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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/21/15 in tutte le aree
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Ciao, grazie alla segnalazione di un amico del Forum ho acquistato da noto venditore professionale francese un bel nummetto di Costantino dalla zecca di Londinium ampliando gli esemplari londinesi in collezione. In conservazione non perfetta, d’accordo, ma con due grandi pregi: È costato un insulto (5€ + spedizione !) Si tratta di una moneta con un rating “S” per cui non comunissima. Costantino I (307-337). Follis. Londinium, ca. 310-312. D/ CONSTANTINVS P AVG . Busto elmato e corazzato a sinistra; tiene lancia e scudo. R/ COMITI AVGG NN. Sole a sinistra tiene globo e scettro, a destra una stella. In esergo, PLN. RIC VI, 177. Peso 3.75 g , 23mm. Come si evince dal cartellino accluso e dalla dichiarazione del venditore Monnaie provenant d'une ancienne collection vendue en salle des ventes fin 2014.Si l'étiquette est présente sur la photo , elle sera envoyée avec la monnaie. Beaucoup des monnaies de cette vieille collection ne sont pas au standard actuel question "beauté" , je n'ai pas voulu y toucher pour préserver le cachet ancien de cet ensemble. Certaines d'entre elles assez moches sur les photos présentent un potentiel certain après un netoyage sérieux. D'autres à l'inverse ont une superbe patine que l'on a du mal à trouver aujourd'hui , tant les monnaies sont systématiquement nettoyées. proviene quindi da una vecchia collezione dismessa (e il cartellino scritto a china sembra confermarlo). Questo un confronto con una moneta in miglior conservazione passata nel 2012 per Artemide Asta. La moneta in mano è comunque gradevole e assolutamente leggibile. Non ritengo che la sottoporrò ad una pulizia migliorativa. Datata al medio 310- tardo 312 d.C. Celebra i Nostri Augusti (Augustorum Nostrorum). Per quanto ne so non è ben chiaro se il messaggio sia da riferirsi alla sua alleanza con Licinio o in genere alla protezione di tutti i Tetrarchi e costituisce un'alternativa al ben più diffuso e comune SOL INVICTO COMITI. Non ultimo, porgo un ringraziamento a colui che mi ha segnalato l'occasione! :good: Ciao Illyricum :)3 punti
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... e poi questa chicca!!!!!!! Taglio: 10 cent Nazione: Monaco Anno: 2003 Tiratura: 100.800 Condizioni: SPL Città: Montecarlo 3 punti
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Nel 70° anniversario del lancio della bomba atomica su Hiroshima, vorrei riproporre qui un articolo scritto e pubblicato per un altro sito, esattamente dieci anni fa. "Non posso fare a meno di sentirmi triste se penso alle persone che mi hanno servito tanto lealmente, ai soldati e ai marinai che sono stati uccisi o feriti sui campi di battaglia di là dei mari, alle famiglie che hanno perso la casa e tanto spesso anche la vita nelle incursioni aeree; non è necessario che vi dica come mi riesca intollerabile l'idea di veder disarmare i valorosi e fedeli combattenti giapponesi; altrettanto intollerabile è per me l'idea che altri, dopo avermi servito con devozione, siano passibili di castigo come ispiratori della guerra. Nondimeno, è arrivato il momento di sopportare l'insopportabile" Con queste parole l'imperatore Hirohito, alle tre del mattino del 10 agosto 1945 annuncia al Consiglio della Corona la sua volontà di resa incondizionata agli Alleati; la decisione sarà ufficializzata cinque giorni dopo in un messaggio radio letto dallo stesso Hirohito: è la prima volta nella storia che un imperatore giapponese si rivolge direttamente al suo popolo. Ovunque, nelle case, nei luoghi pubblici, nelle caserme, nelle guarnigioni più lontane, i giapponesi ascoltano quella voce quasi irreale; l'avvenimento che essa annuncia, il tono dimesso, di disfatta, col quale è impartito l'ordine di cessare le ostilità, provocano un irrefrenabile pianto collettivo. Scrive Fosco Maraini, che in quei giorni si trovava a Tokyo: "Molti furono i suicidi, una cinquantina dinanzi allo stesso palazzo imperiale" Il 2 settembre 1945 a bordo della corazzata americana Missouri, ancorata a Yokohama, i plenipotenziari giapponesi, vestiti in frac e cilindro, appongono la loro firma sul documento di resa, davanti al generale Douglas MacArthur, comandante delle forze Alleate, che li riceve in maniche di camicia. E' la fine della Seconda Guerra Mondiale. Per la circolazione monetaria nei territori giapponesi occupati, gli Alleati avevano predisposto della cartamoneta, i cosiddetti am-yen (allied military yen) di tipologia simile a quella emessa per l'Europa (Italia, Francia, Germania) Questi biglietti non indicano, come per la cartamoneta europea, l'anno di emissione, ma l'indicazione generica series 100 poiché la data dell'invasione non era certa. Furono prodotte due serie, contraddistinte dalle lettere A e B nei tagli da 10 e 50 sen, 1-5-10-20-100 e 1000 yen (quest'ultimo solo nella serie B) La serie A, inizialmente prevista per l'occupazione della Corea, dove effettivamente circolò dal 7 settembre 1945 al 10 luglio 1946, fu poi utilizzata anche in Giappone, dal 19 luglio al 30 settembre 1946. La serie B fu utilizzata nelle isole Ryu-Kyu dal 15 luglio 1945 al 15 settembre 1958 e nell'intero Giappone dal 6 settembre 1945 al 15 luglio 1958: il che fa di questa serie l'emissione di occupazione rimasta più a lungo in circolazione. Il colonnello Paul W. Tibbets, il pilota di Hiroshima, decolla alle 2.45 del mattino del 6 agosto 1945 dalla base americana di Tinian, nel Pacifico, al comando del bombardiere B-29 ribattezzato Enola Gay in onore di sua madre: il compito che attende Tibbets e gli uomini del suo equipaggio è quello di sganciare su una città giapponese la prima bomba atomica della storia. La destinazione non è certa, sarà decisa all'ultimo momento in base alle condizioni atmosferiche: alle 7.25, su una rosa già predeterminata di quattro città , la scelta cade su Hiroshima. Tutti gli orologi della città segnano le 8.15 del mattino quando l'atomica scoppia all'altezza di 660 metri da terra, in una palla di fuoco di oltre 100 metri di diametro: il calore emanato dalla deflagrazione dura meno di un decimo di secondo, ma è così alto da fondere il granito della terra entro il raggio di un chilometro: sette secondi dopo il silenzio è spezzato da un rimbombo assordante, mentre con l'esplosione vengono demoliti in un attimo tutti gli edifici nel raggio di tre chilometri. Il pika-don (lampo-tuono) annienta, al primo istante, almeno 30.000 vite. Intervistato a più riprese negli anni seguenti, Tibbets ha sempre dichiarato: "Personalmente non ho rimorsi: mi fu detto, come si ordina a un soldato, di fare una certa cosa. E non parlatemi del numero delle persone uccise. Non sono stato io a volere la morte di nessuno. Guardiamo in faccia alla realtà : quando si combatte, si combatte per vincere, usando tutti i metodi a disposizione. Non mi posi un problema morale: feci quello che mi avevano ordinato di fare. Nelle stesse condizioni lo rifarei.” Hiroshima 6 agosto 1945 - 6 agosto 20152 punti
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del 1936 sono note serie complete, oro incluso, in astucci della zecca di colore blu con le iniziali rz (regia zecca) sormontate da corona reale impresse in oro sul piatto (la parte superiore) Sono molto rare, forse ne furono emesse poche in astuccio o forse ne sono arrivate poche integre a noi.... Peccato non averle più, un pezzo di storia di famiglia ed un discreto valore perduti.2 punti
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DE GREGE EPICURI Dovrebbe essere il discusso bronzo Dioniso/pantera (questa tiene in bocca un bastone o un tirso...),attribuita un tempo a Cuma, ora piuttosto a Minturno o zone limitrofe. Anche il periodo di attribuzione varia fra il 3° ed il 1° secolo a.C . Ci sono diverse discussioni in merito sul Forum (credo che si possa cercare proprio con i termini Dioniso e Pantera).2 punti
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Non ho capito bene questa domanda, nè a quale ramo si riferisca. Comunque posto un altro progetto del 20 Lire che riporta la stessa impronta del ramo di quercia al rovescio, e che permette forse di rispondere a questa domanda. E' il progetto presente al medagliere del Museo della Zecca (la foto è presa dal sito) che al D/ mostra un profilo di donna con berretto frigio. Inoltre integra adeguatamente questa discussione. Da notare come l'immagine del ramo di rovescio sia variata nel passare alla versione monetaria definitiva.2 punti
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@@augustus1 non sbaglia mai! Zecca di Sidone, denaro anonimo. ciao Mario2 punti
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Dovremmo essere in periodo di Crociate: http://www.museumsinisrael.gov.il/en/items/Pages/ItemCard.aspx?IdItem=ICMS_EIM_K98692 punti
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Posto la foto del R/ di un esemplare del 20 Lire prova 1968, contenuto all'interno di una scatolina trasparente che porta scritto: LA ZECCA. La moneta può essere estratta senza difficoltà attraverso la fenestratura. Mi chiedo se si tratti di una confezione originale di zecca o no. Qualcuno sa rispondere? Grazie! :)2 punti
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@@maxxi posso dire una cattiveria?? Dal tuo elenco eliminerei i realizzi di un'asta TITANICA e del noto sito.....2 punti
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Solo ora ho trovato questo, petronius—è stato un po ' pazzo qui con matrimoni, ecc, e naturalmente la carta moneta non è mio interesse primario. (Avevo programmato di pubblicare un medaglione di Hiroshima ma non ha trovato il tempo.) Comunque, quello che hai montato è molto bene davvero. Naturalmente. Era con particolare interesse che ho letto la tua spiegazione della data serie sui soldi di carta preparata per l'invasione e l'occupazione del Giappone non appare nel suo modo usuale perché il relativo avvenimento non era noto. Mi sono sempre ricordato del comune di due frasi molto diverso tra soldati e marinai americani di quei giorni: "Casa vivo in ‘45" e il molto meno ottimista, "Golden Gate in ‘48. Il punto è, naturalmente, che non si sapeva quando o come potrebbe finire la guerra—che è sicuramente la pena di ricordare per ragazzi onestamente interessati nel contesto storico. I giapponesi di guerra strategia—da quando hanno iniziato la guerra sapendo che erano materialmente inferiori agli alleati—era di cogliere rapidamente il territorio e persone e quindi rendere i combattimenti così sanguinosa e così costoso che gli americani avrebbero perso interesse a continuare la guerra. La cosa è, i giapponesi riusciti troppo bene a fare la guerra del Pacifico, sanguinosa e costosa. Ho letto — e credere—che la ferocia dei combattimenti nel Pacifico era alla pari con uno qualsiasi dei più feroci combattimenti della seconda guerra mondiale. Iwo Jima e soprattutto Okinawa erano terribile concorsi (con l'orrore aggiunto dei civili di Okinawan incoraggiati dai giapponesi a suicidarsi) e queste campagne molto sanguinosa–combattuto fuori vista della maggior parte degli europei—ha causato paura vera in pialle militare americani (e soprattutto, il pubblico americano) come hanno contemplato l'invasione del Giappone. Ancora una volta, i giapponesi erano riuscito troppo bene nel fare la paga di americani per ogni metro quadrato di roccia Pacifico che hanno preso. Nell'estate del 1945, gli americani ben compreso che l'invasione del Giappone sarebbe un bagno di sangue come pochi altri. E naturalmente enormi eserciti giapponesi in Cina erano ancora intatti, in attesa. Così è stata fatta la scelta di scura, triste; e per molte centinaia di migliaia di americani—e giapponese—soldati e marinai, si ebbe il lieto fine. "Casa viva in ‘45". ---------------------------------------------------------------------- I just now found this, petronius—it’s been a little crazy here with weddings, etc, and of course paper money is not my primary interest. (I had planned to post a Hiroshima medallion but didn’t find the time.) Anyway, what you’ve assembled is very fine indeed. Of course. It was with special interest that I read your explanation of the series date on the paper money prepared for the invasion and occupation of Japan not appearing in its usual fashion because its occurrence was not known. I’m always reminded of the two very different catch-phrases common among American soldiers and sailors of those days: “Home alive in ’45,” and the much less optimistic, “Golden Gate in ’48. The point being, of course, that no one knew when or how the war might end—which is definitely worth remembering for folks honestly interested in historical context. The Japanese war strategy—since they began the war knowing they were materially inferior to the Allies—was to quickly seize territory and people, and to then make the fighting so bloody and so expensive that the Americans would lose interest in continuing the war. The thing is, the Japanese succeeded too well in making the Pacific War bloody and expensive. I have read—and believe—that the ferocity of the fighting in the Pacific was on par with any of the fiercest fighting of the Second World War. Iwo Jima and especially Okinawa were terrible contests (with the added horror of Okinawan civilians being encouraged by the Japanese to commit suicide) and these very bloody campaigns –fought out of view of most Europeans—caused real fear in American military planers (and importantly, the American public) as they contemplated the invasion of Japan. Again, the Japanese had succeeded too well in making the Americans pay for every square meter of Pacific rock they took. By the summer of 1945, the Americans well understood that the invasion of Japan would be a bloodbath like few others. And of course the huge Japanese armies in China were still intact, waiting. So the dark, sad choice was made; and for many hundreds of thousands of American—and Japanese—soldiers and sailors, the happy ending was had. “Home Alive in ’45.” v.2 punti
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Assolutamente no! decisamente più costose in FdC (che tra parentesi, è una conservazione molto, molto difficile da reperire, diversamente da quanto spesso la troviamo scritta sui vari cartellini). Come osservava giustamente @@gallo83, da queste foto, non è possibile stabilire se sono FdC REALE. Indubbiamente sono poco circolare o non circolate, ma questo non significa che siano FdC. Diciamo che siamo dallo Spl/Fdc a salire. Il FdC, quando realmente lo sono, (a parte che si valuta in mano), ha un prezzo minimo da 100/110 euro a salire (dipende poi dall'appeal complessivo e da chi la vende)2 punti
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Il convegno di Napoli si avvicina, i giorni passano e abbiamo sempre di più il cuore in gola per l'evento da noi tanto sognato. Mi permetto di segnalare alcune pubblicazioni che verranno distribuite nell'ambito dell'evento. Come già accennato nel nostro programma, anche quest'anno pubblicheremo e distribuiremo il nostro (secondo) bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo. E' già tutto pronto e a fine mese posterò qualche foto del cartaceo, sarà di ben 320 pagine a colori in formato cm. 24 x 17 (di cui 16 pagine di coda a colori riguardanti gli sponsor). In allegato la copertina (che sarà sempre su carta rigata di color giallo chiaro) e l'indice. Nella speranza di farvi cosa gradita segnaliamo, per chiunque fosse interessato, che tale pubblicazione non verrà commercializzata ma assegnata in esclusiva ai soci iscritti alla nostra associazione e distribuita inizialmente in occasione del convegno numismatico partenopeo nei giorni 4, 5 e 6 settembre 2015, data l'elevata richiesta della prima edizione abbiamo pensato di stamparne qualcuno in più. Nell'ambito dell'evento allestiremo un tavolo presieduto da quattro hostess (le nostre mogli e fidanzate...), oltre a due nostri soci fondatori, che saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno iscriversi o ricevere informazioni sulla nostra attività e i prossimi eventi in programma, per coloro che già risultano iscritti verrà consegnato il bollino adesivo per il rinnovo tessera e il bollettino, chi non potrà venire a Napoli riceverà il tutto con raccomandata anzichè posta ordinaria. Ringraziamo i numismatici professionisti che hanno contribuito alla realizzazione del bollettino e in particolare il dott. Antonio Morello di Cassino per la sua gentile preziosa collaborazione. Da ottobre il bollettino in oggetto verrà poi distribuito nelle varie biblioteche italiane e svizzere che hanno già ricevuto il primo. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci all'indirizzo e-mail circolopartenopeo(chiocciola)libero.it -------------------------------------------------------------- Grazie poi alla disponibilità della redazione di Panorama Numismatico presieduta dall'infaticabile Lorenzo Bellesia e Massimo Bosi abbiamo dato la nostra collaborazione per la pubblicazione di un numero speciale di PN di settembre, anch'esso distribuito nell'ambito del convegno recandosi al tavolo della Nomisma spa. In allegato la copertina con il riferimento al convegno partenopeo, il numero contiene circa 60 pagine a colori di studi sulle monete e medaglie di Napoli e delle zecche dell'Italia meridionale in generale. Interessanti i lavori firmati da alcuni "giovanotti freschi di firma", tra qualche giorno verrà pubblicato l'indice nella sezione novità editoriali e riviste con l'aiuto dei curatori @@Liutprand e @@odjob. . Un ringraziamento particolare anche a Matteo Del Grande per la disponibilità. Francesco Di Rauso p.s. Da domani iniziamo la raccolta di nominativi di visitatori per la visita guidata al Museo del Tesoro di San Gennaro. :good:2 punti
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Io invece opterei per il sequestro essendo materiale trafugato dalla Zecca. E non ci piove su questo.Peccato che si trova in uno stato estero.2 punti
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Nessuno sa di che si tratta? Non ha alcuna scritta quindi non so da dove iniziare per la ricerca in rete...1 punto
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Tranquillo Lay11, comprendo perfettamente il senso di quanto hai scritto, anche la mia famiglia è fatta da gente umile che ha sofferto parecchio soprattutto durante la guerra. Dopo il '43 infatti i tedeschi costrinsero mio trisnonno (il capofamiglia) a cedere alcuni grossi appezzamenti di terreno di nostra proprietà, sui cui fu costruita una grossa acciaieria che lavorò sia durante che dopo la guerra. Ora su quei terreni, demolite le ex acciaierie, sorge un grande centro commerciale.. ogni volta che ci passo davanti e penso che quelle terre erano nostre da generazioni mi fa male il cuore. Per inciso, mio trisnonno morì di crepacuore nel novembre del 1943 all'età di 78 anni, un paio di mesi dopo queste tristi vicende, con tre figli in guerra di cui non aveva notizie e una grande tristezza nel cuore. Nessuno della famiglia dopo la guerra reclamò quei terreni purtroppo. Le monete invece da quello che mi racconta mio nonno sono sopravvissute alla guerra. Ma al momento della morte del padre, cercando tra i suoi averi, molte cose erano purtroppo sparite.. tra cui il cofanetto con le monete e un gran numero di caravelle in argento che gelosamente conservava... Spero di non tediarvi con queste mie vicende familiari, purtroppo essendo un grande appassionato di genealogia conosco vita morte e miracoli di ciò che è successo nella mia famiglia negli ultimi tre secoli... e mi viene sempre spontaneo contestualizzare tali vicende che secondo me naturalmente si collegano tra loro...1 punto
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storia affascinante; non mi stupirei se durante la guerra la serie sia stata smembrata, magari depauperata dei pezzi in oro; in quel periodo l'oro faceva giri strani...i miei nonni paterni avevano un solo oggetto d'oro ciascuno, a quei tempi, le loro rispettive fedi nuziali: furono più o meno "spontaneamente" donate alla Patria poiché con l'oro dei poveracci, a quei tempi, si intendevano costruire i cannoni per difenderLa....... tralascio qualsiasi ulteriore mio commento esplicito in merito, poiché quello che dovevo dire probabilmente l'ho già detto. ribadisco, storia veramente interessante, ti ringrazio di averla condivisa con noi, spero che prima o poi potrai raccontarci sviluppi interessanti in merito. un saluto. (intendimi, non volevo assolutamente dare del "poveraccio" ai tuoi bisnonni, parlavo dei miei, di nonni, gente povera e onesta, che ha cresciuto nove - 9 - figli con uno stipendio che potrei definire "modesto").1 punto
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La moneta è stata coniata a Philadelphia, e lo si riconosce dal fatto che non ha alcun marchio di zecca. Le altre zecche produttrici, Denver e San Francisco, hanno la loro iniziale, D o S, tra il collo del Presidente e la data. E' moneta comunissima, con oltre 234 milioni di pezzi coniati nella sola Philadelphia (ancora di più a Denver) il cui valore, in questa conservazione (BB), non va oltre il facciale (in FDC, un paio di euro). Si compone di una lega, detta "Clad", con una copertura esterna al 75% di rame e 25% di nickel, e un'anima interna interamente in rame: a San Francisco sono state coniate anche monete al 40% di argento (Silver Clad). Come sicuramente già sai, mezzi dollari con questo rovescio furono coniati esclusivamente nel 1976, per celebrare il Bicentenario dell'Indipendenza (in realtà, le coniazioni iniziarono nel 1975, anno in cui, ufficialmente, non furono prodotte monete da mezzo dollaro). Il rovescio raffigura l'Independence Hall di Philadelphia, l'edificio dove venne discussa e ratificata la Dichiarazione d'Indipendenza, ed è opera dello scultore Seth G. Huntington, vincitore del concorso bandito dalla Zecca, le cui iniziali, SGH, appaiono sotto UNUM, a lato della Hall. Il ritratto di Kennedy al dritto è stato realizzato da Gilroy Roberts. petronius :)1 punto
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ciao @@redjack1969, per una migliore valutazione mi sono permesso di ritoccare le tue foto. sbaglio o tra la u e la e di emanuele c'e' cio' che resta di un puntino? se cosi' fosse a parer mio la moneta non e' autentica. saluti, max1 punto
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@@@NoNmi4PPLICO purtroppo quasi finito di controllare monete ma ha dato molte soddisfazioni1 punto
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Beh ci sono alcune tirature discordanti rispetto all'altro sito . Su questo non so dirti quale sia quella giusta . Però so per certo che i 2€ tedeschi del 2014 circolano perchè ne sono stati ritrovati tanti . E mi sembra strano appunto, che eurocollezione ancora non abbia corretto .1 punto
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grazie @@tognon,buona giornata anche a te. ps ( se decido di prenderla e mi riferisco alla seconda, faccio una foto e ve la ripresento)1 punto
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Caro Georg...se i falsari facessero monete identiche alle originali manco staremmo qua a parlarne. Un errore almeno lo fanno sempre...per fortuna nostra.1 punto
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La P in questa moneta sta per Geronimo Pontecorvo, maestro di prova nel 1622.1 punto
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per quanto possa contare, queste sono le discussioni che mi piacciono.1 punto
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@@Edofall Ho unito la discussione che hai aperto con quella già presente e dedicata a tutte queste emissioni.1 punto
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Concordo fondamentalmente con @@RobertoRomano, il periodo che ha evidenziato è decisamente quello in cui si è raggiunta la massima espressione artistica sulle monete pontificie. Però poi guardo un pochino più indietro e trovo monete come questa (piastra d Urbano VIII, anni '30 del XVII secolo) e penso che forse bisognerebbe spingersi fino all'inizio delle coniazioni al torchio per abbracciare idealmente cent'anni di grande produzione artistica che non ha avuto più eguali nella storia numismatica... Con la metà del diciottesimo secolo progressivamente gli stili diventano più monotoni e ripetitivi. Forse solo qualche pezzo di Gregorio XVI (scudo del primo tipo, mezzo scudo), può essere all'altezza delle stupende monete postate da RobertoRomano...1 punto
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A riguardo volevo condividere con voi questo interessantissimo articolo del The New Yorker dell'agosto del '46 che prende le testimonianze di alcuni sopravvissuti allo scoppio della bomba su Hiroshima e le loro considerazioni "in diretta" prima, durante e dopo lo scoppio. E' un po' lungo ma ne vale la pena: http://www.newyorker.com/magazine/1946/08/31/hiroshima1 punto
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io vedo scritto 1930....! ad ogni modo sono monete che seguono il valore dell'oro, magari un leggero surplus se in fdc1 punto
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Personalmente,amplierei il periodo,cominciando da Alessandro VII(1655-1667) e terminando con Clemente XII(1730-1740).Ci sono monete stupende,specie con Clemente X1 punto
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@@contemax67 son due belle monete entrambe non c'è che dire. sinceramente dire se è fdc,qfdc o spl/fdc da una foto e con anche una bustina di mezzo è come sparare a caso. ti domando che differenza c'è tra un qfdc e un fdc? l'usura non è presente in nessuno dei tre casi quindi dopo aver valutato che i rilievi ci son tutti si passa ad altro. per me la differenza sta in un colpettino,in qualche segno di troppo o nel leggero ammanco di lustro. se da segnetti e colpetti sembran essere esenti ,per il lustro è impossibile capire se è completo da una foto. la seconda la preferisco per la patina...la prima ha subito un lavaggio e poi è stata sigillata. ricambio i saluti ;) marco1 punto
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Non mi sento di essere così penalizzante come ha fatto chi mi ha preceduto, però per essere precisi servirebbero foto migliori...1 punto
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@@fabry61 preso prossimamente in collezione ;) e ne ho trovato uno simile sulla pubblicazione di Metcalf1 punto
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Rcamil: Non avevo considerato le corrosioni rimosse, ma ci può stare. Sul cartellino di entrambe ho assegnato R2, ma è indicativo il fatto che sono testoni ( questi e tutti gli altri del papa in questione ) che si vedono ovunque molto molto poco. Ora ho finito le mie " cartucce " per Innocenzo X, più avanti proporro' spero dell' altro, saluti.1 punto
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E' sempre una scelta difficile... Questa moneta purtroppo a causa dell'usura ha perso molti particolari del busto al diritto... Personalmente non la prenderei, ma solo perche' col tempo io rischierei di volerla sostituire con una anche solo un pochetto migliore al diritto e poi sarebbe difficile "piazzare" questa.. Ma e' molto soggettiva la cosa.. Se a te piace la spesa non e' esosa e avresti comunque una moneta che ha avuto un passato e una "vita".. Ma deve piacerti! Altrimenti un domani continuerai ad avere una moneta che giudichi non bella e arriverai a volerla sostituire! (lo dico per esperienza personale...) Facci sapere quale e' stata la tua scelta e tira sul prezzo!!! Per il venditore non sara' facilissimo venderla e magari riesci ad ottenere uno sconto che aggiungera' un surplus al tuo acquisto...1 punto
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Scusate se intervengo sommessamente. Queste "incomprensioni" non si verificherebbero se coloro che sono intenzionati a chiedere un parere sull'originalità di una moneta fossero invitati (caldamente) a fornire: - foto o scansioni chiare della moneta fronte e retro e, quando occorra, del contorno: - peso e diametro. Questo modo di agire, oltre ad agevolare le valutazioni di chi si esprime a distanza non avendo la moneta in mano, permetterebbe un confronto e quindi un dibattito fra gli Utenti di un qualche interesse e profitto. Se invece l'atteggiamento sarà quello di scrivere sul Forum: "ho la moneta X. E' autentica? E quanto vale?", senza fornire ulteriori elementi di valutazione ed utilizzando il Forum come una specie di "Oracolo" di Delfi", i risultati non potranno che essere quelli che ha prodotto la presente discussione. Quando poi la moneta di cui si chiede il parere di autenticità è il "mitico" scudone dell'1, ci dovrebbe essere un risponditore automatico che blocca sul nascere qualunque discussione...... :crazy: Saluti. M.1 punto
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Ciao @@sixtus78 complimenti per le foto, per iniziare non sono male e soprattutto ERA ORA !!! :-) Bella anche la moneta, è giusto andare oltre all'aspetto puramente estetico, essendo rarissima. Tra l'altro la ritengo più rara delle coniazioni al torchio, che tanto piacerebbero a @@Veridio !! :P Chissà perchè, così come con Urbano VIII, anche con Innocenzo X si ha una duplice tecnica per la coniazione dei testoni; forse le coniazioni al torchio non erano ancora abbastanza industrializzate da garantire una produzione numericamente adeguata ? Sulla resa qualitativa/estetica non ci sarebbero stati dubbi... Ciao, RCAMIL.1 punto
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Riporto in visibilità questa interessante discussione, visto che nell'ultima asta Nomisma 53 c'è il famoso 20 lire granchio in vendita. Allego foto a colori.1 punto
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Ringrazio infinitamente a nome del forum Eurocollezione per averci concesso l'utilizzo dei loro dati e della loro tabella, costantemente aggiornata, nella formattazione originale, reperibile a questo link. (qui di seguito ho aggiornato la tabella delle emissioni)1 punto
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La moneta mi pare buona e in buona conservazione... Un pelo decentrata che porta ad avere poco bordo a sn del diritto e dei segni a sn del rovescio In complesso pero' poca usura e molto bella..1 punto
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Buongiorno a tutti, Oggi mi sono cimentato a mano libera e luce naturale ore 9:30 per capire come riprodurre al massimo della fedelta' la patina iridescente di una medaglia in mio possesso. Devo dire che non e' stato semplice visto che il sole non puo' essere abbassato ed inclinato a piacere, quindi ho inclinato la medaglia cercando di tenere la lente dell'obiettivo parallela al piano della medaglia. Il risultato non e' il massimo, quindi meglio seguire i preziosi consigli del numismatico, procurandosi uno stativo , una luce laterale da abbassare ed alzare a piacere. La foto che vedete e' il risultato, leggermente mossa, leggermente fuori asse, ma con resa della patina fedele, quindi in attesa dello stativo e di foto migliori vi auguro buona giornata. Saluti1 punto
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Questo è ciò che ho ottenuto oggi, primissimo tentativo. So che l'illuminazione non va bene ma non ho in casa nulla di adeguato... nei prossimi giorni all'IKEA vediamo cosa trovo. :D Il soggetto è quel che è... la prima moneta che mi passava per le mani. Ho scattato su base in velluto, mi piace abbastanza lo sfondo rosso, sinceramente lo preferisco alle foto con lo sfondo ritagliato. Consigli?1 punto
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Un Morgan bello lustroso Poi con il macro di solito tocca ridurre di molto la risoluzione per poter postare le foto, a meno che non si voglia vedere meglio qualche dettaglio:1 punto
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Idealmente vedrei bene una figura super-partes, un Ente certificatore, al quale rivolgersi per avere conferme in merito unicamente all'autenticità del pezzo o alla presenza o meno di difetti occulti (appiccagnoli tolti, fori otturati, bordi ripresi ecc. ecc.). Ovviamente tralascerei il discorso conservazione: primo perché soggettivo, secondo perché credo/spero che i collezionisti, dopo poco tempo di pratica, riescano a camminare con le proprie gambe.... @massikx Vero sono anche perito, ma come credo potrai aver notato, se navighi sulla baia o se ti rechi ai maggiori convegni, sono pochissime le monete da me sigillate che circolano sul mercato.....fino ad ora Non ho mai periziato per SPL una moneta BB solo perché era mia, se é questo che intendi come "conflitto di interessi" p.s.: sono ancora collezionista....1 punto
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Ciao a tutti, Ho aggiunto un'articolo in "Numismatica" che mi ero perso: La monetazione della Repubblica Sociale Italiana-Girolamo Spaziani-Testa-1952 Ho anche completato lo sfoglio di "Bottettino Numismatico": Le lire dei Savoia Piero Buzzo-Margary 1964 n.4 Le monete di acmonital hanno un quarto si secolo Giovanni Calchera 1964 n.5 Varianti nelle monete di Vittorio Emanuele III e delle Repubblica Italiana Romano Zanardi 1968 n.6 Nella monetazione in acmonital furono usati due tipi differenti di punzone V.Bertini 1970 n.3 Le pseudo monete dell'AOI Giuseppe Nascia 1970 n.4 Varietà, errori di conio e varianti di tiratura nella monetazione italiana L.N. Castellana 1970 n.4 Rarità e stato di conservazione delle monete del Regno d'Italia Antonio Riccio 1970 n.5 Sui falsi d'epoca di Casa Savoia Attilio Bonci 1972 n.2 Sul 20 lire elmetto di Vittorio Emanuele III Giuseppe Nascia 1972 n.3 Li trovate al consueto Link1 punto
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