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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/15 in tutte le aree

  1. Finalmente e' uscito il nuovo numero (versione PDF) del Bollettino del Circolo Numismatico di Beinasco . Buona lettura. Rivista N.11.pdf
    5 punti
  2. Lo scopo di questa discussione è quella di parlare di monete e medaglie aventi come soggetto principale gli animali:si tratta di un soggetto rappresentato più o meno in tutte le monetazioni, da quella classica a quella contemporanea e, quindi, potrebbe essere una delle poche occasioni di condivisione tra le varie sezioni e per parlare dei nostri tondelli. Vorrei iniziare con la monetazione a me più nota, ovvero quella sabauda. In particolare l'elefante, resoci con gli occhi dell'incisore, che probabilmente non ebbe la fortuna di vedere dal vivo un tale animale, compare in ben tre monete di Emanuele Filiberto duca di Savoia. L’impresa dell’elefante, simbolo di forza e magnanimità, oltre che di inflessibilità per la credenza che non possa piegare le ginocchia,che allontana con la proboscide le pecore che gli sbarrano la strada, presentata al R/, unitamente alla legenda "INFESTVS INFESTIS" (liberamente traducibile in “Nemico ai nemici”) ricorda un episodio accaduto a Hesdin nel 1533 quando, Emanuele Filiberto uccise il conte di Valdeck, il quale, redarguito per aver disobbedito a un ordine, osò ribellarsi al Duca. Cfr. Mario Traina “Il linguaggio delle monete” pag. 217 Filiberto da 9 lire D/: Busto con corazza, volto a destra, entro cordoncino liscio. Intorno, “- + E(MMANVEL) PHILIBERT(VS) DVX SAB(AVDIAE) PRIN(CEPS) PED(EMONTIS)”; R/: Elefante circondato da un gregge di pecore. Intorno, “INFESTVS INFESTIS”. Metallo: Oro Diametro: 30 mm. Peso: 10 g. Rif: Biaggi II pag. 571 n. 411. CNI I pag 234 n. 397 e tav. XXIV n. 34 Note: L'’esistenza di questo pezzo è giunta sino a noi tramite il disegno presente nell’editto che sanciva la riforma monetaria del 13 marzo 1562. Fu coniata al titolo di carati 23, 15 al taglio di 8, 7/9 pezzi al marco, presumibilmente nella zecca di Vercelli. Mezza lira D/:Stemma inquartato con al centro lo stemma sabaudo, sormontato da corona ducale e ornato da cartocci, entro doppio cordoncino liscio. Intorno “ EM(MANVEL) FILIB(ERTVS) D(EI) G(RATIA) DVX SAB(AVDIAE) P(RINCEPS) PED(EMONTIS)”. R/: Elefante tra gregge di pecore. Circolarmente “INFESTVS INFESTIS”. Metallo: Argento Diametro: 30 mm Peso: 6, 03/ 6, 24 g Rif: Biaggi II pag 599 e 600 n. 433 (a-g); CNI I pag 197 n. 87; pag 199 n. 103; pag 200 n. 111; pag 201-202 n. 124/125. Note: Coniata al titolo e al taglio in proporzione della lira, nelle zecche di Chambéry, Nizza, Torino e Vercelli. Esistono varianti per la data e la zecca. Quarto di lira D/: Busto con corazza, volto a destra, entro doppio cordoncino liscio. Intorno “+ EM(M)ANVEL PHIL(IBERTVS) D(VX) SAB(AVDIAE) P(RINCEPS) PED(EMONTIS)”. R/: Elefante tra gregge di pecore. Intorno “INFESTVS INFESTIS”. Metallo: Argento Diametro: 25 mm Peso: ? Rif: Biaggi II pag 601 n. 435; CNI I pag 235 n. 399. Note: Coniato al titolo di 10,18 denari, al taglio 77,1/3 al marco nelle zecche di Bourg-en-Bresse, Chambèry, Nizza, Torino e Vercelli. 11 Questa tipologia, anche detta “Filiberto d’argento da 5 soldi”, si conosce solo per la raffigurazione presente nell’ editto del 13 marzo 1562 e la sua coniazione non è provata da nessun rendiconto di zecca.. Un altro elefante famoso, numismaticamente parlando è quello dei denari di Catania, di cui l'animale è il simbolo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MGC/5
    4 punti
  3. Australia - 1 penny - 1961 - Bronzo – 9.45 g – ø 30.50 mm
    4 punti
  4. E' un film del 1995, titolo originale Things To Do in Denver When You Are Dead. La regia è di Gary Fielder, gli interpreti principali sono Andy Garcia, Christopher Walken e Christopher Lloyd (lo zio Fester della Famiglia Addams, nonché, soprattutto, il mitico Doc Brown della saga di Ritorno al futuro). Jimmy the Saint (Andy Garcia) un gangster che cerca di reinserirsi nella vita lavorando onestamente, è costretto ad accettare un ultimo colpo, commissionatogli da uno dei capi della malavita di Denver. Jimmy ingaggia alcuni amici del suo passato criminale, ma purtroppo le cose non andranno nel verso giusto. Se, anziché cercare di spaventare a morte il nuovo spasimante di Meg, fidanzata del figlio ebete del padrino della città che li ha ingaggiati, avessero provato a rapinare la Zecca di Denver, forse gli sarebbe andata meglio...chissà Qualcuno, in realtà, ci aveva già provato, molto tempo fa...vogliamo vedere come gli è andata? Sono due le storie da raccontare, entrambe risalenti agli anni '20 del secolo scorso...i favolosi Roaring Twenties! petronius
    3 punti
  5. Buongiorno a tutta la sezione estere! Sapevo che non poteva durare molto.. oggi ho ceduto alla tentazione ed al fascino delle americane della prima ora (petronius ritieniti responsabile! :blum: ), e mi sono portato a casa, per una cifra a mio avviso modesta, un bel centesimo del 1817 del tipo "Matron Head"! :) il 1817 è il secondo anno di produzione di queste "monetone", di dimensioni davvero importanti per essere alla base del sistema monetario: 30 mm. di diametro per 10.36 grammi di peso! ..Ci voleva quindi un kg. abbondante di rame per fare un dollaro d'argento... :rolleyes: Tiratura di poco meno di quattro milioni di esemplari (è un anno comune) e conservazione a mio avviso abbastanza piacevole per il tipo.. Voi cosa ne pensate? E' la mia prima americana d'epoca.. e sarà (spero) l'inizio di una piccola collezione tipologica che cercherà di spingersi indietro nel tempo.. partendo dalle ultime serie in argento (pre 1964) andando via via a ritroso alla ricerca del sogno americano.. dei grandi viaggi e degli spazi infiniti, delle corse all'oro e del selvaggio west.. fino a sfiorare le "inarrivabili" prime serie a cavallo tra 1700 e 1800 e che penso resteranno solo un sogno. Per fortuna sognare non costa nulla.. Accetto e gradisco qualsiasi vostro parere su questa monetina, ho tutto da imparare su questa monetazione e vi ascolto ad orecchie aperte.. Approfitto per lanciare un piccolo appello a chi ha americane "vintage" da scambiare o vendere.. contattatemi pure che ne parliamo insieme, non cerco pezzi da novanta e mi accontento di monete che sappiano raccontare con dignità la loro storia ;) Grazie a tutti in anticipo! Marco
    3 punti
  6. Già simbolo di forza e potenza inarrestabile, l'elefante (ritratto mentre calpesta un carnyx, la tromba di forma, guardacaso, zoomorfa simbolo dei celti) divenne l'emblema di Giulio Cesare anche per un gioco di parole, pare infatti che un termine omografo di Cesare, nella lingua dei Mauri, significasse elefante.
    3 punti
  7. Io all'inizio della collezione adottavo il sistema di dividere le monete per paese emittente, ma poi col passare degli anni ed il fatto che alcuni Paesi emettano molte monete ed alti quasi nessuna mi ha fatto optare per cambiare metodo di catalogazione, sopratutto dopo l'emissione comune TDR del 2007, sono passato a quello di suddivisione per anno di emissione in ordine alfabetico del Paese di emissione, credo sia il migliore compromesso, comunque anche io conservo in capsula e quando mi va metto assieme tutte le emissioni di una Nazione per poterle vedera assieme e poi le rimetto nei loro spazi.
    3 punti
  8. Denaro piccolo di Piemonte Amedeo V Vi presento questo esemplare che ha incuriosito tutti gli amici del tavolo dei savoiardi dell'Associazione numismatica taurinense.Giudicato autentico per l' ottima fattura e per i caratteri netti delle legende .La A iniziale al D/ risulta deformata , secondo Rovera per lo slittamento del tondello durante la battitura Sempre al D/ troviamo come segno dello zecchiere due crocette (tipo Mir 51c) ma dopo la prima A una stella a 5 punte inedita per questa tipologia. Inoltre al R/ legenda accorciata + COMES SABAD al posto di + COMES SABAVDIE
    2 punti
  9. Per Genova l'animale mitico è il grifo che vi presento su uno stupendo quartaro e, in omaggio, una serie di grifi che non si trovano in rete ma che ho trovato in un museo (al Buonconsiglio) e nel Duomo di Trento.
    2 punti
  10. :rolleyes: @@acraf non vorrei sbagliarmi ,ma e' una moneta che nelle precedenti vendite NAC e' stata sempre venduta attorno alla base e riproposta negli anni dalla stessa NAC a prezzi decrescenti.. questo non depone a favore del passato glorioso.... forse hanno deciso di venderla sul serio proponendola ad un prezzo appetibile ed a un'asta di secondo piano rispetto alla prestigiosa Casa di Zurigo(riproporla per la quarta volta da Nac sarebbe stato imbarazzante...).comunque e' gia arrivata a 430 sterline,un prezzo piu' che dignitoso a mio parere. sull'esemplare esitato da ACR ,aspetterei un pochino per vedere se non fa la fine dell'esemplare ex Moretti prima di pronunciarmi.... le dinamiche delle aste sono per me, sempre piene di fascino.... :rolleyes:
    2 punti
  11. L'Unione Delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. 1 РУБЛЬ. 50 КОПЕЕК. 20 КОПЕЕК. 15 КОПЕЕК. 10 КОПЕЕК. 5 КОПЕЕК. 3 КОПЕЙКИ. 2 КОПЕЙКИ. 1 КОПЕЙКА. Questo tipo (non tutti i tagli) di moneta fu coniata per 31 anni.
    2 punti
  12. Un bel modo di iniziare :good: Per la conservazione concordo con vathek, un bel BB o, per dirla all'americana, VF20. Quanto alle mie responsabilità nella questione, io non c'ero, e se c'ero dormivo :lazy: :lol: ciao petronius :)
    2 punti
  13. Ciao @@Littore.. qualcosa di "napoletano" zecca de L'Aquila: Quattrino di Giovanna II° di Durazzo, leone al rovescio Il famosissimo Cavallo di Ferdinando d'Aragona Saluti Eliodoro
    2 punti
  14. Ciao Luigi, se ti interessa i 3 globetti sono stati usati anche prima. Eccoti il Michele Morosini: Monete di zecche italiane Venezia Michele Morosini, 1382. Soldino, AR 0,50 g. XMIChL M – AVROC DVX Il doge stante a s. con vessillo; ai lati, stella – P. Rv. + S MARCVS VENETI Il leone in soldo. Paolucci 3 (R3). Molto raro. Migliore di Spl ARS CLASSICA n. 89
    2 punti
  15. ..... anche perchè risulta che "a distanza" partecipò all'esposizione di orticoltura di Firenze nel 1874 ..... potrebbe essere stata questo un errore... !!
    2 punti
  16. Orville Gambadilegno Orville Harrington era quanto di più lontano possibile dall'immagine che generalmente abbiamo dei gangster americani degli anni '20. Nessun mitra nascosto in una custodia di violino, o pistole a rigonfiare il doppiopetto gessato, niente trasporto clandestino di alcol né, tantomeno, sparatorie e inseguimenti con la polizia. Orville Harrington era un quiet man, un uomo tranquillo, che lavorava otto ore al giorno (indovinate dove ;)) e trascorreva i weekend passeggiando per il Washington Park di Denver, o curando i fiori del suo giardino. Orville era sposato con Lydia, una piccola donna dai capelli neri e ricci, che sembrava tanto soddisfatta della sua casa quanto di suo marito, contenta di crescere i loro due bambini, preparare marmellate, e allevare galline. L'unica cosa che distingueva Orville dalla moltitudine, era la sua andatura irregolare, e il modo in cui il suo corpo pendeva da una parte quando camminava. Quando aveva undici anni, era stato colpito a un'anca durante una battuta di caccia, e l'incidente lo aveva condannato a una vita di dolore. Due anni dopo, la sua gamba dovette essere amputata, e da allora portava una gamba di legno. Insomma, Orville Harrington, con la sua piatta vita sempre uguale e i suoi problemi di salute, era quello che oggi definiremmo, in maniera volgare, uno "sfigato". Ma Orville aveva un segreto... petronius
    2 punti
  17. Condizioni di vendita del loro shop on-line http://inumis.com/us/cgv.html
    2 punti
  18. Libano - 10 Piastre - 1961 - Rame-nickel – 3.5 g – ø 21.8 mm
    2 punti
  19. Germania Ovest - 1 Marco - 1961 - Rame-nickel – 5.5 g – ø 23.5 mm
    2 punti
  20. Francia - 5 franchi - 1961 - Argento (.835) – 12 g – ø 29 mm
    2 punti
  21. Ciao cercherò di eserci anche io sabato pranzo compreso...
    2 punti
  22. Io lo so che sono un TESTONE ma qui mi fate infervorare di GROSSO! Ragazzi non trovò più la mia CORONA regalatami da una SOVRANA decaduta, insieme allo SCUDO e all'armatura del suo antenato GIULIO. Alla vista della teca vuota sono diventato PICCIOLO, e mesto mesto sono andato a raccogliere il GRANO nella campagna vicina. Appena arrivato però ho visto che tutti i fusti erano stati già MALTAGLIATI!! e non c'era più nemmeno una PEZZA DELLA ROSA che ha piantato la mia amata :(
    2 punti
  23. Ecco, invece, Aghemo Natale, anch'egli piemontese: http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-natale-aghemo_(Dizionario_Biografico)/
    2 punti
  24. Salve a tutti, sono iscritto ormai da quasi tre anni al forum, non scrivo mai, ma vi leggo sempre tutti con il massimo interesse, anche perchè trovo il forum ben tenuto e graficamente molto ben fatto. Volevo condividere con voi alcune considerazioni generali, che in realtà credo ritornino ciclicamente in questa sezione, e più in generale su un sito di numismatica. Trovo però interessante aggiornarle all'odierno "stato dell'arte" della monetazione euro. Come avrete capito, sono un collezionista di monete Euro, in particolare commemorative FDC, ministati esclusi, in linea con il mio buget attuale. Ho iniziato quando ero giovanissimo e l'Euro appena nato, raccogliendo le serie nazionali circolate, per nazione e senza anno. Poi mi sono appassionato progressivamente alle emissioni commemorative, che già avevo iniziato a conservare circolate. Ho così iniziato a sviluppare una collezione sistematica in FDC, con alcune eccezioni in Coincard per monete che trovavo particolarmente significative. Mi sembrava una collezione bellissima, che permetteva di far conoscere con una semplice immagine su una moneta alcune delle tappe fondamentali della storia dei singoli Paesi e dell'Europa intera, o alcuni dei simboli di queste nazioni. Ritengo che la monetazione commemorativa costituisca un veicolo che, nel suo piccolo, può aiutare nella costruzione di un'identità europea che sembra ormai sempre più una chimera, un'idea da anime belle. Sono però ormai alcuni mesi che è sopraggiunta una forte stanchezza per la mia collezione. Acquisto ormai sempre più di rado, ho completato l'anno 2013 e raccolto alcuni pezzi del 2014-2015 (compresa la mia prima commemorativa vaticana che ho trovato esteticamente molto bella e di grande rilevanza simbolica, quella del 2014 sul crollo del Muro di Berlino), ma poi nulla più. Sento che questa collezione ha perso la sua forza di coinvolgermi e interessarmi. Credo che ciò sia dovuto soprattutto all'aumento esponenziale della quantità di monete commemorative, non supportato da un mantenimento di un livello qualitativo accettabile. Purtroppo si moltiplicano non solo le emissioni annuali dei singoli stati, ma anche gli stati coniatori stessi. Mi trovo così a dover acquistare monete dallo scarso valore storico-simbolico, oltre che artisticamente molto poco valide. Sono consapevole del fatto che anche gli Stati "minori" abbiano le loro ricorrenze, che per me italiano possono dire poco, ma che per loro sono molto sentite. Così come riconosco che, come detto prima, la monetazione euro può avere proprio quel ruolo di avvicinarci gli uni agli altri, condividendo le rispettive tradizioni culturali. Però, da un punto di vista meramente numismatico, mi sembra che la collezione stia perdendo valore, e che sia nel breve che nel lungo periodo continuerà in questa direzione. Non riesco ad appassionarmi alle monete di Malta e Lussemburgo, e neanche alle nuove di Lituania, Lettonia, Slovenia, Slovacchia. La Finlandia, che secondo me ha emesso le monete più belle dal 2004, sta perdendo gusto. Portogallo e Belgio si sono invischiate in una serie di commemorazioni francamente secondarie. I "grandi" Stati (Italia, Germania, Spagna, Francia, ma anche la Grecia) riescono invece a mantenere un buon livello, grazie soprattutto alle loro grandi storie e tradizioni nazionali. Volevo sapere voi cosa ne pensate, sia della direzione che sta prendendo la monetazione commemorativa, sia della vostra personale situazione da collezionisti. Credo vi sia una certa fragilità strutturale alla base degli euro commemorativi che impedisce di mantenere un alto standard qualitativo nel tempo. Purtroppo, non riuscendo a vedere un valore affettivo e concettuale che accompagna la collezione delle monete, non riesco a convincermi fino in fondo a continuare. Vi ringrazio in anticipo per le risposte!
    1 punto
  25. Ciao, scusate non mi ricordo, il simbolo con tre circoletti a triangolo presente su questo soldino del Venier dopo VENETI è un segno del massaro o di zecca? grazie, non ho sottomano i testi sacri :help:
    1 punto
  26. Per restare in tema di elefanti 15 rupie del'Africa Orientale Tedesca (conosciuta anche come Sovrana o sterlina di Tambora) Elefante con monte Kilimangiaro sullo sfondo. Immagine da coincommunity.com "Le pur ingegnose emissioni metalliche, però, non avrebbero risolto uno dei problemi più urgenti per l’amministrazione coloniale: il pagamento dei soldati dei reparti di Askari. Tradizionalmente, la popolazione locale non riponeva alcuna fiducia nella cartamoneta e questo era ancora più vero, in presenza di emissioni d’emergenza da parte di un paese sull’orlo dell’implosione. Il 15 aprile 1916, il governatore Heinrich Albert Schnee firmò il decreto che autorizzava l’emissione di una moneta in oro da 15 Rupie. Il valore nominale corrispondeva a 20 Marchi tedeschi ed a circa 1 Sovrana britannica. Per questo motivo, tale moneta è comunemente conosciuta con il nome di “Tabora Sovereign” o “Tabora Pound”. In realtà, nonostante il modulo corrispondesse, sostanzialmente, alla moneta tedesca da 20 Marchi, il suo contenuto in oro fino era decisamente inferiore. Ritenendo irrispettoso ritrarre un’improvvisata effigie del sovrano, il disegno fu scelto sulla base di un concorso pubblico, vinto da R. Vogt. Un fabbro singalese preparò i conii e la produzione iniziò lo stesso giorno nel quale fu firmato il decreto di emissione. Il metallo non mancava, in quanto era ancora in funzione la miniera d’oro di Sekenke, collegata a Tabora dalla Mittelland Bahn. L’oro veniva fuso nella fucina di un fabbro, mentre un mulino per la laminazione di fogli di gomma fu riadattato per trasformarlo in lamine. Inizialmente, fu utilizzata una primitiva pressa manuale, fino alla sua rottura ed al trasferimento della zecca a Lulanguru. Una pressa a vapore, progettata per estrarre l'olio d’arachide, sostituì il lavoro manuale, incrementando la produzione. Anno di conio: 1916 Materiale: oro 0,7500 circa Peso: circa 7,1 grammi Diametro: 22,5 millimetri Segno di zecca: T (Tabora) Contorno: liscio Sul dritto: stemma Imperiale del Secondo Reich (aquila e corona imperiale); legenda DEUTSCH OSTAFRIKA; valore nominale Sul rovescio: elefante che barrisce; sullo sfondo una rappresentazione stilizzata del monte Kilimangiaro; in esergo millesimo e segno di zecca Tiratura: 16.198 Esistono due varianti di questa moneta, a seconda che l’arabesco sopra l’ala sinistra dell’aquila (nella parte destra della moneta) termini sotto la “T” o sotto la successiva “A” della legenda OSTAFRIKA. Pur nella sua sostanziale semplicità, la qualità di queste emissioni è decisamente superiore a quella dei pezzi in Heller." http://www.lamoneta.it/topic/70660-africa-orientale-tedesca-storia-e-monetazione/
    1 punto
  27. Il segreto di Orville Harrington, era nel suo lavoro. Non il lavoro in sé, avrete senz'altro tutti indovinato che lavorava alla Zecca di Denver, dove era addetto al reparto di raffineria dei metalli. Uomo, a detta di tutti, molto intelligente, si era laureato presso la Colorado School of Mines in ingegneria mineraria ma, nonostante gli ottimi voti riportati, non era riuscito a trovare lavoro come ingegnere. La sua menomazione aveva sicuramente avuto la sua parte in questo, e così Orville, alla fine, accettò con riluttanza un impiego alla Zecca. Per il suo lavoro veniva pagato 4 dollari al giorno, con un bonus mensile di 20 dollari. Il lavoro, consisteva nel testare l'oro destinato alla produzione delle monete, e così ogni giorno Orville si trovava a maneggiare grandi quantità di luccicanti lingotti (nella foto d'epoca allegata, proveniente dagli archivi della Zecca di Denver, vediamo un operaio addetto alla preparazione dei lingotti). Non sappiamo quando l'idea incominciò a prendere forma nella sua mente, né possiamo conoscere con precisione i motivi che l'hanno fatta nascere, anche se si può presumere che ancora una volta il suo handicap abbia giocato un ruolo importante, rendendolo consapevole che difficilmente avrebbe potuto trovare un lavoro che gli facesse guadagnare più di 4 dollari al giorno. Qualunque cosa lo abbia spinto, una sera Orville uscì dalla Zecca con un lingotto d'oro in tasca, e continuò a farlo, un lingotto al giorno, per oltre cinque mesi, tra la fine del 1919 e l'inizio del 1920...era questo il suo segreto petronius
    1 punto
  28. Interessante come sempre e grazie per la citazione a Quelli del Cordusio ?, secondo me questi Bollettini dovrebbero essere un po' rivalutati , contributi divulgativi e rappresentazione e diario reale delle nostre identità numismatiche, quindi bene e avanti così ...
    1 punto
  29. Ringrazio dabbene per il suo supporto e per il suo spirito di condivisione. Tornando al nostro elefante, questo fu anche adottato come simbolo dai Malatesta di Rimini (talvolta accompagnato dal motto "Elephas Indus culices non timet" ovvero "L'elefante indiano non teme le zanzare", con probabile riferimento ai da Polenta di Ravenna, nemici dei Malatesta e signori di una zona ricca di insetti ematofagi) In particolare ritroviamo il pachiderma in una medaglia di Matteo de' Pasti, dedicata a Isotta degli Atti, terza moglie di Sigismondo Pandolfo Malatesta, Signore di Rimini. (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_di_Isotta_degli_Atti_velata_e_l%27elefante#/media/File:Matteo_de%27_pasti,_medaglia_di_isotta_degli_atti,_1446_recto.JPG) (fonte:https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_di_Isotta_degli_Atti_velata_e_l%27elefante#/media/File:Matteo_de%27_pasti,_medaglia_di_isotta_degli_atti,_1446_verso.JPG) D/: * ISOTE * ARIMINENSI * FORMA * ET * VIRTVTE # ITALIAE * DECORI * • Busto velato a destra R/:OPVS • MATHEI • DE • PASTIS • V • Elefante verso destra. In esergo: * M • CCCC • XLVI *
    1 punto
  30. Le buste cristal sono la miglior soluzione, inutile un apposito album se la "raccolta" non sarà più alimentata da altre banconote.
    1 punto
  31. Discussione ottima e i miei complimenti a Littore per l'idea, gli animali dalle prime monete della Lidia fino all'euro hanno sempre rappresentato simbologie più o meno evidenti, il periodo classico, ma non solo, abbonda di esempi, se l'intento e ' di condividere insieme una tematica questa e' splendida, cerchiamo in qualche caso come questo di uscire dai nostri ambiti specifici o di identità e partecipiamo coralmente....e' ovviamente solo un invito ...il forum e' anche questo e potrebbe uscire un buono spunto ...vedrò di fare nei prossimi giorni la mia parte, per il momento complimenti all'ideatore però mi raccomando affiancatelo nella divulgazione....mi piacerebbe vedere partecipazione e più coralità speriamo......
    1 punto
  32. Bellissima moneta :good: Alla conservazione non sono interessato, noto soltanto che ha tutto quello che dovrebbe avere una moneta che ha veramente circolato e che nonostante i suoi quasi-200 anni è rimasta con i rilievi ben evidenti. Ho il mezzo dollaro dello stesso anno: http://www.lamoneta.it/topic/121504-stati-uniti-damerica-1817-50-cent/ Avranno circolato insieme nella stessa tasca? :D Non ho doppioni purtroppo, magari ti potrà essere d'aiuto qualcun' altro.
    1 punto
  33. Comunque chi non sa come stanno le cose quando va in ipzs va a finire che ne prende solo una. Io non leggendo mai la gazzetta ufficiale non sono mai venuto a conoscenza di questo quantitativo massimo acquistabile e quando sono andato a prendere la proof mi hanno sottolineato: solo un pezzo per nominativo. Di certo io non ne avrei prese più di due perchè una era per me e un altra per un amico ma di certo non mi sarei fatto l'imbarcata ai due punti vendita per prenderne due. Poi ci sono i vari commercianti che possono prenderne 500. A me ste cose mi danno i nervi. Quest'anno che lo so mi imputerò e vediamo se non me ne danno più di una. mi stampo la gazzetta ufficiale e gliela porto
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  34. Unione Sovietica - 5 Kopeks - 1961 - Alluminio-bronzo – 5 g – ø 25.2 mm – Y# 129a
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  35. Buongiorno. In tutta sincerità non vedo elementi che mi facciano dubitare dell'autenticita' della moneta. A differenza delle sterline non ho trovato in rete falsi cinesi credibili di questa tipologia. Se peso e diametro sono consoni non mi preoccuperei. Cordialità. E.
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  36. @@Papillon con tutto l'impegno e la buona volontà che posso metterci, il bene per noi non lo vedo da nessuna parte.
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  37. Adolfos complimenti per il tuo interessante contributo che permette di dare risalto a questa suggestiva e specialistica monetazione. È' un periodo storico e numismatico che avrebbe bisogno di un ben maggiore approfondimento e le fonti come sai - e come abbiamo avuto occasione di discutere - sono ben scarse. Ad maiora :)
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  38. Oggettivamente non sarebbe regolare,dal momento che sicuramente non possiede i requisiti necessari come la lecita provenienza,ad esempio....essendo un acquisto fatto ad un mercatino rionale...però è anche vero che non rientra tra le monete che possano interessare allo Stato perché non siamo certamente in presenza di una moneta nè rara e tantomeno rarissima...al massimo si può profilare l'incauto acquisto,però sai quante centinaia di monete del genere ci sono nei vari mercatini?....ad ogni modo e per farla breve,no...non potrebbe
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  39. Le monete raccontano la storia di chi le ha vissute, è li il bello di studiarle. Dare vita a dei freddi pezzi di metallo e trovarne l'anima. Trovare in un negozio una moneta vuol dire fare parte della sua vita e per qualche anno entrare nella sua storia. Servirebbe un micro per ogni azione che si fa. Ogni moneta ha qualcosa da raccontare e più le si osserva piu si scopre il suo pasato. Una moneta di 2000 anni fa è diversa da quella coniata successivamente. Il bello delle monete romane e antiche in generale è che sono tutte diverse ognuna ha qualcosa da raccontare di suo. Tutte piccole opere.
    1 punto
  40. Si, ma è, credo, solo la conseguenza delle richieste del mercato...in ogni asta che si rispetti non possono mancare i "must", come l'Agrippina, mente alcuni rovesci, decisamente di rara apparizione, magari poi sono censiti in maggior numero di esemplari...quindi, in effetti ,sarebbero più comuni, ma di più difficile reperibilità in quanto sacrificati , spesso, sull'altare della maggior vendibilità.
    1 punto
  41. Spero non aver problemi per quella data. Ho fatto il servizio militare a Bergamo e sono tantissimi anni che non torno. La caserma è chiusa, la Montelungo vicino al parco Suardi, però ritornare sarebbe un bel salto nel passato. Esperienza bellissima nonchè città bellissima. Tantissimi bei ricordi.
    1 punto
  42. ecco la mia, è presente su qualche libro di numismatica. E' un FDC meraviglioso.
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  43. Ringrazio tutti gli amici che hanno risposto, sperando che altri si aggiungano per ampliare la discussione. E ringrazio MEDUSA51 per il benvenuto su questo ottimo forum. Noto con interesse che il mio stato d'animo attuale è piuttosto comune tra gli appassionati di numismatica, e credo che il discorso sia ampliabile ai collezionisti in generale. Infatti, ciò che ogni collezione ha in comune è il fatto che essa possiede un valore di qualche tipo che trascende il semplice supporto materiale degli oggetti collezionati, siano essi circoli di metallo, pezzi di carta o tappi di bottiglia. Questo valore può essere attribuito solo dal collezionista stesso, secondo i suoi interessi, le sue passioni e le sue esperienze. Se questo sentimento affettivo viene meno, crolla con esso l'intero interesse per la collezione. L'ottimo intervento di Luciano ha colto un punto che dice molto bene ciò che penso della mia collezione: molte monete non mi trasmettono più niente oltre alla loro immagine, non riesco più a vederle come qualcosa di più di un semplice numero in una collezione da completare. Non che questo approccio collezionistico sia sbagliato (non credo esistano norme nel collezionare, se non quelle che ci diamo noi stessi), ma semplicemente a me non basta più. Farò tesoro dei consigli che mi avete dato, la mia intenzione era infatti quella di valutare un ampliamento degli orizzonti numismatici della collezione, in linea con i miei interessi e le mie risorse economiche e non, accompagnandolo con studi e approfondimenti. Per quanto riguarda la mia collezione Euro, la mia idea era quella di optare per una sua rimodulazione, limitando la raccolta solo a quei pezzi che ritengo di valore e integrandoli magari con tagli diversi dai 2€, selezionati con lo stesso criterio. Un saluto a tutti!
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  44. Non scherziamo su queste cose dai....vestire l'uniforme è una cosa seria...almeno per me. :nono:
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  45. Anni dopo ........ un altro gettone portafortuna per questa stessa ditta
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  46. Ahia iahiai Maxxi Che con le tue acute riflessioni stai esattamente ribaltando le sensazioni espresse fino a qui ( con inevitabile seguito di lamentele/ recriminazioni / erano belli gli anni '70 - ma quando mai ? - et etc. Ma e se per un momento pensassimi chevtu avessi ragione ? Proviamo a vedere ... Il commercio e' un multiplo di quello che era negli anno '60, '70, '80 e forse gia' anche '90 Qualcuno dice che oggi c'e' in hiro una quantita' immensa di monete per collezione. Vero. E che ci sia uno squilibrio enorme tra domanda e offeta. Falso. Se c'e' maggiore offerta e ' perche' c'e' una domanda che l'assorbe. Il numero esponenziale di vendite all'asta, on line, operatori - di cui moltissimi nuovo - ne e' prova diretta. I libri e gli articoli : oggi si pubblica molto di piu' che negli anni Sessanta/ Settanta. Non ci piove. Se facciamo in confronto con i titoli apparsi in quegli anni e quelli sfornati a ripetizione oggi non vi e' confronto. Il problema e' un altro: come riuscire a tenere dietro a tutte le novita' bibliografiche e L'amico Piergi puo' tenerci una lezione su questo ! Che poi le tirature siano rimaste sui 300/400 o - crederei - ancora meno per certi titoli questo probabilmente e' proprio cosi . Le riviste ? Sara' sparito il Gazzettino ma in compenso e' arrivata Monete Antiche che e' una rivista che offre contributi eccellenti. Il Bollettino del Circolo Partenopeo non fa rimpiangere le cessate pubblicazioni di quello del Circolo Napoletano . Sono arrivate le rivisre digitali. Addirittura anche il forum si e' dotato del suo organo di pubblicazioni. I convegni sono poco frequentati? A parte esempi eccellenti in controtendenza come quello di Francesco77 che ha saputo letteralmente resuscitare un paziente ormai dato per morto ( mostrando che con ottima organizzazione , professionalita' ed entusiasmo si riescono a fare missioni impossibili) , non teniamo conto che tali eventi - in un'epoca digitale - lo vogliamo oppure no - sono stati rimpiazzati dalla rete dove l'arena virtuale di scambio fa dei volumi sensazionali ( non sto dicendo che tutto sia buono e bello ma semplicemente che e' grande) Studiosi : Le torri eburnee degli anni '70 hanno lasciato spazio - attraverso la rete - ad un processo di democratizzazione inarrestabile oltre ad una diffusione capillare della divulgazione. Mai cosi tanto materiale oggi e' cosi tanto accessibile. Negli anni '70 cari a qualcuno per un articolo o un testo occorreva andare in biblioteca farselo fotocopiate ( a caro prezzo) con un gigantesco spreco di tempi. Oggi con migliaia di studiosi che mettono a disposizione gratuitamente in rete i loro studi vi e' una condivisione fantastica del sapere Cero non vi puo' essere tutto altrimenti chi comprerebbe piu' un libro pero' vi e' moltissimo e soprattutto del passato. Grazie alla digitalizzazione testi sltrimenti introvabili sono oggi comodamente registrati nei ns archivi - fatto impensabile 20-30-40 anni fa. Anche la corrispondenza e' cambiata. Ricordo ancora gli scambi epistolari - necessariamente spaziati nel tempo - con studiosi numismatici sparsi un po' ovunque . Oggi grazie all'email ( chd non ha ovviamente lo stesso fascino e ponderazione di una lettera ...) scambiamo un volume impressionante di dati , i formazioni etc ( e spesso anche tante sciocchezze :)) Infine i giovani : basterebbe postare una foto di Taormina per ricredersi sul fatto che i giovani non siamo appassionati di numismatica. Mai visti tanti giovani amanti della storia delle monete. Caro Maxxi non so se anche tu la vedi cosi e se intendevi tutto questo ma io penso che spesso tendiamo ad essere poco obiettivi con il presente illudendoci che il passato sia sempre migliore. Negli anni '70 probabilmente sognavamo i dorati '50 e nei '50 i tesori e gli eccellenti studi degli anni ante- guerra ... :) Ogni epoca puo' offrire molto se siamo pronti a coglierla . Numismaticamente mi sentirei di dire che oggi non stiamo vivendo un brutto periodo.. anzi...
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  47. Lo Stabilimento JOHNSON nel 1881 coniava medaglie con due metalli diversi, la medaglia centrale e la cornice esterna, questo è un esemplare
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  48. Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità Araba? Salve, vorrei per favore avere informazioni più dettagliate per classificarla. Allego foto di fronte e retro. grazie :) __________________ __________________ Ciao, la foto è piccola e troppo sfocata per poterla identificare, vedi se puoi migliorarla, già che ci sei togli pure il contorno che non serve. :good: __________________ __________________ Questa è un pò più chiara, con il cellulare è il massimo :whome: __________________ __________________ _________________ __________________ __________________ ______________________________________________________ 4 guardoni, 0 visitatori, 0 utenti anonimi.
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