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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/11/15 in tutte le aree

  1. Concordissimo sul fatto che collezionare da soli è tristissimo ma c'è anche da dire che molte volte nella condivisione si hanno delle piccole delusioni... Pensate che io oltre a mostrare e spiegare la mia collezione a tutte le persone che conosco ho anche regalato monete (mondiali comuni in particolar modo) praticamente a tutti nessuno escluso (persino a ragazze con cui ero uscito la prima volta :P) facendo sempre anche un piccolo accenno storico-culturale riguardo la moneta in questione ma quasi tutti alla fine non erano realmente interessati nonostante gli avesse fatto piacere il gesto. Molti ad esempio hanno perso le monete che gli ho regalato, uno aveva scarabocchiato con la penna su una banconota che gli regalai (un 500 Shilingi della Tanzania... aveva disegnato i bassi al Bufalo :D). Però io non demordo, è bellissimo condividere e poi una minima percentuale che si incuriosisce e mi pone domande comunque c'è :)
    3 punti
  2. DE GREGE EPICURI Nell'ultimo ventennio del IV secolo a.C. la monetazione di Alessandro Magno, in parte erede della costruzione del padre Filippo 2° di Macedonia, si impose nell'intera area del Mediterraneo orientale;essa rappresentò per più di un secolo il principale sistema di riferimento per tutte le regalità ellnistiche. Non solo: proprio i milioni di monete emesse durante la vita del condottiero, grazie alla smobilitazione dei tesori persiani nei diversi palazzi imperiali, furono utilizzati a lungo in aree che dall'Italia meridionale giungono fino all' Afghanistan, all'Egitto, al mondo balcanico ed oltre. Ce ne parlerà al CCNM (via Terraggio 1,Milano) martedì 24 novembre 2015 alle ore 20.45 Alessandro Cavagna, dellUniversità degli Studi di Milano, che si è ripetutamente occupato di monetazione ellenistica (specie tolemaica) oltre che di emissioni romane provinciali e coloniali (Egitto, Provincia Dacia,ecc.) Visto che quella di Alessandro il Grande è anche una monetazione molto collezionata (basta scorrere la discussione "eterna" in: Monete della Grecia Contientale!) spero che interverrete numerosi,magari anche da fuori Lombardia.
    2 punti
  3. Buongiorno a tutti, vorrei chiedere con questa discussione, quanti esemplari effettivamente sono apparsi nelle varie aste e collezioni delle famose 100 lire 1940 ? Nel nostro catalogo ho trovato solo un riferimento all'asta Roma Numismatics Limited VI del 2013 dove sono stati venduti a 187.200 € Oltre a quelli presunti nei famosi barili ....ce ne sono altri esemplari presenti in collezioni note? o passati in altre aste di cui non sono al corrente? L'esemplare appartenete alla serie 1940 in cofanetto venduto all'asta Finarte 1984 dov'è andato poi? Ho trovato dunque una sola foto di queste 100 lire..... grazie Derek
    2 punti
  4. L'ho trovata, si tratta di un Dokdo dello stato di Cutch, con regnante Pragmalji I: http://en.numista.com/catalogue/pieces47039.html La tua moneta mi pare un parecchio decentrata, ma gli elementi ci son tutti.
    2 punti
  5. Ormai siamo in dirittura d'arrivo Altri nomi, oltre quelli citati sopra, furono presi in considerazione, e qualcuno tra i detectives arrivò a ipotizzare che erano coinvolte ben dodici persone, tra cui due o tre donne. La svolta decisiva ci fu nel febbraio del 1923. Un banchiere di Cincinnati, denunciò che gli erano stati offerti 80.000 dollari provenienti dalla rapina di Denver, durante un suo viaggio a St. Paul. Goddard e gli altri investigatori si riunirono a St. Paul, pensando che se i soldi erano lì, i banditi non potevano essere lontani. Escogitarono un piano, che sembrava infallibile, coinvolgendovi ispettori postali, banchieri, il contrabbandiere di alcol Otto Schulz, e figure del sottobosco malavitoso della città...troppa gente In particolare, il banchiere di Cincinnati era talmente eccitato dal suo coinvolgimento nell'avventura, da raccontarlo a tutti, anche ai giornali di St. Paul, che non potevano certo tacere la ghiotta notizia. Il piano scoppiò in faccia gli investigatori, che in seguito non impiegarono più le stesse energie profuse in quell'occasione, sebbene riuscissero comunque a recuperare 80.000 dei 200.000 dollari rapinati, insieme a 73.000 dollari in obbligazioni rapinati tre mesi prima di quelli di Denver a Walnut Hills, Ohio, rapina nella quale si riteneva fossero coinvolti Nick Trainor e Harvey Bailey, due dei banditi di Denver. Ma la pista era ormai fredda, i testimoni si erano allontanati, e alla fine... NESSUNO FU MAI PROCESSATO E CONDANNATO PER LA RAPINA DEL SECOLO A DENVER! Dodici anni dopo la rapina, il 1° dicembre 1934, il Dipartimento di Polizia di Denver dichiarò ufficialmente chiuso il caso, poiché tutte le persone che si pensava vi fossero coinvolte erano morte o in prigione (ma per altri reati). Nicholas Trainor e Robert Knapp erano morti. Harvey Bailey stava scontando l'ergastolo a Alcatraz, condannato per un rapimento. James Clark stava ugualmente scontando l'ergastolo, in un penitenziario dell'Indiana. Florence Thompson e Maggie Shecog erano state uccise. Otto Schulz viveva in California, e avendo detto tutto quel che sapeva non poteva ormai offrire più alcun aiuto. Noi, invece, non abbiamo ancora detto tutto. Nel 1950, James Clark, già condannato all'ergastolo, fu graziato, e uscì di prigione. Andò a vivere in una piccola fattoria nel Kansas, vicino alla sua famiglia, e qualche tempo dopo rilasciò un'intervista a un inviato del Denver Post. Nell'intervista, Clark disse che c'erano in realtà tre membri della rapina alla Zecca ancora in vita. Il terzo era stato in carcere con lui nell'Indiana. "Uno di loro è ancora lassù dove mi trovavo", disse Clark, "se hanno trovato me, dovrebbero essere in grado di trovare anche lui". Ma, a quanto sembra, nessuno lo ha mai cercato...e allora è davvero tutto petronius
    2 punti
  6. La questione Lira vs Euro è piuttosto complessa: 1- l'Euro in sé non è il male, e non ha prodotto i danni economici che possiamo vedere; 2- i responsabili sono stati i CONTROLLORI che non hanno fatto il loro dovere, vigilando sui prezzi; 3- la gente comune però non riesce a comprendere bene la questione e pensa "Un litro di latte mi costava 1000 lire oggi invece 1 €. Mentre la pensione/stipendio era di 1 milione e qualcosa oggi invece è di 600 €. Quindi i prezzi sono raddoppiati ma le entrate sono rimaste ferme". Ergo la colpa è dell'Euro. L'Euro è uno strumento, quindi non è ne buono ne cattivo, come un coltello che serve a tagliare la carne, ma se utilizzato (per altri scopi) male uccide. PS: @@ART Napoleone non ha rubato la Gioconda, ci mancherebbe, già l'aveva in casa (se no lo avrebbe fatto sicuramente).....però si è comunque comportato come un ladro qui in Italia.
    2 punti
  7. Ciao. Come promesso, anche se un po' in ritardo, vi mostro altre fotografie della stessa moneta nelle quali ho cercato di evidenziare freschezza di metallo e lustro che non si apprezzava nella prima coppia di fotografie all'inizio della discussione, mi direte se sono riuscito nell'intento. Saluti Vince
    2 punti
  8. Riprendo il concetto di "evasione dalla realtà", perchè mi sembra un po' il punto nodale. Sia nel caso "normale" (il collezionismo vero e proprio), sia nel caso "patologico" (dell'accumulo compulsivo), mi pare di intravedere, nei meccanismi psicologici sottostanti, una sorta di "desiderio di evasione" dalla realtà, e di costruirsi un piccolo "mondo" personale nel quale "rifugiarsi". Nel primo caso l' "evasione" può essere guidata dal desiderio di oggetti che "differiscono dall'ordinario", ma attenzione: questo "ordinario", non è detto che sia fonte di disagio!... Ecco quello che differenzia il caso normale da quello patologico: nel caso patologico, il soggetto, semplicemente, cerca e accumula oggetti, ma senza un criterio apparente: non importa quanto "differiscano dall'ordinario", perché il suo scopo non è più la ricerca di un piacere da elementi esterni, quanto la cessazione di un dolore, che si cerca di "spegnere" con il comportamento compulsivo, comportamento che, spesso, neanche il soggetto stesso riesce a "spiegare".... "Deve farlo",punto e basta. Nel caso "normale", c'è un desiderio di "evasione dall'ordinario" inteso come "quotidianità", un' evasione tesa alla ricerca di un piacere dato da qualcosa di diverso, nella fattispecie di "particolare", di "prezioso", di "gradevole"; nel caso patologico, c'è un desiderio di evasione da un disagio interiore, e questo si può manifestare con l'accumulo compulsivo di oggetti, la ricerca dei quali non ha più nessun criterio.
    2 punti
  9. Ciao. "Compravo musica."il mio fumetto preferito (Topolino), andavo a mangiare una pizza ogni fine settimana, compravo qualche pezzo per la mia collezione..". Bene, immaginavo che fossero queste le cose che compravi al tempo della lira, perché sono le stesse cose che compravo io e, più o meno, il 90% della gente. Quanto alla musica, oggi non hai neanche bisogno di comprarla, perché Ti basta avere un pc/tablet/telefonino e una connessione internet (e Tu dimostri di possedere entrambe le cose dal momento che intervieni sul Forum), per sentire gratis praticamente tutta la musica che vuoi. C'è ancora qualcuno che spende qualcosa per ascoltare musica o vedere film? Quindi, rispetto al tempo della lira, quanto meno per queste cose oggi si spende infinitamente meno (se non nulla), potendo ascoltare e vedere praticamente a "sbafo" qualunque musica o film. Quanto ai fumetti, ho visto oggi in edicola che "Tex" costa 3,20 euro e immagino che anche "Topolino" costi più o meno lo stesso. Considerando che sono dei periodici settimanali, mi sembra abbastanza strano che Tu rimpianga i bei tempi andati, quando potevi permetterti "Topolino"...perdonami, ma mi viene difficile pensare che non si trovino 3 euro alla settimana per comprare un fumetto. La pizza ogni fine settima: posso dirTi che, da buon italiota, anch'io vado a mangiare la pizza una volta alla settimana con gli amici e qui da me (a Cagliari) una buona pizza, consumata al tavolo di una pizzeria/ristorante (non, quindi, in una "bettola"), accompagnata da una bevanda in lattina, costa mediamente 12-13 euro a persona. Non so? Stiamo parlando di un costo impossibile, da sostenere una volta alla settimana? Certo che per una persona che non ha lavoro o non ha alcun reddito, probabilmente lo è.: Ma allora, però, mi sembra anche anomalo che un soggetto del genere, che non ha la possibilità di spendere 12-13 euro alla settimana per una pizza, possa invece passare il suo tempo su internet o su un forum di numismatica, perché a quel punto non dovrebbe neppure avere una connessione internet ed un pc. Mi sembrano due condizioni che non si conciliano bene fra loro. "Compravo qualche pezzo per la mia collezione...." Non so che collezione Tu faccia o, a questo punto, facessi, visto che mi sembra di capire che da quando c'è l'euro non compri più monete. Mah. A parlare con chi è sul mercato da tempo, contrariamente a quanto sostieni Tu, sembra che le monete di media/bassa conservazione in questi ultimi dieci anni si siano addirittura enormemente "svalutate", in quanto i collezionisti richiedono solo le alte conservazioni. Sarebbe interessante confrontare i prezzi delle monete all'epoca della lira e quelle odierne. Poi, ovviamente, anche capire che cosa collezioni (o collezionavi Tu). In conclusione, continuo ad essere perplesso sul fatto che "quel sacco di cose" che facevi quando c'era la lira, oggi non si riescano più a fare a causa dell'euro. Saluti. M.
    2 punti
  10. Aggiungo che il povero Capodistria per modernizzare un paese molto arretrato si trovò costretto ad inimicarsi molte delle famiglie nobili dell'epoca, con metodi anche apparentemente dispotici, egli venne accusato anche di ambire al trono ellenico...per tali ragioni nel 1831 venne assassinato, mentre si dirigeva in chiesa, dal fratello di uno dei nobili che aveva fatto arrestare. In seguito la Grecia divenne una monarchia sotto il Re Otone di Baviera. Capodistria è al giorno d'oggi considerato una delle figura più importanti della storia e politica della Grecia moderna tanto da essere effigiato anche sulla corrente moneta da 20 centesimi di euro.
    2 punti
  11. Non ho chiesto di stabilire la provenienza della moneta, anche perché non lo so e non sono interessato a questo ed ho già detto che e' in vendita da ACR, ma solo di approfondire lo studio di questa emissione, che richiama la tipologia di alcune monete di katane, se poi tu vuoi sapere della provenienza puoi aprire una discussione a parte.
    2 punti
  12. Mi ha fatto molto piacere leggere le tue parole, che mi confortano moltissimo, sarà pur vero che il prezzo d'acquisto è stato leggermente superiore di quello da te indicato (60 euro), ma non fa nulla, apprezzo davvero tanto la tua sincerità e di tutti (o quasi) quelli che scrivono su questo forum (magari qualcuno è anche troppo sincero ;) ) Tale esperienza mi sarà comunque utilissima per futuri acquisti della tipologia e non solo. Che altro dire, grazie ancora per tutto e alla prossima! (Alessandro, comunque:D:D)
    2 punti
  13. "Gianna difendeva il suo salario dall'inflaziooone" (Gianna - Rino Gaetano) "Con un deeeeecaaaaa non si può andar viiiiiiia - non ci baaaaastaaa neanche in pizzeriiiiiiiiia" (Con un deca - 883) Ricordiamo con qualche frase di celebri canzoni del dopoguerra qual era il sentimento per la defunta "cara vecchia lira", all'epoca soprannominata meno pomposamente "la nostra liretta", in cui infatti l'aggettivo "cara" è postumo, provocato da un lavoro di anni e anni di martellamento mediatico (o potremmo dire più volgarmente ma folcloristicamente martellamento di cxxxxxxx) sull'euraccio cattivo arrivato a far alzare tutti i prezzi e buttare sul lastrico noi poveracci, nelle versioni più ardite della favola per chissà quale oscuro complotto di uomini senza volto e senza nome. Peccato che quando nel 2002 la speculazione ha cominciato a fare il suo mestiere l'Euro esistesse già da ben tre anni ( http://www.lamoneta.it/topic/142233-precisazioni-sulleuro-e-la-sua-monetazione/ )... ma questo è un particolare irrilevante, anzi, fastidioso per chi ci ha frantumato i suddetti attributi nella speranza di trasformare l'intera unione monetaria in un gigantesco capro espiatorio allo scopo di dare addosso ai suoi avversari in epiche battaglie politiche che saranno ricordate per l'eternità. Noi tutti reduci della guerra stiamo subendo ancora adesso le sue nefaste conseguenze in questa sorta d'isteria collettiva che evoca legendari tempi in cui tutti stavano bene e tutto andava meglio... e chissà per quanto tempo ancora le subiremo, perchè questo mito della "cara vecchia lira che valeva la metà ma durava il doppio" si è guadagnato posto in mezzo ad altre perle dell'immaginario collettivo, quali "Einstein andava male a scuola" , "i topi amano il formaggio" e "Napoleone ha rubato la gioconda".
    2 punti
  14. beh non posso che ringraziare te e la tua morosa per le foto. davvero! le monete le ho viste al correr più volte, ma avercele in foto è tutt'altra cosa.
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  15. E questa? Comunque ho visto i pezzi che ha Varesi in asta!! :mega_shok: Però non me ne intendo per niente quindi non me la sento di fare qualche offerta. Lascio che prendano la via di collezionisti che sappiano apprezzarle e mi metto a studiare!! :good: Per ora mi accontento di cercare di completare la serie del '48.. Poi mi ributto sulle medievali che mi fanno impazzire!!!
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  16. Dopo aver rotto le scatole all'ottimissimo e venetocentrico @@417sonia, non potevo lasciare da parte l'altrettanto ottimissimo ma lombardocentrico @@dabbene, sarei stato parziale. Grosso non vuol dire moneta di grandi dimensioni, è un errore che spesso oggi si fa e che mi ha coinvolto in innumerevoli discussioni, ma che non rispetta né il latino né il volgare medievale. Grosso a riguardo delle monete significa pesante e di alto valore ma mai 'grande'. Una moneta d'oro da 8 mm era moneta grossa, un follaro di rame da 30 mm era sicuramente moneta parva. Anzi, credo proprio che grosso avesse l'esatto significato che oggi ha 'massiccio' (che in effetti ancor oggi è quasi sinonimo di grosso), se riferito ai metalli, cioè d'oro 'massiccio', d'argento 'massiccio'. Quindi parvus, che effettivamente potrebbe significare anche piccolo, in realtà era soltanto usato in opposizione a grosso, e quindi significava di metallo vile, o di bassa lega. Avete idea di quanto questa semplice constatazione, basata solo sulla lettura di qualche buon dizionario e sull'esistenza di formule come marchae o librae argenti grossi (marche o libbre di argento massiccio), possa aiutarci a comprendere il ruolo svolto da queste monete? Scusami, dabbene, ma dovevo pareggiare i conti. Andreas
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  17. @@Jolly-Roger .... vedi un pò qui: estratto dal Manifesto originale del 1871
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  18. Certamente. Ma prezzare le monete è sempre una banalizzazione che a me pare molto triste. L'interesse numismatico di questa moneta è elevato: è possibile che nasca da un errato accoppiamento dei conii, quindi da un errore del personale della zecca, ma potrebbe essere anche intenzionale. I mule (o ibridi) Vrbs Roma / Costantinopolis sono rari, ma non rarissimi. Invece le "lupette" con dritti imperiali si contano sulle dita delle due mani! Ecco i pochissimi esempi che sono riuscito a raccogliere dopo alcuni anni che segue le lupette: Il fatto che il tuo esempio, nonostante l'illeggibilità del dritto, lo abbia già inserito nel mio archivio ti farà comprendere quanto l'abbia tenuto in considerazione :)
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  19. Ultima entrata in collezione,la togliamo dalla perizia o no?? :pardon:
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  20. Oggi vi propongo un esemplare della monetazione per la Sardegna Mezzo Cagliarese Vecchio II Tipo 1741 Carlo Emanuele III Mir Savoia 972
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  21. Credo che si tratti di una moneta dei principati indiani, alcuni simboli, lo stile e i caratteri sembrano corrispondenti a quelli di alcuni principati. Comunque identificarla è tutto un altro paio di maniche, quella monetazione è immensa.
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  22. Non vorrei sbagliare ma dovrebbe essere una moneta di area orientale, in quanto i caratteri sembrano indiani o dell'area indocinese. Di certo non celtica.
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  23. Va valutato il quadro psicologico generale... Se, alla fine, viene fuori che tutti questi comportamenti, in realtà, fanno parte di una sindrome compulsiva volta a "spegnere" un disagio interiore di altro tipo....è patologico. Altrimenti, fanno parte della "sana" sintomatologia di qualsiasi collezionista!;)...
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  24. @@Alberto Varesi Loro collezionano borse e scarpe caro Alberto :rofl: :blum: :rofl:
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  25. Parti male. Comincia a scegliere un tema che ti piaccia e ti diverta, senza partire da calcoli aleatori come la "garanzia di mantenere il valore": se tìinteressa solo quest'ultimo aspetto, allora tanto vale collezionare lingottini d'oro. Ma questo non è collezionismo. Diversa cosa è iniziare a mettere da parte monetine di Paesi orientali o africane perché ti piaccioni: e in questo caso la motivazione fondamentale per sceglier l'uno piuttosto che l'altro è il piacere che ti danno le loro monete: perché sono artisticamente belle, perché t'incuriosicono, perché ti danno dei ricordi... i perché possono essere tantissimi. E credo proprio che ti convenga iniziare dalle monetine di rame e solo in un periodo successivo passare a quelle in metalli nobili. Tieni presente che l'oro e l'argento monetato modernamente hanno un valore intrinseco (quello che tu chiami di sicurezza) che è sempre piuttosto inferiore al prezzo d'acquisto della moneta e in pochi casi, nel tempo, il valore intrinseco potrà diventare rilevante.
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  26. Le porzioni più scure in corrispondenza della legenda del dritto fanno pensare alla precedente presenza di sporcizia (materiale organico o qualche altro elemento con effetto ossidante) poi rimossa. Anche gli aloni diffusi e l'aspetto leggermente "a macchia di leopardo" mi fanno pensare ad una moneta con patina color cuoio precedentemente pulita e che ora sta tornando allo stato originale...ed anche l'effetto del bagno in acqua distillata mi conferma questa sensazione. In definitiva non mi sembra ci siano emergenze evidenti e fra le possibili opzioni io propenderei per il .......non fare nulla... ma continuare a tenerla d'occhio. un saluto Mario
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  27. Volevo segnalare una bella iniziativa delle poste Italiane. Un francobollo per la campagna pro donazione sangue. Eccolo:
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  28. La prima osservazione, sul "differenziarsi dall'ordinario", è molto interessante. Ma va separata dai meccanismi di "identificazione nell'oggetto"....C'è sicuramente in gioco qualche meccanismo di "Identificazione" in senso freudiano, ma il discorso non si può chiudere così in fretta, è una questione molto complessa. Anche riguardo al "feticcio".....io non rischierei ad addentrarmi in questo tema, perchè si sfocia nell'ambito delle parafilie, e quindi sul patologico, dove l' oggetto assume un significato sessuale, e diventa un sostituto dell'oggetto d'amore. . Interessante è anche l'osservazione di @@ARES III: "Il collezionismo, se gli viene tolto lo studio e tutto ciò che riguarda l'arte, diventa effettivamente una forma di accumulo. Forse questo è un istinto innato, forse è un bisogno che tutti noi abbiamo, ma è di sicuro una sorta di copertina alla Linus alla quale ci aggrappiamo per sentirci meglio (forse una sorta di medicina antistress?)." ************************************************ Alla base, sta sicuramente il "desiderare", elemento che è proprio della nostra natura. A questo punto entra in gioco la questione del cosa, e direi anche del "come" desiderare; questo dipende dal livello di razionalità che guida il processo, che, a sua volta, dipende dallo stato psicologico in cui si trova il soggetto!... Ecco, allora, i due casi "estremi": 1) il collezionismo vero e proprio, che è guidato da - uno "studio", cioè da tutta una serie di "metodiche" che permettono di seguire un filo logico e di apprezzare i risultati di questo "applicarsi"; - dall' "arte", concetto da intendersi in modo molto ampio; è in gioco il "trovare piacere", cioè il godere del "bello" e del "desiderabile", di qualcosa che è "diverso" dall'ordinario, qualcosa che "solo io ho". Qui potrebbe entrare in gioco anche il fattore "evasione dalla realtà".....E qui sta il punto di divisione tra i due estremi: perchè evadere??... "Evado" dalla realtà, e acquisisco oggetti, per il piacere di acquisire del "bello" (1), o per "calmare" sensazioni di disagio interiore? E veniamo al secondo caso: 2) l'accumulo compulsivo, che non è più "collezionismo"; infatti, i due fattori che ho menzionato sopra vengono a mancare o ad essere "distorti": - la dimensione "artistica" viene a mancare, perchè non è più in gioco il piacere (ecco l'altro fattore chiave), come il "godere del bello e del desiderabile", ma il portare a termine dei "rituali" compulsivi, anche molto complessi, volti allo "stare bene": la persona è "costretta" ad accumulare per eliminare le sensazioni negative che prova, o comunque il "dispiacere" di perdere qualcosa; - la dimensione dello "studio" e dell' "applicazione" è completamente distorta: siamo nell'ambito della compulsione, dove tutti questi "rituali" (es. il sistemare le cose, mettere in un certo ordine, rispettare certi tempi,...) sono tutti volti all'eliminazione del disagio interiore. Quindi, se nel primo caso l' "acquisire degli oggetti" può essere definito "collezionismo", perché non ha niente di patologico, nel secondo caso non può più essere definito tale, e non è tanto una psicosi in sé, ma può esserne un sintomo...in parole povere, una sorta di "medicina antistress" di cui sopra.
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  29. Da poco ho iniziato ad interessarmi alla monetazione dello Stato Francese retto dal Maresciallo Pétain, e mentre ho iniziato a documentarmi meglio su fatti storici, annessi e connessi, avevo rimandato al futuro l'idea di cominciare a comprare qualche moneta. Poi, stamani, classico mercatino domenicale, e in mezzo a tante cianfrusaglie spuntano queste due monetine: sporche, usurate, ma....chi colleziona da tempo sa meglio di me come funziona! ;-) E quindi, per la modica cifra di 1,5 euro complessivi, le ho prese entrambe. Scusate le foto, fatte al volo col cellulare..
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  30. La recente asta Ranieri n8 ha proposto tutte le principali varianti del Giulio di Roma per la Sede Vacante del 1555: Muntoni 2 Muntoni 3 Muntoni 4 In particolare mi voglio soffermare sul tipo decisamente piu' raro dei tre, il Munt.3, che si distingue sostanzialmente dagli altri coni per: - AL. anziche' ALMA - simbolo dello zecchiere girolamo ceuli a SN. anziche' a DS. In realta' il "vero" (passatemi il termine) Munt. 3 e' riconducibile all'esemplare che allego sempre AL. ma con diversa forma delle chiavi e dei cordoni (che erano gia' differenti dal Munt. 2 e 4) ma sopratutto diversa punteggiatura, sia al Dritto che al Rovescio, che e' la terza e principale differenza (non ricordo mai il termine specifico di questa specie di triangolini....). Non sono molti gli esemplari che ho censito riconducibili al Munt. 3, (l'esemplare del muntoni era bucato) ma con questa "variante" e' decisamente il primo che mi sia capitato di vedere, il riferimento corretto e' CNI 26... Sempre gradite info in merito, Daniele
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  31. Ciao max stai tranquillo perché l'addebito sulla carta me lo hanno fatto oggi e i moduli li ho inviati il 7 ottobre. La pazienza è fondamentale.
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  32. Compravo musica, il mio fumetto preferito (Topolino), andavo a mangiare una pizza ogni fine settimana, compravo qualche pezzo per la mia collezione.. ecc.. Spero di aver placato la tua curiosità.. A me le lire piacevano un sacco.. Vuoi mettere le 10.000 lire con un 5 euro di oggi... Ovviamente è il mio parere estetico.. :good: Ovviamente il fatto della " Cara vecchia lira valevi la metà ma duravi il doppio" va analizzato al di là della semplice frase diventata di dominio nazionale, per esempio un controllo mai avvenuto dei prezzi al dettaglio infatti sì e passato da 1.000 lire ad 1 euro,ed il salario da un 1.000.000 a 500 euro, come vuoi trovarti alla fine!!! Prima con uno stipendio mono reddito si campava e come.. Le sterline i dollari quando entravano in Italia ci facevano comodo, ora siamo tutti uguali ma non abbiamo lo stesso portafoglio.. Non ragioniamo ancora come sistema Europa siamo ancora in fase di costruzione.. Sicuramente tornare indietro è una pazzia, ma un pò di nostalgia legata a ricordi cari resta.. Questo è il senso... :hi: :hi: :hi:
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  33. Vi presento il mio ultimo acquisto
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  34. ..... per il momento solo una considerazione. Buona parte delle monete che si trovano al Museo Correr costituiscono quella che era stata la collezione del Conte Nicolò Papadopoli, che venne donata da lui stesso alla Città; è sorprendente vedere che anche un collezionista attento, competente e facoltoso come lui, non disdegnasse affatto mettere nella sua collezione pezzi bucati e consunti; in questa carrellata di monete vediamo per lo più monete particolari e rare; ma scorrendo l'elenco delle monete collezionate dal Papadopoli, vi assicuro, che questa metodologia riguarda anche monete comunissime. Non è un caso isolato e lo si riscontra anche in altre collezioni di privati cittadini, che si comportarono, ai tempi, come il Papadopoli; è chiaramente indice di un modo di collezionare che oggi non va per la maggiore. Sappiamo bene quanto venga ritenuta essenziale, oggi, la conservazione della moneta; conservazione che viene "accantonata" solamente se il pezzo in questione rappresenta una vera rarità. Per il Papadopoli e per i collezionisti di quell'epoca, evidentemente, l'aspetto essenziale della moneta non era la sua condizione di conservazione (se era buona, certamente, era meglio), ma ciò che la stessa rappresentava per la storia, l'arte e l'economia dello Stato che l'aveva emessa. Da meditare ..... luciano
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  35. Ne ho trovata un'altra di strana!!! Non ho fotografato il cartellino purtroppo.. Non l'avevo postata perchè un po sfocata ma magari può essere utile.. :good:
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  36. Un bagattino che non avevo mai visto!
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  37. (ho molta piu passione per le monete del levante che per quelle di ostentazione, si è capito!) :blum:
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  38. Non saprei.. Di contromarche non me ne intendo proprio per niente.. Però mi piacevano e le ho fotografate.. Anche perchè ero sicuro che ve ne intendeste.. :good:
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  39. Mi pareva infatti!! Anche se sono parecchio consumati.. :good: Poi c'è anche uno zecchino contromarcato "sahid".. Solo che la contromarca si vede male sull'oro.. :pardon: Questo è un pezzo curioso.. Chi mi dice cos'è? :blum:
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  40. Ho inviato la contabile del bonifico che mi rilascia la banca, sì.
    1 punto
  41. Se così, devo cancellarla da quel piccolo database... Comunque, anche se si tratta di una lupetta comunissima e non di un rarissimo ibrido, è sempre una meravigliosa testimonianza della Storia e in quanto tale merita tutta la nostra attenzione e simpatia.
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  42. Le capsule sono in entrambi le versioni originali, ed in entrambi il punto di iniezione è nella stessa posizione, sono state meno curate nel taglio della "materozza" Le vecchie capsule, se le guardate bene con una lente di ingrandimento vi accorgerete che il punto di iniezione è stato tagliato con un coltellino / "cutter" mentre le nuove (probabilmente sono solo state staccate senza essere poi riprese una seconda volta per eliminare il peduncolo rimasto) quindi hanno eliminato un passaggio per abbattere i costi...credo. ma sulla qualità del materiale non posso certo dire che non sia di qualità, tra altre capsule sul mercate queste risultano decisamente le più "splendenti" e le migliori in fatto di trasparenza. ( ne ho provate di varie marche ) io ne ho in casa ancora delle scatole acquistate 7/8 anni fa, e a seconda della misura cambia sia la scatola che il bordo ( opaco e trasparente) per cui posso affermare che il fenomeno della diversità delle scatole e del bordo non è recente.
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  43. 1623 RIGA Gustav II. Adolf, 1621-1632 1 1/2 Schilling
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  44. io consiglio di smontare anche l'altra portiera magari trovi un 100 lire del 1878.
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  45. Dalla pagina sulla Lira di Nonciclopedia "Le lire appagavano il desiderio dell'italiano medio di essere pieni di soldi. Vuoi mettere la soddisfazione di dire:Ho mille lire? piuttosto che dire miseramente: Ho 50 centesimi. Che schifo, adesso sei proprio un pezzente." Non conosco molti slogan sulla tanto compianta Lira, ma ho qualche ricordo. Uno dei tanti vede me giocare con monetine da 5 e 10 lire sul tavolo della cucina, un altro invece è col nonno, eravamo andati a casa sua in occasione della festa di Santa Lucia (stesso nome del paesino dove abita) e ricordo che mentre ero seduto sulle sue gambe mi diede una bella 5000 lire. Cercando in casa di recente ho trovato qualche banconota però nessuna da 5000, credo ne prenderò una anche solo per ricordare quel momento.
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  46. Ci sarò venerdì e sabato, non sarai solo.
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  47. Ciao, eccomi! Alla fine ho acquistato tutto per 2500, la mia massima offerta. Lui chiedeva 3500. Ho avuto modo di rivedere con calma le banconote, una ad una, e la conservazione per tutte le banconote della repubblica dagli anni 70 ad oggi è tra SUP e FDS, ci sono tutti i tagli, e molte doppie e consecutive. Ho fatto dei calcoli, e vendendo quello che non mi serve, mi dovrei rifare di circa 1000 euro. Il resto è entrato in collezione! E che bei pezzi... Infatti, come risposto sopra, avrò circa 1000 euro di ritorno dalla vendita dei doppioni, alla fine spendendo 1500 euro ho migliorato la mia collezione con tante banconote, rare e in alta conservazione! Ottimo ragionamento il tuo. Io l'ho pensata cosi: ho acquistato il lotto, 2500 euro alla fine, perché c'erano molte banconote rare e in conservazione altissima, che mancavano alla mia collezione, e ho potuto sostituire alcune doppie con esemplari superiori. Il resto invece sono doppioni da vendita o scambio. Ho calcolato circa 1000 euro se vendessi tutto. Se avessi dovuto comprare le banconote che mi mancavano singolarmente, in quella conservazione, credo che con 1500 euro ne avrei prese 1/4 del totale. Grazie mille, alla fine si, ho acquistato tutto, diciamo che spendendo 2500 euro ho sistemato la mia collezione con pezzi stupendi e rari... il resto mi permetterà di recuperare un migliaio di euro, portando la spesa a 1500 euro. Tenendo conto che tutti voi, per quella dozzina di banconote che vi ho postato, mi avete detto che era un buon prezzo... aggiungeteci circa altre 25 banconote come quelle postate e capirete che non potevo farmi sfuggire il tutto, senza contare il resto di esemplari più comuni ma comunque tutti dal SUP al FDS...
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  48. Grazie a tutti per le risposte.....:D Vedi wuby, io non solo uso Google....io SONO Google....:D Scherzi a parte, alcune volte preferisco postare nel Forum anche solo per parlare un po' piuttosto che fare il pesce solitario su Google....:)
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  49. no che non mi smarrisci...è che a volte ti fai trasportare su un campo che non ti si addice. che tu o paleologo o anch'io non la vorremmo comperare anche a pochi soldi mi và bene. Che si dica che non si ha interesse collezionistico o numismatico e culturale se una moneta è da pulire per renderla fruibile non mi sta bene. Questi atteggiamenti da puristi a oltranza sono solo,alla prova dei fatti, ipocriti atteggiamenti e pose. E' stato abbondantemente provato che alle parole poi non fanno MAI seguito le azioni coerenti, quindi sarebbe il caso di comportarsi con un pò più di pragmatismo. Non è questione di essere o no i bronzi di Riace,che per quanto belli non hanno portato a nessuna nuova conoscenza fondamentale sull'antico, al contrario di alcuni ritrovamenti monetali o epigrafici di scarso o nullo valore econimico mafondamentali per la risoluzione di quesiti esistenti da lunga data. La questione è il riuscire a dare piena dignità a tutto ciò che ci può arrivare dal pozzo del tempo passato. Senza nessuna pregiudiziale di nessun genere né per tipologia né per valore intrinseco ....
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