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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/27/15 in tutte le aree
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E' mio nipote, incomincia a chiedere ed osservare, forse ho trovato la mia naturale prosecuzione? Vedremo.6 punti
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Direttamente da Verona questa bella data rara...aspetto graditi commenti Saluti alla sezione :) Marco5 punti
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Però come sempre ci vorrebbe un po' di autotutela, non è questo il caso, però anche questa volta ho visto al banco di una nota casa d'aste i 2 operatori mettersi le mani in tasca entrambi contemporaneamente e tirare fuori una bella mazzetta a testa davanti a me, una tutta verde ed una tutta viola, grandi da riempire le mani . Tutto questo con una disinvoltura agghiacciante. Ora a me oltre all'invidia non è fregato niente, però poi quando in strada si riceve una botta in testa e ci risvegliamo su una barella in mutande, non meravigliamoci del perché.5 punti
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Rileggendo " Il Giornale della Numismatica " e vecchi articoli e vecchie news mi ha colpito profondamento quanto fatto a dicembre 2014 dal Circolo Filatelico Numismatico Mantovano con una Mostra allestita al Museo Diocesano " Francesco Gonzaga " di Mantova. Il titolo della mostra era Trofeo " San Giorgio " in memoria di Gianni Baracchi. Furono esposte sette prestigiose collezioni di sette importanti collezionisti e qui volendo potremmo tornare al vecchio, caro tema del ruolo del collezionismo privato che sa coerentemente raccogliere e costituire collezioni pregevoli e importanti, sa conservarle, valorizzarle e cosa più importante divulgarle tramite sempre virtuosi e bravi organizzatori, in questo caso un Circolo. Ma quello che mi ha colpito di più è altro ancora....la vedova di Gianni Baracchi ( fuori concorso ) ha esposto una selezione di monete e cimeli del compianto marito. Cosa fece Gianni Baracchi in vita ? Viene definito nell'articolo un onesto signore, imprenditore, umile ma tenace, leale e con la passione del collezionismo. Baracchi abitava e lavorava a San Giorgio di Mantova, si appassionò subito alla figura del santo Patrono della Cavalleria. L'idea, la passione divenne presto un motivo di vita, un obiettivo, un progetto da raggiungere e che riuscì a realizzare.... Raccolse di tutto su San Giorgio, monete, medaglie, immagini, francobolli, libri....alla fine la grande ulteriore idea di raccogliere in una Associazione tutti i comuni sangiorgesi d'Italia....cosa non semplice ma che riuscì a realizzare anch'essa. Il 21 settembre 2002 si tenne il primo incontro nazionale dei sangiorgesi a Porto San Giorgio nelle Marche con la ormai costituita Associazione " San Giorgio e i suoi Comuni". E' giusto ricordare le storie di questi grandi personaggi, grandi collezionisti, grandi idealisti, ma anche uomini pratici, con degli obiettivi e soprattutto tenaci....tenace certo lo fu il Baracchi....aveva un obiettivo, una grande idea, forse l'idea della vita nel cassetto, l'Idea con la I maiuscola....la realizzò....che sia di esempio e di monito per tutti noi ..... Gianni Baracchi altro ennesimo grande esempio del nostro collezionismo privato.....4 punti
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Buongiorno a voi, mi rubo un po’ di tempo perché la discussione ha preso una piega veramente molto interessante. Andreas ha perfettamente ragione quando dice che è quanto mai difficile cercare - e di conseguenza, trovare - uno stile comune nelle monete “del Cigoi”. Il fatto che egli si servisse di diversi artigiani per le sue creazioni depone infatti in questa direzione. Inoltre, è verissimo che Brunetti fece “un po’ “ di confusione nel suo catalogo e mise insieme pezzi eterogenei. Alcuni sono senza dubbio esemplari non cigoiani (p. es. il n. 958, Verona, falso del Meneghetti), altri probabilmente sono monete autentiche (nel senso di vere monete d’epoca: p. es. la n. 686, grosso della zecca di Parma, n. 699, grosso della zecca di Piacenza). Tuttavia, immagino che Cigoi, il quale senza dubbio stupido non era, dovesse necessariamente dare indicazioni precise ai suoi “manutengoli” (per usare un’espressione del Kunz), su come fabbricare le varie “monete” che poi lui avrebbe “spacciato" a commercianti, collezionisti e musei. Quello che voglio dire è che forse, nonostante i diversi artigiani che lavorarono per lui, i vari esemplari che gli commissionò un qualche punto in comune potrebbero averlo avuto, proprio perché dietro ogni pezzo c’era la sua mente creativa. Sarebbe questa la “mano comune” che eventualmente, e sottolineo eventualmente, si potrebbe cercare negli esemplari a lui attribuiti. Può darsi che quelli che lavorarono per lui non fossero tutti abili allo stesso modo e quindi il Cigoi potrebbe aver utilizzato la loro opera per monete di epoche e complessità differenti: non sono un incisore, ma credo di non andare lontano dal vero se dico che le monete antiche, con i loro ritratti e le raffigurazioni dei rovesci, devono essere state più difficili da creare che non le aniconiche monete medievali, con le loro crocette e le loro scritte in caratteri capitali. Quello che secondo me sarebbe importante fare è creare delle seriazioni catalogiche che tengano in considerazione diversi fattori quali la collezione di provenienza, il periodo nel quale i pezzi comparvero, lo stile, ecc. per vedere se effettivamente ci possono essere punti in comune che alla fine consentano - oppure no - di fare un po’ di chiarezza sulla figura di Cigoi e sulla sua produzione “artistica”. Sarebbe forse venuta l'ora di dare a Cigoi quel che è veramente di Cigoi! Detto ciò, quest’anno ricorreva il 140° anniversario della sua morte (23 maggio 1875). Purtroppo per quest’anno non è più possibile creare un evento per commemorarla con un convegno di studio. Però l’anno prossimo ricorrerà il 50° dalla pubblicazione del Opus monetale Cigoi di Lodovico Brunetti. Perché non pensare di approfittarne per un convegno di studio (magari a Udine dove Cigoi Visse?) sulla sua figura e sui falsi a lui attribuiti? E magari, a margine, su altri falsi e anche sulla figura di Brunetti? Riguardo alla domanda di @@redjack1969 su quando possa essere stato creato il suo pezzo, per quanto scritto sopra è difficile dare una risposta definitiva proprio perché una ricerca approfondita sulla produzione cigoiana non è ancora stata fatta. Come ho già scritto, secondo me il suo esemplare come stile si avvicina ad alcuni falsi apparsi alla fine dell’Ottocento/inizio Novecento. Ripeto, se si prende per buona la perizia del Kunz (tra l’altro, stando a quanto indicato da Brunetti 1966, p. 12, n. 789, mi sembra di capire che il pezzo a suo tempo periziato dovrebbe essere, o era, presso il museo Bottacin di Padova) potrebbe effettivamente trattarsi di “un Cigoi”, ma questa indicazione va presa con tutta la cautela del caso. Cordialmente, Teofrasto4 punti
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non è da escludere a priori il valore fiduciario. anzi, gli studiosi numismatici che sostengono la tesi del sistema "sesterzio"/"doppio sesterzio" parlano proprio di un valore fiduciario non rispettato dall'andamento ponderale il che ovviamente avrebbe fatto saltare l'intero sistema giacché se tra le mani avevo un doppio sesterzio dal peso uguale o addirittura inferiore a uno sesterzio vien da sé che la gente, abituata a un andamento di valore di natura "ponderale", tendeva a non accettare i doppi sesterzi o addirittura far incetta di sesterzi per trasformarli in doppi mediante fusioni per riutilizzare la stessa quantità di metallo per ricavare più monete al fine di incrementare il valore di quanto posseduto. In quest'ottica i sostenitori di questo sistema spiegano il proliferare di moneta imitativa bronzea e la progressiva riduzione di peso della stessa. Ora, è chiaro che questo fenomeno è avvenuto ed è innegabile che la proliferazione di moneta di peso ridotto è il frutto di operazioni di tale natura: prendo una moneta pesante, la fondo e con il materiale ricavato creo più monete dal peso ovviamente ridotto ma dal medesimo (se non superiore almeno sulla carta) valore nominale. Resta da capire però se questo procedimento era comunque derivato dall'introduzione di un sistema di ritariffazione del "normale" sesterzio, ritariffazione che sarebbe basata appunto sull'introduzione di un valore fiduciario a parità di peso. A me francamente suona un po' strano un simile scivolone di errata valutazione economico-monetaria... tuttavia è altrettanto chiaro e palese che la presenza della corona radiata o meno sulla testa di Postumo un qualche significato avrà dovuto averlo, come pure la testa elmata. ma quale? siamo sicuri sicuri che si trattasse di un significato "economico" da intendersi come rapporto di 1:2? sottolineo, giusto per complicare la faccenda, che esistono anche esempi di corone radiate battute a incuso sopra teste laureate4 punti
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Buongiorno a tutti! Ecco l'aggiornamento del 2015. Versione corretta. Rarità 2015 versione 2.pdf3 punti
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Mi incuriosisce l'esemplare esitato in asta ebay della Lanz, il secondo citato nel post #43: Si vede abbastanza chiaramente che è stato riconiato sopra un "Ippocampo" di Siracusa. Al rovescio infatti si intravvedono le ali dell'ippocampo, mentre al diritto sembra esistere residui della sottostante testa di Atena. Si può avere il peso? che comunque dovrebbe essere nell'intervallo ponderale degli Ippocampi siracusani. Che vi pare?3 punti
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Come avevo detto nella discussione dell'aquilino del '30, nel nido ne è arrivato un altro con una livrea di gala fantastica! Che ve ne pare?2 punti
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Una cosa simile mi accade con mio fratello, di 17 anni e mezzo più piccolo di me, che quando mi vede con i vassoi si mette subito sul letto per vedere le monete :D Si mette con le monete in mano, cerca quelle con gli stessi sovrani e tutto contento me le indica una dopo l'altra. Sono molto più tranquillo a dare le monetine in mano a lui che ha due anni e mezzo che a chiunque altro :) Gli ho anche regalato un vassoio con varie monete mondiali con gli animali...chissà se un giorno comincerà anche lui a collezionare e studiare, io lo spero :) Complimenti Claudio per il tuo nipotino ;)2 punti
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Io ho iniziato la mia passione da banbino, trasmessa da mia mamma e mio zio, che collezionavano monete, mio zio in particolare colleziona monete e francobolli, lui mi ha dato una spinta dandomi le prime monete della Repubblica con i primi cataloghi cartacei, è stato un po il motore di tutto il mio interesse, quindi la passione nasce da giovane, prima mi appassionavo alla Lira e poi con il passaggio all'euro è venuto naturale continuare la passione nella ricerca di queste monete, con il fatto che ora il bacino dal quale attingere monete per la collezione non è più solo quello Italiano ma Europeo. Poi crescendo l'interesse si è allargato anche alle monete del passato, non solo al collezionismo, ma anche allo studio vero e propio di tutto ciò che alla Numismatica è legato, Storia, economia ecc. ecc. Per i giovani spero che la collezione euro sia solo un punto di partenza come lo è stata per me la collezione delle Lire e che in futuro possano non solo collezionare ma anche studiare la Numismatica in tutte le sue forme ed arricchire questa materia che ha si tanti appassionati in Italia e nel mondo, ma se andate in libreria troverete difficilmente un libro di monete, quindi bisogna allargare gli orizzonti di chi studia e di chi apprende per rendere sempre più fruibile a tutti la materia e sopratutto la passione che tutti noi condividiamo anche in questo Forum.2 punti
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Come avevo preannunciato in una precedente discussione ecco un altro piccolo TOP in rame. Non è rosso ma con una elegante livrea "testa di moro"2 punti
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Io collezionavo già qualcosa prima . Mondiali e lire , ma era più che altro una raccolta quando capitava qualcosa . Dall'avvento dell'euro invece , una volta iniziata mi è venuta voglia di spaziare in altre monetazioni . Così ho completato le lire per tipologia e col Regno sono a buon punto . Prosecuzione naturale è stata quella delle mondiali , ho anche molte chicche di stati lontani . L'euro resta comunque la primaria , che continuo tuttora .2 punti
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Potrebbe interessare alcuni questo diagramma sul contenuto di argento delle monete imperiali sia nello strato superficiale (pallini), sia nel "core" (barre nere) e per anno di coniazione. Sono risultati ricavati con la tecnica XRF (fluorescenza a raggi X) trovati su una tesi di laurea in fisica sul corpo delle monete antiche2 punti
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perché, se le cose andassero diversamente, il commerciante si ritroverebbe a dover smerciare anche un paio di mani :D comunque ritengo che la soluzione migliore sia quella, già consigliata da altri, di usare delle teche chiuse da aprire solo dietro richiesta del cliente interessato.. certo, così si perde molto (penso ai neofiti come me che imparano grazie alla disponibilità dei -pochi- commercianti che permettono di tenere in mano certi pezzi solo per guardarli), ma la necessità di essere tutelati è un bene maggiore2 punti
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No, nessuna confusione. I falsi sono falsi. All'inizio, se fatti bene, è difficile individuarli, ma una volta scoperti sono e restano dei falsi. Arka P.S. Il disegno del Kunz è molto fedele all'originale.2 punti
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a mio parere la moneta è un normale BB valore 6/7 euro (se va bene) ragazzi!... non creiamoci illusioni, altrimenti si prenderanno delusioni quando si deciderà di vendere..... TUTTE queste monete hanno il valore dell'argento contenuto.! .............a prescindere. Poi ovviamente , come per tutte le collezioni, comprese le figurine e i gadget, uno è disposto a spendere qualcosa in piu' per vari motivi personali, o per finire la serie o per averle tutte "intonse",...... ma la quantità di 500 in possesso di privati è imponente..2 punti
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Bravo Claudio, riesci sempre a coniugare monete al top con foto altrettanto spettacolari...2 punti
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Carissima @@Tuscia35, .... non scusarti per la tua curiosità. Parlarti di Luigi Cigoi in poco tempo è piuttosto difficile credo, ma provo a dirti qualcosa. Come già sai è un nostro conterraneo, nato ad Udine nel 1811. Fu sicuramente un appassionato di numismatica e cose antiche; era certo una persona intelligente e fu quel che si suol dire un "vero autodidatta". Riuscì a farsi un nome (un nome importante) tra i numismatici del suo tempo. Raccolse monete romane, friulane, veneziane, soprattutto. Ebbe molti contatti con importanti collezionisti e curatori di musei (bei tempi allora, quando i musei c'era scambio e compravendita tra musei e tra musei e collezionisti privati), e fornì loro monete, .... non tutte genuine. Sapeva dove procurarsi belle monete romane ..... la ricca terra d'Aquileia, dove pare si rinvenissero monete a badilate, .... ma sapeva "procurare" a richiesta molte rare monete. Probabilmente lui non coniava direttamente dei falsi, ma sapeva descrivere ad abili falsari come e che monete creare, e aveva "fornitori" diversi. Fornì come detto musei e privati di monete vere e false. Sulla sua strada incontrò il Kunz, grande numismatico, ... molto "mordace". Nel Brunetti leggiamo: "Da molto tempo Carlo Kunz (1815-1888), dopo aver subito di persona qualche inevitabile infortunio, ne spiava le mosse, ne sorvegliava la dannata produzione, ne raccoglieva le documentazioni. Dovrebbe essere di poco prima del 1860 una paginetta manoscritta, che scaglia l'anatema sul pericoloso falsario." Il Kunz ebbe accesso e studio a molte collezioni (E come si incacchiava se qualcuno non gliene metteva a disposizione! Era alquanto presuntuoso) e in queste riconobbe molti falsi e per la maggior parte li vedeva opere del Cigoi. E di false ne individuò parecchie, mettendoci insieme però anche monete "che non rientravano nei canoni dell'ufficialità", che erano "diverse", che variavano dalle tipologie conosciute; se poi erano scoperte da un numismatico "non riconosciuto" ahinoi .... (Povero Federico Schweitzer ad esempio, e sì che era un bravo, curioso, intelligente numismatico, e bravissimo disegnatore, .... niente di peggio per il Kunz). Il Brunetti pubblicò il suo catalogo nel 1966. Descrive monete false (e certamente qualche variante non falsa) attribuite al Cigoi e prodotte dai suoi artigiani birichini. Dice bene il D'Incerti nella recensione del libro (RIN vol. XV, Serie Quinta LXIX 1967): Dopo questa premessa, e senza diminuire il valore pratico dell'importante lavoro, una considerazione viene però spontanea: sono proprio tutte da attribuire al Cigoi le monete false elencate nel catalogo?". Dice ancora: " Probabilmente il prof. Brunetti è stato indotto ad attribuire al Cigoi tutte le monete false elencate nel suo catalogo perché le ha trovate nelle grandi raccolte pubbliche della regione nella quale operò il Cigoi stesso: le collezioni Del Negro, Tartagna, Antonini, conte Brandis, marchese di Colloredo Mels, del Museo di Udine; la collezione conte Papadopolis, del Museo Correr di Venezia; la collezione del Museo di Trieste; la collezione del Museo Bottacin di Padova. Ma ritengo per certo che se un'altrettanto minuziosa ispezione egli la facesse in altre grandi raccolte italiane e straniere, non minori sarebbero i suoi ritrovamenti di pezzi falsi identici o analoghi a questi, per i quali tuttavia il Cigoi non potrebbe essere chiamato in causa in alcun modo". Interessante, intelligente ed attuale quella recensione. Il Cigoi non lasciò un brutto ricordo di sé in Friuli e a Trieste, non ostante tutto, e non solo perché donò la sua grande collezione (di monete vere ed altro) al Museo di Udine.2 punti
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Taglio: 50c Nazione: sanmarino Anno: 2005 Tiratura: 180k :blink: Conservazione: ? Città: Brescia Note: resto macchinetta del caffè2 punti
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anche con i Savoia la doppia per il piemonte pesava 9,6 mentre per la Sardegna 3,22 punti
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Non occorre perdere troppo tempo, è proprio un falso 'moderno' (cioè non contemporaneo alla moneta originale), anche molto ingenuo. Si tratta di uno di quei rari casi in cui vedere il pezzo in mano non è poi così necessario. Potrebbe essere del Cigoi, questo sì, ma siccome il Cigoi si serviva di vari incisori, non era lui a creare le 'sue' opere, individuare perfettamente la sua produzione non è facile. Per questo sarebbe molto importante tenere traccia di questo come di altri pezzi, come suggerito da Teofrasto. Cari saluti, Andreas2 punti
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Taglio: 1 € Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: ??? Conservazione: qSPL Città: Milano Note: NEWS!!! :yahoo:2 punti
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Che stranezze! Tutti correvano a diventare abbonati filatelici per poter poi essere inseriti nelle liste numismatiche per acquistare le monete! Ora bisogna essere iscritti nelle liste filateliche per acquistare le stamp&conicards ! Fosse vero........1 punto
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carissimi, vi segnalo questa pubblicazione, non freschissima poiché del 2006.... è una lettura iniziata per motivi di studio, che sto però divorando. la numismatica è spesso ripresa tra le pagine, con moltissime immagini. Il periodo è stretto tra la morte di Cesare e quella di Augusto, ma il libro insegna a "leggere" i significati della moneta a un livello più avanzato, a comprenderne e decodificarne i molteplici simboli. mi sento di consigliarlo anche a chi come me non è primariamente interessato al primo impero. bye1 punto
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se non hai delle frese al posto delle dita non credo che possa succedere una cosa del genere :-)1 punto
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Il ritratto di Cigoi del Pletti è ancora presente sulla scalinata che porta al primo piano (o secondo, non ricordo) del Castello di Udine:1 punto
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credo che gli anziani di tutte le epoche abbiano delle difficoltà a percepire le novità che introducono le varie riforme economiche (e spesso e volentieri non solo gli anziani e/o le categorie sociali potenzialmente meno istruite! ...lo testimoniano ahimé anche i nostri tempi!). tuttavia devi considerare anche che ciò che a noi può sembrare di non immediato apprendimento, non significa necessariamente che lo fosse anche nell'antichità. La presenza o assenza della corona radiata già era stata usata come discriminante per la differenziazione tra "antoniniano" e "denario".1 punto
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Si tratta di un classico esempio di errore che viene perpetuato attraverso studi numismatici, che spesso riprendono e copiano errati dettagli. In questo caso l'errore era di attrbuire quattro lettere puniche al bronzo di Solus, quando invece sono solo due. L'ideale sarebbe riuscire ad avere la foto dell'esemplare disegnato da Ugdulena nel museo Salnitriano, che è poi confluito nel medagliere del Museo Salunas di Palermo. Sicuramente dovrebbe essere ancora laggiù e potrebbe, essendo sicuramente autentico, costituire un buon termine di confronto con gli esemplari comparsi più recentemente sul mercato (alcuni sicuramente falsi moderni). Circa l'esemplare di Aes Rude, allego la relativa immagine: non si notano al solito le quattro lettere, ma solo la lettera a sinistra, mentre quella a destra è consunta.1 punto
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Se riesci mettile anche del contorno. Così abbiamo tutto l'insieme. Purtroppo però il 3 non mente.1 punto
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E' vero che Cigoi ha lasciato un gran bel ricordo di sé in Friuli, doveva essere una persona molto piacevole e disponibile. E poi si era veramente fatto da sé, cosa che in genere suscita grande simpatia. Non per niente una sua breve biografia è stata inserita anche nel Nuovo Liruti, il dizionario biografico dei Friulani (la trovate in rete) Riguardo ai falsi, io per quanto riguarda il medioevo ho avuto la fortuna di imparare a riconoscerli nella sezione falsi del Museo Bottacin, creata proprio da Kunz....come dire, quanto di meglio in fatto di "cigoiane". Nel complesso devo dire che non sono certo riconducibili ad uno stile comune, ma sono piuttosto facili da riconoscere come falsi, se confrontate a molti pericolosissimi prodotti più recenti. Per questo credo esattamente il contrario, cioè che il Cigoi, grazie alla sua fama di falsario (causata soprattutto da un processo 'internazionale') , abbia finito col favorire l'attenzione verso questa problematica e quindi il riconoscimento dei falsi e, all'opposto, anche delle monete buone e dei falsi d'epoca. Forse non è un caso che proprio le monete medievali del Triveneto (ma il Cigoi, ad onore del vero, non aveva limiti nella sua attività, rivolta per lo più al mondo antico), siano le meglio conosciute e studiate in Italia, rispetto al problema della falsificazione (anche per quanto riguarda i falsi d'epoca). Credo che in questo settore facciano molti più danni alcuni 'soloni' che pretedono di pontificare su ciò che è buono e ciò che è cattivo senza averne le necessarie competenze, in genere per negare alla radice idee in contrasto con le loro convinzioni (vezzo diffuso soprattutto in una certa area d'Europa). Mi piace anche segnalarvi che presto quella collezione di falsi sarà l'oggetto di una tesi di laurea da parte di una studentessa (friulana.... ça va sans dire). Sarebbe bello ne venisse fuori un buon lavoro (...la ragazza sembra sveglia), così da poterla diffondere, almeno parzialmente. Una foto del denaro originale di Michiel tra qualche mese sarà pubblicata (come foto di confronto) in un'opera piuttosto nota, abbiate un po' di pazienza. Saluti, Andrea P.S. il pezzo nel catalogo La moneta è falsissimo, come mi pare sia indicato, e come ha comunque segnalato Terofrasto in questa discussione1 punto
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Complimenti!!! Anche io sono appassionato da questa serie (ma spaventato dai suoi prezzi...). Facendo riferimento all'articolo riportato al post n. 10, e di cui vi consiglio la lettura completa in pdf, è stata l'entrata della Svizzera nell'Unione Monetaria Latina a segnare un frattura nella storia della circolazione dei talleri di tiro. Pare infatti, prima dell'Unione, queste monete circolavano anche al di fuori dei confini elvetici, e dopo la stipula continuarono a circolare all'interno degli stessi. @@Sargantana se ti appassiona la serie ti consiglio un piccolo investimento (a me è costato 10 GBP): Swiss Shooting Talers and Medals di Delebert Ray Krause. Per completezza ti riporto un link dove sono evidenziati i segni identificativi dell'originalità della monete (devi cliccare su authenticity features nella descrizione della moneta): http://www.schweizer-geld.ch/shop/shooting-thaler-silver-editions/en/22-21 punto
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eee..... a chi lo dici, ho tanta di quella pazienza che a volte passo una intera mattinata vicino alla ciotola.1 punto
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Carlo III di Borbone x ragguagliare il sistema monetario del Regno di Napoli con quello di Sicilia dispose che il Carlino di Napoli fosse reso uguale al Tarì siciliano e di conseguenza il ducato napoletano diventasse la terza parte dell'oncia di Sicilia, cosicchè anche il Grano siciliano venisse a corrispondere al tornese napoletano, cioè alla metà di quello di Napoli.1 punto
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Non affermo con certezza assoluta che sia un suberato. Non ho prove assolute per farlo. Ma a mio modesto avviso (IMHO vista la nazionalità del venditore) alcuni dettagli rafforzano una mia certa impressione. Ad esempio le lesioni a livello di nuca e collo posteriore e nel particolare si potrebbe interpretare l'immagine come evidenza del nucleo rameico parzialmente esposto (evidenziato con freccia). Ciao Illyricum :)1 punto
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Posto solo il link: il file è pesante oltre 50 MB e purtroppo non può essere caricato su "la biblioteca numismatica" del forum. Non so per quanto rimarrà disponibile per cui il consiglio è: scaricatelo. Si tratta del file che NAC aveva per un certo tempo reso disponibile sul proprio sito e che corrisponde al volume Les animaux et la monnaie greque, vero e proprio catalogo dell'asta 52 sulla collezione di piccoli nominali greci rappresentanti animali. Bellissimi gli ingrandimenti e molto gradevole la lettura (per quanto in francese). http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCQQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.arsclassicacoins.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2015%2F04%2FLES-ANIMAUX-ET-LA-MONNAIE-GREQUE.pdf&ei=bnVkVZqdEq_dsASa1YP4Cw&usg=AFQjCNH-x5SJe_R9r44l2uShnhIuNVSAPg&bvm=bv.93990622,d.cWc&cad=rja :)1 punto
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non è buona , mi spiace . ps : bordo e perlinatura , oltre alla data , atrocemente riprodotta1 punto
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Bisognerebbe che i collezionisti diventassero più consapevoli che comprando monete di dubbia provenienza diventano complici della distruzione del patrimonio numismatico mondiale, anche quando l'aquisto viene fatto all'estero e su fonti che giuridicamente non creano loro pericoli. In altri termini, crescere in "amore per la moneta", il che va di pari in passo con essere meno ossessionati dal "possesso della moneta".1 punto
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Si, non preoccuparti..con il mio rientro in continente mi vedrete piu spesso...Per esempio vi confermo fin da ora che sarò presente a TORINO 2015 che si terrà il 17/18 ottobre.1 punto
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Taglio: 1 € Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 4.969.000 Conservazione: qSPL Città: Milano Note: NEWS!!! :yahoo: :yahoo: :yahoo:1 punto
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al retro è la tipica dicitura "In tempestate secvritas" oppure "Intempestate secvritas" come si legge su alcune altre medaglie e "S. Georgivs eqvitvm patronus" al D http://www.lamoneta.it/topic/137302-san-giorgio-eqitvm-patronvs/1 punto
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Oggi ho ritirato la serie divisionale Proof 2015, assegnatami dopo l'accettazione dell'ordine supplementare (quest'anno sono 2000 in più dello scorso). Impossibile non essere soddisfatto della qualità del conio, l'IPZS fa miracoli sulle monete fondo specchio. Peccato per la confezione identica a quella italiana, preferivo quella precedente, più robusta ed elegante di questa, fatta tutta di plastica.1 punto
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DIPLOMA di conferimento: MEDAGLIA COMMEMORATIVA DELLE GUERRE COMBATTUTE PER L'INDIPENDENZA E L'UNITA' D'ITALIA nel 1848, 1849, 1859, 1860, 1861 e 1866 Medaglia istituita con Regio Decreto in data 4 marzo 1865. Cliccando sul diploma si ingrandisce1 punto
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Scoperta di una tomba Celtica ...........http://www.lemonde.fr/archeologie/article/2015/03/04/decouverte-exceptionnelle-en-france-d-une-tombe-princiere-celte_4587484_1650751.html......... la parte Etrusca eh Indeniabile...Stupendo..!1 punto
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