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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/15 in tutte le aree
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Riprendo questa discussione , pur non essendo un commerciante, per dire due parole sul mercato del Cordusio. E' una libera Associazione Culturale in cui gli espositori privati possono accedere la domenica mattina, ma non tutte, c'è un numero massimo prefissato, pagano una quota annua per poter esporre e sono forniti di un contrassegno di riconoscimento che devono mostrare . Nel caso , come e' successo e succede, il privato entri nell'ambito prettamente commerciale e si doti di una partita IVA ,non può più partecipare ed esporre per statuto al mercato. Ci sono casi di bravi commercianti che sono partiti da qui e sono ora nella Nip per esempio. Ci sono frequenti controlli su questo ed altro da quel che ho potuto vedere. Quindi anche un inizio per chi vuole accostarsi alla professione ma soprattutto , a parte le vendite o gli scambi che pur ci sono ( il Cordusio nacque per solo scambi tra privati ), il mercatino ,qualunque sia , riveste in senso lato una virtuosa funzione di punto fisso e continuativo di incontro, quasi un salotto culturale tra appassionati, un riferimento per molti giovani e meno giovani. E quindi punto e ritrovo reale per la divulgazione numismatica per tutti, poi ovviamente se la passione crescerà ...., la numismatica offrirà e saprà offrire altri riferimenti sia commerciali che non .....4 punti
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Mi fà piacere vedere che ogni tanto torna in primo piano questa discussione aperta oltre quattro anni fà...... Dall'altra vedo però che in questo arco di tempo poco si è fatto per cercare di migliorare e far assumere una maggiore responsabilità a chi sigilla le nostre amate monete.... Ho letto gli ultimi interventi e mi ritrovo in pieno con il pensiero di @@Alberto Varesi, sempre un signore,di @@Tinia Numismatica, fossero tutti così responsabili, e dell'ottimo @@claudioc47, preciso come pochi. In ultimo constato con amarezza che la mia bella regione è molto avara di periti..... -_- Saluti3 punti
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E se eliminassimo la formula " a mio parere" sostituendola con " in base alle evidenze ne concludo che"?.... questo costringerebbe a motivare tecnicamente le proprie opinioni e sposterebbe l'ago della bilancia da una valutazione fondamentalmente soggettiva e in misura minore oggettiva, a una valutazione prevalente mente oggettiva, e come tale intrinsecamente dotata della caratteristica basilare delle prove scientifiche, ovvero la replicabilità del risultato, e in maniera minore soggettiva, pur mantenendo questa parte che prende in considerazione anche la valenza stilistica e le eventuali incongruenze in essa, anch'esse significative soprattutto nel caso della monetazione classica di cui non ci sono codifiche delle emissioni come per le monete più recenti.3 punti
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se noi periti disponessimo di un esemplare "certamente autentico" (stabilito poi da chi ? Dallo stesso perito ?) per effettuare un raffronto con il pezzo da certificare Commetteremmo meno errori, questo è vero, ma non li porteremmo comunque a zero. Anche con il raffronto si delega alla sensibilità e competenza del perito di stabilire se eventuali differenze siano dovute al processo di produzione (nuovo conio non perfettamente identico al precedente o difetto di battitura, ad esempio) o ad una falsificazione/manipolazione. Si dovrebbe inoltre poter disporre di ogni moneta emessa, per ogni singolo millesimo noto, e questo è praticamente impossibile; nel caso lo fosse, si dovrebbero immobilizzare enormi capitali col risultato che una perizia non costerebbe più 15/20 euro ma qualche centinaio. se vuole evitare periti "approssimativi" (ma io preferirei definirli "tuttologi") guardi sul sito Nip, alla voce "anpe" e troverà i nomi di periti esperti in determinate branche della numismatica. Lì andrà sul sicuro, glielo garantisco. Alberto Varesi3 punti
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Avere una moneta identica avrebbe senso, forse, solo per le monete moderne prodotte industrialmente le quali, essendo perfettamente identiche, possono essere confrontate. Per le monete antiche, prodotte artigianalmente, questo semplice criterio non sarebbe valido. Non solo: si presuppone che un perito abbia una conoscenza tale da permettergli di capire se un pezzo sia assolutamente falso o pericolosamente sospetto, e nel secondo caso ha a disposizone immagini da libri ed archivi informatici con cui poter fare confronti. Del resto, non si può pretendere che ogni perito tenga in cassaforte l'infinità di pezzi che, potenzialmente, potrebbe trovarsi a dover periziare. La perizia resta, comunque, una valutazione di tipo personale (per quanto basata su conoscenze e valutazioni il più possibile oggettive), e di conseguenza può anche essere sbagliata. Buona domenica3 punti
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Ok, anche qui si è detto abbastanza. Non voglio fare il moralista; io sono il primo a sparare veri e propri comizi politici, altro che discussioni come queste che sono molto blande e, semplicemente, riportano notizie e sentimenti. Però, io lo faccio su facebook... qui si da adito a scatenare polemiche, purtroppo2 punti
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Sicuramente più verso il bb che allo spl, diciamo che a mio avviso ci sta un bb+.2 punti
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ciao, lo ignoravo anch'io e ho scoperto che si riferisce al nome della città. DESEETE sta per "di Sidone", ma in francese Sidone è chiamata "Saette" per cui sulla moneta diventa "Seete". Per il valore commerciale attendiamo altri...2 punti
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Concordo con @@Afranio_Burro . Poi se anche il perito possedesse tutte le tipologie (ipotesi per assurdo...e penso irrealizzabile) per confrontare una moneta, chi ci dice che questo solo modus operandi sia veramente efficace ? Se ad esempio il perito possiede una moneta falsa che considera vera, e fa un confronto con una in possesso di un privato, ci possono essere due conseguenze: 1- se quella del privato è identica a quella del perito, allora l'esperto dichiarerà sbagliando la genuinità della moneta del privato; 2- se quella del privato è differente (sia essa vera o falsa), l'esperto dichiarerà che la moneta è un falso ( a ragione o a torto a seconda dei casi). Quindi il confronto è utile, ed è vero, però è un po' riduttivo come unico criterio valutativo.2 punti
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Grazie a tutti per i vostri bellissimi commenti, mi fa davvero piacere che questa piccola storia "vera" vi sia piaciuta! Alla fine sono convinto che le storie delle persone semplici valgano più di quelle che leggiamo sui grandi libri di storia. Sono patrimoni che dobbiamo conservare gelosamente... per tramandarli a nostra volta... riscoprire il valore della narrazione orale di fatti e vicende a noi cronologicamente lontane ma in fondo vicine perchè cariche di quell'umanità fatta di mille sfaccettature che contraddistingue ognuno di noi... @@Lay11 ti confesso che in passato, quand'ero più giovanotto, ho scritto un romanzo storico, ambientato nella seconda guerra mondiale. Una cosa senza pretese e mai pubblicata se non in poche copie per amici e parenti, ma che mi è nata come un'urgenza interiore. In tempi recenti invece ho scritto una storia della mia famiglia (anche questa ovviamente per pura soddisfazione personale), che racconta i miei vent'anni di ricerche genealogiche familiari tra archivi, parrocchie e registri. Ad oggi il mio albero genealogico conta 380 antenati diretti (non mi occupo di zii e cugini e collaterali, quindi si tratta solo di nonni, bisnonni, trisnonni e via dicendo indietro nel tempo) sparsi in giro per l'Europa, ognuno con la sua storia da raccontare... e di storie da raccontare ce ne sarebbero davvero molte. Non vi nascondo che sarebbe un mio grande sogno segreto quello di abbinare ad ogni mio antenato una moneta, che sappia raccontare la storia del tempo e del luogo in cui è vissuto. Penso che non ci possa essere una collezione più personale di questa.. leggere il proprio passato familiare attraverso le monete... Qualche altro asso da calare legato alla storia numismatica della mia famiglia ce l'ho ancora a dire la verità.. Le monete spesso sono al centro delle vicende familiari. Magari in futuro, se ne avrete voglia, ve le racconterò più che volentieri. :good: Mi piace davvero vedere la nostra passione numismatica andare una volta tanto oltre le mere valutazioni estetiche, ai parametri economici e di valutazione. Alla fine ognuna di quelle monete che tanto amiamo di storie da raccontarci ne ha a bizzeffe, basta saperle leggere appena al di sotto di quella patina che il tempo giorno dopo giorno deposita sui suoi rilievi. Marco2 punti
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Triste, ma vero Ma per non intristirci troppo, e riportare il discorso al tema numismatico, posto gli altri am-yen della serie B, sempre dalla mia collezione, come quelli del post di apertura. 10 sen 5 yen 100 yen Manca il biglietto da 1000 yen, praticamente introvabile, nonché quelli della serie A, che non possiedo, ma che sono identici tranne che per la grande lettera identificativa. Le dimensioni di questi biglietti sono le stesse dei corrispondenti usati in Europa (uguali alla banconota da 1 dollaro i tagli da 20, 100 e 1000 yen, stessa altezza ma lunghi la metà quelli da 10 e 50 sen, e 1 yen). Fanno eccezione i tagli da 5 e 10 yen, di misura intermedia tra le due precedenti, misura peraltro già usata in Germania per il biglietto da 10 am-mark. La maggior parte di questi biglietti furono stampati dalla Stecher-Traung Litograph Corporation di San Francisco, la cui iniziale, una piccola S, compare in un'angolo degli stessi (nella foto evidenziata in rosso nel biglietto da 5 yen) Altri biglietti (solo da 1 yen) furono stampati dal Bureau of Engraving and Printing (BEP) che aveva già stampato parte delle am-lire, fu poi lo stesso Ministero delle Finanze giapponese a incrementare la stampa all'inizio degli anni '50. Le emissioni giapponesi comprendono, tra gli altri, tutti i biglietti da 1000 yen, che entrarono in circolazione soltanto nel 1951. I miei biglietti sono tutti della STLC (oltre alla S lo si evince dai numeri di serie, tutti A--A, se a qualcuno interessa posso postare il dettaglio dei vari stampatori :rolleyes:) petronius2 punti
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Buona Domenica Porto alla vostra attenzione un po' di Grossi e Grossetti in argento emessi dalla Repubblica di Ragusa (Dubrovnic) ad imitazione della monetazione veneziana. Soprattutto il Grosso "riprendeva" l'immagine del Cristo in mandorla che, nella monetazione veneziana, era riportato sugli zecchini d'oro. E' difficile trovarli belli ed interamente leggibili, ed infatti anche quelli posti in vendita dalla SAVOCA su eBay.de, sono abbastanza "provati" e per di più bucati. La Savoca di identifica come "Ducati" -_- Sic!.... chissà se quei buchi sono indicativi dell'uso levantino di cucire le monete a giubbe, sciarpe, cinture, ecc..... io credo di si. http://www.ebay.de/sch/M%C3%BCnzen-/11116/i.html?_from=R40&_nkw=venedig&_sop=10 In ogni caso, la monetazione di Ragusa desta sempre il mio interesse; soprattutto i grossi ed i talleri ed anche se non ne possiedo nemmeno.un esemplare, mi piace. :pardon: saluti luciano1 punto
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Gettone di Norimberga opera di Johan Lauer dritto: REICHEPFEN(stella)JOHAN LAUER(stella) // nel campo rosa dei vento verso: MER CURIUS // nel campo testa di Mercurio elmata rivolta a destra tipologia abbastanza comune ciao Mario1 punto
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qBB, non di più, l'usura sulla chioma del giovane Ferdinando è molto accentuata.1 punto
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Buona Domenica Spatinata non credo, come ti ha riferito favaldar, che mi vede d'accordo, certamente pulita. E' una moneta comune e la consunzione sulle superfici in rilievo denota che ha ben circolato; su eBay se ne trovano parecchi esemplari in condizioni diverse, da quelle MB in su ... Direi che il prezzo della tua è orientativamente sui €. 10,00 saluti luciano1 punto
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Non direi Filippo; qualche asta or sono posi in vendita una coppiola corredata degli originali documenti di "acquisto" della persona che, consegnato il giusto quantitativo di oro e pagate le relative spese, ricevette le due preziose monete. Non mi risulta fosse un gerarca, un militare o una personalità politica, solo un benestante (sicuramente)1 punto
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ciao, tornando al tema del post: vi è mai venuto in mente... in un certo senso sì. Alcuni anni fa qualcuno aveva proposto una specie di concorso per fare la moneta del forum. Diverse idee, ma non si sono concretizzate. Il mio progetto di allora non lo trovo più. Deve essere stato cancellato in una delle formattazioni che si sono succedute. Perciò l'ho ridisegnato. Ho usato Paint e Irfanview.1 punto
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il problema principale,a parer mio,è che molti periti periziano tutto e si sentono dei "tuttologi" come ha già detto alberto,personalmente sono della scuola "meglio tutto di poco che poco di tutto"...1 punto
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Forse hanno provato con un lavaggio leggero.Per la conservazione direi un BB,per il prezzo dipende,sono monete che possono variare di molto dipende da molti fattori,a volte con 6/7 euro altre sopra i 15 euro. Ciao F.1 punto
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Dato che siamo in clima estivo, vi propongo un quiz da "ombrellone" tipo parole incrociate. Ho scaricato varie immagini di questa medaglia del Pisanello, in mezzo ho messo pure la mia. Di una so anche la collocazione. Se volete potete darmi il vostro parere...1 punto
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Ciao Komodo, la 1 , è una replica probabilmente da medaglia originale, di Robert Ready del 1881, la 5 e la 6, anche se ubicate in altri siti, a mio parere sono altre copie della stessa medaglia, in quanto hanno gli stessi segni del tempo. La 4 sembra proprio una copia. Come dici te, restano la 2 e la 3. Se osserviamo però la fattura delle lettere e dei tre piccoli fiori (uno diverso dall'altro), della 2, sono uguali alla copia ottocentesca, mentre la 3, li ha tutti uguali e le lettere sono molto diverse sia per fattura che per spessore. Resta la 2. ma di che epoca?1 punto
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nel 2004 ne ho venduta una ad un notissimo numismatico della mia città, che di certo non era uno "sprecone" - per dirla in maniera elegante...... - a 15 euro, offertimi di sua sponte da lui, ed era deformata, non so se mi spiego, "piegata". I rilievi erano simili a quelli della tua. Evidentemente la aveva valutata come autentica. Detto questo credo quindi che (facendo il raffronto con la mia, come la ricordo, purtroppo non ne conservo foto) questa qui, se è autentica, possa valere anche qualche cosina in più di 10 euro. Parere personalissimo, ovviamente. ciao.1 punto
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Essendo ancora in vacanza mi sono preso la briga di rileggere tutta questa discussione ed è emerso che: A) a volte torno a ripetermi. B) il problema pare essere ancora sentito e questo significa che è ancora lontano dall'aver trovato una soluzione, purtroppo. Credo comunque che la lista anpe e le relative certificazioni possano venire in aiuto ai collezionisti.1 punto
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Parlo da Perito, anche se di un altro settore (Gemmologo). Secondo me c'è da fare un distinguo, una cosa è la "perizia", un'altra la "stima". Per la perizia sono pienamente d'accordo con @@Tinia Numismatica, non si deve utilizzare la dicitura "a mio parere". Il giudizio di autenticità di una moneta deve derivare da una serie di rilevazioni ed esami oggettivi e scientifici (quindi riproducibili e ripetibili) che portano il perito alla conclusione finale "vera o falsa", e senza utilizzare la tecnica del confronto che non può essere determinante ma può dare solo un ulteriore contributo visivo. Un perito dovrebbe conoscere le caratteristiche generali di una moneta, anche se non è specializzato in un determinato settore. E' evidente che nel campo della numismatica non è possibile conoscere tutto, bisognerebbe essere dei mostri, e qui subentra la serietà e l'umiltà del perito, il quale se non si sente in grado di periziare perchè non conoscere un particolare settore, dovrebbe declinare l'incarico, editando di fare il "tuttologo" come dice il buon @@Alberto Varesi. Per quanto concerne la valutazione il discorso è diverso. La stima dipende da tanti fattori e quindi può anche variare da un perito all'altro, tant'è che io quando stimo un gioiello, in base alle ricerche di mercato che effettuo, indico sempre una forcella di valori, un min. ed un max., come fanno le principali case d'asta e così dovrebbe essere anche nel campo della numismatica. La stima può essere "verbale" o "scritta"; la tecnica di valutazione rimane la stessa, ma cambia il livello di responsabilità, infatti la verbale ha un costo, e la scritta un costo ben diverso (generalmente una percentuale sul valore stimato) in quanto firmandola si assumono responsabilità ben precise.1 punto
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L'evento si avvicina, mancano meno di due settimane....vediamo, senza sovrapporci ai bravi organizzatori e agli aspetti strettamente convegnistici, di cercare di scaldare gli animi di chi è utente del forum e ci sarà..... Che sia un evento ricco di spunti è innegabile, passiamo dal commerciale puro, al culturale con le conferenze, alla presentazione di libri, al Bollettino e poi indubbiamente come dicevamo nei post precedenti l'evento si presta molto, e sono convinto che sarà così, come punto di incontro tra persone del forum e che comunque parlano la stessa lingua, quindi una possibilità di rivedere o conoscere o scambiare pareri su tutto ciò che è il mondo numismatico. Credo che Napoli possa avere tutto per diventare una alternativa di incontro come c'è a Verona da sempre con in più gli aspetti di richiamo prima citati, chiamiamolo un appuntamento numismatico a 360 gradi, anche la visita al Tesoro di San Gennaro, per chi ci sarà il venerdì, rientra in tutto questo. Io ci sarò il sabato, quindi rinnovo la possibilità, per chi vorrà, di approfittare del punto di incontro organizzato che io fisserei al sabato dalle 12.00 alle 12,30 circa e nel pomeriggio, per chi arrivasse più tardi, dalle 15,00 alle 15,30, comunque attendo vostre opinioni in merito.... Credo molto personalmente nei mezzi tecnologici, e Lamoneta è un chiaro esempio di questo, ma poi l'incontro reale, la conoscenza aiuta molto sia sul forum che nel mondo numismatico in genere, a volte come dico sempre, una stretta di mano di persona non può sostituire un post per quanto bello possa essere o comunque se ci sono entrambi è meglio ancora :blum:.....1 punto
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Buonasera. Cerco a identificare questo denaro di Milano con San ambroggio. Metallo= Rame. Diametro=mm.14. Peso=g.0,66. Grazie a voi.1 punto
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ciao @@dabbene so quanto sei affezionato a queste terre(a proposito non passi piu da queste parti?)ho preso spunto da alcuni episodi di storia vera perchè la storia di marciana(quindi si intende tutto il versante occidentale) ed in parte del resto dell isola in epoca medievale,sotto la dominazione pisana è veramente interessante.E' una storia povera come le sue genti,ma avvincente,fatta di piccoli eroi come il nostro protagonista, di grandi fatiche,basti pensare alla morfologia del versante e alle sue centinaia di chilometri di terrazzamenti o alle miniere di ferro che venivano raggiunte a piedi nottetempo cosi, come le cave di granito sudoccidentali per affrontare poi un intera giornata di piccone o di mazzolo,devastanti epidemie di peste che decimavano la popolazione come in nessun altro luogo,tasse insostenibili che talvolta causavano inevitabili rivolte e non ultime le incursioni piratesche protrattesi fino al XVIII sec.con morti e rapimenti.Pensa che la strada e la corrente elettrica a pomonte(ho la mamma pomontinca)così come nel resto del versante, sono arrivate sul finire degli anni 50 e fino ad allora ci si spostava attraverso gli antichi tracciati di montagna d'epoca medievale se non romana da un paese all altro a dorso d'asino e si illuminava con lampade a petrolio.per quanto riguarda la nostra moneta, ho il sospetto che margheludo da pomonte,narcisista com'era abbia assoldato un maestro di zecca,al momento sconosciuto visto che l'armetta "@" risulta finora inedita,e si sia fatto fare questa copia o poche altre,visto che nessuno gli avrebbe mai concesso di battere moneta.Praticamente un simpatico cialtrone, se pensiamo che nel periodo delle" capitanìe,"il capitano dell elba era quello di capoliveri e gli altri erano tutti sotto di lui. Quindi povero il nostro eroe ,"valeva quante l' du di picche".Chissa' che buonaccorso da palude qualche decennio prima si sia voluto premiare per le sue conquiste marinaresche facendo la stessa cosa,lasciando ai posteri la sua monetina commemorativa(esiste solo solo un disegno di 2 esemplari) che al dritto recita :BONAC.DE PALVDE.PIS.POT.dando cosi spunto al nostro stravagante eroe?cari saluti e buona notte.1 punto
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Ciao angel, complimenti bel lavoro! :) Sperando di esserti utile vorrei segnalarti un errore nella prima pagina: il 2€ italiano del 2004 ha una tiratura di 16.000.000 non di 931.400 ;)1 punto
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Sappiamo tutti che paragonare prezzi di epoche diverse é molto arduo e sempre impreciso perché diversa é la reperibilità e il valore delle varie merci e servizi nel corso del tempo. Ad esempio dalla tua tabella si può vedere come lo zucchero era molto costoso mentre di patate se ne potevano comprare 10 kg con un aquilotto. Ora entrambi gli articoli stanno più o meno allo stesso basso prezzo di 80 cent/ 1 euro al kg. Il conto che ho fatto io per cercare di capire e rendere ai lettori l'idea della fortuna e della gioia nel trovare quella moneta é stato molto piú pratico: ho immaginato 5 persone di una famigliola partire oggi con mezzi pubblici per destinazione turistica a 30 km pagando quanto?15€ di biglietti a/r? 5 bibite e 5 panini in un baretto oggi le paghi 10€ per le bibite e 15/20 € per i panini ed ecco che a spanne stiamo su 40/50 euro totali. Tutto qui. C'é da dire poi che un conto era l'Italia cittadina e un conto quella agricola tant'é che se ricordo bene 5 lire al giorno era proprio la paga giornaliera di un bracciante agricolo. Saluti Simone PS Quel paniere riporta addirittura il ferro da stiro elettrico come se fosse un oggetto di largo consumo e acquisito: dove abito io (in campagna ma appena 6 km dal capoluogo di provincia) la corrente elettrica arrivo' a fine anni '50... Prima si usava ancora il ferro da stiro a brace.1 punto
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Scusate l'ignoranza. Cosa significa la legenda del R/? Idee sul valore commerciale?1 punto
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In effetti la moneta da te postata e condannata dal buon Fornoni, è , con tutta probabilità, almeno a giudicare da quel che si vede dalla piccola foto postata, un buon falso pressofuso( la perlinatura lo denuncia). Ma il 329, non è né un pressofuso né un fuso di altra tecnologia...le valutazioni che mi portano a sostenere la coniazione sono rintracciabili sulla moneta stessa già nelle foto postate. Non volendo aiutare eventuali falsari ad affinare la tecnica di elusione, non li indicherò in chiaro, ma sei perfettamente in grado di vederli da solo se osservi al moneta in senso strettamente tecnico.1 punto
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Esemplare con usura diffusa, si notano inoltre un paio di colpi al D/. A mio parere qBB.1 punto
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Da sempre affascinato da Castel Del Monte mi è appena arrivata l'ultima opera sul misterioso maniero di Federico II e gli autori promettono nuove ipotesi, mi accingo a leggerlo.1 punto
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l'apetta del 19 in queste condizioni è difficile da valutare se sia buona o meno in mano figuriamoci da una foto, se fosse buona 10 euro li spenderei.1 punto
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per chi non bazzica nell'Osservatorio Rarità vi partecipo il mio ritrovamento... :yahoo: Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: Sede Vacante MMV Tiratura: solo in divisionale (60.000 BU set) Condizioni: BB+ Città: Milano1 punto
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Sinceramente resto basito ed altresì molto rammaricato. In pratica, seguendo questo ragionamento,bisognerebbe tenersi lontano dal problema dei frazionali di Taranto (e dal sistema ponderale in uso nella città) in quanto "sarebbe controproducente continuare ad indagare aspetti singolari e specifici, perdendo di vista la complessità del problema". Io credo invece che il problema vada affrontato e rendo merito agli studiosi che, a vario titolo, hanno proposto le più disparate ipotesi interpretative. Anche il problema delle campano-tarentine, tutt'altro che risolto, ha sempre rappresentato un bel rebus da sciogliere. Eppure su di esso si è scritto ad abundantiam. E ben vengano le critiche, se costruttive (basti rammentare quelle non proprio positive di C. Arnold-Biucchi al volume di Fischer-Bossert). Piccola postilla: non mi risulta affatto che Stazio si sia tenuto lontano "il più alla larga possibile" dal problema della metrologia tarantina. Fu proprio Stazio nel 1970 a dedicare un corposo articolo alla monetazione di Taranto negli Atti del X Convegno di Studi sulla Magna Grecia.1 punto
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Davvero stupenda:blink: tenga presente della rarità della moneta( è classificata R2, in quanto coniata in un periodo molto delicato ed estremamente decisivo per la storia di Venezia, durante i moti rivoluzionari del '48) e della sua ottima conservazione(azzarderei uno SPL+...), quindi posso dedurre che la sua quotazione si aggiri, confrontando i vari passaggi in aste internazionali e non, sui 2500-3000 Euro. Ne vengono citate numerose anche a 6000 euro ed oltre, però rimaste invendute.1 punto
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Salve a tutti, Ieri gironzolando per mercatini a Bangkok, mi sono imbattuto in una interessante bancarella numismatica che aveva, tra le altre cose, alcuni Pod Duang, risalenti al periodo Ayutthaya (1350-1767 d.C.) l'antica capitale del Siam distrutta dai Birmani nel 1767, non ho saputo resistere... anzi, forse ci ritorno... Il valore nominale è 1 Baht che, oltre ad essere il nome della valuta corrente è anche un'unità di peso (15,24g) usata per i metalli preziosi, infatti nelle oreficerie Thailandesi dove si vendono collane, braccialetti e quant'altro in oro 23k, che i locali usano come bene rifugio al pari delle nostre sterline e marenghi, non si parla di grammi ma di multipli e sottomultipli di Baht. Questa moneta è conosciuta anche come "bullet coin" dalla sua forma, in realtà il "tondello" di partenza è un cilindro, poi piegato a martello e marchiato con 2 o 3 simboli che dovrebbero indicare il regnante, ma non ha saputo dirmi a chi appartenga, mi ha detto che la questione è controversa. Un paio di link a proposito: http://www.wangdermpalace.org/Pod%20Duang%20Money.html http://emuseum.treasury.go.th/index.php?option=com_content&task=view&id=332&Itemid= https://www.google.it/search?q=bullet+coin&biw=1366&bih=670&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=vWeiVZyRI4acugTomaHwDA&ved=0CAYQ_AUoAQ#tbm=isch&q=pod+duang+coin Diametro 15mm x 15g, scusate la qualità delle foto ma sono fatte col telefonino. Fiore di loto Ruota della vita Conchiglia1 punto
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Assurdo....stasera siete più rapidi del solito! Grazie infinitamente, mi state fornendo aiuti inimmaginabili! Quindi,se ho ben capito, SMKA sta per "sacra moneta cizcus prima"?1 punto
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