Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/28/15 in tutte le aree
-
Caro Jagd, vedo che questi grossi vengono fuori sempre di più anche in Corsica, come succede anche in Sardegna e a Genova stessa (sia in scavo che nei ripostigli). Bene: tutto si tiene con il quadro che si sta delineando su certi aspetti della monetazione genovese nel Duecento ;). Come già dimostrato dal buon Lopez, i calcoli di equivalenza con i denari, oltre che le datazioni dei grossi genovesi, pubblicate da Desimoni per quanto riguarda soprattutto il primo periodo della loro produzione non sono veritieri, nel senso che Desimoni aveva usato impropriamente un documento del 1172, da scartare sia per la cronologia, sia per definire i grossi come "da 4 denari" (era una corrispondenza non data dai documenti ma calcolata in base al peso della libbra genovese del 1172, appunto). Ogni volta che ho trovato qualche corrispondenza documentale tra grossi genovesi e denari di conto genovesi dal 1217 fino agli anni Cinquanta del Duecento si vede che era di 6 denari genovesi, come scritto anche nell'articolo del 2013 dedicato a questo argomento. L'equivalenza a 6 denari sia con un peso di 1,70/75 g teorico nel primo periodo di emissione (ante 1216-1230 circa), che con un peso teorico di 1,40/45 g nel secondo periodo di emissione (1230-1252 circa), insieme con piccoli aggiustamenti nel fino in argento, si può ben spiegare con il processo di forte svalutazione della lira di denari genovesi in quel periodo. Dopo il 1252 per un poco di tempo si avrà sempre un grosso da 6 anche se di peso ancora un poco calante (1,30/1,35 di media, con tanti esemplari circolati che arrivano a poco più di un grammo come nel ripostiglio di Oschiri: e anche l'esemplare che ha trovato Jagd appartiene a queste serie) fino a quando non si batterà un grosso del peso doppio 2,70 g circa, e del valore di 12 denari piccoli genovesi. D'accordo sul denaro tosato, invece. Un caro saluto MB P.S. per @@bavastro: c'è anche una serie di denari di Genova che presenta il punto tra la I e la A, ed è molto interessante perchè spesso è ribattuta sui denari di Asti, fornendo un interessante appiglio cronologico per queste produzioni: anche su questo c'è una rapida annotazione nell'articolo sui grossi del 2013, ma presto potrò dirne di più sia perchè ho in programma un lavoro sulle ribattiture bassomedievali, sia perché ne ho molti e molto chiari nel ripostiglio di Padru di prossima edizione.5 punti
-
______________ 1952 Canada ___ Giorgio VI° (1895-1952) Nel febbraio del 1952 muore Giorgio VI°, sale sul trono Elisabetta II (1926-vivente) Nel 1936 Albert Frederick Arthur George divenne Re a seguito dell'abdicazione del fratello Edoardo VIII. Durante il difficile periodo dei bombardamenti su Londra seppe conquistare la stima e l’affetto dei suoi sudditi rimanendo sempre saldamente al suo posto e rifiutando ogni fuga. Contribuì con i suoi discorsi radiofonici a tenere alto il morale del paese durante la resistenza agli attacchi della Germania nazista. Fece questi discorsi grazie agli esercizi di respirazione per migliorare la parlata ed eliminare la balbuzie di cui soffriva. A tal proposito fu fatto un film *Il discorso del Re* (2010), è a lui dedicato ed ispirato ad una storia vera, la trama ruota attorno ai problemi di balbuzie del sovrano. 50 Cent. - Argento .800 Due monete per questo Re (Imperatore sino al 1948) Australia 1 Penny - Bronzo5 punti
-
Piccola discussione senza grosse pretese... Giusto per curiosità e per condividere le nostre esperienze, ma voi come trovate il tempo da dedicare alla numismatica? Dove vi rintanate? Quanto riuscite a dedicarvi a questa splendida passione? A volte è davvero faticoso ritagliarsi un po' di tempo! Ci pensavo mentre scattavo questa foto dividendomi tra figli e monete.4 punti
-
Salve a tutti, Condivido con voi questa moneta con l'intento di arrivare a capire di quale anno sia, c'è qualcuno che mi può aiutare? E gradito qualsiasi parere sulla sua conservazione e valutazione, grazie.4 punti
-
Nel leggere alcuni commenti mi sono reso conto che forse sono necessarie alcune precisazioni, per evitare che la mia spiegazione sull'aumento di valore possa essere fraintesa. Io credo che nessuno abbia voluto aumentare il valore delle proprie emissioni a piacere, per me niente che riguardi la moneta è una scelta soggettiva dei 'potenti' (solo la tipologia, e non sempre); si tratta sempre di risposte ad esigenze di mercato, risposte che molto spesso erano (e sono, come dimostra il dibattito sull'euro) sbagliate. Nel caso di questo fenomeno io semplicemente penso, sulla scorta delle teorie per me sempre valide di Carlo Maria Cipolla, che lo sviluppo economico successivo all'unificazione carolngia, sempre più accelerato avvicinandosi al mille, portò ad un aumento della domanda di moneta, aumento che naturalmente causò la crescita del prezzo della loro materia prima, cioè l'argento. Di fronte ad una stuazione del genere l'autorità emittente trovava grandi difficoltà nel battere moneta, perché l'argento non arrivava più alle zecche, visto che non era conveniente trasformarlo in monete che avevano un valore nominale (cioè un potere d'acquisto) più basso dell'argento stesso; non arrivava dalle miniere, perché anche all'autorità pubblica conveniva farlo circolare come lingotti a peso che non come monete; non arrivava dalle rendite e dai tributi, perché evidentemente chi doveva pagare tali obbligazioni faceva di tutto per evitare l'uso della moneta, oppure adattava privatamente queste la moneta al valore del metallo (tosandola). L'autorità, al contrario, doveva pagare le sue obbligazioni al valore nominale fissato dalla legge stessa (qualche vecchio collezionista di decimali forse si ricorderà che tra gli anni sessanta-settanta era molto proficuo andare nelle sedi della Banca d'Italia chiedendo di cambiare una certa somma in pezzi da due o da una lira. Se la banca le possedeva, infatti, era costretta a fornirle al loro valore nominale, quando il loro valore collezionistico era già dalle 50 alla 500 volte superiore, a seconda degli anni). Come si poteva risolvere questi problema? Visto che allora nella moneta valore intrinseco e valore nominale erano in stretta relazione (non uguali, perché c'erano anche i costi di produzione, detti 'brassaggio', ed i variabilissimi guadagni della zecca, detti 'signoraggio'), le soluzioni possibili erano due: 1) diminuire la quantità di argento presente in ogni singolo pezzo, adattandolo al valore di mercato del metallo 2) lasciare il contenuto intrinseco così com'era, ma aumentare il valore nominale della moneta fino a fargli raggiungere quello del metallo, che si era incrementato. La prima soluzione è quella che venne quasi sempre adottata, ma portava immancabilmente alle tesaurizzazione delle monete precedenti, se effettuata con la riduzione di peso; se effettuata con il peggioramento della lega in genere la passava liscia, ma era sicuramente considerata una specie di imbroglio, soprattutto dalle autorità religiose (si v. il caso di Filippo il Bello). La seconda soluzione venne adottata in pochissimi casi (ed è molto più difficile da individuare per noi, se non ci sono riferimenti documentari precisi), soprattutto perché richiede un presupposto ineludibile, non facile da realizzare: l'immediata distinguibilità fa nuovi e vecchi esemplari. In caso contrario anche le monete già in circolazione avrebbero beneficiato di questo aumento di valore nominale, facendo gudagnare i loro possessori, ma svantaggiando l'autorità pubblica, che avrebbe dovuto accettare ad un valore nominale più alto monete che aveva immesso nel mercato a quello tradizionale più basso. Distinguere le monete non era difficile, ma come si poteva evitare che tale distinzione portassa alla tesaurizzazione delle monete 'vecchie', che di fatto venivano sottovalutate rispetto alla nuove? Nelle aree dove una circolazione meno intensa e localizzata consentiva un sufficiente controllo da parte dell'autorità (come quelle Germaniche) con il ritiro forzato delle vecchie monete e la loro sostituizione con monete nuove di tipo differente dal valore nominale più alto (ad esempio si dovevano dare 12 vecchie monete per averne 10 di nuove), cioè con le famose renovationes monetae, che nel XIII secolo arrivarono ad essere effettuate anche ogni due anni. Ma in area mediterranea, dove la circolazione era molto più sviluppata e così a largo raggio da non consentire operazioni simili? Non lo sappiamo, ma io penso che quell'incomprensibile aumento di diametro, a parità di peso e di lega, fosse un tentativo di rendere visibile e quasi accettabile proprio tale differenza nel valore nominale di denari vecchi e nuovi. Forse all'inizio funzionò, data la difficoltà per una persona normale dell'epoca di verificare il peso di una moneta di 1 g e mezzo, ma poi naturalmente si rivelò un insuccesso, e non a caso, infatti, pochissimi anni dopo il manifestarsi di questo fenomeno, sia in Italia che a Bisanzio, le monete cominciarono a peggiorare nella lega, cioè venne adottato il sistema più efficace per rimediare all'aumento di valore del metallo prezioso, come abbiamo visto. Prioprio questa coincidenza, più alcune fonti bizantine, a mio avviso possono costituire una prova dell'ipotesi da me sostenuta. Niente di certo, ovviamente. Cari saluti, Adreas4 punti
-
Ora non ho problemi di tempo ma tanti anni fa, soprattutto dopo l'acquisto di nuove monete, aspettavo la sera, quando moglie e figlia andavano a letto. Stendevo un panno di velluto sulla scrivania, tiravo fuori la lente di ingrandimento, mi versavo uno scotch e ...mi immergevo nello studio della moneta, consultavo i testi e poi la depositavo nel posto a lei già riservato. In quelle ore mi veniva in mente sempre la famosa lettera di Machiavelli al Vettori, dove dopo aver passato una giornata di gramo esilio, così descriveva la sua serata : "Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch’io nacqui per lui. "4 punti
-
Salve a tutti, vi posto il mio nuovo acquisto, anche se per me non lo è, appena ho sentito il prezzo non potevo assolutissimamente lasciarla li, mi potete dare un vostro parere su conservazione e valore, grazie.3 punti
-
Ciao! è un trend che ineluttabilmente marcia; l'informatica, se da un lato, ha annullato le distanze e tutto, o quasi, lo si può avere in un clik seduti comodamente sul divano di casa, dall'altro agevola il solitarismo, anche nella numismatica. Il rapporto che si instaura con l'incontro tra le persone, però, è impagabile; sentire parlare una persona che parla di qualche cosa che ama, lo si capisce subito ed è in quei frangenti che si crea empatia. Non parlo della lezioncina accademica, parlo degli incontri ai quali ho assistito presso il CCNM, dove tutti i relatori, forse coinvolti anche dall'ambiente conviviale che si instaura, hanno saputo trasmettere qualche cosa di bello. E' un momento magico che scocca e che riesce a coinvolgerti, anche se ascolti di monete lontanissime dai tuoi interessi e dal tuo sentire. Anche i docenti che sono intervenuti, hanno immediatamente capito che davanti a loro non c'erano studenti annoiati o distratti da tanti altri interessi; davanti a loro c'erano appassionati che pendevano dalle loro labbra, assetati di sapere, anche competenti, ma pronti a mettere in discussione le loro certezze. Ho sempre avuto l'impressione che di questo si siano resi immediatamente conto ed abbiano dato il meglio di loro. Sono d'accordo con il tuo pensiero; questo dovrebbe essere la Numismatica con la N maiuscola ed è quello per cui ci impegnamo, non solo come soci del CCNM, ma anche come "Quelli del Cordusio". La strada è ardua, ma l'impegno non è da meno. saluti luciano3 punti
-
Buonasera, visto che Monbalda ha citato la serie dei denari con il punto tra la I e la A rispolvero il mio esemplare. Saluti3 punti
-
Come detto da @@giarea, si tratta di un quattrino di Firenze dell'ultimo quarto del XIV secolo, probabilmente del 1371-1373 o del 1374 a seconda dei volumi che si consultano. Penso che @@jagd abbia risposto alla tua domanda semplicemente per dire che nella moneta c'è dell'argento, anche se mi pare evidente che si tratti di una mistura. Lo scudo austriaco invece francamente non lo vedo...ma si sa che con la vecchiaia in avanzamento sto - ahimè - perdendo un poco anche la vista. Un caro saluto MB3 punti
-
Crema assedio sforzesco 1513/1514 Petacchia (Mocenigo o Lira Cremasca ?); D/ Iniziali CB (Contarini Bartolomeo, rettore di Crema) entro rettangolo; a sinistra il leone alato di Venezia ed a destra O (Obsessa) R/ Liscio; lettera P (Petacchia) in incuso al centro. Traina - MIR - Mi g 12,14 Unico esemplare noto • "Correva l'agosto del 1514 e la città di Crema durante l'assedio Sforzesco aveva bisogno di denari, venne fatta richiesta al Consiglio dei Dieci di Venezia (Il 5 luglio 1514 fu pure proposto nel Consiglio dei dieci, che se debino far far in questa nostra Cita, cum quella maior secretezza sia possibile monete forestiere, le qual siano per Crema (Cons. X., Misti, R.37, c.43) ma la parte venne respinta). Trovatosi in difficoltà il Contarini (Rettore di Crema dal 20 gennaio 1513 al 6 novembre 1515) decise di provvedere personalmente. ['Absentati i cittadini, Renzo ed il Contareno misero mano negli argenti del Monte di Pietà e di Santa Maria della Croce, in quelli della gesa dico che per voto erano donati et batterono alcune monete da 15 soldi di Milano l'una...' così riporta il Terni]. In una grida di Milano del 5 febbaraio 1515 (che prorogava quella del 4 febbraio 1514) Troni et mozenighi venivano spesi per s.15 d.- (presenza del numero 1 per indicare il valore di un Mocenigo o Lira).... Et non con cuneo ma col martello facevano le piastre d'argento, hor quadre, hor tonde, hor di sei, hor di otto cantoni, et da un lato solo sculpevano l'imagine di San Marco tanto piccola che non prendeva il quinto della piastra... rimanendo il resto come dall'incudine era lassato, et per rude et poco solemnigiata forma Petacchie erano domandate..." Così lo scrittore contemporaneo descriveva la coniazione di questa moneta durante l'assedio. (Ingmar Gaffuri)3 punti
-
1952 Regno del Laos 50 centesimi (mezza piastra Laotiana) alluminio 32 mm ps: manca in elenco?3 punti
-
Medaglia devozionale Francescana (Ordine Frati Minori),tonda,bronzo/ottone, fine XVII - inizio XVIII (dopo il 1690). D/ S. Pietro D'Alcantara aureolato, canonizzato nel 1669 da papa Clemente IX.- R/ S. Pasquale Baylon aureolato in adorazione dell'Eucarestia (suo attributo), canonizzato da papa Alessandro VIII nel 1690,medaglia non comune. Ciao Borgho.2 punti
-
@@papalcoins, sinceramente ne ho un'altra di queste nella medesima conservazione circa, all'epoca pagata più o meno 70 euro da quel poco che mi ricordo, però questa mi è sembrata leggermente superiore, era buttata li in mezzo ad altre monetine della repubblica e alle penne, agendine, bicchieri, piatti ecc. ecc. Prima la prendo in mano la guardo e poi mi dico, caspita ma che ci fa questo pezzo di gnocca in mezzo a questa ferraglia? bhoo?! senza portarla alle lunghe il titolare della bancarella mi guarda come per dirmi qualcosa ma io nello stesso tempo la lascio con molto disinteressamento ma dopo qualche secondo ci ritorno e chiedo ma che chiede di questa moneta? mi dice, poco 30 euro e te la porti via, mha... scuoto un pò la testa passa qualche altro secondo e dico se me la lasci per 25 la prendo, nello stesso tempo la riposo in mezzo alla ferraglia della repubblica, vai vai prendi pure, non ci credevo, insomma alla fine do i 25 euro eee meee laaa soon pooortaata viaaaa.2 punti
-
Buongiorno, vorrei condividere con voi un acquisto di ieri, in un mercatino di antiquariato della zona. La moneta presenta le seguenti caratteristiche: 1 Poltinnik 1924 ПЛ Unione Sovietica tiratura: 24.559.000 materiale : Argento 900 peso : 10 gr diametro : 26,67 mm prezzo di acquisto: 12€ aspetto i vostri pareri, e soprattutto chi di voi ha altri esemplari in collezione?2 punti
-
@@fabietto83 Non ho capito se la moneta l' hai acquistata da un professionista ma se è stato così e se la persona è seria ed affidabile,come detto dalla attenta analisi di @@vitellio e @@Tinia Numismatica,una occhiata più attenta gliela darei senza bisogno di perizia da parte tua, personalmente non la comprerei perché nel dubbio, anche se minimo,preferirei astenermi dall'acquisto. Saluti Babelone2 punti
-
@@dabbene Ciao! lo sai come la penso, per me quella è numismatica. Sono in pochi, tu e Luciano siete tra questi, che apprezzano veramente l'operato del CCNM. Una associazione, che quando scomparirà, tutti rimpiangeranno.......ma fin quanto si è potuto, nessuno ha fatto niente per salvarlo. Non parlo dal punto di vista prettamente economico, ma di partecipazione e sostegno nelle iniziative. La serata di Luciano è stata bellissima, ma affluenza non degna per l'evento......... Al circolo (dopo tanti anni di storia) si affrontava,per la prima volta, la monetazione veneziana!!! un' occasione più unica che rara. L'articolo è importante, duraturo nel tempo, necessario per la divulgazione, etc..., ma è pur sempre qualcosa di "morto", di freddo. Noi abbiamo assistito a qualcosa di vivo e di vero.. Purtroppo, per pochi chilometri, la gente non si scomoda a partecipare.......... La numismatica non è solo il forum, il forum è solo un mezzo della numismatica/divulgazione. La numismatica è il contattato tra la gente, lo scambiarsi l'opinioni, toccare con mano le monete, un dibattito, etc..... FUORI TEMA: Vorrei aggiungere, che ogni tanto mi farebbe molto piacere vedere Alberto Varesi e Paolo Crippa in qualche conferenza. E' un invito ufficiale ;)............ So benissimo che ognuno di noi ha i propri impegni, ma ogni tanto ;).......... Io stimo molto Alberto e Paolo Crippa. Presenze come loro, arricchirebbero molto il dibattito e la divulgazione. Ciao2 punti
-
Bell'acquisto! Come conservazione azzardo un BB+. Di Poltinnik del 1924 sono note tre varianti: https://drive.google.com/file/d/0B5O2woPs1Hh0Z2F6T1lTR1dLWVE/view2 punti
-
Bella moneta, purtroppo non c'e' l'ho in collezione.. Per conservazione e valore aspetta altri pareri (per me che non ci tengo è convervata benissimo :D) Per l'anno, come giustamente dice villa è il 2 (1913) lo evinci dal simbolo 二 segnato con cerchio giallo.2 punti
-
ed ecco una rissalita per questa imblematica monetazione........e prima una foto di famiglia..... e dopo,un quartaro al griffo contrasegnato....peccato il contrasegno mal messo...ma sara stato una piccola B.???2 punti
-
suvvia....22 € al mese sono davvero una follia ? Magari se ne spendono 5, al giorno, per le sigarette.... Comunque sia, mi sono registrato; questo garantisce 2 giorni di prove libere. La prima non è stata molto positiva: ho inserito il testo PIACENZA 1626 e non ha trovato nulla, quindi sono passato solo a PIACENZA e quanto allegato è il risultato.....4 monete, l'ultima delle quali ha pure la foto sbagliata. A differenza di CA o ACsearch, non è possibile ingrandire le foto. Molto interessante che stiano inserendo le aste vecchie, ma speriamo comunque in risultati migliori. PC.pdf2 punti
-
1952 Moneta da 1 centesimo Lincoln Comunemente chiamata penny In circolazione dal 1909 ad oggi La rappresentazione sul R/, (spighe e grano) fu utilizzato fino al 19582 punti
-
Sesino di Castiglione con la F coronata per Francesco Gonzaga, vedi collegamento http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRAGM/6 ciao Mario2 punti
-
Il tempo non arriva... è' una delle variabili più' illusorie e soggettive - anche i fisici hanno difficoltà' a definirla - Non è' come lo spazio che può' restringersi o abbondare .. Il tempo che ti serve lo devi trovare tu:)2 punti
-
______________ 1952 Honduras 20 Centavos de Lempira - Argento .900 La valuta *lempira* deve il suo nome al personaggio raffigurato sulla moneta. Nel XVI° secolo era a capo delle popolazioni indigene americane (popolo Lenca). Secondo la tradizione aveva guidato, seppur senza successo, la locale resistenza contro i Conquistadores dell'Impero Spagnolo. Questo indio sudamericano si chiamava per l'appunto *Lempira*.2 punti
-
@Conte + @ Barone. Grazie dei Vs graditissimi commenti. Approfitto della Vs competenza numismatica e della Vs cortesia per sottoporVi anche questo altro esemplare della mia modesta collezione: 2 Sterline oro Giorgio IV° 1823, D effige del Re, R San Giorgio uccide il drago. Naturalmente, la richiesta di valutazioni e commenti sullo stato di conservazione delle mie monete è sempre estesa a tutti gli appassionati lettori del presente thread. :unsure:2 punti
-
A occhio e croce direi che la patina è fasulla, buttata su per coprire i segni evidenti di una pulizia, le foto mostrano righe nei campi. Non è neanche una gran patina, procurati un liquido per il lavaggio delle monete in argento, al prossimo convegno numismatico che hai in zona. Lasciala poi patinare naturalmente....non è in alta conservazione, ma neanche messa poi tanto male...forse il danno più grande l'anno fatto con la maldestra pulizia. Renato2 punti
-
Premetto che sono monete di grande fascino, il tenerle in mano crea molta soddisfazione e in numismatica sappiamo che contano anche le emozioni. Parto anch'io dai primi anni e propongo un confronto con quella iniziale di @@giancarlone, è un 1579, Crippa 11/A, è un bel modulo largo e più avanti vedremo che non sempre sarà così, la data sul diritto è leggermente più in basso e tocca con l'1 la leggenda, al rovescio pure e tocca il bordo, C non barrata, aquila e biscia sempre non coronate. E' una tipologia quella dello scudo di Filippo II che ha come caratteristica base l'immobilizzazione del tipo, busto/stemma, sarà sempre così con minime variazioni sia in uno che nell'altro, per le leggende, per le date, per i senza data..... E' la moneta figlia della discussione " la saga dell'argento spagnolo ", quando grossi quantitativi di argento furono scoperti nelle Americhe, quindi trasportati in Europa e con questo poterono iniziare le coniazioni di grandi moduli come questo. Sarà una discussione per la divulgazione totale, per tutti.... spero che qualcuno alla fine di essa si possa affascinare con questi tondelli.....che hanno un bel peso, in questo caso esattamente gr. 31, 85.2 punti
-
2 punti
-
CERVINARA (AVELLINO) SOCIETA' OPERAIA INDUSTRIA AGRICOLA COMMERCIALE / MUTUO SOCCORSO2 punti
-
Ciao a tutti :) Non sono un frequentatore abituale della sezione. Volevo presentarvi un mio nuovo acquisto, con il quale inaugurerei un nuovo filone collezionistico incentrato sulle "monete coloniali" dell'epoca moderna. India Olandese - Pulicat, 1 Cash 1646 Gli olandesi iniziarono a commerciare in India nel 1596, anno a partire dal quale nacquero diverse compagnie per commerciare con l'Oriente. Queste compagnie vennero infine riunite nel 1602 sotto un'unica compagnia, la VOC (Vereenigde Oostindische Compagnie), alla quale fu concesso il monopolio dei traffici in quest'area per 21 anni. La compagnia, come noto, aveva ampi poteri: poteva edificare fortezze, fabbriche, muovere guerra, conquistare territori e coniare moneta. Nell'India olandese del '600 le zecche attive erano Cochin, Masulipattam, Nagapatam, Pondicherry e Pulicat; coniavano monete sul modello di quelle locali. La mia moneta è proprio di Pulicat. Pulicat è situata nell'India Sud-Orientale, separata dalla Baia del Bengala dall'Isola di Sriharikota. E' stata un importante centro commerciale marittimo: già nel 1502 era un possedimento portoghese e lo rimase fino alla conquista olandese del 1609. Qui gli olandesi lucrarono sul traffico di schiavi verso la madrepatria e si contano più di 33000 deportati. Senza dilungarmi troppo, visto che non ho spunti personali da proporre, rimando alla pagina Wikipedia dalla quale ho potuto trarre informazioni storiche interessanti: https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_Pulicat#European_trading_outpost_.281502.E2.80.931825.29 Pulicat - India olandese (VOC) 1 Cash 1646 9mm 1,76g D/ Monogramma della VOC con "P" retrograda. R/ legenda araba: "nel nome del sultano Abd'allah" KM #35.1 Cosa ne pensate di queste monete? In Italia non se ne vedono spesso, ma non dovrebbero essere particolarmente rare. Qualcuno ha altre monete coloniali dell'India? Concludo con qualche domanda: Per la VOC coniare monete aveva solo un fine propagandistico o vi era anche una necessità economico-monetaria? Non sono riuscito a capire per cosa stia la "P" retrograda: sapreste aiutarmi? Spero di non avervi annoiato, Matteo.1 punto
-
Mmmmmmm :o non so chi, ma qua qualcuno si sbaglia di grosso.... http://www.acsearch.info/search.html?id=2267543 http://www.acsearch.info/search.html?id=1803987 e per quanto riguarda il cappello: http://www.acsearch.info/search.html?term=petasos&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company=1 punto
-
Ciao, condivido l'analisi di Brambati fatta ieri su una TV locale di diffusione nazionale... - perdere va bene (non si puó essere sempre primi in eterno dopo 4 anni vincenti) ma sconfitti in questi modi e con questo distacco dopo 6 giornate mi pare decisamente troppo. - il problema è il Sig.Allegri. L'altro anno ha ereditato una squadra che veniva da 3 anni di rodaggio e beneficiava del lavoro del Sig. Conte. Oltretutto siamo sí andati in finale ma senza mai dare l'impressione di un gioco offensivo efficace e vario. - svanito questo effetto... si sta vedendo il vero valore di questo allenatore giá dimostrato il secondo anno del Milan Spero mercoledí di esser smentito... magari in Champions troviamo nuovi stimoli e facciamo come il Milan che in campionato stentava ma non nelle competizioni europee. Ma non sono molto fiducioso... Ciao Illyricum :(1 punto
-
Che piacere leggere i tuoi post sui piccioli. La moneta è molto interessante. L'aquila sembra riprendere le caratteristiche del due piccioli con le zampe aperte, anche se la testa è volta a sinistra, come nei piccioli. Anche il rovescio sembra ricordare quello del due piccioli, con leggenda larga, mentre in tutti gli altri esemplari la leggenda è molto stretta. La moneta è interessante anche perchè esiste un dibattito circa l'esistenza del due piccioli. Alcuni numismatici pensano che il due piccioli non sia altro che la prima versione della moneta da un picciolo, coniata con peso e diametro maggiore sino a una qualche riforma (magari quella che introdusse il 3 piccioli e il grano), che ne decretò l'emissione con peso ridotto. questa ha caratteristiche sia del presunto due piccioli che del picciolo, e potrebbe essere l'emissione di transizione. Ovviamente sono tutti ipotesi, però proprio per questo la tua moneta è interessantissima. A proposito, @@Rex Siciliae, sarai al convegno catanese? Più che per l'acquisto di monete (io sono quasi in bancarotta per ristrutturazione casa :blum: ), per discutere un pò di monete con altri collezionisti.1 punto
-
1 punto
-
@@azaad sotto può essere di tutto...con anche il rischio vista la patina pesante di rimasugli tra i rilievi decisamente brutti a vedere. Certo si può lavare più d'una volta ma la moneta che è circolata assumerà un aspetto di finto nuovo del tutto innaturale. Per favore non lavate le monete sotto lo spl col liquido...è un omicidio. Però propongo la scommessa..la lavi col liquido di nando e se poi non ti piace nando te la compra per 20€. Dopo fidati che te ne trovo io una a 20 euro senza guadagnarci nulla...facciam vosi Nando? :)1 punto
-
Ciao @@Pupillo, se non ricordo male ,l'osco procedeva da destra verso sinistra... Saluti Eliodoro1 punto
-
Un bel pezzo :good: per la conservazione aspetta altri pareri, come al solito non è il mio forte, anche se vedo che c'è tutto sopra l'incudine... nella mia quei dettagli sono stati presi a martellate dall'operaio immortalato sulla moneta... :D Io ci vedrei max una diecina di euro, non siamo lontani da quanto ti è costata. Questa di seguito è la mia poltinnik, a suo tempo è stata molto (forse sin troppo) usata per la spendita...1 punto
-
Pedro ascoltami...per favore NON PULIRE QUESTA MONETA. Patina artificiale o no lasciala stare.1 punto
-
Bella medaglia. https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_commemorativa_della_guerra_italo-turca_1911-19121 punto
-
La patina da foto direi che è originale, altrimenti avrebbero ripatinato anche i bordi no? :blum:1 punto
-
Insomma nient'altro che un ubriacone ed un corrotto, in assoluta coerenza con quegli anni...1 punto
-
leggo ora questa discussione. Condivido l'analisi fatta da Renato. La patina attuale non mi convince per niente. Mi sembra tutto fuorchè una patina nata dal passare del tempo, troppo spessa e scura. La farei sparire col liquido apposito. Inoltre ho la sensazione che la patina così spessa possa nascondere una moneta vicina allo Spl. Non capisco i motivi che abbiano indotto a ridurla così. Probabilmente i graffi sono molto più visibili in assenza di patina Stai attento a non usare argentil e roba del genere. L'argentil non è catastrofico, ma tende a rimanere sulla moneta, si elimina con difficoltà e per fare il suo lavoro perfettamente la moneta andrebbe strofinata (cosa da evitare come la peste). Il liquido per l'argento non da questi problemi.1 punto
-
cari @@avgvstvs e @@margheludo, grazie per essere intervenuti con le vostre preziose osservazioni. Se la foto non è specchiata, come sembrerebbe indicare la prova fotografica di avgvstvs, allora vuol dire che tutto il conio del rovescio è "specchiato" ovvero ribaltato rispetto al modello lucchese, come si vede nella mia prima immagine: è già questo è un elemento sul quale riflettere. Secondo voi cosa potrebbe significare? Quanto alle altre caratteristiche, io ho scritto che rimandano ad elementi più tipici dei denari pisani e lucchesi dalla fine del XII/inizi del XIII secolo in poi, intendendo i tipi post 1181 e fino al primo quarto del XIII secolo, quando si hanno ancora tipi di denari "bianchiti" (poi ci saranno i "nigri" citati anche dalle fonti) e i tondelli tornano ad essere ovaleggianti, il peso mediano è tra 0,67 e 0,58 g, etc... Se guardate questi tipi di denari sul mio volume dedicato a Pisa, o sugli ultimi articoli scritti sulle monete di Lucca, dovreste poter comparare bene questi elementi. Per quanto riguarda l'intrinseco del pezzo, da una fotografia come questa, per altro con una bella dominante "giallastra", non è possibile dire che in effetti il fino sia elevato, ma soltanto che la superficie della moneta appare argentata e quindi, per queste emissioni, probabilmente bianchita (o imbiancata che dir si voglia), che vuol dire soltanto che il fino dovrebbe essere uguale o superiore al 13/14%. In attesa di vostre ulteriori considerazioni in merito, un caro saluto MB P.S. Ma non si sa chi ha acquisito il pezzo per avere qualche info più precisa, e qualche altra foto? Fatemi sapere, qui o via MP, grazie.1 punto
-
1 punto
-
Il bicarbonato con acqua bollente non è male, se la moneta è in condizioni precarie funziona bene. Io l'ho usato su una piastra del '700 con pesanti concrezioni verdi e ha dato un miglioramento notevole. Ovviamente non va sfregata, bisogna solo sfruttare la reazione chimica.1 punto
-
io la lascerei così. non è in altissima conservazione,lavarla col liquido potrebbe far saltar fuori di tutto(anche pulizie maldestre e segnetti vari). la moneta ha un valore relativamente basso,se la si vuole super basta spender 20 euro. :) questa ha la sua storia così. mio parere marco1 punto
-
@@marco91, per me il qSPL se lo merita, fondi messi abbastanza bene e senza particolari colpi sul bordo, se il prezzo c'era direi che hai fatto un ottimo acquisto. :)1 punto
-
1 punto
-
bella maglia di Viennese. di sera comincia a fare fresco può servire.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
