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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/19/15 in tutte le aree
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carissimi, per motivi legati ad un improvviso problema di salute sono costretto ad abbandonare, spero solo per brevissimo tempo, questo magnifico forum. com'e' strana la vita, vi conosco solo virtualmente eppure il pensiero di non potervi seguire, leggere e salutarvi come sempre faccio mi fa star male. spero di risentirvi subito. un abbraccio affettuoso e sincero a tutti gli amici ed in particolare a LAY, NANDO, TOGNON, PIETROMONEY, LELE, ILCOLLEZIONISTA, TARTACHIARA, ANDME, VISROBORIS ALCATRAZ, CRISMA insomma non ricordo il nick di tutti ma l'abbraccio virtuale e sincero e' veramente per tutti voi. Spero di risentirvi presto e vi auguro ogni bene e soprattutto buona collezione. A PRESTO - MAX10 punti
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Quando un tondello che ha sulle spalle oltre 150 anni, ci arriva così, non può non affascinarci! Vi inviterei a postare qualche bella moneta in rame, spesso sottovalutate, poco apprezzate, ma di grande bellezza, se ben conservate. Monotone forse, tutte uguali, forse....fino a Vittorio Emanuele III, che creerà dei piccoli capolavori in rame!! Renato5 punti
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Eccola qui, niente a che vedere col GK di DanPao però................... :D :D :D :D Taglio: 2 Euro Nazione: Vaticano Anno: 2010 Tiratura: 109.000 Condizioni: MB Città: Comacchio (c/o Bagno MEDUSA, Lido degli Scacchi).......... :D :D :D5 punti
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Buongiorno a tutti, desidero ringraziare per le bellissime parole, anche a nome di mio padre e di mia sorella, sia l'Ing. Limido, sia gli utenti del Forum, tra cui leggo le firme di appassionati della zecca di Milano e di altri cari clienti Paolo Crippa CRIPPA NUMISMATICA s.a.s.5 punti
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Vi sottopongo una semplice curiosita' per un vostro gradito parere : Brockage 2 Centesimi Vittorio Emanuele II Regno d'Italia4 punti
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@@ciprinide sono pienamente d'accordo con te. Si fanno tante difficoltà per creare queste schede di riferimento, ma gli altri ci hanno dato le piste da un pezzo. Guardate questo allegato, è tanto complicato fare la stessa cosa? E non parlo di realizzazione amatoriale quale potrebbe essere quella di questo progetto (che comunque approvo al 100%), ma di realizzazione a livello editoriale, che potrebbero creare, oltre ai cataloghi base, dei cataloghi specializzati come avviene in filatelia. Ecco un esempio (scusate le foto, ma mi si è bloccato lo scanner) Per ogni tipo di moneta pre-decimale, sono state fatte cinque o sei schede. Volume di 250 pagine costo se non ricordo male 20€ Non credete che invece di fare tante ed inutili polemiche potremmo provarci?4 punti
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Mi autquoto per riportare in auge questa discussione e per farvi sapere che ci sono delle novità interessanti. Queste monete sono state recentemente oggetto di uno studio condotto da valenti numismatici i quali hanno potuto condurre delle analisi dirette sul primo pezzo apparso sul mercato. Tali analisi hanno appurato che le due monete, collezione Beasly e d ex G&M, sono antiche (benchè ciò non mi sorprenda), hanno inequivocabilmente evidenziato segni di reincisione e ci hanno mostrato la sostanziale sovrapponibilità dei dritti come se fossero frutto del medesimo conio. Quest'ultimo aspetto più che intrigante è inquietante. Vi spiego il perchè. Premesso che è altamente improbabile che due officine diverse (in questo caso III e IV officina), condividano un conio, possiamo affermare che l'esemplare ex G&M non sia stato coniato a Siscia nonostante in esergo si legga chiaramente SIS. Questa osservazione si basa sul fatto che indipendentemente dal mintmark, le caratteristiche iconografiche del rovescio non corrispondono a quelle tipiche di questa zecca, quanto piuttosto a quelle di Arles. Vi allego il link da cui scaricare lo studio: https://www.academia.edu/12909631/Constantine_and_the_Pannonian_hat4 punti
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Buona sera, Mi fa piacere condividere con voi la gioia per l'acquisto di questo esemplare di Grosso di Lorenzo Tiepolo e ricevere i vostri graditi pareri. Peso 2.2g Alla prossima3 punti
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Mi sembra giusto comunicare questa notizia, la famiglia Crippa non lo farebbe mai, troppo riservati per farlo e questa è una iniziativa personale, spero non mi sgridino però .... :blum:, ma ieri sul Corriere della Sera c'era una pagina intera ma la trovate anche on -line sul premio vinto da Carlo Crippa a New Orleans da parte dell'Associazione mondiale dei numismatici. Il " Book Prize " è un po' un Oscar per la miglior pubblicazione dell'anno numismatica, direi anche un premio alla carriera. Una vita per la numismatica e per la zecca di Milano, risultato un'opera completa della zecca della città, un amore e un connubio inscindibile quello dei Crippa e Milano, Milano e la sua storia, Milano e la sua zecca e le sue monete, un regalo per la città di Milano. Chi colleziona Milano, ma anche altro conosce la signorilità e la passione dell'uomo e del numismatico, oggi credo sia giusto celebrare un numismatico che ha reso famosa e importante coi suoi libri sulle sue monete la città di Milano anche coll'aiuto importante della figlia Silvana e del figlio Paolo oggi al timone della Ditta Numismatica. Riporto dalla sua intervista al Corriere della Sera questa frase che per me e' semplicemente strepitosa e dice tutto : " Con la numismatica sfioro la storia " Complimenti vivissimi da parte mia... ma credo di poterlo fare anche a nome di tutto il forum Lamoneta, cordialmente, Mario Limido2 punti
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il fondo specchio si ottiene lucidando lo sfondo con una pasta abrasiva finissima al diamante , poi una volta raggiunto la lucidatura a specchio il fondo viene mascherato con uno scotch trasparente e si lasciano i rilievi a vista , successivamente si sabbiano sempre con una sabbia di zircone finissima e quindi si ha il contrasto , tutto rigorosamente fatto a mano sono le monete specchio o proof fatte apposta per i collezionisti2 punti
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Ma questo tread non doveva servire a raccogliere adesioni? 28 risposte eeeeee....0 adesioni. Littore l'idea è buona!! Prova a dire:seguitemi!! Ecco come farei: 1)Creazione di una commissione "tecnico artistica monetaria" (3 membri,numismaticamente preparati) tramite sondaggio pubblico. 2)ogni utente che decide di collaborare,prepara la scheda completa di foto di una moneta e manda il lavoro alla commissione che eventualmente correggera' e poi approverà(a insindacabile giudizio). Così tutto il forum è coinvolto...una moneta a testa...non dobbiamo vincere il Nobel e il premio per la miglior pubblicazione è già stato assegnato....2 punti
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Altro esempio sabaudo : Mezzo Soldo Vittorio Amedeo III (1773-1796)2 punti
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Quello che mi spiace è che son partite subito delle critiche senza nemmeno chiedere a chi ha pensato a questo progetto come voleva realizzarlo punto per punto. Mi sarei reso disponibile a dare una mano perchè trovo la cosa interessante, ma se questi poi sono i presupposti…….annamo bene! :crazy: edit: non voglio polemizzare sia chiaro, ma se vedo qualcuno che espone un'idea prima di farmi un'opinione della cosa chiedo informazioni non dettagliate, di più. :)2 punti
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E qui il confronto diretto che evidenzia alcuni dettagli in comuni tra le due monete, tali da lasciare concludere che derivano dalla stessa "fonte".2 punti
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Ad essere sinceri, credo, che senza delle foto quantomeno esplicative...sarebbe un lavoro del tutto inutile ed incompleto. Poi, è ovvio che nessuno pretende di arrivare alla rivelazione della "verità" in tema di conservazioni del Regno, però un indirizzo a mio modesto avviso sarebbe necessario fornirlo... E ci potrebbero essere tanti modi per adottare un metodo tale che fornisca un pizzico di oggettività...come l'adoperare esclusivamente foto di monete periziate, ovvero lo scegliere alcuni utenti di comprovata esperienza abilitati alla scelta delle immagini... Del resto le definizioni dei differenti gradi di conservazione le abbiamo, non dovrebbe essere impossibile attenersi alle stesse... Negli USA hanno moltissime sfumature in più rispetto a noi per quanto concerne la valutazione dello stato di conservazione e molto spesso ho consultato pagine online con decine di immagini della stessa moneta dall'AG3 al MS70...se loro ci riescono, non vedo perchè noi non potremmo tentare...2 punti
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Buongiorno a tutti, Qualcuno ha info su questo pezzo che non capisco se moneta o medaglietta? Non ho peso e misure al momento ma se serve le procurò al più presto.2 punti
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Ho questo esemplare in collezione, proviene da Inasta; anche qui però è difficile essere sicuri che le sigle non siano finite "fuori conio" (non mi sembra tosata)2 punti
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______________ 1932 Honduras Presidente dal 1929 al 1933 _______ Vicente Mejia Colindres (1878-1966) 50 Centavos de Lempira - Argento .9002 punti
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Buona Giornata Sistemando un cassetto, tra le cose del mio papà ho ritrovato questa bustina e mi sono ricordato di quando si sopperiva alla mancanza di monete con francobolli, caramelle o miniassegni e delle leggende che le 100 e le 50 lire acmonital non si trovano perchè ne facevano incetta gli svizzeri per fare le casse degli orologi. Per essere precisi io non ricordo che alla fine degli anni '60 e nei primi anni '70 circolavano poco le monete, ma ne ho letto e me ne hanno parlato; anche se a leggere le tirature delle monete di quegli anni sembra strano Mi farebbe piacere avere vari pareri sia u questo che sui mezzi e i modi in cui si sopperì Grazie1 punto
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cosa ne pensate di questa 10.000 lire di A.Volta conservazione? il numero di serie può essere particolare ed aggiungere valore?? grazie mille a tutti... vi auguro una buona giornata...1 punto
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DE GREGE EPICURI Sto leggendo in questi giorni il bel volume "Le monete romane provinciali della collezione De Sanctis-Mangelli", attualmente nel Museo Nazionale Romano. E' il n.51-52 del Bollettino di Numismatica del Ministero, uscito nel 2014 presso il Poligrafico dello Stato. Il volume è curato da Dario Calomino, che ha anche classificato e descritto tutta la collezione; per ora è uscita la prima parte, dalla Hispania alla Tracia. Volume molto ben fatto e molto aggiornato. La collezione è stata acquistata dallo Stato nel 1930, e in passato era stata studiata parzialmente e non a fondo. Non ho capito però se le monete siano ora visibili, almeno in parte. Ma volevo toccare un argomento specifico,di cui avevamo qui discusso più volte: quello della corrispondenza e del cambio fra monete provinciali e imperiali. Schematicamente, ecco che cosa viene detto: -Assarion:corrisponde all'asse romano, e ad 1/16 di denario. -Emiobolo: vale 1/12 di dracma (come da sempre nel mondo greco) ed equivale all'asse. -Dracma:vale 3/4 di denario. -Obolo: 2 assi, quindi un dupondio. -Il denario vale 1/3 di cistoforo e 1/4 di tetradrammo. -Sesterzio: furono fatti diversi tentativi, secondo Calomino, di introdurre dei grossi bronzi in ambito provinciale, ma per lo più la cosa non riuscì ed ebbe durata breve,salvo alcune città specifiche, ed alcuni intervalli temporali.Solo ad alessandria le dracme di metallo vile, di dimensioni simili ai sesterzi del 1° secolo, ebbero lunga durata. Le equivalenze di cui sopra si accompagnavano ad una circolazione a volte "mista", a volte molto meno, quanto a presenza di monete provinciali e imperiali; in molte zone la moneta argentea era solo quella imperiale,in altre no (Cappadocia,Siria ecc.) Calomino sottolinea anche come sia a volte impossibile definire i "nomi" con cui venivano indicate le monete bronzee provinciali e coloniali.1 punto
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Talvolta la capacità delle monete di coprire grandi distanze nell'antichità ci sorprende, specie quando tali distanze non siano percorribili attraverso itinerari marittimi, e ancor più quando si tratti di monete in metallo vile. Quando poi si tratti di monete caratterizzate da una circolazione generalmente piuttosto limitata ed agganciata a sistemi estremamente localizzati ciò é quasi stupefacente. Eppure le monete, su itinerari che non ci aspetteremmo e con modalità e ragioni che difficilmente arriveremo a discernere appieno, circolavano... E come se circolavano, finendo spesso in luoghi estremamente remoti. L'oppido di Němčice (situato in Moravia, Repubblica Ceca) ebbe il suo massimo sviluppo nel periodo tardo lateniano, a partire dal III sec. a.C., affermandosi come un importantissimo centro produttivo legato all'industria del vetro. Per dare un'idea di dove si trovi l'ho evidenziato in questa cartina con un pallino rosso: Dire che é marginale é forse riduttivo. Eppure a Němčice, oltre alla testimonianza dell'importanza dell'industria vetraria, sono venute alla luce una quantità impressionante di monete. Il grosso boiche, ovviamente, ma molte provenienti da località insospettate. Questo schema della Kolnikova riassume bene ed a colpo d'occhio la situazione: Come si può vedere c'era veramente di tutto. Tra questo "di tutto" anche un'oncia della serie cosiddetta dell'augure, una delle serie di aes grave etrusco più elusive. Purtroppo la Kolnikova nel suo corpus dei rinvenimenti di Němčice ne ha pubblicato solo un disegno al tratto: Per chi fosse interessato ad un approfondimento l'intero corpus dei rinvenimenti é disponibile in linea: https://www.academia.edu/3618357/Koln%C3%ADková_Eva_Němčice_ein_Macht-_Industrie-_und_Handelszentrum_der_Latenezeit_in_Mähren_und_Siedlungen_am_ihren_Rande._Kommentierter_Fundkatalog._Münzen._Brno_2012_194_S._ISSN_1804-1345_ISBN_978-80-86023-32-8 https://www.academia.edu/3618161/%C4%8Ci%C5%BEm%C3%A1%C5%99_M._Koln%C3%ADkov%C3%A1_E._Noeske_H.-CH._N%C4%9Bm%C4%8Dice-V%C3%ADcem%C4%9B%C5%99ice_ein_neues_Handels-_und_Industriezentrum_der_Latenezeit_in_M%C3%A4hren._Germania_86_2008_655-700 Ps: corretto un link errato1 punto
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@@guarracino appena mi arriva il volume te lo faccio sapere.1 punto
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@@claudioc47 ho finito i "mi piace" per oggi.... ma tu e il tuo 10 Cent del 1911 ve lo meritate alla grande :)1 punto
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Ciao Complimentoni :clapping: grosso molto bello. Quelli "impegnativi" sono proprio tali .... intanto puoi dedicarti a quelli del II° tipo che non hanno nulla da inviare ai primi e ce n'è anche di particolari... saluti luciano1 punto
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molto bella @@renato, ho iniziato a impostare la collezione del regno con delle monete comuni in rame proprio perchè a mio parere sono dei piccoli gioiellini. questa è uno dei migliori che ho:1 punto
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qui si vede come un forum si sia trasformato in una famiglia. forza e coraggio !!!1 punto
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Lotto 194 dell'asta Crippa Cronos 8: A parte la M formata da I I al diritto notare come, al rovescio dopo MEDIOLAI, si trovino ancora quei tre punti messi a triangolo ( . : ). Il conio è differente da quello dell'esemplare di Giancarlo (basti osservare l'inclinazione dei punti in questione) ma quei punti sono proprio, perdonate il gioco di parole, nello stesso punto... Coincidenze??1 punto
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Intanto quella nel campo a sinistra è una V........e l'unico antoniniano di Gallieno che mi viene in mente con quella lettera nel campo è PAX AVGG O PAX AVG, difficile stabilirlo perchè non si legge1 punto
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Buon Pomeriggio. @claudioc47@NoNmi4PPLICO Finalmente si coglie il punto. Capisco (con grande difficoltà) che ogni perizia è soggettiva e fonte di discussione, ma lo capisco se parliamo di un quarto/mezzo punto. Qui si tratta di scovare immagine di monete esemplificative non di sintetizzare un giudizio assoluto. Il mio desiderio (da studente) è capire cosa osservare in una determinata tipologia, quali siano i punti che indicano una maggiore circolazione e questo si può imparare solo guardando delle immagini. Poi è chiaro che si parla di foto e di per se ogni giudizio non è particolareggiato come potrebbe esserlo avendo in mano il metallo. In ogni caso nessuno avrà un attestato a fine corso. E non vedo come un'iniziativa del genere possa non giovare a chi è alle prime armi come me.1 punto
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Concordo con chi ritiene che una ricerca analitica di foto e il cercare di definire così i gradi di conservazione sarebbe una inutile perdita di tempo. Si parla da sempre di questo argomento e non vi è accordo. Chi poi, come Montenegro, ha cercato una via alternativa basata su una scala dettagliata di conservazione, si è scontrato con soggettività e conflitto d'interessi. Ricordo la "Sheldon coin grading scale" per definizioni scrupolose di classificazione (i vari enti certificatori richiedono la media di giudizio di più esperti sulla stessa moneta), che chiunque può reperire su internet e, come sopra osservato, le descrizioni del catalogo Gigante. Mi sembra che qualsiasi altro tentativo, per di più auspicabilmente "condivisibile", sia generatore di caos e di reazioni scomposte!1 punto
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Complimenti anche da parte mia, è più che giusto che venga assegnato un riconoscimento a personaggi di tale caratura!! Ho da soli tre mesi il volume sui Visconti - Sforza ma ha già subito un invecchiamento precoce a furia di essere sfogliato...1 punto
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... beh! ... valore economico direi che è da escludere!..... è già tanto riuscire a identificarlo, in queste disastrose condizioni! io ci leggerei ....CINIUS..... forse C.Licinius L. F. Macer1 punto
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Personalmente la lascerei così...il tondello è molto rovinato, si rischierebbe di comprometterne l'integrità. Comunque per l'identificazione della zecca sarebbe necessario leggere la leggenda, che nella tua risulta assente a causa della consunzione estrema dei bordi.1 punto
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perfetto , arrangiatevi , se questi sono i commenti . Buona notte , e spero che nessuno mi contatti chiedendomi di cambiare idea1 punto
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Mi scuso se ho fatto riferimenti ai gradi di conservazione, e se ho detto eresie parlando di solventi..non volevo.. Non sono un esperto di Regno, esperto proprio di nulla a dire il vero, ho iniziato pochi mesi fa.. Apprezzo ugualmente il valore storico per carità (anche se la moneta non è mia), non sono il tipo di utente che pubblica monete per sapere se sono SPL o SPL+ perché il dubbio lo affligge, chiedevo se arriva a MB intendendo "è ancora collezionabile secondo voi o vale come una moneta da ciotola"? Se poi ci fosse stato anche un valore meramente commerciale sarebbe stato un valore aggiunto, non sono qui a negarlo.. E parlavo di solventi perché credevo che rimuovere quello strato di colla l'avrebbe resa meno deturpata.. Se poi vogliamo smettere di parlare di conservazioni dopo le recenti considerazioni in merito, ci sarebbero da mandare centinaia di messaggi a quelli che fino ad oggi l'hanno fatto..non vedo perché ce la si debba prendere con me, che ho fatto una domanda ingenua come fino ad oggi tutti han fatto..mi sembra abbastanza plausibile che per monete relativamente recenti, dato che la disponibilità di materia prima è piuttosto elevata, ci si spinga a guardare le classificazioni per differenziarle..si fosse trattato di una moneta romana non mi sarei messo a chiedere quale conservazione ha, sono due mondi leggermente diversi.. Essendomi avvicinato al Regno tramite il forum, quello che ho visto e imparato è questo e lo metto in pratica, non lo faccio con cattiveria.. Grazie comunque per la risposta, mi è stata utile! Mi scuso se sono stato qualunquista, non avrei dovuto forse.1 punto
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Scusate , non voglio fare il polemico, perchè non è da me . Però pregherei gli utenti , qualora fosse possibile, di usare la punteggiatura o quanto meno il punto interrogativo se si vuol fare una domanda . Vi giuro , a volte faccio una fatica enorme nel riuscire a capire il senso di una frase. Grazie..1 punto
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Complimenti anche da parte mia! Queste monete sono sempre piuttosto difficili da trovare con immagini ben definite come quelle del tuo esemplare. La tipologia corrisponde al Bruni 8. Lo stesso Bruni scrive in nota: Al riguardo il Muntoni così si esprime: "Non è ben chiaramente stabilito se questo pezzo sia realmente una moneta o una medaglia. Certo è che, come dimostra l'usura di molti esemplari, esso entrò nella circolazione". Condividendo il pensiero di questo importante autore abbiamo ritenuto di inserire questo pezzo tra la monetazione. Si conoscono anche esemplari in argento, che non avendo alcuna corrispondenza ponderale con la monetazione argentea del periodo, vengono da noi ritenuti medaglie. Bruni considera la madonnina con l'incendio di Ronciglione R/2. Vedo che i pezzi in questa conservazione di solito hanno basi d'asta intorno ai 4/500 euro, il prezzo finale lo fa chi è in sala.... Purtroppo non sono uno specialista del periodo, certamente altri sapranno essere più precisi. Buona serata, Antonio1 punto
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E' questa: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I3/2. Se ti può interessare, ne abbiamo parlato qua: http://www.lamoneta.it/topic/103754-denario-con-bruto-e-ahala/. In quelle condizioni di conservazione vale meno di 40 € (giusto perché è "non comune" ed essendo attribuita a Bruto il cesaricida è abbastanza richiesta, se no ti direi ancora di meno), se ovviamente è autentica. Non ho le competenze per pronunciarmi sull'autenticità, però così, a occhio, non vedo perché dubitarne. La puoi comunque far periziare1 punto
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Ricordo con tanta simpatia e stima il carissimo Giordano Fenti, amico intimo di mio padre, con il quale collezionava monete..credo di avere qualche sua pubblicazione in casa, se dovessi trovarlo, ve lo posto? Può interessarvi? Un cordiale saluto a tutti..Cristina1 punto
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No, calma le nostre maschere non sono nemmeno paragonabili a quella rappresentata!! Scusate il campanilismo ovviamente... :lollarge:1 punto
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E bravo @@chievolan! ci hai dato un ottimo indizio per una possibile soluzione dell'enigma (cioè enigma.... sempre di falsi spropositati si tratta, diciamo di una parte dell'enigma, quella relativa alla cronologia della patacca :8):). Ora, è vero che il disegno di Schweizer rappresenta teoricamente l'esemplare di Parma (grazie ad un disegno inviato dal Lopetz), ma sorge un dubbio: il pezzo di Parma è il primo di Michiel conosciuto e studiato, possibile che fosse già falso e che le monete originali siano invece comparse sul mercato solo successivamente? Io penso proprio di no, ed in effetti la risposta ce la dà il primo volume (1893) del Papadopoli, dove è effettivamente riprodotto l'esemplare di Parma, in modo decisamente diverso da quello dello Schweitzer (scodellato, con triangolini tra le braccia della croce e legenda diversa) . Tanto per convincere gli scettici, è anche esplicitamente affermato, nella bibliografia della sezione, che nel disegno dello Schweizer la moneta non è disegnata bene e l'iscrizione non è fedele; poiché questa affermazione è sicuramente stata suggerita dall'autore della tavole del Papadopoli, che è Kunz, il migliore disegnatore numismatico attivo in Italia e forse non solo, all'epoca, penso che ci possiamo credere. Detto questo, però, sorge l'arcano, come è possibile che il disegno infedele del Lopetz / Schweitzer sia indubitabilmente simile alla patacca :8): Redjack1969 ? Quale diabolica interconnessione spazio-temporale ha consentito questa trasmissione di forme? Nessun mistero, con tutta probabilità il falsario non trasse il suo conio dall'esemplare reale, che probabilmente non aveva mai visto, ma dal disegno 'sbagliato' del volume di Schweitzer, come sembra abbastanza ovvio, visto che proprio tale somiglianza rendeva credibile la moneta agli occhi di chi non conosceva l'originale. Tale processo comunque è documentabile in varie occasioni, anche per il Tardani, mi sembra, come è stato suggerito in un altra discussione. Qui però viene il bello, se è così, la pubblicazione del I volume dello Schweitzer (1848) ci dà il termine post quem per la realizzazione del falso, mentre la comparsa del disegno corretto il suo termine ante quem. Per quest'ultimo credo che si possa indicare il 1873, visto che tale disegno, secondo il Pap. I, p. 68, divenne il logo del biglietto da visita di Carlo Kunz quando abitava a Venezia (dealer assai conosciuto, prima di diventare conservatore a Padova e poi dal 1873 trasferirsi a Trieste ...e assurgere a rinomato Fakebuster). Dunque 1848-1873: date un'occhiata alla ....ehm ottima... anche se molto smilza biografia del Cigoi al sito https://www.academia.edu/1223028/Voce_Cigoi. Che ne dite della sincronicità? Forse un certo interesse possiamo riconoscerlo, alla patacca :angel: . Andreas1 punto
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Buongiorno a voi, mi rubo un po’ di tempo perché la discussione ha preso una piega veramente molto interessante. Andreas ha perfettamente ragione quando dice che è quanto mai difficile cercare - e di conseguenza, trovare - uno stile comune nelle monete “del Cigoi”. Il fatto che egli si servisse di diversi artigiani per le sue creazioni depone infatti in questa direzione. Inoltre, è verissimo che Brunetti fece “un po’ “ di confusione nel suo catalogo e mise insieme pezzi eterogenei. Alcuni sono senza dubbio esemplari non cigoiani (p. es. il n. 958, Verona, falso del Meneghetti), altri probabilmente sono monete autentiche (nel senso di vere monete d’epoca: p. es. la n. 686, grosso della zecca di Parma, n. 699, grosso della zecca di Piacenza). Tuttavia, immagino che Cigoi, il quale senza dubbio stupido non era, dovesse necessariamente dare indicazioni precise ai suoi “manutengoli” (per usare un’espressione del Kunz), su come fabbricare le varie “monete” che poi lui avrebbe “spacciato" a commercianti, collezionisti e musei. Quello che voglio dire è che forse, nonostante i diversi artigiani che lavorarono per lui, i vari esemplari che gli commissionò un qualche punto in comune potrebbero averlo avuto, proprio perché dietro ogni pezzo c’era la sua mente creativa. Sarebbe questa la “mano comune” che eventualmente, e sottolineo eventualmente, si potrebbe cercare negli esemplari a lui attribuiti. Può darsi che quelli che lavorarono per lui non fossero tutti abili allo stesso modo e quindi il Cigoi potrebbe aver utilizzato la loro opera per monete di epoche e complessità differenti: non sono un incisore, ma credo di non andare lontano dal vero se dico che le monete antiche, con i loro ritratti e le raffigurazioni dei rovesci, devono essere state più difficili da creare che non le aniconiche monete medievali, con le loro crocette e le loro scritte in caratteri capitali. Quello che secondo me sarebbe importante fare è creare delle seriazioni catalogiche che tengano in considerazione diversi fattori quali la collezione di provenienza, il periodo nel quale i pezzi comparvero, lo stile, ecc. per vedere se effettivamente ci possono essere punti in comune che alla fine consentano - oppure no - di fare un po’ di chiarezza sulla figura di Cigoi e sulla sua produzione “artistica”. Sarebbe forse venuta l'ora di dare a Cigoi quel che è veramente di Cigoi! Detto ciò, quest’anno ricorreva il 140° anniversario della sua morte (23 maggio 1875). Purtroppo per quest’anno non è più possibile creare un evento per commemorarla con un convegno di studio. Però l’anno prossimo ricorrerà il 50° dalla pubblicazione del Opus monetale Cigoi di Lodovico Brunetti. Perché non pensare di approfittarne per un convegno di studio (magari a Udine dove Cigoi Visse?) sulla sua figura e sui falsi a lui attribuiti? E magari, a margine, su altri falsi e anche sulla figura di Brunetti? Riguardo alla domanda di @@redjack1969 su quando possa essere stato creato il suo pezzo, per quanto scritto sopra è difficile dare una risposta definitiva proprio perché una ricerca approfondita sulla produzione cigoiana non è ancora stata fatta. Come ho già scritto, secondo me il suo esemplare come stile si avvicina ad alcuni falsi apparsi alla fine dell’Ottocento/inizio Novecento. Ripeto, se si prende per buona la perizia del Kunz (tra l’altro, stando a quanto indicato da Brunetti 1966, p. 12, n. 789, mi sembra di capire che il pezzo a suo tempo periziato dovrebbe essere, o era, presso il museo Bottacin di Padova) potrebbe effettivamente trattarsi di “un Cigoi”, ma questa indicazione va presa con tutta la cautela del caso. Cordialmente, Teofrasto1 punto
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E' il koppa, lettera greca arcaica dal suono k, per K-òrinthos. Monete con la stessa tipologia, di area corinzia, hanno diverse lettere identificative... Ciao1 punto
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