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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/15 in tutte le aree
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Ciao a tutti!! il caldo fiacca il forum, ma ecco qui una monetina bellina, giusto per non perdere il vizio, una piastra del 18 con conio basso, bordo integro, niente debolezze sul D/, qualche strappo sulla corona al R/, ma piuttosto godibile, voi che ne pensate? un saluto a tutti ;)nel taglio niente di anomalo, giglietto e dicitura giusta ;D4 punti
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Questo può ben essere, e infatti anch'io ho ripetuto più volte che le norme citate sono quelle che riguardano la mia regione, le Marche, ma possono essere diverse altrove. Per evitare possibili equivoci, tengo però a precisare ancora una volta che le differenze non riguardano la normativa fiscale, che discende da una legge dello Stato e non da leggi regionali o regolamenti comunali. Il limite di 5.000 euro annui per il volume d'affari e il fatto che gli hobbisti non sono tenuti a rilasciare nessuna documentazione fiscale agli acquirenti (scontrino, fattura, ricevuta fiscale), sono regole valide su tutto il territorio nazionale. petronius :)4 punti
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I mercatini d'antiquariato sono un pò come ebay, sottostanno a norme particolari che pongono limiti di valore della merce venduta, nonchè della tipologia della merce. Quanto citato da petronius è più che corretto, ci sono piccole differenze tra regione e regione, ma generalmente i limiti stabiliti sono quelli. Chiaro che girando i mercatini è evidente che molte persone questi limiti li ignorano bellamente, ma da lì a dire che sia tutto normale e che nessuno prima o poi effettuerà controlli e comminerà multe vuol dire essere leggermente fuori dalla realtà. Dalla mia esperienza diretta di frequentatore di mercatini, posso dire che in quello di Gonzaga, che frequento assiduamente, più di una volta è passata la finanza comminando multe pesantissime. I vigili possono pure chiudere un occhio (a volte anche due) perchè alla fine il mercatino porta gente e muove l'economia del comune dove si svolge, ma quando cominciano a girare voci di irregolarità si può star sicuri che prima o poi un bel giretto i finanzieri lo fanno, e in quel momento per gli irregolari sono volatili senza zucchero.3 punti
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USA 1 cent in acciaio placcato in zinco esigenze belliche costringono l'uscita di questa moneta, solitamente di rame. Per varie ragioni non ha avuto successo. La zincatura spesso incompleta, favoriva la corrosione (come si vede). In seguito alle proteste, la moneta è stata ritirata e si è tornati al rame. Tuttavia molti pezzi hanno continuato a circolare fino al 1960.3 punti
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Ciao. Ci fu un tempo in cui il valore riportato sulle monete d'oro (ma anche su quelle d'argento) era esattamente il valore a cui quelle monete venivano scambiate e utilizzate Il "valore facciale" era quindi corrispondente al valore monetario. Poi, il prezzo dell'oro e dell'argento cominciò a salire, "falsando" così il valore intrinseco delle monete rispetto al loro valore facciale. A quel punto, non aveva più senso utilizzare monete il cui valore intrinseco (leggasi contenuto d'oro o d'argento) superava di gran lunga il valore estrinseco (leggasi valore facciale). Questo fenomeno può accadere tutte le volte che nella monetazione si impiegano metalli nobili anziché moneta fiduciaria (per semplificare: la carta), Saluti. M.3 punti
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Caspita allora io sono quello fortunato che: 1- ha visto dal vivo l'arresto (o più probabilmente l'accompagnamento in commissariato) di un hobbysta a Cesena...... 2- il rilascio di una multa molto salata a Pissignano (PG)...... 3- dei controlli della finanza sul materiale esposto sui banchetti ad Ancona, Arezzo, Perugia..... Non è che porterò un po' sfiga io a questi poveri cristiani che mantengono le loro famiglie con 5.000 € mensili, o scusate il lapsus volevo dire annuali ?!? :rofl: PS: apparte no....semmai a parte; questo potrebbe andar bene solo al Licceo clasico (cosa che mi è per davvero capitata di vedere e leggere qualche anno fa sull'intestazione di alcuni plichi contenenti libri di testo ed altro materiale didattico diretti proprio al mio istituto).2 punti
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Si, si usano entrambi i termini...-però io trovo più rispondente "spina di pesce" perché i "rami" che si distaccano dal corpo centrale, sono contrapposti una all'altro, come nelle lische, mentre nei rami, i ramoscelli che si staccano dal fusto sono alternati, di solito...2 punti
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Chi vende ai mercatini come hobbista deve sottostare a delle regole che sono, grosso modo, quelle da me descritte al post #9. Possono variare in qualche punto da regione a regione, ma la sostanza è sempre la stessa (in particolare la normativa fiscale è, ovviamente, uguale dappertutto). Chi compra non ha nessun obbligo. Le norme da me citate sono recenti, risalgono ad appena due anni fa, è quindi possibile che in precedenza valesse quanto scritto da @@Edofall, e che partecipare ai mercatini fosse più semplice. Ma dal 2013 non è più così, e questo sicuramente vale anche per la sua Regione (presumo il Lazio). petronius :)2 punti
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Non è malfidenza è sano pragmatismo: di una moneta del genere non si entra in possesso casualmente, si compra consapevolmente o la si tramanda in famiglia di generazione in generazione gelosamente e con cognizione di causa (= cassetta di sicurezza in banca / cassaforte). Saluti Simone2 punti
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______________ 1943 Uruguay Presidente dal 1938 al 1947 ______ Juan Josè de Amèzaga (1881-1956) - Raffigurato sulla moneta José Artigas (1764-1850), Eroe dell'Indipendenza uruguaiana - 50 Centesimos - Argento .7002 punti
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Pezzo di ½-yuan di anno 31 (1942) della Repubblica di Cina, a moneta di rame-nichel 28 mm di diametro e peso 9,06 g. È tempo di guerra rame-nichel, da quello che ho ' ve leggere, con un contenuto di nichel di solo il 18%. La monetazione frazionale di Repubblica cinese completo era stata rinnovata nel 1936 con un pezzo di 20-fen di nichel viene installato come suo alto valore. (Un pezzo di 50-fen qualcosa di misterioso si presume sia stato coniato dalla zecca di San Francisco a quel tempo, in argento, ma i 6.480.000 pezzi che sono stati segnalati sembrano essere...beh, manca.) In ogni caso, il debutto di 1942 di questa denominazione ½-yuan (o 50-fen) rappresenta qualcosa di un'ultima resistenza per l'monete di GMII della Repubblica cinese. Questo primo anno ½-yuan datato 1942 (anno 31), è stato coniato circa il tempo l'inflazione di solito tempo di guerra è diventato un'inflazione disastrosa tempo di guerra. Un pezzo di 50-fen come questo, era stata introdotta nel ' 36 esso come una parte della riforma generale della monetazione della Cina, avrebbe comprato minori a corsa in risciò Shanghai. Per il momento che questa moneta è apparso in realtà, tuttavia, era una storia molto diversa. Gran Bretagna e negli Stati Uniti era stato attaccato dai giapponesi e l'esistenza privilegiata, un po' surreale di "Stranieri enclave" di Shanghai era un fine. (Fine del 1942, quello stesso risciò corsa costo qualcosa come 400 yuan, o circa 800-volte tanto). Non sorprende, quindi, che questa nuova moneta da ½-yuan sarebbe di breve durata, durata solo quest'anno e il prossimo. La 1943 50-fen avrebbe coniata in numero molto più piccolo (4.000.000) di questo '42 (57,000,000). E fu la fine. L'inflazione era così veloci che avevano ripreso a monete; solo carta moneta aveva una possibilità di muoversi così in fretta. :) v. ----------------------------------------------- The Republic of China’s year 31 (1942) ½-yuan piece, a copper-nickel coin 28mm in diameter and weighing 9.06g. It’s wartime copper-nickel, from what I’ve read, with a nickel content of just 18%. The Chinese republic’s fractional coinage had been revamped in 1936 with a nickel 20-fen piece being installed as its high-value. (A somewhat mysterious 50-fen piece is alleged to have been coined at the San Francisco mint about that time, in silver, but the 6,480,000 pieces that have been reported seem to be…well, missing.) At any rate, the 1942 debut of this ½-yuan (or 50-fen) denomination represents something of a last stand for the WWII coinage of the Chinese republic. This first-year ½-yuan dated 1942 (year 31), was coined about the time the usual wartime inflation became a disastrous wartime inflation. A 50-fen piece like this one, had it been introduced in ’36 as a part of the general reform of China’s minor coinage, would have bought a Shanghai rickshaw ride. By the time this coin actually appeared, however, it was a very different story. Britain and the United States had been attacked by the Japanese and the privileged, somewhat surreal existence of Shanghai’s “foreign enclave” was at an end. (By late 1942, that same rickshaw ride cost something like 400 yuan, or about 800-times as much.) It isn’t surprising, then, that this new ½-yuan coin would be short-lived, lasting only this year and the next. The 1943 50-fen would be coined in much smaller numbers (4,000,000) than this ’42 (57,000,000). And it was the end. The inflation was so fast-moving that coins had been overtaken; only paper money had a chance of moving that fast. :) v.2 punti
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Ciao ragazzi, ci è stato comunicato che è venuto a mancare l'utente topgun2372 . Un utente serio , che aveva dato il suo contributo al forum ,difatti è nella hall of fame degli euro oscar di qualche anno fa . E' sembrato giusto comunicarlo , è venuto a mancare un membro di questa sezione, e anche se quasi tutti non ci conosciamo di persona tra di noi , dà sempre tristezza ricevere alcune notizie riguardo questo grppo di amici virtuale .1 punto
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Ho visitato a Brescia la mostra in oggetto con il sottotitolo " un incontro di culture III -I sec. A.C." che ripercorre l'evoluzione dei rapporti tra la potenza emergente di Roma e le genti che abitavano la pianura padana, Etruschi, Celti, Veneti, culminati con la loro completa romanizzazione. Si tratta di una Mostra non molto grande ma molto suggestiva con pezzi provenienti da varie località della pianura padana tra i quali vi sono anche monete, sia singole, provenienti da Tombe sia in forma di tesoreria monetali. Ho scattato fotografie dei quattro tesoretti esposti e devo dire che, unica pecca dell'allestimento, non ho trovato spiegazioni dettagliate sui tipi monetali ma solo le descrizioni generiche del periodo e del luogo. Purtroppo non è facile trovare Mostre in cui le monete abbiano il giusto rilievo che meritano. Comincio con postare l'immagine del tesoretto di Dracme celtiche trovato a Manerbio, provincia di Brescia, e datato alla seconda metà del II sec. A.C.1 punto
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Riporto un mio breve appunto a commento di questo bronzo ripreso dalla discussione sulle monete di Alessandro Magno. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. Æ 1/2 Unit (3.97 g, 12h). Salamis mint. Struck under Nikokreon, circa 323-315 BC. Macedonian shield, boss decorated with gorgoneion / Macedonian helmet; kerykeion to lower left. Price 3158; Liampi, Chronologie 170-92. Good VF, black patina. E’ uno dei bronzi di tipologia ‘Scudo macedone’ che presentano al diritto appunto questo scudo, a volte chiamato episema che è il nome greco del simbolo di una determinata città o clan posto al centro dello scudo dei suoi soldati. L’episema sugli scudi aveva per gli antichi Greci lo stesso significato simbolico di una bandiera. Le varianti del diritto differiscono per il simbolo al centro dello scudo che può essere il fulmine, la clava, la stella, la fiaccola, l’ascia bipenne (labris), il globetto (omphalos), il caduceo, la testa di Eracle, la testa di Medusa. Sul rovescio dei bronzi è raffigurato l’elmo macedone decorato con lunga criniera di cavallo, sotto il quale si può trovare il marchio di zecca. Le iniziali B-A ai due lati dell’elmo sono l’abbreviazione di BASILEOS ALEXANDROY, cioè “Del re Alessandro”, sottinteso ‘moneta’. Bronzi del tipo ‘Scudo macedone’ furono emessi anche dai successivi sovrani macedoni compreso Perseo, l’ultimo re di Macedonia che secondo Katerini Liampi regnò nel periodo ca 179-168 a. C. Prima di Liampi le monete di questo tipo erano generalmente attribuite al periodo di interregno anonimo ca 288-277 a. C., con la scritta B-A interpretata come le prime due lettere di BASILEOS (re) piuttosto che la prima lettera di BASILEOS e la prima lettera di ALEXANDROY (di Alessandro). Il Price ha datato questi bronzi dall’inizio dell’ultima parte della vita di Alessandro (ca 325 a. C.) con termine a ca 310 a. C. Più tardi Liampi dedusse sulla base di nuove scoperte di tesoretti che essi erano coniati già dal 334 a. C. e conseguentemente l’SNG di Monaco li ha datati nel periodo ca 334-310 a. C. apollonia PS. Grazie per il catalogo della Liampi.1 punto
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Non so se Roma sia zona franca o no ( temo di si purtroppo insieme a molte altre zone del Nord e del Sud ). Spero che definire il nostro paese " gloriosa nazione " sia ironico, a meno che non ci si riferisca al periodo dell' antica Roma o del Rinascimento. La mia è opinione personale e spero di non offendere nessuno....1 punto
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http://www.acsearch.info/search.html?id=1467824 RIC Vb 143 (Lugdunum): IMP C M CASS LAT POSTVMVS P F AVG, busto radiato con drappeggio e corazza rivolto a destra. Al verso LAETITIA AVG, Galea rivolta a destra o sinistra.1 punto
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Giulia Mamea? Direi un doppio sesterzio di Postumo, al verso una prua di nave,1 punto
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Riprendo questa discussione per segnalare un altro esemplare, a prima vista dello stesso stampo, in vendita sulla baia (#291541580826): Con questo siamo almeno a 3 esemplari distinti...1 punto
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Vediamo... l'esergo inizia con SM... e vedo una stella alla fine, confermi? Direi RIC VII 137, zecca di Heraclea, esergo SMHA (A, B, gamma, delta) stella.1 punto
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Complimenti, bellissima passione quella del suonare la fisarmonica; specialmente una "Paolo Soprani"! ;)1 punto
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la seconda immagine è di un tesoretto in argento proveniente d Enemondo ( Udine) II sec. A.C. di cui non è citata la topologia monetale ma che, data la zona di provenienza potrebbe essere attribuibile ai Veneti1 punto
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Ho fatto qualche ricerca... ed ecco il risultato: SAMMLUNG GALLISCHES SONDERREICH – BECKER’SCHE NACHAHMUNGEN Tetricus I, 271-274. “Quinar”. IMP C TETRICVS AVG. Drap. Panzerbüste von vorn, leicht n. rechts gewandt. Rv/ VOTIS DECENNALIBVS. Victoria n. rechts stehend, den Fuß auf Globus gesetzt; sie halt einen Schild auf den sie mit der Rechten ein X schreibt. vgl. Schulte Q1. Hill 248. FDC Carl Wilhelm Becker (1772-1830) interessierte sich früh für antike Münzen und handelte dann damit. Nachdem sich der Verdacht verdichtete, dass Becker auch Fälschungen verkaufte, gab Becker ganz offen zu, dass er Stempel schnitt und Münzen prägte mit dem Ziel, Sammlern gute Kopien von herausragenden Stücken zu liefern, deren Originale für die meisten unerreichbar wären. Sämtliche Beckerschen Fälschungen sind nach D.F. Hill, Becker the Counterfeiter Part II (1925) zitiert. Qualche piccolo dettaglio biografico: Born in 1772, he was making fake coins and other antiquities as early as 1806, apparently as a sideline to a trade in genuine antiquities. His buyers were the wealthy princes of Europe, who filled their cabinets with Becker’s work. George F. Hill explored the 360 or so examples of fake Greek coins created by Becker in Becker the Counterfeiter, published in 1924. “Some of his efforts are of course wide of the mark; but others are as near to the original as anything that his successors have produced,” Hill wrote. Besides Greek coins, Becker also produced fake Roman, medieval and modern coins. While many of the Greek coins were in bronze, he used silver and gold for his fakes, as well. Although Becker was periodically accused of forgery, he defended himself by claiming his productions were “instructive” in nature and never sold with the intent to deceive. Notes found in his diary after his death suggest this was not quite true, as Hill provides multiple instances where examples were sold through third parties at or near full prices. The deception even extended to the metal that he used — when available, Becker acquired cheap ancient coins to serve as the planchets for new creations because the coins were of the right metal and weight, and had an aged look and feel. Mi piacerebbe capire se si tratta dello stesso conio e quindi se è una creazione riconducibile a Becker oppure se a sua volta si tratta di una copia.1 punto
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Usmate era volgarmente chiamata "Osio" perché, nel triste periodo della dominazione spagnola, feudatari di Usmate erano, appunto, i conti Osio, fra i quali Gian Paolo Osio padre di Egidio, il seduttore della famosa Monaca di Monza ricordata dal Manzoni ne "I promessi sposi". Egidio signoreggiava e tiranneggiava commettendo, impunito, orribili delitti; per uno di questi, però, l'Osio e i suoi bravi furono citati a rendere conto. Non essendo comparsi davanti alla giustizia e dubitando che fossero nascosti nel castello di Usmate, questo fu distrutto fino alle fondamenta nell'anno 1608, e il perfido conte venne, in seguito, ucciso da un suo amico, nella cui casa si era rifugiato. Lo stemma adottato dal Comune “rievoca gli antichi blasoni delle famiglie ricche e potenti che risiedevano in Usmate Velate, dominando in paese e dintorni per proprietà e potere” e si compone di tre sezioni o fasce: dall’alto, la prima raffigura un martello (ponzone) fra due ali, di colore rosso su fondo oro, simboli degli antichi stemmi delle famiglie Ala e Ponzone (proprietarie della villa ora sede della scuola Fracaro); la sezione centrale presenta tre stelle d’argento a sei punte su fondo azzurro, ricavate dallo stemma della famiglia Osio (proprietaria di un palazzo ormai distrutto); la sezione sottostante riproduce una scacchiera a quadri argento e rosso, presente nello stemma della famiglia Barbiano di Belgioioso (proprietaria dell’attuale villa Scaccabarozzi). Lo stemma è poi completato da una corona d’argento e da due frasche, una di quercia e una di alloro, tipico festone ornamentale dei Comuni. apollonia1 punto
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_________________ 1943 Souther Rhodesia Giorgio VI° (1895-1952) 1/2 Penny - Bronzo1 punto
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Non si tratta di una medaglia devozionale ma credo di un coperchietto per contenitore di rosario,cosi a prima vista mi sembra in argento ma potrebbe essere anche di metallo bianco.Sopra vi è raffigurata la Madonna di Pompei tra S. Domenico di Guzman e S. Caterina da Siena, databile prima metà del XX sec. Ciao Borgho.1 punto
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Medaglia in bronzo del 1890 del diametro di 28,5 mm. per l'Associazione di Mutuo Soccorso di Bacoli, ridente cittadina balneare e lagunare in provincia di Napoli in zona Campi Flegrei.1 punto
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Grazie per averla postata, avevo visto anch'io questa moneta in asta, sarebbe bello che venisse acquistata e messa al suo posto nella collezione della zecca.1 punto
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Medaglia premio da 36 mm in bronzo. Più Terra di Lavoro di questa non è possibile, ma guardate al dritto .... la firma dell'incisore romano Filippo Speranza https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Speranza , resta da capire se il luogo di coniazione sia Roma o meno. Era da tanto che ce l'avevo e me ne sono accorto solo ora, eheheh, la cosa si fa interessante, a parer mio la medaglia risale alla fine dell'800. Spero di avervi fatto cosa gradita mostrandovela. Medaglie dello Speranza di interesse territoriale non si vedono tutti i giorni.1 punto
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Ero con il cell...avevo letto che era il 5 lire dell'11....perchè impossibile dicevo..... Certo....ora dopo aver letto bene...... ;)1 punto
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A mio parere una medaglietta celebrativa priva di valore artistico,è un ricordo che per ora vale poco più del suo peso in argento il metallo è quasi al suo massimo grado di purezza(il max è 999.9)quindi ci tengo ad aggiungere che è un bel ricordo e probabilmente fra qualche decennio il suo valore sarà sicuramente maggiore, non aspettarti nulla di che ovviamente..ma se io fossi in te la custodirei gelosamente ; ) Il titolo 986 è spesso usato nelle medaglie vaticane ma anche commemorative e celebrative di vario genere come le olimpiadi, ciao spero di esser stato d'aiuto.1 punto
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Ciao a tutti, riferendosi ai centesimi snobbati, io da tanti anni ho una scatolina dove butto le monetine che trovo in terra, o resti lasciati nella macchinetta del caffè o altro (meglio se 5 euro come l altro giorno), parto il primo gennaio e dopo il 31 dicembre mi compro una monetina che manca. Tutti gli anni fo sui 30/40 euro, mi permetto un acquisto in più che non pesa sul bilancio familiare. Nel file prezzi che ho la moneta risulta pagata "gratis". Lanotte1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2012 Tiratura: 700.000 Condizioni: BB++ Città: Milano1 punto
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Salve@@Lay11,ho notato per caso questa discussione, sono anch'io in possesso di questa medaglietta,io sono di Lecce, ricordo che in occasione della fine dei lavori di restauro della facciata di S.CROCE fu portata all'interno del palazzo adiacente la chiesa una antica macchina della zecca che coniava sul momento le medagliette,io la presi praticamente dal conio, fu una bella sensazione , e se non erro costava 5000 lire,il dubbio e' conseguenza dell'emozione del momento,ma credo di ricordare bene,posso dirti anche che ne furono coniate un buon numero non so quante ma bisognava fare la fila per averla.1 punto
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Penso sia solo un problema di taratura della bilancia... è un modello low cost e a volte sbaglia sul secondo decimale di uno o due punti. :) Grazie per il contributo!1 punto
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Questa medaglia napoletana è una chicca: coniata a Napoli dalla ditta Olivieri, misura mm.32 ed è per la Società Operaia Cattolica Leone XIII di Marano di Napoli (un comune a nord della città partenopea). A questo punto chiederei aiuto a qualche esperto di storia locale e di medaglistica papale perchè avrei un paio di quesiti da porre: fermo restando che possa essere una medaglia coniata tra il 1878 e 1903, ci sono notizie in merito a questa società operaia? Ma il quesito più intrigante è questo: se tale società napoletana è intitolata al santo padre Leone XIII, è possibile che sia stata posta sotto la protezione della Chiesa? Se così fosse andrebbe considerata automaticamente una medaglia pontificia, dico bene? Vi prego di correggermi se sbaglio, grazie mille a tutti. @@fabio22 @@renzo1940 @@Lord_Acton1 punto
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REGGIO EMILIA FEDERAZIONE CATTOLICA GIOVANILE / O CARO SAN GIUSEPPE PREGA PER NOI1 punto
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20 lire 1955 Prova tecnica di moneta FDC - base asta 35.000.000 di lire - aggiudicata 36.000.000 lire + d.a. 50 lire 1954 Progetto FDC - base asta 40.000.000 di lire - aggiudicata 42.000.000 lire + d.a. Solo una considerazione vorrei fare: chi ha acquistato queste monete le ha prese prima di tutto in buona fede (ignaro della provenienza illecita), alla luce del sole (pubblicate su un catalogo d'asta), e senza l'intervento a quel tempo, delle Autorità che sarebbero dovute intervenire. Dopo qualche anno queste monete diventano ricercate dalla Guardia di Finanza, con certezza di sequestro sicuro, e con un investimento monetario praticamente azzerato. La morale è che l'autore del furto o della sottrazione presso la Zecca rimarrà impunito (e ci avrà anche guadagnato), al collezionista finale invece il cerino, o meglio la bomba gli è esplosa in pieno. Forse dirò una sciocchezza: vista anche la colpa delle Autorità preposte ai controlli che non hanno vigilato in tutti questi anni o meglio decenni, lo Stato non dovrebbe acquisire la proprietà di queste monete tramite sequestro ma le deve acquistare, come hanno fatto gli ultimi collezionisti di queste prove e progetti.1 punto
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