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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/15 in tutte le aree
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Siamo nel campo delle probabilità. Non si può sempre dire che una moneta sia "certamente" falsa. Se poi le monete sono state riconiate in zecca la cosa assume implicazioni ancora più variegate. Le ghiere inoltre sono le "cenerentole" dei coni, e raramente conservate. Le domande sopra poste possono trovare queste risposte: - quali ghiere sono state ritrovate per il 20 lire ? Credo nessuna. Si possono solo fare osservazioni dall'impronta sul contorno. L'impronta del 2° tipo (dovuta ad una ghiera corrispondente) è presente in una minoranza di esemplari in conservazione particolarmente alta. Ciò, integrato dal riscontro obiettivato da Luppino della movimentazione dei conii corrispondenti in periodo repubblicano ha fatto ipotizzare (con verosimiglianza) trattarsi di riconi. Ricordo ancora che fino a poco tempo fa nessuno aveva mai fatto caso alle ghiere, per cui sull'argomento si sa pochissimo. Tuttavia se tutte le monete del periodo 1930-40 portano l'impronta di una ghiera di tipo XXX mentre alcune (poco numerose) portano quelle della ghiera YYY, e si scopre che i conii di queste ultime sono stati movimentati in maniera non-ufficiale 20-30 anni dopo quando la ghiera XXX non risultava più reperibile, pensare ad un riconio non è poi così improbabile! Non è comunque una certezza. - si può escludere al 100% che la ghiera del I° tipo non era difettosa ? Come detto (parlando di probabilità) al 100% non si può escludere nulla. Ricordo però che la ghiera di 2° tipo presenta un'impronta diversa, e che parlare di difetto per tale motivo non ha senso (per lo stesso motivo che quando una moneta da 2 centesimi di Euro presenta su di una faccia Castel del Monte anzichè la Mole Antonelliana, non si parla di "conio difettoso") - se c'era anche la ghiera del I° tipo oltre a quella del II ° , perché i malfattori hanno coniato il 20 lire con il II ° tipo alimentando così , i sospetti del caso ? Ribadisco che non mi risulta sia mai stata ritrovata alcuna ghiera (salvo novità dell'ultim'ora). I Furbetti non sapevano nulla di ghiere (è stato Tevere il primo ad accorgersene, ad una perizia di qualche anno fa) ed hanno utilizzato quello che hanno trovato ... - come si può affermare che la ghiera del II° tipo NON è stata approntata all'epoca dalla stessa zecca ? Non si può. Ancora una volta è il ragionamento a guidare certe affermazioni, ma può essere che domani qualcosa cambi le carte in tavola. Ad esempio che da un caveau in Svizzera dove erano rimaste documentatamente sigillate monete per 80 anni, emerga qualche 20 Lire 2° tipo. Per ora si tratta solo di un'ipotesi (esemplari riconiati) molto verosimile, che parte da rilievi obiettivi (il tipo di contorno), si sostanzia dell'esito di un'indagine investigativa (Luppino) e affonda le radici in una visione disincantata e pessimistica dell'uomo (e degli italiani) che purtroppo è ogni giorno sotto gli occhi di ciascuno.6 punti
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USA 1922 "Grant Memorial" Half Dollar4 punti
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Ho aggiornato il numero alla pizzeria, Verona al pomeriggio con tanti lamonetiani, e credo di conoscerne solo alcuni, alcuni verranno domani a salutarci alle 12, il potersi parlare e' sempre estremamente positivo sia per la conoscenza, sia per il forum, sia per eventuali nuove iniziative...a domani.......dove spero di poter vedere anche qualche moneta...3 punti
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Mmmmm bella discussione,sono al pc con patatine e birrozza ,vamossssssssss ahhahahahhaa2 punti
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@@Lay11 Ciao,conosci già il mio pensiero,colleziona sempre ciò che ti piace e che il denaro del momento ti permetti di collezionare :D2 punti
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Purtroppo manca una foto decente e manca anche il rovescio, ma da quello che riesco a intravedere ingrandendola sul mio schermo sembra proprio un falso ottenuto per fusione. Magari con foto e dati completi si riuscirebbe ad essere più certi... Cordialmente, Enrico2 punti
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Mi sgorgano lacrime dal cuore. Lacrime per ciò che sta accadendo, lacrime per ciò che stiamo perdendo ed infine lacrime per l'indolenza dell'Occidente, oramai sdraiato su di un triclinio e non più capace di alcuna reazione. La situazione attuale forse può essere paragonabile all'ultimo secolo dell'Impero.2 punti
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Grazie Giovanni, questo è il corretto ragionamento che va fatto intorno alla vicenda e che, naturalmente, nessun catalogo ha mai riportato e probabilmente mai riporterà. Volevo solo aggiungere una riflessione sulla presunta (da alcuni) effettiva circolazione del 20 lire del '36. La moneta di cui parliamo è evidentissimamente una moneta di pura ostentazione coniata per celebrare la costituzione dell'Impero. Alla fine del 1935 all'Italia vennero imposte le sanzioni per l'aggressione ai danni dell'Etiopia e già alla fine del '35 il regime, un po' strumentalmente ed un po' per effettive necessità, chiamò il popolo italiano a donare oro ed altri metalli per sostenere l'economia (sopratutto bellica) della nazione. La situazione era tale per cui in quel frangente non ci si limitò a chiedere solo l'oro e l'argento delle famiglie, ma si arrivò persino a smontare cancellili e grate non strettamente indispensabili per recuperare il ferro. Ebbene, vi sembra questo un contesto favorevole all'immissione nell'ordinaria circolazione monetaria di un 'gruzzoletto' di 10 mila monete d'argento? Anche se i Cataloghi non lo riportano, penso che basti riflettere su questo particolare contesto storico socio-economico per rendersi conto da soli che la possibilita che il 20 lire del '36 abbia realmente circolato non è solo remota....ma è assurda. M.2 punti
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Questo mi sembra di no: http://www.abebooks.com/servlet/BookDetailsPL?bi=7938817383&searchurl=an%3Dfrank+sternberg C'è anche questo in provincia di Torino: http://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=32478576&db=catalogo2 punti
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Uno dei 1922 50-centavo "Simon Bolivars," della Colombia essendo questo il tipo di "Capo Rounder" del 1916-34 (tutti colpito in Philadelphia tranne le monete del 1934, che sono stati prodotti a San Francisco). Come il tipo "Testa Nitida" del 1912-1933, variamente coniato in Bogatá, Medellin e Birmingham, le “Testa Rounder" da Philly e San Fran erano 30mm di diametro e sono state colpite—come proclamato sulle monete se stessi—in 12,50g d'argento ,900. I tipi di due ritratto erano concorrenti contemporanei, ed era "Più Nitida Testa" che ha prevalso, riapparire quando la Colombia 50-centavo divenne una moneta di rame-nichel nel 1958. Perché questa "Testa Rounder" perso sembra immediatamente apparente, a guardarlo... Bolivar è un uomo più vecchio, più pesante, più lento, con un po' meno eroico attaccatura dei capelli. Si è tentati di dire che il "Capo Rounder" Bolivar sembra notevolmente meno probabilità di condurre una rivoluzione in quanto egli potrebbe essere a guardarlo in TV, ma che non può essere vero—nel 1922 fu radio che era il grosso deal di trasmissione medio. Ma scherzi a parte, 1922 fu un anno fondamentale per la Colombia e Stati Uniti. Questo pezzo di 50-centavo "Testa amichevole" è una moneta depositata, conservatore nel look, e lo status quo al nucleo. E così forse dovrebbe essere. Nel 1922 il lungo ritardo 1914 trattato per quanto riguarda il canale di Panama ha raggiunto la fruizione. Colombia ha ricevuto $25.000.000 in oro americano, e i diritti del canale che erano praticamente identici a quella degli utenti statunitensi. Relazioni tra i due paesi immediatamente cominciarono a migliorare. Che cosa era cambiato tra il 1914 e il 1922 per fare del Senato americano di strada? Denaro, e la ricerca di petrolio fu certamente parte di esso. Ma così è stato pochi anni prima della morte di Teddy Roosevelt. E troppo—anche se so che può essere difficile per ora di credito—per molti davvero fosse stato "la guerra alla fine guerre", e negli anni immediatamente dopo la prima guerra mondiale, per molte persone, in tutte le nazioni, c'era una profondamente sincera voglia di fare le cose bene. :) v. ------------------------------------------------------------- One of Colombia’s 1922 50-centavo “Simon Bolivars,” this being the “Rounder Head” type of 1916-34 (all struck in Philadelphia except the 1934 coins, which were San Francisco products). Like the “Sharper Head” type of 1912-1933, coined variously in Bogatá, Medellin and Birmingham, the “Rounder Heads” from Philly and San-Fran were 30mm in diameter and were struck—as proclaimed on the coins themselves—in 12.50g of .900 silver. The two portrait types were competing contemporaries, and it was the “Sharper Head” that prevailed, reappearing when the Colombia’s 50-centavo became a copper-nickel coin in 1958. Why this “Rounder Head” lost out seems immediately apparent, looking at it… Bolivar is an older, heavier, slower man, with a somewhat less heroic hairline. It’s tempting to say that the “Rounder Head” Bolivar looks considerably less likely to lead a revolution than he might be to watch it on TV, but that can’t be true—in 1922 it was radio that was the big deal broadcast medium. But kidding aside, 1922 was a pivotal year for Colombia and the United States. This “Friendly Head” 50-centavo piece is a settled coin, conservative in look, and status quo to the core. And so maybe it should be. In 1922 the long-delayed 1914 Treaty regarding the Panama Canal reached fruition. Colombia received $25,000,000 in American gold, and rights to the Canal that were virtually identical to that of U.S. users. Relations between the two countries immediately began to improve. What had changed between 1914 and 1922 to make the American Senate get out of the way? Money, and the search for oil was certainly part of it. But so was the death of Teddy Roosevelt a few years earlier. And too—though I know it can be tough to credit now—for many it really had been “the war to end wars,” and in the years immediately after WWI, for many folks, in all nations, there was a deeply sincere urge to make things right. :) v.2 punti
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Un mio particolare benvenuto ad un pordenonese "con passione per ciò che è antico".2 punti
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Ciao a tutti, L'esemplare postato appartiene alla zecca di Siscia e classificato da Goebl nel MIR al numero 160d. Le emissioni di consacrazione della zecca di Milano riportano quasi sempre il GOTHICO, il raro esemplare che riporta la scritta breve DIVO CLAUDIO viene identificata proprio per il tipico busto della zecca lombarda che ritroviamo nelle emissioni di Claudio e nelle prime di Aureliano. La moneta in questione invece presenta il tipico ritratto della zecca di Siscia, riconoscibile per uno stile completamente differente soprattutto per la forma del naso, oltre che per il fatto di essere corazzato. Le monete milanesi sono sempre a busto nudo, quelle di Siscia possono raramente avere anche quello corazzato. Alessandro2 punti
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Ciao, dovrebbe essere un sesterzio di Lucilla Obv: LVCILLAE AVG ANTONINI AVG F. Draped bust right. Rev: IVNONI LVCINAE / SC. Juno seated left on throne with back, feet on footstool, holding flower and child. RIC 1747. Saluti Enrico2 punti
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Ciao. "Più diverrà diffusa e accettata tra gli esperti e gli operatori del settore questa “notizia” più sarà inevitabile che subiscano un brusco calo le quotazioni degli esemplari con bordo del 2º tipo e che per contro che si alzino fortemente le quotazioni del bordo 1º tipo. Di questo passo non voglio nemmeno immaginare il valore che presto potrà avere un FDC del primo tipo... Paura!!!!" Ma perchè? Basta non dare troppo risalto alla cosa e tenere i collezionisti "nell'ignoranza" e il tipo di contorno (e sopratutto il motivo che lo ha determinato) diventano questioni trascurabili. Quanti 20 lire del '36 sigillati recano l'indicazione del tipo di contorno? "scusate ma qualcosa non mi torna...ma se la seconda ghiera è postuma (anni 50) come fa questa del 1937 (1 anno dopo il 36 ricordiamo) ad avere questo contorno? ehm..." Beh, già che c'erano....perchè non riconiare anche qualche esemplare delle emissioni per collezionisti? O vogliamo davvero pensare che quando nel '37, '38, '39 ecc. nel coniare 50 (o 20!!) esemplari della moneta per "numsmatici", la ghiera si sia improvvisamente rotta? Vabbè....se qualcuno ci vuole credere...è libero di crederci.....io preferisco ricordare un proverbio che dice che "il diavolo fa le pentole ma (talvolta) non i....co...ntorni".... :clapping: M.2 punti
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Ho preso un po' di informazioni qui e là nel web ed ho fatto un piccolo sunto: Le monete in materiale composito plastico sono state "coniate" (prodotte) in Russia e sono state introdotte in circolazione in Transnistria già dal 22 agosto 2014. Il tipo di materiale al momento non è utilizzato in nessun'altra parte del mondo, è vista come un'alternativa alla produzione costosa di monete di metallo e allo stesso tempo soddisferanno l'incessante domanda di monete di piccolo taglio. Le nuove monete prendono spunto dalle banconote di plastica che sono in uso in molti paesi del mondo. Avranno una circolazione in parallelo con le banconote dello stesso taglio, quest'ultime saranno sostituite gradualmente da queste nuove monete. La tecnologia ha permesso un'ottima protezione contro la contraffazione, comporta l'uso di una struttura speciale, micro testi e specifica riflessione di luce quando esposti alla luce ultravioletta e infrarossa. Pesano mediamente un grammo ciascuno ed hanno un diametro di 26/28 mm, nonostante ciò viene garantita un'elevata resistenza all'usura Sono effettivamente in circolazione ma il governo della Transnistria ha comunque specificato che si tratta di un test di prova. ______________ Ho visto qualcosa in vendita su ebay e su delcampe, a dire il vero mi incuriosiscono molto.... mi interesserebbero più che altro come testimonianza della "prima volta", ma so già che non le comprerò :nea: Poi saranno dolori per riconoscerne la conservazione, ecc..... :rofl: G I O C H I N O Come le valutereste in altro modo e con altre sigle rispetto i canonici MB - BB - SPL - FDC ? Che nuove definizioni gli appioppereste? :crazy: FDC = Fior di composito (?) oppure FDP = Fior di plastica (?) Altre idee per i vari gradi di conservazione? :lol:1 punto
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...se ti riconosci in almeno uno di questi punti!!! :rofl: :rofl: :rofl: http://magazine.oltreuomo.com/20-cose-che-solo-un-collezionista-puo-capire/1 punto
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Sono stato restio a scrivere questo breve post per alcuni motivi , primo perché parlare di Storia e Archeologia in questo contesto mi sembrava fuori luogo per i tanti morti , anche in modo atroce , che l' ISIS sta provocando , di conseguenza perche' la vita umana e' sempre primaria rispetto a qualsiasi altra cosa , Archeologia compresa . Per questo vorrei evitare qualsiasi commento politico su quanto sta accadendo in Siria e tentare di sdrammatizzare , nel nostro piccolo , perché di dramma si tratta , quello che li' sta accadendo . Abbiamo saputo dai notiziari nazionali che alcune colonne dell' antica citta' romana sono crollate sotto i bombardamenti dell' ISIS a seguito della grande resistenza dell' esercito siriano nel tentativo di difendere Palmira , che credo sia caduta ; quello che accadra' al complesso archeologico di Palmira per ora non e' dato saperlo , cosa possiamo fare per difendere e riprendere , la purtroppo probabile distruzione dell' antica Palmira romana , patrimonio dell' Umanita' , se rimane in mano all' ISIS , come gia' avvenuto per altri siti archeologici ? Proporrei di inviare a riprendere Palmira le nostre Legioni e riunirle contro l'ISIS per riconquistare la citta' , quindi adunata per : Legio VI Ferrata , Legio III Cyrenaica , Legio III Parthica , Legio III Gallica , Legio X Fretensis , Legio IV Scythica , Legio XII Fulminata , Legio XVI Flavia . Sono Legioni romane che in archi temporali diversi risiedettero in Siria ; forse tutte insieme queste Legioni sarebbero anche troppe per cacciare dalla Siria l' ISIS , sicuramente ne basterebbero la meta' . Comunque giusto per sdrammatizzare un dramma e speriamo solo che l' ISIS non si macchi , oltre delle orribili morti gia' provocate , anche di aver distrutto un bene dell' Umanita' intera , che anche il Tempo si e' concesso di rispettare ......e non e' poco .1 punto
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Cari amici, vorrei chiedervi un parere su una recente acquisizione. Datemi il vostro parere sulla conservazione, rarità ed una stima economica. Grazie. Trattasi di un giulio di Benedetto XIII. D/ Stemma a targa in cornice, chiavi con impugnatura a intagli e doppi cordoni. BENEDICTVS XIII P. M. A. I R/ Porta santa - ANNO IVBIL - MDCCXXV. Esergo armetta di Mons. Mario Bolognetti presidente delle Zecche.1 punto
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Giuseppe De Sopo, autore de "Le monete di Napoli- L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859", scarta l'ipotesi che le varianti siano causa dell'ignoranza degli incisori, in quanto essendo degli artisti sicuramente di un certo livello culturale e quindi sostiene che le varianti non furono semplici disattenzioni, ma un modo di lasciare sulla moneta un segno di riconoscimento dell'incisore. Lo stesso studioso propone un progetto di classificazione delle varianti: 1) varianti primarie sono quelle che riguardano l'effigie, lo stemma, la loro sistemazione nel tondello e tutto ciò che riguarda la legenda ed i segni del taglio; classifica rare e molto rare quelle relative all'effigie, non comuni e rare quelle dello stemma e del taglio. 1) varianti secondarie tutte quelle relative alla punteggiatura, alla differenza dei caratteri e quelle relative al valore, al millesimo, alle sigle le classifica comuni o non comuni a seconda della frequenza e delle caratteristiche. Infine prende in considerazione 3) errori di punzonatura: lettere e numeri capovolti, lettere al posto di numeri e viceversa, errori di ortografia; ritenendoli, data la scarsa frequenza, rari e rarissimi. Ho studiato abbastanza Maestro @@Rex Neap?1 punto
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.....come detto precedentemente il BB+ non esiste, ma esaminati i rovesci, complessivamente il BB può essere dato. Riguardo a quanto rilevato nello scudetto di Spagna è tutto normale per queste Piastre....il leone venne inciso in svariate forme e con 6 oppure 7 zampe o addirittura senza il fiocco della coda .... ecc.ecc. La domanda è: furono disattenzioni oppure varianti create intenzionalmente ? Apriamo un dibattito sull'argomento.....giusto per non discutere solo sul bello o brutto delle Piastre. Prego.1 punto
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lascia stare la moneta così com'è !! la tua id.. è corretta , riesci mica a leggere le sigle ? forse K R ?? bella monetina , comune ma, sempre piacevoli da vedere :)1 punto
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Buon giorno a tutti Appena tornato da Verona dove ho acquistato la Mamea gia' postata in una precedente discussione e che aveva sollevato notevole interesse. Inutile dirvi la mia soddisfazione e gioia per aver aggiunto questo pezzo nella mia modestissima collezione. Molti di voi hanno gia' espresso il loro parere ma vorrei aggiungerne altri sempre che lo vogliate. Intanto che c'ero ho preso anche il volume "Les monnaies romaines" di Laurent Schmitt- Michel Prieur. Ringrazio Tinia numismatica per la cortesia e disponibilita'. Spero in tanti commenti perche' ogni commento per me e' un insegnamento. Ciao1 punto
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Evidentemente mi sono spiegato molto male e in modo contorto. Nel mio precedente intervento ho voluto per prima cosa elencare le coniazioni citate nei documenti per poter puntualizzare alcuni punti fermi sui quali forse siamo tutti d'accordo (è vero o no?) al fine di avere una base condivisa per portare avanti la discussione. Per questo motivo ho eliminato ogni riferimento alla moneta imperiale (sui quali abbiamo opinioni diverse) e quindi, ad esempio, invece di parlare del Grosso da 3 imperiali del 1219 ho usato la terminologia riportata nei documenti " Nel 1219 il grosso da sei denari (peso 1.85g - titolo 950‰, dati riportati nei documenti) contiene 1,76 g di fino; ... ". Dici: "- Credo che si debba distinguere tra i primi due/tre decenni del Duecento e quelli successivi. Nei primi non credo che ci fosse in atto quell’anarchia monetaria che a partire dagli anni Quaranta del secolo sarebbe stata causata, tra l’altro, dalle guerre tra Federico II e i Comuni e che alla fine troverà molti di questi, compresa Milano, esangui e con le risorse finanziarie azzerate." Sono perfettamente d'accordo, infatti le caratteristiche dei tre nominali (grosso, "denaro" e medaglia) coniati nel 1219 (serie con al rovescio il globetto a sinistra della crocetta di inizio legenda) non sono molto divere da quelle degli stessi nominali coniati nel 1238 (serie con al rovescio il globetto a destra della crocetta di inizio legenda). Sono anche d'accordo della necessità di altre opinioni o commenti, altrimenti uno si chiede se le nostre non siano solo vuote elucubrazioni. P.S. Esponendo il mio punto di vista sul valore della medaglia volevo fissare tre punti cronologici: 1254, 1219 e 1140/1167, per questo ho iniziato i paragrafi con "Nel 1254 il testo del concordato ...." "Nel 1219 ..." "Nel 1140 ...".1 punto
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Di questa tipologia il rovescio soffre sempre di difetti dovuti al conio rovinato, probabilmente ossidato, che da vita alle varie escrescenze di materiale nei campi ed all'interno della Porta Santa. Il diritto è nettamente migliore, tralasciando il tentativo di foro e la schiacciatura conseguente sulla tiara, un qSPL nel complesso ci può stare. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Termosifoni. borse dell'acqua calda. terrazzini, zanzariere, gebbiette per le gazze.......mi raccomando pero' dopo non guidate. :) :) :) Ciao1 punto
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@@sulinus@@Rex Neap mi avete anticipato. L'ho guardata bene e confrontata con le mie, non è pulita, nel complesso la graduerei Spl/Fdc.1 punto
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Grazie @@Pierpaopiras65 troppo buono :) sono solo uno a cui piacciono le monete e che possiede qualche libro, ce ne sono tanti sul Forum. Ciao, Exergus1 punto
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La prima potrebbe essere un cash della dinastia Tang del sud (937-975 d.C.) imperatore Li Yu (961-978 d.C.) Prova a confrontarla con questa:1 punto
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Ciao @@palpi62 come puoi vedere dalla scheda si tratta di una Decorazione e onorificenza ufficiale PRO ECCLESIA ET PONTIFICE emessa il 17-07-1888. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1110/201 punto
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@@Il*Numismatico hai perfettamente ragione Fabrì, infatti non ci sono riuscito!! Questo è quanto sono riuscito a fare, ovvero niente! ahahahah!!1 punto
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Anche dal mio punto di vista per quello che vedo moneta autentica. Probabilmente spatinata aggressivamente e poi ricolorata? Soprattutto al dritto, dove emerge il rame. ES1 punto
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A volte le monete consumate danno sopratutto in foto la sensazione di impastatatura tipica delle fusioni. Se opiniamo solo sul dritto questa sensazione prevale anche perché aiutata da una patina diciamo non troppo nobile e da certi particolari che non si notano ma questo può essere un effetto dell immagine. Sul rovescio la sensazione cambia e si vede che c'è un effetto conio. Quindi dalle foto non troppo chiare direi che può essere buona ma sulla patina i dubbi rimangono molto alti.1 punto
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Esistono 50 lire dell'11, fascioni, fascetti in BB? Coppiole del '31 in BB? Scudi dell'11 e del '14 in BB? Si? Ebbene...com'è che si trovano in BB se non hanno mai circolato? Come te lo spieghi? Il 20 lire del '36, al pari di quelle citate, è moneta che non ha mai effettivamente circolato...cioè non è mai stata usata come mezzo di pagamento ordinario...sia perchè non è stata emessa in un numero di esemplari congruo per aspirare a circolare e sia perchè quei pochi fortunati che ne vennero all'epoca in possesso, la tesaurizzarono immediatamente per l'argento che contiene. Quindi qual'è secondo te il motivo per cui se ne può trovare qualche esemplare anche in BB? M.1 punto
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@@claudioc47 ultimamente ti stai dedicando al rame, sto notando :blum: Ste monetine quando sono in alta conservazione sono semplicemente spettacolari, cosi come quest'ultimo esemplare che ancora una volta hai saputo esaltare con la tua tecnica fotografica Complimenti :good: FDC rame rosso1 punto
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Se chi te la dà porta guanti e tu la tocchi con i guanti e la metti via è fdc, se non è così è circolata. Il caso che una cosa del genere succeda al di fuori di un acquisto (quindi si esclude la circolazione) mi pare discretamente raro. Nella sostanza, una moneta che fosse toccata con le mani nude e risultasse del tutto indistinguibile da una sempre maneggiata con i guanti dovrebbe ugualmente essere definita fdc, ma stante la pessima qualità delle monete euro e la loro estrema sensibilità alle impronte non credo che sia una cosa così probabile da verificarsi nella realtà.1 punto
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un neofita dovrebbe sapere una cosa prima di tutto...che un BB una moneta non lo diventerà mai perchè conservata in modo inappropriato. spero tu stia scherzando! non so cosa tu intenda per bb....io intendo una moneta circolata...in modo omogeneo (più o meno)con usura e lustro assente. non intendo certo una moneta in alta conservazione con un graffio deturpante o il bordo martoriato o una lucidatura pesante o un appiccagnolo ...queste si che sono frutto di cattiva conservazione da parte di un collezionista.1 punto
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Beata ingenuità.... Eppure mi ci sono consumato a scrivere il primo libro... Comunque domani pomeriggio sarò a Verona.....chi vuole parlare di questo argomento e altri con me è gradito. Buona serata.1 punto
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Provi a mettere la moneta all'aperto, magari sul davanzale della finestra dovutamente protetta dai vari volatili. La lasci all'aperto per diversi giorni, in un luogo non umido ma neanche direttamente esposto ai raggi del sole (se ha un terrazzo protetto da tende da sole va benissimo per capirci).1 punto
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Incominciamo dai certificati del debito pubblico. Il primo è una cartella al portatore del prestito redimibile emesso in base al R.D. 3 febbraio 1934, fruttante un interesse del 3,50% annuo. In un prestito redimibile, oltre il pagamento degli interessi, alla scadenza veniva rimborsato il capitale versato. Il secondo è una cartella al portatore del primo Prestito Nazionale emesso per finanziare la guerra d'Etiopia. Garantiva una rendita annua pari al 5% del capitale sottoscritto (in questo caso, 25 lire a fronte di un capitale di 500) e tale rendita veniva pagata in rate semestrali da 12,50 lire l'una. Il terzo è, in pratica, un proseguimento del precedente, anche la Repubblica infatti ha continuato a emettere titoli del debito pubblico basati sul RD 20 settembre 1935 (come il precedente). Nel 1956, naturalmente, le cifre sono lievitate, almeno nominalmente (non sono affatto sicuro che 10.000 lire del '56 valessero più di 500 lire del '35). In questo caso, la rendita annua è di 500 lire, pagabili in rate semestrali da 250 lire. L'ultimo, è ancora un Prestito Nazionale per finanziare la guerra d'Etiopia (e poi la seconda mondiale), in questo caso si tratta di una cartella del secondo prestito, che torna ad essere redimibile, con un interesse annuo del 5%. Quanto al valore, si tratta di certificati comuni in conservazione medio-bassa, specie l'ultimo. I primi tre 10-15 euro l'uno, l'ultimo sui 5 euro. petronius :)1 punto
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Chiaramente volevi dire post 1167 e non post 1267, vero? Ti chiederei di pazientare un pò: è proprio questo il tema che Crocicchio ed io vorremmo definire un pò meglio. Nel nostro testo avevamo raggruppato nel periodo 1140 - 1162 tutte le tipologie, certe e probabili, di piacentino (10/A, 10/B, 10/C e 10/D, se non ricordo male) con titolo in argento superiore a 500 millesimi e dal 1167 in poi i mezzani. L'ipotesi che stiamo verificando è quella che i piacentini siano stati emessi anche dopo la riapertura della zecca nel 1167 e fino agli ultimi decenni del XII secolo e solo con la sua fine e/o l'inizio del XIII si sia iniziata la coniazione dei mezzani a titolo 300-350 millesimi e peso di 0,7-0,9 grammi. Del resto la riapertura della zecca nel 1167 viene così riportata: MCLXVII, In quadragesima vero proxima (praeterita) Placentini secundi facti fuerunt. Purtroppo la tipologia è rimasta la stessa (cunei e globetto a sinistra della crocetta di inizio legenda al rovescio) creando alcune difficoltà interpretative. La mia personale opinione sulla moneta venduta da Varesi è che si tratti di una forma di transizione o, più probabilmente, una della prime emissioni di mezzani (giudico non attendibile il dato analitico ottenuto in quanto probabilmente valido solamente per lo strato superficiale della moneta). Il peso della moneta taglia la testa al toro.1 punto
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Forse ho capito male la domanda, ma se siete alla ricerca di un catalogo delle monete dell'URSS, qui: http://coins-ussr.at.ua/index/onlajn_katalog_fedorina/0-59 Egli gode di un'autorità assoluta tra i collezionisti di monete. In Russo. ;) Buona fortuna!1 punto
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Un secondo tipo di piacentino, sempre di peso molto elevato (1,14 - 1,11 – 1,05 – 1,04 e altri 8 pesi variabili da 0,99 a 0,76 g ma con alcuni esemplari in pessimo stato di conservazione) è il seguente: Di questo sono noti i dati di due analisi distruttive per via umida (592 e 587 millesimi di argento) effettuate sui seguenti frammenti: E’ interessante notare che a questo secondo tipo appartiene la medaglia descritta da Teofrasto, che di fatto rappresenta l’unico esemplare conosciuto dello spezzato del piacentino. I particolari significativi: Per la loro cronologia e per i tipi “intermedi”: WORK IN PROGRESS1 punto
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Tetradramma di Alessandro Magno coniato a Perge, che fu la capitale della regione della Panfilia corrispondente all’attuale provincia di Antalia, sulla costa mediterranea sud-occidentale della Turchia. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (16.66 g, 1h). Perga mint. Civic issue, dated CY 27 (circa 195/4 BC). Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; Kz (date) in left field. Price 2941; Colin Series 0, Em. 27 (dies 1/1). EF, lightly toned, underlying luster. Interessante il legame con Tralles, una città della Lidia vicina a Sardi a nord di Perge, attraverso la contromarca del gorytos sul diritto che si vede nell’esemplare che segue. apollonia1 punto
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L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo! … La scienza stessa non resisterebbe un minuto senza la bellezza. (Fëdor Dostoevskij)1 punto
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Ho già postato questo gettone in http://www.lamoneta....-ben-augurante/ ma nella forma ‘prima e dopo la cura’ può trovare una più giusta collocazione qui. FRANCE, Troisième République. 1870-1940. Æ Souvenir Token (36mm, 17.12 g, 12h). The Paris Exposition of 1889. For M. Jesurum, Venetian lace and embroidery manufacturer. M. JESURUM & C.IE VENISE, lion of St. Mark facing, holding Gospel; SOUVENIR in exergue / SOUVENIR DE’EXPOSITION DE PARIS 1889 around; in center, MANUFACTURES DE DENTELLES ET BRODERIES M. JESERUM & C.IE VENISE. Good VF. apollonia1 punto
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