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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/02/15 in tutte le aree

  1. Titolo: Un misterioso simbolo sui bolognini di Guardiagrele Autore: Santone Realino Data Pubblicazione: 01/09/2015 Incipit Scoperto il significato di un simbolo, particolare fino ad oggi trascurato, su cui nessuno ha mai indagato. Su alcuni bolognini di Guardiagrele, sia di Ladislao che di Giovanna II, troviamo al D le lettere GUAR intorno ad un simbolo chiamato dai numismatici “simbolo stellare” di figura 2.b, in luogo della classica rosa simbolo degli Orsini o della rosetta, in alcuni esemplari questo simbolo lo troviamo anche al R sul petto del santo, ed in altri sia al D che al R. Link: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/un-misterioso-simbolo-sui-bolognini-di-guardiagrele
    8 punti
  2. Ragazzi, quello che bisogna cercare di fare con le foto é NON PEGGIORARE lo stato reale, non é quello di ESALTARE. In fotografia, per quanto bene questa si realizzi, si perde sempre qualcosa del giro di luce complessivo (lustro) e si ha sempre l'esaltazione dei segnetti che, colpiti dalla luce, appaiono più ampi e decisi della visione alla mano. Quindi per piacere non pensate che le monete sembran "belle" perchè le foto sono ben fatte, perchè anche in questi casi le monete viste alla mano risultano comunque PIU' BELLE delle fotografie postate. Cercate di fare buone foto per degradare il meno possibile la bellezza delle vostre monete! ;)
    5 punti
  3. Ciao @@eliodoro , Gepidi e Goti , non sono lo stesso popolo , sebbene entrambi di stirpe nordica germanica ; secondo Giordane , lo storico che scrisse Gothica , o l' origine dei Goti , li dice originari della Scandinavia . Probo regno' dalla fine del 276 fino al 282 , mentre la prima notizia dei Gepidi risale al 260 quando insieme ai Goti invasero la Dacia , ma al tempo di Probo la Dacia non faceva piu' parte dell' Impero Romano , quindi in teoria , non puo' esserci nesso alcuno tra Probo e i Gepidi ; al che non essendoci alcuna certezza sull' esistenza di una moneta di Probo con la legenda Victoriae Gep , penso che vada letta con Victoriae Goth o Germ Un saluto Claudio
    3 punti
  4. Direi già da ora forte presenza di lamonetiani , un numero importante ricco di spunti da leggere. Vedo Davide superstar in questo numero, ma anche Fabrizio e tanti grandi protagonisti del forum .....
    3 punti
  5. Un altro mio antenato che è venuto in corsica per vendere parmigiano-reggiano e cappelletti :good: .......e ha perso pure gli spiccioli risparmiati per il traghetto di ritorno :crazy: . Chissà quante storie potrebbe raccontare quell'aquila estense...??!! ciao Mario
    3 punti
  6. Ciao ragazzi, ci è stato comunicato che è venuto a mancare l'utente topgun2372 . Un utente serio , che aveva dato il suo contributo al forum ,difatti è nella hall of fame degli euro oscar di qualche anno fa . E' sembrato giusto comunicarlo , è venuto a mancare un membro di questa sezione, e anche se quasi tutti non ci conosciamo di persona tra di noi , dà sempre tristezza ricevere alcune notizie riguardo questo grppo di amici virtuale .
    2 punti
  7. Buongiorno Ecco a voi una moneta che mi sarà cara e che non cederò in quanto è un regalo di una brava persona. Che ve ne pare? Vi piace la patina? Saluti Stefano
    2 punti
  8. Moneta comune, che in foto non rende per mio demerito. Ma in mano la conservazione appare notevole. Chied cortesemente un parere sulla conservazione. Grazie. Cordialita'. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    2 punti
  9. Molti in questa sezione amano le quadrighe briose e così ho deciso di sottoporvi questa 2 lire del 1915. Aspetto vostri pareri circa la conservazione. Saluti Stefano
    2 punti
  10. In realtà alcune fonti (l'inaffidabile Storia Augusta e alcuni Bizantini) indicano i Gepidi come uno dei popoli, assieme a Bastarni e Vandali, con cui Probo strinse accordi allo scopo di ripopolare il confine danubiano, quindi forse, indipendentemente dalla'esistenza o meno di monete come quella in oggetto, qualche contatto fra Probo e i gepidi c'e' stato. Inoltre, poiché di solito questi stanziamenti erano successivi ad una sconfitta dei barbari, forse una vittoria anche piccola di Probo sui gepidi ci fu, o almeno e' plausibile ( e per quel che riguarda bastarni e vandali, confermata da Zosimo).
    2 punti
  11. voglio da tempo buttarmi su un lavoro / articolo sulle silique Ostrogote/Gepidi.... da qua il mio interesse "fuoricampo" ..... come d'abitudine farò un grande spaccato storico, ma al momento sto raccogliendo fonti.... la scrittura sarà la punta di un iceberg di lettura :) appena ho qualcosa in più sui Gepidi, posto qualcosa la pagina esiste anche su Wikipedia italia... ridotta ma c'è
    2 punti
  12. ciao a tutti ...oggi dopo una estenuante attesa (5 giorni) è arrivata la moneta.. ve la mostro subito, a me pare buona il peso è 25.0 gr. tondi il diametro corrisponde e quindi presumo e spero sia veramente originale.. in merito alla lucidatura in effetti la moneta è piuttosto riflettente... però a dir il vero anche se colleziono da anni e ne ho viste non sono certissimo sia stata lucidata.. la farò periziare.. intanto se mi date un vostro commento sulla conservazione... (io sarei per un BB+) vi ringrazio e ciao
    2 punti
  13. Mario non preoccuparti proprio io mi farò avanti di sicuro :P sarà un piacere incontrare di nuovo te ed altri amici del forum conosciuti in altre occasioni :)
    2 punti
  14. Bravo @@luigi78 e anche Francesco ovviamente.... che ne esca fuori una grande kermesse della divulgazione numismatica per i giovani ? Mi auguro di si, lasciare un segno anche a Napoli 2015 sarebbe bello per tutta la numismatica e un segno simbolico, ma reale, per i tanti giovani interessati, un Convegno mi sforzo di dirlo un po' dovunque deve essere ricco di tante componenti la condivisione tra tutti e anche la vicinanza verso i giovani sono sicuramente una componente oltre a tutte quelle che conoscete e che saranno presenti in questo Convegno. Giovane è il futuro della numismatica, è bello il forum Lamoneta perché molto giovane e da qui sono partiti tanti che ora scrivono, sono bravi, il forum gli ha dato la possibilità di crescere, poi il merito è loro, ma giovani vuol dire anche futuri acquirenti di monete, di libri, nuovi iscritti nelle Società, Associazioni, Circoli, dovrebbe essere elementare, ma a volte ve lo si assicuro non lo è.... Due parole per @@Alex0901,sicuramente sei il secondo più giovane e già questo conta, ma ho molto apprezzato come ti sei posto con personalità e bravura sul forum in questi mesi, passa dal banco di Lamoneta intanto per conoscerti e un piccolo segno personale per te è già in partenza da Milano per Napoli....ma a questo punto direi giovani fatevi avanti con coraggio sabato..... :blum: :blum: :blum: e che kermesse numismatica di tutte le componenti sia..... :good:
    2 punti
  15. A me quando un venditore mi presenta foto cosi per monete da centinaia di euro mi si drizzano tutte le antenne.......occhio. Ciao
    2 punti
  16. Mi sono espresso male io nel mio messaggio. Per la mia moneta in questione è probabile la datazione 292/293. Il mio riferimento era a completamento della richiesta di @@eliodoro che mi chiedeva di argomentare un po' tutta la serie delle emissioni di Carausio a nome dei tre imperatori. Viste le altre emissioni della zecca di Londra, ritengo probabile datare l'inizio (in senso generale della serie) al 290/291... nonostante esistano anche emissioni congiunte con la sola sigla ML (gli aurei per esempio) che potrebbero spostare decisamente più indietro (agli albori del regno di Carausio) l'ideazione di questa operazione. Tuttavia, vista la stragrande maggioranza di esemplari aventi come segno di zecca MLXXI ritengo più probabile il 290 come data di inizio, mentre per gli anni precedenti credo sia più corretto ipotizzare dapprima una produzione senza segni di zecca (le cosiddette un-marked) che doveva svolgersi su "due linee produttive": una settata a Londra di carattere maggiormente ufficiale e una settata su di un insieme di officine satellite sparse nei dintorni della città e in altre zone strategiche (a cosa?) del territorio britannico. Questo secondo gruppo non dev'essere considerato alla stregua delle "imitative" che erano comunque esistenti e tollerate e diffuse un po' in tutto il territorio (se non altro a livello di circolazione). In questo confuso panorama produttivo iniziale, dove è ormai pressoché indubbio che Carausio per far fronte all'esigenza di battere moneta a suo nome utilizzò le maestranze che trovò attive nel territorio (e quindi tutte quelle officine locali che producevano imitative galliche di buon livello), non vedo l'urgenza di creare emissioni nominalmente congiunte quanto piuttosto una prima volontà di far vedere chi è che c'era ora al comando. Una volta affrontata questa prima esigenza e riorganizzato il tutto con una produzione maggiormente serializzata e rifinita devono essere state ridefinite anche le zecche. E' sostanzialmente corretto ipotizzare Londra come primo centro ufficiale e Colchester (o genericamente la C-mint) come un centro produttivo di seconda nascita che probabilmente determinò anche l'apparire del segno di zecca ML per contraddistinguere le emissioni Londinesi da quelle della nuova zecca (contrassegnata dalla C). In un periodo successivo sono state introdotte le ulteriori differenziazioni nei campi e le integrazioni all'esergo. Quanto riportato nella prima linea della tabella lo vedrei spalmato in periodi differenti dell'arco temporale 286/289. In una visione così strutturata, collocare la nascita delle emissioni congiunte al 290/291 assume una certa fondatezza anche a livello politico: definita l'usurpazione come un qualcosa di ormai "stabile" (non fu un regno breve in relazione all'epoca turbolenta!) la mossa successiva fu quella di dare una "legalità" e "legittimità" a quanto fatto.
    2 punti
  17. Sarebbe meglio non correggere i post, così perdonono un po' il senso, sembra che state discutendo sul fatto che sia Costantino I oppure Costantino I... Comunque concordo con voi (dopo le correzioni) emissione due stendardi e diadema di rosette, può essere solo Costantino I. Si vede chiaramente un punto alla fine dell'esergo, non può essere Antiochia. Direi Costantinopoli, emissione del 333-335 d.C. CONSA dot, RIC VII 75, oppure dot CONSA dot, RIC VII 80, difficile dire quale delle due, l'eventuale punto iniziale cade fuori tondello. RIC VII 80:
    2 punti
  18. Gettone Reale emesso a nome di Luigi XIII; nel verso (identificazione dei versi secondo quato descritto nell'opera Les Medailleurs Francais du 15e au 17e siecle) gli scudi di Francia e Navarra e la classica titolatura; nel dritto il ritratto del Re e la titolatura HOC SYDERE LILIA FLORET (questo astro fa fiorire i gigli). S tratta di una tipologia abbastanza comune (vedi vendite su ebay), L'opera citata, dal n°607 al n°609, descrive gli esemplari con busto rivolto verso destra come incisioni realizzate da Nicolas Briot; in particolare l'esemplare descritto al n°609 (stesso dritto ma verso differente) viene descritto come gettone camerale del consiglio di stato. In riferimento agli esemplari con busto a sinistra (come il tuo) per ora (sono in vacanza...senza documentazione..) non sono riuscito a trovare riferimenti che aiutino a darne una definizione più dettagliata: incisore, gettoni di conto o gettoni camerali ciao Mario
    2 punti
  19. Bene bene, l'evento si avvicina :D Io ci sarò sicuramente il Venerdì e il Sabato e molto probabilmente la Domenica :)
    2 punti
  20. .Lo spumone è un tipico gelato della tradizione di Napoli, del Salento e della Sicilia. L'origine dello spumone è da attribuire ai "monzù" della Napoli Borbonica del primo Ottocento. La diffusione di questo dolce è stata vastissima in tutto il meridione negli anni "60-"70, periodo nel quale era sempre presente sulle tavole domenicali e nei banchetti nunziali. A testimonianza della sua fama è citato anche nella celebre canzone di Midugno e Pazzaglia "Io, mammeta e tu". "Jamm'o bar 'o Chiatamone, vuo' 'o cuppetto o vuo' 'o spumone?". La sua attuale diffusione a Napoli si è notevolmente ridotta mentre continua ad essere in auge in Salento. Lo spumone è un gelato di gusti misti stratificati (di solito nocciola, cioccolato e stracciatella) con all'interno mandorle tritate, cioccolato fondente a pezzi, canditi e caramello in una rivisitazione più contemporanea mentre in origine nasce con un ripieno di pan di spagna affogato con dell'amaro o con del liquore Strega. Una volta preparato viene fatto solidificare in ciotole rotonde che gli conferiscono la forma di una semisfera.
    2 punti
  21. Contate pure un giovane in più (mi sa proprio che sono il secondo più piccolo ;))!
    2 punti
  22. 2 punti
  23. Ne hai postate 3 o più, sei nella regolare classifica. Ancora problemi, perdonatemi. Il miglior ricercatore del mese di Luglio è... ... Arciduca !! ;) :hi: :hi: :hi: @Arciduca Ecco a voi il file aggiornato. Euro-game vers. 19.xls Ricordo che qui vengono accettati solo i ritrovamenti validi dell'osservatorio, pertanto quelli accompagnati da foto non firmate sono da considerarsi nulli e non sono stati calcolati durante la compilazione del file. Inoltre, per essere conteggiati, i ritrovamenti ritenuti via via più idonei vanno segnalati al sottoscritto citandomi e/o scrivendo lo schemino in grassetto. Se fate entrambe è cosa gradita :) P.S. Ricordo a tutti gli utenti che il gioco è aperto a tutti e che per iscriversi basta scrivere in questa discussione un messaggio indicando il proprio nick all'interno. A domani la classifica di Agosto, il primo ha vinto con poche migliaia di differenza ;) Buon divertimento! oo)
    2 punti
  24. La conservazione comunque sia, è pur vero che ci sono dei parametri, ma è sempre soggettiva , in un certo qual senso sono molto contento di seguire più che altro la monetazione medievale, dove la conservazione non viene quasi mai nominata, sono altri i parametri , intanto averla la moneta, catalogarla, e spesso non è affatto facile, studiarla nel conio, nei segni identificativi, nelle leggende, nella cronologia, nelle variazioni iconografiche, nella rarità, siamo di fronte a un prodotto artigianale che cambia e quindi il bello è capirlo, studiarlo, poi viene tutto il resto.... La monetazione medievale è stata snobbata nel tempo dai collezionisti ma anche commercianti e soprattutto case d'aste, solo negli ultimi anni devo dire, anche grazie al forum, ha avuto la sua giusta considerazione sia da studiosi che da collezionisti, spesso è moneta vile, usurata, molto circolata, la moneta delle piccole transazioni, ma sono le monete vere, usate, passate in tantissime mani che trasudano storia e nascondono affascinanti enigmi.... Certamente più si va verso la monetazione moderna, le monete del Regno, Euro....e più si entra nelle scale di conservazioni che poi diventano e determinano anche l'aspetto puramente commerciale... Un mezzo grado in più cambia il prezzo decisamente e allora nascono le dispute, le perizie giuste o sbagliate, il tentare di accreditare il pezzo, logiche a cui per esempio il medievalista fatica ad entrarci e a capirle... E quindi , anche in questo momento si sta parlando sul forum di un SPL - o SPL o altro ancora, paginate su paginate, quando poi ripeto la concordia raramente si troverà e il miglior parere è quello, con una certa esperienza, dell'acquirente a cui evidentemente piaceva e piacerà con buona pace di tutti....
    2 punti
  25. Buon pomeriggio. Mi chiedevo, e Vi chiedo cortesemente, a cosa potesse servire questa targhetta in ottone (33 x 30 mm), rinvenuta in un lotto di monetine. Ringrazio per ogni suggerimento. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    1 punto
  26. Posto 2 monete di Vittorio Emanuele II non periziate 20 lire e 10 lire del 1863, cosa ne pensate?
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  27. Ciao, mettiamo un po' di pepe alla discussione. Per stimolare le altrui impressioni... Aggiungerei che personalmente non ho trovato un sesterzio MVNIFICENTIA AVG COS III o IIII . Non so se è una mia lacuna ma al RIC, Volume 2, pag. 134 compare solo come asse. Sbaglio? 1. ipotesi "imitativa". Ci potrebbe stare. E' l'ipotesi che viene da formulare al primo sguardo. Tutte le caratteristiche che ha enunciato @@cliff sono plausibili. Per contro ciò, la legenda non presenta errori che di solito compaiono nelle imitative. L'occhio mi pare molto "inciso". E poi perchè falsificare un asse il cui valore era limitato e farlo tra l'altro pesare molto di più? Il fatto che non vi siano tante imitative antoniniane non lo considererei significativo: non esclude che qualcuno ne abbia fabbricate, così come le monete fuse del periodo. ;) 2. non ne ha l'aspetto. IMHO sembra comunque un tondello autentico. 3. ipotesi valida se limitata al dritto. Rinfrescata la legenda, ravvivato (in modo davvero improvvido) il ritratto. Ma avrebbero ricreato un rovescio quasi ex-novo se mi confermate che non esiste un rovescio con legenda MVNIFICENTIA. Confermerebbe l'impressione che si tratti di un tondello autentico di cui al punto 2. Quale delle tre? Tutte hanno punti a favore e contro. Ciao Illyricum :)
    1 punto
  28. Lamoneta è una fucina di talenti....
    1 punto
  29. E' uno speciale su Napoli e Italia meridionale Made in Lamoneta. :hi:
    1 punto
  30. leggi qua http://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php ciao.
    1 punto
  31. si può, si può.....
    1 punto
  32. Nella monetazione di Probo non sono rari errori di legenda, probabilmente la P di GEP in realtà è proprio la R GER. Anche con le immagini a volte è difficile interpretare le legende, senza, possiamo fare solo ipotesi.
    1 punto
  33. ...eh, no ... vista ben ingrandita non è 1690 ma 1692 Può essere quindi 1 o 2 o 3 o 5 o 6 scudi larghi del 1692 ... tutte date conosciute.
    1 punto
  34. Quante sorprese in questa grande isola e quanto ancora da raccontare.....
    1 punto
  35. Buona Giornata Io verrò Sabato, per cui avrò la possibilità di trascorrere tra le monete solo mezza giornata, ma potrò assistere alle Conferenze.
    1 punto
  36. Ringrazio tutti, spero di aver dato un piccolissimo contributo alla numismatica abruzzese
    1 punto
  37. Grazie Mario. :good: Comunque troverete un tavolo LAMONETA.IT dove potete scambiare opinioni o materiale numismatico, se qualcuno vuole può anche portare cataloghi d'asta o testi di numismatica da donare ai giovani che verranno. :good:
    1 punto
  38. Generalmente le stampe sei e settecentesche con vedute veneziane derivavano direttamente dai quadri dei più famosi vedutisti, come Canaletto, Guardi, Bellotto e Carlevarijs, ed erano un modo per poter vendere dei "facsimile" delle opere dei pittori, generalmente come souvenir e cartoline, che avevano grande diffusione specialmente in Inghilterra e Francia dove non tutti si potevano permettere di spendere patrimoni per avere una tela originale. Spesso poi c'era anche un accordo scritto tra gli incisori (in genere anonimi, ma di qualcuno dei più importanti abbiamo i nomi, come il Visentini che curò tre bellissime raccolte di incisioni da vedute di Canaletto) ed i pittori, i quali permettevano ai primi di riprodurre le proprie opere - spesso anche più lunghe da portare a termine delle tele stesse, ma che potevano essere replicate centinaia di volte fino a quando la matrice lignea si consumava - ovviamente pretendendo una percentuale sui guadagni delle edizioni. La maggior parte delle stampe ha soggetti che potremmo chiamare proprio cartolineschi: vedute di chiese, palazzi, rii eccetera. A volte, però l'incisore, come ha ben precisato Luciano, si prendeva delle libertà che potevano essere sia aggiuntive (per esempio di gruppetti di figure non presenti nel quadro originale, spesso anche con un lato umoristico che di certo non mancava in quel periodo) sia anche dall'altra parte togliendo elementi e semplificando i gruppi di persone presenti, o per evidenziare meglio le architetture o per velocizzare l'incisione delle tavole. Questo mi pare proprio il caso della tua stampa, di gusto indubbiamente più popolaresco. Per vedere però come effettivamente avveniva l'uscita del doge da San Marco e il donativo al popolo, che era ben più numeroso, guarda come Francesco Guardi nel 1770 aveva dipinto l'elezione del doge Alvise IV Mocenigo: Purtroppo la foto che ho preso dal catalogo della mostra del 2012 non rende l'idea, e mi spiace, perché è uno di quei grandi quadri (70 x 100cm) davanti ai quali potresti stare un'ora solo ad osservare tutte le figurette che affollano la piazza, con gli Arsenalotti che allontanano a suon di lunghe aste i popolani più esagitati, aiutati dai cani (addirittura un signore sulla sinistra è stato scaraventato a terra), mentre il doge pacifico sul suo trono rimane quasi sullo sfondo con i suoi nobili che gettano le monete (semplicissime puntinature di tempera bianca).
    1 punto
  39. Sì, l'ho preso. Per il rotto della cuffia e per un prezzo più alto di quanto ritenessi congruo, però l'ho preso. E va bene così. Vediamo come si presenta quando arriva. (Devo comunque dire che in parte l'overhead di prezzo é compensato da commissioni e spese di spedizioni decisamente oneste -da questo punto di vista mi risulta estremamente più caro un fascicoletto da pochi euro preso in questi giorni a Trieste...-). Che io lo importi in Italia, per farvelo vedere, e che poi lo riesporti, ve lo scordate. A meno che non vogliate occuparvi personalmente di tutte le pratiche burocratiche del caso, francesi ed italiane. :) (inciso: talvolta ho l'impressione che sul forum sia diffusa la convinzione che le leggi francesi sui beni culturali siano più permissive di quelle italiane. Il che é un'enorme fesseria, soprattutto dopo il Code du patrimoine, la cui parte legislativa é stata emessa nel 2004, quella regolamentare nel 2011. Forse tale convinzione é basata sull'enorme quantità di materiale messo in vendita da detectoristi francesi su ebay. Ma é una convinzione fallace. Non si tratta di legislazione più liberale, si tratta di illegalità diffusa, a cui lo Stato non riesce a far fronte. Considerando che la Francia é uno dei principali mercati antiquari europei le forze dell'ordine che si occupano di beni culturali -pochine- sono impegnate ad inseguire quadri, pale d'altare ed addobbi sacri trafugati dalle chiese di campagna, e trascurano i potins -fine dell'inciso). Prima o poi passerò da Roma (l'ultima volta che ci sono passato é stato a novembre 2014) ma se vorrete buttarci un occhio direttamente siete i benvenuti a Parigi. Invece quello che mi interesserebbe verificare (ed é la principale ragione per cui volevo vedere questo pezzo da vicino) sono le contromarche. I pezzi di cui abbiamo pubblicato le foto in questa discussione sono di diverse dimensioni, e le immagini mai in scala. Comprendere se siano stati usati sempre gli stessi punzoni già sarebbe interessante. Proviamo a confrontare?
    1 punto
  40. Buonasera ecco una bella fotografia dell'epoca che immortala l'evento :D Doge92
    1 punto
  41. Asta Sintoni N. 2 - Lotto 2001 - 9 settembre 2010
    1 punto
  42. Sopralluogo del 31 agosto a Napoli in zona duomo, ore 12.
    1 punto
  43. Buona giornata Tutto vero quello che è stato detto da chi mi ha preceduto; aggiungerei anche che solo qualche decina di anni fa (per non parlare del secolo scorso) le monete considerate B, MB e BB avevano un florido mercato e queste condizioni di conservazione non facevano storcere la bocca allo "schifato" collezionista, anzi :pleasantry: Oggi il "Fior di conio", "Fior di conio assoluto", "Stato zecca" e chi più ne ha ne metta, impera; non solo riguardo alla monetazione contemporanea (dove avrebbe più senso), ma anche a quella moderna ed anche andando a ritroso..... E' sufficiente dare un'occhiata nei libri, dove vengono raffigurate monete facenti parte di collezioni appartenute a numismatici di prim'ordine vissuti il secolo scorso, per rendersi conto che, anche le monete più consunte e/o danneggiate, avevano pari dignità di quelle meglio conservate. saluti luciano
    1 punto
  44. Salve a tutti. Questo mezzo soldo di CEII ha uno rovescio con una leggenda bizarra. Che pensate? Grazie per i vostri pareri. Alain. Diametro=mm.16. Peso=g.1,07.
    1 punto
  45. Nessuna nuova notizia. Segnalo però l'utile lavoro della Cantilena sulla monetazione della zona sorrentina e sul vecchio problema se Hyria (didrammi di fine V secolo a.C.) e Irnthi (bronzetti dell'ultimo quarto del IV secolo a.C.) potessero riferirsi a un unico centro del sorrentino, forse la stessa Surrientum (Sorrento). Cantilena 2007 circolazione moneta di Sorrento.pdf E' un lavoro che mostra come ancora manchino certezze sui nomi toponomastici e sull'ubicazione delle zecche. In ogni caso appare interessante un brano del suddetto articolo: da cui si evince che Irnthi ha coniato nella seconda metà del IV secolo a.C. e che cessò definitivamente con la vittoria romana del 309-307 a.C., che aveva espugnato la vicina Nucera. Circa la compresenza con un bronzetto o siciliano o nordafricano, interessante è un altro brano dell'articolo della Cantilena: dove si comprende che nella zona furno trovate monetine che possono essere ascritte all'attività di mercenari reduci che avevano servito il tiranno Agatocle contro i Cartaginesi, arrivando a combattere anche in terra africana. La cronologia ci starebbe e si avrebbe anche la giustificazione di una monetina punica nordafricana....
    1 punto
  46. I risparmi di oltre 6 mesi... Nulla in confronto a quelle già mostrate, ma questo grande classico è l'orgoglio della mia modesta collezione, colleghi partenopei! ;) Peccato per le foto, non sono riuscito a farne migliori, non le rendono affatto giustizia... .
    1 punto
  47. Il collezionista a questo punto si avvicina all'artista che crea un'opera, esalta la sua personalità, la sua vocazione, le sue tendenze culturali. Caro Mario, questo pensiero esaltante, mi piace….. L’immagine che si scorge fra innumerevoli nummi, mette in risalto una figura poliedrica ricca di qualità e sensibilità mista a una forte carica emotiva. Il vagare nel tempo l’ha reso unico, portavoce di mille e più verità volutamente dimenticate… La scienza l’ha fatto suo, incline al sapere e alla continua e ossessionate ricerca.. La mia storia come ben sai corre all'unisono alla creatività, ogni tondello equivale a una voce e come tale deve rispettosamente esser udito….
    1 punto
  48. Quando sono partito non avevo un progetto... Forse perchè ho cominciato da giovane, ma soprattutto perchè all'inizio non sapevo quanto vasto fosse il ''mare numismatico''. Solo dopo aver cominciato a navigare ho capito che bisognava prefiggersi una meta, un approdo, altrimenti si rischia il naufragio. Da allora di progetti e di idee ne ho avuti tanti. Ogni volta che approdo in un porto mi viene subito voglia di ripartire, perchè in ogni approdo ho imparato qualcosa e ogni volta ho trovato un nuovo orizzonte da raggiungere. In ogni approdo ho comunque lasciato qualcosa della mia conoscenza ad altri navigatori, così come ne ho ricevuta da loro. E' un viaggio bellissimo e diventa ancora più bello se ad accompagnarti ci sono degli altri numismatici... Arka
    1 punto
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