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  1. claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/27/15 in tutte le aree

  1. E' mio nipote, incomincia a chiedere ed osservare, forse ho trovato la mia naturale prosecuzione? Vedremo.
    6 punti
  2. Direttamente da Verona questa bella data rara...aspetto graditi commenti Saluti alla sezione :) Marco
    5 punti
  3. Però come sempre ci vorrebbe un po' di autotutela, non è questo il caso, però anche questa volta ho visto al banco di una nota casa d'aste i 2 operatori mettersi le mani in tasca entrambi contemporaneamente e tirare fuori una bella mazzetta a testa davanti a me, una tutta verde ed una tutta viola, grandi da riempire le mani . Tutto questo con una disinvoltura agghiacciante. Ora a me oltre all'invidia non è fregato niente, però poi quando in strada si riceve una botta in testa e ci risvegliamo su una barella in mutande, non meravigliamoci del perché.
    5 punti
  4. Rileggendo " Il Giornale della Numismatica " e vecchi articoli e vecchie news mi ha colpito profondamento quanto fatto a dicembre 2014 dal Circolo Filatelico Numismatico Mantovano con una Mostra allestita al Museo Diocesano " Francesco Gonzaga " di Mantova. Il titolo della mostra era Trofeo " San Giorgio " in memoria di Gianni Baracchi. Furono esposte sette prestigiose collezioni di sette importanti collezionisti e qui volendo potremmo tornare al vecchio, caro tema del ruolo del collezionismo privato che sa coerentemente raccogliere e costituire collezioni pregevoli e importanti, sa conservarle, valorizzarle e cosa più importante divulgarle tramite sempre virtuosi e bravi organizzatori, in questo caso un Circolo. Ma quello che mi ha colpito di più è altro ancora....la vedova di Gianni Baracchi ( fuori concorso ) ha esposto una selezione di monete e cimeli del compianto marito. Cosa fece Gianni Baracchi in vita ? Viene definito nell'articolo un onesto signore, imprenditore, umile ma tenace, leale e con la passione del collezionismo. Baracchi abitava e lavorava a San Giorgio di Mantova, si appassionò subito alla figura del santo Patrono della Cavalleria. L'idea, la passione divenne presto un motivo di vita, un obiettivo, un progetto da raggiungere e che riuscì a realizzare.... Raccolse di tutto su San Giorgio, monete, medaglie, immagini, francobolli, libri....alla fine la grande ulteriore idea di raccogliere in una Associazione tutti i comuni sangiorgesi d'Italia....cosa non semplice ma che riuscì a realizzare anch'essa. Il 21 settembre 2002 si tenne il primo incontro nazionale dei sangiorgesi a Porto San Giorgio nelle Marche con la ormai costituita Associazione " San Giorgio e i suoi Comuni". E' giusto ricordare le storie di questi grandi personaggi, grandi collezionisti, grandi idealisti, ma anche uomini pratici, con degli obiettivi e soprattutto tenaci....tenace certo lo fu il Baracchi....aveva un obiettivo, una grande idea, forse l'idea della vita nel cassetto, l'Idea con la I maiuscola....la realizzò....che sia di esempio e di monito per tutti noi ..... Gianni Baracchi altro ennesimo grande esempio del nostro collezionismo privato.....
    4 punti
  5. Buongiorno a voi, mi rubo un po’ di tempo perché la discussione ha preso una piega veramente molto interessante. Andreas ha perfettamente ragione quando dice che è quanto mai difficile cercare - e di conseguenza, trovare - uno stile comune nelle monete “del Cigoi”. Il fatto che egli si servisse di diversi artigiani per le sue creazioni depone infatti in questa direzione. Inoltre, è verissimo che Brunetti fece “un po’ “ di confusione nel suo catalogo e mise insieme pezzi eterogenei. Alcuni sono senza dubbio esemplari non cigoiani (p. es. il n. 958, Verona, falso del Meneghetti), altri probabilmente sono monete autentiche (nel senso di vere monete d’epoca: p. es. la n. 686, grosso della zecca di Parma, n. 699, grosso della zecca di Piacenza). Tuttavia, immagino che Cigoi, il quale senza dubbio stupido non era, dovesse necessariamente dare indicazioni precise ai suoi “manutengoli” (per usare un’espressione del Kunz), su come fabbricare le varie “monete” che poi lui avrebbe “spacciato" a commercianti, collezionisti e musei. Quello che voglio dire è che forse, nonostante i diversi artigiani che lavorarono per lui, i vari esemplari che gli commissionò un qualche punto in comune potrebbero averlo avuto, proprio perché dietro ogni pezzo c’era la sua mente creativa. Sarebbe questa la “mano comune” che eventualmente, e sottolineo eventualmente, si potrebbe cercare negli esemplari a lui attribuiti. Può darsi che quelli che lavorarono per lui non fossero tutti abili allo stesso modo e quindi il Cigoi potrebbe aver utilizzato la loro opera per monete di epoche e complessità differenti: non sono un incisore, ma credo di non andare lontano dal vero se dico che le monete antiche, con i loro ritratti e le raffigurazioni dei rovesci, devono essere state più difficili da creare che non le aniconiche monete medievali, con le loro crocette e le loro scritte in caratteri capitali. Quello che secondo me sarebbe importante fare è creare delle seriazioni catalogiche che tengano in considerazione diversi fattori quali la collezione di provenienza, il periodo nel quale i pezzi comparvero, lo stile, ecc. per vedere se effettivamente ci possono essere punti in comune che alla fine consentano - oppure no - di fare un po’ di chiarezza sulla figura di Cigoi e sulla sua produzione “artistica”. Sarebbe forse venuta l'ora di dare a Cigoi quel che è veramente di Cigoi! Detto ciò, quest’anno ricorreva il 140° anniversario della sua morte (23 maggio 1875). Purtroppo per quest’anno non è più possibile creare un evento per commemorarla con un convegno di studio. Però l’anno prossimo ricorrerà il 50° dalla pubblicazione del Opus monetale Cigoi di Lodovico Brunetti. Perché non pensare di approfittarne per un convegno di studio (magari a Udine dove Cigoi Visse?) sulla sua figura e sui falsi a lui attribuiti? E magari, a margine, su altri falsi e anche sulla figura di Brunetti? Riguardo alla domanda di @@redjack1969 su quando possa essere stato creato il suo pezzo, per quanto scritto sopra è difficile dare una risposta definitiva proprio perché una ricerca approfondita sulla produzione cigoiana non è ancora stata fatta. Come ho già scritto, secondo me il suo esemplare come stile si avvicina ad alcuni falsi apparsi alla fine dell’Ottocento/inizio Novecento. Ripeto, se si prende per buona la perizia del Kunz (tra l’altro, stando a quanto indicato da Brunetti 1966, p. 12, n. 789, mi sembra di capire che il pezzo a suo tempo periziato dovrebbe essere, o era, presso il museo Bottacin di Padova) potrebbe effettivamente trattarsi di “un Cigoi”, ma questa indicazione va presa con tutta la cautela del caso. Cordialmente, Teofrasto
    4 punti
  6. non è da escludere a priori il valore fiduciario. anzi, gli studiosi numismatici che sostengono la tesi del sistema "sesterzio"/"doppio sesterzio" parlano proprio di un valore fiduciario non rispettato dall'andamento ponderale il che ovviamente avrebbe fatto saltare l'intero sistema giacché se tra le mani avevo un doppio sesterzio dal peso uguale o addirittura inferiore a uno sesterzio vien da sé che la gente, abituata a un andamento di valore di natura "ponderale", tendeva a non accettare i doppi sesterzi o addirittura far incetta di sesterzi per trasformarli in doppi mediante fusioni per riutilizzare la stessa quantità di metallo per ricavare più monete al fine di incrementare il valore di quanto posseduto. In quest'ottica i sostenitori di questo sistema spiegano il proliferare di moneta imitativa bronzea e la progressiva riduzione di peso della stessa. Ora, è chiaro che questo fenomeno è avvenuto ed è innegabile che la proliferazione di moneta di peso ridotto è il frutto di operazioni di tale natura: prendo una moneta pesante, la fondo e con il materiale ricavato creo più monete dal peso ovviamente ridotto ma dal medesimo (se non superiore almeno sulla carta) valore nominale. Resta da capire però se questo procedimento era comunque derivato dall'introduzione di un sistema di ritariffazione del "normale" sesterzio, ritariffazione che sarebbe basata appunto sull'introduzione di un valore fiduciario a parità di peso. A me francamente suona un po' strano un simile scivolone di errata valutazione economico-monetaria... tuttavia è altrettanto chiaro e palese che la presenza della corona radiata o meno sulla testa di Postumo un qualche significato avrà dovuto averlo, come pure la testa elmata. ma quale? siamo sicuri sicuri che si trattasse di un significato "economico" da intendersi come rapporto di 1:2? sottolineo, giusto per complicare la faccenda, che esistono anche esempi di corone radiate battute a incuso sopra teste laureate
    4 punti
  7. Buongiorno a tutti! Ecco l'aggiornamento del 2015. Versione corretta. Rarità 2015 versione 2.pdf
    3 punti
  8. Mi incuriosisce l'esemplare esitato in asta ebay della Lanz, il secondo citato nel post #43: Si vede abbastanza chiaramente che è stato riconiato sopra un "Ippocampo" di Siracusa. Al rovescio infatti si intravvedono le ali dell'ippocampo, mentre al diritto sembra esistere residui della sottostante testa di Atena. Si può avere il peso? che comunque dovrebbe essere nell'intervallo ponderale degli Ippocampi siracusani. Che vi pare?
    3 punti
  9. Come avevo detto nella discussione dell'aquilino del '30, nel nido ne è arrivato un altro con una livrea di gala fantastica! Che ve ne pare?
    2 punti
  10. Una cosa simile mi accade con mio fratello, di 17 anni e mezzo più piccolo di me, che quando mi vede con i vassoi si mette subito sul letto per vedere le monete :D Si mette con le monete in mano, cerca quelle con gli stessi sovrani e tutto contento me le indica una dopo l'altra. Sono molto più tranquillo a dare le monetine in mano a lui che ha due anni e mezzo che a chiunque altro :) Gli ho anche regalato un vassoio con varie monete mondiali con gli animali...chissà se un giorno comincerà anche lui a collezionare e studiare, io lo spero :) Complimenti Claudio per il tuo nipotino ;)
    2 punti
  11. Io ho iniziato la mia passione da banbino, trasmessa da mia mamma e mio zio, che collezionavano monete, mio zio in particolare colleziona monete e francobolli, lui mi ha dato una spinta dandomi le prime monete della Repubblica con i primi cataloghi cartacei, è stato un po il motore di tutto il mio interesse, quindi la passione nasce da giovane, prima mi appassionavo alla Lira e poi con il passaggio all'euro è venuto naturale continuare la passione nella ricerca di queste monete, con il fatto che ora il bacino dal quale attingere monete per la collezione non è più solo quello Italiano ma Europeo. Poi crescendo l'interesse si è allargato anche alle monete del passato, non solo al collezionismo, ma anche allo studio vero e propio di tutto ciò che alla Numismatica è legato, Storia, economia ecc. ecc. Per i giovani spero che la collezione euro sia solo un punto di partenza come lo è stata per me la collezione delle Lire e che in futuro possano non solo collezionare ma anche studiare la Numismatica in tutte le sue forme ed arricchire questa materia che ha si tanti appassionati in Italia e nel mondo, ma se andate in libreria troverete difficilmente un libro di monete, quindi bisogna allargare gli orizzonti di chi studia e di chi apprende per rendere sempre più fruibile a tutti la materia e sopratutto la passione che tutti noi condividiamo anche in questo Forum.
    2 punti
  12. Come avevo preannunciato in una precedente discussione ecco un altro piccolo TOP in rame. Non è rosso ma con una elegante livrea "testa di moro"
    2 punti
  13. Io collezionavo già qualcosa prima . Mondiali e lire , ma era più che altro una raccolta quando capitava qualcosa . Dall'avvento dell'euro invece , una volta iniziata mi è venuta voglia di spaziare in altre monetazioni . Così ho completato le lire per tipologia e col Regno sono a buon punto . Prosecuzione naturale è stata quella delle mondiali , ho anche molte chicche di stati lontani . L'euro resta comunque la primaria , che continuo tuttora .
    2 punti
  14. Potrebbe interessare alcuni questo diagramma sul contenuto di argento delle monete imperiali sia nello strato superficiale (pallini), sia nel "core" (barre nere) e per anno di coniazione. Sono risultati ricavati con la tecnica XRF (fluorescenza a raggi X) trovati su una tesi di laurea in fisica sul corpo delle monete antiche
    2 punti
  15. perché, se le cose andassero diversamente, il commerciante si ritroverebbe a dover smerciare anche un paio di mani :D comunque ritengo che la soluzione migliore sia quella, già consigliata da altri, di usare delle teche chiuse da aprire solo dietro richiesta del cliente interessato.. certo, così si perde molto (penso ai neofiti come me che imparano grazie alla disponibilità dei -pochi- commercianti che permettono di tenere in mano certi pezzi solo per guardarli), ma la necessità di essere tutelati è un bene maggiore
    2 punti
  16. No, nessuna confusione. I falsi sono falsi. All'inizio, se fatti bene, è difficile individuarli, ma una volta scoperti sono e restano dei falsi. Arka P.S. Il disegno del Kunz è molto fedele all'originale.
    2 punti
  17. a mio parere la moneta è un normale BB valore 6/7 euro (se va bene) ragazzi!... non creiamoci illusioni, altrimenti si prenderanno delusioni quando si deciderà di vendere..... TUTTE queste monete hanno il valore dell'argento contenuto.! .............a prescindere. Poi ovviamente , come per tutte le collezioni, comprese le figurine e i gadget, uno è disposto a spendere qualcosa in piu' per vari motivi personali, o per finire la serie o per averle tutte "intonse",...... ma la quantità di 500 in possesso di privati è imponente..
    2 punti
  18. Bravo Claudio, riesci sempre a coniugare monete al top con foto altrettanto spettacolari...
    2 punti
  19. Carissima @@Tuscia35, .... non scusarti per la tua curiosità. Parlarti di Luigi Cigoi in poco tempo è piuttosto difficile credo, ma provo a dirti qualcosa. Come già sai è un nostro conterraneo, nato ad Udine nel 1811. Fu sicuramente un appassionato di numismatica e cose antiche; era certo una persona intelligente e fu quel che si suol dire un "vero autodidatta". Riuscì a farsi un nome (un nome importante) tra i numismatici del suo tempo. Raccolse monete romane, friulane, veneziane, soprattutto. Ebbe molti contatti con importanti collezionisti e curatori di musei (bei tempi allora, quando i musei c'era scambio e compravendita tra musei e tra musei e collezionisti privati), e fornì loro monete, .... non tutte genuine. Sapeva dove procurarsi belle monete romane ..... la ricca terra d'Aquileia, dove pare si rinvenissero monete a badilate, .... ma sapeva "procurare" a richiesta molte rare monete. Probabilmente lui non coniava direttamente dei falsi, ma sapeva descrivere ad abili falsari come e che monete creare, e aveva "fornitori" diversi. Fornì come detto musei e privati di monete vere e false. Sulla sua strada incontrò il Kunz, grande numismatico, ... molto "mordace". Nel Brunetti leggiamo: "Da molto tempo Carlo Kunz (1815-1888), dopo aver subito di persona qualche inevitabile infortunio, ne spiava le mosse, ne sorvegliava la dannata produzione, ne raccoglieva le documentazioni. Dovrebbe essere di poco prima del 1860 una paginetta manoscritta, che scaglia l'anatema sul pericoloso falsario." Il Kunz ebbe accesso e studio a molte collezioni (E come si incacchiava se qualcuno non gliene metteva a disposizione! Era alquanto presuntuoso) e in queste riconobbe molti falsi e per la maggior parte li vedeva opere del Cigoi. E di false ne individuò parecchie, mettendoci insieme però anche monete "che non rientravano nei canoni dell'ufficialità", che erano "diverse", che variavano dalle tipologie conosciute; se poi erano scoperte da un numismatico "non riconosciuto" ahinoi .... (Povero Federico Schweitzer ad esempio, e sì che era un bravo, curioso, intelligente numismatico, e bravissimo disegnatore, .... niente di peggio per il Kunz). Il Brunetti pubblicò il suo catalogo nel 1966. Descrive monete false (e certamente qualche variante non falsa) attribuite al Cigoi e prodotte dai suoi artigiani birichini. Dice bene il D'Incerti nella recensione del libro (RIN vol. XV, Serie Quinta LXIX 1967): Dopo questa premessa, e senza diminuire il valore pratico dell'importante lavoro, una considerazione viene però spontanea: sono proprio tutte da attribuire al Cigoi le monete false elencate nel catalogo?". Dice ancora: " Probabilmente il prof. Brunetti è stato indotto ad attribuire al Cigoi tutte le monete false elencate nel suo catalogo perché le ha trovate nelle grandi raccolte pubbliche della regione nella quale operò il Cigoi stesso: le collezioni Del Negro, Tartagna, Antonini, conte Brandis, marchese di Colloredo Mels, del Museo di Udine; la collezione conte Papadopolis, del Museo Correr di Venezia; la collezione del Museo di Trieste; la collezione del Museo Bottacin di Padova. Ma ritengo per certo che se un'altrettanto minuziosa ispezione egli la facesse in altre grandi raccolte italiane e straniere, non minori sarebbero i suoi ritrovamenti di pezzi falsi identici o analoghi a questi, per i quali tuttavia il Cigoi non potrebbe essere chiamato in causa in alcun modo". Interessante, intelligente ed attuale quella recensione. Il Cigoi non lasciò un brutto ricordo di sé in Friuli e a Trieste, non ostante tutto, e non solo perché donò la sua grande collezione (di monete vere ed altro) al Museo di Udine.
    2 punti
  20. Taglio: 50c Nazione: sanmarino Anno: 2005 Tiratura: 180k :blink: Conservazione: ? Città: Brescia Note: resto macchinetta del caffè
    2 punti
  21. anche con i Savoia la doppia per il piemonte pesava 9,6 mentre per la Sardegna 3,2
    2 punti
  22. Non occorre perdere troppo tempo, è proprio un falso 'moderno' (cioè non contemporaneo alla moneta originale), anche molto ingenuo. Si tratta di uno di quei rari casi in cui vedere il pezzo in mano non è poi così necessario. Potrebbe essere del Cigoi, questo sì, ma siccome il Cigoi si serviva di vari incisori, non era lui a creare le 'sue' opere, individuare perfettamente la sua produzione non è facile. Per questo sarebbe molto importante tenere traccia di questo come di altri pezzi, come suggerito da Teofrasto. Cari saluti, Andreas
    2 punti
  23. Taglio: 1 € Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: ??? Conservazione: qSPL Città: Milano Note: NEWS!!! :yahoo:
    2 punti
  24. penso che nessuno stia "celebrando" un falsario. Semplicemente, per quel che mi riguarda, vi è una forte curiosità nel "conoscere" anche questi aspetti, o quantomeno avvicinarmi in maniera corretta e, per quel che è possibile, esaustiva. Non c'è curiosita' senza un minimo di entusiasmo. Non mi si levi l'entusiasmo! Ehehehe :-)Ciao Chiara
    1 punto
  25. Si Tratta quasi certamente di una medaglia devozionale, su di un lato è ben visibile Gesù Banbino coronato che solleva una croce,molto probabilmente è tenuto in braccio dalla Madonna(non visibile),davanti ad essi c'è una figura a mezzo busto, forse un santo? Probabile fattura ottocentesca. Vista la condizione non mi è possibile dirti altro! Ciao Borgho.
    1 punto
  26. Car.mo @@redjack1969, ma che caspita di discorso è? Va be' ho capito, alcuni di noi hanno buttato via un altra oretta del loro tempo per cercare di far capire a chi proprio non vuol saperne che che esiste un metodo scientifico anche nella ricostruzione storica, che riguardi le monete, le cattedrali o i condottieri, e quel metodo non può inventarsi ciò che non c'è. Pazienza, non è la prima volta e non sarà l'ultima in questo sito. Certo che è un tantino scoraggiante. Saluti, Andreas
    1 punto
  27. Andrebbe vista in mano comunque è sicuramente in alta conservazione Spl/Fdc o qFdc , il valore è di circa 500-600 €
    1 punto
  28. @@paoloilmarinaio Direi... 81 euro + spese di spedizione :P Ben presa secondo me, ero al lavoro se no te l'avrei rilanciata.
    1 punto
  29. Caro Luciano io c'ero a Verona, ma sta volta già il venerdì, ma per la prossima volta conto di conoscerti di persona! Grazie.. Un saluto Doge92
    1 punto
  30. Cosa intendi per notizie recenti? Quelle che trovi in questo topic sono molto complete ed esaustive anche perchè non hai specificato quali profili ti potrebbero interessare...
    1 punto
  31. Buonasera @@redjack1969, ovviamente lei è libero di fare qualunque cosa ma, se mi posso permettere, secondo me perde tempo e soldi. Quello che è fuori discussione è che la sua moneta è un falso moderno. Il problema, come ha giustamente ribadito Andreas (e io sono del suo stesso parere), è capire se e come possa essere attribuita a Cigoi piuttosto che ad un altro falsario d’età moderna. Credo che nessun perito le potrà dire “sì è di Cigoi” oppure “no non lo è”. E questo per le ragioni sopra esposte. Non oso pensare cosa succederebbe poi nell’eventualità che il perito le dicesse che il suo pezzo è un’autentica moneta di XII secolo...!!! Poi, naturalmente, veda lei... Cordialmente, Teo
    1 punto
  32. Già uno dei nuovi quarter?? sono invidioso! :D tra un mese e mezzo probabilmente torno in America e riparte la ricerca :rofl:
    1 punto
  33. Complimenti per questo esemplare in FDC con ottime foto @@claudioc47. Un saluto.
    1 punto
  34. @@Artax Sicuramente libere, poi se non vuoi toccarle direttamente usa bustine di acetato. Le antiche negli oblo sono inguardabili, ovviamente opinione personale. Ciao
    1 punto
  35. La tiratura è una cosa, quanti pezzi ci siano ancora in circolazione è un'altra. Faccio un esempio: 11 milioni coniati, ritirati 10 milioni 999 mila. Di per sè diventa pezzo unico. Dare un giudizio per foto e per di più nella plastica è rischioso. Vista così lo spl ci dovrebbe stare, 50/60 euro.
    1 punto
  36. Questa è veramente una chicca....preferisco questa!
    1 punto
  37. Cara @@Tuscia35, è scritto nell'articolo che ho indicato: gli sono stati attribuiti (dal Brunetti) non solo i falsi che i suoi contemporanei avevano attribuito alla sua attività, ma anche quelli presenti nelle collezioni che si erano formate anche grazie a lui (in pratica tutte quelle del Friuli e del Veneto orientale). Quindi l'incertezza regna sovrana, temo. Buona notte, Andrea
    1 punto
  38. Caro @@redjack1969, vedo che nessuno risponde, ma qualcuno comunque deve fare la parte del cattivo, per non creare illusioni :8): : purtroppo no, nessuna probabilità, mi spiace. Andreas
    1 punto
  39. @@angel Accanto ai miniassegni, ai gettoni telefonici, ai francobolli inseriti in bustine, ci furono tantissime iniziative similari ad opera soprattutto di commercianti, in particolare da coloro che vendevano merci in cui gli spiccioli erano indispensabili (negozi di alimentari, ecc.), anche perché allora venivano pagate in contanti. Gettoni di plastica, ma anche semplici rettangolini di cartone con il timbro della Ditta che li distribuiva e con sopra una cifra corrispondente alla moneta che il gettone sostituiva. Veri e propri gettoni in quanto sostituivano la moneta a corso legale dando diritto all'acquisto di beni. Ne ho conservati diversi, se ti interessano posso pubblicare la foto di qualcuno di loro.
    1 punto
  40. Ciao a tutti, non entro nel merito dell'autenticità o meno della specifica moneta, ma aggiungo solamente che il Roman Silver Coins e il BMC hanno catalogato questo medesimo esemplare (uguale dritto e rovescio) rispettivamente al numero 56c e in nota a pagina 361. Ciao ciao
    1 punto
  41. Non vorrei essere stato frainteso. Sulla fusione avanzavo una possibilità, non la davo per certa. A ogni modo, ammesso sia fusa, non è un elemento negativo. Come non lo è la possibilità che sia una imitativa. Sono tutti elementi che appartengono al novero delle possibili caratteristiche dei bronzi di Postumo. Potenzialmente si tratta di un doppio sesterzio... Sempre ammesso che anche questo numerale sia esistito, quantomeno così come lo intendiamo comunemente. Circa l'ipotesi di un mero valore nominale, ovvero che si tratti sempre e solo di sesterzi via via ridotti per inflazione e carenza di metallo... Bé si. Sulla carta può reggere, ma a un certo punto un simile sistema non sta più in piedi quindi non credo che nemmeno questa ipotesi in via assoluta possa essere ritenuta corretta. Qual è allora la reale catalogazione di queste monete e il ruolo che rivestivano nei rapporti di cambio tra loro e con l'antoniniano? Se lo sapessi ve lo direi! :D Ogni teoria esistente è più facile da smontare che da sostenere. Personalmente le ritengo tutte credibili e credo vadano incastrate e armonizzate tra loro.
    1 punto
  42. Visto che già da prima collezionavo praticamente tutto il mondo per me l'Euro è un punto d'arrivo. Ma, come dico sempre, pur essendo una monetazione nuova la sua "storia" comincia da molto prima del 1999 o del 2002, al contrario di quanto appare a prima vista: in quest'ottica si potrebbe anche definirlo una sorta di erede diretto della monetazione repubblicana (nel caso italiano): in fondo gli ultimi modelli di lire in corso sono stati anche le suddivisioni non centesimali dell'euro circolanti fino al 2002.
    1 punto
  43. ...nella stessa ciotola poi mi sono imbattuto in un 5 francs 1936...non l ho preso xe sul retro aveva un segno da far paura... Ho scoperto poi che quella data è considerata R3. Spero solo sia stato un falso...
    1 punto
  44. personalmente, per la tranquillità dei commercianti e degli acquirenti, non avrei nessun problema a fornire documenti o essere videosorvegliato (o/e pagare un ingresso), Tanto lo siamo già ovunque......Relativamente a pagare un ingresso, spendiamo migliaia di euro in monete e non abbiamo 5 euro? Dai su! Skuby
    1 punto
  45. In questa discussione ci sono stati contributi impeccabili in termini di regolamento ma in altri casi le violazioni non sono certo mancate. Chiudiamo qui.
    1 punto
  46. Si. Come sono presenti gli anticlericali a prescindere. Vero? Già Giovanni Paolo II ha chiesto perdono per i peccati commessi dalla Chiesa. A quanto pare non è servito e forse avevano ragione quelli che lo dissuadevano dal farlo. Ora basta. Per parte mia la decadenza dell'Occidente è colpa dei tanti che hanno rinnegato le loro radici e svuotato un continente di qualsiasi identità. Tranquilli ancora qualche tempo e sarete colonizzati dagli islamici che invece hanno una fortissima identità.
    1 punto
  47. Taglio: 50 cent Nazione: Germania F Anno: 2005 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Città: Milano
    1 punto
  48. Vero anche io ieri ho trovato l'ultima CC di Malta a Verona. Magari non si trova ancora in circolazione a Malta, ma se vai in qualche banca riesci a trovarla al valore facciale.
    1 punto
  49. finalmente qualcuno che usa l olio....a volte migliora la definizione della moneta.
    1 punto
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