: il colore (giallo, bianco e rosso allora; giallo e grigio, giallo, rosso oggi), e per ogni colore il diametro diverso (non lo spessore, perché evidentemente lo spessore è meno distinguibile alla vista delle dimensioni; se il nostro senso principale fosse il tatto, probabilmente avrebbero privilegiato lo spessore rispetto al diametro). E' vero che le indicazioni generiche di modulo non ci indicano il valore nominale di una moneta, perché questo può cambiare nel tempo, ma all'interno di uno stesso sistema cronologicamente coerente ci dicono quanti nominali venivano prodotti, e forse, grazie al peso, ad analisi sul metallo (molti di questi nominali contenevano argento) ed alla logica (difficile che questi nominali fossero collocati ad un rapporto, che so, di 1 : 2,75 : 4,18 : 7,15), anche in che rapporto stavano fra di loro. E non è un'informazione da poco, ve lo assicuro. Per questo tutti i testi scientifici usano normalmente come riferimento i termini AE1-2-3-4, e non quelli teoricamente più corretti, ma ahinoi ancora incerti, indicati dalle fonti. Anche quando suggeriscono possibili identificazioni fra i due gruppi. L'importante è sapere che si tratta di termini convenzionali, non di nominali veri e propri :): e quindi di non ipotizzare che se l'AE2 del 351 pesa che so, 5,4 g e quello del 370 4,5g , che la moneta romana si è svalutata di 1/6, perché in termini nominali potrebbe essersi svalutata di tre volte, o magari rivalutata di un decimo. Un caro saluto Andrea3 punti
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Io se interessato sono disponibile a visionare le monete e sempre se di suo interesse a stimarle ed aventualmente .. se fosse un affare per tutti e due.. acquistarle. In Privato le ho mandato i miei indirizzi e le mie credenziali. Buona Giornata Paolo Manfredini de La Numismatica Brescia3 punti
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ragazzi, Avito noooooo non esiste alcun bronzo di Avito che sia confermato esistono bronzi di Vale III con diciture retroverse DN AVLENTIAN...ma i bronzi di avito come quelli di Romolo Augusto sono o falsi di Gicoi e company o cattive interpretazioni, o interpolazioni... ora la guardo meglio3 punti
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Ho eliminato quasi del tutto il superfluo, gadget elettronici dell'ultima moda cioè cellulari ecc...ho rinunciato ad altre cavolate. Adesso mi rimangono di eliminare le sigarette....e qui la vedo dura.... sono circa 5 eur al giorno e moltiplicato per 30 gg fanno un botto di soldi. Sai quante monete avrei potuto comperà...! Ma sono felice perchè, almeno in parte, ho rinunciato a cose inutili, e adesso posso affermare che mi ritrovo con qualche bella monetina....e per me è un bell'investimento!3 punti
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Forse pensavi che gli utenti di questo forum perdono qui tempo a "smacchiare i giaguari"? :rofl: Non sai che quando segnali una rarità sono più veloci di un falco?2 punti
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finchè si resta sui toni gentili e sulla buona educazione, non penso proprio, dai. poi tu non sei un tipo che si offende facilmente, mi par di capire, un po' come me. inoltre altrimenti andrebbero chiuse tutte le discussioni in cui gli utenti si confrontano a volte in maniera abbastanza ferrata, per usare un eufemismo, e ne leggo parecchie, quotidianamente. è anche questo il bello del confronto. un saluto.2 punti
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Serenissima Repubblica di San Marino 1 LIRA. 2 LIRE. La Francia. Terza Repubblica. 100 FRANCS. Svezia. Oscar II (1829 — 1907). 2 ØRE. 5 ØRE.2 punti
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Norvegia. Haakon VII (1872 — 1957). 5 ØRE. 2 KRONER. (La proclamazione di indipendenza della Norvegia) Principato Del Montenegro. Никола I (1841 — 1921). 1 ПАРА. 10 ПАРА. 20 ПАРА.2 punti
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@@ilcollezionista90 ti ringrazio.. E' da poco che mi interesso di numismatica ma rispetto a quattro anni fà mi sembra di aver fatto notevoli progressi. Ancora non riesco ad essere al livello di diversi di voi e quello è l'obiettivo.Voi siete giovani e quindi di tempo davanti ne avete, io sono in discesa e quindi devo apprendere velocemente, prima di "rimbambirmi". Forse qualche volta non azzecco il giusto grading, però ci siete voi che mi correggete ed io imparo ad aggiustare il tiro. Quando facevo tiro a segno all'inizio ero una frana, poi con i consigli degli istruttori, sono arrivato alle Provinciali di Coppa Italia, e spero di fare altrettanto in numismatica.2 punti
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Regno Unito. Edward VII (1841 — 1910) Mezzo sovrano. La Germania. 2 PFENNIG. Guernsey. Edward VII (1841 — 1910) 2 DOUBLES. Danimarca. Cristiano IX (1818-1906) 2 ØRE. FREDERIK VIII (1843 — 1912) 2 KRONER. (La morte di Christian IX e ascesa al trono Frederik VIII.) La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 1 CENTIMO. Paesi Bassi. Wilhelmina (1880 — 1962). 2 1/2 CENT.2 punti
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Le leggende metropolitane si diffondono con incredibile successo e sono semrpe dure a morire... complice qualche commerciante disonesto e, in questo caso, un momento di superficialità (isolato, per fortuna!) dello stesso Kent che ha dato i "numeri" a quanto non doveva "essere numerato". Purtroppo per molti collezionisti con tantissime fette di mortadella sugli occhi, la realtà e la verità non hanno interesse, ma unicamente vale la catalogazione: se una moneta è catalogata, ergo esiste; se non è catalogata, non importa che sia davanti ai nostri occhi, non può esistere. Purtroppo esiste l'infelice catalogazione di ben tre "nummi di Avito" e allora l'evidenza non conta più nulla: esistono poiché hanno il loro bravo numerino.2 punti
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Od onore del vero io la penso esattamente come te.Aggiungo,pero',che quando si entra nel campo del collezionismo si entra in un cAmpo minato. Nel senso che ognuno e' ovviamente libero di collezionare cio' che vuole. L'unica cosa che mi auguro e che,da amante delle collezioni,voglio anche sperare,e' che chi colleziona queste monete(alla pari delle monete colorate che io proprio non sopporto)non lo faccia per un eventuale ritorno economico. La risposta che mi piacerebbe sentire dire alle persone che collezionano questi pezzi e'"le colleziono perche' mi piacciono" Se questa fosse la risposta non avrei niente da dire. Perche' sui gusti ognuno ha i suoi ed e' bello e giusto che sia cosi'. E non puo' essere oggetto di nessuna critica perche' comunque e' un opinione personale.2 punti
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Concordo, un BB senza infamia e senza lode, piuttosto sarebbe interessante scoprire il motivo che ha indotto a "capovolgere" l'ordine dei tre gigli di Francia al centro dello stemma al rovescio, la piastra 1795 protagonista di questa vecchia discussione è davvero interessante da un punto di vista storico, araldico e numismatico, siamo in pieno periodo "giacobino", il Terrore in Francia http://it.wikipedia.org/wiki/Regime_del_Terrore era giunto al termine ed iniziò l'esperienza napoleonica in Europa, vi siete mai chiesti perchè tale particolarità è misteriosamente presente anche nelle piastre del 1788 ........ un anno prima della rivoluzione francese? http://www.lamoneta.it/topic/115932-piastra-ferdinando-iv-particolarita-araldica/?hl=%2Bpiastra+%2B1795+%2Bgigli#entry13156292 punti
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Queste sono quelle che ho ritirato solo ieri, in tagli vari, divisi in sacchi, per una somma totale di 80.000 centesimi... :lollarge:2 punti
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Inizio questa discussione postando qualche medaglia di ANGELO GRILLI. Nato a Pavia nel 1932 ivi residente, iniziato giovanissimo dal padre Vittorio valente scultore. Ha frequentato la scuola d'ARTE di PAVIA, in seguito la Scuola Superiore d'Arte Cristiana "BEATO ANGELICO" a Milano e l'ACCADEMIA D'ARTE CIGNAROLI di Verona. Dal 1950 partecipa numerose e importanti Esposizioni Internazionali in Italia e all'estero. La prima medaglia del 1972 per la IX MOSTRA FILATELICA NUMISMATICA di PAVIA D/ Al centro, francobollo con la basilica di S. MICHELE MAGGIORE e fondo di filigrana stellata. Ai lati mascheroni altomedievali, alla base un drago. Nella cornice la dicitura IX MOSTRA FILATELICA NUMISMATICA. R/ Tre figure erette: l'imperatore Aureliano, Totila e Francesco I Sforza. In basso tre monete. A sinistra PAVIA 1972, a destra in piccolo GRILLI Riferimenti: Rivista MEDAGLIA n. 16 del 1981- edizioni S. JOHNSON MILANO1 punto
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A chi fosse appassionato a questa monetazione, sperando di fare cosa gradita, comunico che ho caricato in internet un mio recentissimo contributo sull’argomento già pubblicato in cartaceo su Panorama Numismatico, Aprile 2015. Quando ho scelto la struttura razionale con cui trattare il tema numismatico ero consapevole che probabilmente sarei andato incontro a qualche mugugno. In effetti, a molti, il lavoro potrà apparire semplicistico nei suoi contenuti; in realtà essi sono soltanto descritti schematicamente e in estrema sintesi. Il lavoro è indirizzato verso un pubblico già smaliziato e propone quesiti e spunti che offrono opportunità di approfondimento e critica. Ciò non toglie che l’articolo rappresenta un primissimo tentativo di riflessione riguardo a un argomento mai trattato in letteratura e che esige, quindi, prossimi studi da parte di chi ha i mezzi e “gambe” per farlo. Nel frattempo vi dovete accontentare del mio breve e modesto lavoro. Cari saluti https://www.academia.edu/11868540/AL_DI_LA_DEL_PROVISINO_Le_emissioni_aggiunte_di_denari_piccoli_della_zecca_senatoriale_romana1 punto
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Non é certo entusiasmante, anzi, direi che é piuttosto triste, il dover mettersi a lavorare su delle orribili falsificazioni, quando sarebbe molto più appagante potersi godere lo studio delle monete. Ma stante la situazione in cui un mercato pesantemente inquinato da rozze contraffazioni di monete padane continua a prosperare, nonostante la massa di informazioni su queste monetazioni disponibile, anche in rete (fatto che dovrebbe mettere sull'avviso gli acquirenti...), qualcosa bisogna pur fare. Se i collezionisti si ritengono appagati dei loro acquisti, buon per loro. Ciò che non é accettabile é il rischio che la storia stessa venga falsificata, nel momento in cui tali contraffazioni dovessero essere accettate nell'ambito di lavori scientifici. Ed il caso si é già dato. Tempo fa http://www.lamoneta.it/topic/106830-pirakos-strana/ , mi ero ripromesso di lavorare su questi rozzi prodotti. Non ho fatto quanto avrei voluto fare, purtroppo. Ma qualcosa ho fatto. Tra ciò che ho fatto, per il momento vi propongo questa tabellina: Per quanto racchiuda una minima quantità dei falsi padani (coniati) in circolazione (almeno 15 conii di dritto e 14 di rovescio), credo sia abbastanza interessante per le connessioni. Non vado oltre per ora. Ne dicuteremo.1 punto
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Segnalo la pubblicazione, a cura di Stefano Di Virgilio, dal titolo: La zecca di Bologna - Da Giulio II a Clemente VII (1503-1534) Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do1 punto
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Sebbene sia già stata postata, aggiungo il mio di esemplare di 2 Corone di Danimarca celebrativo della morte di Re Christian IX di Danimarca ed incoronazione di Frederik VIII nel 1906.1 punto
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eccone un terzo esemplare! asta Nomisma 52 (in corso) lotto1131 http://nomisma.bidinside.com/it/lot/50486/venezia-cosiddetto-zecchino-da-berretto-cu-/1 punto
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@@francesco77 io ho fatto appena a tempo a salvare l'immagine. La posto nella discussione interessata.1 punto
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Vedo che soddisfano la regola autoimposta e devi sorridere in simpatia. È dura, a volte, di scegliere cosa moneta andare con. (Mia regola è solo una moneta all'anno e, talvolta, a dell'anno—è un vero e proprio wrestling match, cercando di decidere quale ottiene l'onore...) Ma,, penso, aggiungere qualche interesse supplementare. ;) v. ----------------------------------------------------- I see you complying your self-imposed rule and have to smile in sympathy. It’s tough, sometimes, to choose what coin to go with. (My own rule is just one coin per year, and sometimes—depending on the year—it’s a real wrestling match trying to decide which one gets the honor….) But, it does, I think, add some extra interest. ;) v.1 punto
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Figurati, profausto. Ho citato la tua risposta, ben s apendo che ne avevi tu stesso già preso le distanze, per toccare il tema generale delle attribuzioni di nummi ad Avito. Suila baia di quando in quando appaiono, e c'è anche un lamonetiano che nel recente passato aveva un regolare negozio di numismatica e ha venduto un nummo imitativo di Valentiniano III con inversione della sillaba iniziale spacciandolo per nummo di Avito. In questo momento su Wildwinds è riportata una foto di un ipotetico nummo di Avito, dove la contraffazione della legenda è talmente macroscopica che mi domando come non se ne siano accorti. Nessuno può assicurare definitivamente che non esistono nummi di Avito (o di Romolo Augusto): ma non esistono prove e neppure indizi di una loro esistenza e tutti quelli apparsi sino ad ora erano o contraffazioni per frodare il collezionismo, o errori di lettura. La medesima cosa avviene per i nummi di Glicerio, per i quali non ne è stata mai provata l'esistenza, neppure in modo indiziario. Tempo addietro un forista statunitense del FAC sosteneva di averne uno, che poi era quello pubblicato da Windwinds. Me lo studiai per benino e quindi inviai a Windwinds una dettagliata analisi nella quale mi pareva di dimostrare che in realtà era un nummo di Arcadio in pessima conservazione e sul quale era stato commesso un bufalico errore di lettura. Wildwinds mi diede ragione e tolse la fotografia da sito. Il proprietario di quel nummo credo che sogna di sgozzarmi. Lentamente. Molto lentamente!1 punto
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Romania. Karl I° (1839 — 1914). 5 BANI. 10 BANI. 20 BANI. 40 ° anniversario del consiglio di amministrazione di Karol I. 1 LEU. 5 LEI. 25 LEI.1 punto
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Probabilmente trattasi di foto non rispondenti alla realtà. Ho effettuato una correzione automatica con il mio PC e per incanto e ritornata come è sempre stata su SIXBID corretta al PC1 punto
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Grazie per la notizia, sono veramente belli questi volumi di approfondimento sulla collezione di Vittorio Emanuele III, trovo utile e lodevole che tali opere siano rese disponibili atutti con la possibilità di consultare e scaricare i file.1 punto
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______________ 1906 Bulgaria Ferdinando I° (1861-1948) 20 Stotinki - Rame/nickel1 punto
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No no fidati, niente lavaggio, meglio darla a me. Scherzo ovviamente :) Io la terrei così ma chiaramente se non ti piace fai come meglio credi, i tuoi gusti sono sempre la cosa più importante :)1 punto
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Salve, Per me la numismatica non è solo una passione ma anche una forma di investimento a lungo termine (con la speranza che non debba mai arrivare al punto di dover vendere le mie monete). In un momento di profonda incertezza economico sociale, con poche e deludenti alternative tra cui scegliere, ritengo sia un metodo valido per evitare che i pochi e sudati risparmi perdano del tutto il loro valore. Premesso ciò, circa il 20% di ciò che ogni tanto riesco a risparmiare lo investo nell'acquisto di monete.1 punto
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@@Poemenius .-.. beh! si, ho scritto d'impeto Avito... ma con la mente intendevo appunto i bronzetti che si sono visti in commercio ( anche se molto sporadicamente) attribuito discutibilmente allo stesso ma con la legenda DNAVL... avevo comunque ben presente la discussione su altro forum di qualche anno fa.... :crazy: http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=64158.10;wap21 punto
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Non credo che si possa definire un emissione in quanto è stata annullata nel vero senso della parola. Sarebbe come avere in collezione una Probe perchè non ha valore spendibile. E non credo nemmeno si possa in alcun modo vendere. Se ci sarà qualcuno che veramente la farà uscire dalla zecca credo che rischierà davvero grosso1 punto
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ciao, le divisionali in confezione partono da 10-11 euro (la mia l'ho pagata 11), quindi, ti puoi veramente divertire; la mia ha la 500 lire bimetallica, ma anche le annate con 500 in argento costano sempre la stessa cifra (in alcuni casi, le serie con bimetallica costano più di quelle con argento, immagina). Ciao.1 punto
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Riprendendo la risposta che ho dato: ho notato che oramai sugli euro si viaggia sulla strada della speculazione alla grande. Si sta facendo la gara a chi emette più monete. Ho cominciato anch'io, come tantissimi, a collezionare le commemorative. Sono arrivato al 2013 e mi sono fermato, perchè ho ritenuto non più appropriato l'esborso richiesto. Tornando alla domanda posta in questa discussione: io credo che monete fallate come quelle proposte, siano "aborti" e che come tali dovrebbero essere trattati. Ognuno è libero che spendere i soldi come meglio crede, ma cifre spropositate come quelle richieste, sono fuori dal mondo. S qualcuno è convinto che spendendo 300 euro per "monete" che non dovrebbero neanche circolare, un domani avrà un ritorno economico, penso sia meglio che ritorni con i piedi sulla terra. Ovviamente, come sempre, è una mia personalissima opinione che NON vuole suscitare polemiche.1 punto
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Il valore regge finchè regge l'argento. Il premio sulla moneta cambia al cambiare del valore dell'argento. Per esempio, usando numeri arrotondati, io oggi compro American Eagle a $19 (con un premio di $2.5 sulla quotazione dell'argento che è a $16.5). Se domani l'argento va a $12, dubito che possa comprare le Eagles a $14.5, sarà più facile che le compri a $16/17. Dipende molto dalla domanda/offerta e dal trend delle quotazioni. Se vuoi comprare una moneta che regga meglio il proprio valore devi trovare qualcosa che non sia vincolato ai metalli preziosi, ma anche lì non è detto che la domanda sia alta quando dovrai vendere. Ci sono molti casi di monete "rare" che hanno perso valore perché è calato l'interesse. Ti consiglio le monete più conosciute, primo perchè sarà più facile per te imparare essendoci più informazioni in giro e secondo perché hanno una domanda più alta e più ampia. MM1 punto
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anzi, secondo me , almeno la prima delle 2 che ho allegato è falsa pure lei :D la seconda è la prima volta che la vedo Sergio1 punto
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Scusate ma solo ora sono tornato qui. Vedo comunque che è stato fatto un bel confronto con l'originale e sono saltete fuori le differenze. La prima cosa da vedere sono i rilievi e le figure,devono essere ben definiti e ben visibili, nei minimi particolari e sopratutto proporzianati.Vedere il viso come non sono definiti bene occhi,bocca e naso. Il braccio rispetto al corpo più fino o più grande nelle proporzioni...........1 punto
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Massenzio e’ uno degli Imperatori , anche se non fu mai riconosciuto come tale , al quale la Storia antica , quella scritta dai contemporanei , non ha reso giustizia o almeno una parvenza di obiettivita’ storica , anzi e’ stato descritto dalla parte avversa come un feroce tiranno , della peggiore specie ; naturalmente come sempre avveniva , tali giudizi furono postumi alla morte e senza alcun dubbio nocque alla memoria di Massenzio la sua “fede” negli antichi Dei di Roma non avendo compreso l’ importanza dei tempi e delle tendenze religiose che cambiavano , mutazioni che al contrario l’ opportunista Costantino seppe fare sue cambiando drasticamente il mondo romano quando dopo la morte di Licinio , rimase unico Imperatore . Comunque il tema del post non e’ quello prettamente religioso e morale di Massenzio , che lo oppose al nascente astro Costantino , per chi volesse approfondire questo argomento basta leggere le opere di Lattanzio , di Nazario , di Prudenzio e sopra tutto di Eusebio , tutti scrittori cristiani quindi di “parte” e accusatori di Massenzio colpevole di ogni infamia sia in ambito civile che religioso ; tranne il solo Lattanzio quando sembra di affermare che Massenzio non fu un persecutore di Cristiani o che comunque pose fine alle persecuzioni ed anzi permise loro di praticare i loro culti sia alla Chiesa romana che a quella di Cartagine . Massenzio fu in pratica l’ ultimo Imperatore che visse da Romano antico , era convinto pagano e onorava il culto della Dea Roma , delle origini di Roma e di Marte in particolare , una cui base di marmo esiste ancora oggi davanti alla Chiesa di Sant’ Adriano nel Foro Romano , l’ antica Curia del Senato , che tra altre frasi dice : “ Marti invicto patri et aeternae urbis suae conditoribus dominus noster Imp Maxentius p.f. invictus Aug ……” base dedicata a Massenzio da Furium Octavianum “virum clarissimum curatorem aedium sacrarum” ; capi’ anche , primo tra gli Imperatori dichiaratamente pagani , che la politica delle persecuzioni era fallimentare e prese la via della tolleranza , anche Eusebio , suo acerrimo accusatore , riconobbe a Massenzio almeno questo merito . Notevolissima fu l’ attivita’ edilizia di Massenzio , specialmente se rapportata alla brevita’ del suo imperio , una delle opere piu’ famose e giunte fino a noi , e’ la grande Basilica sulla Via Sacra , ricostrui’ il Tempio di Venere e Roma , costrui la immensa Villa sulla Via Appia composta da un Palazzo , da un Circo e da un Mausoleo di famiglia , che forse contenne le sole ceneri del solo Romolo , il figlio morto ancora giovane ; fu un manutentore di Strade , moltissime arterie viarie riportano il suo nome inciso sui cippi e colonne miliarie . Quasi tutte le monete emesse da Massenzio , dei Follis o minimi di Follis , riportano come iconografia la sua fede religiosa pagana e il suo spirito di “Conservatore” delle tradizioni antiche romane , sono monete numerosissime e normalmente comuni ma stilisticamente belle , abbastanza monotone come legende dei rovesci , ma cariche di questo significato tradizionale antico , quasi a voler inculcare nei sudditi il ricordo delle origini e delle divinita’ di Roma ; tipici esempi monetali sono i Dioscuri della zecca di Ostia , con o senza la Lupa che allatta Romolo e Remo circondati dalla scritta Aeternitas Aug N , oppure la lunga serie emessa dalle varie zecche di Aquileia , Roma e Ticinum con al rovescio un Tempio con la Dea Roma , da sola o con Massenzio a cui la Dea Roma offre il Globo , oppure il Tempio con la Vittoria e la Dea Roma , tutte circondate dalla scritta Conserv urb suae , o Conservatores urb suae . Concludendo , Massenzio fu l’ ultimo imperatore di un mondo religiosamente in via di cambiamento definitivo , tento’ con metodi che oggi definiremo “mediatici” , tramite l’ edilizia e principalmente della monetazione , di rinverdire nei sudditi il ricordo dei vecchi Dei e delle antiche origini di Roma , ma fu travolto , oltre che dal Tevere , dal nuovo astro di Costantino e dalla nuova Religione ormai incuneatasi profondamente nel mondo romano e portatrice di nuove speranze per l’ umanita’ .1 punto
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Buona Domenica a beneficio di coloro che non possiedono il Manuale del Gamberini, posto cosa scrive in proposito. saluti luciano1 punto
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si, è corretta l'identificazione. Per inquadrare l'area dove è stata emessa la moneta, siamo in Magnesia, posto la cartina della Tessalia, tratta dalla splendido catalogo CNG Thessaly del gennaio 2012. Ricordo l'importanza della BCD collection e credo che per immensità, non abbia precedenti... la moneta in discussione, se corretto l'orientamento della testa al D/ verso destra, potrebbe essere la variante dell'esemplare in catalogo 418.3, che riporta la testa a sinistra. Al R/ infatti tra le zampe del centauro è presente la lettera A, che dovrebbe essere presente anche sull'esemplare di Ares. ciao skuby1 punto
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Il pirata Draghut (o Dragut) era una vecchia conoscenza dei genovesi e ha avuto l'"onore" di essere immortalato sulla facciata del Palazzo Ducale tra i 6 nemici giurati di Genova ...(e sconfitti)... ma Andrea Doria ...forse ... nutriva un po' di "affetto" verso questo spietato personaggio tanto da dare quel nome al proprio gatto. Tra gli episodi che lo riguardano negli scontri con i genovesi c'è la sua cattura, nell'estate del 1540, quando clamorosamente Giannettino Doria riuscì a catturare 9 dei suoi 11 vascelli e Draghut stesso, che condusse in catene nelle prigioni genovesi poi messo al remo delle galee di Andrea Doria. Si narra che vedendo Giannettino così giovane Draghut, incredulo, reagì con rabbia dando in escandescenze per essere stato fatto prigioniero da quello che lui definiva "una donna con la barba". Solo pochi anni più tardi Andrea Doria lo fece liberare contro il pagamento di 3.500 ducati e la cessione di Tabarca, in Tunisia, dove si stabilì una colonia genovese (quella dei Lomellini che avrebbero tratto grandi ricchezze dal commercio del corallo). Eccolo qui come ancora oggi ci guarda pensieroso dalla facciata del palazzo ducale (è la terza statua partendo da destra).1 punto
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Quasi BB. Non so cosa si intenda per conio di seconda classe, Immagino sia sulla qualità dell'emissione: non entro nel merito di questa classificazione per non alimentare polemiche, per me non ha alcuna valenza. La conservazione è vincolata allo stato di usura. Abbiamo fior di conio per monete decentrato o con difetti di macchina.1 punto
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Forse sarò preso per buonista ma a me sembra una cosa alquanto scorretta . Fornire monete ad un venditore che buggererà con un tranello usando quelle monete , un collezionista casomai alle prime armi e in buona fede , non mi entusiasma molto , sinceramente , anzi non mi va proprio a genio devo dire .. Poi ok la crisi e un guadagno possibile e ci può stare per carità però è un metodo che se fosse vero ( ho qualche dubbio ) mi farebbe un pò rabbia ..1 punto
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per intenderci, ti mostro un mio fortunato ritrovamento di qualche anno fa, che mi e stato valutato sui 350 euro, è un quasi fior di conio con soltanto 10 milioni di pezzi....1 punto
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