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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/15 in tutte le aree

  1. Io conto di essere al pranzo di sabato (pizza), spero anche con una piacevole novità, ovviamente per chi ha apprezzato il mio thriller numismatico La Signora degli Inferi. :) Incrociando le dita, in tempo per Veronafil, dovrebbe essere disponibile, fresco di stampa, il nuovo romanzo L'oro dei demoni. (Dalla seconda di copertina: Antiche monete rese indecifrabili dalla patina del tempo che tuttavia ancora diffondono il loro messaggio di morte, manoscritti misteriosi, riti demoniaci del presente e del passato… :ph34r: con tutto questo si deve confrontare il maggiore Marco Visconti del reparto Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. La nuova indagine su una serie di omicidi legati a furti sacrileghi lo porterà a scontrarsi con un vecchio avversario, che ha le sembianze seducenti e ingannatrici di una femme fatale … :angel: :girl_devil: donna fatale e letale). Ciao Filippo
    4 punti
  2. Scusamiiii! In effetti non avevo letto fino alla fine. La prossima volta starò più attenta, prometto. Non vedevo l'ora di poter partecipare a qualche discussione sull'Euro perchè per adesso mi sto facendo una cultura su questo visto che ho appena iniziato a collezionare monete.
    4 punti
  3. Voglio presentare questa nuova moneta di Ludovico. Si tratta di un quarto del terzo tipo classificato sul MIR al169b Biaggi 150d Simonetti 13/2. Moneta non facile da rintracciare sul mercato, mi preme però farla vedere per le particolarità che si trovano in essa. La foto pubblicata sul MIR è la stessa dell'esemplare D del Biaggi ed ha le stesse particolarità di quella che vi presento. Il segno di zecca è un crescente lunare posizionata dopo la lettera S finale del nome del duca, ma interessante la crocetta che si trova a fine leggende del rovescio e che qualcuno ha ipotizzato possa essere un segno di zecca zecchiere. Altra particolarità sono i punti segreti che si trovano nel secondo cantone della croce di inizio legenda sull'esemplare pubblicato dal Biaggi si nota solo al rovescio mentre sul mio esemplare è visibile su tutti e due i lati, non ho sino ad ora avuto l'occasione di vederne su altri esemplari con altri segni di zecca. Esemplare abbastanza largo, 20/21 mm di diametro, con un peso di 1,15 gr. paga la sua grandezza una debolezza di conio centrale. Purtroppo le immagini lasciano un po' a desiderare, ma spero che la moneta venga apprezzata
    3 punti
  4. Un 1912 dime (pezzo da 10-centesimi) dagli Stati Uniti, colpito in argento ,900, 17,9 mm di larghezza, e—dal 1873—da una metrica-amichevole 2,50 grammi. 1912. Barber’s classicismo un po' serioso sarebbe presto cancellato argento americano dalla guerra mondiale venente, e sostituito da un più naturale (e urgente, forse) nazionalismo, ma non basta ancora. Barber’s Lady Liberty teneva ancora. La dime stessa era una moneta molto attiva e utile ancora, nel 1912, non da ultimo perché era in procinto di essere scoperto per essere solo la dimensione corretta per spalancati le candele del Modello T Ford. Barber dimes erano per lo più si ritirò dai tardi anni quaranta, ma a partire dal 1997, sono stati dati brevi momenti (ma ricorrenti) di valuta cultura a causa di una connessione di queste monete a 1912 tragico affondamento del transatlantico RMS Titanic. Secondo il regista del film, James Cameron, in Titanic è un 1912 dime simile a questo che Rose offre a Jack come pagamento per il suo disegno lei indossa la sua collana--e nient'altro. :) v. -------------------------------------------------------------- A 1912 dime (10-cent piece) from the United States, struck in .900 silver, 17.9mm wide, and—since 1873—weighing a metric-friendly 2.50 grams. 1912. Barber’s somewhat staid classicism would soon be wiped off American silver by the coming World War and replaced by a more natural (and urgent, perhaps) nationalism, but not just yet. Barber’s Lady Liberty was still holding on. The dime itself was a very active and useful coin still, in 1912—not least because it was in the process of being discovered to be just the correct size for gapping the spark plugs of Model T Fords. Barber dimes were mostly retired by the late 1940s, but beginning in 1997, they were given brief (but recurring) moments of cultural currency because of a connection of these coins to the tragic 1912 sinking of the ocean liner RMS Titanic. According to the movie’s director, James Cameron, in Titanic it is a 1912 dime similar to this one that Rose offers to Jack as payment for his drawing her wearing her necklace--and nothing else. :) v.
    3 punti
  5. @@Lay11 Sulla mia lapide farò incidere: "Ho sempre vissuto al di sotto delle mie possibilità" E vi assicuro che è vero. P.S. Porca miseria se è vero. Polemarco
    3 punti
  6. Questa moneta mi piace moltissimo, non a caso l'ho scelta come mia immagine profilo. Bel modulo, circolato, lo immagino passare di mano in mano nelle stradacce di Whitechapel di fine '800, fascino immenso che secondo me in questo caso un Fdc non potrebbe neanche sognarsi di avere. Mi piacerebbe sentire i vostri pareri sulla quotazione odierna (anche se l'ho comprata un paio di anni fa), secondo me buon prezzo però vorrei sentire anche voi. ciao a tutti.
    2 punti
  7. Qualche ora fa avevo postato nella sezione "Monete Romane Imperiali" questa moneta che non riuscivo bene a classificare ; grazie alla competenza e disponibilita’ dell’amico @@eliodoro , che subito la individuava come appartenente ad Elagabalo ( RIC 195 ) , mi faceva ricordare immediatamente di un passo dello storico greco Erodiano , nel quale tratta della vita di Elagabalo , nome derivante da El = Dio e Gabal = Montagna ? , forse il peggiore Imperatore che la storia romana imperiale ricordi . La moneta in questione riporta come iconografia del rovescio il trasporto verso Roma da Emesa in Siria , l’ attuale Homs , del famoso simulacro del Dio Sole li’ custodito , di cui la famiglia di Elagabalo e lui stesso era fervente adoratore . Nel rovescio si nota la pietra trasportata da una quadriga e la legenda intorno : Sanct Deo Soli , in esergo Elagabal , che significa : santamente , religiosamente al Dio Sole , in esergo : Elagabal L’ importanza storica delle monete romane risiede specialmente nelle iconografie dei rovesci , nei quali , oltre alle ricorrenti divinita’ , personificazioni varie , templi , monumenti , ecc. , rappresentate , vengono spesso tramandati anche fatti , episodi e legende che cristallizzano e documentano momenti della vita dell’ Impero . Una volta giunta a Roma , la pietra venne sistemata in un sontuoso tempio detto Elagabalium che si trovava sul pendio orientale del Palatino allo scopo di ospitare El-Gabal , che rappresentava il dio solare di Emesa . Le reliquie più antiche e sacre della Religione romana furono trasferite dai rispettivi templi , all'Elagabalium : la Magna Mater , il fuoco di Vesta , gli Ancilia dei Salii e il Palladio , in modo che nessun altro Dio , fuori di El-Gabal , venisse adorato . Alla morte di Eliogabalo nel 222 , El-Gabal venne inviato nuovamente ad Emesa , mentre gli antichi simulacri e Dei romani tornarono ai loro rispettivi Templi . Questa la descrizione del RIC : Obv. ANTONINVS PIVS FEL AVG, laureate, draped and cuirassed bust right. Rev. SANCT (D)EO SOLI ELAGABAL, Slow quadriga right bearing the conical stone of Elagabalus of Emesa, ornamented with eagle and shaded by four parasols.. Zecca di Antiochia oppure di Roma in quanto la stessa moneta , ma in oro , e' stata emessa dalla zecca di Roma , RIC 143 Questo il passo di Erodiano : < STORIA DELL’IMPERO ROMANO DOPO MARCO AURELIO > DI : ERODIANO data di nascita e morte incerta , scrittore della fine degli ultimi decenni del 2°secolo d.C. e primi decenni del 3° secolo d.C. LIBRO QUINTO , VERSO 4 E SUCCESSIVI DEDICATI A BASSIANO , IMPERATORE ROMANO, MEGLIO CONOSCIUTO COME ELAGABALO : “…….A QUESTO ( IL DIO SOLE A CUI ERA DEDICATO UN TEMPIO AD EMESA CITTA’ DELLA FENICIA ATTUALE LIBANO –SIRIA ) E’ CONSACRATO UN TEMPIO GRANDIOSO ADORNO IN ABBONDANZA DI ORO , ARGENTO E SVARIATE PIETRE PREZIOSE ; IL DIO E’ ONORATO NON SOLO DAGLI INDIGENI , MA ANCHE DA TUTTI I SATRAPI E I RE BARBARI DEI PAESI CIRCOSTANTI , I QUALI FANNO A GARA NELL’ INVIARE OGNI ANNO RICCHISSIMI DONI VOTIVI . MA NON C’E’ ALCUNA STATUA LAVORATA DA MANO D’UOMO , CHE RIPRODUCA , COM’E’ USO PRESSO I GRECI E I ROMANI , L’ IMMAGINE DEL DIO ; VI SI CONSERVA INVECE UNA GRANDE PIETRA , ARROTONDATA INFERIORMENTE , APPUNTITA IN ALTO : IN COMPLESSO HA FORMA CONICA , E LA SUPERFICIE E’ NERA . LA TRADIZIONE AFFERMA CHE ESSA E’ STATA INVIATA DAL CIELO ; VI SI NOTANO PICCOLE SPORGENZE E CAVITA’ E GLI INDIGENI , POICHE’ COSI’ VOGLIONO VEDERE , CREDONO CHE , PUR NON ESSENDO OPERA DI ARTE UMANA , SIA L’IMMAGINE DEL SOLE……” La moneta da me postata e classificata da Eliodoro , sotto la moneta illustrata e descritta dal RIC
    2 punti
  8. e per Venezia ecco la discussione sul "leone" http://www.lamoneta.it/topic/120519-il-leone-di-venezia/page-4. Buona serata.
    2 punti
  9. Il lungo regno di Carlo II vide intrecciarsi una serie di tematiche di rilievo fra cui la fine di una situazione monetaria precaria, l'introduzione definitiva del bilanciere e non ultimo il fatto del calo del fino contenuto nelle monete d'argento lungo tutto il corso del suo regno (questo carlino verrà sopravalutato in seguito). Infatti la sua produzione monetaria si articola in varie serie, tutte stilisticamente molto belle, ma fra di esse, quella di cui fa parte il carlino in questione, è indubbiamente molto evocativa (e ci sono recenti studi sui coni che assegnerebbero tali opere a Giovanni Hamerani). Il carlino riporta al rovescio la legenda: MAIESTATE SECURUS, ovvero "tranquillo nella maestà". Il leone è accovacciato vicino ai simboli della regalità: lo scettro e la corona. Non è una moneta rara, ma spesse volte non esente da difetti (schiacciature, graffi di conio). Riguardo la conservazione direi che è una moneta gradevole ed apprezzabile.
    2 punti
  10. Quello che riesco a leggere io è questo: al dritto (quello con cristo che risorge) +VULNERA.AUIUQVE.DEI.CALIX.XPO.PASIO?NEI+IN.RI.O? nel rovescio: IHS+ KINVEL+ TECAGRAMATON+ XPS+ VINCIT+ XPS+ REGNA+ XPS+ IMPERAT+?????+SIERGOME.QVERITIS. Forse fa riferimento al santo Graal :D Sembra che le tre esaltazioni del potere di Cristo XPS+ VINCIT+ XPS+ REGNA+ XPS+ IMPERAT fossero il motto dei cavalieri dell'ordine teutonico, comunque usato anche in seguito sulle monete di Carlo VIII di Francia ecc...... La parola TECAGRAMATON potrebbe fare riferimento al Tetragrammaton "The Tetragrammaton is the ancient Israelitish name for God. According to actual count, it occurs 5,410 times in the Bible, being divided among the books as follows: Genesis 153 times, Exodus 364, Leviticus 285, Numbers 387, Deuteronomy 230 (total in Torah 1,419); Joshua 170, Judges 158, Samuel 423, Kings 467, Isaiah 367, Jeremiah 555, Ezekiel 211, Minor Prophets 345 (total in Prophets 2,696); Psalms 645, Proverbs 87, Job 31, Ruth 16, Lamentations 32, Daniel 7, Ezra-Nehemiah 31, Chronicles 446 (total in Hagiographa 1,295)" Non credo di aver fugato alcun dubbio, però magari qualche luminare potrebbe aiutarci :good: Io sono molto curioso di sapere di cosa si tratta!
    2 punti
  11. Penso che, a prescindere dal discorso numismatico, stai leggendo un magnifico libro scritto da un grande storico, che ha un'eccezionale capacità didattica nell'esporre un argomento, anche molto difficile, facendolo apparire semplice, chiaro e, soprattutto, sempre molto attuale. Anche perché quel tema è davvero molto attuale, così come molto attuale è il ripetersi degli stessi errori che poi condussero ad Adrianopoli. Andando sul tuo quesito storico-numismatico, hai aperto un tema di enorme portata sul quale è ormai da decenni, se non da secoli, che i numismatici discutono senza mai giungere a conclusioni certe e definitive. Lo stesso concetto di "moneta imitativa" è estremamente ricco di sfacettature diverse. Perseguita o tollerata? Falsificazione o monetazione di emergenza? Inoltre la monetazione imitativa di fatto si estende durante tutta la storia della monetazione greco-romana e poi medioevale, rinascimentale, barroca, sino a giungere ai tempi moderni: in un certo senso anche la produzione del tallero di Maria Teresa da parte della zecca di Roma o di Londra rientrano nell'ambito di una monetazione imitativa. E che dire delle contraffazioni debitamente autorizzate dei fiorini toscani o degli zecchini veneti?
    2 punti
  12. perdonami @@sdottore per l'ot all'argomento di questo post ma se metti la @ prima del rango degli utenti che ti rispondono non riuscirai mai ad attirare la loro attenzione, per taggarli devi metterla davanti al loro nik ufficiale come @@petronius arbiter , @@Tiberius , @@nando12 e tanti altri che ti hanno risposto (sia petronius che tiberius sono duchi per es.) saluti e scusa ancora la puntualizzazione
    2 punti
  13. Rispondo all'appello di @@skubydu che al solito posta argomenti sempre molto interessanti! Grazie alle buone foto e a diverse angolazioni di @@Brennos2 è possibile in effetti fare qualche considerazione. Da queste foto si denotano zone dove la spessa patina si è fratturata e alcune porzioni sono andate perse (vedi frecce gialle e sul naso) e zone di cuprite rossa perfettamente liscia. Queste zone di cuprite rossa lisce però contrastano tantissimo con le zone di patina verde cresciute qua e la su tutta la moneta. Un intervento di restauro meccanico difficilmente riesce ad interessare una piccola porzione senza intaccare anche le incrostazioni circostanti e questo è un punto anomalo. Nella seconda foto invece vorrei mettere in risalto le macchioline bianche che si intravedono sulla guancia in corrispondenza della vasta zona liscia di cuprite, e poi ancora sul naso, sempre in corrispondenza della cuprite. Le cresciute bianche su zone di cuprite rossa sono presenti in monete con forti concentrazioni di stagno o piombo. Questo metallo, avendo temperatura di fusione più bassa, tende a "galleggiare" sul rame in fase di fusione e per questo, vaste zone in superficie possono talvolta creare strati bianchi (simili al calcare) su strati rossi di cuprite. L'effetto maculato che vediamo qui però non ricordo di averlo mai visto su monete restaurate da questi depositi a strati e soprattutto, trattandosi di multistrati, non comprendo questa perfetta omogeneità della patina rossa maculata di bianco. Le foto del bordo sono interessanti perchè mostrano quanto siano lisci i piani del modellato (dunque le zone interessate dai coni) rispetto al bordo. addirittura dalla foto a colori vediamo che lo strato colpito dal conio tende ad emergere rispetto alla patina (come se il piano si fosse espanso verso l'esterno del bordo). Nella stessa foto elaborata invece vediamo uno strano effetto a onda assunto dal metallo in fase di coniazione che si aggiunge alle fratture ben visibili su tutto il bordo. aggiungo infine la foto di una delle altre monete in esame. Anche qui notiamo piani liscissimi (vedi sotto la guancia destra) contrapposti a numerose crepe del tondello. Queste crepe, nonostante la spessa patina, sembrano troppo un po troppo evidenti per esse vecchie di qualche migliaio di anni.
    2 punti
  14. Sto iniziando a redigere le schede proprio di questa sezione del catalogo - Medaglie Italiane - Devozionali -: in raccolta ho due esemplari molto simili alla Tua @@maxmoney68 Concordo con quanto affermato da @@francesco77 queste tipologie in particolare e le devozionali in generale sono un po trascurate e quindi si trovano facilmente pregevoli e belle medaglie a costi ridottissimi. Il testo di riferimento - uscito da qualche anno - è il Martini collezione TAM che trovi descritto per esteso nella bibliografia citata in Catalogo al seguente link: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-ME7
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  15. altra variante nel collo per il tipo data senza punto.
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  16. Buona sera a tutti. :hi: Vi segnalo che sabato 9 maggio 2015 la Dott.ssa Monica Baldassarri (Monbalda sul Forum) sarà ospite dell'Associazione Numismatici della Sardegna e terrà una lezione/conversazione sul tema dei ritrovamenti monetali medievali avvenuti in Sardegna. L'incontro si svolgerà presso la bucolica cornice dell'Agriturismo "Sa Mitza 'e s'Orcu" di Domusdemaria (CA) e sarà preceduto da un pranzo a base di prodotti tipici (costo 20 euro a persona). Chi fosse interessato a partecipare o anche solo ad avere ulteriori informazioni può contattarmi via MP o al 347 2523121. Riporto qui sotto la "locandina" che presenta l'argomento. Cordiali saluti. Michele
    1 punto
  17. http://www.deamoneta.com/auctions/view/291/3503 Salve, ho di recente acquistato questo bronzetto imitativo all'ultima asta Tintinna. Come si puo' dedurre dal link, la spesa e' stata irrisoria. In ogni caso, non vorrei puntualizzare il valore numismatico della moneta, che e' indiscutibilmente limitato, ma focalizzare l'attenzione sui movimenti migratori lungo il limes romano, di cui, immagino il pezzo in questione sia una testimonianza materiale. Attualmente sto leggendo un libro molto interessante in merito all'argomento scritto da Alessandro Barbero ed intitolato:"Barbari, immigrati, profughi, deportati dell'impero romano". Dall'opera si evince distintamente l'esistenza di una civiltà di confine contigua al fiume Reno e nella quale suppongo potessero circolare questo genere di monete.. Cosa ne pensate al riguardo?
    1 punto
  18. Allora: esiste un registro in cui, chi fa commercio professionale di beni antichi, preziosi e/o usati ( comprese le monete) deve registrare acquisti e vendite. Lo si tiene in base ad una legge del 1931, il RD 773. Quindi l'obbligo di compilazione di tale registro è precedente alla legge del 1939. Lì vanno indicati gli estremi identificativi di chi cede e di chi compra ogni bene trattato durante l'attività di negoziazione e una descrizione identificativa del bene stesso. Questo implica che ogni vendita doveva essere registrata ai fini di PS e , NOTA BENE, ai fini fiscali. Adesso , fate le vostre considerazioni sociali e civili e fatevi la vostra idea sul resto della storia.
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  19. 1 punto
  20. Scusate ragazzi! La fretta mi ha fatto scrivere qSPL ma intendevo dire qFDC...
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  21. Sempre belli e interessantissimi ed è vero che sono monete uniche. La prima era un quartaro genovese al castello sul quale hanno coniato la croce bonifacina con i quattro punto accantonati e sul retro la croce lunga genovese con CV / RA / D'R / EX sopra la quale hanno coniato il castello bonifacino.
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  22. @@darkness19 esattamente è falsa .
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  23. Aggiungerei per la "statistica" anche questa discussione, che potrebbe interessare in questa: ( nella fattispecie il post nr 6) http://www.lamoneta.it/topic/137334-artemide-aste-xliii/ saluti TIBERIVS
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  24. Nel Regno come nella monetazione moderna ci si diverte cosi' . Piu' esemplari vengono postati piu' c 'e' la possibilita' di esercitarsi nel valutare il grado di conservazione . Preferisco personalmente correre il rischio di vedere postate monete anche da utenti - pavoni che il nulla di certe sezioni dove ci si limita a inserire immagini tratta da cataloghi. Se questa sezione dedicata alla bibliografia numismatica non e' utile , basta non leggerla , modalita' che utilizzo per molte discussioni presenti nel forum
    1 punto
  25. Si e no. Dato che le monete vendute da noi, come da qualunque altro professionista( o almeno così dovrebbe essere a termini di legge) trovano una loro protocollazione sul registro di P.S. dei beni antichi, in cui è scritta la loro provenienza pregressa, il certificato di cui sopra ( e quelli analoghi) oltre a certificare l'autenticità, sono, a tutti gli effetti legali, certificati di lecita provenienza nelle mani del commerciante e da lui a quelle dell'acquirente. Se poi la PG avessero bisogno di dati più indietro nel tempo, li potranno chiedere al nominativo scritto, in qualità di cedente, nel registro sopracitato e così indietro fino a che sarà loro necessario. IL commerciante, e noi lo facciamo di solito, può chiedere al cedente di dimostrare, tramite l'esibizione di fatture o prove di acquisto pregresse, la provenienza del bene, ma, legalmente, non si può obbligare il cedente stesso ad esibirle, a causa delle norme sulla privacy. Quindi le dichiarazioni del cedente sono delle autocertificazioni. Normalmente, però, i cedenti con la coscienza tranquilla, non hanno grandi problemi ad esibire le fatture o altri documenti di acquisto ( magari nascondendo gli importi pagati all'epoca). Se qualcuno fa difficoltà immotivate, di solito, si soprassiede dall'acquisto per precauzione per noi e per gli acquirenti futuri. Quindi, la differenza tra il certificato come sopra descritto e una pagina di ebay o altro sito web è sostanziale, ed è racchiusa in quel numero di protocollo e registrazione nel registro di PS che identifica , insieme alla fotografia( che è imprescindibile per legge) quella specifica moneta oggetto della transazione.
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  26. Ciao Acraf forse erroneamente hai scritto che si tratta di un tondello originale in realtà credo che non lo sia ma che si sia usato un tondello di una litra di Siracusa e questo potrebbe spiegare i 29 gr. del peso,per la seconda considerazione di Centurione la rispetto e ne prendo atto ma rimango sempre della mia opinione e credo che solo un esame visivo può chiarire il dubbio tenendo bene in considerazione che in questo caso il tondello e' riconducibile alla monetazione di Himera e quindi nel caso in cui la moneta sia falsa ci si può trovare di fronte ad una fusione ripatinata. Saluti Babelone
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  27. 1 punto
  28. Non conosco la storia in quanto ignorante di questa zecca. Però posso dire che questa moneta ha una peculiarità da non sottovalutare per la tipologia, non ha le solite striature di conio che solitamente deturpano il viso del reggente. Credo che @@aleale possa darci notizie sulla moneta in oggetto.
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  29. Altra medaglietta con l'ingresso principale
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  30. Ti ringrazio @@giancarlone per la risposta e per il tempo che hai speso per me (ti lascio un altro mi piace). Vuol dire che la mia ricerca continua. Intanto grazie anche per l'info sulla ditta Eliseo, altra esponente dell'arte dell'acciaio traforato che tanto lustro ha dato alla mia città. Giusto per curiosità, ecco alcuni oggetti realizzati da Giuseppe Eliseo proprio in quel periodo (e chissà che non furono tra quelli esposti a Milano nel 1881). Tutto acciaio lavorato a mano secondo un'antica e complessa tradizione artigianale, rifinito e decorato con pazienza e perizia... Grazie ancora Vittorio
    1 punto
  31. Molto bene, numero uno di Zio Paperone, ma...il dime di 1912, e Rose! ( #1327 a http://www.lamoneta.it/topic/127762-monete-contemporanee-estere-dal-1800-a-oggi/page-54 ) :D v.
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  32. Lo scorso mese per un'esemplare in qFDC con evidenti segni del riconio mi hanno chiesto 100€ tondi tondi! Ho desistito ma era veramente bellissimo.
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  33. Vandalo85 ...... ma ci pensi ancora? Senza però averci ragionato un po' su, .... te lo dico. Quella lingua italiana che citi non è la lingua italiana. E non confonderti con definizioni usate "nella cosmesi".
    1 punto
  34. Ho controllato, confermo che l'ovale è presente sui 5 franchi di tutte le zecche francesi oltre che Torino, Utrecht, Genova da verificare - per il tipo testa laureata cioè quando è cambiata la ghiera di contenimento, con la sola eccezione del 5 franchi testa nuda 1807 Parigi (non anno 14 come precedentemente ho scritto). Presumo quindi che sia, ovale, da imputarsi alla nuova tecnologia. Mi viene un dubbio da verificare sia sulle frazioni o spezzati, sia sulle 5 lire di Napoli e del Regno d'Italia.
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  35. È una delle fragilità di questa bellissima tipologia di 20 centesimi che secondo me la rende più pregiata soprattutto quando si trovano monete di alta conservazione :)
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  36. Buon lavoro Alex! Ascolteremo nel caso il tuo resoconto :)
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  37. http://www.acsearch.info/search.html?id=2158001
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  38. Credo che ci manchino i numeri per "pesare"...e , come collezionisti, anche un po' di visione d'insieme......
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  39. Sono mesi che non posto più nulla, oggi finalmente qualcosa di interessante trovato in circolazione................ :lol: Taglio: 2 euro TYE Nazione: Malta Anno: 2012 Tiratura: 500.000 Condizioni: qSPL Città: Comacchio (FE)
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  40. Svezia. Gustaf V (1858 — 1950) 5 ØRE. Il Regno Di Serbia. Petar I Karađorđević (1844 — 1921). 5 ПАРА. 10 ПАРА. 20 ПАРА. 50 ПАРА. 1 ДИНАР. Il Regno Del Montenegro. Никола I (1841 — 1921). 5 ПЕРПЕРА.
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  41. Danimarca. FREDERIK VIII (1843 — 1912) 2 ØRE. 5 ØRE. Christian X (1870-1947) 2 KRONER. (La morte di Federico VIII e l'adesione al trono di Christian X) La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 1 CENTIMO. Paesi Bassi. Wilhelmina (1880 — 1962). 1/2 GULDEN. 5 GULDEN. Norvegia. Haakon VII (1872 — 1957). 2 ØRE. Granducato di Finlandia nell'Impero russo. 20 MARKKAA
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  42. Vi allego le prime due varianti, io seguo principalmente i punti e la forma del collo.
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  43. Su quanto è scritto in merito di all'ovale ho più di un dubbio. In primo luogo varia completamente il titolo, il peso ed il diametro tra una piastra ed un 5 Franchi. Che la zecca di Napoli si facesse preparare dei tondelli a Parigi, e se li facesse trasferire a Napoli, francamente senza chiara documentazione in merito, avanzo più di un dubbio. La zecca di Napoli era perfettamente in grado di provvedere al proprio sostentamento, le quantità prodotte non erano certo tali da mettere in crisi la produzione partenopea. Non solo il trasporto d'argento via terra richiede un apparato di sicurezza tutt'altro che trascurabile, e via mare non di meno. Perché farlo ? Ben vero che è appena stata firmato il trattato di Parigi, ma è un momento di calma apparente. L'Europa si sta riassestando e il rischio di trasporti di ingenti valori extra stato è rilevante. Non mi pare affatto che si limiti alla sola zecca di Parigi ed al biennio 1811-1812. Fortunatamente, per me, ho in archivio numerose fotografie di bordi di altre zecche francesi del periodo Napoleonico cui confrontare la veridicità o meno di quanto asserito. Ricordo degli AN 14 con questa peculiarità, ma potrei sbagliarmi, gli anni passano per tutti. Credo, al contrario, che sia da studiare l'utilizzo di macchinari identici a quelli francesi e che come tali producono, in giunzione alla virola pari ovale. Nel corso degli anni ho raccolto più di una variante delle piastre dal 1816 al 1818, con un po' di calma le posto .
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  44. E se la S fosse strana per la ribattitura che ha "stretto" la lettera??
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  45. buongiorno.... :lol: ...esemplari di questi battuti e ribatutti!!!..ma sempre d'atualita,perche unice in mediterraneo.... :lol:
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  46. Per me il convegno di Verona e ideale per collezionisti giovani e meno giovani che non hanno il portafoglio a fisarmonica,inoltre da un po' di anni e divenuto punto d'incontro fra giovanissimi e anziani del collezionismo. Per quei circoli che fanno divulgazione numismatica donando loro volumi e' una grande soddisfazione. Senza contare che per gli utenti del nostro forum e'un'occasione per conoscersi. La numismatica e anche questo. Blaise
    1 punto
  47. Forse non avrò una profonda passione numismatica (eppure sono su LaMoneta più ore quotidianamente) però se mio figlio non svilupperà sensibilità numismatica non mi importa affatto. Svilupperà la passione per il kitesurf, la politica, gli scacchi, il volontariato, il feng shui, la poesia... o quello che lui vorrà. L'importante è la "passione" in qualcosa, anzi possibilmente finalizzato anche al benessere degli altri, a mio avviso, non solo di se stessi. Sinceramente non credo che la cultura numismatica sia depositaria di valori particolarmente illuminanti, introvabili in altre; ciò detto giammai come provocazione, bensì come condivisione.
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  48. Le norme assurde o irrealistiche generano nella pratica la loro stessa elusione delegittimando purtroppo la norma stessa Dico purtroppo perche' una normativa equa e soprattutto semplice , come e' in vigore in Paesi piu' efficienti e come e' nel " diritto del Cittadino" di averne, e' in pratica molto piu' forte e quindi piu' difficilmente eludibile. In questo spasimo ( non saprei come altro definirlo) del legislatore italiano di estendere divieti o imporre restrizioni nell'accezione piu' estesa possibile dei termini si produce il suo esatto contrario : norme nella pratica disattese o , peggio, inefficaci come testimonia il giro dei commerci mondiali che semplicemente ignora l 'Italia e la normativa che tenta invano di imporre
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