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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/22/15 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti voi! Sulla scia della mia discussione aperta ieri sera, ho deciso di raccontarvi quest'altra piccola storia numismatica che mia nonna (87 anni) adora raccontare e ricordare. Ho deciso di raccontarvela così come piace immaginarla a me: arricchita di tutte quelle piccole sfumature che trasformano un fatto in un racconto. Mi scuso se il racconto risulta lungo, spero possa essere di vostro gradimento. La mia speranza inoltre è che possiate rivivere anche voi con queste mie righe le fantastiche storie che ci raccontavano (o ci raccontano, per i più fortunati che li hanno ancora) i nostri nonni ed i parenti più anziani. ...E magari, la prossima volta che vi troverete davanti un malandato aquilotto in BB, oltre ai suoi tre euro scarsi di argento saprete leggervi, tra i rilievi un pò consumati di quel metallo scurito dal tempo, storie e vicende di ogni giorno che appartengono al passato familiare di ognuno di noi... Siamo nell'estate 1935 anno XIII dell'era fascista, in una calda giornata di Luglio. La guerra è ancora lontana, le sanzioni della Società delle Nazioni e la conquista dell'Impero dell'Italia fascista erano ad un passo, ma Romeo quel giorno ancora non lo sapeva. Romeo lavorava a quel tempo alle Regie Poste di Udine. Era il suo lavoro e quello di suo padre: aveva cominciato giovanissimo nel 1913 come portalettere, ma poi nel tragico 1915 era stato richiamato a servire la patria sui monti maledetti del Carso, nel secondo Fanteria, Brigata Re. Quei giorni terribili non li aveva mai dimenticati... gli assalti alla baionetta, l'orrore della morte, la paura di trovarsi di fronte qualche cugino o parente... si, perchè Romeo era italiano, ma di madre austriaca: alla tragedia della guerra si sommava così l'angoscia di far del male a qualcuno che potrebbe essere sangue del tuo sangue. La Grande Guerra aveva anche lacerato i suoi affetti: mentre lui combatteva sul carso la sua mamma era finita in un campo d'internamento riservato ai cittadini delle potenze nemiche, nella lontanissima Basilicata. Suo papà invece non l'avrebbe più rivisto una volta tornato, nè avrebbe mai saputo quale fosse stata la sua sorte. [quella storia l'ho scoperta io 95 anni dopo, ridando dignità alla morte di mio trisnonno... primo in famiglia a sapere cosa gli fosse successo veramente. Ma questa è un'altra storia...] Destino volle che proprio in quel campo di internamento la mamma di Romeo conobbe la futura nuora: anche lei austriaca, viennese di nascita ma con sangue carinziano nelle vene, anche lei internata perchè sgradita agli occhi del governo italiano come presenza sul suolo patrio, seppur residente in Italia da più di dieci anni... rimasta orfana da bambina assieme ai suoi sei fratelli, era stata mandata con la sorella maggiore dalla zia materna, che all'epoca si era sposata con un oste friulano. Quanti sacrifici per riuscire a vivere una vita con un briciolo di serenità... Finita la guerra i due si erano conosciuti, si erano piaciuti e alla fine sposati nel 1920. Dal loro matrimonio erano nati tre figli, un maschietto e due bimbe.. ..la più piccola, classe 1928, è mia nonna. Ma torniamo a quel giorno del 1935: era un giorno di festa, una domenica tranquilla dopo l'ennesimo sabato fascista che obbligava tutti ad estenuanti e non gradite manifestazioni ginniche per mantenere l'animo ed il corpo pronto ed allenato per la causa della rivoluzione. Camminava da solo sul marciapiede Romeo, la moglie ed i figli a casa, stava andando a comprare le sue sigarette... chissà, forse avrebbe preso quattro pacchetti quel giorno. C'era in quell'anno un bizzarro concorso riservato a chi acquistava le sigarette con filtro tre stelle: in premio una maschera antigas a chi raccoglieva le figurine presenti all'interno delle scatole! Ma chi voleva una maschera antigas nel 1935? per carità.. ne abbiamo già avute abbastanza vent'anni orsono, non li vogliamo vedere più quei maledetti aggeggi.. Udine era tranquilla e gioiosa in quel giorno di festa: le massaie stendevano i panni lavati in liscivaia cantando motivetti allegri e canzonette popolari ("parlami d'amore Mariù" di Tino Rossi era la più gettonata...), il tram sferragliava come ogni giorno per le vie della città portando su e giù il suo carico di umanità con le sue preoccupazioni e le sue speranze. Quando all'improvviso... Romeo vide un bagliore sul marciapiede. Si avvicinò con passo tranquillo, senza dare nell'occhio.. ma si, è proprio una moneta quella! Chissà, forse è un leone da 50 centesimi, il colore è quello del metallo chiaro e non scuro come le monete di valore inferiore. Ma anche una palanca da dieci centesimi con l'ape non era mica da buttare... avrebbe potuto comprare le caramelle ai bambini... Si china a raccogliere il tondello... perbacco, un aquilotto in argento! Quello era davvero un regalo inaspettato.. 5 lire trovate per strada, una mezza fortuna! Col cuore felice, presto si dimenticò anche delle sue sigarette. Bisognava festeggiare.. Tornò a casa con passo deciso, felice di poter regalare una giornata speciale alla sua famiglia... Spalancò la porta d'ingresso, sfoderando il suo sorriso migliore. Bambini, si va in gita, preparatevi! Oggi è un giorno di festa! Papà ha trovato un aquilotto per strada... Fu così che la famigliola in men che non si dica si preparò per una gita fuori porta, un fuori programma inaspettato e raro in quei tempi... Decisero di andare sulle colline, e presero il piccolo tram bianco che da Udine portava a Tarcento. Trenta chilometri di distanza tra i due capolinea, ma quel giorno sembrò di andare sulla luna a Romeo... L'aquilotto bastò per portare i cinque in gita tutta la giornata, andata e ritorno, con una bella merenda fatta di panini al salame per tutti e gazzose (di quelle con la pallina sotto il tappo, solo quelle valevano una fortuna tra i bambini!)... Fu così che per un giorno quell'allegra famigliola potè dimenticare le difficoltà di ogni giorno, trascorrere una giornata diversa e spensierata, sentendosi una volta tanto davvero liberi nell'animo. E tutto merito di un aquilotto... ...che mia nonna non dimenticherà mai... [nella foto, il tram bianco di Tarcento negli anni '30]
    11 punti
  2. Apro questo topic per raccontarvi una storia raccontatami proprio questa sera da mio nonno (classe 1929). Nel bel mezzo della cena, parlando delle lire d'anteguerra e del loro valore, mi racconta che suo padre (che di professione faceva il tramviere) nel 1936 dopo la proclamazione dell'impero comprò una serie di monete in cofanetto (tra cui alcune d'oro, e di questo mio nonno ne è più che certo, ed altre di grande diametro [il 20 lire evidentemente?]) che celebravano tale evento, non destinate alla circolazione e vendute ad un prezzo superiore al facciale, pagandole a piccole rate trattenute dallo stipendio. Si trattava di una iniziativa promossa proprio dalla locale azienda di trasporti udinese, che offriva ai propri dipendenti la possibilità acquistare un pezzo di storia alla portata di tutti... ...figuratevi il mio stupore nel sentire questa storia per me assolutamente inedita... :crazy: Alla mia ovvia domanda "ma nonno, che fine hanno fatto quelle monete?" mi racconta che sparirono da casa dopo la guerra, ed alla morte di mio bisnonno avvenuta nel 1981 non furono mai più ritrovate. Erano il nostro piccolo tesoro di famiglia... e io fino ad oggi non ne sapevo nulla... :bash: Ovviamente tali monete in oro dovevano essere le 50 e 100 lire 1936, probabilmente quella serie altro non era che la serie completa del 1936. A questo punto rivolgo a tutti voi una domanda: vi risultano delle serie impero vendute in confezione completa compresi gli ori? Esiste qualche immagine di questi cofanetti? Credo possiate comprendere il mio stato d'animo stasera dopo questa rivelazione numismatica... Pensare di aver avuto in famiglia un tale tesoro e per di più perso non si sa bene come... ...Quindi sappiate che da qualche parte c'è una coppiola del '36 che mi spetta di diritto... e prima o poi la troverò... :rolleyes: ...Marco
    5 punti
  3. Certo che arriva al BB, un Marengo di Napoleone con un bordo così esente dai soliti difetti di conio, come graffi ed esuberi vari di metallo, centrata, senza difetti di conio che compromettano i rilievi, non è cosa mica di tutti i giorni, anche in questa conservazione, che rende l'esemplare in suo possesso un bel BB senza se e senza ma
    4 punti
  4. 4 punti
  5. Sono stato abbastanza fortunato da trovare una coppia pezzi del 19th secolo che sembravano aver viaggiato assieme fin dai giorni quando erano entrambi nuovi. Non ho alcuna prova reale che sono state insieme così a lungo, naturalmente, ma le circostanze in cui li ho trovati fortemente suggeriscano—a me, comunque. (A me sembrava che aveva fatto parte del viaggio di un austriaco in Germania ed erano stati portati a casa e mettere via fino al—circondato da monete austriache più o meno contemporanee (ma ben utilizzato)—essi emigrarono negli Stati Uniti.) Stavo comprando monete mondiali casuale a un quarter (25-cents) a testa fuori sacchetti di sandwich di plastica nella stanza sul retro di una casa d'aste (molto) small-time quando mi sono imbattuto su questo bel 1888d 20-pfennig: La mia giornata è stata effettuata, naturalmente. E poi ho trovato questo gettone, che mi piaceva anche: Da quello che ho letto in rete, questo token di ½-litro di birra da Dessau sembra appartenere al periodo 1883-1896 del "Brauerei zum Waldschlösschen", e "Haustrunk" significa che era un token in-casa di qualche tipo (ma se fosse per uso da parte dei dipendenti della fabbrica di birra, e/o visitatori, ancora non so). Il birrificio di Dessau era chiuso dalla sua nuova casa madre nel 1994, e oggi l'edificio è stato ridisegnato in modo tale da conservare gran parte del suo aspetto storico. E ho quasi dimenticato. Quando tornai a casa e ha preso uno sguardo più attento a questa coppia, il pezzo di 20-pfennig aveva qualcosa di interesse supplementare—il difetto di produzione conosciuto come "mensola-raddoppio," chiamato anche "die rimbalzo". :D v. --------------------------------------------------------------- I was lucky enough to find a pair of 19th century pieces that seemed to have traveled together since the days when they were both new. I have no real proof that they’ve been together that long, of course, but the circumstances in which I found them strongly suggest it—to me, anyway. (To me it looked like they’d been part of an Austrian’s trip into Germany, and had been brought home and put away until—surrounded by more or less contemporary (but well-used) Austrian coins—they had migrated to the United States.) I was buying random world coins at a quarter (25-cents) apiece out of plastic sandwich bags in the back room of a (very) smalltime auction house when I stumbled onto this nice 1888d 20-pfennig: My day was made, of course. And then I found this token, which also appealed to me: From what I read on the Net, this ½-liter beer token from Dessau seems to belong to the 1883-1896 period of the “Brauerei zum Waldschlösschen,” and “Haustrunk” means that it was an in-house token of some sort (but whether it was for use by employees of the brewery, or visitors, or both, I don’t yet know.) The brewery in Dessau was closed by its new corporate parent in 1994, and today the building has been redeveloped in such a way as to preserve much of its historical appearance. And I almost forgot. When I got home and took a closer look at this pair, the 20-pfennig piece had something of extra interest—the production flaw known as “shelf-doubling,” also called “die bounce.” :D v.
    3 punti
  6. Grazie a tutti per i vostri bellissimi commenti, mi fa davvero piacere che questa piccola storia "vera" vi sia piaciuta! Alla fine sono convinto che le storie delle persone semplici valgano più di quelle che leggiamo sui grandi libri di storia. Sono patrimoni che dobbiamo conservare gelosamente... per tramandarli a nostra volta... riscoprire il valore della narrazione orale di fatti e vicende a noi cronologicamente lontane ma in fondo vicine perchè cariche di quell'umanità fatta di mille sfaccettature che contraddistingue ognuno di noi... @@Lay11 ti confesso che in passato, quand'ero più giovanotto, ho scritto un romanzo storico, ambientato nella seconda guerra mondiale. Una cosa senza pretese e mai pubblicata se non in poche copie per amici e parenti, ma che mi è nata come un'urgenza interiore. In tempi recenti invece ho scritto una storia della mia famiglia (anche questa ovviamente per pura soddisfazione personale), che racconta i miei vent'anni di ricerche genealogiche familiari tra archivi, parrocchie e registri. Ad oggi il mio albero genealogico conta 380 antenati diretti (non mi occupo di zii e cugini e collaterali, quindi si tratta solo di nonni, bisnonni, trisnonni e via dicendo indietro nel tempo) sparsi in giro per l'Europa, ognuno con la sua storia da raccontare... e di storie da raccontare ce ne sarebbero davvero molte. Non vi nascondo che sarebbe un mio grande sogno segreto quello di abbinare ad ogni mio antenato una moneta, che sappia raccontare la storia del tempo e del luogo in cui è vissuto. Penso che non ci possa essere una collezione più personale di questa.. leggere il proprio passato familiare attraverso le monete... Qualche altro asso da calare legato alla storia numismatica della mia famiglia ce l'ho ancora a dire la verità.. Le monete spesso sono al centro delle vicende familiari. Magari in futuro, se ne avrete voglia, ve le racconterò più che volentieri. :good: Mi piace davvero vedere la nostra passione numismatica andare una volta tanto oltre le mere valutazioni estetiche, ai parametri economici e di valutazione. Alla fine ognuna di quelle monete che tanto amiamo di storie da raccontarci ne ha a bizzeffe, basta saperle leggere appena al di sotto di quella patina che il tempo giorno dopo giorno deposita sui suoi rilievi. Marco
    3 punti
  7. Ciao, dopo la recente discussione su un deposito monetale italiano, rientro nei ranghi proponendovi un nuovo hoard britannico. Si tratta del Leominster Hoard, rinvenuto nel Herefordshire (Midlands, Galles). E' stato rinvenuto nel luglio 2013 ma dopo il passaggio presso il British Museum ne è stata data comunicazione preliminare solo nell'agosto 2015. Come di norma è stato rinvenuto da due metal detectorist. Consta di 518 esemplari per cui un hoard abbastanza piccolo come dimensioni ma comunque penso già abbastanza significativo per dare alcune indicazioni sul periodo che rappresenta, ovvero gli anni tra il 260 e il 290 d.C. Vi sono rappresentati l'Impero Gallico, quello Britannico e quello centrale. Nei link che accludo vedrete alcune monete di Tacito e Massimiano. Maximianus http://www.bbc.com/news/uk-england-hereford-worcester-33815609 http://www.herefordtimes.com/news/13582367.Roman_coin_hoard_found_near_Leominster_classed_as_treasure/ Dalle indagini delle immagini RX del grumo delle monete è stato evidenziato che era stato deposto in tre sacchetti a loro volta raccolti in uno di pelle di dimensioni maggiori. Per ulteriori dettagli... bisogna attendere le comunicazioni ufficiali del British Museum. Ciao Illyricum :)
    2 punti
  8. Non avevo colto il senso... Comunque no, non mi piace per niente questo evento... è davvero raccapricciante. La carrozza coi cavalli, l'elicottero che lancia i petali, la musica di "il Padrino" in sottofondo, lo striscione con la scritta: "Hai conquistato Roma ora conquisterai il paradiso"... questi qua ci hanno presi bene bene per il xxxx. L'unica cosa che dovrebbe conquistare questa gente è l'ergastolo in isolamento totale oppure una pallottola in testa, altro che petali di rose lanciati dall'alto. E poi fantastici, a dir poco fantastici anche i CIELLINI, i sommi paladini dell'immenso Iddio in Terra, che a uno dei loro gran raduni hanno dichiarato che un funerale non si nega a nessuno, basta che sia svolto secondo tutti i canoni previsti. Peccato che la massima autorità di Santa Romana Chiesa a cui i prodi CIELLINI fanno riferimento abbia dichiarato e sottoliniato più volte che I MAFIOSI SIONO SCOMUNICATI. Ma non fa niente, non fa niente... per brave persone come quella il funerale ci sta sempre, anche contro la volontà del Papa. Mi fermo qui, perchè se vado avanti perdo la testa e rischio di farmi bannare.
    2 punti
  9. In realtà, essendo questo un forum di numismatica, semplicemente si parla di numismatica... Gli argomenti fuori tema sono spostati in agorà proprio per questo motivo. Siccome si è visto negli anni che gli argomenti politici e religiosi sono sempre fonte di litigio sul forum, si è ritenuto di fare in modo che, se proprio su un forum di numismatica non si possa fare a meno di parlare di tutt'altro, questo non porti a questo tipo di problemi. Questa discussione (al di là del fatto che anche io sono stanco della classe dirigente, aspetto retorico e che accomuna molti) rimanda a un link che cita espressamente nel titolo cognomi di uomini di potere di una precisa fazione politica, alludendo che questa fazione politica sia responsabile della rimozione dell'individuo in questione. Se anche fosse così (la cosa non mi stupirebbe affatto) non vedo un motivo per parlarne su un sito che si chiama "lamoneta.it". Questa discussione inoltre, riportando come detto a un link con cognomi di una fazione precisa, appare da fuori come "schierata". Per questo è una discussione che ha qualcosa di politico. E anche se l'intento forse non era quello, il risultato non cambia.
    2 punti
  10. L'Italia sarà pure uno Stato finito, ma anche questa discussione non sta tanto bene :rolleyes: http://www.lamoneta.it/topic/7751-lamoneta-it-e-politica/ Per quanto riguarda l'articolo, riporta un solo fatto certo, il trasferimento di Ultimo a altro incarico, tutto il resto sono chiacchiere e illazioni, se questo è il modo di fare politica in Italia, hai ragione, è ora di finirla. petronius.
    2 punti
  11. com'è piccolo il mondo.. in quelle acciaierie ci lavorò mio nonno dal 1950.. in più vorrei raccontarvi che quella furba della mia bisnonna, al passaggio degli addetti al ritiro dell'oro, nascose la sua fede sotto terra e gli diede una fasulla. In cambio le diedero la fede in rame che ancora conservo gelosamente. Spero di non essere andato off-topic
    2 punti
  12. Non me ne vogliate ma per me la moneta non arriva alBB
    2 punti
  13. @@Lay11 ti ringrazio per il tuo contributo. Sono intimamente convinto che mantenere vivo il ricordo di chi ci ha preceduto sia il modo migliore per non farli scivolare nell'oblio.. e ciò é particolarmente vero ed importante per noi umili che non troviamo mai posto nei libri di storia. Le vicende di vita vissuta di chi ci ha preceduto sono un prezioso tesoro da custodire e tramandare a chi verrà dopo di noi, e molto spesso sono in grado di dare delle risposte ai nostri grandi perché della vita..
    2 punti
  14. La guerra, da qualsiasi angolazione la si guardi, è sempre ricca di orrendi episodi e di feroci barbarie. nessuno ne esce con le mani pulite, anche se vincitore.
    2 punti
  15. A riguardo volevo condividere con voi questo interessantissimo articolo del The New Yorker dell'agosto del '46 che prende le testimonianze di alcuni sopravvissuti allo scoppio della bomba su Hiroshima e le loro considerazioni "in diretta" prima, durante e dopo lo scoppio. E' un po' lungo ma ne vale la pena: http://www.newyorker.com/magazine/1946/08/31/hiroshima
    2 punti
  16. ... e poi questa chicca!!!!!!! Taglio: 10 cent Nazione: Monaco Anno: 2003 Tiratura: 100.800 Condizioni: SPL Città: Montecarlo ​
    2 punti
  17. per chi non bazzica nell'Osservatorio Rarità vi partecipo il mio ritrovamento... :yahoo: Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: Sede Vacante MMV Tiratura: solo in divisionale (60.000 BU set) Condizioni: BB+ Città: Milano
    2 punti
  18. La guerra Franco-Prussiana (19 luglio 1870 - 15 febbraio 1871) ebbe la sua origine dagli intrighi del ministro Prussiano Otto von Bismark che con il dispaccio di Ems fece in modo da "obbligare" moralmente la Francia - nella persona dell'Imperatore Napoleone III - a dichiarare guerra alla Prussia. Quest'ultima, appoggiata da tutti gli altri Stati tedeschi, vinse (a Sedan capitolò il grosso dell'esercito francese, e lo stesso Imperatore fu catturato). In questo periodo di incertezza politica e grandi sommovimenti, Parigi visse l'esperienza della Comune, esperienza stroncata dal resto dell'esercito Francese con l'appoggio dei Prussiani. I Francesi furono costretti a firmare l'armistizio (a condizioni molto dure) a Versailles, luogo dove fu anche proclamato (sempre ad opera del Bismark) l'Impero Tedesco. In Germania la maggior parte degli Stati coniarono in occasione della Vittoria Talleri, doppi Talleri... uno dei pochi (forse l'unico) ad emettere solo uno spicciolo non in argento fu il Baden, nella persona del Granduca Federico I Baden-Durlach. Se la storia me l'avessero insegnata così, mi sarebbe piaciuta MOOOOLTO di più Spero che a voi non dispiacciano queste escursioni storiche, fatte senza la pretesa di fare il saccente né tanto meno di annoiarvi, ma solo per il piacere di condividere con degli amici come voi la gioia di avere un pezzetto di storia in casa. (P.S.: è un regalo di S. Valentino ) E lo "spicciolo"... eccolo qui: metallo: rame condizioni: spl diametro: 21.5 mm.
    1 punto
  19. Buon pomeriggio, ho questa moneta diametro 15.52 mm gr 0.43 e un denaro di Siena? grazie
    1 punto
  20. Ok, la notizia l'hai data. Il sito è palesemente politico (e non mi esprimo su altre notizie apparse su quel sito). Chiudiamola qui perchè la politica non si fa solo nei comizi, ma anche con un varietà o con un telefilm
    1 punto
  21. Credo che come ben scritto nel regolamento , questo Thread in questo Forum , che parla di monete e non di politica vada chiuso . Stop . Mia personale e umile opinione .
    1 punto
  22. E quali sarebero i "risvolti positivi"? Facciamo vedere a tutti quanto è civile e distaccata dalla criminalità la società italiana? A parte che a quanto mi risulta i mafiosi sono scomunicati , quindi non potrebbero neanche averlo un funerale religioso.
    1 punto
  23. Triste, ma vero Ma per non intristirci troppo, e riportare il discorso al tema numismatico, posto gli altri am-yen della serie B, sempre dalla mia collezione, come quelli del post di apertura. 10 sen 5 yen 100 yen Manca il biglietto da 1000 yen, praticamente introvabile, nonché quelli della serie A, che non possiedo, ma che sono identici tranne che per la grande lettera identificativa. Le dimensioni di questi biglietti sono le stesse dei corrispondenti usati in Europa (uguali alla banconota da 1 dollaro i tagli da 20, 100 e 1000 yen, stessa altezza ma lunghi la metà quelli da 10 e 50 sen, e 1 yen). Fanno eccezione i tagli da 5 e 10 yen, di misura intermedia tra le due precedenti, misura peraltro già usata in Germania per il biglietto da 10 am-mark. La maggior parte di questi biglietti furono stampati dalla Stecher-Traung Litograph Corporation di San Francisco, la cui iniziale, una piccola S, compare in un'angolo degli stessi (nella foto evidenziata in rosso nel biglietto da 5 yen) Altri biglietti (solo da 1 yen) furono stampati dal Bureau of Engraving and Printing (BEP) che aveva già stampato parte delle am-lire, fu poi lo stesso Ministero delle Finanze giapponese a incrementare la stampa all'inizio degli anni '50. Le emissioni giapponesi comprendono, tra gli altri, tutti i biglietti da 1000 yen, che entrarono in circolazione soltanto nel 1951. I miei biglietti sono tutti della STLC (oltre alla S lo si evince dai numeri di serie, tutti A--A, se a qualcuno interessa posso postare il dettaglio dei vari stampatori :rolleyes:) petronius
    1 punto
  24. Hai fatto BENISSIMO a rendere pubblica questa ennesima schifezza, perpetrata ai danni di un servitore dello stato che con metodi, a volta discutibli, ha sempre ottenuto grandi risultati, ma sopratutto ha saputo conquistarsi il rispetto dei suoi uomini. Esempio classico di come funzionano le cose in Italia, paese che ormai ha perso la speranza di cambiare. Purtroppo anche nelle piccole cose ci siamo abituati a stare sempre zitti per paura di possibili conseguenze negative. Poveri figli nostri........
    1 punto
  25. Ecco vedi che è un post -di fatto- politico? Secondo me, meglio chiudere.
    1 punto
  26. E' già un post politico, soprattutto per la pubblicità di fatto al sito.
    1 punto
  27. Bravo, alla facciaccia di chi considera queste monete consunte dei "rottami". La numismatica e' anche emozione e non solo un elenco di gradi di conservazioni e di prezzi. Diamo dignita' e valore ai cari BB. Ciao e grazie
    1 punto
  28. buon pomeriggio. La S su pettine non indica Siena. Direi che è un denaro Provisino del Senato romano. vedi link http://www.lamoneta.it/topic/65916-senato-romano-denaro-provisino/
    1 punto
  29. Si, diciamo che è un "radar" primordiale con un solo elemento trasmittente-ricevente, tipo quelli classici degli anni '40, non un moderno phased array attivo ad antenne planari fisse.
    1 punto
  30. L'animale della prima medaglia potrebbe anche essere una lince.
    1 punto
  31. Inviato quanto a mia disposizione. Ciao @@teofrasto, un cordiale saluto anche a te.
    1 punto
  32. Ciao Andrea, l'articolo di Gioppi lo puoi trovare in rete, ma se vuoi io l'ho scaricato - e assemblato - anni fa (mi serviva per la Guida delle zecche). Se Miro ha problemi, te lo posso far avere io. La scheda presente nella stessa Guida (firmata da Lucia Travaini, non da me, comunque grazie per avermi taggato su FB!!! ;) :D ) non dice praticamente nulla di più di quanto già non si sappia. Un caro saluto a te e a @@miroita, Teo
    1 punto
  33. Sono dei milk spots. Nelle once moderne sono piuttosto comuni (e irritanti per alcuni) tanto da ricevere - a domanda - una risposta ufficiale da parte della Royal Canadian Mint: http://www.goldismoney2.com/showthread.php?2709-Royal-Canadian-Mint-s-official-position-on-quot-milk-spots-quot-on-silver-Maple-Leaf-coins Da Wikipedia: Samples of the Silver Maple Leaf often carry a so-called milk spot, i.e. a baked-in blemish that has a milky white appearance. This happens when a cleaning detergent is left on the coin when the coin goes into the annealing furnace. The detergent gets baked into the coin itself and leaves a spot that cannot be removed with a single lick. https://en.wikipedia.org/wiki/Canadian_Silver_Maple_Leaf Mio parere: nascono così, lasciale così.
    1 punto
  34. Non può assolutamente essere MB+, il ritratto al D/ è perfettamente leggibile in ogni sua parte (baffi, orecchio, capelli, per non parlare delle decorazioni militari sul colletto e della spallina, della firma...). Il R/ è ancora godibilissimo, le uniche cose decisamente andate mi sembrano (da queste foto), i dettagli più delicati dell'armatura dell'Italia, la briglia dei cavalli ed il dettaglio delle decorazioni dell'elsa della spada (ma non il suo contorno, perfettamente distinguibile). Firma anche qui distintamente osservabile, così come le decorazioni del carro, con coccarda e fert. Io la chiuderei "qBB - colpetti al bordo al D/"
    1 punto
  35. Trovo complicato spiegarlo a parole... La moneta lavata "splende"...l'operazione toglie un po' di contrasto ai rilievi e di naturalezza in generale. Immagina un viso di una bella donna illuminato da un raggio di sole...quello è il lustro! Ora,immagina di volerlo "migliorare" con photoshop... Hai presente quella sensazione che ti lasciano certe immagini elaborate con photoshop?...ecco... Comunque per apprezzare il lustro serve un video: ne allego uno di una moneta fdc molto patinata con lustro. *Non so se si vedrà perchè l'ho fatto col telefonino...al limite posso mandarlo per email,se t'interessa. IMG_4802.MOV
    1 punto
  36. aggiungo: le sigle dello zecchiere del denaro sono: I I , sigle poste ai lati dello stemma e corrispondenti a Giovanni del Giudice. Stando alla Spahr queste monete sono state coniate dal 1458 al 1466. Dal 1466 in poi è maestro di zecca Matteo Campagna (sigle MC sotto la croce) e la tipologia cambia. la qualità del conio migliora leggermente. Le monete della tipologia sopra mostrata rappresentano probabilmente il punto più basso dal punto di vista qualitativo della produzione di denari siciliani. Probabilmente perchè furono emessi in quantitá enormi e quindi la qualità dovette risentirne.
    1 punto
  37. Ciao, Vi posto questo video, purtroppo per problemi di connessione non sono riuscito a vederlo correttamente: https://m.youtube.com/watch?v=Vof3D88GFFs
    1 punto
  38. DE GREGE EPICURI Dovrebbe essere il discusso bronzo Dioniso/pantera (questa tiene in bocca un bastone o un tirso...),attribuita un tempo a Cuma, ora piuttosto a Minturno o zone limitrofe. Anche il periodo di attribuzione varia fra il 3° ed il 1° secolo a.C . Ci sono diverse discussioni in merito sul Forum (credo che si possa cercare proprio con i termini Dioniso e Pantera).
    1 punto
  39. Perfetto, che dire... Anche se il valore numismatico è quasi nullo, dal tuo post traspare una grande conoscenza di tale monetazione!;) Grazie mille ancora delle informazioni fornitemi!
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  40. La moneta è stata coniata a Philadelphia, e lo si riconosce dal fatto che non ha alcun marchio di zecca. Le altre zecche produttrici, Denver e San Francisco, hanno la loro iniziale, D o S, tra il collo del Presidente e la data. E' moneta comunissima, con oltre 234 milioni di pezzi coniati nella sola Philadelphia (ancora di più a Denver) il cui valore, in questa conservazione (BB), non va oltre il facciale (in FDC, un paio di euro). Si compone di una lega, detta "Clad", con una copertura esterna al 75% di rame e 25% di nickel, e un'anima interna interamente in rame: a San Francisco sono state coniate anche monete al 40% di argento (Silver Clad). Come sicuramente già sai, mezzi dollari con questo rovescio furono coniati esclusivamente nel 1976, per celebrare il Bicentenario dell'Indipendenza (in realtà, le coniazioni iniziarono nel 1975, anno in cui, ufficialmente, non furono prodotte monete da mezzo dollaro). Il rovescio raffigura l'Independence Hall di Philadelphia, l'edificio dove venne discussa e ratificata la Dichiarazione d'Indipendenza, ed è opera dello scultore Seth G. Huntington, vincitore del concorso bandito dalla Zecca, le cui iniziali, SGH, appaiono sotto UNUM, a lato della Hall. Il ritratto di Kennedy al dritto è stato realizzato da Gilroy Roberts. petronius :)
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  41. Sperando di fare cosa gradita, allego il testo della scheda su Finale Ligure presente nella Guida delle zecche: Finale (Finale Ligure, Savona; Liguria) di L. Travaini Finale o Finalborgo fu antico feudo dei marchesi del Carretto. Alfonso Del Carretto ottenne il privilegio di zecca dall’imperatore Massimiliano I (1493-1519) nel 1496 ma non sembra ne abbia fatto uso. Non si conoscono monete attribuibili ad una zecca di Finale: una moneta medievale con scudo a fasce diagonali (del Carretto?) proposta da Silla [1910] per Finale non è stata accettata da Perini [1911] il quale la ritenne attribuibile a Recanati benché il tipo non appartenga alla normale produzione di quella zecca [v. Recanati]; l’ipotesi di Perini resta poco soddisfacente e Ferro [2007], sulla base di altri esemplari di provenienza locale, non ritiene del tutto esclusa una coniazione a Finale nel Duecento da parte dei marchesi del Carretto. Astengo [1956] propose di attribuire a Finale una imitazione del fiorino di Firenze con legenda flor ex cha, moneta attribuita a varie zecche tra cui Chiarenza e ora probabilmente Cortemilia [v.; Day 2006]. Gli atti che nel XVI secolo fanno riferimento a moneta Finarij sono probabilmente da riferirsi a moneta ‘in uso’ a Finale, piuttosto che a moneta ‘di Finale’. Bibliografia: Day 2006; Ferro 2007; Gnecchi 1889, p. 118; Gnecchi 1916, p. 514. Astengo C. 1956, Grosso inedito di Manfredo II del Carretto, detto Manfredino, e considerazioni sulla zecca di Cortemilia, «RIN», 58, 4, pp. 70-93. Perini Q. 1911, A proposito della zecca di inale dei marchesi Del Carretto, «BNAM», 9, n. 4, pp. 51-53. Silla G.A. 1910, La zecca dei marchesi Del Carretto, Signori di Finale, «BNAM», 8, n. 12, pp. 180-182.
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  42. e tanto per non farci mancare nulla: in arrivo: area balcanica contraffazione del grosso veneziano a nome di Giovanni Dandolo 1280-1289 1,21 g / 19 mm
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  43. A me sembra della zecca di Amburgo (lettera J erasa). http://www.lamoneta.it/topic/98406-gettone-azienda-tramviaria-milano-1944-j/ apollonia
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  44. Caro @@jagd, i due denari che hai postato sono molto interessanti non tanto per la tipologia, che corrisponde a tipi già noti (miei gruppi Ia e Ic del catalogo online), ma perché assomigliano ai denari di quel periodo che sto studiando in un bellissimo tesoro ritrovato in Sardegna, soprattutto il denaro più antico che appare così "leggero" (0,61g) perché consunto e tosato probabilmente perchè rimasto in circolazione fino alla metà circa del Duecento. Così mi hai offerto il destro per dire qualcosina in più di questo tesoro, che ormai ho quasi finito di studiare, grazie anche al sostegno dell'Università di Sassari e del Circolo Numismatico ligure "Astengo" che qui ringrazio sentitamente e pubblicamente, anche se ci saranno i modi, i tempi e le sedi opportune. Si tratta del noto tesoro rinvenuto nell'area della chiesa di Santu Miali (San Michele) di Padru che consta di 3671 monete tra grossi, denari e mezzi denari di Genova. Lo trovate già citato nel mio articolo del 2009 dedicato alle monete piccole di Genova, in appendice a p. 358 con questa breve nota, che corrisponde a quanto ne sapevo allora: Santu Miali, Padru (Sassari), dep. ante 1330? Scavo archeologico, chiesa, rinvenuto sotto l’altare, nel 2002. Composizione: 3.500 monete genovesi (soltanto denari?), databili 1139-1330 circa. «La Nuova Sardegna», 3 ottobre 2002; www.comune.padru.ss.it/pages/C_Miali. Per mia fortuna la composizione del ripostiglio è più articolata. Come direbbe jagd è vero un piacere per gli occhi, oltre che per la mente: avere l'opportunità di studiare un ripostiglio così ampio mi ha dato modo di affinare ancora di più le mie conoscenze di questi nominali :) e di poter ricostruire meglio alcune successioni di certi tipi e di alcuni conii. Vi sono inoltre due tipi di denari ancora inediti ed alcune interessanti ribattiture. Di più per il momento non posso dire, ma spero di avervi incuriosito abbastanza :P . Comunque, visto il sostegno avuto dal circolo Astengo lo studio completo del tesoro sarà presentato in anteprima presso la loro sede, in data ancora da stabilire, mentre il complesso monetale sarà esposto prossimamente in una mostra nel nord della Sardegna e poi in modo permanente al nuovo Museo della Civiltà Giudicale che è in fase di "costruzione". Presto quindi vi potrete lustrare gli occhi anche voi ! Un caro saluto e a presto MB
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  45. Bella moneta :good: Non mi risulta che fosse indicata con qualche nomignolo particolare, anche perché al suo apparire fu rifiutata sia dal pubblico che dai collezionisti. La particolare lavorazione (nota come "Egyptian relief") con i disegni e le legende in incuso o incise in modo uniformemente piatto sulla moneta, senza alcun rilievo o bordo protettivo, suscitò molte critiche e, soprattutto, l'infondato timore che una moneta siffatta potesse essere un ricettacolo di germi. Oltre che per la inusuale realizzazione, questa moneta (e la sua consorella da 2,50 dollari, quarter eagle) si segnala per essere stata la prima a portare il ritratto di un vero indiano. Secondo alcuni, Pratt scelse come modello il capo Hollow Horn Bear dei Lakota Brulé (Sioux) il cui volto comparirà nel 1922 anche su un francobollo da 14 centesimi Altre fonti, invece, indicano come modello Chief Thundercloud, dei Blackfoot, ritratto anche da famosi pittori come Remington e Sargent e per anni modello presso la Art Students League petronius oo)
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  46. Gettone Citta' di Torino Minestre economiche con fustellata una stella
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  47. eccola la tanto attesa... Taglio: 2 euro CC Nazione: Spagna Anno: 2015 Tiratura: 8.000.000 Condizioni: SPL Città: Milano Note: NEWS!!!! :yahoo: :yahoo:
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  48. Il terzo esemplare mi fa davvero impazzire... è davvero straordinario !. Speriamo che insieme ai suoi 106.999 "colleghi" trovi un' adatta collocazione e qualcuno che le sappia custodire e apprezzare come dovrebbero :good:... .
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  49. Perfetto! Grazie mille @profausto e alla prossima(:!
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  50. Sempre in prima linea, Profausto e Theodor Mommsen(:!Azzeccata catalogazione in tempi rapidissimi!.
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