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  1. nando12

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/27/15 in tutte le aree

  1. Segnalo agli utenti del forum, l'interessantissima mostra che si tiene dal 23 ottobre al 23 novembre 2015, presso il medagliere del Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, dal titolo: "Tesori dalla Sicilia. Gli ori del British Museum a Siracusa" L'esposizione rientra nell'ambito degli accordi stipulati nel 2012 in occasione delle Olimpiadi di Londra, tra la Regione Siciliana e il British Museum. Dopo l'elmo di Ierone, concesso in prestito nel 2012 dal museo londinese, rientrano in Sicilia per un mese, la splendida coppa aurea proveniente da Sant'Angelo Muxaro e i gioielli del ripostiglio di Avola. Inoltre sarà possibile ammirare nell'ambito della stessa mostra, un servizio d'argento recuperato a Megara Hyblaea, esposto nella vecchia sede museale di Piazza Duomo. La vetrina che accoglie i principali pezzi della mostra La coppa aurea proveniente da Sant'Angelo Muxaro, purtroppo è l'unico esemplare sopravvissuto delle quattro coppe d'oro, che un tempo facevano parte della collezione del vescovo di Agrigento mons. Lucchese Palli. La patera fu venduta dagli eredi del prelato a Lord William Hamilton, ambasciatore inglese presso il Regno delle Due Sicilie, per poi confluire nelle collezioni del British Museum. Secondo alcune ipotesi, gli ori di Sant'Angelo Muxaro sono da ricondurre molto probabilmente ad un artista indigeno, formatosi nella colonia rodio-cretese di Gela. I due anelli sigillo Il primo anello (vacca che allatta un vitellino) fu rinvenuto da un contadino, che lo barattò con Paolo Orsi, in cambio del proprio capotto, nel freddo gennaio del 1927. Il secondo anello (lupo dai lunghi artigli) fu scoperto sempre dall'Orsi negli scavi del 1931. Il ripostiglio di Avola Il servizio d'argento di età tardo-repubblicana rinvenuto negli anni '50 a Megara Hyblaea, dalla missione archeologica dell'École française de Rome, diretta da François Villard e Georges Vallet
    4 punti
  2. Il 51° Convegno numismatico nazionale di Bergamo avrà luogo venerdì 12 e sabato 13 febbraio 2016 nelle sale dell' hotel Cristallo Palace di Bergamo in via Betty Ambiveri. Organizzazione: Circolo numismatico bergamasco, e-mail [email protected]. Dettagli sulla manifestazione, regolamento, modulistica di iscrizione e orari sul sito https://circolonumismaticobergamasco.wordpress.com
    3 punti
  3. Ciao ragazzi guardate qua che San Giorgio pur essendo un 4 soldi... ne ho fatto il mio nuovo avatar :)
    3 punti
  4. @@NoNmi4PPLICO Grazie Simone.......non so se "materialmnete" questo fu il caso, ma brevemente Ti spiego il motivo della mia indagine: Questa esposizione venne previsita che si tenesse con un D.R. del 1969 nell'anno 1870 e che quindi qualcuno (sappiamo chi) mise mano a preparare i conii per queste medaglie (perchè vennero previste anche le pemiazioni) .....conosciamo anche che la preparazione di questi lavori (se aggiungiamo anche qualche autorizzazione) non può essere fatta nel giro di pochissimi mesi. L'esposizione si ebbe però nel 1871 e quindi presumo che le medaglie fossero già pronte, tempo prima. Spero che mi sono riuscito a far capire. ;) P.S. ........adesso scrivo su bel articoletto, visto che su questa esposizione (imortantissima perchè anche internazionale) non ci sono notizie in merito....e rendiamo note (nel senso di attribuirgli una paternità) anche alcune di queste medaglie.
    3 punti
  5. Spiego meglio perché la moneta non poteva pesare 4 grammi. I pierreali, come la maggior parte delle monete di questa epoca, non avevano valore fiduciario, contava il valore dell'argento in esse contenuto. il valore dei pierreali stava quindi nei circa 3 grammi di argento puro che contenevano e che era uguale e ben noto per tutti i pierreali. In generale quindi, avere un pierreale in mano significava avere 3 grammi di argento in mano. Battere una moneta che intrinsicamente valeva di piú, sarebbe stata una perdita per la zecca, ed inoltre sarebbe stato altissimo il rischio di rifusione. facendo un paragone coi tempi odierni, sarebbe come se dalla zecca uscissero monete da un euro che, una volta fuse, rendano 1.60 euro per il materiale in esse contenuto. É chiaro che tali monete da un euro sparirebbero subito dalla circolazione e verrebbero ben presto rifuse. Diverso il discordo nel caso fossero sottopeso. In tal caso l'autorità emittente guadagnerebbe dalla loro coniazione
    3 punti
  6. Salve,mi piacerebbe sentire un vostro parere su questa moneta :hi:
    2 punti
  7. Direi che ci siamo ...a un mese esatto credo sia giusto partire con l'evento commerciale che rimane a oggi il più importante riferimento italiano, Verona...è pur sempre Verona, se ne parla bene...se ne parla male....ma Verona è il più grande meeting point della numismatica veramente aperto a tutti e per tutti, l'ingresso è libero ed è l'ideale per chi vuole iniziare a vedere, incuriosirsi, comprare anche qualche moneta, ma lato commerciale a parte, rimane il riferimento principe per incontri, saluti, scambi di opinione, il far diventare reale un forum che è poi virtuale e che a Verona magicamente tutto questo si compie tramite i meeting point di lamoneta, il pranzo del sabato, il vedersi e darsi la mano. Questo è anche poi Verona...l'ultimo fu incoraggiante, vedremo questo...attorniato da aste importanti e prestigiose che comunque non potranno togliere mai il simbolico valore di un caloroso saluto e incontro tra appassionati. Dico subito che è sicuramente confermato il meeting point del sabato e il pranzo lamonetiano sempre di sabato, tradizione ormai consolidata che mi piacerebbe che qualcuno in più che è presente prendesse in considerazione, far parte diciamolo di questa famiglia, di questo network è anche condivisione sia nel virtuale sul forum che nella realtà e Verona è l'occasione con la O maiuscola per tutto questo. Ricordo le date, venerdì, sabato, domenica , 27-28-29 novembre 2015, ingresso libero, chi vuole aderire e dire ci sarò anch'io, commentare ....può già farlo... Buon Verona a tutti, Mario
    2 punti
  8. Buonasera a tutti, vi presento l'ultima ( ma la prima di Ferdinando quarto) piastra che è entrata in collezione... 120 grana 1796. Moneta comune, ma la patina e la conservazione eccellente me ne hanno fatto "innamorare " subito. Cosa ne pensate? Ringrazio il venditore che dalle foto, fatte perfettamente e per questo uso le sue, capirete chi è. PS. Se non erro mi era sembrata di averla già vista sul forum qualche tempo fa, qualcuno ricorda?
    2 punti
  9. Mi spiace ma attualmente nei negozi on line vedo solo il quattrino '91, non i 2. Sai che dei 2 esistono due varianti, una con la firma dell'incisore al diritto P a cui corrisponde il rovescio con le cifre della data più alte rispetto alle cifre del valore, e una con le iniziali DP a cui corrisponde il rovescio con le cifre della data più basse (o meglio, alla stessa altezza) del valore? Attualmente vedo un bell'esemplare in asta NAC ma se preferisci l'acquisto in negozo, monitorizzo e ti faccio sapere... Ciao! Semmai ci sentiamo in MP per non disturbare gli altri!
    2 punti
  10. Più che oncia direi che si tratta di un quadrante, poiché al dritto è visibile Ercole con la pelle di leone. @@MEDUSA51
    2 punti
  11. Buona serata Presente il sabato, come d'abitudine e compreso il pranzo lamonetiano :good: saluti luciano
    2 punti
  12. Mi scuso per la risposta veloce, ma sapete....... ;) Ho già visto questa contromarca, ma disgraziatamente non l'ho salvata in quanto non era ascritta per venezia (dime semo e te ghe reson). Ricordo chiaramente che però non era su una moneta di venezia e la Sua descrizione, cioè leone rampante alato. Tanto è vero che mi aveva incuriosito. Ora il sesino del Grimani è stato battuto dal 1595/1605. Quindi ribattitura coeva o successiva. Venezia aveva perso Cipro o Candia da 20/30 anni e si era rifatta con la battaglia di Lepanto. Perchè vi dico questo? Semplicemente perchè il leone rampante come iconografia per venezia lo trovate sulle monete fino al Foscari 1423/1457 per le monete nere o del popolo con l'eccezione dei bagattini del Moro e del Tron 1471/1473. Sempre il leone rampante viene ripreso su nominali "importanti" come i leoni per il levante del Morosini 1688/1694 ed i leoni per la Dalmazia del Mocenigo II 1700/1709. Fra i 2 periodi l'unico leone rampante utilizzato era quello appunto per Candia o Cipro ed era quello del leone dei Lusignano. Ma non può essere questo il nostro caso. Esiste però un altra nazione che sta diventando importante e che utilizza il leone rampante come contromarca ed è l'Olanda. Netherlands (Provincial) - Gelderland (Duchy) - Philip II, Écu de Bourgogne (Bourgondische Rijksdaalder) 1567, (Nijmegen) Europe Netherlands (Provincial) - Gelderland - Duchy Philip II Écu de Bourgogne (Bourgondische Rijksdaalder) 1567, (Nijmegen) Countermarked Delm. 92, VH I134, WP 2.17.38 Ag, 29.27 g (40 mm) TTB Countermarked with a lion, for use in Holland Come vedete i periodi sono abbastanza vicini e se guardate l'ingrandimento di questa moneta su acsearch vedete che la contromarca non è molto distante. (con le dovute cautele). Nel stesso periodo Venezia utilizzava il leone in moeca come contromarca ed questo è associato a Zara secondo il signor Bordin. Nella discussione sulle contromarche dell'asta Nomisma abbiamo appunto questa considerazione, Nota personale: in un'altra asta la contromarca era più chiara, si tratta di un leone. Un grande Amico, Rolando Mirko Bordin ricordava che la contromarca del leone su sesino poteva collegarsi alla città di Zara. Allega miniatura(e)
    2 punti
  13. ragazzi ma solo voi trovate i mercanti ubriachi? dalle mie parti son tutti sobri e non ti regalano niente bravo @@Biagio75, ottimo acquisto
    2 punti
  14. ciao @@redjack1969, se dalla foto quasi tutti dicono bb credo che dal vivo possa tranquillamente arrivare a bb/spl. come poi dice giustamente @@miza, la moneta ha un bel bordo e questo non e' poco. complimenti max
    2 punti
  15. Eccomi allora, dopo aver effettuato un attento controllo, non ho trovato niente di significativo; forse ...sottolineo forse ...solo questo denaro che ha dei segni nei campi alquanto sospetti ma, secondo me, non identificabili. In ogni caso allego la foto e i dettagli con i segni che ho evidenziato: Davanti: fra la I e la A, a sinistra della colonna del castello/imago civitatis e sopra la sua base; Retro: alla base della lettera D. Il denaro pesa 0.81 gr e ha delle incrostazioni.
    2 punti
  16. Dalle foto,come detto da altegiovanni,non si può dare un giudizio certo ma da quel poco che vedo forse hai avuto fortuna nel non acquistarlo....!!!! Personalmente penso che sia un riconio su tondello antico, alcune lettere sono state rifatte e non sono compatibili con lo stile dell' epoca e le mie conclusioni le puoi capire benissimo per quanto detto sopra.....Saluti Babelone
    2 punti
  17. Sarebbe contento il Lazari, stiamo dimostrando scientificamente che aveva ragione :hi:
    2 punti
  18. Purtroppo causa tesi ho dovuto accantonare momentaneamente le ricerche; in più non sono ancora riuscito ad andare a visitare i musei di Piazza San Marco. Però è entrato a far parte della famiglia un bel pezzo che voglio mostrarvi.. Che ne pensate? L'ho postata poco fa in un'altra discussione sul tema ma mi pareva gusto postarla anche quì.. :good: Credo che della serie sia quella più sottovalutata visto che è stata coniata in "appena" 155196 esemplari, anche se ho notato, rispetto ai pezzi in rame, che è più facile da trovare bella (per dire, ieri ad un mercatino in un album ce ne erano 6 :mega_shok: e tutte belle).. Quindi ora sono a quota tre. :good: però ho trovato il 5 centesimi e il centesimino, che aspettano solo di essere portati a casa.. Comunque spazio alla monetina ora!! p.s. penso di tenerla dentro la bustina questa perchè la mistura è molto delicata e ho paura di fare malanni.. in più il perito ha avuto la premura di inserirla in un'ulteriore bustina di "acetato", quindi doppia sicurezza.. :good: Ha un lustro che è uno spettacolo per gli occhi!!
    2 punti
  19. E il venti lire. Le foto non gli rendono giustizia ma purtroppo con l'oro non sono bravo.. :pardon: C'è da dire che di questa monetazione i tondelli più rappresentativi e densi di storia sono i due scudi, spesso usati dai patrioti a mò di spilla, e che purtroppo ancora non possiedo :mega_shok: ..
    2 punti
  20. io mi butto, anche se un certo presentimento ce l'ho... (se mi sbaglio non picchiate troppo forte) Sono piombini che usavano i produttori e commercianti di seta di Nîmes nel XVIII secolo fino ad inizio XIX. Vedi per esempio: http://www.echange-passion.com/t1311-bastide-antoine e http://www.echange-passion.com/f93-les-plombs-de-soyeux-de-nimes Il giglio significa che il re aveva accordato dei privilegi a questa manufattura. Saluti Njk
    2 punti
  21. Taglio: 2 euro cc Paese: Malta Anno: 2013 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: NEWS!! :yahoo:
    2 punti
  22. Taglio: 2 euro Paese: Monaco Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: qSPL Città: Milano
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  23. Per gli amici Napoletani posto questa bella medaglia in argento che ho visto girovagando in rete.
    1 punto
  24. Gettone Trattoria d'Antignano d'Asti valore 30
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  25. I Romani , in particolare quelli che vissero negli ultimi decenni del I secolo a.C. e nei primi del I secolo della nostra era , ma anche dopo , furono grandi ammiratori della civilta’ egiziana , conquistatori dell’Egitto ma anche intimoriti dalla magnificenza delle Piramidi , dall’ altezza degli Obelischi , da tutti gli edifici colossali che sorgevano in Egitto e forse anche dalle loro numerose divinita’ mezze umane e animali . Questa ammirazione verso questa misteriosa ed antica civilta’ si riflesse come una moda dell’ epoca con la razzia di vari Obelischi trasportati a Roma , con la costruzione sempre a Roma di quattro Piramidi ad uso funebre come si usava per i Faraoni e in seguito con l’ adozione di divinita’ egiziane introdotte tra le classiche divinita’ romane , anche se in questo ultimo caso Augusto finche’ visse vi si oppose sempre decisamente . E’ noto che a Roma antica esistevano almeno quattro Piramidi , tutte costruite in epoca augustea secondo la moda dell’ epoca e della ricchezza dei committenti , l’ unica sopravvissuta , perche’ inglobata nelle Mura Aureliane e di questo dobbiamo essere grati ad Aureliano , e’ quella di Marco Cestio della quale abbiamo abbondantemente parlato in un precedente post , delle altre tre , due erano nell’ attuale Piazza del Popolo dove sorgono due , delle tre Chiese presenti nella Piazza , a sinistra quella di Santa Maria in Montesanto , a destra quella di Santa Maria dei Miracoli , come si possono vedere in foto ; probabilmente , ma non esiste prova , queste due Piramidi gemelle potrebbero essere state tombe appartenute a Marco Vipsanio Agrippa e al grande Marco Valerio Messalla Corvino , contemporanei di Caio Cestio ed anche suoi eredi , la certezza della presenza in antico di due Piramidi , nel luogo dove oggi sorgono le due Chiese e’ data da due piante di base quadrate simmetriche in lastroni di travertino ritrovate nel corso dei lavori di costruzione delle Chiese nel XVII secolo , basi di misura piu’ piccola di quella della Piramide di Marco Cestio che e’ di circa 30 metri per lato . Infine la quarta Piramide nota e’ quella che esisteva nel Campo Vaticano , situata in mezzo a quello che in futuro saranno il Circo di Nerone e il Mausoleo di Adriano , come si puo’ vedere in una ricostruzione di Pirro Ligorio e nota dal medioevo come Meta Romuli . Questa Piramide del Vaticano era , come le altre , una sepoltura monumentale che in antichità sorgeva in prossimità dell' incrocio tra la via Cornelia e la via Trionfale , in un' area chiamata Ager Vaticanus , zona cimiteriale come la vicina necropoli vaticana . Si trovava al fianco di un altro grande mausoleo , il cosiddetto Therebintus Neronis , altro edificio funebre demolito nel VII secolo che pero’ era a pianta circolare . La Piramide sopravvisse ai grandi cambiamenti edilizi dovuti alla costruzione della primitiva basilica di San Pietro , giungendo intatta fino al medioevo e divenendo un elemento importante e vistoso della topografia antica urbana di Roma . Il suo nome corrotto di Meta Romuli era dovuto alla credenza popolare che la collegava alla Piramide Cestia , chiamata Meta Remi , attribuendole ai sepolcri dei due mitici fondatori della Citta’ . Nel Rinascimento , stranamente per l' epoca di eruditi , fu creduta il Sepolcro degli Scipioni . Venne demolita a partire dal 1499 su ordine di papa Alessandro VI per l' apertura della nuova via Alessandrina che collegava l' area del Vaticano con il ponte sul Tevere . Dopo lo spoglio dei marmi alcuni resti del nucleo in calcestruzzo sopravvissero ancora per qualche decennio . La Piramide vaticana doveva essere presumibilmente della stessa epoca di quella di Cestio e secondo le testimonianze antiche era anche più grande di quella , alta circa 40 metri con una base di lato di uguale misura , circondata da una pavimentazione con lastroni di travertino riutilizzati poi per la scalinata di ingresso alla Basilica di San Pietro . Era costruita anch' essa con il nucleo in calcestruzzo e laterizi con rivestimento esterno in marmo poi smontato nel corso dei secoli e la camera sepolcrale interna coperta a volta come nella Cestia . Su questa Piramide vaticana purtroppo non c’e’ altro da dire come archeologia , tranne che sorgeva nel luogo dove oggi si trova la Chiesa di Santa Maria in Traspontina , nell’ odierna Via della Conciliazione ; ma a quale personaggio dell’ antica Roma apparteneva la Piramide ? purtroppo si possono fare solo delle ipotesi non essendoci stata trascritta alcuna legenda della lapide dedicatoria o dell’ incisione che ne attestava il nome o i nomi dei proprietari , ma essendo stata un’ opera imponente e costosissima doveva per forza essere appartenuta ad una persona molto influente , ricca e prossima alla corte imperiale , di conseguenza si puo’ circoscrivere ad un limitato numero il nome del personaggio proprietario , evidentemente molto legato all’ Egitto e alla sua cultura . I nomi dei committenti della costruzione della Piramide vaticana , vista l’ epoca , potrebbero essere stati solo due , quello di Marco Antonio , in quanto probabile proprietario del fondo terriero , passato poi , tramite il matrimonio della sorella Antonia maggiore , alla famiglia Domitia , pero’ di contro e’ ben noto che Antonio mori’ in Egitto e fu sepolto ad Alessandria , ma cio’ non toglie il fatto che il committente in vita potrebbe essere stato Antonio stesso e che la Piramide rimanesse ad uso della sua famiglia dopo la sua morte e sepoltura ad Alessandria . Il secondo nome possibile e forse piu’ probabile potrebbe essere quello di Caio Cornelio Gallo , al quale farebbe riferimento il nome stesso della Via in cui sorgeva la Piramide , cioe’ la Via Cornelia . Caio Cornelio Gallo fu il primo Prefetto dell’ Egitto , amico di Ottaviano , fino a quando questi nella sua funzione di Prefetto , influenzato dalla cultura ed usi egiziani , non assunse caratteristiche tipiche da sovrano egiziano , al punto che Ottaviano fu costretto a toglierli la carica di Prefetto romano . Cassio Dione conferma questa megalomania egizia di Gallo che giunse al punto di fare incidere su una stele il titolo di Faraone seguito dal suo nome . Oltre a questi due nomi di Romani , non esistono altre ipotesi di committenti di questa Piramide e questi rimarranno probabilmente tali per sempre . Sotto le due Chiese gemelle in Piazza del Popolo dove in antico si trovavano le due Piramidi anch'esse gemelle e la Chiesa di Santa Maria in Traspontina dove sorgeva la grande Piramide vaticana .
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  26. Non mi sembra un 1 ribattuto, sarebbe interessante vedere l'immagine del dritto e del rovescio di tutta la moneta.
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  27. @@diego82 direi proprio di si oggi sei particolarmente magnanimo :D
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  28. Grazie, sono contento che sia piaciuta anche a te.
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  29. @@jagd mi hai fatto fare una bella grassa risata. Grazie. Quanto alla pulizia credo ci siano in commercio prodotti specifici. Ma in fondo la moneta è tua e ognuno ci fa cosa vuole con ciò che è suo. Buona serata.
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  30. @miza ci ho guardato ai capelli e un po' è colpa della foto ma ci sono due diversi tipi di usura, meno nella basette e di più sulla nuca
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  31. D'accordo allora mi metterò alla ricerca e se il prezzo c'è la prenderò subito ;) Grazie il monetaio :)
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  32. ciao @@andme condivido il parere degli altri amici. moneta che trovo molto gradevole e di gran lunga superiore a certi bb periziati
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  33. Come già anticipato precedentemente conto di esserci di nuovo quest'anno :)
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  34. 0,60 gr. Da Nomisma 51, lotto 1399
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  35. Infatti è stato un atteggiamento scorretto :girl_devil: ..... parecchi di noi ci avevano fatto un pensierino. E vabbè sarà per la prossima, son ragazzi!
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  36. ........MA NE VALE CERTAMENTE LA PENA. :hi: :good:
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  37. Nemmeno falso,una bruttissima riproduzione
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  38. Io non so se è il botto finale o ce ne saranno altri.... :blum:, so che l'obolo o frazione di denaro terzolo è rarissimo, il Crippa vista l'esiguità dei pezzi non vuole neanche dare un parametro della stessa, diminuisce il diametro che è di circa 14 mm., diminuisce il peso, ci sono spesso cunei e a volte anche globetti, rimangono come segno distintivo le lettere con le estremità fortemente cuspidate. Non mi piace citarmi ma per una volta lo devo fare, tratto dall'articolo " Il denaro imperiale piano di Milano nell'epoca di Federico II" di Mario Limido in Panorama Numismatico n.272, aprile 2012, e che comunque trovate anche nella sezione articoli del forum, ecco anche un obolo o frazione di denaro terzolo Peso gr. 0,38, collezione privata.
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  39. Naturalmente è un falso.
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  40. E bravo Fabry! due sole precisazioni: i sesini contromarcati vengono assegnati a Candia (che fino alla metà del seicento è rimasta veneziana pur con alterne vicende), mentre Cipro era stata ormai già persa nel 1570, e nemmeno la vittoria alle Curzolari era riuscita a riprendersela. Il pezzo uscito nel forum greco verosimilmente dovrebbe avere origine "greca", e fa parte dei sesini contromarcati indicati come circolanti a Candia. L'ipotesi di Zara, come già avevamo discusso tempo fa, mi pare un po' troppo debole, e non capisco su quali basi sia fondata, potresti gentilmente chiedere al tuo amico le sue ragioni? Oltretutto non mi pare abbia grosso seguito, certo parliamo di una monetazione più che di nicchia e magari non conosciamo altri pareri. Riporto solo quello che è indicato sui testi "ufficiali". Il leone rampante, in contromarca, potrebbe anche collegarsi a uno stemma di famiglia (tipo il rettore dell'isola), non necessariamente al leone di san marco. Interessante invece la tua ipotesi sugli olandesi, ci devo pensare..
    1 punto
  41. @@Rex Neap bella domanda.Si tecnicamente si può fare. Si preparano normalmente i conii lasciando la "data bianca",cioè con superficie del conio liscia nello spazio che dovrebbe ospitare la data. Successivamente,si preparano i punzoni che semplificando al massimo,sono tondelli di metallo di lunghezza variabile(5-10 cm.),dove in una delle due estremità, l'incisore ricava dal pieno il singolo numero della data. Il punzone ha impronta Positiva. Arrivati a questo punto,si prende il conio ,si posiziona il punzone(positivo),nello spazio dove ci dovrebbe essere il primo numero della data(es.1) e mediante "martellata" manuale o mezzo meccanico(dipende dalla durezza del materiale con cui è fatto il conio) si crea l'impronta(negativo). Si procede così per tutti i 4 numeri della data,lavorando Direttamente sul conio. Questa era anche la prassi nella monetazione centesimale del regno,dove per ragioni di costi e di tempo,verso la fine '800 inizio '900,prima di cambiare un conio esausto (specialmente 1 e 2 centesimi)veniva integrato o riparato diverse volte mediante il sistema "del punzone" sopra descritto. Simone.
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  42. Concordo :) Penso che all'epoca fu piuttosto tesaurizzata! :)
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  43. non ti posso aiutare per l'autenticità, ma è una bella moneta.
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  44. perché quella prima....!!?? ora stiamo identificando quella postata qui! la seconda immagine si legge abbastanza PA / PA / I ( Pavia )
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  45. Beh lui è una scheggia e estremamente competente, diciamo che lo potresti aiutare inserendo l'altro lato. ma magari anche altri utenti a volte la beccano ;) pensa che io addirittura una volta sono arrivato 5 minuti prima di prof... che soddisfazione!! :pleasantry:
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  46. Ecco il 15 centesimi.. Purtroppo non ce l'ho scontornata.. Però si può apprezzare tutto il lustro così :good:
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  47. Ciao! Mercatino di ieri? Piazzola sul Brenta per caso? Comunque.. Della serie in rame la moneta da 1 centesimo è quella che si vede meno in giro ed è difficile da trovare bella bella.. Direi che la tua è in buona conservazione, il leone è in ottima forma, l'altra faccia meno (sebbene da catalogo la moneta è considerata di prima classe non è inusuale trovarle con schiacciature.. Certo se non ci sono meglio) ed aggiungerei anche che per 7 euro hai fatto bene a prenderla.. :good: Questa monetazione mi affascina particolarmente, per via del periodo storico in cui è stata coniata e perchè abito vicino a Venezia.. L'1 centesimo mi manca (anche se ne ho trovato uno bello e aspetto solo di andare a prenderlo), però posso postarti i 3 centesimi, il 20 lire e i 15 centesimi, di cui ho la foto sul pc.. :good: Ti posto anche il link ad un'altra mia discussione in cui puoi leggere qualcosa a proposito.. :good: http://www.lamoneta.it/topic/141948-1848-venezia/ Sotto il mio 3 centesimi preso ad una recente asta..
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  48. Ti comunico uno schemino che mi ero fatto tempo fa: Marco veneziano = gr. 238,49936 - suddiviso in 8 parti da l'Oncia Oncia = gr. 29,81242 - suddiviso in 144 parti da il Carato Carato = gr. 0,20703 - suddiviso in 4 parti da il Grano Grano = gr. 0,05175 luciano
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  49. @@Rex Neap @@johnny broder Chiedo scusa ma devo fare una piccola correzione sul mio post n. 7 del 16 novembre 2010, la medaglia di Arnaud del 1871 in oggetto non fu la sua ultima opera, ce ne sono altre dopo, tipo questa del 1874 e quella per il prosciugamento del lago Fucino del 1875.
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  50. Caro @@adolfos, ovviamente sono d'accordo su tutto. Consiglierei @@Teus I di non pulire ulteriormente la moneta (sopratutto con prodotti non adatti, o senza le competenza necessarie), anche se non vede ancora il trattino, né l'argentatura perché in realtà la moneta ancora non è del tutto pulita dai prodotti di ossidazione, ma solo liberata dalle concrezioni terrose più superficiali. Ricordo anche che se davvero si trattasse di monete da scavo in territorio italiano e non acquistate, il ritrovamento andrebbe comunicato a chi di competenza. Un saluto cordiale MB
    1 punto
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