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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/15 in tutte le aree
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Ciao. "piu che truffa legalizzata potrebbe essere stato un modo per tenere in giro, quindi in uso,piu' a lungo una nuova moneta di metallo nobile, fin quando poi per effetto della svalutazione del facciale,e dell'apprezzamento del metallo contenuto non fosse poi piu conveniente spendere quella moneta ma tesaurizzarla." Distinguerei nettamente i casi di "truffe legalizzate" da quelli di emissioni dichiarate con valori facciali inferiori al valore intrinseco della moneta. Nel primo caso è la stessa Autorità emittente che, consapevolmente, truffa il Pubblico mediante l'emissione di moneta che contiene metallo prezioso in quantità inferiore a quella che dovrebbe essere legalmente contenuta nella moneta. Nel secondo caso invece di possono verificare due ipotesi. A. L'Autorità emette moneta con il corretto quantitativo di metallo pregiato il cui valore, all'origine, è inferiore al valore facciale della stessa. Nel corso del tempo tuttavia, per effetto dell'andamento dei metalli preziosi, il valore dell'intrinseco supera quello facciale e quindi le monete spariscono dalla circolazione perché tesaurizzate dal mercato. In questo caso l'Autorità può anche porre fuori corso le suddette monete e può anche obbligare il pubblico a consegnarle alle proprie Tesorerie garantendo il cambio con nuove valute (nelle quali il metallo prezioso nel frattempo "rincarato", sarà del tutto assente o presente in percentuale minore); Bisogna poi vedere se l'Autorità sarà in grado di ottenere l'obbedienza dei detentori delle monete da ritirare.... :pardon: B. L'Autorità emette moneta che già all'origine ha un contenuto di metallo prezioso il cui valore, dichiaratamente, supera il valore facciale. E', ad esempio, il caso della monete auree per collezionisti che, a causa della suddetta "anomalia", pur avendo corso legale nello Stato che le ha emesse, non verranno mai utilizzate come vere e proprie monete. Oggi queste monete sono espressamente prodotte per il collezionismo mentre ai tempi del Regno di V.E. III la loro emissione formale non differiva da quella delle altre monete realmente impiegate nella circolazione. Da un punto di vista pratico, ho sempre considerato il "fascetto", il "fascione", la "vetta" ecc. alla stregua delle attuali monete auree destinate ai collezionisti, anche se nell'ultima Relazione della Regia Zecca (pubblicata nel 1940) sono considerate monete "coniate per numismatici" solo alcune tipologie emesse in pochissimi esemplari a partire dall'esercizio 1926-1927. In realtà, come sappiamo per certo, le monete auree del Regno di cui sopra vennero cedute al pubblico ad un prezzo 4 volte superiore al facciale, in conseguenza della non corrispondenza fra valore intrinseco e facciale delle stesse. Tale circostanza impedì a quelle monete, così come accade per i moderni coni aurei od argentei per collezionisti, di essere utilizzate nella ordinaria circolazione al loro valore facciale. Si potrà poi discutere se si possa considerare "moneta" un conio, pur ufficialmente emesso da un'Autorità, che tuttavia non è destinato fin dall'origine ad entrare nella circolazione per "l'esuberanza" del suo intrinseco rispetto al valore facciale. Qui si confrontano, al solito, le due "Scuole di pensiero" secondo le quali; 1. Moneta è tutto ciò che l'Autorità emittente battezza come tale, a prescindere dall'attitudine circolatoria della stessa; 2. Moneta è solo quella che finisce, concretamente, nel flusso circolatorio monetario. Personalmente appartengo alla prima "Scuola", non foss'altro perché appartenendo all'altra dovrei per coerenza escludere dalla monetazione di V.E. III quelle monete auree (ma non solo...come la mettiamo, ad esempio, con il 5 Lire 1914?) a cui facevo prima cenno.....e ciò mi creerebbe non pochi problemi di inquadramento numismatico e sistematico di quella e di altre monetazioni....... :crazy: "A questo proposito, la mia curiosità è questa:ogni qual volta che ciò accadeva(intrinseco che supera il facciale) è possibile che si utilizzassero queste monete a peso?pagando cosi' una merce con un equo controvalore in metallo,quindi oro o argento?" Se ci limitiamo ad esaminare ciò che avvenne per la monetazione del Regno d'Italia, possiamo constatare che: - la monetazione aurea non venne mai, formalmente, posta fuori corso; - la monetazione argentea venne invece posta, tutta e progressivamente, fuori corso. Per quanto riguarda l'oro in generale, ci furono alcuni provvedimenti emessi nel periodo "caldo" (anni '43, '43 e '44) ma anche durante il periodo "autarchico" ('36 - '37) che dettarono regole protezionistiche rispetto al commercio dell'oro (divieti di esportazione e limitazioni alle transazioni interne) ma senza mai specificare se tali misure si rivolgevano alle "monete". In realtà, poiché la circolazione di moneta aurea era, di fatto, del tutto assente nel flusso monetario fin dai tempi dell'avvio del primo conflitto mondiale, viene giustamente il sospetto che le monete d'oro fossero considerate né più e né meno che alla stregua di "lingotti" aurei e come tali trattati dal mercato e dalla legge. A ben vedere, è un pò quello che accade anche oggi con monete d'oro "di borsa", prive di un plus-valore numismatico, che si acquistano e che si vendono a peso. A nessuno interessa il "valore facciale" di queste monete: esse si pesano e si moltiplica il loro peso per il valore del fino contenuto alla quotazione del giorno. Solo sei invece rivestono anche interesse numismatico, la valutazione economica sarà differente e andrà oltre il puro peso. Nel caso dell'argento, si passò invece da provvedimenti che oltre a sancire la cessazione del corso legale, intimavano ai possessori di quelle specie di restituirle alle Tesorerie in cambio delle nuove valute, con comminatoria di sanzioni penali a carico di coloro che "tesaurizzavano" più di un certo quantitativo di tali monete (c'è un decreto luogotenenziale del 1917 molto severo in proposito), a provvedimenti meno gravosi e più ordinari, che si limitavano a disporre le modalità di cessazione del corso legale e del successivo ritiro delle monete, senza prevedere punizioni per chi non avesse cambiato le stesse. D'altronde, scusate, ma chi di noi avrebbe cambiato volentieri le lire argentee recanti l'aquila araldica e le quadrighe, per avere in cambio dei buoni di cassa in nichelio o delle banconote di carta (straccia)? :pleasantry: Saluti. Michele3 punti
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DE GREGE EPICURI A mio avviso, è una moneta del 3° secolo d.C.del "regno satellite" di Osroene (Mesopotamia), cioè uno di quei regni in qualche modo dipendenti o "clienti" dell'Impero Romano. Le due teste sono di Gordiano 3° (si legge..GORDIANOC, in greco) e di Abgaro X (si legge ABGAROC BACILEVC). Dovrebbe essere quella classificata da Sear al n.5745,British Museum 144.3 punti
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Tessera monetale fiorentina (immagine1) D/ Giglio fiorentino entro cerchio perlinato, intorno 13 bisanti R/ croce potenziata nei quadranti globetti entro cerchio perlinato, intorno 13 bisanti Vanni 30 (immagine 2-3) Una tessera uguale è stata rinvenuta durante gli scavi effettuati nel castello di Manzano (Udine) Challegher 1989 (immagine 4)2 punti
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E’ noto che i Romani erano amanti dell’ acqua che trasportavano dalle sorgenti anche da molte decine di chilometri di distanza tramite gli acquedotti che poi endavano ad alimentare terme e fontane , sia per uso personale che per quello pubblico , la dimostrazione pratica e’ che nell’ Urbs erano attive fino alla fine dell’ Impero , con le dovute manutenzione e ristrutturazioni avvenute nel corso dei secoli , ben 11 terme pubbliche tra grandi e piccole , oltre a numerosi piccoli stabilimenti privati , gestiti privatamente come vere e proprie imprese e noti dalle fonti antiche , da iscrizioni e ritrovamenti archeologici , che li citano come balnea seguito dal nome del proprietario . Le undici Terme pubbliche erano chiamate con il nome del committente imperatore o dell’ alto personaggio ed erano in ordine di tempo della costruzione : di Agrippa , di Nerone , di Tito , di Traiano , di Sura , di Commodo , di Caracalla , di Alessandro Severo (che ristrutturo’ quelle di Nerone in Campo Marzio) , di Decio , di Diocleziano , di Elena , di Costantino . Da questo elenco si capisce che alcune Terme sono ben note e i cui ruderi attualmente visibili e visitabili , di altre abbiamo solo il ricordo storico o qualche esiguo avanzo archeologico ; tralasciando le poche Terme note vediamo in piu’ puntate cosa e’ rimasto delle altre iniziando in ordine storico dalle Terme di Agrippa . Le Terme di Agrippa erano il primo complesso termale pubblico di Roma antica , inaugurate nel Campo Marzio nel 12 a.C. ad opera di Marco Vipsanio Agrippa e alimentate dall'Acqua Vergine , era situato subito a nord dell' attuale Largo di Torre Argentina , tra Corso Vittorio Emanuele , Via di Santa Chiara e Via dei Cestari ; le Terme traevano l’ acqua dall’ acquedotto Vergine alcuni avanzi del quale erano arei ; in foto un bel tratto aereo dell’ acquedotto Vergine in Via del Nazareno a Roma , tra Via del Tritone e Piazza San Silvestro . Furono restaurate dopo l' incendio dell' 80 , che le danneggiò gravemente , vennero successivamente ristrutturate da Tito , da Domiziano e da Adriano . Altri restauri si ebbero sotto Settimio Severo , sotto Massenzio ed infine nel 344-345 , da parte di Costante I e Costanzo II . Il funzionario imperiale , poeta e Vescovo , Sidonio Apollinare le descrive come ancora attive nel V secolo , poi probabilmente inizio’ lo smantellamento delle strutture che tramite le "calcare" ridussero in calce i preziosi marmi , questa distruzione continuo’ per tutto il Medio Evo e forse oltre , anche a causa del consistente popolamento dell' area del Campo Marzio ; oggi non rimane altro che una grande semivolta di una sala delle Terme che abbraccia due caseggiati .2 punti
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Ciao a tutti. Volevo condividere con Voi questa moneta che a me piace moltissimo. Si tratta di un Five Dollars Indian Head coniato dalla zecca di Denver (simbolo di zecca D in incuso) con millesimo 1909. Pesa grammi 8,38 con un diametro di mm. 21,6. Assi alla francese e contorno rigato. Dal mio "U.S. Coins Digest" del 2005 ho notato trattarsi di un esemplare appartenente al contingente più numeroso (3.423.560 pezzi) fra quelli coniati nel periodo di emissione di questa moneta, che va dal 1908 al 1929. Insomma, si dovrebbe trattare di un esemplare fra i più comuni di questa tipologia. Piuttosto, avrei una domanda (probabilmente banale) per villa66 o per chi ha dimestichezza con questa monetazione: nel linguaggio comune dell'epoca, questa moneta veniva anch'essa indicata genericamente e senza distinzione come "half eagle" oppure aveva una denominazione sua propria? Grazie e scusate per la domanda non particolarmente......culturale..... :pardon: Saluti. :hi: Michele2 punti
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E' una moneta di Patrasso. http://www.acsearch.info/search.html?id=8020742 punti
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ciao RLuciano.... dico la mia. Mi sembra un riconio, e precisamente quello della ditta BART di Palermo. Sotto la testa di Carlo VI (III re di Sicilia) è stata abrasa la scritta BART. IMHO2 punti
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"Ok, quindi possiamo smettere di discutere e aspettare la foto ;) se non arriverà non avrà nemmeno senso discuterne." Appunto. Una discussione come questa, senza foto e senza gli altri dati essenziali della moneta.....non aveva neppure senso che iniziasse. Ma tant'è....se non lo si fa capire agli Utenti.......avremo sempre un certo numero di discussioni, come questa, che non hanno alcun senso di esistere. :pardon: M.2 punti
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Ragazzi che si rientri nei limiti della discussione per favore. State litigando senza nemmeno aver visto la moneta. È falsa con tutte le probabilità e lo sappiamo ma non fatemi chiudere la discussione per favore. L'utente potrà postare la sua moneta e magari imparare qualcosa sul perché è falsa (aspetti di riconoscimento degli aspetti per riconoscere un falso). Se non lo farà la discussione si esaurirà e finirà da sola. Invece se continueranno questi atteggiamenti la discussione non finirà da sola, dovrò chiuderla io.2 punti
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Arrivata oggi: diametro 21mm, peso 2.20g Posto altre foto, credo più nitide. Non sarà SPL, ma mi sembra comunque un esemplare piacevole con una bella patina iridescente2 punti
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:) buongiorno a tutti.....certi ancora in ferie,altri stano partendo,e altri riprendeno lavoro,tutto quello per auguri di buon estate a tutti!... il griffo sempre in volo....sempre con queste intrigante monete...favolose! :closedeyes: ecco dui esemplari ,chi sa ,quello che le a viste per ultima volta,cosa avra passato ne quelli posti ritirati e lontani,ancora oggi sempri duri d'accesso!! per 0.84,e 0.61 grammi da sinistra a destra,e 17 ,16 mm di diametro...ma piu e,la mano anonime del gravore di cognio!!che ne fa una varieta di quelle le piu diversse!!..buona giornata a tutti! ^_^2 punti
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Sperando che i nostri viaggiatori, viaggiando lungo l'Appia Antica nei pressi dell'antica Capua, abbiano visto anche il Mitreo, o la Bottega del Tintore, ritrovata nelle fondamenta di un palazzo costruito nel 1955, visitabile in quanto gestito dalla Soprintendenza...quindi, si comincia a capire, il paradosso, secondo cui ogni casa di Santa Maria Capua Vetere, ha una villa romana all'interno.. http://www.archemail.it/arche9/0smaria5.htm Da Benevento, vi posto, invece, la pavimentazione del Ponte Leproso..2 punti
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Non c'è l'ho con nessuno in particolare ma facciamo un ipotesi. Un commerciante professionista va al mercatino domenicale. Vede un album. Vi scorge dentro una bella monetina da 1000 e di VEIII . Il venditore ne chiede solo 300 (oltre il valore consentito dai regolamenti). Voglio vedere se il commerciante non la compra, oppure addirittura chiede lo sconto, o chiede magari la ricevuta. ... bah....2 punti
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@r-29 ti precedo nell'eventuale risposta alla mia considerazione, ti consiglierei, in questa calda estate, se hai tempo, voglia ecc alcune letture:( per farti solo un piccolo esempio con un unico autore) sicuramente dopo queste letture, la tua argomentazione di parrà più semplice e chiara.... La storia economica 1 set. 2005 di Carlo M. Cipolla Storia economica dell'Europa pre-industriale 12 feb. 2009 di Carlo M. Cipolla Storia facile dell'economia italiana dal Medioevo a oggi 20 lug. 2007 LE AVVENTURE DELLA LIRA di Carlo M. Cipolla saluti TIBERIVS2 punti
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Presso l'area archeologica di Brescia dove si trovano il Tempio capitolino e le rovine del teatro romano è stata aperto da poco uno scavo che ha riportato alla luce un angolo del vecchio tempio repubblicano che era stato edificato prima del tempio attualmente visibile di età imperiale. In un locale chiuso e dotato di microclima e di umidità appositi è visibile un tratto ad angolo di mura interne del Tempio con un frammento del pavimento originale e parti significative della decorazione ad affresco in ottimo stato di conservazione come dalla fotografia che posto. Consiglio a chi si trova dalle parti di Brescia di andarlo a vedere per farsi un'idea abbastanza chiara di come fosse l'interno di un tempio romano del periodo repubblicano.1 punto
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Ciao a tutti!! il caldo fiacca il forum, ma ecco qui una monetina bellina, giusto per non perdere il vizio, una piastra del 18 con conio basso, bordo integro, niente debolezze sul D/, qualche strappo sulla corona al R/, ma piuttosto godibile, voi che ne pensate? un saluto a tutti ;)nel taglio niente di anomalo, giglietto e dicitura giusta ;D1 punto
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HESSE-CASSEL Albus, http://www.ngccoin.com/price-guide/world/german-states-hesse-cassel-albus-12-heller-km-296-1673-1690-cuid-93460-duid-2495421 punto
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Dovrebbe essere questa : RIC 452[titus] Divus Augustus AE As. Restoration by Titus, 80-81 AD. DIVVS AVGVSTVS PATER, radiate head of Augustus left / IMP T CAES AVG RESTITVIT S-C, large altar with 2 doors, PROVIDENT in ex.1 punto
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Bella moneta :good: Non mi risulta che fosse indicata con qualche nomignolo particolare, anche perché al suo apparire fu rifiutata sia dal pubblico che dai collezionisti. La particolare lavorazione (nota come "Egyptian relief") con i disegni e le legende in incuso o incise in modo uniformemente piatto sulla moneta, senza alcun rilievo o bordo protettivo, suscitò molte critiche e, soprattutto, l'infondato timore che una moneta siffatta potesse essere un ricettacolo di germi. Oltre che per la inusuale realizzazione, questa moneta (e la sua consorella da 2,50 dollari, quarter eagle) si segnala per essere stata la prima a portare il ritratto di un vero indiano. Secondo alcuni, Pratt scelse come modello il capo Hollow Horn Bear dei Lakota Brulé (Sioux) il cui volto comparirà nel 1922 anche su un francobollo da 14 centesimi Altre fonti, invece, indicano come modello Chief Thundercloud, dei Blackfoot, ritratto anche da famosi pittori come Remington e Sargent e per anni modello presso la Art Students League petronius oo)1 punto
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Una interpretazione del toponimo "Arco della Ciambella",che ancora denomina una via.Questa passava in mezzo alle Terme di Agrippa,ben conservate fino ai primi del Seicento,come si vede nel bel disegno di Alò Giovannoli.La strada,infatti,attraversava le terme passando sotto archi antichi,poi demoliti.Ebbene,alcune decorazioni marmoree ancora esistenti nel Rinascimento,raffiguravano delle ghirlande di fiori(ciambelle),come riportato dal Lanciani nella Storia degli Scavi di Roma1 punto
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Scommetterei per la città di Tyana in Cappadocia; la legenda dovrebbe essere quella in esergo KOLWNEIAC TVANWN per me ci stà, naturalmente traslitterata In greco. Roberto Ps ho scoperto in seguito che prese questa legenda proprio in onore di caracalla, la moneta anche se non trovata potrebbe significare il rinnovamento della città che mi pare diventi colonia proprio con Caracalla, mantenendo legenda in greco. Bella ipotesi da studiare.1 punto
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Sono d'accordo con te, il confronto non regge! :good: Sai com'è, mai visto una moneta così, e capita in questi casi di elargire un piccolo giudizio di conservazione in più rispetto a quello che è realmente... ;)1 punto
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Ciao @@appah veramente un bell'acquisto. Pagato il giusto e come detto da Luigi tienila così. La tua non sarà SPL ma ci si avvicina. @@gigetto13 e se non ha il Papadopoli? :D eccolo: http://incuso.altervista.org/1 punto
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"Ottimo risultato..... ora è pronto per una buona patina!" Ehmmm.....il "padre spirituale" mi ha detto che se voglio ha pure un prodotto per ottenere subito anche la patina.....ma non sono così .....depravato ed ho declinato la proposta..... :crazy: "E' probabile che il 'liquido misterioso' sia una soluzione di acido citrico o di un altro acido organico inodore come il tartarico (l'acido acetico si 'sente' anche se è diluito). Se hai l'occasione, puoi provare con una cartina di tornasole per vedere se questo liquido ha reazione acida." Dovrei recuperare la cartina di tornasole......se solo ritrovassi la cartella che avevo alle scuole medie...... :rofl: Qualche altro metodo per verificare la natura della soluzione? M.1 punto
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Scusate se intervengo sommessamente. Queste "incomprensioni" non si verificherebbero se coloro che sono intenzionati a chiedere un parere sull'originalità di una moneta fossero invitati (caldamente) a fornire: - foto o scansioni chiare della moneta fronte e retro e, quando occorra, del contorno: - peso e diametro. Questo modo di agire, oltre ad agevolare le valutazioni di chi si esprime a distanza non avendo la moneta in mano, permetterebbe un confronto e quindi un dibattito fra gli Utenti di un qualche interesse e profitto. Se invece l'atteggiamento sarà quello di scrivere sul Forum: "ho la moneta X. E' autentica? E quanto vale?", senza fornire ulteriori elementi di valutazione ed utilizzando il Forum come una specie di "Oracolo" di Delfi", i risultati non potranno che essere quelli che ha prodotto la presente discussione. Quando poi la moneta di cui si chiede il parere di autenticità è il "mitico" scudone dell'1, ci dovrebbe essere un risponditore automatico che blocca sul nascere qualunque discussione...... :crazy: Saluti. M.1 punto
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Come patina a me piace...e vi assicuro che alcuni dei Morgan che ho da tanti anni nel vassoio di velluto hanno assunto patine similari...:D1 punto
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anche se le immagini del D (lato gigli) sono sotto sopra, mi sembra sia un denaro di Giovanna I 1343-1482, rif. P.R. 3; D.A. 2,; C, per la conservazione direi qBB1 punto
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Ciao Giua! Si tratta di un gettone abbastanza comune e per metà tornato a casa (il Bonaparte) http://www.dumez-numismatique.com/article.asp?langue=fr&article=11032 .....ma sempre bello da trovare nel giardino di casa... :good: Buona estate Mario1 punto
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Un esperimento interessante :D e devo dire che anche a me il risultato piace molto. Adesso hai una moneta di quelle che gli americani chiamano rainbow toned coins, monete arcobaleno, rossa, azzurra, gialla. Dici...esperimento da non ripetere. Di sicuro non con monete rare, ma un'altra comune potresti anche azzardarla, perché no? petronius :)1 punto
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Buongiorno a tutti, mi ricollego solo ora ! A scanso di equivoci premetto che questa moneta è stata da me acquistata per destinarla ad uno studio sulle patinature artificiali (per fini puramente di studio e naturalmente con il rischio di rovinare qualche argento per la causa :)) Mi è' arrivata due mesi fa al costo di 25 euro, buona conservazione ma data comunissima, lustro totale ma nessuna patina, e comunque peggiore dell'esemplare che ho già in collezione per quella data. L'ho messa in una scatoletta chiusa ermeticamente insieme con due piccoli contenitori pieni di zolfo ventilato e zolfo bagnabile (senza contatto diretto fra moneta e zolfo)..... e lasciata lì per due mesi al buio, girandola ogni settimana o due) L'ho estratta qualche giorno fa trovandola così, affascinante, patinatura azzurro / rossastra che a me piace un sacco... ma non ripetete l'esperimento !!! Per questo ho detto "a me piace moltissimo come ha patinato", perché in effetti l'ho visto fare in tempo reale :) Trovo che i Morgan patinino in una maniera tutta loro :),1 punto
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Bella, vicino al fdc. La patina mi sembra un po' aiutata, diciamo cosi'. Ciao1 punto
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Aggiungo qui per ricordarlo l'immagine che Topgun ha inviato al forum per la vittoria nell'Oscar Euro 20121 punto
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Giusto...io consiglierei una visita al sito del comune in cui si terrà per visionare quali ordinanze lo regolamentino e poi andrei a vedere sul Codice civile e penale, quali sono le regole per la compravendita occasionale tra privati. Questo dovrebbe dirimere i dubbi.1 punto
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Falso d'epoca? Prima di tutto chiariamo cos'è un falso d'epoca: è la falsificazione di una moneta corrente, con lo scopo di lucrare tra il costo materiale ed il valore ( in questo caso 5 lire) che la moneta ha sul mercato spendendola ( esempio ai giorni nostri stampare un biglietto da 50 euro e spenderlo); del 5 lire dell'1901 NON ESISTONO FALSI D'EPOCA! E' una moneta che nessuno ha visto in circolazione, che senso aveva fare dei falsi ( per la circolazione), tutto quello che si vede, sono patacche fatte più o meno bene, negli anni 70 del 900. Il "riconio" ma lo chiamerei patacca, è stato eseguito per turlupinare i soliti sprovveduti.... ricordiamo che negli anni 70 e seguenti, non c'era internet, la cultura Numismatica era ben più arretrata che l'attuale, e questi tondelli erano e sono più comuni di quello che si può immaginare. saluti TIBERIVS1 punto
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Col comportamento di alcuni miei "colleghi" ( il virgolettato è volutamente sottolineato) la mettiamo male..una buona parte di responsabilità per la situazione attuale ce l'hanno oggettivamente, sia dal lato fiscale che dal lato normativo e dei rapporti con le autorità che non sono dei più facili. Ma questo no esime da certi obblighi e il fatto che comportamenti antitetici siano diffusi non li rende giusti e giustificabili. Quanto ai " collezionisti" con collezioni che magicamente si autoreplicano, c'era un interessante scambio di battute in una discussione su FB in cui si facevano nomi e cifre( impressionanti) relative a movimentazioni di monete in cui erano coinvolti un privato e un commerciante. Onestamente ne sono rimasto spiacevolmente impressionato, sarebbe ora che i controlli fiscali venissero intensificati. Anche per non far sentire un perfetto cretino chi le tasse le paga.1 punto
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Per Tinia numismatica : la rassicuro, non ho nulla contro i commercianti professionisti ed io non ho interessi, sono solo un collezionista e non ho banchi in mercatini. Io ritengo solo che dire a un forumista "tua madre è un evasore fiscale " sia altamente maleducato. Da che mondo è mondo a molti commercianti professionisti I mercatini nelle proprie città danno " fastidio ". Infine, il rispetto delle leggi è sacrosanto, sempre, sia da parte del ricco che da parte del povero che fatica a mettere il piatto a tavola! Ben vengano quindi multe e controlli ove necessari!Solo che il mio concetto di onestà con la "O" maiuscola esula dal rispetto delle leggi statali, è più ampio, e comprende quei casi in cui ad esempio il commerciante professionista "furbone" paga al mercatino dallo sprovveduto a 10 ciò che sa' valere 100! Poi non apriamo altri capitoli su come monete classiche si rifanno il restyling documentale e appaiano intonse sul mercato delle aste o nei negozi! (Ovviamente non mi riferisco a lei sia ben chiaro! Che non mi permetto di giudicare in nessun modo non conoscendola ne' personalmente né professionalmente ) Altro argomento, non da questa discussione, ma che con l'onestà ed il rispetto delle leggi centra parecchio. Insomma, chi non ha peccato scagli la prima pietra, disse qualcuno. Tutto qui..1 punto
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Leggo e resto allibito. E' sempre colpa di qualcun altro, "la colpa é dell'Italia..." Le leggi? Evidentemente un optional. "A Roma (o Milano, o Sassari, o Canicattì, o...) funziona così". Gli "altri" rubano, quindi é giusto rubare. Ecco, quando leggo queste cose tiro un sospiro di sollievo per aver deciso, un giorno della mia vita, di trasferirmi all'estero. E non é che all'estero sia rose e fiori, ma a questo schifo, dove sto io e per ora, non ci si é arrivati. Scusate la brutalità, ma di fronte a certe affermazioni resto proprio di sasso.1 punto
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Allora tutti i commercianti professionali che hanno monete più vecchie di 50 anni dovrebbero fornire un "nulla osta" della soprintendenza con la stessa o magari documenti di legittima provenienza? Bah... Si parla nel codice dei beni culturali solo dei ritrovamenti di monete con tali caratteristiche. .. non di monete già in possesso! e comunque escludo da questo mio post le monete classiche e medievali in quanto molti regolamenti dei mercatini ne escludono a priori la vendita con riferimento ai beni disciplinati dal codice beni culturali.1 punto
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ci tenevo a risponderle prima di tutto è lei che dice sciocchezze senza prima capire per bene cosa stavo cercando di comunicare, io non lavoro in questo campo per me è una passione , se lei pensa ciò è perché sicuramente ha un suo negozio e di certo non vuole rischiare ovviamente, ma perche?Di certo tratta materiale di alto livello e in questi casi chiunque vorrebbe delle garanzie oltre al l'autenticità del prodotto la provenienza e la garanzia. Chi invece vende 50 euro di monete una volta al mese cosa vuole che dichiari? Parlo in generale, anche se una persona vende un pezzo all'anno dal valore di 2000 mila euro lei lo fa per mestiere e giorno per giorno è normale che dovete dichiarare, la differenza c'è , e in molti casi non è il governo a morire di fame ma il popolo che in molti casi vende oggetti anche di famiglia per poter mangiare! spero di averle chiarito le idee, a presto!1 punto
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No, gli hobbisti non devono aprirla, se mantengono il loro giro d'affari al disotto dei 5.000 euro annui. petronius :)1 punto
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Medaglia premio da 36 mm in bronzo. Più Terra di Lavoro di questa non è possibile, ma guardate al dritto .... la firma dell'incisore romano Filippo Speranza https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Speranza , resta da capire se il luogo di coniazione sia Roma o meno. Era da tanto che ce l'avevo e me ne sono accorto solo ora, eheheh, la cosa si fa interessante, a parer mio la medaglia risale alla fine dell'800. Spero di avervi fatto cosa gradita mostrandovela. Medaglie dello Speranza di interesse territoriale non si vedono tutti i giorni.1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 320.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: Sede Vacante MMV Tiratura: solo in divisionale (60.000 BU set) Condizioni: BB+ Città: Milano Note: :yahoo: :yahoo:1 punto
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Grazie, da neofita è la prima collezione che completo. Anche se le monete non sono in FDC è comunque una grossa soddisfazione!1 punto
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L'interessante (e perfino angosciosa) discussione iniziata ieri da Fid "Il destino di una collezione" mi ha riportato in mente il "Decalogo del numismatico" di Memmo Cagiati citato da Mario Traina nel suo libro "Investire in monete", Milano 1976, p. 50. E' un po' lungo ma credo valga la pena di ripeterlo qui in questa Piazzetta: 1. I piaceri umani sono tutti più o meno presto esauribili, quello del numismatico fa una splendia eccezione a questa regola. 2. I piaceri sono più intensi quanto più costa fatica a raggiungerli e quanto più lunga è la strada che a essi conduce. 3. I desideri devono essere proporzionati alla forza di ciascuno. Chi troppo desidera non gode neppure il poco che gli è dato raggiungere. 4. La pazienza è una delle doti indispensabili del numismatico. Chi non è paziente rinunci alla numismatica. 5. Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo. 6. Se si può fare meno di una moneta di llusso è indispensabile provvedersi di tutti i libri che trattano o illustrano le monete che si vogliono comprare. 7. Non si deve calcolare che i figli abbiano a continuare la propria collezione. E' troppo difficile che il figlio abbia le inclinazioni del padre. Non avviene un caso su cento di un poeta figlio di poeta, di un numismatico figlio di numismatico. 8. Le collezioni private sono irrevocabilmente destinate a essere disperse e le monete, dopo aver errato per secoli in questa o quella collezione, non trovano pace se non nelle pubbliche. 9. Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola raccolta che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni. 10. Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi sarà sempre e questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere per il numismatico. Che ne pensate?1 punto
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"Collezionista per caso" potrebbe essere il titolo dell'inizio di questa passione per le monete. 20 anni fa a Parigi per lavoro, in un ritaglio di tempo, passeggiavo per la città. Arrivo in prossimità di una serie di vetrine con tutte monete esposte. Una con tutte monete in oro, la seguente in argento, porta d'ingresso, ed altre due vetrine con monete miste. Era la sede del Credit de la Bourse. Banca e sede di una casa d'asta francese. Con mio stupore, in una vetrina vedo che in basso c'erano due ciotole in terracotta con centinaia di monete romane con indicazione del prezzo. Allora non sapevo cosa volesse dire collezionare monete o numismatica se non il significato intrinseco della parola. Incuriosito, entro per acquistare una moneta romana da tenere + per curiosità che per altro interesse. La signora mi porge la ciotola per scegliere. Vedo che ce ne sono con immagini diverse.... sono confuso... ne acquisto 25. Nel mentre, attendevo la ricevuta d'acquisto, entra un signore distinto sulla settantina con una borsa in pelle ed una in plastica, tipo supermercato. Conversa amichevolmente con l'impiegata dello sportello a fianco il mio, acquista cartamoneta. Mi osserva mentre maneggiavo le monete e mi dice: "COLLECTIONEUR"? DA OGGI PROBABILMENTE SI RISPONDO. Risposta più scherzosa che reale. A quel punto quel distinto signore mi porge la borsa in plastica e mi dice: "Cadeau pour vous". Rimango stupito, ammutolito. La signora dall'altra parte dello sportello mi dice: " Se il signor Marcel ti offre la borsa, prendila". Accetto, ringrazio, pago il mio acquisto, prendo le mie monete la mia fattura, vengo omaggiato di due cataloghi d'asta scaduti e me ne torno in hotel. Per farla in breve in quella borsa c'erano: 350 monete romane miste. 9 medaglie francesi in bronzo con rispettiva scatoletta tonda in legno e velluto della metà del 1800. 53 monete napoleoniche. 32 monete Savoia, V.E.II ed Umberto I. Alcuni monili in filigrana in oro che racchiudevano un'unghia di un felino (tigre)???? Una medaglia in argento francese. Altre monete e chincaglieria. Da quel giorno è iniziato prima uno studio sulla storia romana, sulle monete, sui personaggi della storia. Acquisto di libri. Poi in secondo tempo sono iniziati gli acquisti di monete senza una logica, collezione verticale, orizzontale, obliqua...... valeva tutto. Grazie ai consigli di persone con esperienza dei vari circoli numismatici ho cominciato a restringere la mia collezione per giungere dopo 20 anni a collezionare Filippo I l'Arabo, Filippo II ed Otacilia Severa oltre ad Umberto I di Savoia. Grazie Sig. Marcel. Senza il suo contributo oggi non avrei il privilegio di far parte di questo forum, di imparare ogni giorno qualche cosa da tutti voi, di aver conosciuto una grande amica "Giovanna" che mi ha incoraggiato di far parte di "lamoneta.it" e di essere un collezionista ed un conoscitore di una parte della storia che ci appartiene. Grazie per l'opportunità e lo spazio in questa rubrica. Ho voluto pure io dare il mio contributo al forum. Thetop1 punto
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