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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/15 in tutte le aree
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La Repubblica Di Austria. 25 SHILLING (Riapertura del Teatro Nazionale di Vienna). Il Belgio. Léopold III ° (1901 – 1983). 50 CENTIMES. Regno Unito. Elizabeth II ° (1926) HALF CROWN. Danimarca. Frederik IX (1899-1972) 1 ØRE. 10 ØRE. 2 KRONER. Norvegia. Haakon VII (1872 — 1957). 50 ØRE. La prima repubblica portoghese 10 ESCUDOS. La Repubblica Popolare Romena. 25 BANI. 50 BANI. Saarland. 100 FRANKEN.5 punti
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Mi sono state prestate appositamente per realizzare delle foto queste due interessanti medaglie di produzione locale a carattere pontificio/ecclesiale. La prima è una medaglia premio in argento del Seminario di Urbino che riporta la data del 1898.. Diametro 35 mm. La seconda è una più interessante medaglia di fondazione, fusa, in bronzo di mm. 105 Al dritto riporta la figura dell'Arcivescovo di Urbino Spiridione Berioli. Al rovescio ricorda l'opera del Pontefice Pio VI per la ricostruzione della Cattedrale di Urbino a seguito del terremoto che fece crollare la cupola e l'altare principale e la data del 25 agosto 1789. Questa la sua biografia: Spiridione Berioli nacque a Città di Castello, figlio del conte Filippo Berioli e di sua moglie, Artemisia Bontempi. Dopo aver compiuto gli studi presso il Collegio dei Nobili locale diretto dagli scolopi, si laureò utroque iure presso l'Università di Macerata e nel 1757 venne ordinato sacerdote per la diocesi di Macerata. Nel 1773, venne promosso al rango di prevosto della cattedrale di Macerata, distinguendosi in pregevoli orazioni latine e prendendo parte a diversi sinodi, divenendo dal 1781 vicario episcopale per la diocesi. Si fece notare da papa Pio VI grazie a due sue scritti del 1787 (Dissertatio dogmatico-liturgica de sacramento ordinis e Osservazioni sul libro "Progetto di riforma dell'obbligo del digiuno"), venendo nominato prelato domestico, assistente al trono pontificio ed arcivescovo di Urbino (8 novembre 1787). Votatosi alla lotta contro il giansenismo, nel 1789 istituì l'Accademia Ecclesiastica per la salvaguardia dell'ortodossia del culto cattolico nella propria arcidiocesi (si scagliò alacremente contro Ludovico Antonio Bertozzi, vescovo di Cagli e Pergola). Su questi temi tenne un sinodo diocesano nel 1793. Il suo zelo a sostegno dello Stato della Chiesa e della sua opera morigeratrice, venne però meno con l'avvicinarsi dei francesi rivoluzionari nel 1797, cercando dapprima rifugio a Pesaro e poi invitando i concittadini a non opporre resistenza agli invasori. Con la proclamazione della Repubblica romana si sottomise nuovamente alla volontà dei democratici. Quando anche Urbino venne unita al Regno napoleonico d'Italia nel 1808, il Berioli decise di uniformarsi subito alle direttive del nuovo governo in materia ecclesiastica, prestando giuramento di fedeltà (unico tra i vescovi marchigiani) ai napoleonici, giungendo addirittura a invitare i parroci della sua arcidiocesi a non celebrare alcun rito di matrimonio religioso se prima non fosse stato presentato un certificato di stato civile valido, rinnegando così tutti i suoi propositi nei confronti della Santa Sede, tanto celebrati negli anni precedenti. Per queste sue azioni, l'arcivescovo urbinate venne richiamato ufficialmente da papa Pio VII con una lettera, ma questi non se ne curò particolarmente e anzi venne dapprima nominato cavaliere dell'Ordine della Corona Ferrea e poi senatore del Regno d'Italia (1809) da Napoleone. Nel 1811 incontrò l'opposizione del capitolo della sua stessa cattedrale quando, in ottemperanza al capitolo di Parigi, pretese come chiesa metropolitana di poter nominare propri vescovi senza l'autorizzazione pontificia. Dopo la caduta del regime napoleonico e la restaurazione di quello pontificio, il Berioli fu costretto a riconoscerre pubblicamente gli errori commessi con una lettera al pontefice datata al 19 maggio 1814 che venne poi pubblicata e distribuita a tutti i parroci della sua arcidiocesi. Recatosi a Roma per ottenere il perdono dallo stesso papa, morì ad Urbino il 17 aprile 1819.3 punti
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Ciao dabbene, dette da te che sei un gran divulgatore e promotore di Numismatica queste parole mi fanno ancora più piacere, nel nostro piccolo con gli amici del Circolo ci poniamo proprio l'obiettivo di far nascere ed alimentare quella scintilla. Da qui l'iniziativa del nostro libretto gratuito a cadenza annuale e l'idea di consegnare degli omaggi ai più giovani. Ovviamente a Verona, o prima se c'è ne sarà occasione, sarà mia cura portarti un po' di copie dei nostri Quaderni per il tuo mitico trolley... P.S. @@DARECTASAPERE ci vediamo sabato per la due giorni massese?3 punti
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Ma non sarebbe il caso di cominciare a fare un pò di nomi di questi "PROFESSIONISTI"?3 punti
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@@guastatore, Autentica, conservazione a parer mio buon BB.3 punti
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L'apostrofo (o mezza luna crescente) dopo la V di CVNRADV è il segno di troncamento (abbreviatura latina) che sostituisce l'ultima S (di CVNRADVS) mentre il punto è l'interpunzione, infatti si ripete fra le altre parole della legenda, a volte c'è anche un puntino piccolo che non saprei se di abbellimento o altro, c'è da dire che su queste monete questi piccoli puntini spuntano spesso un po' da tutte le parti. Il denaro dogale è veramente bello.3 punti
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A me invece, come operatore del settore e membro NIP, farebbe piacere che questi nomi venissero fatti e , qualora uno o più degli interpellati fosse anche socio NIP, che venisse fatta una segnalazione dell'accaduto anche all'associazione... Fanno solo del male alla numismatica e alla categoria.3 punti
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Ciao a tutti, avvio una discussione leggera e di evasione :D :D , che apro con una domanda...esistono ancora Imperatori estremamente rari? Nelle aste on line, solo negli ultimi sei mesi, sono passati: Clodio Macro; Tranquillina, antoniniano denario; Iotapiano e diversi altri... Saluti Eliodoro2 punti
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9 ottobre 2010-2013 Sono trascorsi tre anni dalla improvvisa e inaspettata scomparsa di Mario Traina e, come ormai sta diventando un’abitudine, cerco di non far passare inosservata sul forum la ricorrenza. Ha rappresentato certamente una figura di spicco, vero e proprio collante tra le diverse anime della numismatica: studiosi, commercianti, collezionisti. Senza dimenticare il ruolo da lui svolto nel cercare di mediare e favorire posizioni di incontro tra collezionisti da un lato e tutori del patrimonio culturale dall’altro. Un giornalista di razza, senza peli sulla lingua e tanto meno sulla penna. Questo gli ha provocato anche amarezze e, a volte attacchi personali. Ma ha fatto di lui un punto di riferimento, soprattutto per i giovani che erano il suo vero pallino e dai quali è stato amatissimo. Per il ricordo di quest’anno posto qui la scansione del suo saluto ai lettori, pubblicato sul n. 160 del febbraio 2004 di «Cronaca Numismatica». Naturalmente ha poi continuato, anche se non più nelle vesti di curatore, a collaborare con la rivista, fino alla fine, tanto che le ultime risposte alle lettere che gli pervenivano tramite la seguitissima rubrica della Posta, furono pubblicate per alcuni numeri anche dopo la sua scomparsa. (segue)2 punti
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Ho ricevuto la locandina in anteprima del prossimo convegno numismatico a Castellammare di Stabia (NA). Eccola! Grazie mille ad Attilio per l'organizzazione dell'evento sempre molto atteso .... e tanto ambito da noi della Campania.2 punti
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1955 RHODESIA AND NYASALAND Penny2 punti
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Io mi stupisco del vostro stupore, a me casi del genere sono capitati decine di volte. Non dimentichiamoci che lo scopo del commerciante(onesto o disonesto che sia) e' il guadagno e della nostra passione non frega niente. Vi cito l'ultimo episodio dei tanti: Convegno di Montichiari sabato scorso; mi porto appresso una moneta pagata quasi 400 euro periziata e certificata in spl e, volendo monetizzare, la propongo ad alcuni dei commercianti presenti. Risposta del commerciante 1: Ho seri dubbi che la moneta sia autentica Risposta del commerciante 2: le posso dare 50 euro perché e comunissima e non riesco a venderla. Risposta del commerciante 3: la moneta e' al massimo un bb+ io le ritiro solo in alta conservazione. Morale, fra chi me l'ha venduta ed i 3 sopracitati di chi mi fido? La passione e' forte ma la voglia di mollare tutto altrettanta. Scusate lo sfogo, inizialmente non ne volevo scrivere ma poi letto la discussione non ho potuto fara a meno di accodarmi. Ciao2 punti
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Quando cercavo di far capire in un'altra discussione quanto siano importanti i circoli numismatici per la divulgazione della numismatica per tutti, in particolare per nuove passioni e per i giovani, mi riferivo anche ad esempi come questo. Ho avuto la fortuna di poter leggere il numero 1 dei Quaderni Massesi ed è un ottimo contributo numismatico, utile anche la conoscenza dell'identità e che può far nascere qualche scintilla. Complimenti a circoli come questo e tanti altri che ci sono e che continuano a promuovere la numismatica nonostante le grandi difficoltà odierne, credo che il loro ruolo debba essere rivalutato e il loro lavoro di pura passione maggiormente divulgato e conosciuto. Alla fine le passioni possono oggi partire o da strumenti tecnologici come quello dove stiamo scrivendo che ha fatto e può fare veramente molto ancora o dalle realtà locali come sono i circoli, veri e sempre presenti meeting point per gli appassionati sul territorio, delle roccaforti culturali che speriamo abbiano lunga vita.2 punti
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Buona giornata Credo che il nostro elenco di "punti segreti" dei massari, presenti sui grossi del Doge Ranieri Zeno, possa essere aggiornato dopo qualche mese di attesa, grazie ad un tipo che, se non mi sono sbagliato, non è ancora stato inserito. La particolarità è che non compare, nemmeno questo, nell'elenco fatto dal Papadopoli; quindi possiamo trovarci di fronte ad una nuova variante. Da asta Ranieri nr. 8 2 anellini ai lati del piede sinistro del Cristo; Papadopoli ha censito, al nr. 28, un tipo che presenta gli stessi anellini, ma anche una stellina alla destra del Redentore che, qui, non vedo. Siete d'accordo? Aggiorno il nostro elenco? :dirol: saluti luciano2 punti
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Mi permetto di segnalare questo magnifico (a mio giudizio) sito: http://www.menorahcoinproject.org/index.htm2 punti
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Buona giornata Persona super partes, sempre; ricordo i suoi redazionali, dove si scagliava contro l'immobilismo delle istituzioni, le "pastoie" e le "consorterie" che generava. Era anche molto critico; non gli piaceva il proliferare di associazioni numismatiche, perché vedeva in questo un particolarismo che creava solo la dispersione di interessi che, invece, dovevano catalizzarsi sotto un unico "tetto", con più numeri e forza. Aveva lucidamente descritto, più volte, il dramma della chiusura dei tanti circoli numismatici, surclassati dalla forza di internet, eppure aveva a cuore i giovani, proprio quelli che, per primi, con l'uso di internet, stavano alimentando questo cambiamento; con loro, in particolare, era sempre prodigo di saggi consigli. Persona illuminata e che manca a tantissimi appassionati. Giusto ricordarla. saluti luciano2 punti
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e mi sa che hai proprio ragione. Anche io ho fatto questo ragionamento e qualche anno fa ho iniziato a prendere qualche moneta in oro (sterline e marenghi, questi ultimi anche magari con un pregio numismatico aggiuntivo al valore di borsa), in modo da unire appunto alla passione numismatica (che va e che viene, a dire il vero) una forma di investimento che sicuramente non deluderà. poi, mettere soldi in mano alle banche perché? per mettere mille euro oggi, a interessi zero, ritirarli tra cinque anni, quando saranno il corrispettivo di cinquecento di oggi??? poveri noi, davvero.2 punti
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Non so se è solo una mia impressione ma quasi sempre, l'ho notato in molte altre discussioni simili fatte in passato, soprattutto quando di mezzo ci sono determinate categorie, ci sono interventi volti a non stigmatizzare o comunque non adeguatamente quanto succede o successo; c'è sempre qualche giustificazione, luoghi comuni del così fan tutti, è uno spaccato della società e così via.... Se non si riesce, già da queste "piccole" cose, a dare il giusto peso e giudizio di condanna non vedo come in Italia, e nella numismatica, le cose possano mai cambiare veramente...2 punti
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Naturalmente non si può generalizzare, tuttavia non bisogna dimenticare che buona parte dei mercanti numismatici vende monete esattamente come i mercanti di qualunque altra specie merceologica: quanti rivenditori di automobili conoscete? quanti ce ne sono che vendono mobili? Credete che tutti i rivenditori di auto siano ingegneri meccanici e che i venditori di mobili siano falegnami o ebanisti? eppure molti di loro si danno arie da specialisti. Beata ingenuità. In ogni campo trovate lo specialista e il semplice "rivenditore", e da sempre i rivenditori costituiscono la porzione prevalente. Il titolo di perito numismatico si richiede alla camera di commercio senza alcun bisogno di effettive competenze: ho conosciuto qualcuno che aveva un negozio di ricambi elettronici, gli è andato male e l'ha convertito in negozio di numismatica. Si è costruito anche un sito internet dove si fregia di "essere diventato" perito della camera di commercio e dopo pochi mesi anche del tribunale. La professionalità non si acquisisce con la compilazione di un modulo o con le pratiche di apertura di un'attività, ma in parte è frutto di un talento personale e in parte è coltivata con il tempo trascorso studiando e lavorando nel campo specifico.2 punti
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:) buonasera a tutti....per piaccere di vedere un altra di queste monetine particolare.....2 punti
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Buonasera, sono qui con un'altra identificazione. Foto fronte e retro: Peso: 6g Diametro: 2,5cm Grazie Mille WBPL1 punto
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Ciao a tutti, vorrei condividere con voi la mia prima piastra.. che ve ne pare? Quale conservazione le attribuireste? Grazie a chiunque volesse lasciare la propria opinione. Mattia1 punto
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Ciao Daniele, a Verona ci sarò e sarà un piacere anche ricevere e poi leggere anche il Quaderno 2, vediamo di far crescere anche partendo da qui dal forum che è poi un megafono comunicativo incredibile la numismatica che ha bisogno di una base di appassionati , studiosi privati, collezionisti non perché ci debbano essere per statuto ma per un semplice fatto culturale, e' giusto e necessario che in un paese ci siano persone che studino la storia, le proprie identità, le proprie monete, saranno persone semplicemente più consapevoli e portatori di messaggi da tramandare ad altri che è poi la famosa divulgazione..... E tutto questo puo' partire da nuovi strumenti come questo network o da realtà locali come sono i circoli, o magari come stiamo facendo ora dall 'unione delle due componenti e quindi potremmo concludere che unire a volte si può ed e' anche utile..... E visto che ci siamo diciamo che la numismatica e' formata da persone con conoscenze differenziate, quindi ben vengano pubblicazioni leggibili ed accessibili come e' giusto che ci siano punti reali che possano dare le prime informazioni e le conoscenze di base su come approcciare la numismatica. Poi certamente ben vengano ed e' giusto che ci siano i contributi altamente scientifici e i grandi numismatici, gli accademici ...ma la numismatica come movimento culturale e' anche altro.....questo dobbiamo sempre ricordarcelo tutti..... Un saluto anche a expo77, a Verona per salutarsi e parlare di numismatica....1 punto
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Bella questa.. semmai gliela avessi data,5 a 50 100 euro ti facevano anche sentire come se ti avessero fatto l'elemosina...1 punto
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Adesso vorrei richiamare l'attenzione su due nuovi esemplari recentemente comparsi sul mercato e che sembrano provenire da una inedita coppia di conii, anche se molto simile a D3/R3. Parentesi Zanclea litra Caltabiano 295 var ArtCoins 15/2015, 81 g. 0,75 8mm 3h Parentesi Zanclea litra Caltabiano 295 var Gorny & Mosch 232/2015, 57 g. 0.84 Dal confronto emerge un dettaglio piuttosto inquietante. L'esemplare di ArtCoins, pur essendo chiaramente dello stesso conio dell'esemplare di Gorny, mostra un pesante ritocco all'altezza della lettera A del rovescio. Si notano tracce di raschiamento, probabilmente per dare un aspetto più naturale alla lettera, che effettivamente mostra un aspetto completamente inusuale per la serie. Naturalmente sorge il dubbio che questi due esemplari, ambedue di recente comparsa, siano in realtà ambedue falsi. Il conio di dritto dei due esemplari mi sembra una via di mezzo tra il conio D2 ed il D3 della Caltabiano. Purtroppo le foto della monografia sono alquanto scure e confuse e non mi è possibile distinguere i dettagli dei delfini per compararli con quelli presenti nei due esemplari d'asta. In ogni caso però lo stile ed il corpo del delfino mi sembrano alquanto rozzi... L'esemplare Artcoins non mi piace affatto, non mi piace la patina, non mi piace la rimozione di parte della larga stanghetta centrale della lettera A con relativa macchia giallastra sottostante, e non mi piace poi la notevole rotondità e globularità del flan...cosa per nulla normale in litre del genere. Infine non mi piace l'ultimo globetto del perlinato presente al rovescio ad ore 10.00 il quale risulta impresso addirittura sul filo... del bordo esterno, il che mi sembra davvero improbabile. Sono tutti segni questi ultimi di realizzazione mediante pressa. L'esemplare Gorny ha invece apparentemente una patina più credibile (ma anch'essa non del tutto convincente), ma poco convincenti sono quelle che sembrano delle piccole micro corrosioni nella parte bassa del dritto. Ancora meno convincente è, sempre al dritto, ad ore 8.00 e ad ore 10.00-11.00 il doppio perlinato "fantasma" che si nota appena sopra il perlinato più piccolo e più rilevato. Qui si vorrebbe imitare uno slittamento di conio con i suoi tipici effetti di leggera duplicazione del soggetto, ma non è questo il caso.... poichè se così fosse il perlinato superiore "fantasma" avrebbe le stesse dimensioni, seppur più appiattite di quello da cui proviene ed invece vediamo che qui il perlinato "fantasma" ha quasi il triplo delle dimensioni ed inoltre è ben distante e tenuissimo rispetto al perlinato madre. Ho dunque il sospetto che questo sia un falso realizzato utilizzando però un tondello genuino come undertype, tondello che aveva ancora lungo parte del bordo l'originale perlinato globulare largo. Il falsario ha poi inciso il conio fasullo sul tondello originale provocando quell'effetto di grossolana duplicazione. Ciò spiega inoltre anche le troppe fessurazione sui bordi : esse sono dovute al fatto che il tondello originale è stato appena scaldato per imprimervi i conii fasulli e la bassa temperatura unita all'azione della pressa hanno prodotto dette fessurazioni. Infine anche al dritto, che dovrebbe essere leggermente convesso si nota invece una leggera concavità...; anche questo è un effetto della pressa su monetine così piccole e sottili. Conclusioni: per me le due monetine sono dei falsi e pure pericolosi per una corretta conoscenza della breve parentesi zanclea a Messana. Apparentemente dopo un anno circa la situazione al govenro di Messana dovette cambiare. Molto probabilmente prevalsero i mercenari e gli elementi messeni, i quali già a partire dal 460 a.C. circa ripresero il potere e il nome di Messana per la città.1 punto
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"non si possano fare nomi" o " non si voglia che vengano fatti" per quieto vivere?1 punto
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ciao @@maxxi. le foto non sono un granche'. da quel che vedo sicuramente buona e come conservazione non andrei oltre il bb. saluti1 punto
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Lo farò al più presto, disturbo se continuo a postare monete? mi fa piacere condividere la collezione lasciatami da mio zio con degli appassionati.1 punto
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E' proprio "sana"!....Ecco perché è gradevole.. Questo dimostra che il grado di conservazione attribuito, a volte, passa in secondo piano davanti alla qualità dell'esemplare... Ci son dei Fdc talmente "massacrati" che sono quasi sgradevoli.....e dei BB così sani che ti fan venir voglia di comprarli in due secondi!! A me è capitato quest'estate, con un 5 cent di VE2 proprio in BB+,....talmente "sano", che mi ha subito conquistato!....1 punto
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Nel corso degli ultimi mesi il catalogo delle medaglie papali si è arricchito di una fantastica raccolta di medaglie papali di grande qualità e rarità. Ritengo si tratti di una delle collezioni private più importanti al mondo (Raccolta Ildebrando) che ho avuto la fortuna, l'onore e il piacere di vedere e fotografare. Per ora sono state postate solo le fotografie relative alle medaglie Papali in argento. Ma sono presenti anche molte medaglie inedite che posterò anche qui in seguito per evidenziarne l'interesse storico ed artistico. Proseguirò l'inserimento delle immagini in catalogo nel corso dei prossimi mesi.1 punto
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Ciao Renzo grazie per le spiegazioni Chiedevo cortesemente se era possibile inserire nel catalogo le due medaglie ? per quelle inedite so che non ce la scheda ma per il CM 4 vi segnalo che e stata saltata la scheda da CM 3 a CM 5 di solito come faccio da alcuni anni le inserisco da solo ma se non ce la scheda mi rivolgo a voi .Voglio chiedervi se secondo voi si esce fuori tema se insieme alle medaglie unisco delle scatolette porta rosari ? invio alcuni esempi cordiali saluti Angelo1 punto
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Ciao , non mi sembra che nei due primi esemplari in foto , molto simili , indossi una "corazza" , bensi' pare piu' un abito pesante con spalline , prova ne e' che si vede molto bene sul collo la collana , che nel caso di una corazza non avrebbe avuto spazio ; esemplari coniati durante un inverno in Germania ?1 punto
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Si sono false e sembrano fuse e non coniate! I pesi delle monete a cui si ispirano sono completamente errati. Il primo é un denario coniato ad Emesa da Settimio Severo e dovrebbe pesare sui 3,7/3,8 g. (non 7 g.) Il secondo é un tetradramma di Lentini per celebrare la vittoria sui Cartaginesi (leone sottostante) e dovrebbe pesare sui 17/18 g. Probabilmente hai invertito i pesi, ma comunque appaiono fuse e non coniate!1 punto
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L'essere della NIP, non purifica affatto...semmai è una aggravante morale in queste situazioni, visto che c'è uno statuto ,in cui si stigmatizzano questi comportamenti, e che ci si impegna a rispettarlo all'atto dell'ammissione...ecco perché vorrei che queste situazioni fossero portate a conoscenza dell'associazione.1 punto
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Posso capire tutto e poco mi stupisce in genere; un personaggio che lavora in un negozio di numismatica e lasci cadere in terra una moneta mi lascia basito però.1 punto
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Israele 100 Pruta 1955 Francia 100 Franchi 1955 Indonesia 25 Sen 19551 punto
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9 ottobre 2010-2015 Riprendo questa discussione di due anni fa per ricordare ancora una volta Mario Traina, oggi, nel quinto anniversario della sua scomparsa. Se fosse stato ancora fra noi, sicuramente gli avrebbe fatto piacere vedere nei giorni scorsi a Taormina l'assegnazione dei premi a favore dei giovani da parte dell'Accademia di Studi Numismatici (della quale era fondatore, era stato Presidente e poi Presidente onorario). Dal suo editoriale della rubrica Dritto e Rovescio del n. 50, febbraio 1994, di Cronaca Numismatica: «Si ridia vita e linfa vitale ai premi. Non occorrono assegni, medaglie d'oro, bastano e avanzano una targa, un diploma, un libro. E si premino non i matusa, gli studiosi già noti e affermati che, tra l'altro, non hanno bisogno di questi riconoscimenti. Si punti sui giovani, si premino i giovani, sono loro che vanno aiutati, spronati, sollecitati a dare il meglio di sé in un impegno non facile e reso ancora più difficile dal disinteresse generale o quasi. [...] Se vogliamo veramente che la numismatica abbia un futuro, cominciamo a pensare seriamente a passare il nostro testimone a mani, menti e cuore più giovani ma non per questo meno preparati.». Sempre rimanendo a quanto ci è stato raccontato di Taormina, sono sicuro allora che gli avrebbe fatto un gran piacere vedere sul palco del Congresso Mondiale alcuni giovani che hanno mosso i loro primi passi su questo forum e che con impegno e dedizione personali - ma anche grazie alle iniziative loro dedicate, agli stimoli, agli incoraggiamenti e soprattutto alla fiducia qui ricevuti - si stanno facendo strada.1 punto
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25 Schilling 1955 Austria National Theater1 punto
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Questi grandi mammiferi , oltre ad altri animali , pascolavano per la foresta che circondava il lago, dove un lontanissimo giorno sarebbe sorto il Colosseo , qui gli animali si recavano per abbeverarsi . 2.2 Giacimento di via dei Fori Imperiali - area del Tempio di Venere e Roma e area della chiesa Luca e Martina. Gli scavi di via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali consentirono il ritrovamento di vari esemplari di Elephas antiquus (De Angelis D’Ossat, 1932; Maccagno 1962). La difesa sinistra conservata presso L’IISS Leonardo da Vinci proviene, quasi sicuramente, dal cranio ritrovato durante gli scavi del 1932, descritta analiticamente da De Angelis D'Ossat(1932). Vari dati confermano questa tesi: la morfologia, la lunghezza esterna dall’alveolo all'apice (2450mm) ed il diametro all'altezza del mascellare ( 200 mm circa), così come lo stato di conservazione, corrispondono esattamente alle misure ed alla descrizione date da De Angelis D’Ossat. Nella foto scattata, all'epoca del ritrovamento compare anche il cranio, che dovrebbe essere conservato presso i Musei Capitolini (Maccagno 1962), anche se non si può escludere che sia andato perduto, visto che lo stesso De Angelis ne sottolineava l'estrema fragilità. Anche la difesa è fratturata e si nota il maldestro tentativo di ricostruirla utilizzando addirittura il cemento comune. Questo ben si accorda con le osservazione del De Angelis D'Ossat secondo le quali la difesa, dopo un primo sommario consolidamento in loco, - fu tempestivamente rimossa e portata, - dal dott. Clini, all'Antiquarium Comunale-( rione Celio nei pressi di S. Gregorio) dove veniva depositato il materiale archeologico minore.Nessuna difesa risulta però presente tra il materiale fossile dell’Antiquarium, attualmente custodito al Museo della Civiltà Romana . Allo stesso ritrovamento è da attribuire anche una mandibola che porta in funzione gli ultimi molari e risponde all’iconografia e alla descrizione del De Angelis D'Ossat. Per altri resti (acetabolo ed alcuni molari di Elephas antiquus) si può ipotizzare la provenienza -dai depositi fluvio lacustri, sovrastanti il vulcanico, che affiorano lungo il fianco occidentale della chiesa di Luca e Martina a ridosso del Campidoglio. Va infine sottolineato che in Istituto sono conservati, oltre ai resti di Elephas antiquus, reperti di Bos primigenius e di Cervus elaphus, anch’essi ritrovati durante gli scavi della via dei Fori Imperiali . Altre informazioni in merito : http://www.meteoweb.eu/2014/03/roma-ed-il-suo-il-passato-preistorico-dai-resti-di-elefante-ai-crani-delluomo-di-neanderthal/269200/1 punto
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Partecipo a questa discussione con i miei esemplari da 5 e 10 centesimi 1929 della Città del Vaticano, appena istituita...1 punto
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Foto 17 la spianata dove sorgeva l'agorà Foto 18 il lato posteriore del teatro, in quanto lo stesso non sorgeva come la maggior parte dei teatri greci addossata al fianco di una collina ma era costruito singolarmente un po' come il colosseo. Foto 19 e 20 la tomba di Bellerofonte, vi posto queste foto fatte dal lato opposto della stessa per visualizzarla meglio anche se sono entrato nella stessa, molto bella con vari fregi al suo interno. Con queste ho finito la mia sintesi di Tlos anche se ho fatto parecchie altre foto, ma spero di aver sintetizzato al meglio il sito. Silvio1 punto
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Avete visto nel post di apertura l’ultimo saluto ai lettori. Il primo editoriale (o Dritto e Rovescio), pubblicato sul numero 1 di CN, si intitolava invece Dov’è la Biblioteca del Re? In quel pezzo, con lo stile graffiante che gli era consueto, si scagliò contro la dispersione dell’importante biblioteca numismatica appartenuta a Vittorio Emanuele III, deprecandone lo smembramento, confermato dalla periodica comparsa in aste o su bancarelle (anche all’estero) di volumi che un tempo ne facevano parte. Coerente con questa impostazione di fondo, secondo la quale le biblioteche private, quando di una certa importanza, non andrebbero disperse, Traina ha disposto che la propria fosse donata al Museo Civico Archeologico di Bologna, a disposizione dei cultori di numismatica, così come lo era stata quando lui era in vita e apriva le porte di casa sua a chi glielo chiedeva. E qui sul forum c’è chi può testimoniarlo. Circa un anno dopo la sua morte – era il 19 novembre 2011 – una cerimonia presso lo stesso Museo sanciva il completamento del trasferimento dei volumi e la loro sistemazione in uno spazio adeguato, rispettando tra l’altro, nel limite del possibile, la collocazione originaria che volumi e periodici avevano in casa Traina (mi risulta ad esempio che siano state prese delle foto degli scaffali prima del trasferimento). Qui potete vedere due foto scattate quel giorno e anche una del fratello, il prof. Alfonso Traina, insigne latinista e suo collaboratore per la stesura dell’importante volume Il linguaggio delle monete, intervenuto alla cerimonia presso il Museo. (Segue)1 punto
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