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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/15/15 in tutte le aree
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Benchè non ci siano molte informazioni a riguardo si vocifera ormai da piu' parti che le tecniche di restauro di oro e argento si siano di recente arricchite di nuovi avanzamenti tecnologici, tra cui l'apporto di nuovo metallo sulla superficie e la successiva ridefinizione al laser o tecnologie similari. In una discussione di un po' di tempo fa (questa qui http://www.lamoneta.it/topic/135347-denari-romani-ripassati-al-laser/ ) si era parlato di varie possibili casistiche sull'argento. Queste tecniche (rideposizione di metallo e successiva ridefinizione dei dettagli al laser o con altri sistemi, in modo da ottenere un grado di conservazione superiore) si sono purtroppo diffuse inevitabilmente anche all'oro, non troppo diverso dal punto di vista metallurgico dall'argento. Riporto qui dunque un esempio di applicazione di queste tecniche su una moneta d'oro, in questo caso un aureo di Nerone, moneta sempre molto ricercata e ben assorbita dal mercato. Il livello raggiunto da questo tipo di tecnica sembra ormai molto buono, e solo un confronto diretto delle immagini del prima e dopo permette di poter apprezzare interamente l'intervento. La moneta ha acquisito maggior peso dopo l'intervento, per la precisione 0,03 grammi, per cui ne deduco che per arrivare al risultato finale si è passati attraverso la rideposizione di un sottile strato di metallo per poi ridefinirlo. Dunque ecco la moneta "prima", importante asta del maggio 2012, peso 7,18 grammi, stima circa 1700 euro, realizzo 1900 euro: E invece la moneta "dopo", altra importante asta del maggio 2015, peso 7,21 grammi, stima circa 8500 euro, moneta ritirata prima dell'asta (si saranno accorti dell'intervento): Eccole infine affiancate:6 punti
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Moneta alla quale sono particolarmente legato in quanto proviene da una vecchia collezione sabauda e per di piu' dopo averla acquistata ho scoperto che e' lo stesso esemplare fotografato nel Mir Savoia Mezza Lira 1642 VII Tipo Carlo Emanuele II (Reggenza)5 punti
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a occhio direi che sono due cloni di una terza, di cui una usurata ad arte e l'altra no, ma devo tener conto di quanto riferito a Cliff dall'insider. Tecnicamente non ci sono grandi problemi per fare questi lavori, però vorrei vederlo in corso d'opera....ci sono due o tre punti che mi fanno avere perplessità verso operazioni di aggiunta e rimodellazione piuttosto che normale clonazione.4 punti
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E come? Falsificandolo? A me sembra in linea con la mia esperienza personale relativa a quando ho avuto occasione di confrontarmi con persone "estratte a caso" (servizio militare e corso prematrimoniale). Attenzione che ognuno di noi tendenzialmente frequenta persone grossomodo con simile estrazione sociale e questo falsifica non poco la nostra percezione.4 punti
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Per una questione di correttezza inizio a postare qualche foto della zona del centro di Napoli in cui avrà sede il nostro circolo, il locale è di circa 80 mq ed è in fase di ristrutturazione, i lavori sono in corso e al momento stiamo avanzando con un buon ritmo, siamo già agli impianti elettrici, passeremo agli infissi a fine anno, solo alla fine avrà luogo la ridipintura esterna e l'insegna. Il locale è in via Pasquale Giuseppe Antonio (una traversa della celebre via Foria, di fronte al Real Ortobotanico) proprio di fronte al grande teatro San Ferdinando (cfr. foto allegate), lo stesso di proprietà di Eduardo e Luca De Filippo dove quasi tutte le sere vengono attualmente effettuate delle bellissime commedie napoletane. La zona è molto tranquilla, alle nostre spalle c'è un secondo teatro (Teatro Totò) e c'è il vantaggio del parcheggio gratuito lungo la strada oltre a ben due parcheggi a pagamento molto grandi a meno di 100 metri, abbiamo anche un ufficio postale accanto. Qui di seguito il link di Maps Google dove potrete verificare l'ubicazione. https://www.google.it/maps/place/Via+Pasquale+Giuseppe+Antonio,+38,+80137+Napoli/@40.8573061,14.2621297,18z/data=!4m2!3m1!1s0x133b0813357163f9:0x69e20da51f32c78c Nella piazza antistante il Teatro San Ferdinando c'è anche un'ottima locanda trattoria-bar in stile ottocento a conduzione familiare con un'eccellente cucina casereccia. Le idee per il nostro circolo sono tante, a partire da una discreta biblioteca consultabile gratuitamente, un mercatino-mostra interna al locale con cadenza settimanale o mensile, per finire poi a piccole mostre tematiche, conferenze e presentazioni di libri ed attività culturali varie. Siete tutti invitati ad esporre le vostre idee per il miglioramento delle nostre attività. Siete tutti invitati sia all'inaugurazione che dopo (fine gennaio-inizio febbraio), in particolar modo lo staff di Lamoneta e mettere a disposizione la nostra sede in alcuni giorni dell'anno per qualche attività legata al forum Lamoneta @@Reficul , questo per dimostrare a tutti che la numismatica non è solo star dietro una tastiera o un telefono ma che è fatta anche di persone reali e incontri piacevoli. Via Foria (distante da noi circa 100 metri) è un noto punto di aggregazione domenica di numismatici ed appassionati da oltre quarant'anni, non è quindi un caso l'aver scelto questo luogo per un circolo numismatico, in questo mercatino molti di noi che in questo momento leggono hanno avuto una loro formazione numismatica proprio qui, molti i nomi noti che lo hanno frequentato nei vari decenni. Nella prima foto: domenica scorsa in via Foria con gli alcuni amici del nostro circolo.4 punti
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E' descritta nel CNI e nel MIR, ma non è la stessa. È' la prima, con queste caratteristiche, apparsa nel mercato numismatico; i riferimenti in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/135896-alfonso-ii-daragona/?hl=alfonso3 punti
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Scusate...non ho resistito... Ho riaperto questa discussione poche ore fa e il risultato è incredibile. Visto che non avevo più nulla da aggiungere (il mio l'ho detto oramai 3 o 4 volte ma pare di scontrarsi con un treno) stavo leggendo solamente. Questo messaggio è stato scritto da normale lamonetiano, se qualche altro collega moderatore volesse oscurarmi, lo capirò... :D3 punti
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ASTE ITALIANE NOVEMBRE 2015 Dopo la parentesi, che ha riguardato un gruppo eccezionale di medaglie papali in vendita da Varesi, che la casualità ha consentito (o suggerito, forse impropriamente) di mettere a confronto con la pubblicità per la medaglia del premio Nobel al poeta Quasimodo, ritorno alle aste delle medaglie più comuni alle quali ci rivolgiamo più spesso noi collezionisti, che abbiamo la passione, ma non grandi o infinite risorse. ASTA NEGRINI Negrini ha sperimentato la sua prima asta per corrispondenza on line, priva di catalogo cartaceo. Ha proposto complessivamente circa 100 lotti di medaglie papali, costituiti per la metà dalle antiche (con riconi e conservazioni medie) fino a Pio XII e per la restante metà da medaglistica contemporanea. Nel primo gruppo le vendite risultano intorno all'80%, nel secondo gruppo molto limitate. I prezzi di aggiudicazione sono stati medio-bassi in coerenza con il materiale proposto. Il risultato complessivo appare discreto, considerando che si trattava di una novità per questa casa di aste e che il catalogo cartaceo è sempre stato importante nei rapporti con la sua clientela tradizionale. ASTA THESAURUS E' stata l'asta del mese con andamento più brillante per le medaglie papali. Su 85 lotti proposti solo 13 sono risultati invenduti e le aggiudicazioni sono quasi sempre superiori al prezzo base. Cito alcuni realizzi: - Clemente XI per Civitavecchia mm. 55 in argento - € 1.700+diritti ( la bella medaglia era racchiusa in una ghiera in argento, che non consentiva di esaminare i bordi originari); - Pio VII - Medaglia di grande modulo per il Colosseo in bronzo, della quale abbiamo parlato in corso di asta per la bella conservazione - € 740+diritti; - Innocenzo XI - Annuale anno V - Argento - BB - € 400+diritti; - Clemente XI - Medaglia per l'Annona nel modulo grande di mm. 51 in argento - € 450+diritti; - Pio VI - medaglia conosciuta come medaglia per i 5 Pii - Argento - q. SPL - € 350+diritti; - Gregorio XVI - Annuale anno VI - Argento FDC - € 350+diritti; - Pio IX - Medaglia con la Fortezza di Gaeta - AE - SPL - € 370+diritti; - Pio IX - Medaglia di grande modulo per il Concilio - Argento - SPL - € 550+diritti. Per diversi riconi Mazio il prezzo di aggiudicazione ha oscillato tra € 70/100. Invendute due importanti medaglie del 1929 per la sottoscrizione del Concordato, con i ritratti di Vittorio Emanuele, Pio XI, Card. Gasparri, Mussolini, in argento e bronzo. Non posso dire, in base alle foto, se non siano sembrate originali agli eventuali interessati. ASTA RANIERI Come per THESAURUS si trattava di un'asta con diverse medaglie papali interessanti, anche se mancavano grandi rarità. Erano proposti 57 lotti e ne sono stati aggiudicati 30. Per le antiche ben richieste le medaglie in bronzo di Papa Innocenzo XI con prezzo finale € 170/220; più trascurate le medaglie di altri pontificati.. Meritano una citazione specifica: - Alessandro VIII - lavanda in argento - € 430+diritti; - Benedetto XIII - Straordinaria Anno Santo 1725 Argento - € 650+diritti; - Benedetto XIV - annuale anno IX argento SPL.- € 400+diritti; - Clemente XIV - Straordinaria tedesca per la Cacciata Gesuiti - q. FDC - € 400+diritti - Pio XII - fusione mm. 89 per la Porta Santa - € 250+diritti. Invendute alcune belle medaglie coordinate con eventi per Bologna. Complessivamente, i collezionisti hanno comperato buon materiale a prezzi ragionevoli. VARESI Oltre alla bellissima raccolta, già trattata separatamente, c'erano circa 10 medaglie disperse nel contesto delle monete papali. Per queste i risultati sono stati meno brillanti, con aggiudicazioni per 1/3. NOMISMA on line Si è trattato di un'asta con materiale modesto. Le aggiudicazioni sono state circa 30 per oltre 60 lotti proposti. Prezzi medio-bassi. INASTA Ha inserito nel suo incanto quasi 30 medaglie papali da Leone XII a Paolo VI con alcuni esemplari non comuni e in bella conservazione. Le aggiudicazioni hanno superato il 60%. Cito: - Pio VIII - Annuale argento anno II - € 500+diritti; - Gregorio XVI - Cascate grande modulo AE - € 300+diritti; - S. Giovanni XXIII - Serie delle 5 medaglie annuali in argento - € 420 + diritti Infine ART COINS ROMA proponeva nella sua asta una medaglia di S. Pio V, originale, in bronzo, per la battaglia di Lepanto (diametro circa mm. 37), con foro otturato e bella doratura, ma posteriore; è stata aggiudicata per € 400+diritti.2 punti
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@@Brios Ciao Si tratta di comunissime rigature del taglio impresse durante le operazioni di coniazione. La questione è molto semplice, durante la battitura il tondello, leggermente più piccolo di diametro era assoggettato alla pressione del forte colpo dei conii allargandosi e aderendo alla ghiera (o virola). Gli addetti alle operazioni di coniazione erano vigili e facevano in modo da staccare i tondelli incastrati ma il taglio aderiva così forte alla ghiera che durante l’estrazione si graffiava nel taglio. Ovviamente le rigature erano evidenti perché la ghiera aveva i caratteri PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPI in rilievo nel taglio (ecco perché questo motto è in negativo), ci sarebbe comunque da accertare se tali scritte nel taglio furono impresse durante la battitura del conio o prima (durante la preparazione, post calibratura dei tondelli). In molti esemplari, ho notato delle parti nel taglio con dei dislivelli, da lì si capisce che la ghiera era composta di due semicerchi e che dopo la coniazione veniva scoppiata dal taglio. In alcuni esemplari troviamo la rigatura su un solo lato perché evidentemente l’estrazione avveniva facendo forza su un solo lato. @@francesco77 scusami se ho rubato i tuoi studi,ma credo che cosi capirà l'amico @@Brios2 punti
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Ciao È un doppio bagattino con la testa di San Marco, coniato sotto il dogato di Nicolò da Ponte.2 punti
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E questo è del periodo dei dogi biennali ...http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/222 punti
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Bello e misterioso. Io scommetterei su Paolo di Campofregoso Cardinale ...è l'unico che abbia RE nella legenda del retro ... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV35/22 punti
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Mah... finora nelle scuole si sono staccati più soffitti che crocifissi. Sembra che tutte queste polemiche siano alimentate apposta per sviare i cittadini dai problemi reali, e sono sicuro che tutto questo interesse dei politici per il Presepe è dovuto al fatto che al centro di tutto c'è una mangiatoia. Buon Natale comunque.2 punti
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Caro @@Alex0901 non la leggere , questa è l'unica discussione in cui io e @@francesco77 non siamo d'accordo.... tanto mi sta a cuore questa discussione ed il fatto di essere in disaccordo con lui che comprai io la moneta in oggetto :)2 punti
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E Centurione: Buongiorno, l'argomento "cristallizzazione" è piuttosto complesso da spiegare in poche parole e non di immediata comprensione ma cerchiamo di fare un minimo di chiarezza. Quando parliamo di argento cristallizzato (Il termine cristallizzazione però è usato in modo improprio) in realtà dobbiamo pensare a una spugna zuppa d'acqua dove la spugna è costituita dall'argento mentre l'acqua è costituita dal rame (che è il principale metallo che si trova legato con l'argento). Nei secoli e nei millenni diciamo che l'acqua/rame evapora (il rame, metallo meno nobile nobile tra i due in lega, si corrode) e la spugna/argento rimane asciutta. La struttura dell'argento, privata del rame, risulterà quindi spugnosa e decisamente più fragile. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato. Perchè però varia l'aspetto estetico di alcune monete d'argento rispetto ad altre? Intanto è bene dire che a seconda della composizione della lega utilizzata, il comportamento del metallo rispetto all'effetto corrosivo citato sopra, sarà differente. Prendiamo come esempio i denari repubblicani di buon argento e confrontiamoli con quelli del II secolo o addirittura facciamo un confronto con gli antoniniani e i denari dei severi estremamente impoveriti. Noteremo che l'effetto della "cristallizzazione" e quindi di impoverimento della lega sarà più presente nelle monete repubblicane mentre nelle altre troveremo in superficie una maggior quantità di prodotti di corrosione del rame (perchè più ricchi di rame) e un argento ancora "bello". Questo accade perchè, a seconda della percentuale di argento e rame utilizzate, in fase di solidificazione del metallo, esso assumerà una struttura cristallina differente. A seconda delle percentuali varierà il punto di fusione della lega, varierà la microstruttura e questo è visibile proprio su alcune monete arcaiche. Accade che il rame svanisce per effetto della corrosione lasciando "visibile" la macro struttura. Vi posto un particolare di una delle monete già postate prima dove si riesce addirittura a vedere la sagoma di una dendrite (tipica struttura ad albero che si crea in fase di solidificazione di una lega) e che ricorda da vicino la foglia di una felce. Trasformazione Metallo1.jpg Il perchè questa struttura, che io definisco a "pelle di coccodrillo", si trova prevalentemente sulle monete più arcaiche (ma non necessariamente, perchè in realtà la si trova, in forma minore e meno visibile anche sugli argenti meno arcaici) può spiegarsi con il fatto che probabilmente le temperature usate per la fusione non dovevano essere ben controllate, idem per la lega che doveva risultare "poco amalgamata", se le sfere di metallo le si otteneva facendo cadere le gocce in acqua (immediata solidificazione) anche questo avrebbe influito sulla fase di solidificazione e quindi sulla struttura. Se le sfere venivano sottoposte a fortissimo surriscaldamento poco prima della coniazione e se tale forte temperatura proseguiva anche per un certo tempo dopo la coniazione, accadeva che la struttura dendritica della lega continuava a "crescere" mentre il rame in lega, sottoposto a calore in ambiente ricco di ossigeno, iniziava già ad ossidarsi iniziando a perdere già parte del suo volume e iniziando quindi a lasciare quei solchi nella struttura argentea (come dei fiumi che tendono ad evaporare lasciano scoperti i letti originari).2 punti
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E' impensabile che il pezzo del 2015 sia invece un ottimo clone del precedente? con riprese dei segni di usura del primo?2 punti
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Si certo, nessuno l'ha mai messo in dubbio. Ma re lo immagini uno sperone nel 1300? Magari di un cow boy?... Io penso sia semplicemente un fiore. Magari un botanico ci sa dire anche di quale specie. Nel saluto d'oro si vedono benissimo i petali, le venature ecc.N. B. Attenzione però qui c'è solo il FIORE col FORELLINO senza la N. Insieme io non li ho mai visti. Con la N io ho sempre visto la STELLA a 5 punte2 punti
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Ciao @@eliodoro . credo che essendo , forse , un unicum , non e' possibile nessun commento specifico , tranne forse che RP finale sia inteso non come Romani Populi , bensi' come Rei Publicae2 punti
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Fuori dal coro : @@Rodrigoson6 se io avessi potuto permettermi di collezionare le niobio, tra quarant'anni starei costantemente ad ammirarmele per quanto sono belle. Il vero valore delle monete è quello. Chi cerca il guadagno in ogni angolo non comprenderà mai certi aspetti.2 punti
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Ciao Appah, sono anche io convinto che la scritta sia quella che tu vedi. L'altro lato però è molto difficile capirci qualcosa di sicuro, visto la condizione del metallo. Oggi ho fatto qualche piccola ricerca sui Normanni d'Italia di nome Guglielmo. In particolare coloro che sono stati conti. Ce ne sono stati diversi. Ne elenco alcuni, e chissà se qualcuno di essi non abbia battuto la moneta di cui si discute. Guglielmo conte di Borgogna, Guglielmo conte di Caserta, Guglielmo conte di Lesina, Guglielmo conte di Marsico, Guglielmo figlio di Tancredi di Altavilla e conte del Principato, Guglielmo II conte, Guglielmo III, Guglielmo di Altavilla conte del Principato e qualche altro che mi sarà sfuggito. Bisognerebbe studiare tutta la storia di questi conti Normanni, per vedere se qualcuno di essi avrebbe potuto battere moneta anche se una sola volta o un solo tipo. Qualche esempio ce lo abbiamo. Ci sono stati dei personaggi che avrebbero potuto battere moneta in momenti di particolare confusione storica, per esempio, c'è un cavaliere di Riccardo principe di Capua di nome Guglielmo di Montreuil, che sposò la figlia di Riccardo. Ricevette dal principe, il ducato di Gaeta, la contea dei Marsi e quella di Aquino. Territori che non erano di Riccardo, ma ancora da conquistare. Questo Guglielmo di Montreuil ebbe una vita avventurosa e molto interessante. Durante una grave malattia di Ruggero Borsa, un certo Guglielmo di Grantmesnil, che aveva sposato la figlia del Guiscardo Mabilla, si impadroni di Rossano per un breve periodo. Insomma, materiale da studiare ce n'è, purtroppo ci vuole molto tempo per farlo, e a me manca proprio quello. Però se qualche giovane universitario vuole approfondire, io sono disponibile nel mettere a disposizione qualche testo adatto allo scopo. Mi rivolgo a @@rockjaw e non solo.2 punti
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Godetevi l'inconfondibile stemma degli Spinola....stiamo parlando del Giulio della Sede Vacante 1700, riconducibile al Muntoni 5 e Berman 2333. Classificata con grado di rarita' R3, mancante in moltissime prestigiose raccolte Papali del passato, i pochissimi esemplari apparsi che ho censito sono tutti di bassa conservazione o addiritura forati. Non ricordo un Giulio papale di fine 700'inizio '800 in questo straordinario stato di conservazione..... lascio a voi qualsiasi commento/considerazione Daniele2 punti
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1974 Indonesia 5 Rupie Diametro 28,62 punti
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4 Pounds - Liri 1974 Malta (Cottonera Gate)2 punti
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Complimenti molto bello, ben fatto, e soprattutto utile. Anche a me piace utilizzare vecchie scatole e contenitori, costruiti per altri scopi, e riadattarli per contenere le nostre beneamate monete. Allego due foto, la prima di una vecchia scatola di legno per contenere vetrini di microscopio e la seconda di un contenitore in legno per diapositive, perfetto per contenere gli oblo 2" x 2". Ciao a tutti2 punti
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Cari amici vi posto questo 2 Tornesi 1859 Francesco II con il taglio liscio e solo per un piccolissimo punto riporta una specie di zigrinatura anche se sembrano più dei graffi dovuti allo scivolo della ghiera che un vero contorno (pezzetto) rigato. Il peso è di gr.5,58 e diametro mm 24,53/33 (irregolare). Il bordo presenta il difetto di conio che potrebbe aver causato il taglio liscio invece che rigato,il peso è calante nonostante l'alta conservazione (SPL/SPL+ o come da acquisto AU). Cosa pensate? Grazie F.1 punto
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Ciao a tutti, alla recente asta Artemde XLVI, è passato questo AE" di VAlente, definito unicum ed, ovivamente, not in RIC... così classificato: AE 19 mm. 364 AD. Sirmium mint. Obv. DN VALENS P F AVG. Pearl-diademed, draped and cuirassed bust right. Rev. GAVDIVM R P. Two emperors standing facing, head turned towards each other, holding vertical sceptre or reversed spear (?) and globe. RIC -. AE. g. 2.59 La legenda Gavdium Romani Populi è molto particolare, non mi ricordo che ve ne siano altre... Commenti? Saluti Eliodoro1 punto
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Questo (coll.Muntoni) e quello del CNI sono i due esemplari che citavo come unici riferimenti conosciuti (da me) nel post di apertura. Daniele1 punto
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Per chi ha tempo e voglia vi racconto la mia esperienza diretta di addetto titoli per circa 7 anni di una banca di medie dimensioni. La collocazione temporale del mio lavoro è importante perché è stato il periodo delle 2 torri di NY e del default dell'Argentina (solo per parlare di due avvenimenti negativi che colpirono i mercati azionari e non di tutto il mondo). Con i miei clienti ho sempre cercato di avere un rapporto franco e cordiali, consigliandoli di investire soprattutto nei titoli dove io stesso ed i miei famigliari avevano investito. Ovviamente per ciascuno avevo un profilo di rischio diverso, e quindi le diversificazioni dei portafogli fu fatta ad hoc per ogni cliente. Parto con un esempio: coppia marito e moglie senza figli con qualche centinaio di migliaia di euro depositati tra la banca dove operavo e un'altra. Parlavo regolarmente con entrambi ma non sono riuscito mai a convincerli che il loro investimento fatto integralmente in bond argentini era molto pericoloso. Loro sapevano bene che se i nostri BTP rendevano meno del 5% e quelli argentini erano sul 13-14% c'era un motivo e ne erano consci, ma non c'è stato modo di farli diversificare. Al momento del default sono venuti in banca perché chiamati dal mio direttore che voleva sapere da loro direttamente il perché di un portafoglio così sbilanciato, e loro correttamente ammisero che era stata una loro scelta nonostante avessi cercato di dissuaderli. Nessuno dei miei clienti aveva bond argentini al momento del default e quindi non ci furono problemi. Preciso che qualche segnale c'era stato e non solo io avevamo fatto disinvestire chi li possedeva. Altro esempio per rimanere sull'argomento di attualità: esce una nuova obbligazione della banca con un rendimento un po' superiore ai titoli di stato. Il problema era che il meccanismo che la regolava era talmente astruso che mi ci volle un bel po' di tempo per capirlo. Alla fine giunsi alla conclusione che non l'avrei comprata e quindi, tornando al ragionamento sopra esposto, non la consigliai ad alcun cliente. Ovviamente al termine del collocamento la mia filiale fu l'ultima nel raggiungimento del budget e venni chiamato dal direttore per dare spiegazioni. Molto candidamente gli dissi che era una obbligazione senza senso (per non dire altro.....) e che quindi non potevo proporla visto che la faccia era la mia, perché comunque la gente si fida di quello che gli dice il bancario soprattutto chi fa i titoli che quindi conosce in profondità le disponibilità dei clienti. Passano circa 2 anni e la obbligazione si dimostra una "fregatura" nel senso che la banca esercitò il diritto di riacquistarla al prezzo di emissione e quindi nei 2 anni trascorsi dalla emissione la gente non incassò praticamente nulla. Nelle filiali che avevano ottenuto risultati strepitosi c'era la fila dei clienti inca...... con i miei colleghi, da me non venne nessuno semplicemente perché non ne vendette neanche per 1000 euro. Di questi episodi ne capitano continuamente, con i budget che tu devi raggiungere usati come spada di Damocle. Ritengo giusto che vengano dati degli obiettivi da raggiungere, il problema è semmai quando per raggiungerli ti vengono dati dei prodotti da vendere "invendibili" e li incominciano i problemi. Con questo non accuso i miei colleghi o gli attuali bancari che si trovano a fronteggiarsi con problematiche sempre diverse, ma passati tanti anni da quando poi lascia la banca (preciso lasciai dando le dimissioni) incontro ancora gente che si ricorda del mio operato, fatto sempre seguendo il principio: ma io quel titolo lo venderei ai miei genitori?1 punto
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Soddisfo la curiosità di Caio ma poi vorrei esporre i risultati del mio piccolo ‘censimento’ degli stateri di Aminta III arrivati sino a noi e presentati nelle aste degli ultimi anni. La velocità di propagazione del suono in ogni materiale è funzione della sua natura e di altri fattori come spessore, temperatura, condizioni di confine, ecc. Tenendo una moneta d’argento puro sulla punta di un dito e picchiettandola delicatamente con un’altra moneta d’argento tenuta tra il pollice e l’indice, si dovrebbe produrre un bel suono acuto come quello di una campana (Ping Test). Naturalmente una moneta composta da altri metalli oltre all’argento avrà un suono diverso perché diversa sarà la velocità di propagazione delle onde acustiche al suo interno. Il test sulle proprietà acustiche non funzionerebbe solo se un falsario fosse in grado di creare una lega con la stessa densità e le stesse proprietà acustiche dell’argento. Ma a parte la mole di lavoro necessaria, una persona con queste capacità potrebbe svolgere un’attività legale più redditizia e meno rischiosa. apollonia1 punto
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Auguri , e' un ottimo inizio , monete "come trovate" , cariche di storia .1 punto
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Entrambe molto belle e godibili secondo me. Mi piacciono perché hanno tutta la loro patina e non sono state pulite in maniera aggressiva. Messe in altre mani avrebbero tranquillamente potuto essere pulite togliendo diverse incrostazioni... ne avrebbero forse guadagnato in leggibilità, ma si sarebbe perso buona parte del fascino che hanno. Il III secolo con gli antoniniani è un bellissimo periodo per iniziare... trovi di tutto e di più: sovrani legittimi, usurpatori, rovesci celebrativi, zecche centrali e periferiche... un periodo denso di storia e di accadimenti (certo, altri ti direbbero lo stesso anche di altri periodi precedenti e/o successivi... e avrebbero perfettamente ragione! ma io sono di parte e preferisco questo periodo storico in particolar modo l'impero gallico e, il di poco successivo, impero britannico). RESTITVTO ORBIS e PIETAS AVG sono due rovesci "tipici" del periodo, molto belli e ricchi di significato. Ottimo inizio!!!1 punto
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Qualcuno dei presenti ha avuto modo di analizzare in maniera professionale un esemplare di questa rara emissione? Personalmente ho dato un occhiata superficiale all'esemplare del museo numismatico di Torino molti anni fa. Non penso che questa moneta sia stata "inventata" in epoca rinascimentale, però penso che molte copie siano state prodotte proprio a partire dal rinascimento fino a tempi più vicini. Scusatemi se non riesco portare temi più profondi ma solo "sensazioni" personali1 punto
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Complimenti come sempre al Circolo. Sarà la culla dell'eccellenza. Se vi fa piacere, per l'inaugurazione vorrei regalare una copia dei miei 4 libri, e qualche rivista su cui ho scritto qualche articolo, da mettere a disposizione nella biblioteca. @@francesco77, quando ci vediamo te li do. Purtroppo a gennaio partirò nuovamente per l'Armenia per altri 2 anni circa.1 punto
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Buona giornata Se ci fate caso (meglio cercarli in rete e con dimensioni più leggibili) vedrete che in quasi tutti questi quadri, alla base in maniera centrale o di lato, ci sono degli scudi araldici; non sempre è agevole capire il motivo per il quale ci siano e gli studiosi sono abbastanza incerti sul problema; se alcuni si possono identificare come "firme" di coloro (persone fisiche o istituzioni) che li avevano commissionati, altri non si riesce ad identificarli ..... Devo recuperare uno scritto in proposito che dovrei aver conservato ..... spero :pardon: saluti luciano1 punto
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Auguri ai "decennali" ! Io ho ancora qualche anno da passare in piacevole compagnia del forum prima di arrivare ai decennali. Auguri a tutti, comunque, anche per il Santo Natale1 punto
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vedo che l'argento comincia a farla da padrone :) il pezzo Proof l'ha postato @@marco91,io inserisco il FDC :) Austria 50 shilling: Canada one dollar:1 punto
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buiongiorno a tutti....una monetina argento di 15mm di diametro.....bellissima con tutti relievi....una curiosita di saper di cosa si tratta...grazie in anticipo. :)1 punto
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sono tanti 10 anni di presenza su di un forum.... te lo dice un'altro decano! vediamo di raddoppiare!! :good:1 punto
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Grazie à voi per provare ad identificare questa moneta che non è facile ! :good: Ci avviciniamo con queste di Scacchi, cosa ne pensi Corsodinazione?1 punto
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E' molto difficile ma concordo con adamaney, mi sembra di vedere (QVARTA) R . O + nella lunetta rimasta sul lato della croce lunga dove le lettere del quartaro del I tipo nascondono la testa e le ali del grifo ma restano dei segni in basso compatibili con le zampette, e, dall'altro lato, mi sembra di vedere (+CO) N . R . A (DVS) e la croce corta, un po' deforamata, sotto al castello. Saluti1 punto
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scusate, ma nei cataloghi d'asta sampietrini e madonnine a volte sono segnati in rame, a volte in bronzo: qual è il materiale esatto? :nea: Grazie1 punto
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Sinceramente io con questa conservazione non l'acquisterei, ne aspetterei una migliore.1 punto
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Secondo me il danno lo fa soprattutto lo stato che come diceva il signore sul video la roba rimane in magazzino per mancanza di fondi!Dopo qualche anno secondo voi quanta roba sparirà da quei magazzini...... In Inghilterra il tutto funziona meglio,lo stato se interessa l'oggetto paga e sennò ti lascia far quello che vuoi,cosi si incentiva la gente a consegnare,invece qua facciamo di tutto perchè la gente la nasconda.... A un tizio che ha fatto su una casa scavando ha trovato dei pezzi antichi,gli sono costati 7000 euro gli archeologi,ma ti par che la gente deve tirar fuori di tasca propria sti soldini???e' per questo che quando trovano qualcosa spaccano tutto e vanno avanti con i lavori.... Poi il tizio del video...40 anni che scava e nessuno si è mai accorto di nulla....ma se era una necropoli ci sarà qualcuno che fa dei controlii tipo guardie forestali...niente...bah1 punto
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