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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/15 in tutte le aree

  1. Quando si vuole....quando si può..., volere e potere, se però ci sono entrambi...tutto può succedere.... Ogni anno mi reco nelle feste natalizie nelle vicinanze di un piccolo Comune italiano, è ormai un rituale, un piacevole rituale per tutto quello che trovo ogni anno... Ci arrivai lo devo ammettere abbastanza per caso, sapevo che c'era un Museo Archeologico con una importante sezione numismatica e quindi perché non vedere, perché non provare ? Quando arrivai, visto anche il periodo, capii che ero l'unico visitatore ma ad accompagnarmi c'erano due signore molto gentili e disponibili, una era la Direttrice del Museo, una la sua Assistente, due persone sole per quel Museo...eppure... Gli raccontai che ero appassionato di numismatica, che venivo da Milano, entrambi gli aspetti le colpirono molto e vollero accompagnarmi e spiegarmi il tutto nella visita, una visita decisamente guidata.... Il Museo ha la disponibilità di ben 6.000 monete, tutte del territorio, molte di donazioni, molte per i numerosi ritrovamenti nella zona, una zona di passaggio e una zona che creava insicurezza negli abitanti da cui l'occultamento di tesoretti vari. Inizio la visita della parte numismatica, pannelli interattivi di spiegazione, belle bacheche per ospitare le monete, bella illuminazione, precisi cartoncini di catalogazione. Chiedo subito...posso fotografare ? ci mancherebbe altro rispondono, l'illuminazione è creata così anche per quello.... Le monete sono di vari periodi storici....chiedo subito quante sono esposte....vedo nei loro occhi nel rispondere un certo imbarazzo, poi mi rispondono sono 365. Rimango colpito dal numero e chiedo il perché...mi rispondono siamo solo in due abbiamo ritmi lenti, ne cataloghiamo una al giorno a fine anno ne abbiamo quindi 365 da esporre e sostituire con le attuali 365. Se verrà tra un anno ne vedrà altre 365...a rotazione le stiamo catalogando tutte che vengono poi riposte in appositi spazi pronte per essere visionate dagli eventuali interessati. Mi forniscono le pubblicazioni cartacee di quanto già catalogato e raccontano...raccontano...mi spiegano la storia del posto, i donatori, i ritrovamenti, mi illustrano le monete esposte....rimango straordinariamente colpito, i loro occhi nello spiegare brillano di passione e di orgoglio, quasi si scherniscono nel dire che si potrebbe fare molto di più, ci piacerebbe tanto venire a Milano a vedere monete.... Sorrido...gli faccio i complimenti, vedere monete si può, si può catalogarle, pubblicarle, si può avere anche la tecnologia nelle esposizioni, si può farle con tempi umani, ma bisogna farlo....ci vuole passione, qualche mezzo, e anche in due sole si può fare piccoli, grandi gioielli espositivi che ricorderanno la loro identità, la loro storia nel tempo e per tutti. Mi sembrava uscendo di essere in un mondo nuovo, diverso, disponibile, cortese, mi richiedono di Milano....ma state qui gli rispondo ....ne avete tante, importanti, a Milano 365 in un colpo solo, all'improvviso non le potete vedere.... Nel salutarle e nel dirgli ritornerò tra un anno per le nuove 365 penso....quando si vuole....quando si può....
    9 punti
  2. Presso il portico di ingresso della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma , murato in fondo alla parete laterale sinistra rispetto all’ entrata , si trova un grande disco di oltre 1,5 metri di diametro lavorato ad immagine di una testa vista di fronte , in marmo qualita’ pavonazzetto , poggiato sopra un capitello di colonna ; si trova in questo luogo dal 1632 , dopo essere stato trovato nei paraggi , da allora viene chiamato : bocca della verita’. La grande testa scolpita viene rappresenta con un volto maschile con barba , gli occhi , il naso e la bocca sono forati e cavi . Il volto è stato interpretato nel tempo come raffigurazione di varie divinita’ : Giove Ammone , il dio Oceano , un oracolo o un fauno , secondo il mio personale parere rappresenta invece il dio Tevere . Nel periodo della Roma Antica , la "Bocca della Verità" era semplicemente un tombino stradale , infatti i tombini nella Roma Antica riportavano spesso l'immagine di una divinità fluviale che raccoglieva in bocca , nel naso e negli occhi l'acqua piovana per poi convogliarla nel Tevere tramite la rete fognaria della Cloaca Maxima . Dopo la caduta dell’ Impero , nel corso del medioevo quando leggende e superstizioni si impadronivano del quotidiano , il mascherone godette di fama leggendaria , infatti si pensa sia questo l'oggetto menzionato nell'XI secolo nei primi Mirabilia Urbis Romae , una guida medievale per pellegrini che arrivavano a Roma da tutta Europa , dove alla Bocca viene attribuito il potere di pronunciare oracoli . Nei Mirabilia si legge : "Ad sanctam Mariam in Fontana , templum Fauni ; quod simulacrum locutum est Iuliano et decepit eum" , cioe’ :"Presso la chiesa di santa Maria in Fontana si trova il tempio di Fauno ; tale simulacro parlò a Giuliano e lo ingannò" Un fatto accaduto nel XII secolo racconta una leggenda relativa ad un certo Giuliano , certamente un imbroglione , quando il diavolo , dichiaratosi come Mercurio , trattenesse lungamente la mano di Giuliano che aveva infilato nella bocca della divinita’ , in quanto aveva truffato una donna e su quell' idolo doveva giurare la propria buona fede , promettendogli infine riscatto dall' umiliazione di avere truffato e grandi fortune se avesse rimesso in auge le divinità pagane . La bocca della verità fu anche una famosa scena del film Vacanze romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck . Nel medioevo si fece strada la leggenda che fu Virgilio Grammatico , un erudito del VI secolo , che aveva fama di praticare la magia , a costruire la Bocca della Verità , ad uso dei mariti e delle mogli che avessero dubitato della fedeltà del coniuge . Fino al XV secolo viaggiatori italiani e tedeschi ricordano , non del tutto increduli , questa pietra "che si chiama lapida della verità , che anticamente aveva virtù di mostrare quando una donna avessi fatto fallo a suo marito" In un'altra leggenda tedesca del XV secolo ritroviamo l'immagine che "non osa" mordere la mano di una imperatrice romana che benché avesse effettivamente tradito il suo imperiale consorte , la inganna con un artificio logico . Una storia simile , che circolava nei racconti popolari , parlava di una donna infedele che , condotta dal marito giustamente sospettoso alla Bocca della Verità per essere sottoposta alla prova , riuscì a salvare la sua mano con una astuzia . Infatti la donna incriminata chiese all'amante di presentarsi anche lui nel giorno in cui sarebbe stata sottoposta alla prova e che , fingendosi pazzo , la abbracciasse davanti a tutti . L'amante eseguì perfettamente quanto da lei richiesto . Così la donna, al momento di infilare la sua mano nella Bocca , poté giurare tranquillamente di essere stata abbracciata in vita sua solo da suo marito e da quell'uomo che tutti avevano visto . Avendo detto la verità, la donna riuscì a ritirare indenne la sua mano dalla tremenda Bocca , benché fosse colpevole di adulterio . Il nome "Bocca della verità" comparve per la prima volta nel 1485 e la scultura rimase da allora costantemente menzionata tra le curiosità romane , venendo frequentemente riprodotta in disegni e stampe . Da questi ricaviamo che il tombino era in origine collocato all'esterno del portico della chiesa , fu spostata nel portico con i restauri voluti da papa Urbano VIII Barberini nel 1631 Nel sito in cui sorge oggi la Chiesa di Santa Maria in Cosmdin , di rinpetto al Tevere , al Foro Boario e al Circo Massimo , si trovava in epoca imperiale la Statio Annonae , il servizio che gestiva l'approvvigionamento e la distribuzione di cibo al popolo romano . Ancor prima , sul luogo della Chiesa si trovava il santuario dell'"Ara Massima di Ercole", che era il protettore dei commerci e dei mercanti che in quella zona trafficavano e vivevano . Ancora nel I secolo a.C. , Vitruvio cita un tempio a pianta rettangolare posto all'ingresso del Circo Massimo e dedicato ad Ercole Invitto o Pompeiano . Proprio per la storia del luogo , l' Annona e gli edifici vicini divennero sede fin dal VI secolo di una diaconia , struttura ecclesiale destinata a garantire assistenza al popolo cristiano . La prima piccola chiesa fu fatta costruire da papa Gregorio I, la cui famiglia aveva grandi possedimenti nella zona , attorno all'inizio del VII secolo . Papa Adriano I la fece ricostruire alla fine dell'VIII secolo dentro la struttura dell'antica sede dell'Annona , di cui la chiesa incorporò la struttura e il colonnato , dividendola in tre navate e abbellendola di splendide decorazioni . La chiesa e i suoi annessi furono affidati ad una colonia di monaci greci che si erano rifugiati a Roma per sottrarsi alle persecuzioni degli iconoclasti e si erano stabiliti su questa riva del Tevere , dove era già insediata la comunità greca ed era per ciò nota come Ripa Greca . Da questi la chiesa prese il nome di Santa Maria in Schola Greca , e divenne poi nota come Santa Maria in Cosmedin , dalla parola greca kosmidion , ornamento . Durante il pontificato di papa Niccolò I (858-867) , alla chiesa furono aggiunti una sagrestia, l'oratorio e una residenza diaconale. Papa Gelasio II nel 1118 fece riparare i danni subiti dalla struttura quasi cento anni prima (1082) a seguito dell'invasione dei Normanni guidati da Roberto il Guiscardo , mentre papa Callisto II , intorno al 1120 , fece costruire il portico . La chiesa fu nuovamente restaurata nel 1718 su disegni di Giuseppe Sardi che ne trasformò lo stile da romanico a rococò e nel 1899 da G.B. Giovenale che eliminò questi elementi per riportare la chiesa al suo aspetto romanico originario che ancora oggi conserva . In questa chiesa furono eletti al soglio pontificio Papa Gelasio II , Papa Celestino III e anche l'antipapa Benedetto XIII . Dentro le foto alcune note allegate .
    6 punti
  3. Tutti conoscono le grandi capacità di Amedeo di seguire tutte le strade possibili per arrivare alla meta. Ce l'ha dimostrato ampiamente qui sul forum. Abbi fede Lorenzo, con l'unione di tutti, potremo portate a termine anche un'avventura così ardua. Ricorda che nessun alpinista prende l'elicottero per arrivare in cima all'Everest. Il piacere sta proprio nella scalata, anche quando sai che puoi rimetterci la vita :). Sono questi sogni tanto più lontani del nostro orizzonte, e la perseveranza a realizzarli, che ci rendono sicuri della riuscita :)... Io ci sto a fornire tutto l'aiuto possibile. Amedeo puoi contare su di me. La lettera di referenze puoi considerarla già pronta :), la chiedo subito all'amico editore D'Andrea :). Allora dai, quando inizia il film? Dobbiamo essere registi, attori, comparse, operatori, non solo spettatori :).
    4 punti
  4. ciao amici Genovesi.... :lol: ..un gran up per quelle favolose monete...... -_- ecco tre semplari....quella piccola di 16mmper o,64 grammi....dopo a sinistra,quella scura 18mm per 0.84 di peso...e l'altra 17mm per 0.94 di peso.....quelle ultime due....sono favolose!!!... :lol: ...
    3 punti
  5. Sei eccezionale. La passione, la tenacia e l'amore per la numismatica che ci accomuna (insieme ad altri amici) ci farà raggiungere dei risultati. Ciò è già avvenuto in passato ed avverrà ancora, grazie anche ai cari amici @@dareios it e @rockjas. Nessuno di noi è "Foresio", sia per competenza e sia perchè i tempi sono cambiati. Gli appassionati dell'epoca avevano molto tempo libero e spesso erano grandi possidenti o monaci, per cui avevano mezzi e tanto tempo per stare presso conventi ed archivi. I risultati si sono visti. Per noi non è così, anche se con internet ed il nostro forum abbiamo altre possibilità e riusciamo ugualmente a raggiungere ottimi risultati. Le tante belle pubblicazioni (libri ed articoli) che leggiamo, e che scrivete, ne sono un gran bell'esempio. La numismatica è cultura e non si finirà mai di studiare ed apprendere. Ad maiora. Amedeo
    3 punti
  6. La somiglianza dell' immagine scolpita sulla "bocca della verita'" riporta , con un po' di fantasia , a quella della statua di destra della fontana del Campidoglio della Dea Roma , raffigurante il Tevere , mentre la statua di sinistra raffigura il Nilo ; nelle due rappresentazioni scultoree occorre tener presente che il volto della statua e' naturale , mentre quello della "bocca" e' "schiacciato" , pero' e' innegabile una certa somiglianza . Inoltre il luogo di ritrovamento del "tombino" in zona Velabro , vicinissimo al Tevere dove confluivano le acque , fa pensare piu' , rispetto ad altre ipotesi , ad una raffigurazione del Nume . Le due statue del Tevere e del Nilo in Piazza del Campidoglio risalgono al II secolo e furono trovate nelle Terme di Costantino sul Quirinale .
    3 punti
  7. Salve a tutti, come scritto in altri post al momento sto cercando di perfezionare le mie fotografie; nel cercare di rendere nel modo più fedele possibile l'immagine fotografata rispetto alla moneta reale (e di tempo e pagnotte ce ne vogliono!) mi è venuta in mente una "questione", per dirla all'anglosassone: quanto la fotografia e l'onestà del fotografo possono influenzare il mercato ed i prezzi delle monete? Soprattutto oggi dove spesso l'acquisto si effettua a distanza basandosi proprio sulla/e fotografie? In particolare, ritengo che si vedano in giro nei vari siti on-line delle fotografie che più che esaltare la moneta in tutti i suoi pregi e difetti, mirino ad imbellettarla con effetti più o meno evidenti. Ciò a mio avviso è tra le cause del crollo del mercato della numismatica, in quanto si stanno in questo modo, lentamente, alterando le capacità di giudizio dei collezionisti, i quali sempre più tendono a riflettere quello che hanno visto in fotografia sull'effettivo stato di conservazione della moneta reale che poi gli capita tra le mani. Tale fenomeno, a mio parere, è straripante nelle monete più comuni (da CC a R1), dove si approcciano la maggior parte dei collezionisti, vuoi perchè neofiti, vuoi perchè le tasche non consentono altre scelte. Questo determina una svalutazione di quelle monete, ripeto, soprattutto comuni, in particolare per gli alti/altissimi stati di conservazione. Infatti, il venditore/fotografo disonesto che vende un BB facendolo apparire in foto come SPL spunta un prezzo più alto per il BB ma sicuramente più basso di quello che avrebbe meritato un vero SPL...ciò impatterà, e sta impattando, nel tempo sul vero BB e sul vero SPL, facendone calare i prezzi perchè è come se, grazie a tale fenomeno "fotografico", sia aumentata la massa di monete in alta conservazione. Da qui l'importanza di una fotografia il più fedele possibile alla realtà, la quale riporterebbe il giudizio del collezionista su di un piano più realistico e attribuirebbe al BB il valore del BB ed all'SPL il valore di quest'ultimo, senza creare un processo di scala che ha fatto scendere di un gradino il valore di tutte le conservazioni...se poi a tale prassi, aggiungiamo la sempre più diffusa abitudine di periti che si autoperiziano monete a pacchi per poi rivenderle a pochi euro (sempre monete molto comuni...non ultimo mi è capitato di vedere un annuncio on-line nella mia regione dove si vendevano periziate una CINQUANTINA di 50/100 lire repubblica per circa 750 euro...neanche a coprire il costo di una VERA perizia), ma questo è una altro capitolo che meriterebbe una discussione a parte. Non so se il discorso è chiaro, ma spero che qualcuno voglia chiarirlo o quantomeno discuterne. Ad maiora
    2 punti
  8. Ciao a tutti, come ben saprete, la provincia di Benevento è stata duramente colpita dal maltempo, con gravi danni all'agricoltura. La provincia di Benevento è conosciuta per la produzione di ottimo vino doc..il maltempo, purtroppo, oltre ad aver danneggiato piccoli paesi ed attività imprenditoriali, ha causato gravi danni anche ai vigneti... Pur non essendo di Benevento, sono molto legato ai fratelli beneventani, miei confinanti... Ci sono varie iniziative a favore della popolazione beneventana quali: Save rummo, per l'acquisto di pacchi di pasta della fabbrica pastificia Rummo http://www.corriere.it/tecnologia/15_ottobre_19/pastificio-rummo-campagna-social-non-ne-sappiamo-nulla-commosi-solidarieta-98bb62f2-7671-11e5-9857-4e1328d39da2.shtml e quest'ultima, partita dalla CIA: http://www.campaniaslow.it/2015/10/22/il-fango-devasta-le-vigne-del-sannio-la-solidarieta-del-mondo-agricolo/ Saluti Eliodoro
    2 punti
  9. Buonasera a tutta la sezione, generalmente frequento la sezione papale del forum e quella del regno.. ma le stupende discussioni di Petronius mi stanno facendo davvero appassionare alla storia delle monete americane! Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente l'autore di tutte queste bellissime discussioni che mi stanno facendo passare ore ed ore di appassionata lettura in un territorio per me fino ad ora inesplorato.. grazie Petronius! Cercando sulla rete qualche sito dove fare un pò di chiarezza sulle varie emissioni monetali che si sono succedute negli Stati Uniti, mi sono imbattuto in un sito dove vengono presentati alcuni ritrovamenti di monete antiche (si parla dell'antichità classica) in territorio americano. Da quello che capisco la gran parte di questi ritrovamenti è stata bollata come artificiosa, oppure le monete ritrovate erano semplicemente dei falsi moderni. Però, come al solito, ci sono anche dei casi dubbi.. :rolleyes: http://www.econ.ohio-state.edu/jhm/arch/coins/fallsoh.htm In particolare si parla del ritrovamento di un vero e proprio hoard di monete romane, venuto alla luce durante uno scavo sul fiume Ohio nel 1963. Tali monete si presume fossero contenute in un sacchetto di pelle ormai distrutto dal tempo, e due monete provenienti da quello scavo sono state per anni esposte al museo delle cascate dell'Ohio.. per poi essere ritirate in tempi recenti (attualmente non sono più visibili al pubblico). Qualcuno (penso in particolare al già citato @@petronius arbiter, @@vathek1984 oppure a @@villa66 o altri specialisti di questioni numismatiche d'oltreoceano) sa raccontarci qualcosa di più in merito a questi ritrovamenti così eccezionali? Ci sono altri ritrovamenti di monete "fuori posto" nelle americhe meritevoli di segnalazione? Immagino che giustificare una scoperta del genere in territorio americano rappresenti una vera rivoluzione ed una totale riscrittura della storia del nuovo mondo finora conosciuta. Forse anche per questo, molte volte, questi ritrovamenti vengono frettolosamente bollati come bufale.. E se invece vi fosse un fondo di verità? Ricordo ad esempio alcune fotografie di manufatti di origine fenicia nel folto della foresta amazzonica brasiliana.. con tanto di scrittura cuneiforme. Oppure (la fonte è sempre il sito del dipartimento di Economia dell'Università dell'Ohio) il ritrovamento di una piccola statua di chiara scuola romana (databile al 200 Dc. circa) in una sepoltura azteca del XVI secolo avvenuto nel 1933... (per chi vuole approfondire ecco il link: http://www.econ.ohio-state.edu/jhm/arch/calix.htm) Come giustificare ritrovamenti del genere senza scontrarsi con la lobby di chi la storia non la vuole più riscrivere? oo) Mi piacerebbe vedere una discussione aperta a mille ipotesi.. ma che ovviamente non potrà arrivare a nessuna conclusione certa :) Il tutto ovviamente in tono leggero e senza pretese, per una volta, di riscrivere nuovamente la storia... Grazie a tutti, sperando di leggere numerosi i vostri interventi, Marco
    2 punti
  10. Molto bello @@jagd il tuo bolognino romano. :good: Si tratta di un'emissione di Pio II (1458 - 1464) tipo Muntoni 25. Il bolognino romano ai tempi era equivalente al valore di un baiocco. Il simbolo sotto il busto del pontefice è il monogramma dello zecchiere Emiliano Orfini, operante a Roma ed a Spoleto. La conservazione è molto buona per il tipo, che solitamente si trova molto tosato... Saluti, Antonio
    2 punti
  11. "Lui... chi?? " se leggi bene ho scritto "bronzetto DEI CostANTINI" cioè della famiglia: Constantino I - Constantino II - Constantius Ii - Constans - Delmatius per i quali è stata emessa questa tipologia. Ho allegato l'immagine di quello che mi pareva piu' probabile...
    2 punti
  12. Giusto per confronto
    2 punti
  13. Credo che nessuna Ditta seria negherebbe la restituzione, a fronte di un problema serio e concreto, non citato in catalogo nè ravvisabile in fotografia.
    2 punti
  14. Il primo segreto rimane sempre l'occhio.....non esistono foto perfette ma solo occhi attenti....con tanta pazienza e studio.....
    2 punti
  15. Vorrei riportare l'attenzione sulla nascita della moneta in India. Innanzi tutto, si ritiene che sia Gandara la prima regione ad aver coniato monete. Da qui, l'idea della moneta coniata (o si potrebbe dire dei lingotti punzonati) si diffuse nelle regioni limitrofe fino ad estendersi su tutto il continente indiano. "From Gandhara, the idea of struck, or punchmarked, coinage spread south and soon the punchmarked coins were produced in many other regions of northern and central Indai". http://www.ancientcoins.ca/gandhara/gandhara.htm Gandara è stata anche la prima regione ad essere stata occupata dai Persiani. Che l'idea della moneta coniata sia stata introdotta dai Persiani può essere ragionevole, se consideriamo che il peso di 1 Shatamana coincide con quello di due sigli achemenidi. Questo non significa necessariamente che le prime monete siano state emesse dai persiani; semplicemente potrebbero averne introdotto soltanto l'idea: si spiegherebbe così la diversa forma delle monete rispetto a quelle dell'impero achemenide. Vorrei fare però un'altra considerazione. Possiamo distinguere con certezza due filoni indipendenti di monetazione: quello del mondo greco-romano e quello cinese. Questi due filoni si sono sviluppati indipendentemente l'uno dall'altro e hanno caratteristiche completamente differenti. Dal filone greco-romano (si potrebbe anche dire dall'imitazione di questo filone) si sono sviluppate le monetazioni del Mediterraneo (nord-africane, Axum, i Tolomei in Egitto...hanno tutte caratteristiche riconducibili alla monetazione romana o greca, perchè da esse derivano o ad esse si ispirano). Il filone Cinese, invece, ha poi dato origine alle monetazioni dell'estremo oriente. La moneta indiana non ha caratteristiche in comune con nessuno di questi due filoni: perchè i persiani, che potrebbero aver introdotto l'idea della moneta coniata, non ne hanno influenzato anche la forma e i tipi, ma soltanto il peso? Ecco, spero di trovare qualche risposta nei libri che in futuro acquisterò. Per ora posso solo passare ad un'altra regione e alle sue prime monete :) Se anche voi aveste piacere a scrivere i vostri pensieri, li leggerei volentieri.
    2 punti
  16. Buona giornata E' bene dare qualche informazione in proposito all'orientamento dei conii dei grossi. E' un particolare della coniazione dei grossi (quelli del I° tipo); questi furono quasi tutti battuti con un sistema di conio incernierato o incardinato, tale per cui queste monete hanno sempre le immagini dei due lati con gli assi sfalsati di 180°. Negli altri casi, anche nella coniazione di monete fatta in periodi successivi, il metodo più usato fu quello definito "libero", senza cioè ritenere importante dare un asse prestabilito alle due facce della moneta. Non ho sotto mano gli scritti dai quali trarre il periodo certo nel quale Venezia usò i conii incernierati, però questa sera potrò fornire maggiori informazioni. E' però evidente che questo dettaglio può servire a determinare l'originalità di un grosso; se ce ne troviamo tra le mani uno coniato nel periodo nel quale Venezia usava tale sistema, che ha le due facce con orientamento "libero", beh ... bisogna cominciare a sospettare della sua bontà. :pleasantry: saluti luciano
    2 punti
  17. Francamente e senza intenti polemici, rileggendo la disdcussione a me pare che l'unico che si é permesso di trascendere un po' dai fatti o dall'esposizione della propria posizione, dando appellativi a coloro che la pensano diversamente sia proprio tu :) Dare dei "pistoleri" con pulsioni "guerriere" a chi la pensa diversamente, non é proprio sintomo di dialogo. Equivale ad un eventuale "cacasotto dalle cui pulsioni di protezione non vorrebbe dipendere nemmeno l'ultimo degli omuncoli", a parti inverse... E non penso sia piacevole per quanto non vero sentirselo dire. Che la discussione si possa e/o debba chiudere é lampante. E' però sempre fastidioso vedere come alcuni, nei modi, provino ad elevarsi sempre rispetto agli altri. Chissà a fronte di che esperienze di vita poi. Le realtà sono diverse. I mondi in cui si vive sono diversi nelle diverse realtà di ognuno.
    2 punti
  18. @@Jolly-Roger non posso aggiungere di più. Nel mio scritto precedente,ci sono verità è anche provocazioni. Per parlare di numismatica...la medaglia oggetto del tread rappresenta ,semplicemente,il miglior ritratto mai apparso di V.E.II. Arnaud figlio era un artista eccezionale e gli amici napoletani, anziché concentrarsi sulla "barba lunga" - che tanto li fa arrabiare-potrebbero concentrarsi sul rovescio,pieno zeppo di omaggi a Napoli. Per finire,una medaglia con tanti "unicum", aggiudicata ad un prezzo basso. Saluti Simone.
    1 punto
  19. Io direi che, se davvero ne faranno 10 mila pezzi, siamo ben oltre il livello Grace Kelly....ahime'.
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  20. Sono d'accordo: i primi Shatamana sono monete a tutti gli effetti. E vado oltre: personalmente credo che per poter definire "moneta" un oggetto non sia necessario il simbolo dell'autorità emittente. Ad esempio, io considero monete a tuttti gli effetti le conchiglie cauri o le monete-canoa della valle del Mekong. Per il resto non ho le conoscenze per contribuire a questa discussione, ma la trovo davvero interessante :)
    1 punto
  21. Tutti presi a far andare le ganasce? :blum: Comincio io con quelli che ho a portata di mano: Pietro Ziani (1205-1229) - allineamento 0° - 180° Jacopo Tiepolo (1229-1249) tipo 1 - allineamento 0° - 180° Ranieri Zeno (1253-1268) tipo 14 - allineamento 0° - 180° Jacopo Contarini (1275-1280 tipo 4 - allineamento 0° - 180° Giovanni Dandolo (1280-1289) tipo 11 - allineamento 0° - 180° Francesco Dandolo (1328-1339) tipo 3 - allineamento 0° - 210° Francesco Dandolo (1328-1339) tipo 3 - allineamento 0° - 180° Bartolomeo Gradenigo (1339-1342) tipo 3 - allineamento 0° - 10° per quanto mi riguarda, quindi, l'abbandono del sistema di coniazione con conii incernierati e/o incavigliati avviene sotto il dogato di Francesco Dandolo
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  22. Beh diciamo che questo potrebbe essere l'anello di congiunzione tra i tipi VACAN e VACAN •...
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  23. che bei ricordi e che chiesa stupenda, mi fai venir voglia di tornarci. però non torno a mangiare da sora Lella.
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  24. la magnificenza della vecchia capitale,la si puo' non solo immaginare,ma in tal caso anche vedere da questi reperti,un semplice tombino?che arte.....
    1 punto
  25. Il mio parere è che la moneta forse arriva al MB . E' molto usurata . Il busto del re è quasi "piatto" e sono presenti difetti non attribuirei un valore superiore a 100 euro
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  26. Sì certo,.. più che altro volevo porre l'attenzione sul fatto che questa "rigatura", artefatta o meno, potrebbe anche non essere una cosa totalmente campata per aria...di qualche "buontempone" che non aveva nient'altro da fare che mettersi a rigare una monetina: qualche "indizio" effettivamente c'è!... ...La faccenda sarebbe stata molto più vaga, e anomala, se questi progetti non ci fossero. Ma già se senti parlare di "progetti di rigature"...qualche lampadina in più si accende! Poi, magari, non c'è nessun collegamento effettivo tra le due cose, però.....Tu sai che "esperimenti" facevano in Zecca?... Esiste anche un 10 cent Spiga progetto col bordo ondulato....
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  27. Gli acquisti alle aste pubbliche non godono del diritto di recesso.
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  28. E allora? Ha parlato il padre eterno... nessuno nasce imparato, neppure tu Stenderei un pietoso velo sul "salvataggio"... ;)
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  29. Ho un'idea più realistica: occupiamo con le armi il Vaticano o Monaco, così poi non c'è neanche bisogno di rifare l'adesione all'UME.
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  30. Per Nello86: se la tua intenzione è cominciare in questo bellissimo mondo della numismatica e vuoi cominciare, a mio parere, con il piede giusto, inizialmente lascia stare il quanto vale, ma concentrati e impara dai libri. Se non l'hai già fatto scegli una monetazione che ti dia soddisfazione, per soddisfazione non intendo quella econonica, ma quel brivido che ti viene quando osservi una certa monetazione. Il discorso economico, pur importante, lascialo al momento in disparte. Fa conto che sia come prendere la patente della macchina: si studia la teoria, si fanno i test, si supera un primo livello e poi gradualmente si passa alle guide. La prima volta si è un pò impacciati, poi man mano che si guida si prende sempre più dimestichezza. Ma anche guidando da tanti anni si impara sempre qualcosa. In numismatica è più o meno la stessa cosa: si studia, si approfondisce l'argomento, si fa esperienza, si sbaglia( e con gli errori si impara)e si va avanti. Qui nel forum troverai tantissime persone disposte ad aiutarti, se lo vorrai, ad imparare di numismatica, quella con la N maiuscola e scoprirai cose che agli altri umani sono precluse. A parte gli scherzi, benvenuto e ricordati che nessuno è nato maestro, per cui per qualsiasi cosa chiedi, anche se ti sembra banale; se serve a toglierti qualche dubbio, ben venga. Graziano
    1 punto
  31. Moneta molto bella, ma non credo arrivi al Mint State. Siamo tra un AU55 (il dritto) e un AU58 (il rovescio). petronius :)
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  32. Ciao a tutti, questo è il mio primo post su questo forum e vorrei sottoporvi alcune medaglie napoleoniche e fare alcune domande di carattere generale a altre più specifiche. hostare immagini Medaglia per la Pace di Luneville, 1801, Bronzo diametro 54,88 mm peso 67,78 gr. image hosting Medaglia per la Pace di Vienna, 1809, Argento, diametro 40,38 mm peso 38,53 gr. image hosting free image upload invia immagini Di questa invece non ho alcun dato Volevo chiedervi cosa ne pensate di queste medaglie: sono originali, riproduzioni o falsi? Come si distinguono gli originali dalle produzioni successive? Esistono molti falsi? Mi consigliate qualche libro o qualche sito specializzato sull'argomento? Grazie in anticipo Mario
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  33. Quello che non capisco è' perché' si va a riesumare una discussione di tre anni ..... Anziché' chiedere esplicitamente cosa si vuole...
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  34. Sperando di farvi cosa gradita, vi posto l'immagine di un follaro apparso in asta NAC La posto perchè mi ricordavo questa discussione (su una monetazione che non conosco). Che ne pensate? Questa è la descrizione data: Salerno Ruggero Borsa, 1085-1111. Follaro anonimo attribuito a Ruggero Borsa?, Æ 2,45 g. Busto del Redentore di fronte; ai lati, A – ?. Rv. DV[X] /ITA /LER… nel campo. CNI 3. Cappelli 71. 92. MEC 14, 116. MIR 561. Raro. Tracce di ribattitura. BB
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  35. Ho inviato un messaggio all'Abate chiedendo se presso la Badia vi sia un frate esperto in numismatica. Attendo una risposta, no si sa mai!
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  36. Io ho aperto la discussione e io chiedo di chiuderla: l'intento informativo ormai è stato raggiunto. Poi ognuno a livello personale opererà come meglio crede. Saluti Simone
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  37. http://www.badiadicava.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=11&Itemid=14
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  38. Stavolta intervengo come moderatore. Questa discussione, nata per commentare un grave fatto di cronaca che ci tocca da vicino, in quanto numismatici, ha visto poi alcuni interventi che poco o nulla hanno a che vedere con il fatto in se, spaziando dalla situazione della giustizia in Italia, a cosa dovrebbe fare il cittadino per difendersi. Lo staff ha ricevuto alcune segnalazioni al riguardo, non è mia intenzione prendere provvedimenti quali l'oscuramento di messaggi o la chiusura della discussione, però invito tutti a rimanere, come si dice in gergo giornalistico, "sul pezzo". Grazie per la collaborazione. petronius.
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  39. Si può ridere quanto si vuole ma è così. Per quanto difficile o utopico non ci sono altre vie. La litania delle lamentele non credo dia risultati migliori. A meno che non vi organizziate e tentiate una rivoluzione.
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  40. Qualcuno ha dato ad intendere che chi si espone come questi due sventurati ,o come la donnetta che conta i soldi sul marciapiede dopo il prelievo,se le vanno a cercare,e' un po come dire che anche una ragazza che ha subito uno stupro se l'e' cercata perche' girava in minigonna e tacchi alti.Fortunatamente io vivo in un "isola felice "nel vero senso della parola,perche sono di quelle persone ingenue che contano i soldi sul marciapiede,e sai perche?',perche' io non rapinerei mai nessuno,non stuprerei mai una donna e non scipperei mai la pensione a una vecchietta,e se qui ci si lamenta di non avere la liberta' di essere tranquilli perche in giro ci sono dei criminali impuniti, e cio che e' peggio impunibili, che fanno delle lacune legislative italiane il loro punto di forza.........beh non si parla proprio di politica ma semplicemente di cio' che e' giusto o sbagliato .
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  41. Taglio: 20 cent Paese: Germania F Anno: 2007 cartina errata Tiratura: ??? Condizioni: BB Città: Milano Note: :yahoo:
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  42. Mi ricollego al post per aggiungere qualche informazione sugli scudi che si sono succeduti al rovescio delle nostre amate sovrane. Come precedentemente scritto dall’amico Bizerba, l’incisore francese Johann Baptiste Merlen, già assistente di Pistrucci nel disegno dei tipi precedenti , disegna il primo scudo comparso sulla sovrana nel 1825. Lo stesso scudo riadattato viene coniato anche sulle sterline d’oro di Guglielmo IV fra il 1830 ed il 1837. Con l’ascesa al trono di Vittoria, Merlen è incaricato di ridisegnare lo stemma. Viene tolto lo stemmino centrale coronato di Hannover. Infatti la regina, in quanto donna, non poteva succedere nei domini tedeschi del regno. Traggo un passo della legge da Wikipedia… Il diritto successorio nella Lex Salica Attualmente la Lex Salica è ricordata soprattutto per le conseguenze che ha avuto in alcune dispute sulla discendenza delle famiglie reali. Il titolo 59.5 recita infatti: (LA) « De terra vero nulla (salica) in muliere hereditas non pertinebit, sed ad virilem sexum qui fratres fuerint tota terra pertineat. » (IT) « Nessuna terra (salica) può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi. » (Lex Salica) In sostanza prevede che le figlie non possano ereditare "le terre saliche" (ma non sono escluse da altri beni, compresi territori non appartenenti a quella regione). Tale disposizione (dopo essere stata dimenticata per secoli) fu utilizzata anacronisticamente durante dispute per varie successioni al trono a partire dal XIV secolo, come argomento contrario alla discendenza femminile nelle case regnanti. Per chi desideri approfondire allego il link https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_salica Incuriosito dalle vicende del Regno di Hannover ho cercato qualche informazione sempre su Wikipedia. L'Hannover fu un regno indipendente dal 1814 al 1866 e una provincia della Prussia dal 1866 al 1946, era originariamente chiamato Principato di Calenberg, che era una suddivisione del Ducato di Brunswick-Lüneburg. Il Principato di Calenberg esistette dal 1432 fino al 1803. Nel 1803 l'Elettorato venne occupato dalla Francia, che governò su di esso in varie forme per i dieci anni seguenti. A partire dal 1807, il territorio hannoveriano fece parte del Regno di Vestfalia. L'esercito hannoveriano venne disciolto, ma molti degli ufficiali e dei soldati andarono in Inghilterra, dove formarono la Legione Tedesca del Re. Questo fu l'unico esercito tedesco a combattere contro la Francia durante le guerre Napoleoniche. Esso giocò un ruolo importante nella Battaglia di Waterloo. Nel 1813 l'Elettorato venne ripristinato, e nell'ottobre del 1814, durante il Congresso di Vienna, divenne il Regno di Hannover, allo scopo di mettere Giorgio III del Regno Unito sullo stesso piano dell'arrogante Re del Württemberg, per quanto riguarda gli affari tedeschi. Il Congresso di Vienna stabilì uno scambio territoriale tra Hannover e la Prussia, nel quale il primo aumentò sostanzialmente le sue dimensioni. Hannover ottenne il Vescovato di Hildesheim, la Frisia Orientale, la Bassa Contea di Lingen e la parte settentrionale del Vescovato di Münster. Al tempo stesso perse le parti del Ducato di Lauenburg ad est dell'Elba e diverse piccole exclavi ad est. L'unione personale con il Regno Unito terminò nel 1837, con l'ascesa al trono della Regina Vittoria, poiché le leggi di successione (Legge salica) di Hannover impedivano che una donna ereditasse il titolo se esisteva un qualsiasi erede maschio (nel Regno Unito un uomo ha la precedenza solo sulle sue sorelle). Con la Guerra Austro-Prussiana del 1866, Hannover venne annesso al Regno di Prussia e divenne la Provincia di Hannover. Curiosamente….. Dopo che l'unione personale con la Gran Bretagna finì nel 1837, gli Hannover tennero lo stendardo e lo stemma britannico, introducendo soltanto una nuova corona. In effetti alla morte di Guglielmo IV avvenuta il 20 Giugno 1837 al trono di Hannover succedette suo fratello Ernesto Augusto I di Hannover e nel 1851 il figlio di quest’ultimo Giorgio V di Hannover che governò fino al 1866 quando perse i suoi territori a causa dell’annessione da parte della Prussia dopo la guerra austro-prussiana. Tornando al nuovo disegno di Merlen : Esso è presente sulle monete tipo “giovane e stemma” emesse dall’ascesa al trono di Vittoria fino al 1887 in piu di 200 milioni di pezzi (fonte nostro catalogo). Purtroppo non sono riuscito a trovare in internet informazioni su Merlen, spero che qualcuno possa venirmi in aiuto. Lo scudo riapparirà solo un secolo più tardi disegnato da Bernard R. Sindall nel tipo “monarca in trono” del 1989 e successivamente nel 2002 (“diadema anziana e scudo coronato”), esempi già ammirati nei post precedenti. Una buona serata. E.
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  43. Taglio: 2 Euro Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: 165.000 Condizioni: SPL Città: Lörrach (Germania) Note: Solo in divisionale!
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  44. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 179.712 Condizioni: BB+ Città: Milano
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  45. Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia Anno: 2010 Tiratura: 1.560.000 Condizioni: BB Città: Milano
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  46. Ciao Francesco, grazie per gli auguri: apprezzo davvero tanto il pensiero. :) Ho visto che hai aggiornato la lista, adesso credo che non manchi più nulla. E' normale dimenticarsi di qualcosa, soprattutto tra tanti nominativi tutti diversi! Ti ringrazio anche per le considerazioni sul mio articolo: sono contento che sia stato di tuo gradimento e spero sia stato lo stesso anche per tutti coloro che l'hanno letto: è tutto merito tuo e dell'intero Circolo Numismatico Partenopeo se anche quest'anno abbiamo potuto sfogliare una pubblicazione così ricca ed interessante. Dunque, il mio ringraziamento per l'occasione fornita. Anche io ho avuto modo di seguire i tuoi scritti sulla medaglistica napoletana e devo dire che pian piano mi stanno aprendo un mondo tutto nuovo oltre quello delle monete. Grazie ancora, di tutto. @@francesco77
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  47. DE GREGE EPICURI Sto leggendo il secondo numero di questo Bollettino del Circolo Partenopeo: ho dato una scorsa a tutto il volume, ed holetto per ora i primi 3 articoli,fino alla Monetazione di Giula Domna. Voglio sinceramente fare i miei complimenti agli autori, ma anche agli organizzatori dell'iniziativa. Gli articoli sono ben fatti, molto chiari, documentati da belle foto,e tutti su temi interessanti; e non sono pregi da poco, essendo facile cadere sia nella banalità del"già detto" che in certe astruserie che poi nessuno legge. Ma bravissimi anche gli organizzatori/editori, che evidentemente profondono una quantità (e qualità) di impegno non indifferente. Devo dire che noi a Milano riusciamo ad organizzare incontri molto interessanti, ma ci siamo fermati di fronte alle difficoltà della pubblicazione.Bravi, continuate!
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  48. Credo che leggendo a fondo gli articoli (per i quali bisognerebbe fare lo sforzo di arrivare alla bibliografia) di cui ai link che ti sono stati forniti in "preromane" puoi avere tutto lo scibile pubblicato su queste monetazioni. Se ti interessano veramente dovrai fare lo sforzo di cogliere le informazioni qua e là, e di farti una tua propria idea. Se l'approccio é quello dell'album delle figurine Panini da riempire la monetazione prescelta non risulta particolarmente adatta.
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  49. Grazie Daniele...sarà il caldo ma mi sembra di avere la pressione a 10 ed anche la resa nello scrivere, mi pare un po' difficoltosa...beato te che con pochi minuti di strada ti puoi mettere a mollo. :)....torniamo a noi... Domande e risposte interessanti; di certo c'è solo una grande incertezza sull'uso dei conii e dei punzoni. Prossimamente con le giornate di studi a Messerano, ne sapremo di più; sarà infatti un evento aver recuperato tanti coni e punzoni, pur se di una piccola zecca. Per il resto ci restano pochissimi ferri e meno ancora scritti esplicativi; le prove - se così possiamo chiamarle - derivano da intuizioni, deduzioni, prove su materiali fatte dagli studiosi che si sono applicati a questi temi. C'è una grossa differenza tra le belle e toste monete classiche e quelle medioevali, poco più spesse di un foglio extra strong... Le prime avevano un rilievo tale che fatico ad immaginare una coniazione a freddo; come per le monete di grosso modulo di epoche successive, probabilmente anche i romani riscaldavano i tondelli (ricottura) così da ammorbidire il metallo e prepararlo alla coniazione mediante il colpo o i colpi d mazza....e doveva essere ben grossa! Con le monetine medioevali che, quando erano grosse, pesavano meno di gr. 3,00 tutto era più semplice; in ogni caso il conio di martello era soggetto più spesso a rotture, rispetto al conio d'incudine. Nel libro del Finetti si riportano le deduzioni fatte dallo Sellwood a seguito dei suoi esperimenti; lui afferma che con il conio di martello si potevano battere, in media, 8.000 pezzi e dai 10.000 ai 16.000 con quello d'incudine, se il tondello era preventivamente arroventato; la metà se i tondelli erano freddi. Un'altra informazione che riguarda le differenze tra i metodi usati nella Rom antica, rispetto al medioevo, riguarda la lunghezza dei coni, molto più piccoli quelli romani, proprio per evitare che con il colpo ricevuto avessero più possibilità di deformazione; inoltre i romani usavano un "camiciotto di ferro" aderente al conio di martello che riceveva per primo - attutendolo - il colpo della mazza, trasferendo la forza successivamente al conio che proteggeva. luciano
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  50. Buon pomeriggio Bene ha fatto Komodo ad inserire le informazioni "generali" che riguardano la produzione dei conii; per entrare nello specifico della zecca di Venezia (quella che conosco meglio) do qualche informazione che la riguardano; informazioni tratte dal "Capitolare dale Broche" Editrice Antenore di Giorgetta Bonfiglio Dosio e da "La Zecca di Venezia nell'età medioevale" di Alan M. Stahl - Editrice il Veltro. Tutti i conii in uso nella zecca di Venezia erano prodotti dall'intagliatore (intaiador in veneziano); questi era un operaio regolarmente assunto che, come i Massari, aveva l'obbligo di essere presente in zecca due volte al giorno; aveva un proprio capitolare che definiva i confini della propria responsabilità, le sue obbligazioni ed i suoi diritti. La sua paga era trimestrale e veniva percepita anche quando la zecca era chiusa e non c'era lavoro. Tra i suoi compiti precipui, al tempo della coniazione dei grossi, c'era quello di assicurarsi che nel caveau del Massaro ci fossero sempre disponibili dodici paia di conii intagliati di questa moneta, che servissero come riserva per la sostituzione di quelli rotti o consumati; giacché il Massaro doveva sovraintendere anche alla normale fruizione dei conii, se notava che qualche esemplare era troppo consumato, lo portava dall'intagliatore, che provvedeva ad aggiustarlo (raconzarlo in veneziano). Alla fine di ogni giornata lavorativa, i conii venivano ritirati, contati e depositati nel caveau del Massaro. Particolare della coniazione dei grossi (quelli del I° tipo) è che furono quasi tutti battuti con un sistema di conio incernierato o incardinato, tale per cui queste monete hanno sempre le immagini dei due lati con gli assi sfalsati di 180°; negli altri casi, anche nella coniazione di monete fatta in periodi successivi, il metodo più usato fu quello definito "libero", senza cioè ritenere importante dare un asse prestabilito alle due facce della moneta. Un accorgimento peculiare della zeca Veneziana, non riscontrato in altre, è che l'intagliatore dveva provvedere alla distruzione dei conii danneggiati, che non si potevano aggiustare, e di quelli che non servivano più a causa della cessazione di emissione di unadata moneta. In questi casi l'intagliatore provvedeva, con una raspa, a raschiare tutta la superficie del conio, asportando tutto il suo rilievo, così da poterlo rilavorare a nuovo. Questa tipica operazione la si può vedere in talune monete ben conservate, dove sono palesi le tracce di raschiatura nei fonti. luciano
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