Vai al contenuto

Classifica

  1. adolfos

    adolfos

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      3119


  2. nando12

    nando12

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      14636


  3. Mirko8710

    Mirko8710

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      10534


  4. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      23854


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/16/15 in tutte le aree

  1. Buonasera per chi fosse interessato alla monetazione di Cola di Rienzo ho caricato in academia.edu un mio recente contributo riguardo all'argomento. https://www.academia.edu/16863451/Cola_di_Rienzo_e_monete_durante_il_Buono_Stato_ buona lettura e grazie per l'attenzione cari saluti a tutti
    11 punti
  2. 4 punti
  3. Per tutti i curiosi....10 euro
    3 punti
  4. Appena conclusa l'asta INUMIS Mail Bid Sale 30, segnalo il lotto 726. Si tratta di un gigliato di Roberto d'Angiò , con i leoni che "sputano fiamme" ... Mai vista in precedenza.... è inedito? Qualcuno sa aggiungere notizie in merito?
    3 punti
  5. 1957 BAILIWICK of JERSEY Elisabetta II nominale: 1/4 di scellino (3 pence) lega nichel-ottone
    3 punti
  6. Ciao @@eliodoro, l'immagine la trovi su Wikipedia ma quella tedesca, digitando "Amandus antoninian", preso da The Numismatic Chronicle 1944, ex collezione Evans, ora all'Ashmolean Musem di Oxford. Come gli altri due pezzi citati dal Ric è estremamente dubbio, ma non un falso con sicurezza... Sempre del periodo ricordo anche Eliano e Lolliano, le cui poche monete sembrano essere o false o mal lette... Invece citerei Junia Donata (???), la presunta moglie di Postumo per una possibile rappresentazione in un aureo estremamente raro assiemi ai due figli (?). Qui sotto trovi la foto di uno dei pochissimi esemplari tratto dalla NAC 2009. Rispetto alle possibili classificazioni dei tempi andati si è preferito in tempi recenti dare una interpretazione, perlomeno curiosa, di una rappresentazione di tre (!) busti del sole. Invece, mi sembra di vedere che i tre ritratti del sole siano differenti, i due laterali sembrano proprio giovinetti e la centrale forse una donna adulta (?) vedendo anche che la testa è più grande (in altezza) rispetto alle altre due e con espressione più severa ... Mi ricorda anche da vicino la composizione degli aurei di Settimio Severo con al rovescio Giulia Domna tra i due figli Caracalla e Geta... Quanto alla scala delle rarità mi sembra decisamente troppo severa, soprattutto per i gradi da R3 a R : la maggior parte di pezzi decisamente rari finirebbe inevitabilmente nell'ultima categoria... Un salutone, Enrico
    3 punti
  7. Il catalogo per come lo sto improntando si prefigge di essere completo prima o poi... :lol: A breve, molto breve, parto con i Flavi. Poi magari inizierò a mettere qualche imperatore più raro per coprire un arco temporale più vasto... :) lasciando indietro gli adottivi che hanno migliaia di monete disponibili. Direi, invece, che se riusciamo a completare una buona volta questo file potremo piazzarlo in cima a questa sezione e saremmo di conseguenza l'unico sito al mondo che comprende tutti i nominativi dell'impero romano.
    3 punti
  8. Ottimo Mario Mi fa piacere che si percorra questa strada di unione e gemellaggio tra Circoli che ti suggerivo e spronavo a percorrere quando ne parlammo insieme parecchio tenpo fa. C'e' piu' vantaggio ad unire e mettersi insieme che a restare isolati . Per la biblioteca ( del Circolo Partenopeo ?) a Napoli annuncio gia' adesso che se si realizzera' ilCircolo Numismatico Ticinese - che ha appena ricevuto il graditissimo omaggio dei Bollettini grazie al gentile interessamento di Francesco77 - mettera' a disposizione dei volumi delle sue pubblicazioni e doppioni gratuitamente.
    3 punti
  9. No no ....io (e con me altri) mi diverto e basta, a guardare quello che scovate o magari a notare qualche particolare, ... voi, sempre divertendovi, avete preso una strada promettente. Considera bene quante particolarità e novità avete scovato. Considera quante incertezze ci sono in quella tipologia che ad un profano può sembrare statica nel tempo, in cui cambia solo il nome del doge. Continuate continuate .... ma tirate qualche somma, e cominciate a considerare un aggiornamento del Papadopoli.
    3 punti
  10. acquistato al mercatino domenicale qualche settimana fa...che ne pensate?
    2 punti
  11. Ciao Marco, se vuoi approfondire non solo i loro pontificati ma anche i conclavi che li portarono al soglio pontificio ti posso suggerire Storia delle elezioni pontificie di A. M. Piazzoni. Per quanto riguarda la doppia di Innocenzo IX, conosciuta in soli due esemplari, ecco le immagini sulle tavole del Muntoni:
    2 punti
  12. Ciao, il RIC combacia. Assomiglia al 275 ma la differenza sta nel busto (D2 left vs. D3 left). Il RIC 274 è dato dal Clooke-Toone "scarce" con 7 esemplari nei quattro hoard di riferimento. Per consolazione, il RIC 275 è dato "CC" ovvero molto comune, con centinaia di esemplari negli stessi hoard. Bella monetina, comunque. Ciao Illyricum ;)
    2 punti
  13. Ciao, non è un Cavallo ma ci sei andato vicino...si tratta di un 3 Cavalli di Filippo IV http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/6 Credo sia impossibile risalire alla data anche se è al 99,9999% un 1625 Ciao
    2 punti
  14. Un valore d'acquisto più che altro, e non un valore imperativo di catalogo fine a se stesso. Diciamo che arriverei a 15/20 per il 50 lire qualora la banconota sia, si usata come si evince in foto, ma integra (senza tagli o rotture), anche se quel quarto di riquadro sul retro di color marroncino è un chiaro segno di stiratura diretta sulla carta. E max 8/10 euro per il 100 lire, c'e' molto di più di un semplice tratto di penna.
    2 punti
  15. Ciao @antoR @@aleale e @@Dave95 saranno muniti di cartellino del forum e delle lettere credenziali in qualità di Ambasciatori plenipotenziari di "Quelli del Cordusio" :hi: :rofl: :rofl: :rofl: luciano
    2 punti
  16. @@redjack1969, le banconote risultano abbastanza compromesse, comunque a parer mio direi tra i 10/12 euro cadauna.
    2 punti
  17. Grande e spettacolare MEDAGLIA DA CULLA in vera filigrana d'argento D/ SALVATOR MUNDI R/ S. CAROLVS BORROMEO CARDINALE Argento, mm. 95 in larghezza
    2 punti
  18. Buona giornata Magari avessimo, tutti noi, tempo per dedicarsi ad un lavoro di questo tipo. Credo che un lusso di questo tipo, oggi, se lo possano permettere poche persone. In ogni caso sarebbe un lavoro a più mani, perchè gli "attori" di queste ricerche, che hanno per il momento interessato i grossi di 3 Dogi (Antonio Venier, Giovanni Soranzo e Lorenzo Tiepolo) sono più d'uno, ciascuno con la propria sapienza e le proprie capacità (non solo numismatiche) ed il collante è il forum. Certamente c'è la consapevolezza che quello che stiamo facendo, può portare a risultati importanti; ma è fatto nei ritagli di tempo e con leggerezza. I risultati, comunque, sono sotto gli occhi di tutti. saluti luciano
    2 punti
  19. il mio parere: Tiberius, zecca di Roma TI CAESAR AVGVST F IMPERAT V PONTIFEX TRIBVN POTEST ATE XII saluti, njk
    2 punti
  20. Quando ho avviato questa discussione sono stato un pò vago e non ho neanche usato termini molto appropriato (come la "pressofusione"), ma la mia intenzione era quella di individuare falsi che hanno fatto all'epoca un certo clamore, sia per l'importanza delle monete falsificate sia per una qualità che poteva avere confuso qualche esperto dell'epoca. Ovviamente non è facile illustrare ed evidenziare simili falsi del passato e ancora più difficile è individuare i possibili autori di simili falsi. Paradossalmente sappiamo più di alcuni falsari del XIX secolo che di quelli del XX secolo, anche di quelli che hanno comunque cessato l'attività o per l'età o per la sopravvenuta morte. Quindi raccomanderei di non divagare troppo e di rimanere nel tema, evitando toni polemici. Per esaurire le osservazioni relative al tetradramma nel post # 1, sicuramente adesso è più facile avere, anche dalla foto, dei dubbi (che poi si esauriscono di fronte all'esame in vivo). Si tratta, a quanto mi raccontava la compianta Hurter, che era appunto uno dei primi tentativi effettuati con la pressa e con alcune innovazioni sul tondello. Purtroppo non mi ricordo tutte le sue parole, soprattutto sui dettagli tecnici, ma mi rimase impressa una sua battuta relativa al possibile autore, che ella reputava essere di un giovane emergente nel settore siceliota (e che sarebbe poi l'autore del famoso tetradramma falso di Naxos apparso in un'asta Gorny, con grandi polemiche e spero di riuscire a raccontare anche questo episodio). Una cosa è certa, la moneta di Pirro fu coniata con una pressa (e non con originale battitura a mano). I due lati della moneta sono leggermente concavi, una caratteristica spesso incontrata nei tetradrammi coniati con la pressa. Ancora non riesco a capire l'effettiva tecnica, che sembra sia stata eseguita in due tempi. In particolare, mi ha colpito come le numerose sottili spaccature siano molto più visibili al rovescio rispetto al diritto. Se la moneta fosse stata realizzata a pressa, con un metallo non correttamente riscaldato, si vedrebbero le spaccature in tutte e due i lati. Dall'immagine ho il sospetto che la moneta sia stata fusa o pressofusa e poi in un secondo momento, con il metallo caldo ma non abbastanza, è stata applicata una forza costante e ben centrata al rovescio, con il diritto in appoggio, provocando le fessurazioni nel metallo soprattutto al rovescio. Dalle ore 4 alle ore 10 al rovescio si nota uno spiattellamento al margine, in corrispondenza delle crepe, probabilmente causato dal piano che ha applicato la forza. In altre parole, sembra che prima sia stato realizzato il flan completo di figure, con una buona fusione, che poi è stato sottoposto a una pressa, con maggiore cura di proteggere il diritto, realizzando le fessurazioni sul rovescio, ossia sul lato che ha subito la maggiore pressione. In ogni caso non si tratta assolutamente di un falso ottocentesco, con buona pace di Boehringer.... Avevo pure accennato all'utilità di conoscere l'attività di alcuni dei maggiori falsari siciliani del passato (quelli attuali li lasciamo ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza e possiamo solo avvertire i collezionisti della possibile falsità di un nuovo esemplare in asta) e sono convinto che alcuni dei loro prodotti sono finiti nei musei, specialmente stranieri. Mi fu riferito come uno di questi maggiori falsari, pare Lauricella, fece un viaggio a Londra in compagnia di un amico, credo negli anni '50 e si divertì a indicare all'amico alcuni dei suoi prodotti che figuravano nella raccolta del British Museum (e non si trattava delle solite copie ricavate dai famigerati elettrotipi di monete custodite nel medagliere inglese). Sono aneddoti che però ormai fanno parte della storia numismatica e quindi sarebbe interessante riuscire a riconoscere esemplari importanti che poi sono stati considerati (almeno molto probabilmente) come dei falsi. Purtroppo non sono riuscito a riconoscere alcun prodotto di Lauricella. Invece dai miei vecchia archivi ho trovato un esempio di emilitra di Lipari, che fu riconosciuto dall'esperto commerciante Cirino d Catania come tipico prodotto di un bravo falsario degli anni '60-70, un certo Prudente, piuttisto abile nelle patinature e che si era specializzato negli importanti bronzi sicelioti, fino ad allora piuttosto trascurati dai falsari: Emilitra di Lipari, g. 47,29 Lo stesso falsario Prudente oppure più probabilmente un suo epigono che aveva ereditato sue matrici false fabbricò anche altre copie molto simili, che sono finite nel sito di forgerynetwork: peso ? venduto da CNG 85, lotto 207 g. 39,97 Sono tutte copie fuse.... Invece per l'argento, in quegli anni era attivo un altro falsario, di nome Landolina, del quale ho trovato un solo esempio, una dracma di Siracusa: Dracma di Siracusa, g. 7,75 diam. 21 mm Purtroppo le foto sono molto modeste, essendo riprese più di venti anni fa, con scarsa dimestichezza nella tecnica fotografica. Un altro ottimo settore da approfondire è quello degli incusi magnogreci, con vecchi esemplari che ancora sono citati nei testi numismatici, ma dei quali esistono forti sospetti di falsità.
    2 punti
  21. 2 punti
  22. ______________ 1957 Messico Vi è raffigurato Cuauhtemoc (1496-1525) l'ultimo sovrano azteco. 50 Centavos - Bronzo
    2 punti
  23. Molto espressivo, ma un pò troppo restaurato e non dovrebbe figurare sulla copertina di un volume che ha pretese scientifiche ed è meglio la foto di un esemplare più "normale".
    2 punti
  24. E' un libro molto interessante. L'autore è un sostenitore accanito della teoria tradizionale, anzi, ultra tradizionale e porta indietro le monete fuse e i quadrilateri a tempi arcaici, tipo quelli dei re di Roma e così via. Le sue argomentazioni sono interessanti e convincenti, ma basate solo su ragionamenti storici, personalissimi, nessun ritrovamento ovviamente può confermare la sua cronologia. Io lo trovo gradevole, controtendenza in un'epoca di teorie ribassiste dove, se potessero, gli autori angolsassoni l'aes grave lo attribuirebbero a Vitellio o a Nerone.
    2 punti
  25. Ok...un'ipotesi di bozza era questa @@Poemenius, mi potresti dire la fonte di Basilisco e Marco? @@vitellio mi potresti dire la fonte di Amando? Grazie ad entrambi chi mi vuole dare una mano per integrare e migliorare il catalogo, gli passo il file word tramite mail bozza 1.pdf
    2 punti
  26. Mi ricollego al post per aggiungere qualche informazione sugli scudi che si sono succeduti al rovescio delle nostre amate sovrane. Come precedentemente scritto dall’amico Bizerba, l’incisore francese Johann Baptiste Merlen, già assistente di Pistrucci nel disegno dei tipi precedenti , disegna il primo scudo comparso sulla sovrana nel 1825. Lo stesso scudo riadattato viene coniato anche sulle sterline d’oro di Guglielmo IV fra il 1830 ed il 1837. Con l’ascesa al trono di Vittoria, Merlen è incaricato di ridisegnare lo stemma. Viene tolto lo stemmino centrale coronato di Hannover. Infatti la regina, in quanto donna, non poteva succedere nei domini tedeschi del regno. Traggo un passo della legge da Wikipedia… Il diritto successorio nella Lex Salica Attualmente la Lex Salica è ricordata soprattutto per le conseguenze che ha avuto in alcune dispute sulla discendenza delle famiglie reali. Il titolo 59.5 recita infatti: (LA) « De terra vero nulla (salica) in muliere hereditas non pertinebit, sed ad virilem sexum qui fratres fuerint tota terra pertineat. » (IT) « Nessuna terra (salica) può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi. » (Lex Salica) In sostanza prevede che le figlie non possano ereditare "le terre saliche" (ma non sono escluse da altri beni, compresi territori non appartenenti a quella regione). Tale disposizione (dopo essere stata dimenticata per secoli) fu utilizzata anacronisticamente durante dispute per varie successioni al trono a partire dal XIV secolo, come argomento contrario alla discendenza femminile nelle case regnanti. Per chi desideri approfondire allego il link https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_salica Incuriosito dalle vicende del Regno di Hannover ho cercato qualche informazione sempre su Wikipedia. L'Hannover fu un regno indipendente dal 1814 al 1866 e una provincia della Prussia dal 1866 al 1946, era originariamente chiamato Principato di Calenberg, che era una suddivisione del Ducato di Brunswick-Lüneburg. Il Principato di Calenberg esistette dal 1432 fino al 1803. Nel 1803 l'Elettorato venne occupato dalla Francia, che governò su di esso in varie forme per i dieci anni seguenti. A partire dal 1807, il territorio hannoveriano fece parte del Regno di Vestfalia. L'esercito hannoveriano venne disciolto, ma molti degli ufficiali e dei soldati andarono in Inghilterra, dove formarono la Legione Tedesca del Re. Questo fu l'unico esercito tedesco a combattere contro la Francia durante le guerre Napoleoniche. Esso giocò un ruolo importante nella Battaglia di Waterloo. Nel 1813 l'Elettorato venne ripristinato, e nell'ottobre del 1814, durante il Congresso di Vienna, divenne il Regno di Hannover, allo scopo di mettere Giorgio III del Regno Unito sullo stesso piano dell'arrogante Re del Württemberg, per quanto riguarda gli affari tedeschi. Il Congresso di Vienna stabilì uno scambio territoriale tra Hannover e la Prussia, nel quale il primo aumentò sostanzialmente le sue dimensioni. Hannover ottenne il Vescovato di Hildesheim, la Frisia Orientale, la Bassa Contea di Lingen e la parte settentrionale del Vescovato di Münster. Al tempo stesso perse le parti del Ducato di Lauenburg ad est dell'Elba e diverse piccole exclavi ad est. L'unione personale con il Regno Unito terminò nel 1837, con l'ascesa al trono della Regina Vittoria, poiché le leggi di successione (Legge salica) di Hannover impedivano che una donna ereditasse il titolo se esisteva un qualsiasi erede maschio (nel Regno Unito un uomo ha la precedenza solo sulle sue sorelle). Con la Guerra Austro-Prussiana del 1866, Hannover venne annesso al Regno di Prussia e divenne la Provincia di Hannover. Curiosamente….. Dopo che l'unione personale con la Gran Bretagna finì nel 1837, gli Hannover tennero lo stendardo e lo stemma britannico, introducendo soltanto una nuova corona. In effetti alla morte di Guglielmo IV avvenuta il 20 Giugno 1837 al trono di Hannover succedette suo fratello Ernesto Augusto I di Hannover e nel 1851 il figlio di quest’ultimo Giorgio V di Hannover che governò fino al 1866 quando perse i suoi territori a causa dell’annessione da parte della Prussia dopo la guerra austro-prussiana. Tornando al nuovo disegno di Merlen : Esso è presente sulle monete tipo “giovane e stemma” emesse dall’ascesa al trono di Vittoria fino al 1887 in piu di 200 milioni di pezzi (fonte nostro catalogo). Purtroppo non sono riuscito a trovare in internet informazioni su Merlen, spero che qualcuno possa venirmi in aiuto. Lo scudo riapparirà solo un secolo più tardi disegnato da Bernard R. Sindall nel tipo “monarca in trono” del 1989 e successivamente nel 2002 (“diadema anziana e scudo coronato”), esempi già ammirati nei post precedenti. Una buona serata. E.
    2 punti
  27. @@dabbene il collare alla spagnola era segno di appartenenza a un potere? Milano che è proprio la tua monetazione era dal 500 che venivano coniate così? allego foto del granduca successivo con il collare alla Spagnola Ferdinando II Medici 1635 R3 :silly: :silly: :bash:
    2 punti
  28. Nella collezione anche molte monete romane :) Ecco dove sono finiti molti degli aurei romani acquistati dai russi in asta negli ultimi anni.... Almeno potremo rivederli ;) Un grazie al magnate russo presidente della Lukoil :D Il museo infatti non è altro che l'esposizione della sua collezione privata.... http://it.rbth.com/in_breve/2015/10/09/apre-a-mosca-il-museo-della-numismatica_481441
    1 punto
  29. Dalle nuove immagini del contorno appare evidentemente una rottura antica, forse coeva, ma non penso derivante dal tondello già mancante di una parte prima della coniazione, sarebbe meno spigoloso il taglio che ne risulta. Rimane plausibile la tua ipotesi "3", di un tondello mal realizzato, non perfettamente amalgamato, che si "disgregato" con la circolazione, anche in epoca prossima alla coniazione. E' comunque strano che il resto del tondello sia privo di altri difetti simili, indizi che ci avrebbero dato maggiori certezze... Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  30. Caro Papillon hai perfettamente ragione, le monete andrebbero rispedite indietro per la sostituzione in quanto non conformi per qualità di conio ad un un'emissione per collezionisti. Però se si tiene conto dei costi postali per la restituzione e il rischio concreto di ricevere un'altra moneta in condizione forse peggiori, non so se ne vale realmente la pena. L'unica soluzione secondo me è quella di non acquistare più alla fonte. Tanto ormai i prezzi sono molti concorrenziali e acquistando le monete presso negozi del settore o a qualche convegno c'è la possibilità di verificare la qualità del conio.
    1 punto
  31. Bella moneta.Faresti cambio con la mia? :hi: :D
    1 punto
  32. Medaglia molto suggestiva, e ancor più ricca di dettagli. A partire dallo stemma sul timpano frontale, nitidamente visibile: Uno stemma molto particolare, che merita due parole e una foto. A parole, è "solo" lo stemma civico di Piacenza, realizzato a bassorilievo in pietra morbida, oggi parzialmente dilavato dal tempo. Ma, soprattutto, nato nel 1804 assieme all'intero teatro. In piena epoca napoleonica. E infatto è la versione dello stemma di Piacenza modificato da Napoleone. Uno dei pochissimi esempi di stemma napoleonico materialmente sopravvissuto in Italia. Forse, l'unico rimasto a Piacenza. Eccolo:
    1 punto
  33. Georges Le Rider Le Monnayage d’argent et d’or de Philippe II frappé en Macédoine de 359 à 294, 1977 apollonia
    1 punto
  34. CNG 320, Lot: 49. KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Tetradrachm (23mm, 14.26 g, 12h). Amphipolis mint. Struck under Polyperchon, circa 318-317 BC. Laureate head of Zeus right / Rider on horseback right, holding palm and reins; TE monogram below, Λ below raised foreleg. Le Rider pl. 45, 15-6; SNG ANS 643-9. VF. apollonia
    1 punto
  35. Altra piccola informazione è che nella collezione di Banca Carige, sul libro "Patrimonio artistico di Banca Carige" a pag. 382, che credo sia la più completa pubblicata, questo tipo non c'è anche se ci sono molti pesi simili.
    1 punto
  36. Caro @@matteo95, visto che non hai ancora ricevuto risposta, vado avanti io: il denaro fa parte sicuramente del mio gruppo IV. Per decidere del sottogruppo bisognerebbe verificare una cosa, ovvero: ha il punto sotto il castello/ imago civitatis? Dalla foto mi pare di vederlo (un poco decentrato rispetto alla base sopra, come ogni tanto accade), anche se non in modo chiarissimo. Tu che possiedi il pezzo cosa ne dici? Un caro saluto MB
    1 punto
  37. Se fosse possibile una foto più piccola... :D Scherzi a parte. Già i Denari di Caligola sono da prendere al microscopio...con queste fotografie si può dire veramente poco. :(
    1 punto
  38. Solita scuola di "restauro". Concordo con acraf, su un testo come questo in uscita ci deve essere una moneta il più naturale possibile. Non dimentichiamo l'importanza di una moneta su una copertina di un volume e del messaggio che può dare, sia ai più esperti, sia a chi è alle prime armi. Skuby
    1 punto
  39. propongo come editor del C.N.G.V. (corpus nummorum grossorum venetorum) @@417sonia Un'opera che anche se non ancora uscita gli frulla nella testa... :hi:
    1 punto
  40. Vi chiederete: perché ricorre in tanti luoghi diversi la cifra OL? La spiegazione risiede nel gusto dei Greci per gli enigmi e gli indovinelli: scrivevano un monogramma che, se considerato composto di cifre, esprimeva un numero; se invece si considerava composto di lettere, omaggiava Zeus. Infatti, le lettere OL , rimandano al genitivo di OLUMPIOS (OLYMPIOS), “Olimpio”, l’aggettivo con cui si designava il padre degli dei, per cui l’espressione risultante è “(moneta) di Zeus Olimpio”. Oltre a questo, ho rintracciato tanti altri esempi di giochetti del genere…
    1 punto
  41. Grazie della interessante spiegazione dizzeta....... mi sfuggiva proprio questo evento storico. La porta Orobica è gentile concessione del correttore automatico....... :-D :-D
    1 punto
  42. Molto carino! Merita certamente una fotografia migliore... La moneta è la RIC 291 come scritto, in quanto fa parte della prima serie coniata a Roma con legenda ridotta: IMP SER GALBA - AVG TR P. Probabilmente il ritratto non canonico è da attribuirsi ad un incisore frettoloso, in quanto non esistono CERES coniate a Lione né tantomeno a Tarraco (comunque entrambe riconoscibili per evidenze stilistiche). La spezzatura o comunque la posizione della legenda è del tutto ininfluente in quanto visto il numero di conii di Galba qualcosina ogni tanto cambiava...ed essendo già rari di per se i medi bronzi, trovarne simili è complesso. Bella e rara moneta, complimenti!
    1 punto
  43. Appunto ho pensato la stessa cosa anch'io. Perchè se così fosse direi che siamo più vicini a qFDS. ;)
    1 punto
  44. Le tirature basse non sono date dalla "voglia di business" ma dal fatto che con le nuove regole quando capita l'emissione comune, molte nazioni emettono 3 cc in un anno, quindi il contingente è da distribuire su 3 emissioni. Bei tempi quando era un'emissione sola all'anno, almeno per il portafoglio!
    1 punto
  45. Ciao a tutti, Mi chiamo Gabriele Lepri e sono l’autore di questi due primi volumi della collana. Approfitto di questo post per rispondere a tutti i (legittimi) dubbi che avete sollevato in questa discussione. Il progetto l’ho iniziato molti anni fa e ho portato avanti gli studi e le ricerche di tutta la prima parte dell’impero (I-III secolo); ora che ho pubblicato questi due volumi mi dedico a concludere altri due volumi dedicati al I secolo che vedranno la stampa verosimilmente il prossimo anno; mi preme di dirvi che oltre al catalogo ho cercato di fornire al lettore un testo approfondito per ogni imperatore\imperatrice ricco di connessioni con le altre tematiche dell’antichità che rientrano nel mondo delle nostre care monete. Per quanto riguarda gli altri periodi dell’impero (dalla metà del II secolo in poi) ho già iniziato a raccogliere e studiare molte pubblicazioni in modo da avere già delle fondamenta da cui partire; su questo mi preme dire che per il II e III secolo già sono a buon punto, mentre per il IV e V ci vorrà del tempo. L'opera, se avrà un certo seguito, sarà più facile portarla avanti e spero anche di trovare al più presto persone competenti e appassionate alla monetazione romana che collaborino con me a questo progetto, in modo tale da poter accorciare gli eventuali lunghi tempi che occorrono. So bene che questo lavoro è molto lungo e “faticoso”, ma se non avessi iniziato non avrei mai saputo della buona o meno riuscita! :) Non nego che ci saranno alcuni errori e sviste, ho cercato di fare del mio meglio! Se avete domande o dubbi sono a disposizione per rispondere! ;)
    1 punto
  46. Aggiungo l'ultimo acquisto RICORDO D'OROPA. Medaglia d'argento realizzata con due lamierini accoppiati e saldati. Argento, mm. 27x32
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.