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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/15 in tutte le aree
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Mentre molti amici del forum, a quest'ora stanno per andare a dormire, (ore 00:28) pubblico una nuova entrata in collezione. Trattasi della mia prima mezza piastra, esattamente un 60 grana di Ferdinando II 1857 Ammetto che finora avevo snobbato un pò questo modulo, attratto come sono, dai grandi moduli; ed invece in mano è veramente un piacere poter ammirare questa tipologia. L'esemplare che vi posto ha una brillantezza dei fondi che mi ha fatto sudare non poco per far si che venissero foto accettabili. Difatti come potrete notare la foto nella parte inferiore a sinistra è molto sovraesposta. Ho preso di sicuro un esemplare che forse va al di la delle mie ambizioni e dei miei obbiettivi, ma quando l'ho vista non ho potuto fare a meno di portarla a casa. Ovviamente i difettucci ce li ha, e per questo chiedo il vostro supporto Adesso bando alle ciance, e con questa auguro buona notte a tutti. P.S: Se c'è qualche nottambulo ancora in giro e gli va di rispondere.........sono ben lieto di sentire il suo parere.3 punti
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Ma tu non c'entri nulla! La mia è una citazione (che chi mi legge da tempo sa mi piace spesso ripetere) presa pari pari da un personaggio che diversi anni fa, quando ero un pivello, incontrai ad un convegno; aveva un banchetto dove metteva in vendita tra le varie cose un 5 lire del 1956 in conservazione quasi perfetta, prezzandolo 100 Euro. Alla mia (ingenua) domanda se la moneta fosse originale, mi rispose "lo dice il prezzo", battuta che da allora mi è rimasta in mente e mai più dimenticherò, perchè quelle poche parole mi hanno insegnato molte cose. Per quanto riguarda la tua moneta lungi da me disprezzarla, visto che io colleziono ruzziche ben peggiori pagandole pure cifre esagerate. Semplicemente contesto alcune valutazioni ottimistiche che sono state espresse sulla conservazione, e altrettanto semplicemente ho sottolineato che se è stata pagata così poco c'è il suo perchè. P.S. Facciamo anche attenzione a dare sempre contro a chi va fuori dal coro delle tendenze più recenti del forum, ossia "bella moneta", "gradevolissima", "grande acquisto" e così via. Il forum ultimamente ha perso molti grandi esperti che, per carità, avevano probabilmente un caratteraccio e a volte usavano metodi poco gradevoli, ma dai quali i neofiti avevano solo da imparare. Per quel che mi riguarda credo che se una moneta ha dei "problemI", questi vadano sottolineati, non è certo con il buonismo a tutti i costi che si fa crescere la gente. Poi, se l'obiettivo non è crescere ma avere solamente persone che diano la loro approvazione allora basta specificarlo, così evito direttamente di rispondere.3 punti
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Il mirto, pianta legata all’amore e alla bellezza, ma anche alla morte... Il sostantivo Myrtos proviene dal mito greco di Myrsine, una fanciulla di grande bellezza molto abile nello sport, tanto da sconfiggere sempre i suoi coetanei maschi nei giochi. Un giorno, dopo una sconfitta particolarmente bruciante, un giovane si lasciò prendere dall’invidia e la uccise. Atena, che amava Myrsine, la trasformò in un bellissimo arbusto dai fiori bianchi, per l’appunto il mirto. Secondo una leggenda Venere, dea della bellezza e dell’amore, dopo la sua nascita dalla schiuma del mare si ritrovò sotto gli occhi vogliosi dei satiri e dovette nascondersi. Trovò riparo dietro a un cespuglio di mirto, che nascose la sua nudità. Da quel momento, il mirto le fu dedicato e ne vennero coltivati boschetti sacri. Secondo la tradizione più accreditata, Semele, la madre di Dioniso, era una delle tante donne amate da Zeus ed Era, la gelosa moglie del signore dell’Olimpo, apparve a Semele sotto le spoglie della sua nutrice per convincerla a chiedere a Zeus di mostrarsi nel suo vero aspetto divino. Quando Zeus andò a trovare Semele, lei fece questa richiesta, ma fu incenerita dal fulgore di Zeus. Il bimbo che portava in grembo fu però salvato: da ‘papà’ Zeus che se lo cucì nella coscia, dove il piccolo Dioniso si sviluppò fino al momento della nascita. Quando Dioniso, ormai adulto, scese nel regno dei morti per riportare in vita la madre Semele e ascendere con lei all’Olimpo per renderla immortale, dovette lasciare qualcosa in cambio nell’oltretomba. Per desiderio dei signori dell’Ade avrebbe lasciato in sostituzione della madre Selene proprio il mirto. apollonia3 punti
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Voglio mostrarvi un 10 grana abbastanza gradevole (peccato per quella debolezza al centro del volto) Anche in questo caso i fondi sono belli e la cosa che mi ha spinto all'acquisto è la mancanza di graffi di conio che solitamente sono frequenti su questi piccoli tagli. Ne approfitto per postarvi un mio lavoro di photo-editing, per darmi l'illusione di aver messo la moneta a riposare sul velluto rosso, in un bel monetiere, nell'attesa che possa finalmente comprarne uno :blum:2 punti
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Un esempio virtuoso di un equivoco ed una evidente incomprensione risolta velocemente e in modo elegante da due persone intelligenti. Una dimostrazione che le polemiche, sopratutto quando sono fuori luogo, possono essere tenute fuori dal Forum per lasciare spazio alla cultura e al confronto costruttivo. A coloro che per ragioni caratteriali hanno lasciati il Forum dico di tornare: ci perdete Voi e ci perdiamo anche noi. Non mi sembra un grande affare che ne dite? ?2 punti
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Beata ingenuità.... Eppure mi ci sono consumato a scrivere il primo libro... Comunque domani pomeriggio sarò a Verona.....chi vuole parlare di questo argomento e altri con me è gradito. Buona serata.2 punti
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Ho osservato attentamente tutti i pareri, critiche e teorie di questa interessantissima discussione, in quanto possiedo un 20 lire 1936 del "2° tipo" .... La mia conclusione è: Concretamente ritengo che non avrebbe avuto alcun senso e sarebbe stato improponibile riavviare un processo di coniazione nei primi anni della repubblica di una moneta coniata vent’ anni prima (fra l altro in metallo nobile che non passa inosservata la movimentazione). Poi negli anni 50-60’ se lo scopo era “guadagnare” alle spalle del collezionista c’erano mille modi piu’ semplici e rapidi rispetto a riconiare una moneta perfettamente identica di conio e metallo in un periodo il quale “il collezionismo di monete” era privilegiato e riservato a pochissimi! Poi rimandare in produzione una moneta de vent’ anni prima non è così semplice...nel senso ci vogliono parecchi dipendenti della zecca con mansioni professionali diverse che si accordino per le varie fasi di processo produttivo oltre a provvedere a possedere il materiale con la composizione esatta da laboratorio per la coniazione e riuscire ad avviare in produzione le macchine e presse della zecca...in breve, non è una cosa che passa inosservata e che la si può fare dal mattino alla sera senza lasciare alcuna traccia e senza che nessun importante collezionista di quel tempo ne fosse a conoscenza della riconiazione avvenuta in zecca... Poi un’altra cosa, i pezzi del secondo tipo hanno pure loro hanno segni e tracce di usura e circolazione e non sono gioiellini in Fior di Conio come invece contrariamente può esser una medaglia coniata e ben conservata di quell' epoca...quindi come hanno fatto circolare?? Come si giustifica l’ usura dovuta alla circolazione? Boh ....2 punti
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Con data 1707 i quattrini di Milano sono di Carlo III, ti segnalo sull'argomento e le differenze tra Carlo III e VI questa importante discussione, buona lettura.... http://www.lamoneta.it/topic/101972-i-quattrini-di-carlo-iii-poi-vi-di-milano/2 punti
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Ok, grazie per la precisazione! Sicuramente ne avrò cura, da aspirante archeologo ho una certa passione per tutto ciò che sia antico, a prescindere dal mero valore economico che abbia!2 punti
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fa parte della monetazione anonima per Venezia e la terraferma - Se si potessero leggere le iniziali del Massaro che dovrebbero essere in esergo dalla parte della Vergine, si risalirebbe esattamente al periodo del Dogato ma purtroppo non si vede nulla ( forse tu con la moneta in mano ....) Tuttavia il bagattino in oggetto, in linea di massima, risale al XVI secolo ( legge 12/10/1519) Come hai già ben detto, la conservazione non permette di assegnare alla moneta un valore commerciale apprezzabile, tuttavia è pur sempre un pezzettino di storia di 5 secoli, abbine rispetto....., :rolleyes:2 punti
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Per gli amanti del genere, tra i quali io stesso, è ripresa la serie de “Il trono di spade”, che promette sfracelli con i tre draghi dell’affascinante Daenerys. In antichità, quando c’era spazio nella vita quotidiana anche per il mito, spesso sulle monete venivano raffigurati mostri, demoni e altre creature misteriose che altro non erano che la personificazione delle paure dei nostri antenati. Qualche tempo fa, ho fatto una ricerca per un romanzo giallo a sfondo numismatico che stavo scrivendo. Non si ha idea dell'ampiezza del bestiario magico che si può trovare rappresentato sulle monete, peraltro bellissime, del periodo classico: grifoni, sfingi, gorgone, arpie, draghi, mostri marini, centauri, chimere ecc… È una consuetudine questa che nelle epoche successive si è persa… oppure no? È un invito che rivolgo a chi ama i miti e le leggende del passato, e anche a chi è appassionato dell’odierno genere fantasy: postate qui le vostre creature del terrore preferite. Comincio io: Tetradramma di Akragas, circa 410 A.C. Il mostro Scilla (busto e testa di donna, corpo di cane a due teste, coda di mostro marino) Denario di L. Papius, 89 A.C. - Grifone rampante sopra testa di drago Statere di elettro di Ciziko, circa 500-450 A.C. - Sfinge alata, due corpi e una sola testa Buona caccia Filippo2 punti
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@@claudioc47,,@@andme @@sulinus @ lele300 @@Lay11 grazie @@Marfir, saluti anche a te2 punti
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Pregherei gli utenti della sezione di attenersi al titolo della discussione, evitando che si venga a creare un dialogo tra due-tre interlocutori: in questo modo si snaturano le finalità e i mezzi messi a disposizione da un forum, che è cosa ben diversa da una chat.2 punti
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tranquillo.... ....che la lucidatura è stata pesante, ma noi ogni tanto la prendiamo anche alla leggera. :rofl:2 punti
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Un po' di tempo ci vuole ma pian piano si trovano tutte (o quasi) ! Taglio: 2€ CC Nazione: Finlandia Anno: 2006 Tiratura: 2.467.100 Condizioni: qSpl Città:Napoli2 punti
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Non capisco questo tono stizzito: punti esclamativi...domande incalzanti... Mi sono rivolto a te in modo ineducato? No. Allora stai calmo e tranquillo. Il mio "meglio sorvolare" era riferito al fatto che l'argomento EMISSIONI PER NUMISMATICI (perfettamente note agli addetti ai lavori dell'epoca e allo stesso Vittorio Emanuele III) esula ed è cosa ben diversa dal discorso RICONI che stiamo invece affrontando in questa discussione e di cui, al contrario, si sa ben poco e stiamo cercando di capire tutti qualcosa in più alla luce soprattutto di questa nuova notizia di un contorno del secondo tipo ANCHE su una emissione per numismatici. Pertanto introdurre il discorso emissioni per numismatici come argomento a parte in questa discussione ci porterebbe a sviare dall'argomento principale qui trattato. Visto comunque che sull'argomento hai questa fame inappagabile di conoscenza che ti porta a rivolgerti in modo così veemente e sdegnato con il tuo prossimo rimedia allora questo libro: "La monetazione di Vittorio Emanuele III: Raccolta Legislativa Commentata dal Gennaio 1900 al Dicembre 1947" http://www.varesi.it/varesishop/index.php?c=38&p=308 C'è un capitoletto dedicato all'argomento "emissioni per numismatici "con un interessante documento d'epoca scritto da Re Vittorio Emanuele III e vari riferimenti bibliografici. C'è poi un altro libro di Luppino "Stato e collezionismo: indagine sulla numismatica : dalle prove e progetti alle leggende numismatiche italiane, 1730-2002" che tratta la questione riconii e molto altro. Se poi invece vuoi la pappa bella e pronta riassunta in un forum in un paio di topic allora è un altro paio di maniche... Saluti Simone2 punti
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Il rovescio è perfetto, oserei dire anche Fdc, il dritto un pò meno esaminata un pò la zona del volto di Ferdinando, appena sopra la barba ed i capelli sopra l'orecchio.......ma il qFdc ci sta tutto....Bravo :hi: Riguardo la cifra del 7 molti esemplari del 57 sono così.2 punti
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Moneta strepitosa complimenti...per me è qfdc. Dei fondi così in un qspl son già belli che andati... Ps:testa satinata?...data comunissima...forse la più comune di tutta la tipologia col 55 ma è davvero top.2 punti
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scusa profausto, ma nn capisco le tue considerazioni sul prezzo spuntato dall utente che ha acquistato la moneta. A quanto andrebbe comprato un 2 Lire 1917 con conservazione intorno allo splendido? Prendiamo un manuale a caso (Gigante) che quota lo Slp a 90 euro. Facciamo il solito giochino di togliere la meta del prezzo. Siamo a 45. Perche' 26 non sarebbe un buon prezzo? L utente l ha anche comprata da un commerciante, quindi da un operatore che ha consapevolezza di quanto stia vendendo, non l ha mica trovata in ciotola...A quanto doveva vendergliela? 15 Euro? Poi non so, se te trovi I 2 Lire 1917 Spl a 15/20 Euro io te ne compro una sacchettata, e li rivendo tutti facilmente a 45-50.2 punti
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È una semuncia della Repubblica Romana: http://www.acsearch.info/search.html?id=11019802 punti
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Potrei sbagliarmi ma dovrebbe essere un douzain du Dauphiné à la croisette, più problematico capire se è Francesco I o il suo successore Enrico II. Più probabile che sia Francesco perché al diritto lo stemma di Francia e Delfinato non ha il cerchio polilobato intorno e le N sono normali, mentre stando al Duplessy nelle emissioni di Enrico II si ha sia il cerchio polilobato che le N rovesciate. Quindi l'unica anomalia è che il nome di Francesco sia stato pasticciato perché leggo FR-----CISV . DG . FRANCOR . Sarebbe molto utile sapere il peso. Comunque mi conforta: http://www.cgb.fr/francois-ier-le-restaurateur-des-lettres-douzain-du-dauphine-a-la-croisette-2e-type-n-d-grenoble,v12_0168,a.html2 punti
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Non stiamo qui per accusare qualcuno ma... giustamente uno vuol vederci anche chiaro nooo..., uno compra il catalogo fisicamente lo legge e ci sta a quello che c'è scritto sopra ...poi in un secondo momento scopre che c'è qualche magagna, e questo non va bene. Ci deve essere massima trasparenza a mio modo di vedere.2 punti
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Buonasera osservando questa moneta, al D/ all'interno degli angoli si notano alcuni segni, potrbbe essere semplice escrescenza di metallo,o cos'altro?1 punto
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Segnalo l'uscita del n. 81 anno XIV di MONETE ANTICHE indice-sommario -...dalla redazione, p. 2 -Valeria Perin-Alberto Campana, Motya:litra con aquila e tre delfini, p. 3 -dalla redazione: XXX assi, una emissione di incredibile importanza, in vendita presso Numismatica Ars Classica il 20 maggio 2015, p. 22 -Alessandro Fiamingo, La tecnica RTI al servizio della numismatica: linee guida e casi studio, p. 25 -Raffaele Iula, Un denaro poco noto della zecca di Salerno, p. 29 -Francesco Di Rauso, I mezzi ducati napoletani di Filippo II re di Spagna e la sigla del guardaprove Giuseppe De Ancora nel 1577, p. 35 -Libri e riviste, p. 47 -Inserto tarì (A cura) di Giuseppe Ruotolo e Luca Lombardi,1 punto
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Buonasera a tutti, ecco la voi l'ultima arrivata. Anno 1845 che se non sbaglio sul gigante è NC. Mi sembra un bel BB+, peccato per la patina assente che su una moneta di 170 anni è poco credibile. Siccome mi è costata più del solito, mi piacerebbe sentire un vostro parere. Le foto sono state fatte con il cellulare, nel WE proverò a fare meglio con la Reflex. Saluti e buona serata a tutti i numismatici. Silver1 punto
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Eccola,ancora dentro la sua perizia,direi che sono molto ma molto soddisfatto1 punto
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Nell'attesa che @@sulinus posti immagini per esaminare al meglio la zona correttamente segnalata da @@claudioc47 credo che data la bellezza complessiva della piastra, e vista la seconda foto del dritto (anche se mossa e non a fuoco) fuori dalla bustina, propendo per pensarla come @@Rex Neap, ovvero penso che non si tratti di lucidatura o di pulizia energica che abbia provocato quei segni, che a mio avviso sono stati esasperati da un effetto di luci dovuti all'angolazione della moneta. Sono quindi ottimista, e cmq rimane un OTTIMA piastra, complimenti :good:1 punto
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Groenlandia. Token Ivigtut Kryolith-Brud. 10 ØRE.1 punto
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@@contemax67 Ciao max Anche per me la moneta e' al massimo un bb+. Un giorno un grande perito mi disse che quel che penalizza di piu' di una moneta sono i segni di spazzolatura, meglio una moneta piu' usurata ma integra. Da allora e' la prima cosa che guardo in una moneta. Salutoni1 punto
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Ricordando che Carlo III e VI sono la stessa persona, nel 1707 egli aveva solamente in titolo di Re di Spagna quindi il quattrino è a nome di Carlo III. PS mi sono sovrapposto con uno dei guru di queste monetazioni, dagli retta e ti troverai benone!!! ;) Buona serata, Antonio1 punto
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dispiace, mancano le tue belllissime riprese che immortalavano tutti gli amici durante la bellissima giornata di fiera. Alla prossima, Bruno1 punto
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"si è dunque certi che l'intero quantitativo delle 10.000 monete sia stato fabbricato nell'anno 1936? , non sto negando che vi siano state delle irregolarità , ma come possiamo escludere , l'esistenza già , nel 1936 della ghiera del II° tipo?" La documentzione ufficiale, riportata nella "Relazione della Regia zecca - 25 esercizi finanziari dal 1° luglio 1914 al 30 giugno 1939 -XVII", attesta che di questa moneta vennero emessi con millesimo 1936, 9.000 esemplari nell'esercizio finanziario 1936-37 e 1.000 esemplari nell'esercizio finanziario 1937-38 (si veda a pag. 40 della Relazione), per un totale di 10.000 esemplari. Nel documento non si fa alcuna menzione circa l'utilizzo di più ghiere. L'esclusione della ghiera di II tipo per le coniazioni ufficiali discende dalla considerazione, già svolta in precedenza, che non appare avere alcun senso logico impiegare ufficialmente due ghiere differenti per battere 10.000 monete e, ancor meno ha senso logico impiegare ufficialmente due ghiere diverse ("riesumando", fra l'altro, la ghiera di I tipo) per battere in seguito poche decine di monete per numismatici. Se ipotizziamo infatti che la ghiera di I tipo sia stata sostituita (per rottura? per qualche difetto?) già nella fase di conazione delle 10.000 monete da 20 lire con millesimo 1936, perchè poi allora la ritroviamo utilizzata nella battitura delle monete per numismatici degli anni successivi? E perchè le monete per numismatici hanno normalmente la ghiera del I tipo e solo eccezionalmente, a quanto sembra, quella del II? Vogliamo dare un senso logico a queste anomalie? Magari mettendole in relazione alla strana movimentazione dei coni avvenuta negli anni '50 e '60? O la mancanza di documenti ufficiali ci deve impedire anche solo di formulare dei ragionamenti? Un'altra provocazione: il 20 lire del '36 è monete giudicata rara e, in effetti, 10.000 esemplari per una moneta teoricamente destinata (secondo me solo formalmente, dato l'esiguo contingente) alla circolazione, sono davvero pochi. Mi spiegate però com'è che se ne trovano così tante in tutte le bacheche dei commercianti? Possibile che siano ancora tutte in giro queste 10.000 monete? O forse, al numero di esemplari ufficiali, se ne sono aggiunte un numero X di "ufficiose"? Cattivi pensieri..... :crazy: Saluti. M.1 punto
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Ho voluto dedicare questo nuovo Post a Caio Cestio come persona , perche’ risulta ad oggi un personaggio enigmatico e praticamente quasi sconosciuto se non fosse per questo “regalo” da lui lasciatoci in forma piramidale . Anche per inserirvi , a conclusione della visita di Domenica scorsa , alcune considerazioni sulla figura storica di Caio Cestio , personaggio vissuto all’ epoca di Augusto , certamente di nessuna particolare importanza , se paragonato all’ epoca di travaglio e di passaggio in cui visse ; allora forse direte : perche’ occuparsi ancora di lui ? giusto , infatti se non fosse per la sua particolare tomba a piramide sarebbe perfettamente inutile parlarne ancora , unica Piramide oggi esistente delle quattro presenti a Roma antica ed unica esistente non solo in Italia ma in tutta Europa , sopravvissuta allo scempio dei secoli e degli uomini per essere stata inserita da Aureliano nel circuito delle sue Mura ; sarebbe inutile parlarne anche perche’ Cestio non rivesti’ in vita particolari o importantissime cariche civili , ne’ forse tanto meno militari , questo almeno si deduce in base alle poche righe da lui riportate incise a sua futura memoria , su due lati della Piramide . Queste considerazioni sono nate dal dialogo su Caio Cestio intervenuto tra me e la persona , preparatissima in materia e di altrettanta gentile disponibilita’ , dei Beni Culturali che nel corso della recente visita alla Piramide mi ha gentilmente concesso parte del suo tempo per discutere su questo enigmatico personaggio della Roma antica ; vediamo quindi cosa e’ emerso di nuovo . Dunque quello che Caio Cestio ci dice di lui stesso e’ quanto scritto sulla Piramide : C . CESTIVS . L . F . POB . EPULO . PR . TR . PL . VII . VIR . EPOLONVM Che tradotto : "Caio Cestio , figlio di Lucio , della Tribu’ Pobilia , Epulo (Cognomen) , Pretore , Tribuno delle Plebe , Settemviro degli Epuloni" Sul lato della Piramide opposto alla dedica , esposto ad est , vi è una seconda iscrizione che registra , da parte della persona incaricata da Caio Cestio alla costruzione della Piramide costruita dopo la morte del proprietario , le circostanze della costruzione della tomba , che dice : OPVS • APSOLVTVM • EX • TESTAMENTO • DIEBVS • CCCXXX ARBITRATV . PONTI • P • F • CLA • MELAE • HEREDIS • ET • POTHI • L Che tradotto : "Il lavoro è stato completato , in accordo con il testamento , in 330 giorni , con la decisione dell'erede Pontius Mela , figlio di Publio della Tribu' Claudia , erede e Pothus , liberto" La Piramide fu quindi costruita e terminata in soli 330 giorni con marmi provenienti da Luni in Toscana ; questo per quanto riguarda la costruzione , ma chi era questo Caio Cestio per potersi permettere un Tomba di tali dimensioni ed uguale a quelle di Marco Vipsanio Agrippa e del grande Marco Valerio Messalla Corvino suoi contemporanei ed anche eredi , oltre ad altri ? Caio Cestio nella dedica pone in risalto essere un Epulone , che assume anche come Cognome , cioe’ uno dei sette di questo Collegio incaricato nell’ organizzare le feste a carattere religioso , erano in pratica dei sacerdoti della Roma antica creati nel 196 a. C. per celebrare sacrifici religiosi solenni , in forma di banchetti , e nella ricorrenza annuale della fondazione del tempio di Giove Capitolino . Pone questa carica religiosa in prima evidenza assumendola in Cognomen (Epulo) , quasi fosse piu' importante di quelle civili della notevole Pretura , carica seconda al solo Consolato e di essere stato un Tribuno della Plebe , carica religiosa a cui evidentemente teneva moltissimo . E’ stato ipotizzato , ma senza prove decisive , che Caio Cestio possa aver partecipato alle guerre di Ottaviano contro Antonio fino alla campagna in Egitto , passando per la battaglia navale di Azio , legandosi nel frattempo in amicizia con Agrippa e Messalla che lascio’ poi eredi ; questo per giustificare la costruzione e forma della sua Tomba , ma anche per dare un collegamento ideologico con le quattro Vittorie dipinte all’ interno della camera sepolcrale , altrimenti non associabili alla carica di Epulone e alle due cariche civili di Magistrato e Tribuno della Plebe , ma sono solo ipotesi . Essendo amico di Agrippa , certamente era nel giro delle amicizie di Augusto anche a causa della sua carica religiosa di Epulone , mentre l’ amicizia di Messalla personaggio famoso di Roma che inoltre attribui il titolo di Pater Patriae ad Augusto , puo’ averlo introdotto nel famoso all’ epoca “circolo culturale di Messalla” al quale apparteneva anche il poeta Tibullo ; concludendo Caio Cestio , nonostante la breve e “modesta” dedica che ci parla di lui , dovette comunque essere stato all’ epoca un personaggio molto noto ed immesso nei vertici del potere augusteo . Riporto sotto il testo in ordine di scrittura della lapide che era affissa su un lato della Piramide in cui Caio Cestio elenca gli eredi e una sua richiesta , lapide il cui originale e’ ai Musei Capitolini : M • VALERIVS • MESSALLA • CORVINVS • P • RVTILIVS • LVPVS • L • IVNIVS • SILANVS • L • PONTIVS • MELA • D • MARIVS • NIGER • HEREDES • C • CESTI • ET • L • CESTIVS • QVAE • EX • PARTE • AD • EVM • FRATRIS • HEREDITAS • M • AGRIPPAE • MVNERE • PER • VENIT • EX • EA • PECVNIA • QVAM • PRO • SVIS • PARTIEVS • RECEPER • EX • VENDITIONE • ATTALICOR • QVAE • EIS • PER • EDICTVM • AEDILIS • IN • SEPVLCRVM • C • CESTI • EX • TESTAMENTO • EIVS • INFERRE • NON • LICVIT • Un particolare della scritta ci rivela che gli eredi avevano creato le statue con le basi delle quattro colonne poste ai quattro vertici della base della Piramide , con i soldi raccolti dalla vendita di tessuti pregiati (attalici) . Cestio aveva dichiarato nel suo testamento che i panni dovevano essere depositati nella tomba , ma questa pratica era stata proibita da un recente editto emesso dagli Edili e forse non furono mai depositate . Il testo della lapide e una moneta della Gens Cestia a nome Lucio Cestio Norbano , forse padre del nostro Caio1 punto
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Se il tuo statere corrisponde a questo con l’incuso a cinque segmenti (Asyut Group IIIb), la data può essere compresa all’incirca tra il 510 e il 490 a C. apollonia1 punto
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Foto che non dicono tutto, un normale BB residui di lustro come queste in foto non lo ha di sicuro.... i rilievi ci sono dunque....servirebbero miglior foto per giudicare Dà quà BB-SPL, in mano forse migliore1 punto
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I segni della macchina che impacchetta i rotolini, probabile che la moneta si trovasse ad una delle 2 estremità. Sono segni comuni in tutti i tagli e 3 messaggi sopra c'era la foto di un 2 centesimi.1 punto
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Ecco il mio esemplare datato 160(5): Da alcune mie ricerche ho individuato anche quest'altro esemplare presente nella collezione Este Milani: Visto lo stile molto simile degli esemplari postati, credo che provengano tutti, o quasi, dalla medesima zecca clandestina dell'epoca. Luca1 punto
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Era da un po' che non entravo sul sito e che non leggevo questa discussione, ma non mi sarei mai aspettato di trovare tutto questo casino, oltre a quello messo in atto dal governo di Andorra ora ci si è messo pure il paperopolese.... Mi dispiace leggere di molti di voi che si sono affidati a questo commerciante per cercare di ottenere la divisionale ad un buon prezzo ed ora lui se ne esce fuori con varie scuse dicendo che non ne ha più e punta alla restituzione dei soldi. La cosa peggiore sono le speranze infrante in questo modo brutale e le prese in giro, dopo mesi di attesa. Devo dire che tutto ciò non mi fa pentire di avere si provato a rivolgermi al paperopolese, ma poi visto il suo comportamento poco professionale e da presa per i fondelli fin da subito, in quanto non rispondeva alle mail e non forniva l'IBAN, di essermi volto ad un acquisto tramite commercianti anche se l'ho pagata il doppio. Almeno ho risolto subito e non mi sono rovinato la salute, con tutti i casini che ci sono ogni giorno questo delle monete non avevo assolutamente voglia di sobbarcarlo.1 punto
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Ciao, personalmente non li ho mai trovati ne visti, ma un mio amico (non collezionista e nemmeno appassionato o conoscitore, quindi dire affidabile in tal caso),parlando d'altro mi disse che gli avevano dato di resto una moneta da 1 centesimo con la Mole Antonelliana, ma non li aveva tenuto non ritenendoli di valore1 punto
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"Non credo che le discussioni importanti siano state cestinate!!" Non ho pensato neanche per un momento che quelle discussioni potessero essere state cestinate. Mi chiedevo solo dove fossero finite, perchè non le trovavo più e non mi pare che se ne fosse parlato in precedenza di questa "ristrutturazione". Mi spiace semmai che si sia proceduto ad un accorpamento delle due sezioni; adesso si dovranno schivare una marea di discussioni sul bb+++qspl---sul "quanto costa", "ho fatto o non ho fatto un affare"....per trovare alla fine qualche argomento di approfondimento. Se l'accorpamento renderà più "viva" questa sezione....lo vedremo prossimamente. Personalmente non lo credo e penso anzi che generalizzare gli argomenti porterà ad una perdta di qualità dei contenuti. "Per me la moneta è autentica, fatta con materiale creatore originale." Su questo non ci sono dubbi. Lo dicono anche gli studiosi (Tevere, innanzitutto) e gli investigatori (Luppino). Il punto è che se con il materiale creatore originale si sono riconiate monete ufficiali dello Stato fuori corso, senza alcuna autorizzazione e senza alcun (apparente) motivo, e poi queste monete si ritrovano sul mercato...si dovrebbe accedendere più di una spia rossa sul cruscotto del collezionista. A quanto sembra però, la cosa interessa poco agli stessi collezionisti....e se interessa poco ai collezionisti, figuriamoci quanto può interessare ai commercianti.........meglio continuare ad accapigliarsi per stabilire se una moneta è bb++/o qspl---.e lasciar perdere certi argomenti inutili. M.1 punto
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Penso , e per me e' stato così, che una delle cose più tristi e dolorose per un collezionista sia separarsi anche parzialmente dalle proprie monete, il doverle vedere ogni tanto..... o solo qualcuna alla volta......e' uno scotto del vivere d'oggi , indubbiamente la privazione dei uno dei più grandi piaceri per il collezionista.....alla sera mettersi lì con i vassoi, guardarle, rivederle, ristudiarle.....sognare .....con loro davanti ai nostri occhi.....tu e le tue monete......1 punto
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Concordo per il BB+, ma siamo veramente al limite per questa conservazione.1 punto
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Qualche anticipazione, per chi ha letto il mio primo thriller numismatico (http://www.lamoneta.it/topic/98853-la-signora-degli-inferi-todaro-editore/?hl=%2Bthriller+%2Bnumismatico#entry1108915), e per chi ama, oltre che le monete, gli antichi manoscritti e gli scenari cupi dove mondo reale e soprannaturale si intrecciano. Il protagonista è ancora il maggiore Marco Visconti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. La nuova indagine su una serie di omicidi legati a furti sacrileghi lo porterà ad affrontare un vecchio avversario, che ha le sembianze seducenti e ingannatrici di una femme fatale… donna fatale e letale. Come nel primo romanzo, non mancano le belle monete classiche e le analisi storico-numismatiche sulle inquietanti creature che vi sono raffigurate. “A qualcuna delle tante domande poteva dare risposta. Per questo, aveva lanciato una ricerca su Google Immagini, digitando alcune parole chiave: monster, winged, goat e rider, mostro, alato, caprone e cavaliere. Quasi subito era comparsa la sua moneta: era una litra in argento risalente al quinto secolo avanti Cristo, coniata in una antica città greca in Sicilia, Himera. La descrizione tuttavia non rivelava chi o che cosa fosse il mostro cornuto con le ali e la barba. Aveva fatto altre ricerche. Si era così imbattuta in un forum di numismatica in italiano, lamoneta.it. Una sezione trattava di monetazione greca e in particolare delle piccole monete in argento, denominate oboli e litre, di peso inferiore a un grammo. Si era iscritta, scegliendo, con un riferimento alla sua passione per i serpenti, un nick name, Gorgoneia, che richiamasse la figura di Medusa. Aveva postato l’immagine della litra, ripresa da un sito di vendite all’asta, chiedendo se qualcuno potesse fornirle ragguagli in proposito. Le risposte erano state molteplici e immediate: il mostro alato raffigurava un demone, la cui natura era ignota, e il caprone era Pan, il dio semiumano delle foreste. Entrambe le figure avevano connotazioni misteriche… “1 punto
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Ho letto l'interessante articolo di Riccardo Martina sulle monete per i Reali Presidi. Articolo ben curato: complimenti all'autore. Vorrei però dissociarmi dalle conclusioni del Fanciulli sui motivi che hanno mosso il Re a emettere moneta. A mio avviso, Ferdinando ha adottato una scelta meramente politica: rammentare ai suoi sudditi - assai distanti dal Regno - chi fosse il loro sovrano. Se il Re avesse voluto (come sostiene il Fanciulli) premiare la fedeltà degli abitanti avrebbe adottato dei provvedimenti in loro favore, e non l'emissione superflua di nuova moneta.1 punto
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