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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/15 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti!! il caldo fiacca il forum, ma ecco qui una monetina bellina, giusto per non perdere il vizio, una piastra del 18 con conio basso, bordo integro, niente debolezze sul D/, qualche strappo sulla corona al R/, ma piuttosto godibile, voi che ne pensate? un saluto a tutti ;)nel taglio niente di anomalo, giglietto e dicitura giusta ;D
    4 punti
  2. Questo può ben essere, e infatti anch'io ho ripetuto più volte che le norme citate sono quelle che riguardano la mia regione, le Marche, ma possono essere diverse altrove. Per evitare possibili equivoci, tengo però a precisare ancora una volta che le differenze non riguardano la normativa fiscale, che discende da una legge dello Stato e non da leggi regionali o regolamenti comunali. Il limite di 5.000 euro annui per il volume d'affari e il fatto che gli hobbisti non sono tenuti a rilasciare nessuna documentazione fiscale agli acquirenti (scontrino, fattura, ricevuta fiscale), sono regole valide su tutto il territorio nazionale. petronius :)
    4 punti
  3. I mercatini d'antiquariato sono un pò come ebay, sottostanno a norme particolari che pongono limiti di valore della merce venduta, nonchè della tipologia della merce. Quanto citato da petronius è più che corretto, ci sono piccole differenze tra regione e regione, ma generalmente i limiti stabiliti sono quelli. Chiaro che girando i mercatini è evidente che molte persone questi limiti li ignorano bellamente, ma da lì a dire che sia tutto normale e che nessuno prima o poi effettuerà controlli e comminerà multe vuol dire essere leggermente fuori dalla realtà. Dalla mia esperienza diretta di frequentatore di mercatini, posso dire che in quello di Gonzaga, che frequento assiduamente, più di una volta è passata la finanza comminando multe pesantissime. I vigili possono pure chiudere un occhio (a volte anche due) perchè alla fine il mercatino porta gente e muove l'economia del comune dove si svolge, ma quando cominciano a girare voci di irregolarità si può star sicuri che prima o poi un bel giretto i finanzieri lo fanno, e in quel momento per gli irregolari sono volatili senza zucchero.
    3 punti
  4. USA 1 cent in acciaio placcato in zinco esigenze belliche costringono l'uscita di questa moneta, solitamente di rame. Per varie ragioni non ha avuto successo. La zincatura spesso incompleta, favoriva la corrosione (come si vede). In seguito alle proteste, la moneta è stata ritirata e si è tornati al rame. Tuttavia molti pezzi hanno continuato a circolare fino al 1960.
    3 punti
  5. Ciao. Ci fu un tempo in cui il valore riportato sulle monete d'oro (ma anche su quelle d'argento) era esattamente il valore a cui quelle monete venivano scambiate e utilizzate Il "valore facciale" era quindi corrispondente al valore monetario. Poi, il prezzo dell'oro e dell'argento cominciò a salire, "falsando" così il valore intrinseco delle monete rispetto al loro valore facciale. A quel punto, non aveva più senso utilizzare monete il cui valore intrinseco (leggasi contenuto d'oro o d'argento) superava di gran lunga il valore estrinseco (leggasi valore facciale). Questo fenomeno può accadere tutte le volte che nella monetazione si impiegano metalli nobili anziché moneta fiduciaria (per semplificare: la carta), Saluti. M.
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti, qualcuno può indicarmi di che moneta si tratta, grazie.
    2 punti
  7. Caspita allora io sono quello fortunato che: 1- ha visto dal vivo l'arresto (o più probabilmente l'accompagnamento in commissariato) di un hobbysta a Cesena...... 2- il rilascio di una multa molto salata a Pissignano (PG)...... 3- dei controlli della finanza sul materiale esposto sui banchetti ad Ancona, Arezzo, Perugia..... Non è che porterò un po' sfiga io a questi poveri cristiani che mantengono le loro famiglie con 5.000 € mensili, o scusate il lapsus volevo dire annuali ?!? :rofl: PS: apparte no....semmai a parte; questo potrebbe andar bene solo al Licceo clasico (cosa che mi è per davvero capitata di vedere e leggere qualche anno fa sull'intestazione di alcuni plichi contenenti libri di testo ed altro materiale didattico diretti proprio al mio istituto).
    2 punti
  8. Tutt'altra cosa vista da PC, per me qBB.
    2 punti
  9. Si, si usano entrambi i termini...-però io trovo più rispondente "spina di pesce" perché i "rami" che si distaccano dal corpo centrale, sono contrapposti una all'altro, come nelle lische, mentre nei rami, i ramoscelli che si staccano dal fusto sono alternati, di solito...
    2 punti
  10. Un applauso a @@Paolino67 per i "volatili senza zucchero" :rofl:
    2 punti
  11. Chi vende ai mercatini come hobbista deve sottostare a delle regole che sono, grosso modo, quelle da me descritte al post #9. Possono variare in qualche punto da regione a regione, ma la sostanza è sempre la stessa (in particolare la normativa fiscale è, ovviamente, uguale dappertutto). Chi compra non ha nessun obbligo. Le norme da me citate sono recenti, risalgono ad appena due anni fa, è quindi possibile che in precedenza valesse quanto scritto da @@Edofall, e che partecipare ai mercatini fosse più semplice. Ma dal 2013 non è più così, e questo sicuramente vale anche per la sua Regione (presumo il Lazio). petronius :)
    2 punti
  12. Non è malfidenza è sano pragmatismo: di una moneta del genere non si entra in possesso casualmente, si compra consapevolmente o la si tramanda in famiglia di generazione in generazione gelosamente e con cognizione di causa (= cassetta di sicurezza in banca / cassaforte). Saluti Simone
    2 punti
  13. ______________ 1943 Uruguay Presidente dal 1938 al 1947 ______ Juan Josè de Amèzaga (1881-1956) - Raffigurato sulla moneta José Artigas (1764-1850), Eroe dell'Indipendenza uruguaiana - 50 Centesimos - Argento .700
    2 punti
  14. Pezzo di ½-yuan di anno 31 (1942) della Repubblica di Cina, a moneta di rame-nichel 28 mm di diametro e peso 9,06 g. È tempo di guerra rame-nichel, da quello che ho ' ve leggere, con un contenuto di nichel di solo il 18%. La monetazione frazionale di Repubblica cinese completo era stata rinnovata nel 1936 con un pezzo di 20-fen di nichel viene installato come suo alto valore. (Un pezzo di 50-fen qualcosa di misterioso si presume sia stato coniato dalla zecca di San Francisco a quel tempo, in argento, ma i 6.480.000 pezzi che sono stati segnalati sembrano essere...beh, manca.) In ogni caso, il debutto di 1942 di questa denominazione ½-yuan (o 50-fen) rappresenta qualcosa di un'ultima resistenza per l'monete di GMII della Repubblica cinese. Questo primo anno ½-yuan datato 1942 (anno 31), è stato coniato circa il tempo l'inflazione di solito tempo di guerra è diventato un'inflazione disastrosa tempo di guerra. Un pezzo di 50-fen come questo, era stata introdotta nel ' 36 esso come una parte della riforma generale della monetazione della Cina, avrebbe comprato minori a corsa in risciò Shanghai. Per il momento che questa moneta è apparso in realtà, tuttavia, era una storia molto diversa. Gran Bretagna e negli Stati Uniti era stato attaccato dai giapponesi e l'esistenza privilegiata, un po' surreale di "Stranieri enclave" di Shanghai era un fine. (Fine del 1942, quello stesso risciò corsa costo qualcosa come 400 yuan, o circa 800-volte tanto). Non sorprende, quindi, che questa nuova moneta da ½-yuan sarebbe di breve durata, durata solo quest'anno e il prossimo. La 1943 50-fen avrebbe coniata in numero molto più piccolo (4.000.000) di questo '42 (57,000,000). E fu la fine. L'inflazione era così veloci che avevano ripreso a monete; solo carta moneta aveva una possibilità di muoversi così in fretta. :) v. ----------------------------------------------- The Republic of China’s year 31 (1942) ½-yuan piece, a copper-nickel coin 28mm in diameter and weighing 9.06g. It’s wartime copper-nickel, from what I’ve read, with a nickel content of just 18%. The Chinese republic’s fractional coinage had been revamped in 1936 with a nickel 20-fen piece being installed as its high-value. (A somewhat mysterious 50-fen piece is alleged to have been coined at the San Francisco mint about that time, in silver, but the 6,480,000 pieces that have been reported seem to be…well, missing.) At any rate, the 1942 debut of this ½-yuan (or 50-fen) denomination represents something of a last stand for the WWII coinage of the Chinese republic. This first-year ½-yuan dated 1942 (year 31), was coined about the time the usual wartime inflation became a disastrous wartime inflation. A 50-fen piece like this one, had it been introduced in ’36 as a part of the general reform of China’s minor coinage, would have bought a Shanghai rickshaw ride. By the time this coin actually appeared, however, it was a very different story. Britain and the United States had been attacked by the Japanese and the privileged, somewhat surreal existence of Shanghai’s “foreign enclave” was at an end. (By late 1942, that same rickshaw ride cost something like 400 yuan, or about 800-times as much.) It isn’t surprising, then, that this new ½-yuan coin would be short-lived, lasting only this year and the next. The 1943 50-fen would be coined in much smaller numbers (4,000,000) than this ’42 (57,000,000). And it was the end. The inflation was so fast-moving that coins had been overtaken; only paper money had a chance of moving that fast. :) v.
    2 punti
  15. Continuando con i gettoni delle provincie piemontesi : Gettone ditta Novara Villafranca d'Asti valore 50
    1 punto
  16. Ho visitato a Brescia la mostra in oggetto con il sottotitolo " un incontro di culture III -I sec. A.C." che ripercorre l'evoluzione dei rapporti tra la potenza emergente di Roma e le genti che abitavano la pianura padana, Etruschi, Celti, Veneti, culminati con la loro completa romanizzazione. Si tratta di una Mostra non molto grande ma molto suggestiva con pezzi provenienti da varie località della pianura padana tra i quali vi sono anche monete, sia singole, provenienti da Tombe sia in forma di tesoreria monetali. Ho scattato fotografie dei quattro tesoretti esposti e devo dire che, unica pecca dell'allestimento, non ho trovato spiegazioni dettagliate sui tipi monetali ma solo le descrizioni generiche del periodo e del luogo. Purtroppo non è facile trovare Mostre in cui le monete abbiano il giusto rilievo che meritano. Comincio con postare l'immagine del tesoretto di Dracme celtiche trovato a Manerbio, provincia di Brescia, e datato alla seconda metà del II sec. A.C.
    1 punto
  17. Riporto un mio breve appunto a commento di questo bronzo ripreso dalla discussione sulle monete di Alessandro Magno. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. Æ 1/2 Unit (3.97 g, 12h). Salamis mint. Struck under Nikokreon, circa 323-315 BC. Macedonian shield, boss decorated with gorgoneion / Macedonian helmet; kerykeion to lower left. Price 3158; Liampi, Chronologie 170-92. Good VF, black patina. E’ uno dei bronzi di tipologia ‘Scudo macedone’ che presentano al diritto appunto questo scudo, a volte chiamato episema che è il nome greco del simbolo di una determinata città o clan posto al centro dello scudo dei suoi soldati. L’episema sugli scudi aveva per gli antichi Greci lo stesso significato simbolico di una bandiera. Le varianti del diritto differiscono per il simbolo al centro dello scudo che può essere il fulmine, la clava, la stella, la fiaccola, l’ascia bipenne (labris), il globetto (omphalos), il caduceo, la testa di Eracle, la testa di Medusa. Sul rovescio dei bronzi è raffigurato l’elmo macedone decorato con lunga criniera di cavallo, sotto il quale si può trovare il marchio di zecca. Le iniziali B-A ai due lati dell’elmo sono l’abbreviazione di BASILEOS ALEXANDROY, cioè “Del re Alessandro”, sottinteso ‘moneta’. Bronzi del tipo ‘Scudo macedone’ furono emessi anche dai successivi sovrani macedoni compreso Perseo, l’ultimo re di Macedonia che secondo Katerini Liampi regnò nel periodo ca 179-168 a. C. Prima di Liampi le monete di questo tipo erano generalmente attribuite al periodo di interregno anonimo ca 288-277 a. C., con la scritta B-A interpretata come le prime due lettere di BASILEOS (re) piuttosto che la prima lettera di BASILEOS e la prima lettera di ALEXANDROY (di Alessandro). Il Price ha datato questi bronzi dall’inizio dell’ultima parte della vita di Alessandro (ca 325 a. C.) con termine a ca 310 a. C. Più tardi Liampi dedusse sulla base di nuove scoperte di tesoretti che essi erano coniati già dal 334 a. C. e conseguentemente l’SNG di Monaco li ha datati nel periodo ca 334-310 a. C. apollonia PS. Grazie per il catalogo della Liampi.
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  18. Di questi tempi, potrebbe succedere
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  19. Non so se Roma sia zona franca o no ( temo di si purtroppo insieme a molte altre zone del Nord e del Sud ). Spero che definire il nostro paese " gloriosa nazione " sia ironico, a meno che non ci si riferisca al periodo dell' antica Roma o del Rinascimento. La mia è opinione personale e spero di non offendere nessuno....
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  20. Riprendo questa discussione per segnalare un altro esemplare, a prima vista dello stesso stampo, in vendita sulla baia (#291541580826): Con questo siamo almeno a 3 esemplari distinti...
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  21. ....e quello dei trasporti genovesi
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  22. ciao a tutti, ieri in un mercatino ho comprato questi 2 copechi che presentano una ribattitura da 4 copechi, l'ho comprata perche mi piaceva, ma non ho la più pallida idea della rarità o del valore
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  23. @@UmbertoI, nooo é soltanto un'avatar di un 120 grana di Ferdinando I preso dalle immagini internet, ne posseggo un paio ma... purtroppo in questo periodo sono un pò impegnato, a settembre quando sarò di ritorno a casa ve le farò vedere. :)
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  24. Costantino II, con legenda CONSTANTINVSIVNNOBC senza spezzatura. Se riesci a postare foto migliori si può dire anche la zecca.
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  25. la seconda immagine è di un tesoretto in argento proveniente d Enemondo ( Udine) II sec. A.C. di cui non è citata la topologia monetale ma che, data la zona di provenienza potrebbe essere attribuibile ai Veneti
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  26. Mamma mia @.Pino. quante belle monete
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  27. Devi cliccare su "Rispondi" (è quello che ho fatto io per citare te ;)). Se non ti funziona devi contattare l'amministratore, Reficul, inviandogli una mail o un MP. petronius :)
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  28. Ho fatto qualche ricerca... ed ecco il risultato: SAMMLUNG GALLISCHES SONDERREICH – BECKER’SCHE NACHAHMUNGEN Tetricus I, 271-274. “Quinar”. IMP C TETRICVS AVG. Drap. Panzerbüste von vorn, leicht n. rechts gewandt. Rv/ VOTIS DECENNALIBVS. Victoria n. rechts stehend, den Fuß auf Globus gesetzt; sie halt einen Schild auf den sie mit der Rechten ein X schreibt. vgl. Schulte Q1. Hill 248. FDC Carl Wilhelm Becker (1772-1830) interessierte sich früh für antike Münzen und handelte dann damit. Nachdem sich der Verdacht verdichtete, dass Becker auch Fälschungen verkaufte, gab Becker ganz offen zu, dass er Stempel schnitt und Münzen prägte mit dem Ziel, Sammlern gute Kopien von herausragenden Stücken zu liefern, deren Originale für die meisten unerreichbar wären. Sämtliche Beckerschen Fälschungen sind nach D.F. Hill, Becker the Counterfeiter Part II (1925) zitiert. Qualche piccolo dettaglio biografico: Born in 1772, he was making fake coins and other antiquities as early as 1806, apparently as a sideline to a trade in genuine antiquities. His buyers were the wealthy princes of Europe, who filled their cabinets with Becker’s work. George F. Hill explored the 360 or so examples of fake Greek coins created by Becker in Becker the Counterfeiter, published in 1924. “Some of his efforts are of course wide of the mark; but others are as near to the original as anything that his successors have produced,” Hill wrote. Besides Greek coins, Becker also produced fake Roman, medieval and modern coins. While many of the Greek coins were in bronze, he used silver and gold for his fakes, as well. Although Becker was periodically accused of forgery, he defended himself by claiming his productions were “instructive” in nature and never sold with the intent to deceive. Notes found in his diary after his death suggest this was not quite true, as Hill provides multiple instances where examples were sold through third parties at or near full prices. The deception even extended to the metal that he used — when available, Becker acquired cheap ancient coins to serve as the planchets for new creations because the coins were of the right metal and weight, and had an aged look and feel. Mi piacerebbe capire se si tratta dello stesso conio e quindi se è una creazione riconducibile a Becker oppure se a sua volta si tratta di una copia.
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  29. Usmate era volgarmente chiamata "Osio" perché, nel triste periodo della dominazione spagnola, feudatari di Usmate erano, appunto, i conti Osio, fra i quali Gian Paolo Osio padre di Egidio, il seduttore della famosa Monaca di Monza ricordata dal Manzoni ne "I promessi sposi". Egidio signoreggiava e tiranneggiava commettendo, impunito, orribili delitti; per uno di questi, però, l'Osio e i suoi bravi furono citati a rendere conto. Non essendo comparsi davanti alla giustizia e dubitando che fossero nascosti nel castello di Usmate, questo fu distrutto fino alle fondamenta nell'anno 1608, e il perfido conte venne, in seguito, ucciso da un suo amico, nella cui casa si era rifugiato. Lo stemma adottato dal Comune “rievoca gli antichi blasoni delle famiglie ricche e potenti che risiedevano in Usmate Velate, dominando in paese e dintorni per proprietà e potere” e si compone di tre sezioni o fasce: dall’alto, la prima raffigura un martello (ponzone) fra due ali, di colore rosso su fondo oro, simboli degli antichi stemmi delle famiglie Ala e Ponzone (proprietarie della villa ora sede della scuola Fracaro); la sezione centrale presenta tre stelle d’argento a sei punte su fondo azzurro, ricavate dallo stemma della famiglia Osio (proprietaria di un palazzo ormai distrutto); la sezione sottostante riproduce una scacchiera a quadri argento e rosso, presente nello stemma della famiglia Barbiano di Belgioioso (proprietaria dell’attuale villa Scaccabarozzi). Lo stemma è poi completato da una corona d’argento e da due frasche, una di quercia e una di alloro, tipico festone ornamentale dei Comuni. apollonia
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  30. Buon Ferragosto a tutti . Da vari anni ho cancellato la parola Ferie dal mio vocabolario , quindi come lo scorso anno vi annoio con un mio Post , per chi vorra' leggerlo , altrimenti saltatelo senza alcun indugio , sarete sempre cari amici . Sotto la Basilica di San Pietro si estende una citta’ , la citta’ dei morti , e’ questa la Necropoli Vaticana , da sempre conosciuta , ma esplorata solo dal 1939 ; questo antico cimitero di epoca romana si trova e si estende ad una profondita’ variabile tra i 5 e i 10 metri sotto la Basilica di San Pietro in Vaticano , al di sotto anche del livello delle Grotte Vaticane dove si trovano le Tombe dei Papi , in corrispondenza della navata centrale della stessa Basilica ; è un grande cimitero di epoca romana utilizzato probabilmente dagli inizi del II secolo fino ai primi decenni del IV secolo quando Costantino inizio’ la costruzione della Basilica e il cimitero venne interrato cessando cosi’ le deposizioni ; tutta l’ area cimiteriale era situata accanto al circo di Caligola – Nerone ormai inutilizzato da tempo , dove coesistevano tombe databili al periodo tra il II e IV secolo e comprendevano sepolture sia pagane che cristiane , il cui numero complessivo ad oggi ammonta a 1000 sepolture esplorate , ma saranno sicuramente molte di piu’ considerando gli oltre 200 anni di utilizzo , comprese quelle della adiacente Via Trionfale . In epoca imperiale l' area del Vaticano non era compresa all’ interno delle mura cittadine , anche Aureliano lascio’ fuori dalle sue Mura questa area , probabilmente a causa della presenza di aree cimiteriali alla sua epoca ancora operanti , comprese quelle del tratto della Via Trionfale tra il Colle Vaticano e il Mausoleo di Adriano . Secondo un' antichissima tradizione cristiana , il sito cimiteriale archeologico è riconosciuto come luogo della sepoltura dell' Apostolo Pietro , che dovrebbe aver subito il martirio proprio nei vicini Horti di Nerone appartenuti prima alla madre Agrippina , ma probabilmente Pietro fu martirizzato sul Colle Vaticano , dove secondo Sesto Pompeo Festo , ricorda come questo fosse un luogo di riunione degli indovini etruschi dove prendevano i vaticini . Tra le circa 1000 deposizione attualmente esplorate , queste generalmente sono da attribuire a Liberti e schiavi , ma non mancano quelle di estrazione sociale piu’ alta ; tra i Liberti molti in vita furono ricchi in quanto le loro tombe raggiungono alti livelli architettonici e di affreschi ; tra tutta questa variopinta manifestazione tombale , una in particolare mi ha colpito , una semplice edicola , forse per la grande bellezza classica del volto , forse per la sorte avversa di questo antico bimbo romano che la morte strappo’ all’ inizio della vita e all’ affetto dei genitori in tenera eta’ , mori’ infatti a soli 4 anni , 4 mesi e dieci giorni o forse per una semplice attrazione stilistica personale ; lascio a voi ogni giudizio . Il bimbo si chiamava in base all’ iscrizione dell’ edicola : Tiberius Natronius Venustus , defunto a soli 4 anni , 4 mese e 10 giorni ; questa edicola in marmo e’ posta davanti ad un cassone in laterizio chiuso da una lastra di travertino forata , a ridosso del fondo del sepolcro ; al centro dell’ edicola e’ posto il bel ritratto anch’esso in marmo del fanciullo , circondato da colonnine in marmo di stile corinzio e incassato al di sotto del timpano sul quale e’ scritto “hic situs est” , “qui e’ sepolto” , al di sotto il nome e la durata della vita del piccolo romano . Dal magnifico ritratto del bimbo e dal suo stile si puo’ ipotizzare che la sua breve vita e la morte , possa essere avvenuta in eta’ Giulio Claudia o Flavia al massimo .
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  31. sempre poche monete :rofl: Veramente complimenti Pino :clapping:
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  32. _________________ 1943 Souther Rhodesia Giorgio VI° (1895-1952) 1/2 Penny - Bronzo
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  33. Non si tratta di una medaglia devozionale ma credo di un coperchietto per contenitore di rosario,cosi a prima vista mi sembra in argento ma potrebbe essere anche di metallo bianco.Sopra vi è raffigurata la Madonna di Pompei tra S. Domenico di Guzman e S. Caterina da Siena, databile prima metà del XX sec. Ciao Borgho.
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  34. Medaglia in bronzo del 1890 del diametro di 28,5 mm. per l'Associazione di Mutuo Soccorso di Bacoli, ridente cittadina balneare e lagunare in provincia di Napoli in zona Campi Flegrei.
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  35. Medaglia premio da 36 mm in bronzo. Più Terra di Lavoro di questa non è possibile, ma guardate al dritto .... la firma dell'incisore romano Filippo Speranza https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Speranza , resta da capire se il luogo di coniazione sia Roma o meno. Era da tanto che ce l'avevo e me ne sono accorto solo ora, eheheh, la cosa si fa interessante, a parer mio la medaglia risale alla fine dell'800. Spero di avervi fatto cosa gradita mostrandovela. Medaglie dello Speranza di interesse territoriale non si vedono tutti i giorni.
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  36. Quindi tua madre faceva l'evasore fiscale a tempo pieno...bene, mi fa tanto piacere....
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  37. Un mio amico esercita da anni l'attività di hobbista nei mercatini domenicali, riporto quanto ho saputo da lui, integrato da alcune informazioni trovate nel web. Per prima cosa, si deve richiedere al Comune di residenza (o a quello dove si intende partecipare al primo mercato) un tesserino, che ha validità di un anno (rinnovabile) nel corso del quale si può partecipare a un massimo di 12 mercatini (numero variabile a seconda della Regione, io mi riferisco alle Marche). A ogni mercatino, i vigili, o un incaricato del Comune, vidimerà il tesserino (secondo il mio amico, questo non sempre avviene, quindi, in pratica, i mercatini che si possono fare in un anno potrebbero essere due o tre in più). Questo tesserino ha un costo, mi sembra sia di 80 euro per la Regione Marche, ma è variabile da regione a regione (in rete ho letto fino a 200 euro), e credo, ma è da verificare, consente di partecipare a mercatini solo nella Regione del Comune che lo ha rilasciato. Nessun obbligo fiscale (e questo vale per tutta Italia), apertura di partita IVA o rilascio di scontrini e ricevute fiscali, è previsto fino a un volume d'affari massimo di 5.000 euro annuali. Oltre questo limite, o si interrompe l'attività per quell'anno e si riprende l'anno dopo, ripartendo da zero, o è consigliabile aprire partita IVA, sottostando poi a tutte le regole del caso. L'importo massimo di ogni singolo oggetto venduto non dev'essere superiore a 250 euro (questo per le Marche, ma anche qui possono esserci differenze tra regione e regione, per esempio in rete ho trovato che per l'Emilia è di soli 100 euro). Sempre per quanto riguarda le Marche, gli oggetti venduti non debbono avere "valore storico ed artistico" (scordatevi quindi le monete antiche) ma anche qui la normativa potrebbe essere diversa per altre Regioni. In particolare, per quanto riguarda le monete, il mio amico vende da sempre, oltre a molte altre cose, euro, monete di Regno e Repubblica e cartamoneta sia italiana che straniera, senza alcun problema, e senza dover dimostrare a nessuno la loro provenienza, né rilasciare attestati di alcun genere a chi compra. Si tratta ovviamente di materiale comune poiché, come detto, l'importo per singolo oggetto non dev'essere superiore a 250 euro. Comunque, @@lucarosina, credo che se ti rivolgi all'Ufficio Commercio del tuo Comune, potrai avere tutte le informazioni secondo la normativa della tua Regione che, ripeto, potrebbe essere parzialmente diversa da quella della mia. petronius :)
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  38. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 320.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete
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  39. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 179.712 Condizioni: BB Città: Milano
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  40. Salve@@Lay11,ho notato per caso questa discussione, sono anch'io in possesso di questa medaglietta,io sono di Lecce, ricordo che in occasione della fine dei lavori di restauro della facciata di S.CROCE fu portata all'interno del palazzo adiacente la chiesa una antica macchina della zecca che coniava sul momento le medagliette,io la presi praticamente dal conio, fu una bella sensazione , e se non erro costava 5000 lire,il dubbio e' conseguenza dell'emozione del momento,ma credo di ricordare bene,posso dirti anche che ne furono coniate un buon numero non so quante ma bisognava fare la fila per averla.
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  41. Queste immagini rendono decisamente meglio la definizione della moneta....
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  42. buongiorno a tutti ieri finalmente è arrivata la mia bellissima prutah di Erode il grande, è veramente bellissima i rilievi sono ben delineati, non posso descrivervi quando è bello poter toccare con mano questo pezzo di storia. moneta dalle dimensioni esorbitanti :-) ma bellissima
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  43. Il paese delle famose FISARMONICHE!!! Anche io fisarmonicista con una Paolo Soprani !!!
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  44. ciao, abito in provincia di Caserta :)
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  45. 1 punto
  46. Questa medaglia napoletana è una chicca: coniata a Napoli dalla ditta Olivieri, misura mm.32 ed è per la Società Operaia Cattolica Leone XIII di Marano di Napoli (un comune a nord della città partenopea). A questo punto chiederei aiuto a qualche esperto di storia locale e di medaglistica papale perchè avrei un paio di quesiti da porre: fermo restando che possa essere una medaglia coniata tra il 1878 e 1903, ci sono notizie in merito a questa società operaia? Ma il quesito più intrigante è questo: se tale società napoletana è intitolata al santo padre Leone XIII, è possibile che sia stata posta sotto la protezione della Chiesa? Se così fosse andrebbe considerata automaticamente una medaglia pontificia, dico bene? Vi prego di correggermi se sbaglio, grazie mille a tutti. @@fabio22 @@renzo1940 @@Lord_Acton
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  47. REGGIO EMILIA FEDERAZIONE CATTOLICA GIOVANILE / O CARO SAN GIUSEPPE PREGA PER NOI
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  48. Gettone in rame (diametro 20 mm) emesso nel 1855-1870 dalla Steam Boat Company di Halifax (Canada). Serviva per il traghetto da Halifax a Dartmouth verso la fine del 1800. apollonia
    1 punto
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