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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/19/15 in tutte le aree
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Fatto grave. Che poi sia stato commesso nella mia città mi fa inca...re ancora di più. Mi sento però di dire due cose, che prescindono dal caso concreto sul quale non mi esprimo stante la mancata conoscenza diretta dei fatti: 1. concordo in generale con @@rorey36: la prudenza è la prima arma di difesa; 2. si parla spesso di armi... un consiglio: lasciatele usare alle Forze dell'Ordine, a chi ne ha stretta necessità ed è capace di usarle. Che poi alcune leggi (e soprattutto l'interpretazione giurisprudenziale) siano da migliorare è un altro discorso...3 punti
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______________ 1958 India portoghese Per ben 455 anni fu una colonia portoghese (1505-1961). Era denominata *Stato portoghese dell'India*. Nel dicembre del 1961, con un intervento militare, l'India si reimpossessa del territorio. Il Portogallo ricononobbe la sovranità indiana solo nel 1975. 1 Escudo - Rame/nickel3 punti
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Qualcuno ha dato ad intendere che chi si espone come questi due sventurati ,o come la donnetta che conta i soldi sul marciapiede dopo il prelievo,se le vanno a cercare,e' un po come dire che anche una ragazza che ha subito uno stupro se l'e' cercata perche' girava in minigonna e tacchi alti.Fortunatamente io vivo in un "isola felice "nel vero senso della parola,perche sono di quelle persone ingenue che contano i soldi sul marciapiede,e sai perche?',perche' io non rapinerei mai nessuno,non stuprerei mai una donna e non scipperei mai la pensione a una vecchietta,e se qui ci si lamenta di non avere la liberta' di essere tranquilli perche in giro ci sono dei criminali impuniti, e cio che e' peggio impunibili, che fanno delle lacune legislative italiane il loro punto di forza.........beh non si parla proprio di politica ma semplicemente di cio' che e' giusto o sbagliato .3 punti
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http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/ercolano_rapina_morti/notizie/1607442.shtml La prima pietra la butto io senza peli sulla lingua: meglio due infami al camposanto che una persona onesta "inquisita"!3 punti
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Buona giornata Questo non me lo perdo :pleasantry: L'iconografia è il messaggio "principe" delle monete; è quello che il "signore" voleva che percepisse il popolo .... noi abbiamo la fortuna, a distanza di tanto tempo, di verificare se la storia è stata "compagna" delle aspettative, oppure no. saluti luciano2 punti
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Premetto che Giovanni Dandolo è il secondo doge più contraffatto/falsificato di Venezia dopo il Lorenzo Tiepolo http://www.lamoneta.it/topic/138313-giovanni-dandolo/?hl=%2Bgiovanni+%2Bdandolo al post n.19 hai inserito: 1a moneta d/ .IADANDVIO DVX W(m rovesciata)VENETI r/ IC XC segni segreti 2 croci sotto i gomiti più cerchietto piede (da te segnato come 23) Da ascrivere come contraffazione di zecca ufficiale area egea (vedi il Lunardi) 3a moneta d/ RANDVIO DVX. SMVENETI. r/ IC XC segno segreto stella (da te segnato come 22) Da ascrivere come contraffazione di zecca ufficiale area balcanica. La stella è un segno segreto di area serba. come puoi leggere nel seguente post http://www.lamoneta.it/topic/140335-imitations-of-venetian-grossi-metcalf/ al post n. 20 hai inserito: 3a foto IACOPO CONTARINI (da te segnato come 28) Inoltre la seconda moneta del post 19 non mi piace per nulla. Ma può essere un'impressione dovuta alla cattiva foto. Buona giornata a tutti.2 punti
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Beh, se leggete gli organi di stampa di oggi la notizia assume dei contorni diversi, si parla di 4 valigette che venivano scaricate dal baule, nel frattempo arrivano i due in moto, collutazione, sparatoria e furto di una sola delle quattro valigette. Mi sembra che il Cordusio sia stato marginalmente lo sfondo di un fatto di malavita organizzata e studiata, certamente portare valori in valigie è pericoloso se ti seguono....ma certo la versione iniziale riportata ieri è per me decisamente più ampia diciamo così, il che ripeto è molto grave ed entra nei fatti malavitosi che ogni giorno leggiamo e vediamo nelle nostre città e nella società.....purtroppo....ma i collezionisti come siamo noi da ciotole o poco più ....di certo non devono temere .....in quel del Cordusio....2 punti
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utilizzo sempre questa mia discussione per mostrarvi alcuni acquisti del mercatino di ieri.... 1 Peseta Spagna - Gobierno Provisional anno: 1869 zecca : Madrid tiratura: 7.000.000 peso: 5 gr diametro: 23 mm materiale : argento 835 prezzo acquisto : 4€2 punti
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Buongiorno a tutti Ho letto con interesse gli articoli del quaderno 2015/3. Complimenti a tutti gli Autori. In particolare ho molto apprezzato il contributo di @@dabbene che ripropone con sapienza un argomento sempre attuale in numismatica, ovvero significato e messaggio iconografico delle monete. Sono d'accordo con le sue analisi che, nonostante io non conosca approfonditamente la zecca di Milano, riconosco comunque validi in una tematica più ampia del discorso. Complimenti anche a @@anto R che affronta con coraggio e cognizione un soggetto numismatico che mi sta a cuore. Faccio molto affidamento su di Antonio per la prosecuzione degli studi in oggetto. Dunque, consiglio a tutti di leggere il quaderno. Cari saluti e alla prossima puntata....2 punti
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Viet Nam -1,2,5 Xu 1958 Francia - 2 Franchi 1958 Rhodesia - 1/2 Penny 19582 punti
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Prudenza ok, ma non arriviamo alla SINDROME DA RAPINA, il mercato del Cordusio non è certo il mercato del verziere. Le rapine le fanno anche al Veronafil o fuori dal negozio di numismatica più professionale. Roberto2 punti
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Eravamo lì in tanti del forum ....come sempre....brutta storia che non depone a favore di una vita serena, anche i pochi momenti spensierati ....spensierati poi non sono neanche quelli....2 punti
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Mi piacerebbe iniziare una nuova discussione sulle monete antiche del mondo orientale, seguendo lo stesso modello della discussione sulla Cina (http://www.lamoneta.it/topic/130632-monete-antiche-della-cina/), che ha riscosso un buon successo (considerando che l'argomento trattato era decisamente di nicchia). Questa volta mi piacerebbe parlare dell'India e delle sue prime monete. Come per l'altra discussione, anche questa non sarà da intendersi come un mio monologo né come la presentazione di un articolo o il frutto di una ricerca scientifica: si tratta semplicemente di qualche notizia reperita sul web corredata da foto di alcune monete. Non ho ancora a disposizione libri sul tema, perchè sono decisamente difficili da reperire in Europa e, al momento, non riesco a "raccimolare" la cifra necessaria per acquistarli direttamente dall'India. Ho però due monetine, che vi farò vedere ;) La monetazione dell’India antica è vastissima, impossibile pensare di parlare di tutta la sua produzione monetaria fino al 700 d.C. Mi limiterei soltanto alle prime monete indiane emesse in alcune regioni del Paese, in un periodo compreso tra il 600-400 a.C. (magari giusto un accenno all’Impero Maurya). Gli intervalli di tempo proposti per la datazione delle monete sono ampi, perché mancano elementi per una datazione più precisa. Proviamo ad iniziare e vediamo se ne esce qualcosa di interessante :)1 punto
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Un saluto a tutti gli amici papalisti, come avete avuto modo di evincere dal titolo vorrei oggi sottoporre alla vostra attenzione una tipologia di testone di uno dei miei papi moderni preferiti: Gregorio XIII (il bolognese Ugo Boncompagni, pontefice dal 1572 al 1585). Si tratta di una tipologia piuttosto comune, quella riportante al rovescio la Religione seduta e la frase AGGREGATA RELIGIO. Questi testoni furono coniati con al diritto il busto del pontefice a sinistra (anni X, XI e XIII di pontificato) o a destra (senza l'indicazione dell'anno di pontificato). Ho visto molti esemplari degli anni X, XI, qualcuno dell'anno XIII e di quelli senza anno. Posto un paio di pezzi presi da acsearch tanto per far vedere le differenze stilistiche tra le due tipologie... Inoltre ho notato che manca sul Muntoni una variante di conio, presente invece sul CNI e catalogata al numero 174, dove il busto ha una voluta della veste in basso a destra che spezza la legenda. Non ho trovato nessun passaggio di esemplari con questa variante, possiedo solamente la foto di questo esemplare (probabilmente razza cashmere vista la tosatura :rofl: che lo ha portato a 7,72 gr.): Attendo quindi vostre segnalazioni in merito a passaggi a me sfuggiti. Vorrei dare inoltre un piccolo spunto di riflessione...perchè secondo voi tutti gli esemplari con busto a destra hanno il busto di dimensioni maggiori rispetto a quelli con busto a sinistra? Buona giornata, Antonio1 punto
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Complimenti Mario L'ho letto tutto d'un fiato. Intrigante il dilemma della lettera M. Non è la mia monetazione e non sono particolarmente edotto, ma a "pelle" sono anch'io propenso a pensare che la M identifichi Milano, più che Maria ... C'è un contesto che ci fa scoprire quanto emergano, anche in altre aree, monete con Santi protettori di questa o quella città; una sorta di affrancamento e di rivendicazione del proprio essere città/stato autonoma. Sant'Ambrogio bastava e avanzava allo scopo di creare una identità contivisa, la Croce nell'altro lato, faceva il resto .... Riguardo al Grosso, e beh, credo che Milano non sia voluta "star fuori" da quello tsunami provocato dal Grosso veneziano, al pari di tante altre città/stato. Che fossero i SS. Gervaso e Protasio per Milano o i SS. Iovita e Faustino per Brescia o le varie altre accoppiate di personaggi, era ormai questa la strada e mi viene da pensare che, se Milano non avesse avuto i due Santi, sempre congiunti tra loro, a portata di mano, avrebbe trovato il modo di coniugare altre due figure. La butto li ... San Babila e Santa Tecla? Ma questo è un mio volo di fantasia. :pleasantry: Complimenti ancora luciano1 punto
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Ciao e benvenuto nel forum. Troverai tantissime risposte alle tue curiosita'. Ti posso intanto dire che con l'Euro caschi decisamente male. Nel senso che e' una moneta giovane che si collezione piu' per passione che per un eventuale ritorno economico. Tranne qualche rarissima moneta Commemorativa, sono ben pochi gli Euro che hanno valore discretamente alto. La moneta che hai portato ad esempio, nel suo bister potrà valere, tra qualche tempo, poco piu' del costo d'emissione. Quindi da collezionista posso darti solo un consiglio:colleziona se ti piace e prendilo come un divertimento, non come un business. Perche' di business l'Euro ne avra' ben poco (tranne rari casi come ti ho scritto sopra).1 punto
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Buona serata Concordo con @@fabry61 :good: Aggiungo che c'è un grosso doppio. Quello del post 8 non è la variante 5, ma la 19 (c'è l'anellino sotto il gomito sinistro ed il punto a lato del piede sinistro). Quello del post 18 è sempre la variante 19, quindi hai un grosso doppio :pleasantry: (il primo è migliore, non ha il doge ferito da un colpo d'ascia) Adesso devo sospendere .... poi continuo! Comunque @@pinky sono tutte belle monete :clapping: complimenti. Pensa che in una differente discussione, ci si chiedeva: "ma chi è che colleziona le monete veneziane differenti per massaro?" :rofl: Uno l'abbiamo trovato, anche se sono sicuro che relativamente ai grossi, ce ne sono molti altri. saluti luciano1 punto
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Scheda del catalogo corretta eliminando la nota tra parentesi al 4, che derivava appunto dall'interpretazione del Muntoni. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Non ho passaggi da segnalare ma un'immagine in archivio, per quanto sia sparito proprio il dettaglio che più ci interessa lo si intuisce dalla posizione del busto e delle lettere della legenda: Quanto alla dimensione dei busti, credo si tratti unicamente di una questione "tecnica", i conii all'epoca erano eseguiti a mano, uno ad uno, e le figure erano composte con dei punzoni già preparati. Busto e testa del pontefice spesso erano punzoni distinti per le monete di questa taglia, e credo sia solo per la diversa dimensione dei punzoni "DX" e "SX" che ci troviamo con busti e teste di grandezza differente sui tondelli coniati. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Buona serata Correggo il mio schemino :blum: Elenco di quelli trovati 1 - post 4/24/28/34/44/94/107/108/137 3 - post 3/2/106 6 - post 1/3/82 12 - post 5/120 13 - post 104 17 - post 44 Mancano all'appello i tipi: 2 - 4 - 5 - 7 - 8 - 9 -10 - 11 - 14 - 15 - 16 - 18 - 191 punto
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Quella oggetto della presente discussione non è affatto una medaglia da sottovalutare, per molti aspetti, che ci sia o meno il volto fi V.E.II1 punto
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Non è che non posso farlo, il problema è che se reagisci sei condannato sia penalmente che civilmente nella maggior parte dei casi, quindi, purtroppo, meglio non reagire.1 punto
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6.500 monete online, soprattutto islamiche medioevali, con foto a colori e inscrizioni lette e trascritte dalle immagini, quindi di fatto ricercabili. Un grande lavoro in collaborazione con la ANS, complimenti! A quando la stessa cosa per il museo nazionale romano? Non possiamo chiamare la ANS anche a Roma? Qui il catalogo: http://enl.numismatics.org/ Qui ulteriori informazioni sul progetto: http://numismatics.org/NewsEvents/Egypt1 punto
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Buonasera @@fabio22, concordo con lei. La mia medaglia quindi: - differisce dalla 40-2 per diametro, metallo e stemma papale al rovescio. - differisce dalla 39-2 per metallo e per firma autore sotto il busto al dritto. Sono molto simili ma non uguali. Effettivamente, quella da me postata, è una via di mezzo. Saluti. Sergio.1 punto
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Per prima cosa vorrei dare la mia solidarietà e auguri di pronta guarigione ai due collezionisti o commercianti che siano. Seconda cosa non condivido quello che scrive rorey 36, va bene la prudenza, sono il primo io ad averne ma il problema viene a monte. Avevamo un capo di stato che, con la scusa che ce lo chiede l'europa, ci ha proprinato la solita litania per anni che le carceri devono essere svuotate etc. Invece di dire 1°: che i processi devono essere più brevi, le pese devo essere certe ed eque 2°: che i cittadini non italiani debbano essere espatriati e mandati a scontare le pene nei loro paesi. Se i detenuti non italiani sono più del 70%, per svuotare le carceri basterebbe mandare questi detenuti a scontare le pene nei loro paesi. Vediamo in TV i nostri ministri degli estere a firmare accordi economici bilaterali ma mai di questo tipo. Quindi tornando al problema, pene non certe, una marea di vagabondi in giro sul territorio italiano senza arte ne parte, e quindi è normale che una volta scippino una vecchietta, una volta derubino un benzinaio o un tabaccaio, un'altra volta un numismatico. Ultima cosa condivido con voi che il convegno di Bologna è 'a rischio' ritengo il più a rischio d'Italia, succede sempre qualcosa più fuori che dentro. quel parcheggio enorme incustodito e senza varchi è un problema. speriamo che sabato non succeda niente. Comunque caro Rorey36 fornisci a me e a tutti un decalogo di prudenza per sabato che ce ne sarà bisogno.1 punto
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Questo è l'esempio lampante che è molto più utile una perizia fotografica con evidenziati i punti distintivi della moneta al posto della sigillatura con un anonimo cartellino! Anch'io ho salvato la foto, non si sa mai, magari spunta in qualche mercatino; sarebbe utile sapere dove e quando è stata rubata, @@BRUMUS1 punto
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I 4 ducati austriaci datati 1915 sono TUTTI riconii, prodotti, secondo il World Coins, tra il 1920 e il 1936. Il loro valore, a prescindere dalla conservazione, comunque mediamente alta poiché non hanno mai circolato, è quello dell'oro (450 euro, stando alla quotazione odierna del metallo, è un buon prezzo). Per quanto riguarda invece le annate precedenti (i 4 ducati di questa tipologia sono stati coniati dal 1874 al 1914) ce ne sono alcune un po' più rare, il cui valore è dato non solo dall'oro, ma anche dalla rarità e conservazione. petronius :)1 punto
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La Sogdiana corrisponde, più o meno, all'attuale Uzbekistan. Se la moneta é da attribuire effettivamente agli Sciti (cosa che ignoro) dovrebbe trattarsi di quelli orientali stanziati nell'Asia centrale e non delle popolazioni stanziate a nord del Mar Nero a cui fanno normalmente riferimento le fonti classiche.1 punto
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1958 CAMEROUN (A.E.F.) 5 Franchi unico anno di emissione, emessa in 30 milioni di pezzi a Parigi (off. privata) lega alluminio-bronzo1 punto
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Vi allego un interessante cavallo di Carlo VIII zecca Aquila con croce trilobata, ribattuto su cavallo di Ferdinando I zecca Aquila, ci sono due aquilette, una del vecchio conio di Ferdinando e l'altra vicina entro scudetto del conio di Carlo1 punto
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Piano piano piano. @@pinky innanzi tutto i miei complimenti :good: Ma attento ce ne sono di falsi. Domani con calma ti dico quali. Notte1 punto
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e qui posto gli ultimi 3 no censiti .... i possibili 26-27-28 il 26 ha un puntino al lato del piede sinistro il 27 ha un gancio sotto il gomito sinistro il 28 ha un puntino tra i due piedi1 punto
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Scusate, ma, per quanto sappiamo, siamo sicuri che tra il fatto che avevano comprato monete al Cordusio e la rapina, ci sia un collegamento? Non conoscevo via Martinetti, così sono andato a cercarla su google...è a più di 5 km. dal Cordusio. Difficile che i due, padre e figlio, li abbiano percorsi a piedi, più probabilmente avranno preso la loro auto, o i mezzi pubblici, e quando li hanno rapinati erano invece a piedi (o almeno questo mi par di capire), probabilmente perché vicino casa. E' credibile che li abbiano seguiti per tutta quella strada? non si potrebbe invece pensare che si trattasse di due balordi, in cerca di un'occasione, e che questa occasione l'hanno trovata in due persone che stringevano, magari mostrando una certa apprensione, una borsa? Sappiamo bene che scippi "a caso" avvengono purtroppo quotidianamente, a volte anche con esiti tragici (persone anziane strattonate che cadono per non rialzarsi più :(). Tra l'altro, la prima notizia, quella dell'adnkronos, parla di malviventi fuggiti a bordo di un'auto, mentre l'ansa dice che erano in moto (e questo potrebbe avvalorare la tesi dello "scippo a caso", visto che la moto è il mezzo usato nella maggior parte degli scippi)...chi ha ragione? Intendiamoci, questo non sminuisce di una virgola la gravità di quanto accaduto, ma l'equazione: avevano comprato monete al Cordusio = li hanno rapinati perché lo sapevano, per le informazioni che abbiamo, mi pare sia ancora tutta da dimostrare. petronius.1 punto
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La medaglia è nota ed è catalogata dal Bartolotti - Medaglie di Pio IX - anno XXIV - n. 36. Si tratta di una emissione francese (edizione Massonet) per commemorare il Concilio Ecumenico. La medaglia contiene un errore clamoroso che l'emittente francese aveva commesso anche per altre medaglie di Pio IX (svarione araldico scrisse il Patrignani); lo stemma inciso appartiene infatti al pontefice Gregorio XVI. Fu pertanto emessa anche un'altra medaglia, corretta, con diametro di mm. 50,5. Komodo fa giustamente riferimento alla variante dello stemma. Le emissioni di Massonet avevano intento decisamente commerciale, sono quasi sempre in metallo povero ed hanno una valutazione modesta. La conservazione, in considerazione del metallo, è quasi sempre modesta, inferiore a quella della medaglia che hai postato.1 punto
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No comment, ma dire che uno che fa una operazione normale quotidiana come un prelievo bancomat se la va cercare, non mi sta bene. Corallino1 punto
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Oggi in qualità di vicebadante, mi sono inventato qualcosa per passare il tempo :rofl:1 punto
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E in quel periodo anche sulle monete .....i testoni sforzeschi sono frutto di ostentazione e propaganda....vogliono i duchi far capire che il potere c'è l'hanno loro....1 punto
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Questo dovrebbe essere il tipo 11 ma sono un pò incerto. Il Kunz lo segnala con 4 pallini. Altrimenti è da considerare non censito. Visto che piove ed al Cordusio è pericoloso andarci, hai deciso di divertirti eh Luciano? ;)1 punto
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Medaglia di Maria Santissima del Sole, patrona di Pietrasanta e della Versilia Bronzo: 22,38 g, 35 mm. Sul rovescio è riportata la data dell’incoronazione per decreto del Reverendissimo Capitolo Vaticano. apollonia1 punto
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E' possibile, anche perchè il diametro e il peso bene si accordano e poi non è difficile procurarsi in loco un esemplare sufficientemente consunto, ma ancora in buon metallo. Ovviamente è una ipotesi che difficilmente potrà essere dimostrata.1 punto
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Non vorrei che si arrivasse a pensare che questi personaggi si "meritino" ciò in quanto imprudenti. Certo è buona norma fare attenzione, essere svegli sempre. Ma i criminali restano quelli con la pistola. Senza giustificazione, né per loro ne' per chi è incaricato di proteggerci.1 punto
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Ho una certa esperienza nelle operazioni di pressare impasti previa miscelazione, siamo in un altro settore ma il percorso della realizzazione e' molto simile.Puo' succedere anche con la tecnologia di oggi che da un impasto perfettamente amalgamato (o presunto tale) e pronto per alimentare la produzione di un determinato stampo non tutti i pezzi finiti risultino effettivamente omogenei, oggi la riproducibilita' di un prodotto e' la principale sfida qualitativa...... Esistono naturali segregazioni nella sequenza produttiva che, nel caso in cui credo ricada l'esemplare postato, se un impurezza resta segregata, si crea un prodotto in parte difettoso ed in parte perfetto, questo potrebbe spiegare a mio avviso sia la coeva rottura che il resto del tondello privo di difetti simili... Condivido in pieno che il bello della numismatica e' la sensazione che ha provato slapdash 84 quando ha preso in mano la moneta. DANIELE1 punto
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eccola qui....da wildwinds Calciati 123 Sicily, Syracuse. c289-287 BC. Æ 20mm. SURAKOSIWN, wreathed head of Persephone left; corn ear behind / Charioteer driving biga right; star above. SNG ANS 768. Text vedo che puo' variare fino a 22mm e 10,50 gr commenti? Roberto1 punto
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A margine di questo mio post incentrato sulla frattura di conio permettetemi una piccola considerazione personale.. mi sono davvero emozionato quando ho ricevuto la moneta, ammirandola ho potuto leggere su quel metallo una carica di storia e di umanità talmente potente da colpirmi nel profondo.. e non è una sensazione che si prova tutti i giorni. Il bello della numismatica è anche questo...1 punto
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Guardi, se uno non capisce certe cose, certe, come dire, finezze, aggiungendo faccine idiote a commenti quanto meno "pasticciati" con tanto di virgolettato e puntini di sospensione, in effetti non meritava risposta. E poi il mezzo metro di citazioni piene di presunzioni, di "probabilmente" e verosimilmente", di sputi al veleno, non cambia molto il quadro. Ma è un parere. Come lo sono i suoi sulle cronologie, sui denari parvi e tutto quello che le pare di cui, evidentemente, lei ha la verità rivelata. Complimenti! Grande sfoggio di cultura. Lei ha una risposta per tutto. Per usare una citazione, lei dovrebbe insegnare teologia a Parigi.1 punto
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termino con questa moneta 25 centesimi Venezuela anno: 1960 zecca : A (Parigi) tiratura: 48.000.000 peso: 1.25 gr diametro: 16 mm materiale : argento 8351 punto
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TETRADRAMMA DI MORGANTINA Adesso che ho un po’ di tempo libero, come promesso provvedo a mettere un po’ di ordine e a ricostruire la storia e le immagini dei vari esemplari noti del rarissimo tetradramma di Morgantina, che si ispira alla nota testa di Euainetos di Siracusa, ma che dovrebbe essere stato coniato verso la fine del IV secolo a.C., quindi al tempo di Agatocle. Confermo che allo stato attuale sono noti finora 5 esemplari, che elencherò in ordine di comparsa sul mercato numismatico. 1) ex coll. Pennisi (Rizzo tav. LX, n. 6) = NFA X/1981, n. 42 = NAC 13/1998, n. 374 g. 17,16 Questo esemplare ha una storia che può essere definita romanzesca e che merita di essere raccontata nei dettagli, molti dei quali sono desumibili dall’interessante articolo di Silvio Raffiotta, già citato nel post # 13.: Raffiotta S., Il lungo viaggio del tetradramma di Morgantina, in “Morgantina, a cinquant’anni dall’inizio delle ricerche sistematiche” (Atti dell’Incontro di Studi, Aidone, 10 dicembre 2005) Non disponibile su internet, se non a pagamento (5 euro) (al sito di Torrossa). Fu acquistata dal barone Pasquale Pennisi, intorno al 1830. Questo grande collezionista era anche molto ricco, grazie alle sue terre e soprattutto miniere di zolfo di Floristella, nell’ennese. Se è stato trovato nella zona di Morgantina, non era lontano dai suoi possedimenti e quindi non stupisce che sia stato rapidamente da lui acquistato. L’unicità e l’importanza di questa moneta non sfuggì a un emerito studioso ennese di antichità, che frequentava i Pennisi ed era pure lui un collezionista. Si tratta del canonico Giuseppe Alessi (1774-1837), che firmò nel 1832 un articolo su questo tetradramma, pubblicato in lingua latina su una rivista catanese dell’epoca: G. Alessi, Illustrazione di una medaglia dell’antica città di Morganzio, in “Giornale di Scienze, Lettere ed Arti per la Sicilia, 110, 1832, p. 166-180 Reperibile su internet: http://books.google.it/books?id=IJwEAAAAQAAJ&pg=PA166&lpg=PA166&dq=Alessi+antica+città+di+Morganzio&source=bl&ots=Gd0MoPWQlo&sig=Vu_Ke7ARH0ewKxOlrpAvzl_xuCw&hl=it&sa=X&ei=o7qbUszHG4uv7Qat9IC4Bg&sqi=2&ved=0CDEQ6AEwAA#v=onepage&q=Alessi%20antica%20città%20di%20Morganzio&f=false Ecco il disegno che ne fece Alessi (non proprio accurato): Egli ha segnalato già la somiglianza con gli esemplari firmati da Euainetos e ha intuito l’importanza dell’antica Morganzio, del quale allora non si conosceva l’ubicazione. Successivamente se ne occupò il Mirone nel 1918 a segnalare la singolarità della moneta, che era allora ancora un esemplare unico: S. Mirone, Un rare tetradrachme de Morgantine, in “Revue Numismatique”, ser. 4, vol. 21 (1917-1918), p. 113-121. Si tratta di un volume molto corposo e apparentemente non disponibile online. La definitiva consacrazione di questo esemplare avvenne nel 1946 con la grande opera del Rizzo sulle Monete Greche della Sicilia, a tavola 60, n. 6. Egli ha ampiamente utilizzato la grande collezione Pennisi per la sua opera (e le stesse fotografie furono fatte da Agostino Pennisi, l’ultimo collezionista della famiglia, che era anche un finissimo fotografo). Basta controllare la tavola del Rizzo per rendersi conto che in effetti la moneta è sempre la stessa….. (io erroneamente in precedenza avevo ritenuto che la moneta illustrata dal Rizzo fosse quella di Londra, la seconda ad essere nota….). L’importanza della collezione Pennisi era tale che già nel 22 dicembre 1948 il Ministero della Pubblica Istruzione impose con urgenza un vincolo per “importante interesse”, delegando all’allora Soprintendente di Siracusa, Luigi Bernabò Brea la compilazione dell’elenco dettagliato di questa collezione. Tuttavia l’elenco non fu mai compilato (e l’intera collezione alla fine ammontava a circa 30.000 esemplari). I motivi sono rimasti oscuri e in ogni caso si può parlare di una grave (e forse interessata) negligenza da parte della Soprintendenza. Quando nel 1963 morì Agostino Pennisi, i suoi eredi, per vari e urgenti necessità, decisero di smembrare la collezione, incuranti del vincolo imposto quindici anni prima….. Quindi molti esemplari della collezione Pennisi, grazie anche all’assenza di un vero catalogo, presero il volo e per la maggior parte emigrarono negli Stati Uniti. Alla fine di quella collezione erano rimasti solo quasi 1600 pezzi (dei quali solo circa 300 molto importanti), che furono acquistati dalla Regione Sicilia negli ultimi anni ’70 e confluiti nella collezione numismatica del Museo Orsi di Siracusa, con un relativo elenco (ma mai con un completo catalogo illustrato). Alcuni dettagli sono rilevabili in una vecchia discussione di questo forum: http://www.lamoneta.it/topic/29070-i-grandi-della-numismatica/ Non si sa quando esattamente e a chi finì questo esemplare ex Pennisi. Si dovette attendere il 17 settembre 1981, quando a Beverly Hills, la città dei divi di Hollywood, fu battuto dalla casa di aste Numismatica Fine Arts (che poi sarebbe fallita anni dopo), che lo definisce pezzo unico, citando il Rizzo e la vecchia bibliografia, ma senza esplicitare che proveniva dalla collezione Pennisi. La stima era di 22.000 dollari e fu aggiudicato a 25.000 dollari al noto collezionista italo-svizzero, Athos Moretti, che era ricchissimo proprietario della casa farmaceutica Roussel&Maestretti (che fece soldi a palate grazie ad alcuni prodotti di basso costo, come la fortunata Citrosodina). La moneta quindi entrò nella sua grande raccolta a Milano, che comprendeva anche diversi pezzi dell’originaria collezione Pennisi. Ma solo pochi anni dopo il ricco collezionista passò a migliore vita e una selezione della sua raccolta, di concerto con i suoi eredi, fu depositata in Svizzera, nel museo di Basilea per una mostra: Cahn H.A., Mildenberg L., Russo R., Voegtli H., Griechische Münze aus Grossgriechenland und Sizilien, Basel (Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig), 1988. nel quale viene specificato per la prima volta che l’esemplare proveniva dalla collezione Pennisi. Non era ufficialmente noto il nome del possessore della collezione, ma si trattò di un’abile mossa. Nel mercato antiquario è diffuso l’uso, per reperti di cui si teme una possibile rivendicazione da parte dello Stato d’origine, di metterli in mostra per qualche tempo, prima di farli sparire in qualche collezione privata. Così ad esempio fece il J. Paul Getty Museum, di Malibù, in USA, quando nello stesso anno 1988 avviò le trattative per acquistare un vero e proprio tesoro, di acròliti, proveniente da Morgantina dal re dei diamanti, Maurice Tempelsman. Il museo li prese in prestito e li collocò in una vetrina, restando in attesa degli eventi. Se nessuno li reclamava, si poteva procedere poi alla loro acquisizione. Invece, grazie a una spiata fatta da un tombarolo “pentito”, la magistratura di Enna ne venne a conoscenza appena un anno dopo. Il materiale era ormai “bruciato” e il museo non volle più perfezionare l’acquisto e li restituì al proprietario, il quale naturalmente rifiutò di restituirle all’Italia, con un contenzioso durato diversi anni (e il materiale era stato nel frattempo, nel 2003, venduto alla Virginia University) e risolto a favore dello Stato italiano solo pochissimi anni fa, con relativa restituzione (assieme alla famosa statua di Venere, proveniente direttamente dal Getty Museum). Invece per il tetradramma acquistato da Moretti ed esposto a Basilea non si mosse nessuno, forse perché sfuggito ai vari responsabili dell’autorità italiana…. Finalmente nell’8 ottobre 1998 ebbe luogo la famosa asta presso la Numismatica Ars Classica a Zurigo, con un prezzo di stima di 15.000 franchi svizzeri: Circa una settimana prima dell’asta il giornale Centonove di Messina pubblicò un articolo molto scandalistico sulla provenienza di alcuni esemplari della collezione Moretti in quell’asta. La Procura della Repubblica di Enna avviò una immediata indagine preliminare, con il P.M. dr. Salvo Raffiotta (proprio l’autore dell’articolo menzionato all’inizio) n, 226/98 (“contro Ignoti sull’esportazione illegale di parte delle monete della collezione Pennisi”), chiedendo il sequestro immediato del pezzo, in quanto comunque esportato dall’Italia senza autorizzazione. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico (TPA) arrivarono a Zurigo con il provvedimento in mano la stessa sera dell’asta. L’unicum venne momentaneamente sequestrato e tolto dall’asta, ma pochi giorni dopo la magistratura svizzera stoppò la restituzione all’Italia: dieci anni di aria svizzera gli avevano fatto perdere il diritto di rientrare a casa….. Al tempo della pubblicazione dell’articolo di Raffiotta, nel 2008 (ma gli Atti del Convegno su Morgantina si svolsero nel 2005), la magistratura italiana non aveva più avuto notizie del reperto. Onestamente non ne avevo più avuto notizie nemmeno io e ora salta fuori la testimonianza (post # 6 e 15) che attualmente si trova nel medagliere del Museo Orsi di Siracusa. Evidentemente, senza grandi clamori, questo tetradramma era stato nel frattempo e recentemente restituito all’Italia. Sarebbe utile una definitiva conferma di questo importante dettaglio. (continua)1 punto
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... e visto che nessuno ha contribuito beccatevi la mia bruttina delle Indie Occidentali Danesi 10 Cents (50 bit) KM78 del 19051 punto
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