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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/15 in tutte le aree
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Pistola84 hai "sparato" troppo presto :) è carlo ruzzini, e comunque hai ragione, sono due trairi e un dieci soldi.4 punti
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Un 1937 1-fen coniato per lo stato fantoccio giapponese in Cina, conosciuto come il "governo di anti-Comintern Hopei orientale." Colpito a Osaka, in Giappone, lo scopo di questo piccolo pezzo di equipaggiamento militare doveva contribuire a indebolire potere del governo cinese sul suo territorio. Oltre a questo pezzo di 1937 1-fen, c'erano quattro altre denominazioni "Hopei orientale". La serie di cinque membri è stata colpita nel 1936 e nel 1937, ma tutto ha trasportato una data 1937. Insieme la serie ha avuto una tiratura totale di alcuni pezzi di 24.000.000, ma una ripartizione per ogni denominazione individuale non è apparentemente disponibile. Le due monete della serie di rame—5-li e questo 1-fen—sono spesso descritti come essendo di una composizione di rame e naturalmente ture che, per quanto va. Ma è più preciso di chiamarli bronzo, come essi sono stati colpiti della stessa lega (rame .950, .40 latta, .10 zinco) come i pezzi di 1-sen giapponese contemporanei poi essere coniato in nome dell'imperatore Hirohito. Naturalmente la data 1937 di questo 1-fen è fondamentale. Giappone hanno invaso la Cina in un modo più aperto e brutale nel 1937, e molte persone considerano l'evento come l'inizio della seconda guerra mondiale. Questo pezzo 1-fen—e gli altri membri della serie Hopei orientale—era stato un po' travestito nel loro scopo, ma dopo il 1937 non c'era niente affatto clandestino o periferico sulle ambizioni giapponesi in Cina. Questi pezzi di "East Hopei" presto sono stati ritirati, ed la 1941 era stati sostituiti dalle monete i "Federal Reserve Bank of China," fondata nel 1938 nella capitale cinese. v. --------------------------------------------------------------- A 1937 1-fen coined for the Japanese puppet state in China known as the “East Hopei Anti-Comintern Government.” Struck in Osaka, Japan, the whole purpose of this small piece of military equipment was to help weaken the Chinese government’s hold on its territory. In addition to this 1937 1-fen piece, there were four other “East Hopei” denominations. The five-member series was struck in 1936 and 1937, but all carried a 1937 date. Together the series had a total mintage of some 24,000,000 pieces, but a breakdown for each individual denomination is apparently unavailable. The two copper coins in the series—the 5-li and this 1-fen—are often described as being of a copper composition, and of course that’s true as far as it goes. But it’s more precise to call them bronze, as they were struck of the same alloy (.950 copper, .40 tin, .10 zinc) as the contemporary Japanese 1-sen pieces then being coined in the name of Emperor Hirohito. Of course the 1937 date of this 1-fen is pivotal. Japan invaded China in a most open and brutal way in 1937, and many folks regard the event as the real beginning of the Second World War. This 1-fen piece—and the other members of the East Hopei series—had been somewhat disguised in their purpose, but after 1937 there was nothing at all clandestine or peripheral about Japanese ambitions in China. These “East Hopei” pieces were soon retired, and by 1941 they had been replaced by the coins of the “Federal Reserve Bank of China,” founded in 1938 in the Chinese capital. v.4 punti
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Mi hai fatto ridere :D Mi sono immaginato la scena in cui la testa di cavolo va a vendere tutto soddisfatto il maltolto e il ricettatore gli fa' : "non te do' niente, sei un coj@ne, so' tutte false" :D Saluti Simone3 punti
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Io ho un piccolo monetiere, ma ci tengo la mia collezione di falsi.3 punti
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1 Penny 1938 Georgius VI Gran Bretagna3 punti
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"Cinna74 e la ricerca del lustro su una moneta in BB".... Prossimamente al cinema...anche in 3D!3 punti
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volevo tranquillizzarvi, non ho intenzione di costruirmi un monetiere, anche perchè scomodo da mettere in cassetta e lasciarlo in casa mi sembra troppo vulnerabile. ci sono altri collezionisti che non lo vogliono?2 punti
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Bentrovati! secondo voi questi provisini di prima emissione, in quale spazio temporale si possono collocare? Entrambe hanno la S e le 2 mezze lune verso il basso (quindi presumo 1184), ma hanno un peso e un diametro ridotto rispetto ad altri provisini di prima emissione che ho visto. Grazie! il primo misura 15mm e pesa 0,78 il secondo 15mm 0,60 gr2 punti
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Salute a tutti Ho letto del progresso della discussione al mio ritorno da Riccione, dove abbiamo conquistato il titolo italiano di campioni di bridge a squadre open Over 60. Dato che si giocava al Palazzo del Turismo adiacente al Palazzo dei Congressi sede della manifestazione numismatica di fine agosto, devo convenire che la vicenda delle dramme di Mileto ha portato fortuna a me e alla mia squadra. Anch’io ho pensato di rivolgere qualche domanda alla CNG, ma a differenza di odisseo non ho ignorato l’antefatto del tetradramma di Lisimaco ‘Thompson 48’ con l’engraver’s error della CNG 99 del 13 maggio https://www.cngcoins...?CoinID=282001# (post # 2041). Infatti voglio chiedere in primo luogo perché non si parla di un errore simile a proposito della dramma di Mileto ‘Price 2090’ proposta nel loro Coin Shop in https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=288400 dove è ben evidente dalla foto che le due A di Alessandro sono in effetti due landa (v. post # 2391). E questo nonostante il collezionista si fosse mostrato molto sensibile a questo genere di errore, come dimostra l’aggiudicazione del tetradramma di Lisimaco al prezzo doppio di quello di stima. A proposito di questo tetradramma c’è da far presente che due esemplari con lo stesso errore e simili in tutto a quello della CNG comparsi nella Pecunem del 7 giugno scorso ( v. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1990&category=40809&lot=1729067 ) sono stati ritirati prima della conclusione dell’asta (vedi post # 2389) in quanto dichiaratamente falsi di probabile provenienza turca, con tanto di pubblicazione su forgerynetwork (item 3755). Alla luce di questo fatto, vorrei sapere dalla CNG come giudica la moneta dell’engraver’s error che è stata aggiudicata nella sua Auction 99 del 13 maggio. Ma tornando alla dramma di Mileto ‘Price 2090’ proposta nel Coin Shop, ho visto che ci troviamo di fronte non a un esemplare ma ad una serie di ben cinque esemplari (più un sesto già acquistato e poi rivenduto da un commerciante americano) del tutto simili tra loro (stesso errore, stesse caratteristiche fisiche, stessi assi di conio, ecc.) (v. post # 2391). L’accostamento di questo sestetto di dramme del Grande con il terzetto di tetradrammi di Lisimaco viene spontaneo, e con esso la domanda: “Where are they from?”. Sicuramente la CNG ricorda la vicenda del gruppo di quattro stateri del Grande prima che potessero essere proposti come autentici alla Triton V del 16 gennaio 2002 come si legge in https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=16032. Nel 1993 l’International Bureau for the Suppression of Counterfeit Coins (IBSCC) li aveva pubblicati come falsi moderni principalmente sulla base del notevole lustro di conio praticamente intatto. Dopo anni dalla pubblicazione, un commerciante tedesco si rivolge alla CNG per delle ricerche al fine di confermare se essi fossero effettivamente antichi o moderni. Sulla base dei risultati di una serie di indagini con la microscopia ottica ed elettronica, l’analisi metallurgica con un metodo di attivazione neutronica e del confronto con altri esemplari museali autentici a diverso grado di conservazione, l’IBSCC ha poi riconosciuto l’autenticità degli stateri rendendo loro giustizia. Ora, io penso che nel clima attuale di proliferazione delle aste concomitante a quella di monete che possono destare dubbi sulla loro autenticità e provenienza, quando una casa d’aste propone un certo numero di esemplari le cui caratteristiche possono dare l’idea di una produzione in serie (in contrasto che la riconosciuta caratteristica delle monete antiche di essere una diversa dall’altra essendo state coniate a mano), sia opportuno fornire su basi scientifiche la prova della loro autenticità e provenienza. La sola documentazione fotografica non è a mio avviso sufficiente a dissipare i dubbi che possono legittimamente sorgere nel collezionista e a tranquillizzarlo qualora intenda acquistare uno di questi esemplari. Se e quando la CNG vorrà soddisfare la mia curiosità, ne darò notizia da qui. apollonia2 punti
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Io personalmente lo vorrei eccome uno di quei bei monetieri vittoriani in mogano ... ma purtroppo proprio per la paura di un furto in casa fino a quando non avrò una stanza blindata rimarrà un sogno ..... Dovete ammettere che le monete in un bel monetiere fanno tutt'altra figura2 punti
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Semplice Matteo: Tsipras per primo non voleva il referendum, lo ha usato come "minaccia suprema" nelle trattive sugli aiuti, bluffando come a poker: se non ci aiutate come vogliamo noi, facciamo saltare l'Europa! E gli hanno risposto: provaci, e lui è rimasto col cerino in mano, pregando che la gente - a torto o a ragione, lo seguisse. Usando le sue doti da capopopolo, è riuscito a vincere il referendum (pur essendo il primo a dire di non voler uscire nè dall'euro, nè dalla UE..), con la speranza di potersi ripresentare più forte al tavolo delle trattative. Il punto però è che la Grecia è già fallita da illo tempore, i capitali sono stati spostati o consumati da anni, e la UE, con suo sistema parausuraio, sa benissimo che il paese dipende dagli aiuti...e da bravo usuraio li concede e alle condizioni che vuole e Tsipras lo sa bene e si affretta ad obbedire, perchè sa che se no i duri e puri del suo partito lo faranno fuori. La vittoria al referendum è stata inutile, nella prospettiva in buona fede di chi ha votato no, perchè in quest'ottica ogni trattativa è già una sconfitta: si perde al tavolo quel che si è vinto nelle urne. La Grecia e i greci devono capire che nel medio periodo li aspetta in ogni caso un futuro amaro e di povertà; hanno due scelte: restare sotto il gioco UE e legarsi ancora di più ad un debito usuraio che non potranno mai ripagare e per cui dovranno cedere i pochi capitali rimasti e la sovranità nazionale, oppure uscier dalla UE, affrontando il dramma del default, e ricostruire, in tempi assai lunghi, ma liberi politicamente e dai debiti...se sono saggi diventando un bel paradiso fiscale per i russi...2 punti
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Ciao Claudio...è ironico Vitellio... del resto Valentiniano III, seppur di nobile stirpe, è stato un Imperatore mediocre...2 punti
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Internet point e pendrive sino al 1946 :lol: _________________ 1938 Messico Presidente dal 1934 al 1940 _____ Lazaro Cardenas del Río (1895-1970) 1 Peso - Argento .7202 punti
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Numismatica Ranieri UNA COLLEZIONE DI MONETE MODENESI “ALESSANDRO E.” Modena (Mutina), città dell'Italia settentrionale fondata dagli Etruschi: fu importante colonia dei Romani. Riedificata al tempo dell'Imperatore Costantino, nel medioevo fu saccheggiata dai Goti e dai Longobardi; rifiorì sotto il dominio di Carlomagno. Prese parte, nel dicembre 1167, alla Lega Lombarda, e sottoscrisse con le altre città alleate la pace di Costanza, 25 Giugno 1183, che riconobbe la libertà dei Comuni. In seguito ottenne dall'Imperatore Federico II (1226) la conferma di tutti i diritti e privilegi acquisiti precedentemente, compreso quello della Zecca, del quale però non fece uso che sedici anni più tardi, cioè nel 1242. Donatasi spontaneamente la città (1288) agli Estensi Marchesi di Ferrara, Azzo VIII d'Este, successo ad Obizzo II nel dominio di Modena, fu il primo del suo casato che coniò moneta con il proprio nome in questa città. Stanchi però i cittadini del cattivo governo degli Estensi, nel 1306, li scacciarono, dichiarandoli decaduti della Signoria della loro città e si governarono da soli in forma repubblicana. Ma dopo sei anni dovettero subire (1312) la tirannia di Rinaldo Bonacolsi. Gli Estensi ritornarono in Modena col Marchese Obizzo III nel maggio 1336. Fu Ercole I, salito al potere nell'agosto 1471, che riaprì la Zecca; a lui successe Alfonso I, nel gennaio 1505. Papa Giulio II, prima alleato, poi nemico di Alfonso, mandò ad occupare la città, che, priva di presidio ed impotente a difendersi, aprì le porte alle armi Pontifice; Giulio II la cedette poi all'Imperatore Massimiliano I, gennaio 1513, che a sua volta la rivendette al papa Leone X, il quale mise a governarla, Francesco Lippi, sostituito nel giugno 1516, dal celebre storico Francesco Guicciardini. A Leone X successe nel 1522 Adriano VI, indi Clemente VII nel 1523, che, a causa della presa di Roma, settembre 1526, e della prigionia in Castel Sant'Angelo, abbandonò Modena, nel giugno 1527, ed offrì l'opportunità al Duca Alfonso di recuperare il suo dominio. A ques'ultimo successe il figlio Ercole II, nel 1534; a questi, Alfonso II, il quale morto senza discendenti legittimi aveva con suo testamento nominato erede il cugino Cesare. Oppostasi la Curia romana a questa successione, Cesare nel gennaio 1598, cedette Ferrara al papa Clemente VII e si ritirò il 30 dello stesso mese in Modena. A Cesare successe Alfonso III (1628)che nel luglio 1629, rinunziò allo Stato in favore del suo primogenito Francesco I; a costui successe il figlio Alfonso IV, (1658) il quale, morto in giovane età, con suo testamento lasciò la tutela dell'unico suo figlio Francesco, ancor bambino, alla madre Laura Martinozzi, sposata tre anni prima (1655). Costei dunque resse il governo dello Stato, finchè il figlio uscito di minorità, (1674) prese direttamente le redini del governo col titolo di Francesco II. Morto questo Duca senza figli (1694) gli successe, per sua disposizione testamentaria, lo zio paterno il Cardinale Rinaldo, che perciò depose la porpora. Dopo poco più di sette anni questo Duca dovette abbandonare Modena, perché la città fu occupata, nell'agosto 1702, da truppe francesi in nome di re Luigi XIV. Ma, ristabilita nel 1706 la fortuna delle armi imperiali, per il valore del principe Eugenio di Savoia, sgombrata Modena dai francesi (1707) il Duca ritornò nella sua città e ne ripristinò il governo. Al Duca Rinaldo successe l'unico suo figlio maschio Francesco III, (1737). Nella guerra di successione questo Duca abbandonò il suo Stato (1742) e riparò a Venezia. Ottenuto nel 1753 per il trattato coll'Imperatore Giuseppe II il grado di Governatore generale della Lombardia, visse lungo tempo a Milano e morì a Varese, nell'aprile 1780. Gli successe l'unico suo figlio maschio Ercole III. Quando la Francia valicò le Alpi e sconfisse gli eserciti alleati, nell'aprile 1796, il Duca si ritirò a Venezia, ed i francesi occuparono Modena. Divenuto imperatore e re Napoleone I, con decreto 28 giugno 1805, soppresse in Italia quasi tutte le zecche, e fra queste anche quella di Modena. Caduto con l'Impero Francese il primo regno italico, il ducato di Modena passò alla linea Austro-Estense derivante da Maria Beatrice Ricciarda, unica eredi di Ercole III, che aveva sposato l'Arciduca Ferdinando, fratello dell'Imperatore Francesco I d'Austria. Da questo matrimonio nacque Francesco IV, ch'ebbe il dominio di Modena; a lui successe, nel gennaio 1846, Francesco V. Né Francesco IV né Francesco V si valsero della zecca di Modena, e Vittorio Emanuele proclamato Re d'Italia, con decreto 24 Agosto 1862 abolì per sempre il corso legale della moneta estense, e chiuse definitivamente la zecca. Comune, 1226-1293. Grosso. Ar gr. 1,33 INPERATOR Nel campo F D C. Rv. DE MVTINA Grande M. CNI 5; Zocca 3; MIR 615. Non Comune. BB Collezione Alessandro E.2 punti
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La solita trafila-standard di luoghi comuni e opinioni personali spacciate come fossero realtà, che tenta di dipingere l'avversario come l'ingenuo fanatico europeista senza sè e senza ma, che avrebbe trasformato in una specie di religione la creazione di un non meglio definito "Superstato europeo" (rimaniamo sul più vago e slogan possibile, come al solito...). Il tutto condito con la classica trafila dove non meglio precisati "organismi sovranazionali" ed "enti" non eletti da nessuno impongono questo e quell'altro, che denota una conoscenza scarsa o nulla della base elementare del funzionamento dell'UE (o forse questa ignoranza è voluta?) Non ho tempo da perdere con questo grammofono incantato che fra l'altro è OT... faccio solo presente che i principali avversari del concetto di unificazione europea sono proprio i movimenti estremisti, sia neofascisti che turbocomunisti: con questo non voglio certo dire che essere antieuropeisti è un reato o che tutti gli antieuropeisti siano estremisti politici, ma invito a riflettere a quali soggetti ci si allinea con questo grammofono continuo... per poi magari accusare velatamente gli altri di essere poco o per nulla democratici e volere la formazione di "superstati europei" o altre scemenze simili.2 punti
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Che Orban sia un nazionalista è tutt'altro discorso, qui si parla degli sporchi metodi usati per accumulare potere sfruttando l'esasperazione della gente per crisi e povertà. Quanto all'unificazione europea (quella seria, di stampo federale e democratico che viene ostacolata dai molti "Orban" in giro per l'Europa) vi si oppone in genere chi pensa che "tutto va ben così, madama la marchesa" e ritiene che tutto possa tranquillamente rimanere com'è sempre stato fino ad ora: Europa divisa, quando va male autodistrutta periodicamente, e schiava della superpotenza di turno. E' un'opinione legittima, ma dovete ficcarvi in testa che non tutti la pensano come voi sulla strada che dovrebbe prendere il proprio futuro.2 punti
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Salve, per dare delle "opinioni" servono delle foto decenti, fare le foto fuori dalle bustine fare le foto ogni singola moneta fare le foto perpendicolarmente indicare pesi e misure il tutto aggiungendo un grazie fatto quanto sopra ne riparliamo TIBERIVS2 punti
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Buonasera, presento il nuovo arrivo: FIRENZE Cosimo I de’Medici, 1537-1574. I Periodo, Duca della Repubblica Fiorentina 1537-1557. Scudo d’oro. Au gr. 3,30 Stemma a cuore ornato di fogliame sormontato da corona. Rv. Croce gigliata. CNI 10 var.; Galeotti 5-2/3; Fried. 286 Raro. Il titolo di “duca della Repubblica Fiorentina” venne conferito a Cosimo da Carlo V dopo che il Senato di Firenze lo aveva nominato “capo primario della città di Firenze e suo dominio”. questo è il primo scudo di Cosimo che riporta la corona sopra lo stemma, simbolo del passaggio di potere. la moneta a differenza di molte altre ha meno ribattiture e fratture di tondello, è quasi perfetta, le foto sono fatte purtroppo dal cellulare, ma se riesco le aggiungo con la macchina fotografica. presenta i gigli sulla sfera, ha quasi tutto il bordo perlinato a orologio e la moneta è ben centrata per il tipo. presenta una leggera ribattitura o schiacciatura da conio sul diritto alla lettera X e al rovescio sulla I moneta che di solito non ha leggibile la legenda.. molto fresca in mano, direì eccezionale per la tipologia. chiedo parere anche all'amico @@dizzeta @@dabbene @@rorey36 @@min_ver e a chi vuole..1 punto
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Buondì, vi posto questa moneta di cui non so nulla, da una parte c'è il volto di Vittorio Emanuele III a destra, dall'altra l'aquila asburgica che si trova sugli Heller; qualcuno sa quealcosa?1 punto
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Buonpomeriggio a tutti. Oggi mi sono regalato questo scudo e volevo condividerlo con voi. Che ne pensate ?1 punto
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Segnalo la pubblicazione, a cura di Lorenzo Bellesia, dal titolo: La zecca di Pomponesco Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do;jsessionid=BDA5280E41C14753821A2E6295D9FF5A.sgc2-prd-apps1 punto
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Caro @@adolfos, ringrazio io te per aver sollevato la questione. Non era affatto scontato che io intervenissi in un argomento abbastanza lontano dai miei studi. Tuttavia ciò che può aprire punti di vista nuovi, soprattutto in riguardo di questioni molto significative sotto il profilo storico e giuridico, mi interessa moltissimo, e così capita che metta bocca, forse anche dove non dovrei, per impreparazione Saluti, Andrea.1 punto
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Anche questa filippo I per Damascus ae 29, al rovescio trattasi della trasformazione di Ambrosia. Dalla tragedia, Ambrosia era una ninfa figlia di Atlante e Epleione, era detta ninfea didonia e come tale era una delle allevatrici di Dionisio, per sfuggire a Licurgo, si trasforma in una pianta di vite. Anche in questa avrei trovato un Rosemberger 49 e in un libro online British Museum 1980 1-10 2380; anche di questi due riferimenti non capisco cosa sono, visto che non l'ho trovata nel BMC. Roberto1 punto
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Scrivi alla polizia di Andorra, in lingua francese, ti assicuro che se fornisci tutta la documentazione corretta fanno in modo (nel giro di circa tre mesi) a riavere indietro i soldi Io col papero, a parte la comunicazione scadente, non ebbi problemi. Un bel giorno mi spedì' la mia divisionale Ebbi un problema con un altro residente. Ho contattato la polizia andorrana. Il tizio e' stato chiamato e gli hanno intimato di fare ciò' che doveva fare EDITATO DA MODERATORE Se vuoi l'indirizzo @mail della polizia andorrana e vuoi seguire il percorso che ho seguito io, contattarmi tramite MP1 punto
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Più di un B non mi sento di darglielo: è illeggibile la data, la zecca e l'anno di pontificato e il bordo è massacrato! Si tratta di una moneta che si può trovare in Spl o anche più con poche decine di euro: quella fotografata, purtroppo per lei, è solo un rottame da fonderia!1 punto
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Ciao a tutti, leggo su una nota rivista settimanale un articolo che mi lascia perplesso. Già il titolo è un programma: "L'oricalco esiste" (Forse si voleva dire "esiste in natura ??") Si sa che l'oricalco (una lega di rame e zinco) è stato usato abbastanza diffusamente per coniare sesterzi e dupondi nella monetazione imperiale. Quindi esiste, certo non in natura, ma è conosciuto fin dai tempi antichi. Che poi si conosca usato nella "mitica" Atlantide, non credo possa cambiare le cose. Quindi, mi si scusi la mia ottusaggine, non capisco il perchè di questi articoli (perchè materiale misterioso se era già conosciuto?). Si accettano pareri, critiche, consigli, ecc. ;) Grazie per le risposte :)1 punto
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È' pieno di errori, omissioni oltre a certe valutazioni non attendibili. Inoltre è' un catalogo prezziatio mentre il testo del Kraay è' un testo di numismatica. Stiamo parlando di due libri non comparabili che si prefiggono obiettivi diversi1 punto
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@r-29 Ciao , intanto posso dirti che Cristian è un ragazzo molto tranquillo, gli ho messo mi piace , perchè è stata una risposta simpatica, mi ha strappato un sorriso . Te la giro in un altro modo , se vuoi avere info su monete , non girare il web , I MEJO siamo noi :good: :good: :good: . Scherzi a parte , tutto ciò che trovi qui corrisponde a realtà : emissioni, ritrovamenti , tirature , errori di conio ,falsi . Cristian intendeva dire che con un minimo di pazienza sarebbe stato semplice capire su cosa verte questa discussione , am ti sei lasciato fuorviare da Wikipedia, non è successo niente, figurati ;-) Ciccio 861 punto
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A me sembra veramente un'esagerazione in perfetto stile italo-burocratico. Non passerebbe molto più inosservato un anonimo pacchetto consegnato dal portalettere con posta assicurata rispetto ad un blindato con guardie armate? Alla vista di una consegna di questo tipo uno potrebbe pensare che siano stati consegnati chissà quali valori mentre magari si tratta di un misero blister da 2 euro. E poi, ripeto, spedendo con assicurata, se qualcosa andasse storto o il pacco venisse rubato, interviene tranquillamente l'assicurazione senza problemi per nessuno. Basterebbe che riservassero questo mezzo (ammesso che non esistano alternative) solo per consegne eccedenti i 3000 euro (massimale per la posta assicurata).1 punto
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A dir la verita' non ho mai ricercato questa tipologia per millesimo... Comunque chiedero' al tavolo dei savoiardi al ritorno dalle ferie1 punto
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credo dipenda dal fatto che potrebbe essere una data indicata come m.v. (more veneto): a Venezia l'anno cominciava il 25 marzo, per cui verosimilmente le monete del Pisani con 1734 sono state coniate tra il 17 gennaio 1735 e il 24 marzo 1735.1 punto
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@@Debbe Leggo solo ora la discussione. Ritengo trattarsi di un ottimo catalogo in Italiano il seguente: E. Montenegro, Monete di Italia Antica e Magna Grecia, Brescia 1996, 996 pp., € 150-200 circa. Si può ancora reperire con una certa tranquillità. :)1 punto
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Ciao per me la moneta è vicino allo SPL, 40 euro, al dila di ciò che dice il catalogo, almeno per me sono decisamente troppi. Ciao1 punto
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Sono due opere che più' diverse non potrebbero essere Il primo è' una delle principali opere di riferimento per l'impianto della monetazione greca classica È' un testo complesso è articolato - ancora validissimo - che considera in un volume tutta la monetazione greca Classica Mil secondo è' un libro essenzialmente di fotografie - bellissime - delle più' belle monete greche presenti in collezioni pubbliche e private M direi se posso che uno ( le foto) può' essere visto come il complemento dell'altro - con un po' di approssimazione1 punto
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Scusate l'intrusione in lidi per me sconosciuti, ma questo argomento mi interessa moltissimo, e lo seguo con molta attenzione. Personalmente mi sembra abbastanza interessante l'ipotesi di @@dux-sab. E' vero che l'immenso Grierson non sbagliava praticamente mai, però qualche volta è successo, immagino più per 'entropia' che per altro. Effettivamente Carlo dalla primavera del 1268 alla primavera del 1278 ebbe il titolo di Vicario imperiale di Toscana, dapprima usurpandolo e poi facendoselo riconoscere dal papa, che con ardita costruzione costituzionale si sostituì all'imperatore nel nominarlo. In effetti l'ipotesi che quel titolo si riferisse ad 'un' ruolo di Carlo come vicario era già stata adombrata dal Capobianchi, ma senza essere posta in relazione con il vicariato di Toscana, se ricordo bene. Tuttavia c'è un ma: non sono sicurisssimo che che la R. possa intendere 'romanus' perché all'epoca romanus vicarius non è proprio attestato, almeno a giudicare dai MGH, né si può immaginare che possa essere l'abbreviazione di qualcosa che sarebbe risultata del tutto incomprensibile ai più (più o meno come scrivere s. Antonius, sperando che il lettore comprenda stabularius Antonius, cioè Antonio lo stalliere ). Perché in effetti c'era qualcosa che tutti avrebbero inteso all'istante, leggendo R. Vicarius, cioè R(egius) Vicarius, che era il termine più usuale che tutti i re e gli imperatori (compresi i precedenti re di Sicilia, gli Svevi) assegnavano ai propri sostituti in qualsivoglia territorio teoricamente loro soggetto. Tale termine indubbiamente poteva comprendere il vicariato di Toscana ( la legenda dovrebbe essere tradotta il re Carlo, il Senato ed il Popolo Romano e, a Roma [Carlo] come vicario regio [di Toscana])....però il re di Sicilia era diventato proprio Carlo, non aveva poco senso chiamarsi e poi farsi nominare vicario di un re... che era lui?. A meno che... e sarebbe idea assai sofisticata, anche se tautologica... il re Carlo si sia dato e poi fatto riconoscere dal papa il titolo di 'vicario del re' (lui, appunto), per attestare che il re di Sicilia, come successore degli Svevi, aveva ereditato anche i loro diritti imperiali sul Regno d'Italia. Mah, forse troppo sofisticata, però. Allora c'è un altra spiegazione, un po' più semplice, Carlo, come gli Svevi prima di lui, dal 1266 aveva un vicario nel'urbe, definito proprio regius vicarius. Quindi può essere che tutta la legenda sia da tradurre: il re Carlo, il Senato ed il Popolo di Roma e il vicario del re a Roma. Onestamente questa soluzione a me sembra più probabile. Sotto il profilo numismatico non so se la cosa possa reggere, ma se sì ci darebbe un' importantissima indicazione cronologica: infatti Carlo aveva perso ogni diritto sulla moneta romana dal 1266, quando si era dovuto dimettere da senatore dopo la conquista del Regno di Sicilia, in base alle disposizioni del papa. In teoria avrebbe ripreso questo diritto solo nel settembre 1267, quando era divenuto nuovamente senatore (per 10 anni). Tuttavia può essere che qualche tempo prima, tra aprile e maggio dello stesso anno, grazie alla nomina come Vicario di Tuscia da parte del papa abbia ritenuto di vantare nuovamente diritti sulla moneta di Roma, anche per le necessità militari di questa nuova carica, e quindi tramite il suo vicario abbia fatto produrre le monete con R.VICARIVS. Carlo era evidentemente nella situazione di usurpare titoli e poi di farseli riconoscere, ed infatti dopo quattro mesi ottenne nuovamente il titolo di Senatore, che gli garantiva formalmente proprio ciò di cui si era appropriato (ed infatti compaiono le monete con Senator). Quindi i pezzi con Vicarius sarebbero stati coniati solo per quattro mesi: in effetti sono rarissimi! Va be', probabilmente sono elucubrazioni azzardate, vista la mia scarsa dimestichezza con l'argomento, però quando comincia a frullarmi un'idea per la testa non so stare zitto. Spero anche di non averla letta da qualche parte e poi essermi dimenticato la fonte. In questo caso mi scuso, ma la cosa purtroppo è possibile, ahimè, vista l'età. Saluti, Andreas1 punto
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E infatti nessuno ha mai parlato di dittatura oggi ma di obiettivo di arrivarci gradualmente in futuro, muovendosi in modo circospetto senza misure troppo eclatanti in una volta sola e anche per mezzo di mosse "propagandistiche", tornando tatticamente indietro solo quando sollevano molte proteste. Ad esempio classico cercare di tappare la bocca ai media, ma non controllandoli o chiudendoli di sana pianta come nel metodo classico dittatoriale bensì introducendo tasse da aumentare gradualmente in seguito, tagliando i fondi pubblici o come nel caso della Russia - la "democrazia illiberale" allo stadio più avanzato - anche colpendo i giornalisti a morte. "Guerra di logoramento", la chiamavano un secolo fa. Il tutto con buona pace della corruzione dilagante tipica dei sistemi poco o per nulla democratici, che sappiamo bene cosa comporta a medio e lungo termine anche in campo economico, e il pretesto che le "democrazie illiberali" crescono più di quelle vere dato che le seconde sono generalmente composte da paesi già sviluppati, che non possono certo avere tassi di crescita così alti come le prime in via di sviluppo. Sfruttare la povertà, rinunciare gradualmente alla libertà come fosse una condizione indispensabile della lotta alla povertà, è proprio questa la strategia.1 punto
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Battuta azzeccata per quanto tale rimanga, invece. Il sig. Orban è un aperto e dichiarato sostenitore di quella che lui stesso definisce "democrazia illiberale": tradotto, l'arrivo graduale a una dittatura dove i media sono imbavagliati o chiusi (cosa che il sig. Orban già cerca di fare), la costituzione è modificata in modo da favorire "il regime" (già fatto) e gli oppositori vengono incarcerati o ammazzati. Un po' com'è oggi nella Russia del suo ammirato Putin, e come qualcuno vorrebbe rendere anche il resto d'Europa.1 punto
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Oltre al convegno di Catania (non so dirti la prossima data) ti segnalo un evento su scala un po' più ampia http://numismatica.unime.it/1 punto
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L'interpretazione "ufologica" di questo quadro gira ormai da decenni, ma è sopratutto frutto della scarsa conoscenza delle convenzioni grafiche e artistiche del tempo e del contesto in cui venivano applicate: https://misterorisolto.wordpress.com/2012/11/02/lufo-nel-quadro-della-madonna-con-bambino-a-firenze/1 punto
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Seconda Repubblica spagnola. 5 CENTIMOS. 50 CENTIMOS (KM# 754.1). 50 CENTIMOS (KM# 754.2). 1 PESETA. Stato della Spagna. 25 CENTIMOS. To be continued... :)1 punto
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Ciao! posto un altro rame a parer mio molto bello! Moneta comune, bello il modulo di grandi dimensioni, ben 31 mm 1/12 shilling del 1964 Jersey saluti1 punto
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Questo è quello che ho nel mio taccuino sulla fine della monetazione Palestina... P.S. ...mette le date demonetizzazione come: Israele—15 settembre 1948, Jordan—9 giugno 1951, e la striscia di Gaza (Egitto)—30 giugno 1951. ;) v. ------------------------------------------------------ This is what I have in my notebook about the end of the Palestine coinage…. P.S. ...puts the demonetization dates as: Israel—15 September 1948, Jordan—9 June 1951, and the Gaza Strip (of Egypt)—30 June 1951. ;) v.1 punto
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Nello Stato d'Israele, pur a seguito dell'introduzione dello sheqel nel 1948, il pound palestinese continuò ad avere corso legale fino al 1952; nel Regno Hascemita di Giordania (già Transgiordania) fu sostituito dal dinar nel 1949, mentre in Cisgiordania (annessa alla Giordania nello stesso 1949) continuò a circolare fino all'anno successivo; nella Striscia di Gaza (annessa all'Egitto nel 1948) circolò fino al 1951, quando fu sostituito dal pound egiziano.1 punto
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Salve potreste dirmi che tipo di banconota , stato di conservazione e valore ha questa banconota?1 punto
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@@contemax67, il BB+ io lo vedo benissimo addosso a questa moneta, i fondi sono messi abbastanza bene per essere un BB1 punto
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