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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/23/15 in tutte le aree
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Siamo al terzo numero del 2015, quindi la produzione dei Quaderni sta andando a gonfie vele sia per quantità, qualità e varietà.....se in più ci metti che scrivono e hanno scritto amici del forum e che il cartaceo piace, ma piace ancora....il mix direi è completo. Il prezzo è decisamente competitivo per una bella rilegatura a libro a colori, gli articoli sono vari, poi li valuterete dopo la lettura, io ripeto credo che sia stata, in un panorama dove piangiamo la mancanza di testate cartacee come il GDN, una ottima e lungimirante iniziativa fatta dal network Lamoneta e che riempie uno spazio aperto, mi aspetto anche che però la sosteniate sia con l'acquisto, la lettura, la divulgazione della stessa, con un commento anche qui, e magari siate parte attiva perché no dei prossimi numeri cartacei.....certo mi aspettavo qualche riscontro in più giocando in casa sul forum stesso ed essendo anche autore non avrei dovuto scrivere ora, ma l'esigenza divulgativa porta poi anche a questo....4 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: BB Città: Bresso (MI) Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 592.624 Condizioni: SPL Città: Bresso (MI) Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2015 Tiratura: 4.000.000 Condizioni: SPL+ Città: Bresso (MI) Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2005 Tiratura: zero - emessa solo nelle divisionali (85.000 esemplari) e FS (16.000 esemplari) Condizioni: BB+ Città: Bresso (MI) Note: Credo sia una news Scusate la bassa qualità della foto, se necessario un dettaglio provo a fotografare ogni singola moneta.4 punti
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G. Amisano, Per una numismatica migliore M. Bianchi, Conio Variato nella Moneta da 2 Lire di Parma per Maria Luigia M. Trombini, Particolarità nelle emissioni numismatiche della Città del Vaticano dal 2002 al 2014 A. Rimoldi, Sull'attribuzione dei Denari piccoli romani con il simbolo della frusta R. Santone, Un misterioso simbolo sui Bolognini di Guardiagrele A. Infusini, Dal Marco di Colonia... al Mark - L'unificazione della Germania, attraverso i cambi monetali M. Limido, Dalla Beata Vergine col Bambino, alla M gotica, a Sant’Ambrogio 114 pagine ricche di lamoneta.it! Già acquistabile su amazon: http://www.amazon.it/Quaderni-laMoneta-2015-AA-VV/dp/1517338778/3 punti
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Voglio raccontarvi una storia, a mio parere bella, soprattutto vera, che ha per protagonisti il sottoscritto e alcuni utenti del forum. Una storia di quelle che penso piacciano molto a @@dabbene e a tutti quelli che credono che lamoneta possa essere anche un luogo dove far nascere amicizie e sviluppare collaborazioni. È lunga, ma spero che avrete la pazienza e la curiosità di leggerla fino alla fine. Occorre prima una piccola premessa. Da anni mio padre e io siamo impegnati in una ricerca storico-iconografica e documentaria volta a fare piena luce su una tradizione artigianale della nostra città: si tratta della lavorazione artistica dell’acciaio traforato. E’ una tradizione ormai bicentenaria, innestatasi a sua volta su una ancor più antica eccellenza che faceva di Campobasso, già almeno dal XV secolo, un rinomato centro per la lavorazione dei metalli. Uno degli artigiani più noti, senz’altro il più bravo tra quelli attivi nell’Ottocento, fu Bartolomeo Terzano, titolare di una bottega operante tra il 1859 e il 1887, la cui attività fu poi portata avanti dai figli fino agli anni ’20 del Novecento. Per dare un’idea della sua bravura, tenete presente che Vittorio Emanuele II in persona, che lo aveva conosciuto e incontrato a Firenze in occasione dell’Esposizione Nazionale del 1861, oltre ad acquistare per sé diversi suoi manufatti, gli commissionò dei lavori da donare a suo nome a Napoleone III. Tornando alle ricerche di mio padre e mie, due anni fa abbiamo pubblicato un primo frutto, consistente in un volume che (speriamo) ha finalmente reso giustizia ai maestri acciaiuoli della città, ricostruendo in modo organico e documentando ampiamente le loro storie e i premi da essi nel tempo meritati. Personalmente, poi, partecipai al concorso di scritti sulle medaglie lanciato qui sul forum qualche anno fa con un saggio intitolato “Il medagliere di Campobasso” nel quale illustrai, in parte, le medaglie premio conseguite dai nostri artefici. Come tutte le pubblicazioni, la nostra non ha affatto scritto la parola “fine” sulle ricerche, ma ha segnato un nuovo punto di partenza per ulteriori indagini, sia da parte nostra che di chi vorrà cimentarsi sulle stesse tematiche, magari anche per smentirci. Ad ogni modo, noi siamo sempre sul campo, a caccia di nuove notizie, documenti, testimonianze. Ed ecco che il forum si è rivelato una fonte preziosa non soltanto per acquisire dati, ma anche per costruire relazioni e conoscere (sia pure virtualmente) persone assai gentili, disponibili e generose. Oltre tre anni fa, prima ancora che il nostro volume venisse pubblicato, aprii una discussione, nella sezione medaglistica, intitolata “Caccia al tesoro di medaglie in cartolina” – LINK In pratica chiedevo aiuto agli specialisti per identificare le medaglie presenti su una cartolina celebrativa della ditta Terzano (cartolina del 1909-1910) dato che purtroppo l’immagine di cui disponevo non era molto nitida. :help: @@sandokan, @@giancarlone, @@Lord_Acton furono i forumisti che intervennero in un primo tempo aiutandomi; e già questo fu per me un bel segnale. :hi: Con giancarlone, in particolare, sono poi più recentemente tornato sull’argomento dopo che lui, nell’aprile scorso, ha aperto una discussione sulle medaglie connesse alle esposizioni tenutesi a Milano tra il 1871 e il 1894. LINK Ne sono scaturiti mail e MP dai quali ho potuto ricavare notizie e documenti per me utili e interessanti. Ma, soprattutto, ne ho ricavato una conferma sulla estrema disponibilità – oltre che competenza – di giancarlone, che non soltanto posta continuamente immagini di straordinarie medaglie con tanto di informazioni dettagliate a corredo, ma che si è dimostrato assai gentile e pronto a dedicare il suo tempo anche a chi – come me – si rivolge a lui per un aiuto. Gli avevo chiesto, infatti, se aveva a disposizione immagini della medaglia-premio distribuita in occasione della Esposizione di Padova del 1869 che – da un disegno della stessa presente su una pubblicazione – sembrava proprio corrispondere alla numero 8 della cartolina cui accennavo prima (del resto sapevo con certezza, dai miei documenti, che il "mio" artigiano aveva esposto suoi lavori in quella rassegna). Giancarlo, con la cortesia che lo contraddistingue, dopo aver consultato subito ma invano alcuni volumi che aveva a disposizione, mi promise che durante l’estate avrebbe scandagliato i cataloghi d’asta in suo possesso per rintracciare eventuali fotografie della medaglia che cercavo. Ed ecco che proprio nel pieno dell’estate si realizza un colpo di scena (e per me di fortuna) incredibile: nella discussione “caccia la tesoro” interviene un altro utente che ha unito alla preparazione e alla competenza anche doti straordinarie di gentilezza e disponibilità: @@palpi62 Ha postato l’immagine della medaglia di Padova, nella versione in argento, e già questo mi avrebbe reso felice. Ma quando ho letto il nome del premiato inciso sulla stessa ho fatto un balzo sulla sdraio (ero infatti al mare): Terzano B. LINK Era lui, proprio lui!!! E non era l’immagine di una medaglia “uguale” alla sua, ma proprio di “quella” da lui meritata! Non avevo con me il computer, così utilizzai il mio cellulare per ringraziarlo prima nella discussione e poi in MP. Nel ribadire la mia gratitudine gli chiesi poi l’autorizzazione a utilizzare quelle immagini in future pubblicazioni o in occasione delle proiezioni con relative chiacchierate divulgative che ogni tanto faccio in giro per raccontare la storia degli eccellenti traforatori di Campobasso. E qui un primo segnale della generosità di Maurizio (è questo il suo nome): mi svela che la medaglia non è in mano sua, ma è in vendita in una inserzione su ebay; mi dice che la stava tenendo d’occhio perché gli piaceva ma che, se volevo, potevo prenderla io. Come già scritto, ero al mare, senza pc e con un telefono poco adatto a seguire la cosa. Tra l’altro il venditore chiedeva anche una tipologia di pagamento per la quale non ero attrezzato. Allora dissi a Maurizio: provaci tu e poi ne riparliamo. Io sarò sempre il primo interessato a prenderla se un giorno vorrai disfartene. Così lui è riuscito ad aggiudicarsela e in tempi assai ragionevoli se l’è vista recapitare, inviandomi subito delle nuove immagini. Nel frattempo io, per ringraziarlo, gli ho spedito una copia del volume, così avrebbe potuto non solo conoscere meglio la tradizione artigianale vanto della mia città, ma anche avere documentazione specifica relativa alla medaglia acquistata, qualora avesse voluto tenerla. Ed è qui che Maurizio, oltre che una persona corretta e gentile, si è rivelato essere un vero Signore, con la S maiuscola. :clapping: Dopo aver ricevuto il libro, mi ha subito scritto che si stava convincendo che sarebbe stato giusto che la medaglia “tornasse a casa”. Poi, dopo non molti giorni, mi ha fatto una proposta per il suo acquisto che, sostanzialmente, si rivelava un semplice rimborso delle spese sostenute. In pratica, pur conoscendo il mio interesse a prendere “quella” medaglia e non una simile - e pur trattandosi di una medaglia d'argento - ha rinunciato fin da subito a qualsiasi tentativo di ottenere un surplus venale, riconoscendo alla ricerca mia e di mio padre un valore culturale al quale voleva contribuire con questo suo generoso e disinteressato gesto. Così, col cuore in gola, gli ho fatto un bonifico e 24 ore dopo (per spedirmela non ha aspettato neanche l’effettivo accredito) la medaglia è arrivata in mano mia. 146 anni dopo la prima volta (e dopo un “lungo” peregrinare), era tornata finalmente... "a casa". Eccola, in questa (brutta) foto, insieme alle altre che sto cercando di recuperare per ricostruire – anche materialmente – il medagliere di quel genio dell’acciaio che fu Bartolomeo Terzano. Forse – anzi certamente – sono stato un po' lungo, ma sono convinto che questa storia andava raccontata, e con tutti i particolari, per dimostrare, se mai ce fosse stato ancora bisogno, quanto questo spazio virtuale possa dimostrarsi non solo una “piazza” dove incontrare interlocutori con gli stessi interessi, ma anche persone generose. Quelle che una volta si definivano “per bene” o “galantuomini”. È il modo che ho scelto per ringraziare pubblicamente Giancarlo, Maurizio e gli altri che mi hanno dato una mano. E l’ho fatto qui in piazzetta, e non nella sezione medaglistica, perché vorrei non soltanto dare visibilità a questa bella storia, ma anche fare un appello ai forumisti: anche se le medaglie non rientrano nei vostri interessi e specialmente se siete fra quelli che pensano che le medaglie siano un gradino più in basso rispetto alle monete (anch'io, lo confesso, la pensavo così fino a non molto tempo fa), fatevi un giro nella Sezione ad esse dedicata e vi ricrederete. Fermi restando i vostri interessi e col massimo rispetto per essi, vi dico che vi accorgerete che quella è una delle sezioni nelle quali forse più di ogni altra la storia scorre sotto gli occhi attraverso quei dischi metallici così belli e affascinanti, chiamati a ricordare e celebrare fatti, persone, avvenimenti di ogni epoca e di ogni genere. E poi può contare su una serie di utenti non solo assai preparati, ma anche prontissimi a mostrare i loro “pezzi” e a condividerli con la comunità dei lamonetiani, per cui alla fine si rivela essere una delle Sezioni col maggior numero di immagini tanto che esplorarla è davvero un piacere. Questo post vuole essere allora un GRAZIE non solo a Maurizio (palpi62), a Giancarlo (giancarlone) e agli altri utenti che ho già nominato (sandokan, Lord_Acton) e che mi hanno aiutato direttamente, ma anche a quei lamonetiani che con preziosi interventi, contributi e tante belle immagini arricchiscono non solo la sezione della Medaglistica ma, più in generale, tutto il forum. Penso, tra gli altri a @@borghobaffo, @@fabio22, @@gionni980, @@giangi_75it, @@Rex Neap, @@francesco77 e a tanti altri coi quali mi scuso se ora mi sfuggono i nick.3 punti
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Peccato che la possibilità di accedere ai lavori gratuitamente non sia stata divulgata per tempo. Mi pare di capire che alcuni Studiosi, in particolare giovani, non hanno potuto partecipare all'evento per motivi economici. Credo che costoro avrebbero volentieri rinunciato allo zainetto e al block notes "istituzionali" pur di entrare gratuitamente ed assistere agli interventi. M.3 punti
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@@francesco77 @@sandokan @@palpi62 Ciao. Grazie per la dimostrazione di interesse. In attesa di potervi accontentare (devo per una serie di ragioni scegliere immagini tra quelle non pubblicate nel libro, quindi anche meno belle) posso darvi modo di "intravedere" qualcosa attraverso due filmati presi dalla rete. Il primo si riferisce a una intervista che mi hanno fatto nell'aprile 2013 in occasione della conferenza stampa che precedette di un giorno la presentazione del nostro libro. Dura poco più di un minuto, ma qualche oggetto si vede: LINK Il secondo contiene un'altra intervista che mi hanno fatto nell'agosto 2014 quando, in occasione della consueta Mostra Nazionale delle Forbici e dei Coltelli che si tiene ogni estate a Frosolone (altro centro molisano che vanta una lunga tradizione in materia di utensili d'acciaio), andai a fare una delle mie chiacchierate divulgative sugli artigiani di Campobasso. La parte che riguarda il mio lavoro inizia dal minuto 7.10 circa. Nel filmato si vedono (e io descrivo) due delle più belle opere mai realizzate dai nostri traforatori. Ecco il LINK P.S. Non fatevi distrarre dalle due belle fanciulle che si vedono al minuto 9.11 :acute:3 punti
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datemi il benvenuto nel club dei divisionalisti Taglio: 1€ Nazione: Germania Anno: 2010 G Tiratura: 86.920 solo divisionale Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve) @@vaio4ever3 punti
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Buon giorno a tutti :) mi è appena arrivato il mio nuovo acquisto... un acquisto di impulso perché quando l'ho vista non ho potuto dire di no anche se il prezzo non è un affare come capita a voi di solito :lol: mi potete dare qualche informazione sulla tiratura zecca e quanto avreste pagato voi. Sulla conservazione io direi bb+ (assolutamente non lucidata! Miracolo). Grazie2 punti
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Capisco le emissioni barbariche, capisco che non avessero a disposizione incisori del calibro di quelli della zecca "madre", ma guardando questa moneta dell'asta Paul-Francis Jacquier Numismatique Antique (n.40) direi che la povera Faustina Maggiore o era veramente assai brutta o gli stava veramente antipatica :D2 punti
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E' proprio quello che volevo dire in qualche link precedente. Io spero solo che il mio libro apra un nuovo filone d'indagine, apra tante altre discussioni che contribuiscano ad aumentare le nostre conoscenze, tante discussioni condotte come questa: non per l'affermazione del tuo o del mio ego, ma per il progresso del patrimonio comune di conoscenze. Nel corso di questa discussione non abbiamo considerato importante chi di noi due avesse ragione ma argomentare bene le nostre tesi. Se coloro che ci governano facessero come noi, vivremmo in mondo leale, giusto e onesto.2 punti
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Mi sa che aveva ragione lui... dunque ho appena acquistato il volume. Dopo quest'ennesima sbrodolata non intendo discutere ulteriormente della questione fino all'avvenuta lettura. Infatti nonostante tutte le mie critiche e la presenza di alcune leggerezze ritengo che gli spunti offerti da King John siano veramente interessanti e possano dare avvio ad un processo di conoscenza in un mondo (forse perchè molto specialistico) apprezzato da pochi e studiato da ancora meno. Riporto un estratto della conferenza del Callatay da me sopralinkata: The object of this contribution is to identify the nature of the control marks (symbols or letters) on Hellenistic royal issues. [4] Letters appear in different ways: single letters, sets of two or more, [5]full names, and monograms. These marks have been variously interpreted as personal marks for a range of people acting outside or inside the mint. Proposals for individuals outside the mint include: the eponym magistrate of the city (whatever the magistracy in each city), [6] the magistrate in charge of monetary affairs (or, more generally, the person responsible for control at the highest level, the superintendent), benefactors who offered the metal (liturges, but see infra), or even military commanders, for whom the coins were primarily issued. Inside the mint, the proposals include: the mint master, the engraver (but see infra), or various subordinate monetary officers. To that list, non-personal proposals can be added, not all of the same degree of attractiveness: these control marks may have referred to mints [7] or officinae (workshops functioning separately inside the same mint); they may also have been used to indicate the source of the struck metal; [8] or the military unit for whom they were made, as recently argued by Makis Aperghis for the Seleucids (Aperghis 2010). Letters could be used as marks of value (very rare); [9] the year within an era (frequent); or any numerical suite where A is used for 1, B for 2, etc. For Ptolemaic coinages, we should have in mind the case of Arsinoe’s coins, for which such a numerical sequence has been proved to have nothing to do with regnal years (Troxell 1983). Also, some late issues of royal Bithynian tetradrachms display a date on the reverse and a letter on the obverse. Moreover, symbols have sometimes been explained as propagandistic, without any control function (but see infra: Engravers). [10] These marks have been sporadically commented upon by many scholars, but we lack a general study on this important topic. Avevo letto un pò troppo rapidamente il testo e la cosa mi era sfuggita. Qualcuno ha già parlato di notazioni numerali, ma in casi estremamente circoscritti e comunque questa ipotesi sembra non venire presa molto in considerazione dato che non trova più spazio nella prosieguo del testo. Sarebbe interessante leggere il testo del Troxell. L'idea di un calcolo delle tirature monetali, da me molto criticata, pare invece assolutamente innovativa. Vera? Non so. Da prendere in considerazione? Certamente. In ogni caso un libro non deve essere solamente il punto d'arrivo di un percorso di apprendimento, ma piuttosto quello di partenza per l'accrescimento culturale proprio e degli altri.2 punti
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Buona serata Una premessa soprattutto; il doge Renier ha regnato per 10 anni ca. ed il ducato in questione (chiamato ducatello perché meno pesante del precedente) era, tra le monete di grosso modulo, quello maggiormente coniato; a differenza della scudo che, invece, era da tempo "fermo al palo" (a coniarlo la Signoria ci perdeva). Detto ciò, il Papadopoli censisce 4 varianti in merito alla legenda del ducatello con il Massaro L A F: la 1° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS un'altra stella di pari dimensioni; la 2° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS un'altra stella più piccola; la 3° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS una rosetta a 5 petali; la 4° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS una rosetta a 4 petali. La sua è senz'altro ascrivibile al 4° tipo. Circa la forma della coda, non la riterrei così importante; chissà quanti conii sono stati approntati per dar forma al leone; un'altro aspetto che può variare è proprio la sigla del Massaro; nel suo le iniziali sono divise da un punto; nella descrizione che fa il Papadopoli, le iniziali del Massaro non sono intervallate da punti. Errore di compilazione da parte del Papadopoli? Ulteriore variante? Tutto può essere, magari una ricerca selettiva in rete di tutti i ducatelli con questa sigla, può riservarci qualche sorpresa..... Però, ripeto, io ritengo che ci siano tante varianti in giro non censite, soprattutto se riguardano differenti interpunzioni. Diverso sarebbe trovare un ducatello con le iniziali di un Massaro sconosciuto. Saluti luciano2 punti
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DE GREGE EPICURI Bravo Luciano, è stato interessante e piacevole. Solo qualche aneddoto per stuzzicare la vostra curiosità, visto che la conferenza sarà presto resa leggibile qui nel Forum: -lo sapevate che Antonio Venier (doge dal 1382 al1400) su certi grossi appare anonimo, e su altri con la sua bella barbetta a punta ed i suoi connotati? Un piccolo colpo di mano? - e che il Doge Cristoforo Moro compare con un bel ritratto su due bagattini...che però esistono solo al Museo Correr, e tutti gli altri non si sa dove siano finiti (forse ritirati dalla Serenissima?) - e che il Doge Gritti, che aveva garantito diverse vittorie alla Repubblica, fu severamente ammonito perché si era permesso di aprire una lettera senza aspettare che arrivassero i suoi due consiglieri, come prevedevano le norme?2 punti
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Buona serata E' uno "strumento" nuovo, certamente bisogna dargli tempo perché gli interessati imparino la strada ed anche far si che venga opportunamente divulgato, ma condivido l'ottimismo di Mario. Il mio plauso a tutti gli Autori, naturalmente. :clapping: saluti luciano2 punti
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Nella discussione generale di oggi, ho apprezzato l'intervento della prof.ssa Caccamo Caltabiano che, rispondendo ad un intervento del pubblico non ha potuto fare a meno di notare l'assenza di politici. Un evento del genere avrebbe meritato la presenza continua e costante non dico del Ministro, ma quantomeno di un Sottosegretario e di una nutrita pattuglia di dirigenticheguadagnanocosipoco. La crisi identitaria della nostra Nazione passa per la crisi culturale (nel senso umanistico e nel senso scientifico del termine). La numismatica e l'angolino nel quale risulta a forza relegata è la cartina al tornasole di questa crisi. A fronte di uomini di buona volontà, nell'ambito accademico, dell'insegnamento in generale, dello studio, del collezionismo e del mercato (mi riferisco ai numismatici professionisti) si rileva un'apatia culturale dei nostri amministratori locali (la Sicilia è regione a statuto speciale in subiecta materia) e nazionali e l'applicazione delle leggi, riflette, pur con le migliori intenzioni, questo stato confusionale. Alla fine si penalizza il commerciante, il collezionista e quindi la cultura numismatica in senso ampio. Non un concorso per numismatici, tuonava oggi la prof.ssa Caccamo Caltabiano! Aggiungo, non solo in ambito accademico, ma anche per tutte le Soprintendenze. Con i consequenziali danni che tutti sappiamo. Come sarebbe bello un mondo accademico aperto al collezionista privato ed un mondo amministrativo che collabori ugualmente per lo sviluppo della cultura. Oggi invece le Soprintendenze NON hanno esperti numismatici, tantomeno di mentalità aperta... Tempoi fa sono stato a Vienna, Parigi e Londra. Ho preso appuntamento coi responsabili (addirittura a Parigi personalmente col direttore del Cabinet ) e mi hanno fatto vedere tutto; ho potuto interloquire ed ho mostrato la mia collezione (in foto). ne sono uscito arricchito e mi hanno ringraziato; a Parigi - su richiesta - ho inviato i file. Qui da noi...si assiste solo al depredamento dei siti ed alla persecuzione non dei ricettatori, ma dei collezionisti... 2 punti
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Il convegno si svolge a Taormina. Posto bello ma non proprio comodo da raggiungere per chi non abita nei dintorni . Sinceramente non credo che vi siano state comitive di numismatici che siano arrivati fino a Taormina con il piano di fare i 'portoghesi" . Più' probabile che forse qualcuno già' residente in zona - saputo del Ccngresso - si sia affacciato. La marea di tessere rosse che i congressisti esibiscono al collo testimonia della stragrande maggioranza di 'regolari'. Un po' preoccupante a mio avviso il fatto che invece di essere fieri che una manifestazione di tale livello si tenga in Italia si perda tempo a parlare della security del congresso. Molte poi erano le possibilità' per giovani numismatici di avere finanziata la loro partecipazione . Credo più' di 50 giovani hanno ricevuto borse di studio da varie associazioni . Uno di questi giovani e' nientemeno che un vincitore qualche anno fa del concorso Nino Rapetti organizzato proprio da LaMoneta - e ciò' dovrebbe essere un altro motivo di vanto dell'utilizzo ma opera di diffusione della cultura e divulgazione realizzata dal Forum. Sono anzi ben due i vincitori di quel concorso che partecipano al Congresso,uno come borsista-uditore l'altro come relatore direi che sarebbe più' edificante parlare di questi traguardi invece di fare sterili polemiche che con la mumismatica hanno davvero poco a che fare .2 punti
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Ecco un’immagine più “calda”. Pensavo di aver ormai superato la ricerca del “possesso” ma devo confessare che mi ha fatto molto piacere trovare, dopo tanti anni, questa rarissima moneta. Il suo fascino (anche se lontano da quello urlato dei ducatoni e delle quadruple) e il suo significato storico sono veramente unici! peso: 0,405 g2 punti
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i cordoli sul tondello sono assolutamente compatibili con le emissioni ufficiali del periodo (ne ho vesti di ben più evidenti... il che è tutto dire!). Posto che per me è un'imitativa, vien da sé che il rovescio è imitativo di elevata qualità. Perché mi ha colpito di più la fattura (ottima) del rovescio nonostante la stanchezza di conio? Perché spesso e volentieri i rovesci delle ufficiali dei tetrici lasciano alquanto a desiderare quanto a bellezza dello stile... come se l'incisore si sforzasse di concentrarsi solo sul ritratto o, più probabile, come se le maestranze più abili venissero principalmente impiegate per i ritratti lasciano il resto a personale meno dotato artisticamente. Quanto al tuo dubbio circa la scala di grigi tra ufficiale e minimissimo imitativo... direi che più che una scala di grigi c'è un intero "pantone" :D e spesso e volentieri il confine di demarcazione sfugge anche agli occhi dei più esperti. Io non mi considero un grandissimo esperto del periodo, ma essendo il periodo che seguo e che studio e cerco di approfondire (con molta umiltà) mi considero un po' "allenato e navigato" per cogliere qualche dettaglio e/o sfumatura che a una visione distratta potrebbero sfuggire... pur coi limiti della valutazione soggettiva che si può fare. Questo pezzo, a prima vista può tranquillamente essere liquidato come ufficiale. Ma certe piccole sfumature, qualche dettaglio qua e là... quei "grigi" che hai evidenziato molto bene anche te (in fin dei conti aver l'occhio allenato per le lenticchie :D aiuta anche per le galliche!) mi fanno optare per la splendida e meravigliosa esecuzione di una imitativa. Quanto al senso del realizzarne una di così alto livello a parità di peso e diametro di certe ufficiali... ecco... qui torniamo a quel "quid" che ancora non so spiegarmi in maniera soddisfacente.2 punti
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"Non è comunque corretto partecipare senza essersi iscritti... il congresso ha un costo anche solo nei termini dell'affitto delle sale nelle quali si svolge o delle attrezzature... credo che partecipare a sbafo sia comunque scorretto." Concordo che per usufruire dei servizi "onerosi" offerti dall'Evento, sia giusto pagare il corrispettivo previsto. Tuttavia, la pura e semplice partecipazione ai lavori, senza quindi godere dei servizi "onerosi", poteva anche essere accordata gratuitamente, come peraltro sembra stia di fatto avvenendo. Parliamo comunque di un evento in gran parte finanziato con danaro pubblico e l'affluenza a titolo gratuito di studiosi interessati soltanto ai lavori (e non agli "zainetti"), non sarebbe certo stata "oceanica" e tale da "ingolfare" i servizi logistici dell'Evento, Se poi, come capita spesso in Italia, si annunciano regole che poi, per un motivo o per un altro non vengono fatte osservare, posso anche capire che chi a quelle regole si è attenuto o aveva fatto affidamento, possano girare un po' le...p...e. M.2 punti
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È una medaglitta celebrativa dell'Anno Santo del 2000, sicuramente NON è stata coniata dalla zecca Papalia, ma da un privato.... Saluti TIBERIVS2 punti
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Grazie @@adolfos! Come leggerai si tratta sostanzialmente della "riscoperta" di una tesi quasi dimenticata e di alcune proposte di studio, personalissime e di conseguenza anche non condivisibili! Spero solamente di fornire materia di discussione agli appassionati... Buona giornata, Antonio2 punti
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Complimenti a tutti gli Autori. In maniera speciale agli amici @@dabbene e @@anto R. Cari saluti2 punti
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Ho chiesto un po' di rotolini da due euro in banca, su 40 rotolini i 4 ritrovamenti più importanti sono stati questi!2 punti
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È normale, questa emissione è di seconda classe e la legenda sul bordo è spesso coniata debolmente se non mancante .2 punti
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Segnalo la pubblicazione, a cura di Luca Gianazza e Alessandro Toffanin, dal titolo: La zecca di Milano - Bernabò Visconti (1354-1385) e Gian Galeazzo Visconti (1378-1402) Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do;jsessionid=BDA5280E41C14753821A2E6295D9FF5A.sgc2-prd-apps2 punti
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Hai ragione! Spero che così si veda meglio... Non l'ho tolta dalla custodia, era già nell'album! ?2 punti
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Salve a tutti, ho trovato un cavallo di Ferdinando I d'Aragona con la seguente iscrizione: D/: FERRANDVS ○○○○ REX; Re di profilo R/: EQVITAS ○ RE ○○ GNI; ❁ sopra cavallo; ❁ T ❁ in esergo Nel CNI ho trovato tantissime varianti ma non questa particolare variante. Quella che più si avvicina è: 1088: FERRANDVS ○ ○○○ REX / EQVITAS ○ RE ○○○ GNI ma con tre cerchietti invece che due tra "RE" e "GNI" e dello spazio tra il 1° e il 2° cerchietto al diritto. Pensate che questa particolare disposizione dei cerchietti sia un elemento di qualche interesse, o è irrilevante, vista la grande variabilità dell'iscrizione? Un saluto, Luca1 punto
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Viaggio nel Regno dei Parti: I Quaderni di laMoneta 2015/4 di N. H Cesare Silvatici (Autore) 3128 pp. in b/n, 215.9 mm × 279.4 mm Già acquistabile da: http://www.amazon.it/Viaggio-nel-Regno-dei-Parti/dp/1515343715/ Seguire la moneta è per me come viaggiare nell’autostrada della storia, ogni tanto esci ad un casello (moneta che guardi e riguardi che ti rigiri tra le mani, prima di chiudere gli occhi e sognare) ed esplori il territorio circostante, apprendi gli usi ed i costumi della gente che ci vive, rivivi la loro storia. Viaggiare in Europa, tutto sommato è abbastanza semplice; problemi geografici, se ce ne sono, sono contenuti... qualche puntatina ``fuori porta'' più o meno l’abbiamo fatta tutti e dove non siamo stati ci vengono in aiuto le reminiscenze scolastiche, un po’ più ostico è muoversi su territori a noi quasi sconosciuti così; quella monetina degli ``Arsacidi'' mi ha messo in crisi... mi sono piantato e prima di parlare dei Parti e delle loro monete è stato giocoforza tornare sui banchi di scuola a studiare la geografia . Ve la ripropongo come la vide G.W Rawlinson molti, molti anni fa e se volete rifare il viaggio con me... accomodatevi: in carrozza signori si parte, destinazione la Partia per conoscere il popolo che per circa 500 anni (dal 250 A.Ch. circa al 250~A.D. circa) vi prosperò e le sue monete.1 punto
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Ciao Giangi, secondo me la foto è penalizzante, parti scure e parti lucenti ed obiettivo non perpendicolare alla medaglia. I rilievi sembrano buoni, ma i bordi sono martoriati e dalla foto sembra pulita un po' troppo a fondo. Ma sentiamo i più esperti.. Prova a fare una foto senza flash. Saluti Silver1 punto
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Vediamo come sarà ....sono curioso, e' una prima volta quindi considerate la cosa in questi termini, ma è anche vero che è' anche giusto provarci e far partire nuove iniziative, spesso da cosa nasce poi cosa...siamo in pieno centro, a Milano, in una giornata favorevole come un sabato, sarà anche un modo di vedersi e ripeto magari farsi uno spuntino insieme...., Milano numismatica ha bisogno di unirsi e unire le energie, condividere e fare gruppo...altre realtà sono riuscite possiamo farcela anche noi che partiamo già da una buona base di appassionati che si conoscono già anche....1 punto
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ciao @@nando12 , personalmente credo che i rilievi di questo scudo meritano. noto segni di usura omogenea ed i campi leggermente segnati. peccato per quel graffio al centro dello scudo ma per il resto e' una moneta che a me piace molto. complimenti per questa tua piccola rarita'. max1 punto
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giglio nel secondo angolo? (la seconda foto va ruotata) sembra un minuto per Carlo VI re di Francia, signore di Genova. K REX F D IAN sigla Lunardi 57 ? ps ci mettiamo la bandierina Liguria?1 punto
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@@numa numa per cortesia non confondiamo i piani. Non è una risposta al mio "buffonata" scrivere che ci sono relatori proveniente da ogni parte del mondo e che sono le eccellenze numismatiche. non mi aspetto di certo che Burnett, Crawford o Fischer-Bossert controllino le persone all'ingresso. mi riferisco al fatto che c'è chi ha pagato per ascoltare le relazioni, come era peraltro espressamente scritto(altro che storie! le regole erano chiarissime) e chi, invece, ci racconta di spole tra una stanza all'altra senza alcun problema. c'è chi ha dovuto rinunciare ad andare perché non avendo ricevuto finanziamenti, non poteva permettersi l'esosa tassa d'iscrizione per le relazioni.(non aveva neanche preso in considerazione zainetto, cene, viaggi e alberghi stellati!). c'è chi ha pagato per le relazioni e c'è chi no! se ci sono delle regole, occorrono i controlli per farle rispettare. altrimenti è la solita buffonata italica. e a pagare sono sempre gli stessi. gli onesti. scusate, ma la cosa mi appare molto grave per un convegno di questo livello. e non stiamo parlando di fare i portoghesi su un tagliando di ingresso di 5/10 euro, ma di 400 euro circa.1 punto
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Per me si sta rivelando una esperienza straordinaria. :) L'atmosfera è molto piacevole ed anche io sono rimasto colpito dall'alta percentuale di giovani presenti. Sto avendo modo di dare un'occhiata al mondo accademico (sì, per la stragrande maggioranza si stratta di accademici) ma che dimostra una sorprendete passione per le monete. Sorprendente perché pensavo che trattandosi per "loro" di un lavoro, ci mettessero un po' meno passione di noi che frequentiamo la numismatica per "hobby". Evidentemente mi sbagliavo. Gli interventi sono generalmente di alto livello, alcuni un po' meno ma credo che sia normale che i giovani ricercatori debbano "farsi le ossa". Nel mio mondo ideale, un evento così importante che si tiene ogni sei anni, avrebbe dovuto includere anche le altre "due anime" della numismatica: i commercianti ed i collezionisti. Sono presenti solo CNG e Spink, ma solo nella veste di editori. Tuttavia non trovo scandaloso che ogni 6 anni gli accademici si riuniscano per discutere e confrontarsi tra loro, utilizzando il proprio linguaggio tecnico e fare "networking". Lo trovo normale per tutte le professioni. Quello che si dovrebbe migliorare è il dialogo tra le diverse anime e l'attività di divulgazione al di fuori di questi consessi. Quelle poche volte nelle quali si è accennato ai "collezionisti" durante le tavole rotonde, ho notato subito un certo irrigidimento. Pare che le istituzioni pubbliche, anche quelle straniere, abbiano direttive molto strette a riguardo, anche solo per raccogliere informazioni da privati (per paura di avere a che fare con monete di provenienza illecita) ma questo, per loro stessa ammissione, comporta una rilevante perdita di informazioni. E' un problema complicato, ma non per questo bisognerebbe rinunciare a parlarne. Saluti.1 punto
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L'avevo seguito nel tempo, tappa dopo tappa, e più procedeva Cesare più il racconto diventava appassionante, intrigante.... una storia dentro la nostra civiltà con un bellissimo dialogo, io ve lo consiglio sia come lettura personale che come regalo per una persona che ama capire la storia... bravo ...veramente bravo...sono libri del nostro network divulgateli, promuoveteli qui e anche al di fuori, sono fatti tutti da studiosi e quindi amici del nostro forum e anche questo è bello.....avete un buon prodotto, leggete storie scritte da amici, sostenete Lamoneta nella linea editoriale cartacea che piace a tanti, ma tanti....a prezzi decisamente contenuti....che volete di più :blum: ?1 punto
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Buon giorno a tutti, Sono qui a taormina da domenica sera, e devo dire che l'atmosfera è spettacolare, il comitato ha organizzato una cosa davvero piacevole, nonostante le difficoltà chiaramente legate alla reperibilità di ambienti vicini tra loro che possano accogliere un numero tanto grande di relazioni e spettatori (sono dimagrito di qualche chilo, il che non è poi così negativo, spostandomi ogni volta tra le conferenze all'hotel e quelle al palazzo congressi). Devo dire che anche la parte sociale è stata gestita in maniera eccellente, ieri sera abbiamo passato una serata molto piacevole, e anche la sera scorsa, abbiamo una città praticamente al nostro servizio, tra l'altro una città bellissima, che non conoscevo. Vi mando qualche foto della banda musicale che ci ha allietato la scorsa serata al teatro greco-romano, dopo il saluto delle autorità e degli organizzatori e dopo il rinfresco... tra le altre cose devo dire che si mangia e si beve bene e tanto, il che non guasta. Il discorso che chi viene non paga può anche essere vero... si tratta, per gli studenti che si sono iscritti nei tempi, di una quota di 150€, che a mio parere vale la dignità di entrare a viso scoperto e, soprattutto, vale la possibilità di partecipare ai momenti sociali, che sono la base di questi eventi: è bello condividere sul web, ma è ancora meglio farlo da vivo, soprattutto se a parlarti sono grandi della numismatica come Day, Spufford o Stahl... credo che venire qui per mettersi in silenzio in un angolino a sentire le conferenze sia abbastanza riduttivo. Sono anche in buona compagnia tra i giovani... ce ne sono, e per fortuna non pochi, tra l'altro qualcuno è intervenuto già, e sono rimasto davvero colpito da alcune considerazioni in merito ai temi trattati. Un caro saluto a tutti da Taormina, Magdi1 punto
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bene, mi congratulo con Luciano che aime' non ho potuto ascoltare causa lavoro notturno... Roberto1 punto
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In tutte le conferenze a cui ho partecipato effettivamente i controlli non sono rigidissimi ma comunque ci sono. Quando arrivi il primo giorno controllano quasi sempre se hai il badge mentre il giorno dopo già la gente si dimentica di metterlo e quindi diventa piú difficile capire se qualcuno si è imboscato. Dipende molto anche dal posto. Se c'è un ingresso ben sorvegliabilie allora c'è anche il caso ci sia il "bigliettaio" ma spesso ci sono diversi punti di accesso e sale differenti. Comunque un titolo di giornale del tipo "convegno di numismatica preso d'assalto dalla folla che chiedeva di entrare" non mi dispiacerebbe :lol:1 punto
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La tiratura di un oggetto da collezione, nel nostro caso di una moneta, non va assolutizzata considerando solo il valore quantitativo, ma l'eventuale interesse che la moneta potrebbe suscitare... In altri termini, 4 mila pezzi possono rivelarsi sia un contingente davvero esiguo che ampiamente sufficiente a soddisfare le richieste degli interessati.... A mio avviso gli argenti italiani appartengono ad un collezionismo di nicchia, per cui anche se dovessero esaurirsi in zecca, si possono acquistare agevolmente presso gli altri canali di vendita... Io colleziono ancora gli argenti, ma al momento non ho ancora acquistato nulla.....1 punto
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Io non l avevo scritto perchè non ne sono certo, la moneta va vista in mano. che dire la moneta è fresca, non ha rilievi unti e usurati tipo lucidati.(sinonimo di montatura) ha il bordo con due leggere schiacciature, tacchette non le presenta. certe volte le schiacciature ci sono, certe volte il bordo non è tagliato perfettamente. è il conio. va vista in mano. sicuramente quella schiacciatura a ore 6 del rovescio è un pò forte e strana e la posizione è proprio quella per mostrare il giglio del diritto. saluti fofo1 punto
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..."questo e il vero spirito del collezionismo e dello studioso." Faccio mie le parole dell'amico Biagio. In un panorama quasi monocorde, che vede prevalere discussioni sul "quanto vale questa moneta?" o "ho fatto un affare"?...leggere una storia come quella raccontata da tornese71 ci ricorda che, per fortuna, la numismatica può essere ancora vissuta con passione e studio e può avere valenza davvero culturale. Speriamo che questa vicenda sia di stimolo per tutti e, particolarmente, per coloro che considerano la numismatica non come una disciplina storico-scientifica ma solo e soltanto come un "business" da secondo lavoro. Complimenti! :hi: Michele1 punto
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Fantastica discussione...:D E ci stai mostrando delle belle monete nel frattempo...1 punto
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Ciao a tutti, lo so che è ferragosto..ma non tutti siamo a goderci il mare :D :D Pertanto, inizierei una discussione parlando dell'Asse del III° sec d.c. L'asse era la moneta del popolo per eccellenza ( con un asse, nel I° sec d.c., ci si comprava una pagnotta di pane, oppure ci si accontentava di una meretrice non di primo pelo :D :D ). Moneta, purtroppo,scarsamente considerata dai collezionisti rispetto agli altri bronzi, è molto diffusa fino agli Antonini, per, poi, divenire sempre più rara rispetto ai sesterzi fino scomparire, del tutto, con Aureliano... Direi, quindi, ai possessori di Assi del III° sec. a.c., di postarli e, quindi, discuterne...vediamo dove arriviamo :D :D Ecco uno dei miei: Asse di Gordiano Pio, regolarmente acquistato da commerciante professionale. 12 g x 25 mm, dovrebbe essere il RIC 286, con, al rovescio, l'Aequitas.. Di Gordiano III°, abbiamo una marea di antoninani e sesterzi, meno denari, ancor meno dupondi ed assi. Saluti1 punto
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Ciao no non è la Cappadocia anzi è piuttosto lontano, la città è quella di Tlos mentre la tomba è quella di Bellerofonte. Silvio1 punto
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Ringrazio infinitamente a nome del forum Eurocollezione per averci concesso l'utilizzo dei loro dati e della loro tabella, costantemente aggiornata, nella formattazione originale, reperibile a questo link. (qui di seguito ho aggiornato la tabella delle emissioni)1 punto
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