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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/15/15 in tutte le aree

  1. Benchè non ci siano molte informazioni a riguardo si vocifera ormai da piu' parti che le tecniche di restauro di oro e argento si siano di recente arricchite di nuovi avanzamenti tecnologici, tra cui l'apporto di nuovo metallo sulla superficie e la successiva ridefinizione al laser o tecnologie similari. In una discussione di un po' di tempo fa (questa qui http://www.lamoneta.it/topic/135347-denari-romani-ripassati-al-laser/ ) si era parlato di varie possibili casistiche sull'argento. Queste tecniche (rideposizione di metallo e successiva ridefinizione dei dettagli al laser o con altri sistemi, in modo da ottenere un grado di conservazione superiore) si sono purtroppo diffuse inevitabilmente anche all'oro, non troppo diverso dal punto di vista metallurgico dall'argento. Riporto qui dunque un esempio di applicazione di queste tecniche su una moneta d'oro, in questo caso un aureo di Nerone, moneta sempre molto ricercata e ben assorbita dal mercato. Il livello raggiunto da questo tipo di tecnica sembra ormai molto buono, e solo un confronto diretto delle immagini del prima e dopo permette di poter apprezzare interamente l'intervento. La moneta ha acquisito maggior peso dopo l'intervento, per la precisione 0,03 grammi, per cui ne deduco che per arrivare al risultato finale si è passati attraverso la rideposizione di un sottile strato di metallo per poi ridefinirlo. Dunque ecco la moneta "prima", importante asta del maggio 2012, peso 7,18 grammi, stima circa 1700 euro, realizzo 1900 euro: E invece la moneta "dopo", altra importante asta del maggio 2015, peso 7,21 grammi, stima circa 8500 euro, moneta ritirata prima dell'asta (si saranno accorti dell'intervento): Eccole infine affiancate:
    6 punti
  2. Moneta alla quale sono particolarmente legato in quanto proviene da una vecchia collezione sabauda e per di piu' dopo averla acquistata ho scoperto che e' lo stesso esemplare fotografato nel Mir Savoia Mezza Lira 1642 VII Tipo Carlo Emanuele II (Reggenza)
    5 punti
  3. a occhio direi che sono due cloni di una terza, di cui una usurata ad arte e l'altra no, ma devo tener conto di quanto riferito a Cliff dall'insider. Tecnicamente non ci sono grandi problemi per fare questi lavori, però vorrei vederlo in corso d'opera....ci sono due o tre punti che mi fanno avere perplessità verso operazioni di aggiunta e rimodellazione piuttosto che normale clonazione.
    4 punti
  4. E come? Falsificandolo? A me sembra in linea con la mia esperienza personale relativa a quando ho avuto occasione di confrontarmi con persone "estratte a caso" (servizio militare e corso prematrimoniale). Attenzione che ognuno di noi tendenzialmente frequenta persone grossomodo con simile estrazione sociale e questo falsifica non poco la nostra percezione.
    4 punti
  5. Per una questione di correttezza inizio a postare qualche foto della zona del centro di Napoli in cui avrà sede il nostro circolo, il locale è di circa 80 mq ed è in fase di ristrutturazione, i lavori sono in corso e al momento stiamo avanzando con un buon ritmo, siamo già agli impianti elettrici, passeremo agli infissi a fine anno, solo alla fine avrà luogo la ridipintura esterna e l'insegna. Il locale è in via Pasquale Giuseppe Antonio (una traversa della celebre via Foria, di fronte al Real Ortobotanico) proprio di fronte al grande teatro San Ferdinando (cfr. foto allegate), lo stesso di proprietà di Eduardo e Luca De Filippo dove quasi tutte le sere vengono attualmente effettuate delle bellissime commedie napoletane. La zona è molto tranquilla, alle nostre spalle c'è un secondo teatro (Teatro Totò) e c'è il vantaggio del parcheggio gratuito lungo la strada oltre a ben due parcheggi a pagamento molto grandi a meno di 100 metri, abbiamo anche un ufficio postale accanto. Qui di seguito il link di Maps Google dove potrete verificare l'ubicazione. https://www.google.it/maps/place/Via+Pasquale+Giuseppe+Antonio,+38,+80137+Napoli/@40.8573061,14.2621297,18z/data=!4m2!3m1!1s0x133b0813357163f9:0x69e20da51f32c78c Nella piazza antistante il Teatro San Ferdinando c'è anche un'ottima locanda trattoria-bar in stile ottocento a conduzione familiare con un'eccellente cucina casereccia. Le idee per il nostro circolo sono tante, a partire da una discreta biblioteca consultabile gratuitamente, un mercatino-mostra interna al locale con cadenza settimanale o mensile, per finire poi a piccole mostre tematiche, conferenze e presentazioni di libri ed attività culturali varie. Siete tutti invitati ad esporre le vostre idee per il miglioramento delle nostre attività. Siete tutti invitati sia all'inaugurazione che dopo (fine gennaio-inizio febbraio), in particolar modo lo staff di Lamoneta e mettere a disposizione la nostra sede in alcuni giorni dell'anno per qualche attività legata al forum Lamoneta @@Reficul , questo per dimostrare a tutti che la numismatica non è solo star dietro una tastiera o un telefono ma che è fatta anche di persone reali e incontri piacevoli. Via Foria (distante da noi circa 100 metri) è un noto punto di aggregazione domenica di numismatici ed appassionati da oltre quarant'anni, non è quindi un caso l'aver scelto questo luogo per un circolo numismatico, in questo mercatino molti di noi che in questo momento leggono hanno avuto una loro formazione numismatica proprio qui, molti i nomi noti che lo hanno frequentato nei vari decenni. Nella prima foto: domenica scorsa in via Foria con gli alcuni amici del nostro circolo.
    4 punti
  6. E' descritta nel CNI e nel MIR, ma non è la stessa. È' la prima, con queste caratteristiche, apparsa nel mercato numismatico; i riferimenti in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/135896-alfonso-ii-daragona/?hl=alfonso
    3 punti
  7. Scusate...non ho resistito... Ho riaperto questa discussione poche ore fa e il risultato è incredibile. Visto che non avevo più nulla da aggiungere (il mio l'ho detto oramai 3 o 4 volte ma pare di scontrarsi con un treno) stavo leggendo solamente. Questo messaggio è stato scritto da normale lamonetiano, se qualche altro collega moderatore volesse oscurarmi, lo capirò... :D
    3 punti
  8. ASTE ITALIANE NOVEMBRE 2015 Dopo la parentesi, che ha riguardato un gruppo eccezionale di medaglie papali in vendita da Varesi, che la casualità ha consentito (o suggerito, forse impropriamente) di mettere a confronto con la pubblicità per la medaglia del premio Nobel al poeta Quasimodo, ritorno alle aste delle medaglie più comuni alle quali ci rivolgiamo più spesso noi collezionisti, che abbiamo la passione, ma non grandi o infinite risorse. ASTA NEGRINI Negrini ha sperimentato la sua prima asta per corrispondenza on line, priva di catalogo cartaceo. Ha proposto complessivamente circa 100 lotti di medaglie papali, costituiti per la metà dalle antiche (con riconi e conservazioni medie) fino a Pio XII e per la restante metà da medaglistica contemporanea. Nel primo gruppo le vendite risultano intorno all'80%, nel secondo gruppo molto limitate. I prezzi di aggiudicazione sono stati medio-bassi in coerenza con il materiale proposto. Il risultato complessivo appare discreto, considerando che si trattava di una novità per questa casa di aste e che il catalogo cartaceo è sempre stato importante nei rapporti con la sua clientela tradizionale. ASTA THESAURUS E' stata l'asta del mese con andamento più brillante per le medaglie papali. Su 85 lotti proposti solo 13 sono risultati invenduti e le aggiudicazioni sono quasi sempre superiori al prezzo base. Cito alcuni realizzi: - Clemente XI per Civitavecchia mm. 55 in argento - € 1.700+diritti ( la bella medaglia era racchiusa in una ghiera in argento, che non consentiva di esaminare i bordi originari); - Pio VII - Medaglia di grande modulo per il Colosseo in bronzo, della quale abbiamo parlato in corso di asta per la bella conservazione - € 740+diritti; - Innocenzo XI - Annuale anno V - Argento - BB - € 400+diritti; - Clemente XI - Medaglia per l'Annona nel modulo grande di mm. 51 in argento - € 450+diritti; - Pio VI - medaglia conosciuta come medaglia per i 5 Pii - Argento - q. SPL - € 350+diritti; - Gregorio XVI - Annuale anno VI - Argento FDC - € 350+diritti; - Pio IX - Medaglia con la Fortezza di Gaeta - AE - SPL - € 370+diritti; - Pio IX - Medaglia di grande modulo per il Concilio - Argento - SPL - € 550+diritti. Per diversi riconi Mazio il prezzo di aggiudicazione ha oscillato tra € 70/100. Invendute due importanti medaglie del 1929 per la sottoscrizione del Concordato, con i ritratti di Vittorio Emanuele, Pio XI, Card. Gasparri, Mussolini, in argento e bronzo. Non posso dire, in base alle foto, se non siano sembrate originali agli eventuali interessati. ASTA RANIERI Come per THESAURUS si trattava di un'asta con diverse medaglie papali interessanti, anche se mancavano grandi rarità. Erano proposti 57 lotti e ne sono stati aggiudicati 30. Per le antiche ben richieste le medaglie in bronzo di Papa Innocenzo XI con prezzo finale € 170/220; più trascurate le medaglie di altri pontificati.. Meritano una citazione specifica: - Alessandro VIII - lavanda in argento - € 430+diritti; - Benedetto XIII - Straordinaria Anno Santo 1725 Argento - € 650+diritti; - Benedetto XIV - annuale anno IX argento SPL.- € 400+diritti; - Clemente XIV - Straordinaria tedesca per la Cacciata Gesuiti - q. FDC - € 400+diritti - Pio XII - fusione mm. 89 per la Porta Santa - € 250+diritti. Invendute alcune belle medaglie coordinate con eventi per Bologna. Complessivamente, i collezionisti hanno comperato buon materiale a prezzi ragionevoli. VARESI Oltre alla bellissima raccolta, già trattata separatamente, c'erano circa 10 medaglie disperse nel contesto delle monete papali. Per queste i risultati sono stati meno brillanti, con aggiudicazioni per 1/3. NOMISMA on line Si è trattato di un'asta con materiale modesto. Le aggiudicazioni sono state circa 30 per oltre 60 lotti proposti. Prezzi medio-bassi. INASTA Ha inserito nel suo incanto quasi 30 medaglie papali da Leone XII a Paolo VI con alcuni esemplari non comuni e in bella conservazione. Le aggiudicazioni hanno superato il 60%. Cito: - Pio VIII - Annuale argento anno II - € 500+diritti; - Gregorio XVI - Cascate grande modulo AE - € 300+diritti; - S. Giovanni XXIII - Serie delle 5 medaglie annuali in argento - € 420 + diritti Infine ART COINS ROMA proponeva nella sua asta una medaglia di S. Pio V, originale, in bronzo, per la battaglia di Lepanto (diametro circa mm. 37), con foro otturato e bella doratura, ma posteriore; è stata aggiudicata per € 400+diritti.
    2 punti
  9. @@Brios Ciao Si tratta di comunissime rigature del taglio impresse durante le operazioni di coniazione. La questione è molto semplice, durante la battitura il tondello, leggermente più piccolo di diametro era assoggettato alla pressione del forte colpo dei conii allargandosi e aderendo alla ghiera (o virola). Gli addetti alle operazioni di coniazione erano vigili e facevano in modo da staccare i tondelli incastrati ma il taglio aderiva così forte alla ghiera che durante l’estrazione si graffiava nel taglio. Ovviamente le rigature erano evidenti perché la ghiera aveva i caratteri PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPI in rilievo nel taglio (ecco perché questo motto è in negativo), ci sarebbe comunque da accertare se tali scritte nel taglio furono impresse durante la battitura del conio o prima (durante la preparazione, post calibratura dei tondelli). In molti esemplari, ho notato delle parti nel taglio con dei dislivelli, da lì si capisce che la ghiera era composta di due semicerchi e che dopo la coniazione veniva scoppiata dal taglio. In alcuni esemplari troviamo la rigatura su un solo lato perché evidentemente l’estrazione avveniva facendo forza su un solo lato. @@francesco77 scusami se ho rubato i tuoi studi,ma credo che cosi capirà l'amico @@Brios
    2 punti
  10. Ciao È un doppio bagattino con la testa di San Marco, coniato sotto il dogato di Nicolò da Ponte.
    2 punti
  11. E questo è del periodo dei dogi biennali ...http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/22
    2 punti
  12. Bello e misterioso. Io scommetterei su Paolo di Campofregoso Cardinale ...è l'unico che abbia RE nella legenda del retro ... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV35/2
    2 punti
  13. Mah... finora nelle scuole si sono staccati più soffitti che crocifissi. Sembra che tutte queste polemiche siano alimentate apposta per sviare i cittadini dai problemi reali, e sono sicuro che tutto questo interesse dei politici per il Presepe è dovuto al fatto che al centro di tutto c'è una mangiatoia. Buon Natale comunque.
    2 punti
  14. Caro @@Alex0901 non la leggere , questa è l'unica discussione in cui io e @@francesco77 non siamo d'accordo.... tanto mi sta a cuore questa discussione ed il fatto di essere in disaccordo con lui che comprai io la moneta in oggetto :)
    2 punti
  15. E Centurione: Buongiorno, l'argomento "cristallizzazione" è piuttosto complesso da spiegare in poche parole e non di immediata comprensione ma cerchiamo di fare un minimo di chiarezza. Quando parliamo di argento cristallizzato (Il termine cristallizzazione però è usato in modo improprio) in realtà dobbiamo pensare a una spugna zuppa d'acqua dove la spugna è costituita dall'argento mentre l'acqua è costituita dal rame (che è il principale metallo che si trova legato con l'argento). Nei secoli e nei millenni diciamo che l'acqua/rame evapora (il rame, metallo meno nobile nobile tra i due in lega, si corrode) e la spugna/argento rimane asciutta. La struttura dell'argento, privata del rame, risulterà quindi spugnosa e decisamente più fragile. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato. Perchè però varia l'aspetto estetico di alcune monete d'argento rispetto ad altre? Intanto è bene dire che a seconda della composizione della lega utilizzata, il comportamento del metallo rispetto all'effetto corrosivo citato sopra, sarà differente. Prendiamo come esempio i denari repubblicani di buon argento e confrontiamoli con quelli del II secolo o addirittura facciamo un confronto con gli antoniniani e i denari dei severi estremamente impoveriti. Noteremo che l'effetto della "cristallizzazione" e quindi di impoverimento della lega sarà più presente nelle monete repubblicane mentre nelle altre troveremo in superficie una maggior quantità di prodotti di corrosione del rame (perchè più ricchi di rame) e un argento ancora "bello". Questo accade perchè, a seconda della percentuale di argento e rame utilizzate, in fase di solidificazione del metallo, esso assumerà una struttura cristallina differente. A seconda delle percentuali varierà il punto di fusione della lega, varierà la microstruttura e questo è visibile proprio su alcune monete arcaiche. Accade che il rame svanisce per effetto della corrosione lasciando "visibile" la macro struttura. Vi posto un particolare di una delle monete già postate prima dove si riesce addirittura a vedere la sagoma di una dendrite (tipica struttura ad albero che si crea in fase di solidificazione di una lega) e che ricorda da vicino la foglia di una felce. Trasformazione Metallo1.jpg Il perchè questa struttura, che io definisco a "pelle di coccodrillo", si trova prevalentemente sulle monete più arcaiche (ma non necessariamente, perchè in realtà la si trova, in forma minore e meno visibile anche sugli argenti meno arcaici) può spiegarsi con il fatto che probabilmente le temperature usate per la fusione non dovevano essere ben controllate, idem per la lega che doveva risultare "poco amalgamata", se le sfere di metallo le si otteneva facendo cadere le gocce in acqua (immediata solidificazione) anche questo avrebbe influito sulla fase di solidificazione e quindi sulla struttura. Se le sfere venivano sottoposte a fortissimo surriscaldamento poco prima della coniazione e se tale forte temperatura proseguiva anche per un certo tempo dopo la coniazione, accadeva che la struttura dendritica della lega continuava a "crescere" mentre il rame in lega, sottoposto a calore in ambiente ricco di ossigeno, iniziava già ad ossidarsi iniziando a perdere già parte del suo volume e iniziando quindi a lasciare quei solchi nella struttura argentea (come dei fiumi che tendono ad evaporare lasciano scoperti i letti originari).
    2 punti
  16. E' impensabile che il pezzo del 2015 sia invece un ottimo clone del precedente? con riprese dei segni di usura del primo?
    2 punti
  17. Si certo, nessuno l'ha mai messo in dubbio. Ma re lo immagini uno sperone nel 1300? Magari di un cow boy?... Io penso sia semplicemente un fiore. Magari un botanico ci sa dire anche di quale specie. Nel saluto d'oro si vedono benissimo i petali, le venature ecc.N. B. Attenzione però qui c'è solo il FIORE col FORELLINO senza la N. Insieme io non li ho mai visti. Con la N io ho sempre visto la STELLA a 5 punte
    2 punti
  18. Ciao @@eliodoro . credo che essendo , forse , un unicum , non e' possibile nessun commento specifico , tranne forse che RP finale sia inteso non come Romani Populi , bensi' come Rei Publicae
    2 punti
  19. Fuori dal coro : @@Rodrigoson6 se io avessi potuto permettermi di collezionare le niobio, tra quarant'anni starei costantemente ad ammirarmele per quanto sono belle. Il vero valore delle monete è quello. Chi cerca il guadagno in ogni angolo non comprenderà mai certi aspetti.
    2 punti
  20. Ciao Appah, sono anche io convinto che la scritta sia quella che tu vedi. L'altro lato però è molto difficile capirci qualcosa di sicuro, visto la condizione del metallo. Oggi ho fatto qualche piccola ricerca sui Normanni d'Italia di nome Guglielmo. In particolare coloro che sono stati conti. Ce ne sono stati diversi. Ne elenco alcuni, e chissà se qualcuno di essi non abbia battuto la moneta di cui si discute. Guglielmo conte di Borgogna, Guglielmo conte di Caserta, Guglielmo conte di Lesina, Guglielmo conte di Marsico, Guglielmo figlio di Tancredi di Altavilla e conte del Principato, Guglielmo II conte, Guglielmo III, Guglielmo di Altavilla conte del Principato e qualche altro che mi sarà sfuggito. Bisognerebbe studiare tutta la storia di questi conti Normanni, per vedere se qualcuno di essi avrebbe potuto battere moneta anche se una sola volta o un solo tipo. Qualche esempio ce lo abbiamo. Ci sono stati dei personaggi che avrebbero potuto battere moneta in momenti di particolare confusione storica, per esempio, c'è un cavaliere di Riccardo principe di Capua di nome Guglielmo di Montreuil, che sposò la figlia di Riccardo. Ricevette dal principe, il ducato di Gaeta, la contea dei Marsi e quella di Aquino. Territori che non erano di Riccardo, ma ancora da conquistare. Questo Guglielmo di Montreuil ebbe una vita avventurosa e molto interessante. Durante una grave malattia di Ruggero Borsa, un certo Guglielmo di Grantmesnil, che aveva sposato la figlia del Guiscardo Mabilla, si impadroni di Rossano per un breve periodo. Insomma, materiale da studiare ce n'è, purtroppo ci vuole molto tempo per farlo, e a me manca proprio quello. Però se qualche giovane universitario vuole approfondire, io sono disponibile nel mettere a disposizione qualche testo adatto allo scopo. Mi rivolgo a @@rockjaw e non solo.
    2 punti
  21. Godetevi l'inconfondibile stemma degli Spinola....stiamo parlando del Giulio della Sede Vacante 1700, riconducibile al Muntoni 5 e Berman 2333. Classificata con grado di rarita' R3, mancante in moltissime prestigiose raccolte Papali del passato, i pochissimi esemplari apparsi che ho censito sono tutti di bassa conservazione o addiritura forati. Non ricordo un Giulio papale di fine 700'inizio '800 in questo straordinario stato di conservazione..... lascio a voi qualsiasi commento/considerazione Daniele
    2 punti
  22. Complimenti molto bello, ben fatto, e soprattutto utile. Anche a me piace utilizzare vecchie scatole e contenitori, costruiti per altri scopi, e riadattarli per contenere le nostre beneamate monete. Allego due foto, la prima di una vecchia scatola di legno per contenere vetrini di microscopio e la seconda di un contenitore in legno per diapositive, perfetto per contenere gli oblo 2" x 2". Ciao a tutti
    2 punti
  23. Ciao a tutti, ottimizzare,recuperare,evitare di gettare cose che ancora possono essere utili,questo da sempre è un mio piccolo pallino :) Ammetto che a volte ho l'impressione di essere un "accumulatore patologico",però con il tempo e un minimo di ingegno credo si possa donare una seconda vita ad oggetti che altrimenti verrebbero gettati per poi essere sostituiti con qualcosa di simile,ma inevitabilmente più moderno,ed anche più omologato,più ripetitivo e anonimo. il contenitore per monete che vado a mostrarvi insieme ai pochi vassoi di cui è corredato è costato qualche ora di tempo e pochi euro di velluto(l'unica cosa non riciclata),è ancora ampliabile,però già così mi soddisfa. La struttura è stata rivestita ed è una valigetta usata molti anni fà per trasportare modelli in metallo di apparecchiature sanitarie,i supporti per i vassoi sono ricavati da un vecchio pannello di una porta e le bacchette che separano le caselle provengono da un vecchio traliccio per rampicanti. Che ve ne pare? Un saluto a tutti, Marco
    1 punto
  24. E' questa http://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_antioch_RIC_114.jpg City Commemorative. 337-347 AD. CONSTANTINOPOLIS, bust of Constantinopolis left, wearing laureate and crested helmet, necklace and ornamental mantle over left shoulder, holding sceptre / Victory standing left, foot on prow, holding transverse sceptre and resting left hand on shield, SMANI in ex. RIC VII 114 Se sopra l'ala della Vittoria c'è una stella (forse si intravede): RICVIII 38
    1 punto
  25. Io personalmente non disdegno le patine pesanti soprattutto se presentano iridescenze. Posto la foto di questo esemplare regalatomi dallo stesso @@renato. che ne dite?
    1 punto
  26. Ciao , infatti la moneta riporta chiaramente RP che dovrebbe significare Rei Publicae , non Romani Populi , ma questo e' un punto secondario rispetto alla bella ed originale scritta Gaudium RP (Gioia dello Stato)
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  27. questa e' proprio nera... penso sia proprio una patina autentica del 1828... lo si capisce dal fatto che alcuni segni nei campi sono completamente sepolti dalla patina.. tipo il graffio sopra il segno di zecca al rovescio
    1 punto
  28. Insisto con questa moneta da 10 mark 1974, commemorativa dei 25 anni della DDR (la leggenda dice "Tutto con il popolo, tutto per il popolo"
    1 punto
  29. Purtroppo su questo importante aspetto, ossia il rapporto tra cristallzzazione e titolo di argento, non saprei rispondere con sufficiente cognizione tecnica. Ci vorrebbe un esperto come Tinia Numismatica o Babelone.... Nel frattempo proverò a contattare un ricercatore francese che ha sottoposto ad analisi metallografica non pochi denari presenti soprattutto nel medagliere di Parigi, per sapere se ha esaminati anche i denari di Bruto.
    1 punto
  30. DE GREGE EPICURI Intervengo perchè...tirato per i capelli dal buon Exergus! Devo dire che dalle foto capisco davvero poco, non si potrebbe farne di migliori? Se si legge ICOR, potrebbe trattarsi di Corinto (LAUS IULI CORINT, oppure CLI COR), ma non è l'unica possibilità. Oltretutto, non ci sta con una moneta in Ag. Ma è poi davvero d'argento? Sembra tale solo la parte centrale del diritto, tutto il resto pare rame; l'impressione è anzi di un suberato che ha conservato pochissimo Ag. L'Ag nelle Province poi esiste in ben pochi luoghi,se si escludono le grosse tetra di mistura resta quasi solo Cesarea di Cappadocia.
    1 punto
  31. saggiatore del rame... uhm... non direi proprio, sarebbe un unicum nelle contromarcate. Suvvia, il nome deve per forza essere di un reggente, capitano, commandador generale o simili.
    1 punto
  32. Aprofitto del post 62 di Dabbene dove "consente" anche un fuori acquisto 2015 per postare una moneta mai pubblicata e che reputo semplicemente STREPITOSA: scusate ma devo usare un doppio messaggio per caricare anche il dritto...
    1 punto
  33. @@eliodoro 5 con un punto centrale...mi ricorda molto la rosetta sulla veste del re nei gigliati postumi
    1 punto
  34. Complimenti Graziano!!!
    1 punto
  35. Sono 3,90 Sterline Inglesi e 10 Centesimi di Franco Svizzero. Tutte di attuale circolazione e valore di cambio. Saluti Simone
    1 punto
  36. Non voglio certo difendere le banche, e nemmeno i politici, però un po' di responsabilità vogliamo addossarla anche agli acquirenti? Come dici tu, se quei titoli non avessero promesso un certo interesse, nessuno li avrebbe acquistati, ma credere che le banche (o chiunque) ti regalino i soldi, senza che tu rischi niente, è credere a Babbo Natale. petronius
    1 punto
  37. Cosimo de' Medici, noto come Cosimo III (Firenze, 14 agosto 1642 – Firenze, 31 ottobre 1723), fu il penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723. Il suo regno, il più lungo nella storia della Toscana, fu caratterizzato da un forte declino politico ed economico, punteggiato dalle campagne persecutorie nei confronti degli ebrei e verso chiunque non si conformasse alla rigida morale cattolica. Sposò per procura, il 17 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orléans, cugina di Luigi XIV. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo, e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671. Nei suoi ultimi anni Cosimo III, di fronte al rischio concreto di estinzione della propria casata, cercò di far nominare sua figlia Anna Maria Luisa come sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI d'Asburgo non lo permise. Alla sua morte, nel 1723, gli succedette il figlio Gian Gastone. Fiorino d'oro 1722 diametro: 22 mm peso: 3,39 gr contorno: ornato Rarità: da NC a R4 (a seconda dei testi); R nel nostro catalogo. Conservazione: qSPL (media fra i pareri ricevuti dal forum)
    1 punto
  38. Io quando si tratta della moneta più "bella" in mio possesso non riesco a non pensare al mio scudo largo, non è particolarmente rara ne ben conservata ma il suo fascino per me è eccezionale Questo esemplare è del 1666, ha un diametro di 5.8 cm e un peso di 37.3 g quindi è molto sottile e trasmette una fragile bellezza
    1 punto
  39. @@eliodoro ... esaudisco subito i tuoi desideri: Che ci fa, un cosiddetto "sperone" sulla spalla di Ferdinando e soprattutto in un coronato del Tramontano ? .... ah....ahah...ah.... @@vox79@@numa numa
    1 punto
  40. In effetti, come dissi a suo tempo quando mi feci promotore dell'iniziativa di creare la sezione approfondimenti, sarebbe molto più agevole cercarsi le discussioni che interessano negli approfondimenti, invece che girovagare tra le tantissime richieste di valutazione, conservazione ecc. Senza per questo nulla togliere a chi invece la preferisce così. Come dissi allora..e mi ripeto...la sezione approfondimenti, a mio parere, costituisce un ennesimo ulteriore salto di qualità per il forum, semmai ce ne fosse bisogno. Attendiamo fiduciosi. Per favore...ridateci "la stanzetta" degli approfondimenti :blum:
    1 punto
  41. Per una volta vado controcorrente...si tratta di una medaglia prodotta in serie, conferita a Salvatore Quasimodo...scomparso lui l'ha ereditata la famiglia....bene..se questi intendono venderla o donarla ad un Museo straniero (es. Inglese o Giapponese), non vedo perchè lo stato italiano debba o possa impedirlo. Se desidera che rimanga in Italia può benissimo acquistarla...spende tanti soldi per le carte di credito a politici vari (milioni di euro), può benissimo spendere 100.000 o più euro per acquistare un simbolo di grande prestigio per il nostro paese. In questo caso, essendo un premio a carattere comunque privato (poesie, frutto del pensiero del grande poeta), non vedo perchè si debba inibire la cessione agli eredi. Gli oscar di De sica sono stati tutti venduti all'asta e nessuno si è preoccupato di reclamarne l'italianità. Una serie del 1940, tanto per rimanere in argomento, è stata venduta dagli eredi del Governatore della Banca d'Italia senza problemi...qui si che ci sarebbe stato da intervenire, visto che la serie NON ERA DEL SIGNOR GOVERNATORE. Lo Stato vuole mantenere la medaglia NObel in Italia? Che l'acquisti e la conferisca ad un museo statale...vorrà dire che si risparmierà sulle spese di rappresentanza...capisci a me.
    1 punto
  42. Quest'articolo...credo, anzi ne sono sicuro, darà una ordinata catalogazione delle monete dei Reali Presidi.
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  43. SABATO MATTINA 9 APRILE 2016 DALLE ORE 10,00 ALLE ORE 12, 30 CONFERENZE CON TEMA LA NUMISMATICA E I GIOVANI IL CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO E DEL COLLEZIONISMO PARMENSE IN COLLABORAZIONE COL NETWORK LAMONETA NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA " IL CONVEGNO CHE VORREI " PROGRAMMA (DI MASSIMA): ORE 10, 00 - 10, 10 - SALUTI E INTRODUZIONE AI LAVORI CON MATTEO BARBIERI ( CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO E DEL COLLEZIONISMO PARMENSE) E MASSIMO BERTOZZI ( LAMONETA ) ORE 10,10 - LORENZO BELLESIA - LA MONETAZIONE DI FERDINANDO DI BORBONE A PARMA ORE 10,30 - MARIO LIMIDO - LA NUMISMATICA E I GIOVANI COL TEMA " IL MESSAGGIO INSITO NELL'ICONOGRAFIA MONETALE E MEDAGLISTICA" LE RELAZIONI DEI GIOVANI : ( moderatore : MARIO LIMIDO) ORE 10, 50 - MATTEO SICILIANO - LA MONETA COME MEZZO DI COMUNICAZIONE : DALLE ORIGINI AL MONDO GRECO - ROMANO ORE 11, 10 - MAGDI NASSAR - DATE A DIO QUEL CHE E' DI CESARE - LA CROCE E LA MONETA . IL SACRO SUL PROFANO ORE 11, 30 - ANTONIO RIMOLDI - LO STEMMA E IL LEONE . UNA LETTURA DEL ROMANINUS ORE 11, 50 - MIRCO TROMBINI - ICONOGRAFIA E IDENTITA' NAZIONALE NELLA MONETAZIONE IN EURO : ALCUNI ESEMPI ORE 12, 10 - DAVIDE MARIA GABRIELE - DALLA TRINACRIA ALLE PUGLIE. CARTOGRAFIA E MITO NELLE MEDAGLIE BORBONICHE DEL XVIII e XIX SECOLO MAGGIORI INFORMAZIONI PRESTO SU: http://cfncparma.altervista.org
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  44. Ci attende un medioevo 2.0 ...
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