Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/14/15 in tutte le aree
-
Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: Sede Vacante MMV Tiratura: solo in divisionale (60.000 BU set) Condizioni: BB+ Città: Milano Note: :yahoo: :yahoo:10 punti
-
Messo lì sul tavolino del salotto sembrava una provocazione, in realtà un po' lo era..... Un testone di Milano di Galeazzo Maria Sforza, un simbolo monetario, un simbolo della città messo lì in bella mostra. Quando arrivò il ragazzino coi suoi genitori lo guardò furtivo ma non osò dire nulla....poi col tempo lo prese timidamente in mano.... Lo guardava tra lo stupito e l'incuriosito, secondo me non capiva molto, poi incominciò a sentirne il tatto e il peso....poi guardò cosa c'era inciso sulla moneta. Io aspettavo....poi all'improvviso arrivò la domanda.....cos'è ? Gli spiegai che era una moneta di Milano, degli Sforza, del 1400, della sua città, pensa sono passati più di 500 anni e chissà quante mani lo hanno toccato... Il più di 500 anni lo scosse, poi disse ....incredibile....ma come si fa ad averlo ? Si può...non è facile...ma si può....la breccia era aperta....ma quanto pesa e quanto è grosso disse....? Tirò fuori un 2 Euro per confrontarli e vide la differenza....quale preferisci dei due gli chiesi ? Questo rispose....ma come si chiama ? Testone, termine che voi ragazzi tra l'altro usate ancora oggi.... Il ragazzino era preso ormai...e infatti arrivò la domanda ma si poteva comprare con questo una bicicletta ? Beh...le biciclette non c'erano...diciamo che un bel vestito dell'epoca secondo me te lo compravi, era una moneta comunque per transazioni importanti. Nel tenerlo in mano mi chiese ma una moneta così non ti sfondava le tasche dei pantaloni ? Gli spiegai che avevano dei borsellini per riporli, li tenevano in vita di solito, pensa che ci furono nel tempo monete molto più grandi per modulo e peso.... L'occhio era ormai interessato e si pose ora a cos'era inciso sulla moneta.....inevitabilmente guardò il busto di Galeazzo Maria....ma chi era costui mi domandò ? Sforza ....ti dice qualcosa ? Si, il Castello Sforzesco, i Signori di Milano....giusto, ci siamo... e qui veniva rappresentato col suo busto. Siamo all'inizio di quello che sarà poi il Rinascimento, il gusto del bello, dell'apparire, il potere, la propaganda.... Ai tempi non c'era Internet, non c'erano i giornali, non c'era la televisione, la moneta era l'unico mezzo per mandare messaggi ai potenti e al popolo, spesso analfabeta. Ma lui si soffermò sulla folta parrucca di Galeazzo Maria e rise....gli dissi che era così perché secondo me lì in quel momento nacque il look sulle monete....ci tenevano a essere rappresentativi, l'immagine contava molto.... Ma a un certo punto arrivò la domanda finale ma quanto costa una moneta così ? Non feci in tempo a rispondere.....i genitori che nel frattempo erano rimasti quasi in silenzio finora cambiarono rapidamente discorso....si parlò allora del caldo, dell'estate, delle vacanze... E mentre parlavamo di questo lui rimase in silenzio con la moneta in mano, girava e rigirava quel pezzo di storia della sua città, della sua identità.... Avrò fatto breccia ? Non lo so...forse si...forse no.... il tempo ci darà la risposta.... Di certo per me quel testone di Galeazzo Maria Sforza gli rimarrà impresso nella sua mente.... Buona divulgazione a tutti piccoli o grandi che siano...e buon ferragosto !5 punti
-
Ciao a tutti, apro questo thread per rendervi partecipi di un piccolo traguardo per me comunque significativo... oggi ho raggiunto, nella mia modestissima collezione di monete mondiali, quota 10.000 pezzi! Certo, quantità e qualità sono misure diverse e, per un buon 80%, la mia collezione è composta da monete circolate di valore praticamente nullo... però il "viaggio numismatico attorno al mondo" è ciò che ho scelto di collezionare, ciò che mi appassiona, e la soglia raggiunta oggi non è un obiettivo da poco. Grazie a tutti per l'attenzione, nel mio profilo, per i curiosi, trovate il link alla collezione. :)3 punti
-
@@Luca1984 Veramente è stato già tutto fatto, la discussione è bloccata ed in evidenza in questo stesso sottoforum.2 punti
-
2 punti
-
Il Gianicolo e’ un Colle di Roma dal quale si gode , dal pianoro dove sorge il grande monumento a Giuseppe Garibaldi , una panoramica unica della parte storica della Citta’ , veramente fantastica e praticamente completa ; il Colle e’ alto attualmente quasi 90 metri , ma nell’ antichita’ doveva superare abbondantemente i 100 metri in altezza a causa dell’ innalzamento attuale del livello stradale sotto il Gianicolo e di tutta la Citta’ moderna rispetto all’ antica ; il Colle sorge sulla riva destra del Tevere e stranamente in antico non rientrava nei canonici sette Colli di Roma , forse perche’ appartenuto in origine agli Etruschi , esso fa corpo unico con il Colle Vaticano che insieme al Gianicolo erano Colli estranei alla Roma dei Re in quanto la Citta’ antica era distesa solo sulla riva sinistra del Tevere ; i due Colli insieme formano una muraglia naturale verso Nord Ovest . Sembra che il nome del Colle secondo la tradizione derivasse dal Dio Giano che vi avrebbe fondato sul pianoro del Colle un centro abitato dagli Aborigeni nella lontana antichita’ e conosciuto con il nome di Janiculum ; in realtà pare che in relazione a questa divinità , sul Gianicolo esistesse solo un altare dedicato al Dio oppure un sacello dedicato ad uno dei suoi figli avuti dalla Ninfa Camese , chiamato Tiberino . Una grande area del Gianicolo era coperta da boschi sacri , forse dedicati con un Tempio all' antica divinità Furrina . Un secondo villaggio , o forse l’ unico , perche’ siamo in piena protostoria quindi non esistono documenti scritti ma solo scarsi ed incerti reperti archeologici , era presente ai piedi del Colle nella zona pianeggiante di Trastevere dove oggi e’ situata piu’ o meno Piazza Mastai . Il Colle Gianicolo , situato sulla riva destra del Tevere in territorio appartenuto agli Etruschi , sarebbe stato occupato e annesso a Roma dal Re Anco Marzio che l' avrebbe fortificato , in quanto chi teneva il Colle , riusciva a dominare dall’ alto la Citta’ , era collegato ad essa tramite il Ponte Sublicio originariamente in legno , sul quale doveva passare l' antica strada dell’ epoca dei Re che provenendo dall' Etruria attraversava il Colle e che in seguito diventò la Via Aurelia antica ; nel II secolo a.C. questa antica strada partendo da Roma si congiungeva prima di arrivare alla Porta Aurelia delle Mura Aureliane sulla sommita’ del Gianicolo , mentre l’attuale Porta San Sebastiano si trova alcuni metri piu’ avanti dell’ antica Porta Aurelia , con la Aurelia Nova che tramite le moderne Via della Lungara prima , che costeggia il Tevere passando sotto il Gianicolo e poi con Via della Lungaretta che ricalcano Vie antiche , saliva al Gianicolo . All’ inizio di Via della Lungara , sotto il Gianicolo , si trova la Porta delle Mura Aureliane , chiamata Settimiana , due parole su questa Porta : La Porta Settimiana costituisce uno dei tre vertici , quello rivolto a settentrione , aperto verso la zona del Colle Vaticano di quella specie di triangolo che la cinta muraria edificata dall’imperatore Aureliano compiva arrampicandosi sul Gianicolo fino alla sommita’ , per racchiudere l’area di Trastevere . La Porta si trova all’inizio dell’attuale Via della Lungara , ed è una delle tre porte sulla sponda destra del Tevere , le altre sono la Porta Portuense e la Porta Aurelia , la Settimiana e' l’ unica delle tre che sia rimasta pur nelle successive ristrutturazioni e riedificazioni , esattamente nel posto in cui era stata costruita da Aureliano . Diverse sono le ipotesi sul significato del nome , potrebbe derivare da un’etimologia legata al fatto che si trovasse a Settentrione del vicino Tempio di Giano , da cui il nome del Colle . Le ipotesi più recenti prendono invece in considerazione la possibilità che il nome derivi dalla vicinanza con qualche monumento dell’ epoca dell’imperatore Settimio Severo o forse era l’ingresso agli Horti di Geta , i giardini di proprietà di suo figlio . Non è rimasta comunque alcuna traccia o indicazione della struttura architettonica originaria , che forse consisteva in una semplice posterula più che una vera Porta . Dopo un restauro della strada della Lungara operato da papa Niccolò V nel 1451 , proprio per la notevole importanza acquisita da quella strada che conduceva a San Pietro , nel 1498 Papa Alessandro VI Borgia riedificò la porta ampliandola , forse anche rialzandola rispetto al livello originario e conferendole l’aspetto attuale coma si presenta oggi . Quando poi, nel 1643 le nuove Mura Gianicolensi volute da papa Urbano VIII abbatterono quasi tutto il tratto delle antiche Mura Aureliane evidentemente fatiscenti sulla destra del Tevere , la porta Settimiana venne inglobata al loro interno e perse così ogni ruolo sia militare che di accesso . Tornando al Colle , nel 477 a.C. gli Etruschi dopo aver sconfitto l’ esercito romano nella battaglia del Cremera , composto dalla sola Gens dei Fabii , formato sembra da 300 individui e condotto dal Console Tito Menenio Agrippa Lanato che era accorso da Roma in aiuto , stabilirono un accampamento fortificato sul Gianicolo da dove partivano per razziare la campagna romana . Il Colle fu riconquistato l'anno successivo dai Romani a seguito e conclusione della decennale battaglia combattuta e vinta contro i Veienti. Il Gianicolo rimase sempre escluso dalle antiche mura serviane , ma all’ epoca di Aureliano quando Roma fu cinta dalle sue mura , venne nella parte piu’ alta , parzialmente incluso nelle Mura Aureliane . Un' altra area di culto , più tarda , è il Santuario Isiaco sulla pendice orientale del Colle , dove oggi si trova la Via Dandolo vicino Villa Sciarra , il sito è caratteristico , purtroppo poco curato e praticamente sempre chiuso ; tutti i reperti archeologici qui rinvenuti sono attualmente esposti nella collezione egizia di Palazzo Altemps a Roma . Nella Roma antica sul Gianicolo vi erano gli Horti di Geta , fondati dal padre Settimio Severo , occupavano il pianoro del Colle e il pendio verso il Tevere , nel terreno ora occupato dalla Villa Corsini dove oggi si trova l’ Orto Botanico di Roma che si estende per 12 ettari , dal Convento di Sant’ Onofrio e da Villa Lante . Al tempo di Papa Urbano VIII durante la costruzione delle nuove Mura , venne trovata una statua in bronzo di Settimio Severo , mentre nel 1857 vennero scoperte tre stanze con stupendi pavimenti in marmo e pochi anni dopo varie colonne in marmo cipollino , capitelli corinzi , e una statua in marmo femminile seduta . Infine nel giardino di Sant’ Onofrio , nella Passeggiata del Gianicolo , esiste ancora anche se malconcia per la veneranda eta’ la Quercia del Tasso ( Torquato ) , sotto la cui ombra il poeta si ritirava per meditare e studiare . Questa famosa Quercia fu in parte abbattuta dall’ uragano dell’ Ottobre del 1842 , riparata e risistemata come la vediamo oggi , spuntarono in seguito diversi nuovi rami .1 punto
-
la mia è una ipotesi poiché in particolare la sigla dietro la testa necessita di una lettura accurata...sicuramente una moneta interessante che può riservare piacevoli considerazioni..... comunque sono certo che altri commenti e pareri non tarderanno ad arrivare.... colgo l'occasione per auguro un buon Ferragosto a tutti....1 punto
-
1 punto
-
Dopo i doverosi complimenti a @@pino per questo suo nuovo colpaccio inserisco questa............. @@vaio4ever Taglio: 2 Euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 642.624 Condizioni: BB Città: Comacchio (FE) Non riesco a caricarla dritta ???? Buon Ferragosto a tutti comunque......................... :D :D :D :D1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Mi ha risposto Stannard. Mi ha premesso che non conosce a fondo la monetazione in questione e che la maggiore esperta è sicuramente la Frey-Kupper. Comunque mi ha segnalato un suo importante recente articolo, intitolato "Coins and their use in the Punic Mediterranean: case studies from Carthage to Italy from the fourth to the first century BC", facente parte del volume di J.Crawley Quinn e N.C. Vella, The Punic Mediterranean. Identities and Identification from Phoenician Settlement to Roman Rule, Cambridge 2014. A pagine 84 - 85 ci sono questi brani: Quindi sostiene che i bronzi punici di piccolo modulo non avrebbero molto senso a circolare a Cartagine, ms più in Sicilia e che il tipo anonimo con testa virile/granchio anepigrafe è stato trovato in buon numero a Mozia e soprattutto a Marsala, che quindi sarebbero il luogo di coniazione (come indicato dal Calciati ai nn 9 e 10). Però questo esemplare trovato assieme al bronzo di Irnthi sembra avere caratteristiche un po' particolari e si avvicini invece ad altre emissioni con leggenda punica come descritto dal Muller. Mi sa che scriverò direttamente alla Frey-Kupper per conoscere meglio il suo punto di vista e se può essere comunque assimilato a un bronzo di Motya (che però pesa intorno a 2 grammi). L'ho conosciuta alcuni anni fa ed è una signora svizzera di grande preparazione e gentilezza.1 punto
-
Aiuto..comunque per la Francia stai tranquillo.Commemorera' gli Europei di calcio(che non vincera';)) E secondo me e' anche giusto commemorarli. A maggior ragione in quanto paese organizzatore.1 punto
-
Il lungo tratto della Via Appia antica da Benevento a Brindisi secondo il Pratilli , suddiviso in due fogli . Confronto moderno tra l' Appia antica e la Via Traiana alla diramazione di Benevento fino a Brindisi . Della Via Traiana purtroppo rimangono poche tracce e un Ponte , le maggiori ben visibili sono quelle esposte sopra in foto che attraversano la vecchia citta' di Egnazia in Puglia . Le due originali Colonne in pietra locale che monumentalizzarono il termine della Via Appia a Brindisi , davanti il Porto , di una purtroppo rimane solo la base .1 punto
-
Grazie a Legio per l'ennesima,ottima discussione proposta.Purtroppo siamo pochissimi a studiare Roma...1 punto
-
Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini :( Citazione d'obbligo, così come i complimenti per questa interessantissima discussione. petronius :)1 punto
-
"Quassù, col rettilineo maniacale dell'Appia che pare bronzo fuso nel controluce della piana caudina, l'appassionata Marianna Franco, archeologa della soprintendenza di Roma, ci fa il censimento dei siti dell'Appia, quasi sempre ri-tombati per assenza di fondi. Lastricati originali a Messercola, a Santa Maria a Vico, ad Acqua Vitale. Una grandissima villa ai piedi del Taburno, coperta da un cimitero. E ancora taverne diventate masserie, mansiones dilapidate dal tempo. Il nostro viaggio entra in una terra incognita." http://www.repubblica.it/cultura/2015/08/14/news/alla_ricerca_dell_appia_perduta_la_magia_delle_mamme_che_scalzano_padre_pio-120974315/ petronius :)1 punto
-
1 punto
-
Ciao @@Druso Galerio , perché scusarti ? nel nostro campo e in tutti , nessuno conosce tutto di tutto . La bella Porta Portuense , venne purtroppo demolita perché rimase fuori delle nuove mura papali erette nel 1643 , piu' arretrate di quasi 500 metri , 493 esattamente e perse cosi' ogni importanza militare . La nuova Porta di cui sopra vedi la foto esterna e interna si chiamo' Porta Portese , nome che porta ancora oggi . Alcuni Papi , nel nostro caso Urbano VIII , arrecarono purtroppo alla Roma antica danni irreparabili , ciao Claudio1 punto
-
mi sembra strano che sia un bottone, con la data. la foto è da capovolgere come nel gettone del link http://coinquest.com/cgi-bin/cq/coins?main_coin=9602 la mia ipotesi è che fosse una moneta o un gettone, trasformato in bottone. bisognerebbe conoscere il diametro e il taglio.1 punto
-
@@Rex Neap,la forma dello stemma ché è uguale a quello del grano 1636 classificato dal P.R. 68 e dal MIR 2611 punto
-
@@tornese71 datti da fare, perchè qui c'è una questione da risolvere. :good:1 punto
-
Metallo: mistura(?) peso: 2,4 grammi diametro: 16-17 mm Leggenda: + I.A.N.V.A. CVNRAD.REX. chiedo l'aiuto degli esperti della monetazione genovese per una esatta catalogazione, ringrazio fin d'ora1 punto
-
1 punto
-
Pensa, Mario, se dopo che se ne erano andati ti giravi e sul tavolo il testone non c'era più... Anche lì, in qualche modo, voleva dire che avevi fatto breccia.... :p1 punto
-
Ieri sera su Rai storia guardavo dalle 22.30 una trasmissione in cui parlavano della storia di Milano ed in particolare proprio il periodo sforzesco di Ludovico il Moro. Hanno pure fatto vedere una medaglia di Filippo Maria Visconti ( credo ) e un testone o progetto di esso del Moro. Ovvio solo le immagini hanno mostrato, senza alcuna descrizione dei 2 oggetti in questione. Penso che se quel ragazzo avesse occasione di vedere quel filmato senz' altro tornerebbe a trovati Mario per sentire altre storie sulle monete milanesi.1 punto
-
Mario buon giorno concordo pienamente con te e conosco gli impegni che hai nella divulgazione della storia e della numismatica ed anche i regali copiosi che favorisci ai giovani e meno giovani che si avvicinano con curiosità a questa nostra "malattia" ma un testone di Gian Galeazzo...ci sei andato "di sgancino"...comunque dai, siamo tutti con te, ancora buon ferragosto1 punto
-
I marchi di orafi/argentieri e commercianti nello stesso settore sono tutti registrati. Qui ho trovato la migliore risorsa on-line che a tutt'oggi è abbastanza lacunosa: http://www.silvercollection.it/SILVERSMITHSAL1.html dove ho anche appreso che un tempo veniva edito un annuario delle ditte orafe esistenti con il relativo punzone. Attualmente ho trovato l'elenco aggiornato on-line solo di quelle della provincia d'Arezzo: http://www.ar.camcom.it/modules/wfdownloads/singlefile.php?cid=61&lid=243 Comunque non sono questi i marchi che intendevo..... ma quelli impressi dalle ditte su produzioni anche di metallo non nobile. Dato l'elevato numero di produttori di medaglie, spille e trofei vari che vi sono in Italia credo che sia un'impresa immane schedarli tutti, o almeno che appone un marchio di riconoscimento! Se però qualcuno avesse delle notizie in merito, queste saranno sempre bene accette.1 punto
-
Per il momento c'è anche il box che contiene credo 5 monete dato che costa 50 euro, ma vista la tiratura di 50000 pezzi unc è probabile che a fine serie facciano anche i sacchetti di stoffa. Sfuse sul sito non sono menzionate.1 punto
-
______________ 1942 Newfoundland (Terranova) Giorgio VI° (1895-1952) 1 Cent. - Bronzo1 punto
-
La legenda YLLYCCI, quanto meno dalla foto, non la vedo. Però direi proprio che si tratti di un bronzetto coniato "à l'oiseau" dei Senoni. Con una foto migliore si potrebbe forse arrivare ad individuarne con precisione il tipo, per quanto la conservazione non sia eccelsa. Al rovescio non é rappresentata una testa ma, come la prima impressione aveva ben individuato, un uccellaccio, di specie non bene identificabile (tanto che la serie viene dalla letterattura francofona genericamente definita "à l'oiseau") nel quale la caratteristica stilizzazione delle "ali" é ben individuabile. La serie é abbastanza complessa, con varie legende, con un'iconografia variata, ma sempre ben caratterizzata. Qui sotto due esempi, di due classi diverse (purtroppo non possiedo un YLLYCCI per confrontare).1 punto
-
Conosco la tesi di Cristina Crisafulli, un bellissimo testo che tra l'altro consulto spesso anche per la corposa bibliografia. Consiglio a tutti una sua lettura.1 punto
-
1 punto
-
Bellissima moneta! E la gradevole incisione si può ammirare al meglio nel nominale di dimensione maggiore! Personalmente in collezione ho i pezzi da 10, 20 e 50 centavos...ma mi manca ancora il Peso, è un pò di tempo che ne cerco un bell'esemplare ad un prezzo onesto! Si narra che la figura allegorica raffigurata al rovescio (gli Stati Uniti che lavorano per il futuro delle Filippine) sia la figlia dell'incisore del conio, di nome Blanca... :D Si tratta di una monetazione molto affascinante, ma un pò snobbata, anche negli USA...1 punto
-
1 punto
-
Ne posto una anche io : un 10 kopeks da quasi 70 grammi. ********************************************1 punto
-
Queste monete hanno fatto per Levante. Ho letto che in Livorno ci sono state molte falsificazioni. Ancora esempi.1 punto
-
esatto,non è strano che sia la legenda al dritto che al rovescio mancano della lettera I? forse è solo un caso, o forse no?1 punto
-
Effettivamente 1400 euro è un prezzo eccessivamente conveniente per questa moneta, per la quale non sarebbe osceno chiedere anche 1000 euro in più. Per cui o il venditore non conosce il reale valore del bene, o lo conosce benissimo e ti vuol fregare. Presta attenzione, e se hai modo, ritira personalmente la moneta, anche a costo di farti qualche lunga gita forzata. Il gioco dovrebbe valere la pena di perdere un pò di tempo e benzina ;)1 punto
-
@@Ciccio 86 @@Luca1984 Procedete Pure....................... :good:1 punto
-
Non sono quarto-secolista, ma lo stile del rovescio non mi convince proprio. Non mi sembra pertinente a quello della zecca di Siscia: basta osservare l'immagine seguente per farsi un'idea: stile delle lettere, del panneggio della veste... per non parlare della minuscola manina che regge la corona. Le due monete postate da @@luigi78 provengono comunque dallo stesso conio.1 punto
-
La prima medaglia è una devozionale di protezione,ovale, in bronzo/ottone, del XVIII sec.- D/ La testa di S.Anastasio Magundat, monaco persiano del VII sec.- La scritta del R non è molto comprensibile,solitamente fa riferimento al fatto che il volto del santo faceva fuggire il demonio e proteggeva dal mal di testa e le ossessioni. La seconda medaglia, devozionale,rettangolare,metallo? dovrebbe essere del primo novecento.- Credo ci sia rappresentata una Madonna seduta, incoronata,ma data la scarsa conservazione dalla foto non posso dirti di più?- Ciao Borgho.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Molti di noi hanno avuto buon divertimento con questo thread di esecuzione prolungata: Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) Purtroppo, suo formato rapido movimento non consente molta discussione delle singole monete. Mi ricorda di una particolare espressione idiomatica in inglese americano, adottato nell'uso generale del mondo del football americano: "tre iarde e una nuvola di polvere." Comunque, è divertente, ma occasionalmente alcuni piuttosto interessanti cose sembrano ottenere perso. Ecco uno, con una foto aggiuntiva: Il post è #1599 a http://www.lamoneta.it/topic/127762-monete-contemporanee-estere-dal-1800-a-oggi/page-64, e questa cosa è qualcosa che semplicemente non ci credo. :D v. -------------------------------------------------- Many of us have been having good fun with this long-running thread: Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) Unfortunately, its quick-moving format doesn’t allow for much discussion of individual coins. Reminds me of a particular idiomatic expression in American English, adopted into general use from the world of American football: “Three yards and a cloud of dust.” Anyway, it’s fun, but occasionally some pretty interesting things seem to get missed. Here’s one, with an additional photo: The post is #1599 at http://www.lamoneta.it/topic/127762-monete-contemporanee-estere-dal-1800-a-oggi/page-64 , and this thing is something I simply can’t believe. :D v.1 punto
-
il gigante va bene per le emissioni del regno d'Italia e della repubblica. Dato che mi sembri oggetto di acquisto impulsivo compulsivo ti consiglio di acquistarlo, così da imparare a muoverti in maniera autonoma. Per gli scudoni ti conviene prendere il krause, è un catalogo di monete mondiali suddiviso per secolo. Immagino che le tue siano per la maggior parte del 19° secolo e della prima parte 20° secolo. Ti conviene cercarlo online, si trova facilmente la versione scannerizzata.1 punto
-
Io ne ho vista una in vita mia.....da pochi minuti..... Però che esemplare ci mostri.....tanti complimenti....... Controllando sul catalogo delle prove e progetti di Attardi e Gaudenzi non vedo altre uscite..... dalla cassetta della banca.... ;)1 punto
-
I falsi del Meneghetti. di Ivan Mirnik e Giovanni Gorini Co-autore : Elisabetta CHINO. in Bolletino del Museo Civico di Padova (Padova), 80/1991: 321-357 (324-344). https://www.academia.edu/1945347/I_falsi_del_Meneghetti1 punto
-
1 punto
-
A fare "una domanda" nulla...a meravigliarsi del fatto che si commercino monete antiche, tanto.. Del resto, se esiste una licenza apposita, rilasciata dallo stato, se ne deduce che questa attività è legittima, regolamentata e controllata,...o no? Dal momento che lo stato, teorico proprietario secondo una errata comune credenza popolare di ogni moneta antica, concede il suo placet a questo commercio e, anzi, lo regolamenta, perché si dovrebbe continuare ad avere dubbi? Forse che se vai a comprare un fucile in una armeria, regolarmente licenziata, hai timore che quel negozio sia una attività illecita? Oppure vai in gioielleria col timore che i preziosi venduti siano di provenienza illecita?...non credo...allora, perché ogni volta che si parla di negozi, "REGOLARI" di monete antiche, si devono ancora leggere, nel 2015, queste colossali cazzate sullo starne lontani per precauzione, sul fatto che le monete, in fondo in fondo, sono tutte di scavo, quindi illecite e altre amenità del genere?...Intanto precisiamo due cose:_ le monete antiche sono anche quelle di Vittorio Emanuele terzo e della prima repubblica, per la legge...punto e basta....secondo...gli unici che hanno un tornaconto a perpetrare questa imbecille teoria sono quelli che vivono e prosperano sul commercio illecito, che così evitano il commercio regolare con tanto di attestati e tasse da pagare , e chi vive e tratta, illusoriamente sentendosi e facendo sentire sicuri, le suddette monete fino alla prima repubblica. E adesso NON vorrei dovermi ripetere più, avendolo già fatto "ad libitum" in tante altre discussioni fotocopia di questa: le monete di acquisto REGOLARE, presso COMMERCIANTI REGOLARMENTE AUTORIZZATI E LICENZIATI, SONO PERFETTAMENTE SICURE E DI LECITO POSSESSO E DETENZIONE.--PUNTO!..1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
