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  1. nando12

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/15 in tutte le aree

  1. Milano ancora, nel periodo ritengo più bello quello delle imprese, dei valori simbolici, allegorici, la salamandra è poi un pò tutto questo.... Siamo con Francesco I d'Angoulème, Re di Francia e Duca di Milano, la salamandra trae forse origine da una leggenda cavalleresca che dice che la stessa resistesse bene al fuoco per il freddo umore che emanava rendendola di fatto incolume. E probabilmente Francesco I con questo simbolo rende esplicito sulla moneta un messaggio neanche poi velato, lui avrebbe resisistito al fuoco dei nemici e ne sarebbe uscito incolume.... La salamandra è in pratica Francesco I , monete, storia, messagggi, imprese, simboli, il fascino della numismatica è poi qui...in tutto questo.... GROSSO DA 3 SOLDI - FRANCESCO I d'ANGOULEME, RE DI FRANCIA E DUCA DI MILANO ( 1515 - 1522 ) - ZECCA DI MILANO Ag., peso 2, 37 gr. , diametro 23 mm. D/ + FRANCI S D G FRANCO REX, salamandra tra le fiamme, sopra corona R/ testina MEDI OLANI DVX CE , grande F coronata Rarità R/2 per MIR Rif. : Crippa 5, MIR 263, CNI 22 Io ho concluso con le mie tre....mi aspetto ora molto da alcuni di voi ancora....mi auguro che lo spettacolo continui....segue anche il link della discussione sulla moneta del forum per approfondimenti. http://www.lamoneta.it/topic/134878-impresa-della-salamandra-milano/
    8 punti
  2. Benchè non ci siano molte informazioni a riguardo si vocifera ormai da piu' parti che le tecniche di restauro di oro e argento si siano di recente arricchite di nuovi avanzamenti tecnologici, tra cui l'apporto di nuovo metallo sulla superficie e la successiva ridefinizione al laser o tecnologie similari. In una discussione di un po' di tempo fa (questa qui http://www.lamoneta.it/topic/135347-denari-romani-ripassati-al-laser/ ) si era parlato di varie possibili casistiche sull'argento. Queste tecniche (rideposizione di metallo e successiva ridefinizione dei dettagli al laser o con altri sistemi, in modo da ottenere un grado di conservazione superiore) si sono purtroppo diffuse inevitabilmente anche all'oro, non troppo diverso dal punto di vista metallurgico dall'argento. Riporto qui dunque un esempio di applicazione di queste tecniche su una moneta d'oro, in questo caso un aureo di Nerone, moneta sempre molto ricercata e ben assorbita dal mercato. Il livello raggiunto da questo tipo di tecnica sembra ormai molto buono, e solo un confronto diretto delle immagini del prima e dopo permette di poter apprezzare interamente l'intervento. La moneta ha acquisito maggior peso dopo l'intervento, per la precisione 0,03 grammi, per cui ne deduco che per arrivare al risultato finale si è passati attraverso la rideposizione di un sottile strato di metallo per poi ridefinirlo. Dunque ecco la moneta "prima", importante asta del maggio 2012, peso 7,18 grammi, stima circa 1700 euro, realizzo 1900 euro: E invece la moneta "dopo", altra importante asta del maggio 2015, peso 7,21 grammi, stima circa 8500 euro, moneta ritirata prima dell'asta (si saranno accorti dell'intervento): Eccole infine affiancate:
    4 punti
  3. Non mi pongo il problema di postare una moneta bella o brutta , rara o comune , semplicemente e' l' ultimo esemplare entrato in collezione nella giornata di oggi. Quarto di Scudo, 1607 Agostino Spinola (1604-1616) D/AVGVSTI SPIN COMES TASS Busto in armatura e sotto la data 1607 R/VIRTVTE CAESAREA DVCE Aquila bicipite coronata Argento 6,28 / 7,25 , 29 / 31 mm. Mir Piemonte 969/2 , Corpus Vol.II 17/22 Inserisco anche la pagina relativa alla zecca di Tassarolo , tratta dalla recente opera sulle monete e zecche piemontesi di Elio Biaggi
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti! Contino con la Germania 1974 5 Marchi Silver 625
    4 punti
  5. Buongiorno a tutti: oggi festeggio i miei primi 10 anni di forum e mi auguro BUON COMPLEFORUM. Approfitto anche per augurare a tutti un sereno NATALE: che Vi porti serenità. Un abbraccio, Graziano.
    3 punti
  6. Sovereign Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22 mm Dritto : Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra disegnato da Arnold Machin Rovescio: San Giorgio che uccide il drago ripreso dall'originale di Pistrucci con qualche modifica (zolla di terreno inspessita, coda del cavallo infoltita) Contorno: Rigato Tiratura: 5.002.566
    3 punti
  7. ______________ 1974 Germania Federale 25° Anniversario della Costituzione della Repubblica Federale di Germania 5 Marchi F - Argento .625
    3 punti
  8. Buonasera a tutti, volevo condividere con voi l'ultimo pezzo di Francesco ii che mi mancava. Diciamo che non è magari il top, avendo un po di segnetti di contatto al dritto e delle spaccature di conio al rovescio, ma essendo stato uno scambio c'ho preso dentro. Che grado di conservazione gli attribuite? Grazie, Filippo.
    2 punti
  9. Volevo rendervi partecipi di una bellissima visita al Museo Ferroviario di Pietrarsa a Napoli che ho effettuato ieri domenica 13 dicembre 2015 con la mia famiglia, i miei figli sono rimasti entusiasti. Nella traversa Pietrarsa sul corso San Giovanni a Teduccio a Napoli c'è un gioiello storico senza eguali, l'unico in Italia nel suo genere ed il più grande d'Europa, una struttura museale mastodontica e quasi completamente ristrutturata, decine e decine di locomotive e carrozze prodotte nello stabilimento di Pietrarsa tra il 1842 e il 1900 circa, molte anche le carrozze e locomotive straniere e del nord Italia che hanno percorso per decenni la nostra penisola tra cui pezzi unici di epoca fascista riccamente decorate al loro interno con stucchi in oro ed arredi originali. Tanti i modellini gelosamente contenuti in teche di plexiglass e manufatti in ghisa e macchinari industriali dell'800 perfettamente restaurati. Il tutto sulla costa napoletana meridionale con spazi e giardini all'aperto enormi. Spero di farvi cosa gradita riportando qualche foto scattata, alla fine della struttura un'imponente statua in ghisa raffigurante Ferdinando II di Borbone nell'atto di indicare con il suo scettro il punto in cui sorse l'industria, un'industria che tra il 1842 e 1860, epoca di massimo splendore dava lavoro ad oltre 1000 operai, e che dopo il 1861 con l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Piemonte andò in lenta decadenza per via del trasferimento forzato dell'apparato industriale a Genova (Ansaldo). La fabbrica venne chiusa nel 1975 e dopo due anni circa ebbero luogo lunghissimi restauri, grazie alla fondazione delle Ferrovie dello Stato. Invito tutti coloro che mi leggono a visitare questo museo, a dire il vero sapevo dell'esistenza di questo museo (quasi nascosto dietro corso San Giovanni) ma non immaginavo fosse così grande e ben curato, bravissime le guide, personale altamente specializzato, il tutto servito benissimo dal collegamento ferroviario Napoli-Salerno, il museo è accanto alla stazione San Giorgio - Pietrarsa. Andate e portate i vostri familiari! Da non perdere! p.s. La mia emozione numismatica più grande è l'aver visto dal vivo la famosa locomotiva Bayard del 1839 (riprodotta fedelmente nel 1939) con le carrozze originali di epoca borbonica che fecero il viaggio inaugurale della prima ferrovia d'Italia e che noi numismatici possiamo ammirare al rovescio di questa medaglia originale dell'epoca. http://www.museopietrarsa.it/ il loro sito
    2 punti
  10. Presento agli amici della sezione un grosso di Gregorio XIII, zecca Roma, con al rovescio la Fede e la formula OPERIBVS IVNCTA. Pagato una ventina di euro, come potrete capire non sono stato attratto dalla conservazione. Ma dalla rarità sì! Infatti ritengo questa una delle tipologie (se non la tipologia) di grosso più rare coniate a Roma sotto questo pontefice. Mancante nelle ultime grandi collezioni uscite sul mercato, sono alla ricerca di passaggi a me sconosciuti e di segnalazioni di altri esemplari. Faccio notare che la variante in mio possesso è quella con armetta a destra della Fede (Muntoni 144, Serafini 325). L'esemplare passò nella vendita InAsta L, lotto 2862 (R3) La tipologia era mancante nelle vendite: Montenapoleone 1 Leu 36 Kunst und Munzen XXI Varesi "Alma Roma" Kunker 2008 Nomisma 45 Ranieri 8 (includo questa recente asta in quanto era presente parecchio materiale di piccolo taglio che solitamente non si vede in vendite pubbliche degli ultimi tempi) Era presente un grosso OPERIBVS IVNCTA nella Montenapoleone 4 (coll. Muntoni) al numero 469, considerato R3; stesso esemplare illustrato nell'opera "Le monete dei papi e degli stati pontifici" del grande studioso e collezionista, si tratta però della variante con armetta a sinistra e presenza dell'anno di pontificato A . III. Questa variante è classificata dal Muntoni al numero 142 (CNI 7).Esiste un'altra variante (Muntoni 143, Serafini 325b) senza anno di pontificato e con armetta a sinistra. Stranamente il CNI classifica le due varianti senza anno di pontificato (Serafini 325 ,cioè la mia, e 325b) omettendo la posizione delle armette. Ringraziandovi in anticipo, vi auguro buona serata. Antonio
    2 punti
  11. Ciao Appah, sono anche io convinto che la scritta sia quella che tu vedi. L'altro lato però è molto difficile capirci qualcosa di sicuro, visto la condizione del metallo. Oggi ho fatto qualche piccola ricerca sui Normanni d'Italia di nome Guglielmo. In particolare coloro che sono stati conti. Ce ne sono stati diversi. Ne elenco alcuni, e chissà se qualcuno di essi non abbia battuto la moneta di cui si discute. Guglielmo conte di Borgogna, Guglielmo conte di Caserta, Guglielmo conte di Lesina, Guglielmo conte di Marsico, Guglielmo figlio di Tancredi di Altavilla e conte del Principato, Guglielmo II conte, Guglielmo III, Guglielmo di Altavilla conte del Principato e qualche altro che mi sarà sfuggito. Bisognerebbe studiare tutta la storia di questi conti Normanni, per vedere se qualcuno di essi avrebbe potuto battere moneta anche se una sola volta o un solo tipo. Qualche esempio ce lo abbiamo. Ci sono stati dei personaggi che avrebbero potuto battere moneta in momenti di particolare confusione storica, per esempio, c'è un cavaliere di Riccardo principe di Capua di nome Guglielmo di Montreuil, che sposò la figlia di Riccardo. Ricevette dal principe, il ducato di Gaeta, la contea dei Marsi e quella di Aquino. Territori che non erano di Riccardo, ma ancora da conquistare. Questo Guglielmo di Montreuil ebbe una vita avventurosa e molto interessante. Durante una grave malattia di Ruggero Borsa, un certo Guglielmo di Grantmesnil, che aveva sposato la figlia del Guiscardo Mabilla, si impadroni di Rossano per un breve periodo. Insomma, materiale da studiare ce n'è, purtroppo ci vuole molto tempo per farlo, e a me manca proprio quello. Però se qualche giovane universitario vuole approfondire, io sono disponibile nel mettere a disposizione qualche testo adatto allo scopo. Mi rivolgo a @@rockjaw e non solo.
    2 punti
  12. Un timbro a secco, questo di seguito, estrapolato da un biglietto, è quello più capibile che ho trovato:
    2 punti
  13. La medaglia per la prima ferrovia d'Italia, la Napoli-Portici, primo tratto della linea Napoli-Nocera-Castellammare. @@Michelangelo2
    2 punti
  14. Che gioiellino, questa chiesetta!! La smonterei e la metterei in giardino! :lol: ... Se venite a Pavia, mentre girate in centro, nei vicoli....guardatevi sempre attorno e in alto: di "sopraporta" così ce ne sono parecchi: una volta me ne sono trovato davanti uno con l' "orifiamma" di san Bernardino da Siena (le iniziali JHS all'interno di un sole)!... E tantissimi altri motivi decorativi romanici e medievali.....
    2 punti
  15. Il guadagno c'era, la moneta veniva realizzata in rame/bronzo /ottone e poi argentata, il resto puoi immaginarlo da solo...
    2 punti
  16. @@marco91, io presi questa per 200 euro ma, sinceramente vedo meglio la tua. ;)
    2 punti
  17. @@marco91, io la vedo quasi al top.
    2 punti
  18. Mi dispiace di essere così tardi—questo vale una moneta in un sacco di divertimento parlare—ma io sarò qualche giorno in più. Il mio hobby tempo è stata ridimensionata notevolmente, e sono molto indietro sul thread di nikita e la necessità di darsi da fare! Presto, spero... ;) v. -------------------------------------------------------------- I’m sorry to be so late—this is a coin worth a lot of fun talk—but I’ll be a few days more. My hobby time has been severely curtailed, and I’m way behind on nikita’s thread and need to get busy! Soon, I hope…. ;) v.
    2 punti
  19. ______________ 1974 Germania Federale 250° Anniversario della nasciata del filosofo tedesco Immanuel Kant 5 Marchi D - Argento Proof .625 E' una delle pochissime monete che posseggo in fondo specchio. 250.000 esemplari coniati contro gli 8.000.000 in fdc.
    2 punti
  20. Adesso che ho passato i 10 anni, voglio aggiungere quello che mi sono dimenticato di scrivere all'inizio. Non voglio assolutamente tediarvi con salamelecchi od omelie da chiesa, ma esporre una sintesi di questi anni. Quando mi sono iscritto lo consideravo un forum di solo " cosa vale, quanto costa" e così via. Infatti per tanti anni ho solo letto e sono rimasto a guardare. Ultimamente ho riscoperto "LAMONETA" trovando non solo le risposte al quanto vale, ma trattati di numismatica fatti da persone competenti e semplici, persone che, come ho già scritto in altri post, potrebbero insegnare o magari già lo fanno. Persone che come me ( sono arrivato , un pò tardi, ma sempre meglio che mai)considerano le monete come bene storico e culturale (il valore economico passa in secondo piano)....... un popolo senza cultura e storia..... è destinato a sparire, a non essere ricordato. Studiando le monete, studiamo il nostro passato, che rimarrà anche dopo la nostra partenza. Catalogando le monete si scopre un mondo sommerso ai più. Tutto questo ho imparato ad apprezzarlo qui sul forum e poi conoscendo di persona tanti di VOI, lo apprezzo ancora di più. Qui mi fermo altrimenti divento una lagna, non prima di rinnovare il mio GRAZIE a tutti VOI.
    2 punti
  21. Littore, Cappellone...e, aggiungo io, il Buono del 28 (Johnson) io le chiamo "le 3 monete fascistissime" (facendo eco alle Leggi omonime...) Dal punto di vista ideologico, penso vi si possa leggere anche un "crescendo", la sempre maggiore affermazione del Regime, il quale: prima compare col semplice simbolo del fascio (nelle prime monete), poi associa ad esso l'immagine del leone (simbolo di forza) e fa "suo" un celebre motto guerresco; afferma la sua potenza schiacciando gli oppositori (il serpente tra gli zoccoli del cavallo, nel buono), si affianca alla personificazione dell'Italia occupando lo stesso campo e formando un "tutt'uno" allegorico e, finalmente, riceve le acclamazioni trionfali sul carro di guerra e si identifica definitivamente con l'Italia e la sua storia..
    2 punti
  22. Per una questione di correttezza inizio a postare qualche foto della zona del centro di Napoli in cui avrà sede il nostro circolo, il locale è di circa 80 mq ed è in fase di ristrutturazione, i lavori sono in corso e al momento stiamo avanzando con un buon ritmo, siamo già agli impianti elettrici, passeremo agli infissi a fine anno, solo alla fine avrà luogo la ridipintura esterna e l'insegna. Il locale è in via Pasquale Giuseppe Antonio (una traversa della celebre via Foria, di fronte al Real Ortobotanico) proprio di fronte al grande teatro San Ferdinando (cfr. foto allegate), lo stesso di proprietà di Eduardo e Luca De Filippo dove quasi tutte le sere vengono attualmente effettuate delle bellissime commedie napoletane. La zona è molto tranquilla, alle nostre spalle c'è un secondo teatro (Teatro Totò) e c'è il vantaggio del parcheggio gratuito lungo la strada oltre a ben due parcheggi a pagamento molto grandi a meno di 100 metri, abbiamo anche un ufficio postale accanto. Qui di seguito il link di Maps Google dove potrete verificare l'ubicazione. https://www.google.it/maps/place/Via+Pasquale+Giuseppe+Antonio,+38,+80137+Napoli/@40.8573061,14.2621297,18z/data=!4m2!3m1!1s0x133b0813357163f9:0x69e20da51f32c78c Nella piazza antistante il Teatro San Ferdinando c'è anche un'ottima locanda trattoria-bar in stile ottocento a conduzione familiare con un'eccellente cucina casereccia. Le idee per il nostro circolo sono tante, a partire da una discreta biblioteca consultabile gratuitamente, un mercatino-mostra interna al locale con cadenza settimanale o mensile, per finire poi a piccole mostre tematiche, conferenze e presentazioni di libri ed attività culturali varie. Siete tutti invitati ad esporre le vostre idee per il miglioramento delle nostre attività. Siete tutti invitati sia all'inaugurazione che dopo (fine gennaio-inizio febbraio), in particolar modo lo staff di Lamoneta e mettere a disposizione la nostra sede in alcuni giorni dell'anno per qualche attività legata al forum Lamoneta @@Reficul , questo per dimostrare a tutti che la numismatica non è solo star dietro una tastiera o un telefono ma che è fatta anche di persone reali e incontri piacevoli. Via Foria (distante da noi circa 100 metri) è un noto punto di aggregazione domenica di numismatici ed appassionati da oltre quarant'anni, non è quindi un caso l'aver scelto questo luogo per un circolo numismatico, in questo mercatino molti di noi che in questo momento leggono hanno avuto una loro formazione numismatica proprio qui, molti i nomi noti che lo hanno frequentato nei vari decenni. Nella prima foto: domenica scorsa in via Foria con gli alcuni amici del nostro circolo.
    2 punti
  23. Taglio: 2 € CC Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 110.000 Condizioni: BB Città: Roma
    2 punti
  24. Auguri anche da parte mia per i 10 anni tondi tondi e che questo natale porti tante monetuzze a tutti. :rolleyes:
    2 punti
  25. Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France
    2 punti
  26. ma che scuse,ci mancherebbe! se per questo non sono un tecnico neanche io,e' vero che il rame affiora in superficie,causando quel fenomeno di porosita',e riducendo sensibilmente il peso del denario,cristalizzandolo,ma che io sappia,su leghe in alto contenuto di argento(chiedo venia se sbaglio,e sarei grato ai piu' ferrati di rispondere in merito,per utilita' di chi legge)ed era questo il dilemma a cui ero andato incontro.la cristalizzazione,di per se,puo' essere sintomo di genuinita',sempre che essa,non e' replicata artificialmente in laboratorio,cosi' come le delaminazoni,ma servirebbe un microscopio binoculare per capire l'inghippo,ciao aemilianus
    1 punto
  27. Interessante la teoria sul taglio diagonale.. Il tondo inferiore cosa contiene? Non ne possiedo ancora nessun esemplare ma penso che eliminerò questo handicap molto presto.. :good: Il mio catalogo non riporta la distinzione interi-divisi.. Riporta solo un grado di rarità R3.. mentre per i tagli più piccoli solo R.. Comunque dai ragionamenti finora fatti possiamo affermare che: - la moneta patriottica, stampata nel '48 è relativamente comune in quanto non essendo stata rimborsata dagli austriaci è stata largamente conservata. Ovviamente i tagli più grandi risultano più rari in quanto emessi in sostituzione del corrispettivo di altra moneta patriottica. - la moneta del comune di Venezia viene stampata per la prima volta nel '48 (quando?? ) e i tagli più piccoli (oltre al taglio da 100) nel '49 a causa della penuria di spiccioli. Il biglietto da 50 centesimi è stampato doppio a formare una lira e tagliato in più parti a causa della mancanza di spezzati di minor valore. Risulta più rara in quanto rimborsata al 50% dagli austriaci e quindi cambiata e bruciata. - del Dono Patriottico non si sa praticamente nulla, se non che i tagli più grandi sono stati emessi all'inizio, probabilmente dopo la proclamazione del Governo Provvisorio, mentre i più piccoli nel '49 quando la popolazione aveva esaurito quasi tutte le risorse. C'è da aggiungere che nella raccolta degli atti del Governo Provvisorio compare soltanto la Moneta Patriottica e non vi è menzione degli altri due tipi di carta. Vediamo se riusciamo a reperire altre informazioni..
    1 punto
  28. A breve pubblicheremo la locandina della parte culturale praticamente ufficiale, rimane in sospeso solo un ulteriore patrocinio, ma i giochi con la presenza anche di Ganganelli sono fatti..., il bozzetto fatto dal grafico del forum Magdi e' secondo me bello e accattivante, lo giudicherete presto anche voi e potrà servirvi per stamparlo e per distribuirlo ; inoltre chi avesse anche di massima intenzione di partecipare può cliccare sotto nella mia firma dove può inserire il proprio nick già da ora....,
    1 punto
  29. questa tipologia di stelletta con 5 punte e forellino centrale è ben nota ai collezionisti di monete angioine .... è la stessa riportata ai lati dello scudo del saluto d'oro :) .... direi quindi che è un fiore :)
    1 punto
  30. @@eliodoro 5 con un punto centrale...mi ricorda molto la rosetta sulla veste del re nei gigliati postumi
    1 punto
  31. 1 punto
  32. Certo le uniche due che ho preso sono corredate di certificato nip anpe. Diciamo che non mi son buttato proprio alla cieca. Sapevo di problemi relativi all'acquisto di monetr di questo tipo di provenienza dubbia, cosí prima di acquistare ho letto qualche discussione in merito. Grazie a tutti
    1 punto
  33. Bravo Marco, ottimo esemplare, qualche minimo segnetto quà e là sembra esserci, tipo la base del collo e al D/, poi dalle foto è sempre difficile giudicare il lustro e la quantità presente soprattutto al D/ che sembra un pò sotto ma in questa tipologia, e non solo, il maestro di sicuro è @@min_ver e concordo con il suo giudizio, sempre prezioso. Saluti
    1 punto
  34. Vanno bene così, meglio divise in diritto e rovescio che in unica foto ! ;) Grazie, RCAMIL.
    1 punto
  35. Dopo quattro anni di ricerca, sono riuscito a trovarlo!! Quando ho iniziato ad interessarmi di monete medioevali dell'Italia Meridionale ho acquistato il MEC 14, ma nonostante le ricerche su numerosi siti di libri, non riuscivo a trovare questo testo di Lucia Travaini, che ritengo fondamentale per la conoscenza di questa monetazione. La settimana scorsa nell'ennesimo tentativo, l'ho pescato sulla baia, volume intonso, con le pagine ancora da tagliare!!
    1 punto
  36. Taglio: 2 € CC Nazione: Malta Anno: 2012 Tiratura: 400.000 Condizioni: BB Città: Bruxelles Note: NEWS
    1 punto
  37. e dentro...imagine di pitture del XVem...
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  38. Buonasera al forum, Quando questo bellissimo film segnò il record di incassi al botteghino avevo 10 anni. Vi garantisco che a scuola o anche all'oratorio che frequentavo tutti, ma proprio tutti, sapevano cosa fosse un Fiorino. Questo il motivo principale per cui ad inizio 2015 a distanza di trent' anni ho deciso di metterne in collezione un esemplare tentando la fortuna sulla baia nonostante mi interessi essenzialmente di altri periodi e zecche: "i ricordi felici". Poi, sulla baia, capita che ne cerchi uno e ne spunti due. Partecipo a questa notevole discussione per quanto riguarda le zecche italiane postando a breve questi due pezzi (già sottoposti al giudizio del forum per verificarne l'autenticità vista la provenienza estera). In seguito proporrò anche una moneta inglese per partecipare alla "sfida" delle monete moderne estere. ll fiorino è una moneta d'oro di 3,54 grammi a 24 carati coniata per la prima volta nel 1252 a Firenze. Il nome deriva dal fior di giglio rappresentato al dritto della moneta. Il rovescio presentava il patrono della città San Giovanni in piedi. In realtà il peso del fiorino subì variazioni nel corso dei secoli, ad esempio se il peso iniziale (1252) si può fissare più precisamente in 3,5368 g, nel 1402 subì la maggiore decurtazione raggiungendo i 3,3288 g (-5.818% rispetto al conio iniziale). Il fiorino (insieme ai quasi coetanei genovino e zecchino) fu una delle prime monete d'oro a venire coniata in Italia dopo la caduta dell'Impero Romano. L'utilizzo dell'oro nella monetazione europea fu resa possibile dalla ripresa dei commerci con il Nordafrica da cui arrivava la maggioranza dell'oro utilizzato per le monete e il commercio. Il fiorino era composto di oro puro 24 carati. L'elevatissimo potere d'acquisto della moneta imponeva l'uso di svariati sottomultipli, quali il fiorino d'argento (detto anche grosso o popolino, di valore variabile inizialmente pari ad 1/20 del fiorino d'oro, ma successivamente svalutato fino a toccare, durante la seconda metà del XVI sec., il valore di 1/150 della moneta d'oro) ed il fiorino di rame, detto anche "fiorino nero" per il colore che assumeva col passare del tempo, del valore (almeno iniziale) di 1/240 del suo multiplo aureo, ossia 1/12 del fiorino d'argento. Tale suddivisione si rifaceva al sistema monetario introdotto da Carlo Magno (1 lira = 20 soldi = 240 denari) ed inizialmente un fiorino d'oro valeva appunto quanto una lira. Il conio della moneta avveniva prima nei locali di Palazzo Vecchio, poi alla Torre della Zecca Vecchia. Si usavano dei magli azionati dalla forza dell'acqua (il torrente Scheraggio nella prima sede, l'Arno nella seconda) e poteva capitare che, quando il pesante maglio non era perfettamente calettato, nel cadere sul conio l'impressione non fosse sempre centrata esattamente, per cui restava un orliccio d'oro che poteva essere tagliato via, la cosiddetta "calìa" che abbassava il peso della moneta. Per evitare che le monete venissero "caliate" e il loro peso fosse costante e garantito, gli ufficiali dell'Arte verificavano il peso di ogni singolo fiorino, raccogliendo gli esemplari ripesati in piccole borse suggellate: erano quelli i "fiorini di suggello", cioè garantiti tanto nella lega che nel peso. Le pene severissime contro i falsari, i controlli costanti e la stabilità della lega fecero del fiorino una delle monete auree più stabili e apprezzate d'Europa tra Medioevo e Rinascimento. L'effigie del Battista era in un certo senso garante dell'autenticità e del valore della moneta, da cui derivò il modo di dire, ancora oggi popolare, di "San Giovanni 'un vuole inganni". Nel XIII secolo e fino al rinascimento il fiorino, grazie alla crescente potenza bancaria di Firenze, divenne la moneta di scambio preferita in Europa, una sorta di dollaro dell'epoca. So di riportare nozioni trite e ritrite per la maggior parte dei preparatissimi utenti di questa sezione ma tento in questo modo di raccogliere l'incipit di Dabbene riguardo lo scopo divulgativo di questa discussione. Vogliate scusare l'entusiasmo.
    1 punto
  39. Ciao Luciano. "Eh ... ma noi siamo cultori delle monete brutte, anzi bruttissime, anche se a volte ci capitano tra le mani anche quelle belline e non ce le facciamo scappare. Eccezioni, comunque; noi siamo per le monete che hanno il fascino del "letto sfatto", quelle "vissute", quelle del popolo. Ajò ... aspettiamo la tua monetina del 2015 :pleasantry:" Beh, allora, eccola qui: :pardon: si tratta di un mezzo reale del 1771 a nome di Carlo Emanuele III per la Sardegna, con variante della legenda al rovescio "MONTISEFR" anziché "MONTISFERT". Già postato nell'apposita sezione tempo fa, lo ripropongo qui... è la mia preferita delle "sarde" del 2015 :pleasantry: M
    1 punto
  40. @@dabbene complimenti per aver rispolverato questo "format" di fine anno ;)....nel mio piccolo posto la mia prima Piastra Pontificia e rimango a bocca aperta davanti alle bellezze che postate :).
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  41. Voglio contribuire a questa discussione postando un esemplare che reputo un magnifico abbinamento tra rarita' e conservazione: Sede Vacante: dal 8 Luglio al 6 Agosto 1623 Zecca: Ferrara Camerlengo: Ippolito Aldobrandini Giulio, Ag, 3,14 gr. Rif. Muntoni 14, CNI 2, Berman 1685. Descrizione Dritto: ICACOBVS SERRA LEG SEDE V stemma del Cardinale Serra sormontato da cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi, da padiglione e chiavi decussate. Descrizione Rovescio: CIVITAS FERRARIA 1623 stemma ovale coronato e sagomato in cornice della citta' di Ferrara. Considerazioni: -Le monete della zecca di Ferrara coniate in occasione della Sede Vacante sono tutte rarissime e i pochissimi esemplari apparsi sempre in bassa conservazione, raggiungendo al massimo il BB. -La conservazione di questa moneta e' da ritenersi eccezionale non solo per il tipo, ma per confronto agli altri esemplari giunti ai nostri giorni di quel periodo: conserva il modulo originale, scevro di tosatura e difetti nel campo sia al dritto che rovescio, rilievi altissimi e patina uniforme. -Questo Giulio e' la variante senza le lettere TA B ai lati dello stemma, manca in tutte le collezioni Pontificie piu' importanti del passato e che oggi costituiscono la bibliografia di riferimento per il collezionista. Questo e'l'unico esemplare che ho censito proveniente dall'asta Astarte XXII del 12 Giugno 2010, lotto n 383. Daniele
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  42. Voglio condividere un acquisto molto mirato. Impero Romano Marco Aurelio Asse.
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  43. Voglio dare un piccolo contributo alla Discussione, anche se preso dal web (NAC 35 lotto 954). Mi sembra che questa particolare moneta, considerata addirittura R4 da Crippa, non sia ancora stata postata in questa Discussione (la maiuscola è voluta al 100%). Scudo 1577 Crippa 10/A
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  44. Saltanto "di palo in frasca",sapendo di accontentare i borbonici,quest'oggi vi pubblico questo: 60 Grana:Ferdinando II di Borbone(1830-1859)Zecca di Napoli 1857 Argento D/Testa nuda a destra R/Stemma coronato Riferimenti:PANNUTI e RICCIO n°111 --Salutoni -odjob
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  45. The Calico books are not good. Many of the pictures are made using Photoshop and they show coin types which do not exist. The photo are not of real coins. It is very misleading!
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