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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/15 in tutte le aree
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Milano ancora, nel periodo ritengo più bello quello delle imprese, dei valori simbolici, allegorici, la salamandra è poi un pò tutto questo.... Siamo con Francesco I d'Angoulème, Re di Francia e Duca di Milano, la salamandra trae forse origine da una leggenda cavalleresca che dice che la stessa resistesse bene al fuoco per il freddo umore che emanava rendendola di fatto incolume. E probabilmente Francesco I con questo simbolo rende esplicito sulla moneta un messaggio neanche poi velato, lui avrebbe resisistito al fuoco dei nemici e ne sarebbe uscito incolume.... La salamandra è in pratica Francesco I , monete, storia, messagggi, imprese, simboli, il fascino della numismatica è poi qui...in tutto questo.... GROSSO DA 3 SOLDI - FRANCESCO I d'ANGOULEME, RE DI FRANCIA E DUCA DI MILANO ( 1515 - 1522 ) - ZECCA DI MILANO Ag., peso 2, 37 gr. , diametro 23 mm. D/ + FRANCI S D G FRANCO REX, salamandra tra le fiamme, sopra corona R/ testina MEDI OLANI DVX CE , grande F coronata Rarità R/2 per MIR Rif. : Crippa 5, MIR 263, CNI 22 Io ho concluso con le mie tre....mi aspetto ora molto da alcuni di voi ancora....mi auguro che lo spettacolo continui....segue anche il link della discussione sulla moneta del forum per approfondimenti. http://www.lamoneta.it/topic/134878-impresa-della-salamandra-milano/8 punti
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Benchè non ci siano molte informazioni a riguardo si vocifera ormai da piu' parti che le tecniche di restauro di oro e argento si siano di recente arricchite di nuovi avanzamenti tecnologici, tra cui l'apporto di nuovo metallo sulla superficie e la successiva ridefinizione al laser o tecnologie similari. In una discussione di un po' di tempo fa (questa qui http://www.lamoneta.it/topic/135347-denari-romani-ripassati-al-laser/ ) si era parlato di varie possibili casistiche sull'argento. Queste tecniche (rideposizione di metallo e successiva ridefinizione dei dettagli al laser o con altri sistemi, in modo da ottenere un grado di conservazione superiore) si sono purtroppo diffuse inevitabilmente anche all'oro, non troppo diverso dal punto di vista metallurgico dall'argento. Riporto qui dunque un esempio di applicazione di queste tecniche su una moneta d'oro, in questo caso un aureo di Nerone, moneta sempre molto ricercata e ben assorbita dal mercato. Il livello raggiunto da questo tipo di tecnica sembra ormai molto buono, e solo un confronto diretto delle immagini del prima e dopo permette di poter apprezzare interamente l'intervento. La moneta ha acquisito maggior peso dopo l'intervento, per la precisione 0,03 grammi, per cui ne deduco che per arrivare al risultato finale si è passati attraverso la rideposizione di un sottile strato di metallo per poi ridefinirlo. Dunque ecco la moneta "prima", importante asta del maggio 2012, peso 7,18 grammi, stima circa 1700 euro, realizzo 1900 euro: E invece la moneta "dopo", altra importante asta del maggio 2015, peso 7,21 grammi, stima circa 8500 euro, moneta ritirata prima dell'asta (si saranno accorti dell'intervento): Eccole infine affiancate:4 punti
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Non mi pongo il problema di postare una moneta bella o brutta , rara o comune , semplicemente e' l' ultimo esemplare entrato in collezione nella giornata di oggi. Quarto di Scudo, 1607 Agostino Spinola (1604-1616) D/AVGVSTI SPIN COMES TASS Busto in armatura e sotto la data 1607 R/VIRTVTE CAESAREA DVCE Aquila bicipite coronata Argento 6,28 / 7,25 , 29 / 31 mm. Mir Piemonte 969/2 , Corpus Vol.II 17/22 Inserisco anche la pagina relativa alla zecca di Tassarolo , tratta dalla recente opera sulle monete e zecche piemontesi di Elio Biaggi4 punti
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50 schilling austria 1974 presi proprio ieri4 punti
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Buongiorno a tutti! Contino con la Germania 1974 5 Marchi Silver 6254 punti
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Buongiorno a tutti: oggi festeggio i miei primi 10 anni di forum e mi auguro BUON COMPLEFORUM. Approfitto anche per augurare a tutti un sereno NATALE: che Vi porti serenità. Un abbraccio, Graziano.3 punti
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Sovereign Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22 mm Dritto : Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra disegnato da Arnold Machin Rovescio: San Giorgio che uccide il drago ripreso dall'originale di Pistrucci con qualche modifica (zolla di terreno inspessita, coda del cavallo infoltita) Contorno: Rigato Tiratura: 5.002.5663 punti
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______________ 1974 Germania Federale 25° Anniversario della Costituzione della Repubblica Federale di Germania 5 Marchi F - Argento .6253 punti
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Buonasera a tutti, volevo condividere con voi l'ultimo pezzo di Francesco ii che mi mancava. Diciamo che non è magari il top, avendo un po di segnetti di contatto al dritto e delle spaccature di conio al rovescio, ma essendo stato uno scambio c'ho preso dentro. Che grado di conservazione gli attribuite? Grazie, Filippo.2 punti
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Volevo rendervi partecipi di una bellissima visita al Museo Ferroviario di Pietrarsa a Napoli che ho effettuato ieri domenica 13 dicembre 2015 con la mia famiglia, i miei figli sono rimasti entusiasti. Nella traversa Pietrarsa sul corso San Giovanni a Teduccio a Napoli c'è un gioiello storico senza eguali, l'unico in Italia nel suo genere ed il più grande d'Europa, una struttura museale mastodontica e quasi completamente ristrutturata, decine e decine di locomotive e carrozze prodotte nello stabilimento di Pietrarsa tra il 1842 e il 1900 circa, molte anche le carrozze e locomotive straniere e del nord Italia che hanno percorso per decenni la nostra penisola tra cui pezzi unici di epoca fascista riccamente decorate al loro interno con stucchi in oro ed arredi originali. Tanti i modellini gelosamente contenuti in teche di plexiglass e manufatti in ghisa e macchinari industriali dell'800 perfettamente restaurati. Il tutto sulla costa napoletana meridionale con spazi e giardini all'aperto enormi. Spero di farvi cosa gradita riportando qualche foto scattata, alla fine della struttura un'imponente statua in ghisa raffigurante Ferdinando II di Borbone nell'atto di indicare con il suo scettro il punto in cui sorse l'industria, un'industria che tra il 1842 e 1860, epoca di massimo splendore dava lavoro ad oltre 1000 operai, e che dopo il 1861 con l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte andò in lenta decadenza per via del trasferimento forzato dell'apparato industriale a Genova (Ansaldo). La fabbrica venne chiusa nel 1975 e dopo due anni circa ebbero luogo lunghissimi restauri, grazie alla fondazione delle Ferrovie dello Stato. Invito tutti coloro che mi leggono a visitare questo museo, a dire il vero sapevo dell'esistenza di questo museo (quasi nascosto dietro corso San Giovanni) ma non immaginavo fosse così grande e ben curato, bravissime le guide, personale altamente specializzato, il tutto servito benissimo dal collegamento ferroviario Napoli-Salerno, il museo è accanto alla stazione San Giorgio - Pietrarsa. Andate e portate i vostri familiari! Da non perdere! p.s. La mia emozione numismatica più grande è l'aver visto dal vivo la famosa locomotiva Bayard del 1839 (riprodotta fedelmente nel 1939) con le carrozze originali di epoca borbonica che fecero il viaggio inaugurale della prima ferrovia d'Italia e che noi numismatici possiamo ammirare al rovescio di questa medaglia originale dell'epoca. http://www.museopietrarsa.it/ il loro sito2 punti
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Presento agli amici della sezione un grosso di Gregorio XIII, zecca Roma, con al rovescio la Fede e la formula OPERIBVS IVNCTA. Pagato una ventina di euro, come potrete capire non sono stato attratto dalla conservazione. Ma dalla rarità sì! Infatti ritengo questa una delle tipologie (se non la tipologia) di grosso più rare coniate a Roma sotto questo pontefice. Mancante nelle ultime grandi collezioni uscite sul mercato, sono alla ricerca di passaggi a me sconosciuti e di segnalazioni di altri esemplari. Faccio notare che la variante in mio possesso è quella con armetta a destra della Fede (Muntoni 144, Serafini 325). L'esemplare passò nella vendita InAsta L, lotto 2862 (R3) La tipologia era mancante nelle vendite: Montenapoleone 1 Leu 36 Kunst und Munzen XXI Varesi "Alma Roma" Kunker 2008 Nomisma 45 Ranieri 8 (includo questa recente asta in quanto era presente parecchio materiale di piccolo taglio che solitamente non si vede in vendite pubbliche degli ultimi tempi) Era presente un grosso OPERIBVS IVNCTA nella Montenapoleone 4 (coll. Muntoni) al numero 469, considerato R3; stesso esemplare illustrato nell'opera "Le monete dei papi e degli stati pontifici" del grande studioso e collezionista, si tratta però della variante con armetta a sinistra e presenza dell'anno di pontificato A . III. Questa variante è classificata dal Muntoni al numero 142 (CNI 7).Esiste un'altra variante (Muntoni 143, Serafini 325b) senza anno di pontificato e con armetta a sinistra. Stranamente il CNI classifica le due varianti senza anno di pontificato (Serafini 325 ,cioè la mia, e 325b) omettendo la posizione delle armette. Ringraziandovi in anticipo, vi auguro buona serata. Antonio2 punti
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Ciao Appah, sono anche io convinto che la scritta sia quella che tu vedi. L'altro lato però è molto difficile capirci qualcosa di sicuro, visto la condizione del metallo. Oggi ho fatto qualche piccola ricerca sui Normanni d'Italia di nome Guglielmo. In particolare coloro che sono stati conti. Ce ne sono stati diversi. Ne elenco alcuni, e chissà se qualcuno di essi non abbia battuto la moneta di cui si discute. Guglielmo conte di Borgogna, Guglielmo conte di Caserta, Guglielmo conte di Lesina, Guglielmo conte di Marsico, Guglielmo figlio di Tancredi di Altavilla e conte del Principato, Guglielmo II conte, Guglielmo III, Guglielmo di Altavilla conte del Principato e qualche altro che mi sarà sfuggito. Bisognerebbe studiare tutta la storia di questi conti Normanni, per vedere se qualcuno di essi avrebbe potuto battere moneta anche se una sola volta o un solo tipo. Qualche esempio ce lo abbiamo. Ci sono stati dei personaggi che avrebbero potuto battere moneta in momenti di particolare confusione storica, per esempio, c'è un cavaliere di Riccardo principe di Capua di nome Guglielmo di Montreuil, che sposò la figlia di Riccardo. Ricevette dal principe, il ducato di Gaeta, la contea dei Marsi e quella di Aquino. Territori che non erano di Riccardo, ma ancora da conquistare. Questo Guglielmo di Montreuil ebbe una vita avventurosa e molto interessante. Durante una grave malattia di Ruggero Borsa, un certo Guglielmo di Grantmesnil, che aveva sposato la figlia del Guiscardo Mabilla, si impadroni di Rossano per un breve periodo. Insomma, materiale da studiare ce n'è, purtroppo ci vuole molto tempo per farlo, e a me manca proprio quello. Però se qualche giovane universitario vuole approfondire, io sono disponibile nel mettere a disposizione qualche testo adatto allo scopo. Mi rivolgo a @@rockjaw e non solo.2 punti
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Un timbro a secco, questo di seguito, estrapolato da un biglietto, è quello più capibile che ho trovato:2 punti
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La medaglia per la prima ferrovia d'Italia, la Napoli-Portici, primo tratto della linea Napoli-Nocera-Castellammare. @@Michelangelo22 punti
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Che gioiellino, questa chiesetta!! La smonterei e la metterei in giardino! :lol: ... Se venite a Pavia, mentre girate in centro, nei vicoli....guardatevi sempre attorno e in alto: di "sopraporta" così ce ne sono parecchi: una volta me ne sono trovato davanti uno con l' "orifiamma" di san Bernardino da Siena (le iniziali JHS all'interno di un sole)!... E tantissimi altri motivi decorativi romanici e medievali.....2 punti
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Il guadagno c'era, la moneta veniva realizzata in rame/bronzo /ottone e poi argentata, il resto puoi immaginarlo da solo...2 punti
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Mi dispiace di essere così tardi—questo vale una moneta in un sacco di divertimento parlare—ma io sarò qualche giorno in più. Il mio hobby tempo è stata ridimensionata notevolmente, e sono molto indietro sul thread di nikita e la necessità di darsi da fare! Presto, spero... ;) v. -------------------------------------------------------------- I’m sorry to be so late—this is a coin worth a lot of fun talk—but I’ll be a few days more. My hobby time has been severely curtailed, and I’m way behind on nikita’s thread and need to get busy! Soon, I hope…. ;) v.2 punti
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______________ 1974 Germania Federale 250° Anniversario della nasciata del filosofo tedesco Immanuel Kant 5 Marchi D - Argento Proof .625 E' una delle pochissime monete che posseggo in fondo specchio. 250.000 esemplari coniati contro gli 8.000.000 in fdc.2 punti
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Adesso che ho passato i 10 anni, voglio aggiungere quello che mi sono dimenticato di scrivere all'inizio. Non voglio assolutamente tediarvi con salamelecchi od omelie da chiesa, ma esporre una sintesi di questi anni. Quando mi sono iscritto lo consideravo un forum di solo " cosa vale, quanto costa" e così via. Infatti per tanti anni ho solo letto e sono rimasto a guardare. Ultimamente ho riscoperto "LAMONETA" trovando non solo le risposte al quanto vale, ma trattati di numismatica fatti da persone competenti e semplici, persone che, come ho già scritto in altri post, potrebbero insegnare o magari già lo fanno. Persone che come me ( sono arrivato , un pò tardi, ma sempre meglio che mai)considerano le monete come bene storico e culturale (il valore economico passa in secondo piano)....... un popolo senza cultura e storia..... è destinato a sparire, a non essere ricordato. Studiando le monete, studiamo il nostro passato, che rimarrà anche dopo la nostra partenza. Catalogando le monete si scopre un mondo sommerso ai più. Tutto questo ho imparato ad apprezzarlo qui sul forum e poi conoscendo di persona tanti di VOI, lo apprezzo ancora di più. Qui mi fermo altrimenti divento una lagna, non prima di rinnovare il mio GRAZIE a tutti VOI.2 punti
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Littore, Cappellone...e, aggiungo io, il Buono del 28 (Johnson) io le chiamo "le 3 monete fascistissime" (facendo eco alle Leggi omonime...) Dal punto di vista ideologico, penso vi si possa leggere anche un "crescendo", la sempre maggiore affermazione del Regime, il quale: prima compare col semplice simbolo del fascio (nelle prime monete), poi associa ad esso l'immagine del leone (simbolo di forza) e fa "suo" un celebre motto guerresco; afferma la sua potenza schiacciando gli oppositori (il serpente tra gli zoccoli del cavallo, nel buono), si affianca alla personificazione dell'Italia occupando lo stesso campo e formando un "tutt'uno" allegorico e, finalmente, riceve le acclamazioni trionfali sul carro di guerra e si identifica definitivamente con l'Italia e la sua storia..2 punti
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Per una questione di correttezza inizio a postare qualche foto della zona del centro di Napoli in cui avrà sede il nostro circolo, il locale è di circa 80 mq ed è in fase di ristrutturazione, i lavori sono in corso e al momento stiamo avanzando con un buon ritmo, siamo già agli impianti elettrici, passeremo agli infissi a fine anno, solo alla fine avrà luogo la ridipintura esterna e l'insegna. Il locale è in via Pasquale Giuseppe Antonio (una traversa della celebre via Foria, di fronte al Real Ortobotanico) proprio di fronte al grande teatro San Ferdinando (cfr. foto allegate), lo stesso di proprietà di Eduardo e Luca De Filippo dove quasi tutte le sere vengono attualmente effettuate delle bellissime commedie napoletane. La zona è molto tranquilla, alle nostre spalle c'è un secondo teatro (Teatro Totò) e c'è il vantaggio del parcheggio gratuito lungo la strada oltre a ben due parcheggi a pagamento molto grandi a meno di 100 metri, abbiamo anche un ufficio postale accanto. Qui di seguito il link di Maps Google dove potrete verificare l'ubicazione. https://www.google.it/maps/place/Via+Pasquale+Giuseppe+Antonio,+38,+80137+Napoli/@40.8573061,14.2621297,18z/data=!4m2!3m1!1s0x133b0813357163f9:0x69e20da51f32c78c Nella piazza antistante il Teatro San Ferdinando c'è anche un'ottima locanda trattoria-bar in stile ottocento a conduzione familiare con un'eccellente cucina casereccia. Le idee per il nostro circolo sono tante, a partire da una discreta biblioteca consultabile gratuitamente, un mercatino-mostra interna al locale con cadenza settimanale o mensile, per finire poi a piccole mostre tematiche, conferenze e presentazioni di libri ed attività culturali varie. Siete tutti invitati ad esporre le vostre idee per il miglioramento delle nostre attività. Siete tutti invitati sia all'inaugurazione che dopo (fine gennaio-inizio febbraio), in particolar modo lo staff di Lamoneta e mettere a disposizione la nostra sede in alcuni giorni dell'anno per qualche attività legata al forum Lamoneta @@Reficul , questo per dimostrare a tutti che la numismatica non è solo star dietro una tastiera o un telefono ma che è fatta anche di persone reali e incontri piacevoli. Via Foria (distante da noi circa 100 metri) è un noto punto di aggregazione domenica di numismatici ed appassionati da oltre quarant'anni, non è quindi un caso l'aver scelto questo luogo per un circolo numismatico, in questo mercatino molti di noi che in questo momento leggono hanno avuto una loro formazione numismatica proprio qui, molti i nomi noti che lo hanno frequentato nei vari decenni. Nella prima foto: domenica scorsa in via Foria con gli alcuni amici del nostro circolo.2 punti
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Taglio: 2 € CC Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 110.000 Condizioni: BB Città: Roma2 punti
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Auguri anche da parte mia per i 10 anni tondi tondi e che questo natale porti tante monetuzze a tutti. :rolleyes:2 punti
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Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France2 punti
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Riprendo questa discussione per aggiungere altre tre fotografie "leonine" della gita.. Questo è forse il Leone più famoso di Venezia.. :good:1 punto
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Il tomo V.. Non hanno ristabilito il corretto link sul sito ed è visualizzabile solo in anteprima non editabile (non hanno nemmeno risposto alla mia email).. Leggere 600 pagine per poi magari scoprire non esserci ciò che cerco non mi attira moltissimo ad essere sincero.. Però potrebbero esserci delle sorprese.. Dopotutto è l'unico che non ho sfogliato..1 punto
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Potrebbe essere la variante "closed 2" denominata VAM 1 (almeno sul mio librone) piuttosto che una ribattitura... vedremo l'ingradimento... PS: comunque interessante cari amici, sembriamo un forum 'mmericano... ^_^1 punto
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Crapanzano assegna ai biglietti da 1 lira (50+50) integri, una rarità R4, a quelli da 50 centesimi R2. Per Gavello (Cartamoneta Italiana, 1996) i pezzi integri sono addirittura R5, mentre quelli divisi a metà soltanto R. Se è così, nessuno che, oggi, avesse un biglietto integro, lo taglierebbe a metà per ricavarne due...il biglietto integro, in BB, è quotato 700 euro, tagliandolo a metà il valore, sempre in BB (le valutazioni per le altre conservazioni sono di conseguenza) è di soli 70 euro al pezzo, cioè 140 euro. Penso quindi si possa essere ragionevolmente certi che i biglietti tagliati a metà, cioè da 50 centesimi, lo furono all'epoca, e comunque non in tempi recenti, non da quando si è dimostrato che così facendo perdono gran parte del loro valore sul mercato collezionistico. Questo starebbe anche a dimostrare che la gran parte dei biglietti furono efffettivamente tagliati e utilzzati al valore di 50 centesimi. petronius :)1 punto
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Scusami @@Ross14 , mi sono dimenticato di rispondere alla seconda parte della tua risposta , quella sulle somiglianze , che aggiungo ora . Come giustamente affermi le fisionomie all' epoca antonina erano ancora "reali" rispondenti ai tratti in vita , l' arte era ancora ad alti livelli e non standardizzata , forse , in parte , solo idealizzata , come avveniva anche in epoche precedenti . Personalmente confrontai un profilo statuario di Marco Aurelio , quando la statua equestre originale era ancora in Piazza del Campidoglio , ma anche con la copia attuale e' lo stesso , con il profilo riprodotto su di un Sesterzio e devo dirti che erano uguali , anche se in alcuni esemplari monetali variano leggermente , pur rimanendo nel complesso molto simili , riproducendo forse momenti diversi delle eta' di Marco .1 punto
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No, 0.09 rappresenta l'errore statistico sui pesi riscontrati. In pratica il 68% delle monete studiate (i mezzi denari sono pochi) ha un peso tra 0.49 e 0.31 grammi. In realtà, il valor medio e la statistica sono spostati verso l'alto da un mezzo denaro anomalo di Enrico, che pur avendo dimensioni ridottissime pesa ben 0.55 grammi. Diciamo che come una moneta un enigma. Dallo studio si evince che per la maggior parte delle tipologie la differenza di diametro è fondamentale, esiste un certo numero di denari in cui i diametri sono similari, quelli con stella a 6 e 8 raggi dei anni di regno. sono proprio questi a confondersi metrologicamente coi mezzi denari. Per questa tipologia la differenza fra i tipi, come si evince dal D'andrea, Andreani, era data da differenze fisiche nella monete (un anello sopra l'aquila). Per tutto le restanti tipologie la differenza era data dal diametro interno ed esterno.1 punto
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in mano ha dei fondi. .. sono stato un ora con la lente ieri sera... sono a specchio quasi, purtroppo le foto fanno schifo come sempre... stasera proverò senza bustina ;)1 punto
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Ciao Nando, non dimenticarti di postare le discussioni sulle monete napoletane e del Sud nell'apposita sezione. Il tuo esemplare è un falso moderno, ce ne sono in giro molti pezzi, è riconoscibile dalla mancanza delle aquilette nello stemma in Aragona-Sicilia, dalla ciocca di capelli quasi orizzontale sulla tempia del re e dal taglio liscio. Ne avrò viste più di 100 finora, disponibili in ottone, metallo bianco, argento e alpacca. Tempo fa aprii anche una discussione su come riconoscerla, cambia tutto rispetto alla moneta originale, impostazione del bordo e stile dei caratteri.1 punto
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Ciao @@matcor , se hai maggiormente interesse per la fine del terzo secolo , ti consiglierei questi due volumi catalogo specifici : Il Ripostiglio della Venera , Editore Forni . Catalogo descrittivo con alcune foto di tutte le 46341 monete trovate nel deposito da Gordiano III a Massimiano , tra cui 13206 di Probo e 10562 di Aureliano Aureliano , Editore L'Erma di Bretschneider . Oltre al completo aspetto storico e tecnico del periodo , sono presenti tutte le monete ad oggi conosciute di Aureliano1 punto
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Ringrazio tanto @@eliodoro ed @@Illyricum65 per il prezioso contributo. Inoltre mi fa piacere che anche tu @@MEDUSA51 sia "inciampato" in questa parte del forum mentre scendevi verso la nostra ormai consueta discussione EUROFILA :) :) :) Ho provato a non allargarmi troppo ma alla fine (felicemente) mi sono imbattuto in queste splendide monete. E' un piacere fare nuove scoperte con nuovi e vecchi amici di Forum.1 punto
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Partecipo anch'io a questa bellissima iniziativa. La moneta che vi presento è una 2 lire da 80 sesini, trofeo d'armi 1702 (Mantova). Questa moneta risale al periodo dell'ultimo duca mantovano (Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers) in un periodo in cui il ducato di Mantova era in decadenza. Per la storia personale che mi lega a questa moneta, la considero la mia preferita.1 punto
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In questo momento non sono precisa nel parlare di questa moneta.Dovrò cercare una vecchia nota finita in qualche cassetto (se la trovo). Si tratta di una tra le prime monete emesse. Scusate se mi esprimo male. Erano coniate a "grappolo" e venivano staccate dall'"anima" come si fa con un frutto. Ecco il motivo di quella forma strana, leggermente a pera. I simboli riportati su queste monete erano imprecisi e poco identificabili.Se in questa monete vedete una perlinatura, dei soggetti ben riconoscibili significa che si tratta di un miglioramento della tecnica. Ricordo che su un libro di numismatica di fine 800 in lingua inglese, a questo tipo di moneta erano state dedicate parecchie pagine. Non rammento in quale occasione o in quale biblioteca abbia visto quel libro. Allora non mi occupavo di numismatica, a volte, particolarmente incuriosita da una moneta, seguivo mio padre nelle ricerche. Stimo che da quando ho visto quel libro sette / dieci anni siano trascorsi, e questo per la mia memoria di numismatica vuol dire molto. Ho fatto questo scritto per aprire la strada, l'interesse e per una ricerca approfondita su queste monete antiche. Grazie per l'attenzione e scusate se il mio scritto è impreciso e confuso. Meglio dire qualcosa che si sa anche approssimativamente che stare zitta quando la mia nota potrebbe aprire una discussione interessante. In caso contrario buttatela nel cestino. PizzaMargherita1 punto
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Infine La stessa analisi per Federico. Su Federico si può osservare che esiste un certo numero di denari aventi stesso diametro interno dei mezzi denari. In realtà questo non è affatto un problema, i denari subdoli sono i primissimi emessi da Federico II, quelli con stella a 6 e 8 raggi. Questa tipologia è caratterizzata da un diametro interno ridottissimo. La differenza coi mezzi per questa tipologia non era data dal diametro, quanto dalla presenza della mezzaluna sopra l'aquila del dritto (diciamo che andrebbero tolti a rigore da questa analisi) @@anto R questa era l'analisi che avevo in mente per i denari di Carlo d'Angiò1 punto
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Buona sera a tutti, posto con piacere il fratellino del soldo falso di cui al post n.1 proveniente dalle collezioni dei soci ANS. Marc' Antonio Memmo (che non ha mai coniato soldi da 12 bagattini) la differenza più importante è il DEFENS e non DEFEN. Ci sono altre piccole differenze, ma nel complesso molto, molto simile. Stessa mano?1 punto
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Stamane si può dire che abbia aperto io il convegno, ingresso ore 07:55 con il solo F. Perrone presente ed i banchi ancora coperti dai teli. Che atmosfera... Poi pian piano ecco tutti gli altri professionisti....e via cominciano le danze. Devo dire che il numero degli espositori era contenuto ma la storia della moneta era tutta rappresentata, antiche, medievali, preunitarie, regno, repubblica e euro. Alcune medaglie, cartofilia, filatelia. Il castello di Monteruzzo e la Castiglione Olona antica, con il monastero suo sfondo è stata una location perfetta. Una chiacchierata molto interessante con @antoR e @@aleale per le papali e medioevali, @@417sonia per le veneziane, nuovi incontri con @@ambidestro e @@vwgolf e ultimo ma il più importante @@giancarlone che come al solito ha mostrato un pò dei suoi pezzi... stavolta ha potuto apprezzare una medaglia nuova. Un saluto all amico Giacomo Valente e tutti gli espositori e organizzatori. BRAVI. Roberto1 punto
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Questa è la prima di tutta la serie di Pezze della Rosa, la più espressiva affascinante e grossolana e anche la più particolare con lo stemma coronato al diritto con la testa di Cherubino. Livorno Ferdinando II de’Medici granduca di Toscana (1621-1670). Pezza della rosa 1665. FERDINANDVS II - MAG·D·ETR·V· Stemma coronato entro cartella ornata da volute e drappeggi, e sormontata da testa di cherubino; sotto, nel giro, giglio 1665 giglio . Rv. GRATIA OBVIA VLTIO QVÆSITA Due piante di rose fiorite intrecciate; sotto, nel giro, LIBVRNI tra ornatini. CNI 46 var. Galeotti LI/2 var. Davenport 4208. Di Giulio R3 in conservazione SPL+ con bella patina. (mai vista passare su aste pubbliche negli ultimi anni di questo grado, solo al museo del Bargello a Firenze se ne trova una di conservazione migliore.) bordo leggermente limato. In mio possesso dall'asta Kuenker 266 lotto 1860. Saluti Fofo1 punto
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Dall'espressione che ha il personaggio di fronte a quello che colpisce il conio con la mazzetta, mia pare che ci abbia lasciato, almeno, un paio di falangi e gli accidenti fanno eco sotto tutto il porticato :rofl: Non parliamo di quello che si sta rovesciando sulle gambe i tizzoni ardenti caduti dalla padella :rofl: :rofl: saluti luciano1 punto
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Per curiosità @@scacchi potresti gentilmente spiegare l'attribuzione ad Ottone I? Purtroppo non mi intendo molto di medievali europee e quindi mi chiedo se l'attribuzione sia stata fatta in base a ritrovamenti in ripostigli (e relativa datazione), allo stile... Grazie mille! Antonio1 punto
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Anche qui le date sono importanti. Domenico II Contarini (Venezia, 28 gennaio 1585 – Venezia, 26 gennaio 1675) fu il centoquattresimo doge della Repubblica di Venezia dal 16 ottobre 1659 alla morte. In Europa non si conoscono contromarche con lettere semplici a parte quelle di Candia o Creta di cui abbiamo vari esempi. Vi sembra questo il caso? A me sinceramente no, ed allora? COINS, 錢幣 , INDIA – PORTUGUESEm, 印度 - 葡屬 , C olombo: Silver 2-Tangas, Goa, xx55 (1655), Rev countermarked , C above for Colombo (cf Sch 1277 RRR; Gomes 17.09). Coin good fine with some adhesions, countermark extremely fine, grey tone, rare COINS, 錢幣 , INDIA – PORTUGUESE, 印度 - 葡屬 , Galle: Silver 2-Tangas, Goa, 1651, Obv arms and GA, Rev standing St John, countermarked on obverse with GAL monogram for Galle (cf Sch 1265 RRR; Gomes 17.06). Small edge crack, coin fine, countermark extremely fine COINS, 錢幣 , INDIA – PORTUGUESEm, 印度 - 葡屬 , Unknown location, Goa: Silver 2-Tangas, 16xx (1642-55), countermarked on obverse with R (unlisted by Scholten, though he does list the “R” mark on a coin also countermarked for Jaffna, Sch 1287, see lot 1003 above; Gomes 17.0x). Coin good fine, countermark extremely fine, rare Se trovo una N o Z ci siamo.1 punto
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oppure paese che vai "leggi e politicanti" ladri che trovi......lo Stato non gli importa niente del "cittadino" basta che si arricchisce "lui"1 punto
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