Vai al contenuto

Classifica

  1. tornese71

    tornese71

    Utente Senior


    • Punti

      29

    • Numero contenuti

      757


  2. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      20122


  3. ciosky68

    ciosky68

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3875


  4. Illyricum65

    Illyricum65

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      8075


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/22/15 in tutte le aree

  1. Voglio raccontarvi una storia, a mio parere bella, soprattutto vera, che ha per protagonisti il sottoscritto e alcuni utenti del forum. Una storia di quelle che penso piacciano molto a @@dabbene e a tutti quelli che credono che lamoneta possa essere anche un luogo dove far nascere amicizie e sviluppare collaborazioni. È lunga, ma spero che avrete la pazienza e la curiosità di leggerla fino alla fine. Occorre prima una piccola premessa. Da anni mio padre e io siamo impegnati in una ricerca storico-iconografica e documentaria volta a fare piena luce su una tradizione artigianale della nostra città: si tratta della lavorazione artistica dell’acciaio traforato. E’ una tradizione ormai bicentenaria, innestatasi a sua volta su una ancor più antica eccellenza che faceva di Campobasso, già almeno dal XV secolo, un rinomato centro per la lavorazione dei metalli. Uno degli artigiani più noti, senz’altro il più bravo tra quelli attivi nell’Ottocento, fu Bartolomeo Terzano, titolare di una bottega operante tra il 1859 e il 1887, la cui attività fu poi portata avanti dai figli fino agli anni ’20 del Novecento. Per dare un’idea della sua bravura, tenete presente che Vittorio Emanuele II in persona, che lo aveva conosciuto e incontrato a Firenze in occasione dell’Esposizione Nazionale del 1861, oltre ad acquistare per sé diversi suoi manufatti, gli commissionò dei lavori da donare a suo nome a Napoleone III. Tornando alle ricerche di mio padre e mie, due anni fa abbiamo pubblicato un primo frutto, consistente in un volume che (speriamo) ha finalmente reso giustizia ai maestri acciaiuoli della città, ricostruendo in modo organico e documentando ampiamente le loro storie e i premi da essi nel tempo meritati. Personalmente, poi, partecipai al concorso di scritti sulle medaglie lanciato qui sul forum qualche anno fa con un saggio intitolato “Il medagliere di Campobasso” nel quale illustrai, in parte, le medaglie premio conseguite dai nostri artefici. Come tutte le pubblicazioni, la nostra non ha affatto scritto la parola “fine” sulle ricerche, ma ha segnato un nuovo punto di partenza per ulteriori indagini, sia da parte nostra che di chi vorrà cimentarsi sulle stesse tematiche, magari anche per smentirci. Ad ogni modo, noi siamo sempre sul campo, a caccia di nuove notizie, documenti, testimonianze. Ed ecco che il forum si è rivelato una fonte preziosa non soltanto per acquisire dati, ma anche per costruire relazioni e conoscere (sia pure virtualmente) persone assai gentili, disponibili e generose. Oltre tre anni fa, prima ancora che il nostro volume venisse pubblicato, aprii una discussione, nella sezione medaglistica, intitolata “Caccia al tesoro di medaglie in cartolina” – LINK In pratica chiedevo aiuto agli specialisti per identificare le medaglie presenti su una cartolina celebrativa della ditta Terzano (cartolina del 1909-1910) dato che purtroppo l’immagine di cui disponevo non era molto nitida. :help: @@sandokan, @@giancarlone, @@Lord_Acton furono i forumisti che intervennero in un primo tempo aiutandomi; e già questo fu per me un bel segnale. :hi: Con giancarlone, in particolare, sono poi più recentemente tornato sull’argomento dopo che lui, nell’aprile scorso, ha aperto una discussione sulle medaglie connesse alle esposizioni tenutesi a Milano tra il 1871 e il 1894. LINK Ne sono scaturiti mail e MP dai quali ho potuto ricavare notizie e documenti per me utili e interessanti. Ma, soprattutto, ne ho ricavato una conferma sulla estrema disponibilità – oltre che competenza – di giancarlone, che non soltanto posta continuamente immagini di straordinarie medaglie con tanto di informazioni dettagliate a corredo, ma che si è dimostrato assai gentile e pronto a dedicare il suo tempo anche a chi – come me – si rivolge a lui per un aiuto. Gli avevo chiesto, infatti, se aveva a disposizione immagini della medaglia-premio distribuita in occasione della Esposizione di Padova del 1869 che – da un disegno della stessa presente su una pubblicazione – sembrava proprio corrispondere alla numero 8 della cartolina cui accennavo prima (del resto sapevo con certezza, dai miei documenti, che il "mio" artigiano aveva esposto suoi lavori in quella rassegna). Giancarlo, con la cortesia che lo contraddistingue, dopo aver consultato subito ma invano alcuni volumi che aveva a disposizione, mi promise che durante l’estate avrebbe scandagliato i cataloghi d’asta in suo possesso per rintracciare eventuali fotografie della medaglia che cercavo. Ed ecco che proprio nel pieno dell’estate si realizza un colpo di scena (e per me di fortuna) incredibile: nella discussione “caccia la tesoro” interviene un altro utente che ha unito alla preparazione e alla competenza anche doti straordinarie di gentilezza e disponibilità: @@palpi62 Ha postato l’immagine della medaglia di Padova, nella versione in argento, e già questo mi avrebbe reso felice. Ma quando ho letto il nome del premiato inciso sulla stessa ho fatto un balzo sulla sdraio (ero infatti al mare): Terzano B. LINK Era lui, proprio lui!!! E non era l’immagine di una medaglia “uguale” alla sua, ma proprio di “quella” da lui meritata! Non avevo con me il computer, così utilizzai il mio cellulare per ringraziarlo prima nella discussione e poi in MP. Nel ribadire la mia gratitudine gli chiesi poi l’autorizzazione a utilizzare quelle immagini in future pubblicazioni o in occasione delle proiezioni con relative chiacchierate divulgative che ogni tanto faccio in giro per raccontare la storia degli eccellenti traforatori di Campobasso. E qui un primo segnale della generosità di Maurizio (è questo il suo nome): mi svela che la medaglia non è in mano sua, ma è in vendita in una inserzione su ebay; mi dice che la stava tenendo d’occhio perché gli piaceva ma che, se volevo, potevo prenderla io. Come già scritto, ero al mare, senza pc e con un telefono poco adatto a seguire la cosa. Tra l’altro il venditore chiedeva anche una tipologia di pagamento per la quale non ero attrezzato. Allora dissi a Maurizio: provaci tu e poi ne riparliamo. Io sarò sempre il primo interessato a prenderla se un giorno vorrai disfartene. Così lui è riuscito ad aggiudicarsela e in tempi assai ragionevoli se l’è vista recapitare, inviandomi subito delle nuove immagini. Nel frattempo io, per ringraziarlo, gli ho spedito una copia del volume, così avrebbe potuto non solo conoscere meglio la tradizione artigianale vanto della mia città, ma anche avere documentazione specifica relativa alla medaglia acquistata, qualora avesse voluto tenerla. Ed è qui che Maurizio, oltre che una persona corretta e gentile, si è rivelato essere un vero Signore, con la S maiuscola. :clapping: Dopo aver ricevuto il libro, mi ha subito scritto che si stava convincendo che sarebbe stato giusto che la medaglia “tornasse a casa”. Poi, dopo non molti giorni, mi ha fatto una proposta per il suo acquisto che, sostanzialmente, si rivelava un semplice rimborso delle spese sostenute. In pratica, pur conoscendo il mio interesse a prendere “quella” medaglia e non una simile - e pur trattandosi di una medaglia d'argento - ha rinunciato fin da subito a qualsiasi tentativo di ottenere un surplus venale, riconoscendo alla ricerca mia e di mio padre un valore culturale al quale voleva contribuire con questo suo generoso e disinteressato gesto. Così, col cuore in gola, gli ho fatto un bonifico e 24 ore dopo (per spedirmela non ha aspettato neanche l’effettivo accredito) la medaglia è arrivata in mano mia. 146 anni dopo la prima volta (e dopo un “lungo” peregrinare), era tornata finalmente... "a casa". Eccola, in questa (brutta) foto, insieme alle altre che sto cercando di recuperare per ricostruire – anche materialmente – il medagliere di quel genio dell’acciaio che fu Bartolomeo Terzano. Forse – anzi certamente – sono stato un po' lungo, ma sono convinto che questa storia andava raccontata, e con tutti i particolari, per dimostrare, se mai ce fosse stato ancora bisogno, quanto questo spazio virtuale possa dimostrarsi non solo una “piazza” dove incontrare interlocutori con gli stessi interessi, ma anche persone generose. Quelle che una volta si definivano “per bene” o “galantuomini”. È il modo che ho scelto per ringraziare pubblicamente Giancarlo, Maurizio e gli altri che mi hanno dato una mano. E l’ho fatto qui in piazzetta, e non nella sezione medaglistica, perché vorrei non soltanto dare visibilità a questa bella storia, ma anche fare un appello ai forumisti: anche se le medaglie non rientrano nei vostri interessi e specialmente se siete fra quelli che pensano che le medaglie siano un gradino più in basso rispetto alle monete (anch'io, lo confesso, la pensavo così fino a non molto tempo fa), fatevi un giro nella Sezione ad esse dedicata e vi ricrederete. Fermi restando i vostri interessi e col massimo rispetto per essi, vi dico che vi accorgerete che quella è una delle sezioni nelle quali forse più di ogni altra la storia scorre sotto gli occhi attraverso quei dischi metallici così belli e affascinanti, chiamati a ricordare e celebrare fatti, persone, avvenimenti di ogni epoca e di ogni genere. E poi può contare su una serie di utenti non solo assai preparati, ma anche prontissimi a mostrare i loro “pezzi” e a condividerli con la comunità dei lamonetiani, per cui alla fine si rivela essere una delle Sezioni col maggior numero di immagini tanto che esplorarla è davvero un piacere. Questo post vuole essere allora un GRAZIE non solo a Maurizio (palpi62), a Giancarlo (giancarlone) e agli altri utenti che ho già nominato (sandokan, Lord_Acton) e che mi hanno aiutato direttamente, ma anche a quei lamonetiani che con preziosi interventi, contributi e tante belle immagini arricchiscono non solo la sezione della Medaglistica ma, più in generale, tutto il forum. Penso, tra gli altri a @@borghobaffo, @@fabio22, @@gionni980, @@giangi_75it, @@Rex Neap, @@francesco77 e a tanti altri coi quali mi scuso se ora mi sfuggono i nick.
    28 punti
  2. Buon giorno a tutti :) mi è appena arrivato il mio nuovo acquisto... un acquisto di impulso perché quando l'ho vista non ho potuto dire di no anche se il prezzo non è un affare come capita a voi di solito :lol: mi potete dare qualche informazione sulla tiratura zecca e quanto avreste pagato voi. Sulla conservazione io direi bb+ (assolutamente non lucidata! Miracolo). Grazie
    4 punti
  3. ..."questo e il vero spirito del collezionismo e dello studioso." Faccio mie le parole dell'amico Biagio. In un panorama quasi monocorde, che vede prevalere discussioni sul "quanto vale questa moneta?" o "ho fatto un affare"?...leggere una storia come quella raccontata da tornese71 ci ricorda che, per fortuna, la numismatica può essere ancora vissuta con passione e studio e può avere valenza davvero culturale. Speriamo che questa vicenda sia di stimolo per tutti e, particolarmente, per coloro che considerano la numismatica non come una disciplina storico-scientifica ma solo e soltanto come un "business" da secondo lavoro. Complimenti! :hi: Michele
    3 punti
  4. Gran bella storia veramente che dimostra che quando il forum vuole si può arrivare a tutto o quasi, tu hai citato dei grandi divulgatori del forum, uno in particolare mi è molto vicino, e se fosse per me gli darei un premio alla divulgazione, ma tanti altri lo meriterebbero, sono utenti, collezionisti, studiosi, che non chiedono nulla, amano fare questo in modo totalmente disinteressato e questi esempi dovrebbero credo essere stigmatizzati sempre più non tanto sul forum, perché noi lo sappiamo, ma all'esterno in altri ambiti, la numismatica, quella " scientifica " come a volte viene definita per differenziarsi, e non so perché, ha e ha avuto bisogno di grandi della divulgazione numismatica privata come questi e quindi un grande grazie a loro....
    3 punti
  5. Erano un po' di giorni che volevo aprire una nuova discussione, ma pensandoci bene mi sembra giusto proseguire in questa che la trovo interessante anche se sono mancati gli interventi sperati, spero non dispiaccia a @@dabbene. Finita la premessa vi racconto a cosa ho pensato. Ero intento a sistemare alcune monete e a tirarne fuori altre da fotografare ed inserire nei cataloghi, quando mi sono "imbattuto" nella moneta della foto. Non è mia abitudine guardarle spesso, ma ogni tanto faccio un tuffo nel passato. In particolare i 2 euro dell'atomo ogni volta mi riportano alla mente, dove tutto ebbe inizio. Già, perché prima di questa moneta, ero un normale raccoglitore di circolato a cui piaceva la nuova moneta, ma non me ne curavo di conoscere le svariate tipologie che fossero emesse. Un bel giorno, una domenica di ottobre, ero con altri amici alla fiera di militaria che si svolgeva a Roma, seguivo il mio gruppo di softair ed ero sempre attirato dai pezzi del passato del mondo militare, senza però collezionare alcunché. Girovagavo tutto il giorno tra i vari tavoli, vedevo e rivedevo vassoi e vetrine con le "solite" monete del regno, tutte "sporche" e "ammaccate", ma spesso con prezzi da paura che non sapevo spiegarmi, pensavo che fossero dati solo dal basso numero di pezzi coniati, inoltre medaglie, fucili, elmetti e quant'altro. Tra tanti però spiccavano un paio di venditori che avevano qualche strana moneta da 2 euro che non avevo mai visto. Incuriosito mi avvicinai e chiesi cosa fossero. Il negoziante mi disse che erano i primi 2 euro commemorativi coniati dal Belgio, con l'effige del monumento dedicato all'atomo che si trovava a Bruxelles. In quel preciso momento mi dissi " è qualche anno che raccogli il circolato, perchè non prendere queste che non ti capiterà di trovare in circolazione?" Detto fatto, la presi tutto contento alla "modica" cifra di 7 euro e me la portai a casa, anche se ci ho riflettuto parecchio, pensando che pagare 7 euro per averne in "cambio" 2 era da pazzi. Da quella domenica in poi non vedevo l'ora che arrivasse la nuova fiera per "scoprire" se ne avessero coniate di nuove. La primavera successiva presi il Don Chisciotte e quella del trattato Austriaco e una copia dell'unificato, con la quale mi si aprì un mondo fatto di tirature, immagini, e tant'altre informazioni, comprese gli assurdi prezzi di catalogo. Ma ogni volta che guardo l'atomo, soprattutto dopo questa discussione, non posso che pensare che quella moneta è stata la porta che ho aperto. Adesso mi piacerebbe che anche altri postassero la foto della loro monetuzza che rappresenta questa fantastica "porta", scoprendo la storia che la accompagna.
    3 punti
  6. vedere un elmetto del genere chiuso BB+ è semplicemente AGGHIACCIANTE .
    2 punti
  7. Un caro saluto a tutti Voi del forum dopo tanto tempo, colgo l'occasione per condividere la mia nuova collezione vi piace? :rofl: Certo ci ho messo un poco di tempo ma ne valeva davvero la pena ..
    2 punti
  8. @@tornese71 grazie Vittorio per gli auguri e per il graditissimo regalo che mi avevi fatto (libro) e grazie per aver condiviso con il forum questa bella storia andata a buon fine e sai che sono felicissimo di averti dato una mano a riportare la medaglia a "casa". P.S. grazie a tutti gli amici del forum.
    2 punti
  9. Ho già risposto nell'altra discussione, alla quale rimando per le mie considerazioni. Qui aggiungo che naturalmente non si può evitare di rizzare le antenne di fronte alla comparsa di un buon numero di esemplari, che sembrano essere stampati ieri e senza nemmeno un buon stile. Sono capitati interi "ripostigli" costituiti da monete che erano falsi moderni (come nell'esempio sopra menzionato). E' giusto attivare l'attenzione e sperare che qualcuno si impegni ad esaminare a fondo queste dracme. Gli addetti al commercio internazionale sanno bene che normalmente quando si trova un ripostiglio di monete FDC o SPL, esse non vengono vendute tutte insieme, ma in lotti che vengono di solito assegnati a diversi commercianti, che poi a loro volta si preoccupano di diffonderli in maniera più parcellare e in tempi diversi. Le ragioni sono ovvie, così si guadagna meglio (e i commercianti di fronte a un importante ripostiglio, ma anche di una grande collezione privata, spesso si accordano fra loro ....). Questo però non toglie, per correttezza, il legittimo sospetto che si possa essere di fronte a un "ripostiglio di falsi"..., forse oggi ancora più pericoloso con il basso livello di competenza mostrato da molti commercianti....
    2 punti
  10. Quando ce l'avrò in mano vedrò che sensazione mi comunicherà... le monete parlano, lo sappiamo bene... magari mi dirà qualcosa di più di lei! :) La monetazione gallica riserva ancora molte sorprese e merita sempre approfondimenti. Col senno di poi, vedendo lo sviluppo che ha avuto questa discussione (partecipazione compresa di non collezionisti del periodo) è l'ennesima prova - come ho già ribadito in altre simili circostanze - di come sia bello fare numismatica attiva, proponendo le proprie monete o le monete che si vedono in giro e ci balzano all'occhio per farne un'analisi condivisa. Qui c'è un discreto materiale di base per approfondire una circostanza: l'esistenza o meno di un tipo ufficiale di Tetrico II. Posto che sono sempre più convinto che non esista il tipo ufficiale della Fides Militum, se non eventualmente in forma di ibrido, è logica conseguenza classificare tutta questa produzione monetale fin qui analizzata come imitativa. E ancora una volta emerge in tutta la sua imponenza il granitico dubbio circa la reale funzione di questa tipologia monetaria. L'esemplare da me postato in apertura e altri via via qui rappresentati non possono essere liquidati né come monete fraudolente (giacché le monete dei Tetrici erano completamente svilite) né come monete destinate a scambi quotidiani in zone rurali dell'impero gallico (visto che per modulo, peso e stile poco se non nulla avevano da invidiare alle emissioni ufficiali). Qual era allora la reale funzione di queste monete? Chi e perché le coniava? Qual era il vantaggio che ne traeva? Poteva beneficare di mezzi e/o personale proprio delle zecche ufficiali? Se sì, a quale titolo? Credo che nel caso specifico poco gioverebbe anche un'analisi sulla composizione metallurgica della moneta perché rivelerebbe una lega povera dove a giocarsi il primato potrebbe essere la maggiore o minore concentrazione di piombo rispetto allo zinco nei confronti del rame... eravamo arrivati al punto tale in cui il vantaggio economico per il produttore si concentrava sul bilanciamento di questi metalli? A muovere la produzione monetaria, alla base, c'è sempre un solo motore: l'economia. Che si tratti di economia lecita o illecita, che si tratti di un mezzo per diffondere un impellente messaggio politico di legittimazione di un'autorità, che si tratti di un mezzo di pagamento urgente per truppe piuttosto che di uno spiccio per far fronte alle esigenze quotidiane... tutto viene mosso dalla sola e unica necessità di arricchirsi (con la produzione stessa, con la conquista del potere fatta con il consenso, con la conquista di territori pagando soldati, con il vantaggio dato dal potere d'acquisto ecc). Alla genesi di questo pezzo ricco di interrogativi c'è quindi di sicuro un intento economico che però va in qualche misura contestualizzato. E ancora una volta, parlando di imitative, altro non si può fare se non fermarsi e sfoderare sempre la solita rosa di possibili ipotesi senza arrivare a una definizione certa né di chi ha creato il pezzo né del perché la creato.
    2 punti
  11. @@palpi62 @@tornese71 Complimenti a entrambi,questo e il vero spirito del collezionismo e dello studioso. blaise
    2 punti
  12. Sapere qualcosa sulle relazioni ora mi sembra veramente troppo, gli atti credo saranno pubblicati tra un paio d'anni credo, quello che posso offrirvi, sperando di non essere arrestato per questa fuga di immagini :blum: è questa panoramica dell''inaugurazione di ieri del Convegno avuta da uno dei due informatori :blum: del forum presenti che mi raccontano qualcosa....ogni tanto...di più non posso fare...ed è già tanto.... Ho letto l'editoriale oggi sul Giornale della Numismatica di Roberto Ganganelli su Taormina dove si parla di affluenza record, ed essendo lui lì sul posto dobbiamo crederci, dove non mi trovo invece d'accordo è quando parla di numerosa e forte presenza di ricercatori privati, i nick del forum sono quelli sopra citati...qualcuno in più esterno al forum sfogliando l'elenco c'è, l'elenco è quello...ma la presenza di questo settore mi sembra veramente minimale....il che non toglie ovviamente nulla all'importanza e al prestigio dell'evento stesso... Vedremo ...se riuscirò avere qualche ulteriore indiscrezione e se sarà possibile riportarla qui....
    2 punti
  13. Ciao a tutti :) Sono rientrato dalle vacanze con la voglia di discutere con voi di qualche moneta che reputo interessante. Per esempio, hanno catturato la mia attenzione alcune monete arcaiche dell'Asia Minore che presentano al dritto, ma talvolta anche al rovescio, la testa di un uomo o una donna dai tratti africani. Sinceramente so ben poco dei rapporti tra le regioni dell'Asia Minore (e del mondo greco in generale) con l'Africa. Qualche informazione l'ho potuta trarre dalla descrizione di un esemplare in elettro passato in asta da Roma Numismatics qualche tempo fa: http://www.acsearch.info/search.html?id=1702333 Ionia, Phokaia EL Hekte. Circa 625-522 BC. Head of African girl left, seal downward behind / Quadripartite incuse square punch. Bodenstedt 24; SNG Copenhagen -; BMC -; SNG von Aulock -; Boston MFA -. 2.56g, 10mm. Nella descrizione della moneta si può leggere che i greci chiamavano gli africani "etiopi" e che erano arruolati nell'esercito. Inoltre, sebbene non vi siano molte rappresentazioni sulle monete, nell'arte greca si possono ritrovare immagini di africani più frequentemente. Avete qualche informazione in più sui rapporti mondo greco - Africa? Quella rappresentata su questa moneta è una donna, ma per quale motivo si meritò di essere rappresentata su una moneta? Siamo nelle prime decadi dell'invenzione delle monete coniate e i simboli hanno una loro importanza... Viene proposta come identificazione la città di Phokaia, per via della piccola foca che compare dietro la nuca della donna. La datazione è curiosa: 625-522 a.C. Come mai questo intervallo con un limite così preciso (522)? Credo che la moneta sia da collocare più vicino al 522 piuttosto che al 625, comunque... Prima di postare altre monete, aspetto qualche considerazione su questa...Non vorrei mettere subito troppa carne al fuoco :)
    1 punto
  14. Buongiorno a tutti, ecco l'ultima arrivata, fondo specchio e ben conservata. Le darei un qFDC, voi cosa ne pensate? Come mai è considerata rara visto che ne sono state coniate 2000 dovrebbe essere NC, sbaglio? Grazie a tutti coloro vorranno rispondere. Buon WE Silver
    1 punto
  15. Penso che queste ultime siano le stesse, come tipologia, che mi capitarono tempo fa.....una sottilissima lamina in oro, plastificata ! In pratica, non è nemmeno possibile quantificare il peso del biondo metallo, perchè la lamina è "impalpabile" e, come dicevo prima, cosa unica con la plastica. Che orrore !
    1 punto
  16. L'informazione non è' corretta, anche per rispetto di tutti quei ricercatori giovani - bravissimi peraltro - che sono convenuti a Taormina grazie alle numerose Borse di Studio messe a disposizione con concorso da varie istituzione tra cui SNI, SnS . Accademia Studi Numismatici , università' di Vienna, università di Berlino etc etc ( credo siano una decina in tutto). Per la partecipazione occorre essere registrati necessariamente. Svolgendosi parte delle conferenze al palazzo dei congressi può' capitare che qualche curioso attratto dalla folla - magari dalle belle ragazze che fungono da hostess - assista ai lavori. Ma questo succede anche nelle migliori feste ... :)
    1 punto
  17. @@tornese71 Che dici Vittorio, vuoi mostrare un po' a tutti noi qualche opera dei traforatori di acciaio di Campobasso? :help: :hi:
    1 punto
  18. Grande Maurizio, allora spero di cuore di poter scrivere qualcosa di simile su di te quando riuscirai a trovare una bella medaglia anche per me. :good:
    1 punto
  19. Buon pomeriggio, vi presento l'ultimo acquisto che ho fatto, riguardo al Regno: 2 lire 1923. Questo esemplare è nettamente migliore di quello che avevo in raccolta. Campi puliti, senza segnetti e legacci del fascio ben visibili. Che ne pensate?
    1 punto
  20. Concordo appieno con acraf quando scrive (http://www.lamoneta.it/topic/140024-dramme-di-alessandro-magno-in-conservazione-fdc/page-2 ): Per conoscere i prezzi realizzati è bene sempre attendere qualche giorno dopo la chiusura dell'asta e i risultati "ufficiali" che compaiono in "liste di prezzi realizzati", come giustamente ha fatto notare Odisseo (al di là di toni polemici). :friends: Io avevo letto ieri la comunicazione di Heritage in http://coins.ha.com/c/search-results.zx?No=25&N=51+790+231+4294947209+2680+2678+2681 sull’esito dell’asta del 17 settembre (quindi quattro giorni dopo la chiusura) e di questo avevo riferito. Da qui a dire che apollonia diffonde notizie false e andrebbe ammonito ce ne corre… In futuro, in un'analoga occasione, vedrò di registrarmi (pur a malincuore) sul sito, sempre che qualcuno mi assista nell’operazione data la mia incompetenza informatica… :help: Penso però di conoscere a sufficienza la lingua italiana per interpretare la frase A supporto di quanto scritto da ACRAF posto le foto… ecc. nel senso di ribadire e condividere il concetto espresso da acraf, che in aggiunta al suo intervento nell’altra discussione, in questa scrive testualmente: Qui aggiungo che naturalmente non si può evitare di rizzare le antenne di fronte alla comparsa di un buon numero di esemplari, che sembrano essere stampati ieri e senza nemmeno un buon stile. Sono capitati interi "ripostigli" costituiti da monete che erano falsi moderni (come nell'esempio sopra menzionato). E' giusto attivare l'attenzione e sperare che qualcuno si impegni ad esaminare a fondo queste dracme. Gli addetti al commercio internazionale sanno bene che normalmente quando si trova un ripostiglio di monete FDC o SPL, esse non vengono vendute tutte insieme, ma in lotti che vengono di solito assegnati a diversi commercianti, che poi a loro volta si preoccupano di diffonderli in maniera più parcellare e in tempi diversi. Le ragioni sono ovvie, così si guadagna meglio (e i commercianti di fronte a un importante ripostiglio, ma anche di una grande collezione privata, spesso si accordano fra loro ....). Questo però non toglie, per correttezza, il legittimo sospetto che si possa essere di fronte a un "ripostiglio di falsi"..., forse oggi ancora più pericoloso con il basso livello di competenza mostrato da molti commercianti.... :clapping: De hoc satis. :lazy: apollonia
    1 punto
  21. Secondo me sarebbe stato più onesto un qBB, comunque sia ognuno esprime un proprio parere.
    1 punto
  22. Potere del web... Come sospettavo nulla di significativo. Anzi, nel Cohen ci sono molti infiltrati imitativi
    1 punto
  23. mah.... il 20 lire .... mb?!? questa si che è severità!
    1 punto
  24. @@anto R Caro Antonio se quella moneta pesa 0,60 g io sono Alain Delon :D Inoltre la testa è di fronte......... Certamente in quella conservazione menzionare mezzo grosso "it is bettar than grosso".......... Complimenti per le tue ricerche ciao
    1 punto
  25. Con la sparizione dei grandi imperi centro-europei e il tracollo dell'impero russo a seguito della rivoluzione, l'Europa vede la nascita di molti nuovi stati, come la Polonia, la Jugoslavia, la Cecoslovacchia e le tre repubbliche baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania. La definizione dei confini di questi nuovi stati è quasi sempre problematica, poichè comprendono territori che nel corso della storia hanno cambiato più volte dominazione, pertanto vengono reclamati da più stati. La Juogoslavia nasce su impulso della Serbia, col nome ufficiale di "Regno dei Serbi, Croati e Sloveni", come federazione dei popoli slavi del sud. Di fatto in breve tempo il centralismo serbo della famiglia regnante Karadgeorgevich esaspererà i patrioti delle altre nazionalità, causando tensioni che portarono prima all'instaurazione di una dittatura personale del re Alessandro I, poi all'omicidio di quest'ultimo durante una visita ufficiale in Francia. La nascita della Jugoslavia non fu vista di buon occhio dall'Italia, che vide attribuire al neonato regno diversi territori costieri popolati da italiani. Tra i due stati per tutto il periodo tra le due guerre vi fu una certa tensione.
    1 punto
  26. All'estero sono più avanti di noi di qualche decennio .. i visitatori giovani all'interno del museo nazionale di Tarquinia erano pochi, molti i turisti stranieri .. in realtà siamo sempre li .. nel nostro paese c’è ancora l’idea che la cultura deve essere appanaggio di pochi ed appartenere ad una casta di eletti. In più di una occasione ho sentito riprendere persone che esprimevano pareri personali secondo il proprio percorso culturale, non necessariamente di studi, con chi di questo percorso ne aveva fatto una professione, costruendosi immagine di “dotto e sapiente” e studiando.. risultato? Venivano zittiti in qualità di .. non addetti ai lavori. Con concezioni del genere difficile fare marketing o promuovere un museo cercando di renderlo vivo e fruibile e coinvolgendo giovani. Anche se devo dire che questa tendenza fortunatamente stà cambiano .. sono OT penso.. mi fermo qui anche io :pardon:
    1 punto
  27. Ciao, il problema forse è che siamo "troppo ricchi" di tesori, così da non renderci conto del loro valore. E' come quando cerco di girare per il centro cittadino, tento di osservare la mia città con sguardo da turista e mi dico "Beh, in fondo hanno ragione... è proprio una bella città!". Con gli occhi del nativo perde di attrattività, abituato da sempre a vedere certi scorci. Io nel mio piccolo però recupero il piacere della bellezza ed auspico che venga vieppiù valorizzata e divulgata. Purtroppo chi potrebbe e dovrebbe farlo invece non se ne avvede. E poi dicono che i musei dovrebbero autofinanziarsi come quelli esteri: certo, ma questi fanno anche marketing, promuovono, "vendono" il loro contenuto, attirano visitatori, creano spazi e opportunità. Lo sapete che ad Amsterdam per attirare i giovani gli ingressi ai musei sono gratuiti sino alla maggiore età e agli studenti sono concessi sconti? Così si promulga cultura... Termino qui, son già andato abbondantemente :offtopic: ! Ciao Illyricum ;)
    1 punto
  28. Questo è un mezzo sultani OSMANISCHES REICH Mustafa III., 1171 - 1187 H. (1757 - 1774). 1/2 Sultani Altin 1171 H. Mzst. Cezayir. 1,64 g. Nuri Pere 605.
    1 punto
  29. @@chievolan te lo posto io, eccolo. http://m.messaggerov...ento-1.12125395
    1 punto
  30. Vabbè dai... hai trasgredito le regole senza alcun scopo illecito o commerciale... e per appagar le nostre pupille!Oltretutto hai fatto pubblicitá all'esposizione... insomma... un peccatuccio "minore"! :D Hai qualche dato sul ritrovamento? In Italia siamo pieni di tesori piú o meno grandi o preziosi e non li valorizziamo a dovere. Al di lá dell'aspetto storico/numismatico un tesoretto del genere attira l'attenzione anche del piú profano con quello scintillare d'oro... Non ci trovo niente di male a divulgarne l'esistenza... Ciao Illyricum :)
    1 punto
  31. Ottimo lavoro. Ci faccio un pensiero perché è molto interessante sia il periodo storico che le relative emissioni. Ancora complimenti NS !
    1 punto
  32. Per me ci ha provato... Queste sono conosciute ai più. .. Roberto
    1 punto
  33. Ciao, quello che mi risulta ancor più strano è che la RIC 229 viene data come "comune". E così sembra non essere. La tabella di Helvetica's dà 1 esemplare RIC 229 con legenda C PIV ESV TETRICVS CAES contrapposta a 4 imitative, 2 dal Normanby Hoard e 2 dal "Schulzki 11a (Cologne mint); Hunter plate 30, 7" con legende C P E TETRICVS CAES - 3 esemplari e C PIV ESV TETRICVS CAES - 1 esemplare Diciamo che mi sto convincendo che le due leggende difformi, per quanto presenti anche su monete dichiarate ufficiali (ma sarebbe bello vederle) sommate allo stile non classico del ritratto di Tetricus II mi fanno cominciare a propendere per l'imitativa. Dove per stile classico del ritratto intendo questo: proveniente dal Normanby Hoard (rev. Salus). Affine a quelli dell' "a ben più me noto" Braithwell Hoard dove però non compare alcuna FIDES MILITVM. Un'imitativa di buon livello ma non ufficiale. Lo stesso mi verrebbe da dire per la moneta proposta a confronto. Il ritratto è buono ma non canonico, la legenda "ridotta" al dritto. Per il discorso RIC non condivido intanto il "comune" del rating alla luce della scarsità di immagini di esemplari sul web. E sarei curioso di vedere l'esemplare usato da confronto, cosa non attuabile. Ciao Illyricum ;)
    1 punto
  34. Non conosco nulla della storia dell Elba, mi riprometto di leggere. Seguo anche io la discussione per aggiornamenti. Saluti Roberto
    1 punto
  35. La moneta è stata ritirata dall'asta dopo la segnalazione. Il venditore era Savoca Coin su ebay. Grazie per l'aiuto, Matteo.
    1 punto
  36. Veramente i miei più sentiti complimenti @@tornese71 ! Conosco benissimo le mille difficoltà riguardo il reperimento di materiale bibliografico ed archivistico. Già difficile quando si è direttamente in sede ancor di più a km di distanza. Davvero complimenti, è la dimostrazione del fatto che impegno e costanza vengono sempre premiati, e che la numismatica è popolata anche da galantuomini e non solo da bagarini da quattro soldi.
    1 punto
  37. Ti dirò, mi sono stancato di tenerla nascosta, se possiedi un oggetto raro e prezioso, ma non puoi farlo vedere a nessuno, che soddisfazione c'è? :closedeyes: Domani vado a scavare nell'orto, la tiro fuori e ve la mostro :D petronius oo)
    1 punto
  38. Grande Vittorio! Storia che racconta storia! Ho letto solo una metà ...... continuerò oggi con calma, davvero complimenti.
    1 punto
  39. CONCLUSIONE DEL POST Giunti al termine del lungo post che ha attraversato quasi 500 anni di storia papale e romana imperiale , si possono trarre alcune considerazioni sulla storia e sull’ evoluzione della Chiesa romana : i primi due secoli furono , tranne poche eccezioni , molto difficili per la comunita’ cristiana , tanto che il cristianesimo fu ritenuta una “setta” quasi segreta , contraria ed ostile verso gli ordinamenti statali di Roma , costretta per le circostanze avverse a riunire i propri adepti nel segreto di luoghi abbandonati quali erano le catacombe , antiche gallerie poi ampliate dai cristiani , nelle quali nella Repubblica venivano estratte le varie qualita’ di Tufo (peperino , ecc.) usato per le costruzioni dell’ Urbe ; con il passare del tempo , saltando le persecuzioni di Valeriano , Traiano Decio e Diocleziano , nel corso del III secolo e primi del IV , il cristianesimo attira sempre piu’ interesse anche nelle classi colte ed imperiali di Roma , fino ad avere riconoscimento ufficiale e potersi cosi’ diffondere profondamente nella societa’ romana del IV e V secolo . Fin dagli inizi , uno dei principali problemi dei Papi furono le numerose e varie eresie che di tanto in tanto fiorivano specialmente in Africa e in Oriente , alle quali i Papi rispondevano severamente e senza indugi con la scomunica del diffusore e degli adepti ; altro problema non secondario per il futuro della Chiesa romana , fu la sempre dichiarata supremazia della Chiesa di Roma sopra tutte le altre , chiaramente dettata da Gesu’ Cristo quando si rivolge a Pietro con la celebre frase scritta nei Vangeli . Altro problema fu quello della moralita’ della classe ecclesiastica , spesso messa in dubbio e criticata per comportamenti anche materiali di vescovi , presbiteri , diaconi , come abbiamo letto le critiche di San Girolamo al tempo di Papa Damaso . La vera fortuna materiale e temporale dei Papi inizia verso la fine dell’ Impero , quando mancando dopo Valentiniano III una figura dinastica ufficiale di Imperatore , i Romani vedono nel Papa colui che puo’ salvarli , se non materialmente , almeno spiritualmente dalle invasioni barbariche ; da qui ingenti donativi in preziosi ed anche territoriali iniziano ad essere donati direttamente o tramite testamenti alla Chiesa da ricchi cittadini , anche per sottrarli agli Ariani barbari , che generalmente rispettavano almeno le principali Basiliche romane . Insomma si puo’ concludere che la fortuna della Chiesa romana inizia con la fine dell’ Impero . Desidero ringraziare quanti hanno apprezzato questo lavoro , piuttosto impegnativo , con i loro interventi e giudizi positivi , in particolare @petronius arbiter con i suoi numerosi ed utili ampliamenti al tema .
    1 punto
  40. Ai tempi del concorso lessi con veramente molto interesse il tuo elaborato e, come già ti dissi, fu tra quelli che mi colpì di più. Ora sapere che hai aggiunto questo importante tassello a quella "storia" personale e locale mi può fare solo che molto piacere, sono contento per te perché capisco bene la soddisfazione che si prova in questi ritrovamenti a lungo inseguiti. Sapere poi che questo obiettivo è stato raggiunto grazie all'aiuto disinteressato di amici "virtuali" del forum è ancora più gratificante. Saluti Simone
    1 punto
  41. a mio avviso tondello leggermente ondulato,schiacciatura ore 6,nel complesso sempre a mio modesto avviso dritto qSpl ,verso bb++ (qSpl a fatica), sempre e comunque bellissima
    1 punto
  42. Purtroppo con questa è l'ultima stampa del libro del Dubois che termina con la lettera del Senato Veneziano di ringraziamento per i servigi resi e con la dedica finale al Duca di Parma. La sale quindi dalla I alla N non sono quindi rappresentate ;(
    1 punto
  43. Ringrazio tutti per i consigli, in particolare @@contemax67 per avermi dato la dritta giusta.. e per aver ridato dignità a questa monetina.. :)
    1 punto
  44. @b.dany Provvedo ad unire la tua discussione con quella appositamente dedicata che potrai utilizzare direttamente anche in futuro per valutazioni di mercato.......
    1 punto
  45. Buonasera, Sembra discreto anche questo, anche se per rarità questo é solo R. L unico neo mi sembra essere un tondello leggermente ondulato e a ore 12 ssopra il giglio sembra cambi di colore, come un escoriazione, se ci fa caso a ore 6 del rovescio noterà qualcosa simile a unaa schiacciatura subito sotto la data. Credo che come conservazione siamo vicini allo spl o spl. Solo l altro per rarità e per minori difetti non lo scambiereì con questo. Ma rimane sempre discreta. Saluti Rodolfo
    1 punto
  46. ______________ 1950 Monaco __ Ranieri III° (1923-2005) 100 Franchi - Rame/nickel Il franco monegasco era scambiato alla pari con il franco francese. Nel 1960, come avvenuto in Francia, ne condivise anche la rivalutazione (100 vecchi franchi = 1 nuovo franco).
    1 punto
  47. A proposito del titolo di questa discussione <I pisani all'Elba> ricordo agli amici @@dabbene e @@margheludo che, se qualcuno non ci mette lo zampuccio come pare stia succedendo, entro l'anno dovremmo poter allestire anche la vetrina che documenterà - in maniera sintetica ma precisa - la circolazione monetaria all'Elba prima della monetazione piombinese. La cosa interessante è che le monete, individuate in accordo con la Soprintendenza fiorentina, provengono tutte da ritrovamenti elbani, garantendo così la loro effettiva circolazione sul territorio isolano. Vi informerò appena la cosa dovesse essere conclusa, e magari potremmo trovarci assieme a vedere questa ulteriore fase dell'allestimento. :D
    1 punto
  48. Andiamo o.t. ma credo che molti che leggono non sappiano a cosa ci si riferisce quando si parla di "stelle rotanti", per chiarirlo brevemente: è un particolare difetto di conio nel quale le stelline al diritto anzichè essere allineate con una punta verso l'altro e due in basso appaiono ruotate con varie angolazioni, si tratta di monete molto ricercate e che possono raggiungere, soprattutto se in buona conservazione cifre interessanti nell'ordine di qualche centinaio di euro per gli appassionati disposti a spendere. Vedo poi se riesco a trovare qualche link di riferimento con delle immagini per chiarirlo meglio.........
    1 punto
  49. Altro Catalogo D' Asta importante : MONETE DI SAVOIA DALLA PRIMA EPOCA AL REGNO D'ITALIA, PARTE PRIMA. VENDITA DELLA COLLEZIONE NUMISMATICA CARLO BERUAD DI TORINO. VENDITA ALL'ASTA A MILANO VIA RASTRELLI GIORNI 16-17 GIUGNO 1930. MILANO BARANOWSKY 1930
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.