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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/15 in tutte le aree
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infine concludo con la più bella moneta del 2015 che è anche in assoluto la più bella della mia collezione....sempre Cosimo III De'Medici ma questa volta è una piastra del Battesimo di Gesù...moneta per Firenze. La moneta è di per se già una moneta abbastanza rara come millesimo (R2) ma in questa conservazione se ne vedono poche...si tratta di una Piastra del 1684...al D/ è raffigurato il Granduca a testa nuda corazzato e con lunga capigliatura (anche in questo caso ci sono varianti a seconda dell'anno di coniazione) mentre al R/ è raffigurato S.Giovanni Battista mentre battezza Gesù nelle acque del Giordano... è una moneta che ha dei dettagli incredibili...piango ogni volta che la guardo :hi:7 punti
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la seconda moneta è invece di Cosimo III De'Medici....è sempre una moneta per Livorno....sempre un Tollero ma con raffigurato il porto... Cosimo III fu il Granduca con il Regno più lungo di tutta la storia Toscana....regnò dal 1670 al 1723....ma il suo fu anche un regno caratterizzato da un forte declino politico ed economico rispetto ai fasti precedenti dei Medici ed alla sua morte lasciò il Granducato come una delle potenze più povere d'Europa. La moneta come già detto è un tollero per Livorno, al D/ è raffigurato il busto del Granduca coronato e con lunga capigliatura (a seconda delle date esistono varianti di conio diverse per il busto) mentre al D/ viene raffigurata una veduta sul porto di Livorno....uno dei più importanti se non il più importante dell'epoca...fulcro delle attività commerciali verso il Levante... in particolare questo che presento è un tollero del 1695...data di rarissima apparizione, mancante in quasi tutte le collezioni private e pubbliche (non è presente nemmeno al museo del Bargello) e considerata tra R4 ed R5....un perfetto gioiello :hi:4 punti
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eccomi @@dabbene....finalmente trovo un po di tempo per postare le mie 3 monete del 2015 per la sezione... mi sparo subito i 3 jolly ovviamente fiorentini :blum: il primo è questo bellissimo Tollero di Gian Gastone De'Medici con la fortezza....Gian Gastone fu l'ultimo Granduca dopo oltre 200 anni della dinastia De'Medici a Firenze....questa è tra le più belle monete Medicee ed è una moneta importante in quanto l'UNICA battuta sotto Gian Gastone che ne ritrae il busto al D/ è raffigurato il busto del Granduca corazzato e con larga capigliatura mentre al R/ la vecchia fortezza di Livorno sotto la corona Granducale....ha un diametro di circa 43 mm e un peso di circa 27 gr....un bel monetone :hi:4 punti
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vi aggiornerò...dissi 10 mesi fa... ecco fatto :) https://www.academia.edu/19688013/IL_NUMMO_NEL_PANORAMA_MONETARIO_DI_GIUSTINIANO_I_UNA_NUOVA_POSSIBILE_ATTRIBUZIONE_PER_IL_NUMMO_DOC_149_MIB_66_PRECEDENTEMENTE_ATTRIBUITO_A_GIUSTINO_II3 punti
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buongiorno @@profita73 la moneta da te postata dovrebbe essere questa che ti allego-- è di NAPOLI come puoi notare torna il peso, e se vuoi puoi allargare l'immagine per meglio vedere i particolari del rovescio il peso corrisponde Pietro saluti3 punti
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GIORGIO III Giorgio Guglielmo Federico di Hannover (Londra, 4 giugno 1738 – Windsor, 29 gennaio 1820) fu re di Gran Bretagna e re d'Irlanda dal 25 ottobre 1760 al 1º gennaio 1801 e da quella data sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda; fu anche duca di Brunswick-Lüneburg, principe elettore di Hannover, che divenne un regno il 12 ottobre 1814, e re di Corsica dal 17 giugno 1794 al 15 ottobre 1796. Fu il terzo sovrano in terra britannica della casa di Hannover, ma il primo ad essere nato in Inghilterra e ad usare l'inglese come lingua madre. Durante il suo lungo regno, il terzo in assoluto nella storia britannica, si verificarono eventi epocali per la storia dell'Inghilterra e di tutto il Regno: l'inizio della rivoluzione industriale, la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti e le guerre napoleoniche. Inoltre Giorgio III fu il primo sovrano del Regno Unito. Nel 1765 cominciò a dare segni di squilibrio mentale che si aggravarono col passare degli anni. Sull'origine della sua follia sono state avanzate diverse ipotesi: alcuni hanno ritenuto che potesse essere una conseguenza della porfiria, una malattia ereditaria del sangue; secondo il divulgatore scientifico canadese Joe Schwarcz, sintomi simili a quelli della porfirina possono dipendere dall'avvelenamento da piombo che, secondo lui, il re avrebbe potuto contrarre mangiando crauti cucinati in pentole di piombo. Altri studi effettuati su campioni di capelli del re, pubblicati nel 2005, hanno riscontrato un'alta concentrazione di arsenico, ammettendo l'ipotesi di un'intossicazione da arsenico all'origine dei disturbi. Dopo il definitivo crollo psichico del 1811, il figlio maggiore del re, Giorgio Augusto Federico, principe di Galles, governò come principe reggente fino alla morte del padre. Ghinea 1795 metallo: oro .917 diametro: 24 mm peso: 8,37 gr Conservazione: EF Buona giornata3 punti
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Caro Mirko, se a quanto da te già detto aggiungi una attenta osservazione delle foglie della corona d'alloro dei 3 esemplari hai la chiara percezione delle aggiunte, in particolare sopra l'orecchio, che ci sono solo nell'esemplare rimodellato e non negli altri due ( spaziature residue del fondo diverse). Altri punti deboli sono la cuspide del busto nella parte posteriore ( tutta arrotondata) come la sommità del busto ( sembra proprio di vedere la massa aggiunta, un po' informe) e non sottovaluterei la fronte sopra l'arcata sopraccigliare, che sembra parzialmente scavata a ricavare i vari capelli (nota il gradino). Ho poco tempo a disposizione, altrimenti avrei preparato l'apparato fotografico a dimostrazione, cosa che ti prego di fare in vece mia se puoi... Cordialmente, Enrico P.S. comunque sia il ritratto di Nerone anche nella versione autentica non è molto bello, con quell'inusuale barbone... P.P.S. Alla fine non è un lavoro molto diverso da quello fatto nei denari di cui si è parlato a più riprese, da quello di Giulio Cesare di pochi anni fa ( prototipi) a quelli più recenti come quello di Marc'Antonio, la cui ricostruzione su un pezzo autentico è, a mio avviso, assolutamente certa. Presentano tutti dei rilievi incongrui e un po' leziosi e un aspetto di moneta lucidata, lasciando intatti particolari che in una clonazione sembrano difficili ( per non dire impossibili) da riprendere, oltre alle patine nei medesimi punti e distribuzioni del pezzo di base.2 punti
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Scusatemi, ho perso un po' di tempo ma credo ne valga la pena vista l'importanza del tema trattato. Nelle fotografie ho evidenziato con cerchi rossi tutti i microdifetti presenti nel tondello; con cerchi blu i buchi tappati, con linea rossa il graffio che si vede nel "nuovo" dopo la lisciatura e con linee blu la patina intorno alla Salus (che certamente avremmo apprezzato di più in mano). Direi che non ci sono dubbi. Ribadisco, non credo che i microdifetti possano rimanere post clonazione, tanto meno quelli presenti sul bordo che di solito sono quelli che non rimangono mai (o comunque sono i più difficili da replicare). Le imperfezioni nei campi fuori perlinatura (a parte un foro evidente) sono state lasciate proprio per un evidente disinteresse nel riportarle a nuovo. Idem il fratturone che proprio per la sua "natura" potrebbe essere stato lasciato per rendere la moneta più appetibile e meno sospetta (guardi la frattura non guardi il resto). Questo aureo, almeno al dritto, è stato martoriato nel vero senso della parola e i campi al rovescio, in prossimità del graffio, ribassati e lisciati. Babelone dice di guardare le lettere, beh, certo, non credo di parlare senza prima guardare...e proprio perché le ho guardate ritengo che non solo il ritratto abbia subito un aggiunta di metallo, ma come dice cliff l'intero dritto sia stato ripassato e ripassato per ravvivare il rilievo. La domanda ora è questa, almeno per me: come si presentano questi "ritocchi, aggiunte" dal vivo?2 punti
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...più che lucidata...forse lavata? Probabilmente, la rimozione della patina su di un esemplare già usurato, coi rilievi abbastanza "smussati", la penalizza facendola sembrare come se fosse stata trattata in un modo più aggressivo.... Come conservazione, stando a questa foto, direi che ci muoviamo tra il BB e il BB-SPL. La R, secondo me, è spostata a sinistra: quando è spostata a sinistra, se tracci una linea verticale che parte dalla punta del fiocco, perpendicolare ad un'altra linea orizzontale sulla quale poggia la R, vedi che la linea verticale tocca la "gobba" della R e la gambetta trasversale; nell'altro esemplare, che dovrebbe essere "normale" (mi risulta che ci siano diverse varianti, comunque...), la linea verticale è molto più "all'interno" della R.2 punti
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Caro Andrea, mi sembrano proprio due pezzi diversi tra loro ma uscenti dalla stessa coppia di coni, basta vedere la centratura differente del rovescio come anche i rilievi ... e da quel che si vede mi sembrano autentici entrambi, al netto delle pulizie, restauri e ritocchi effettuati nel tempo, anche se al primo gli darei una occhiata dal vivo prima di giurarci sopra... Cordialmente, Enrico2 punti
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Penso possa essere un quattrino di Piacenza per Alessandro Farnese con Lupa e A coronata fra rami di palma e d'ulivo. allego un'immagine tratta dal catalogo di una colelzione privata a cura di G.Fusconi e disponibile on-line ciao Mario2 punti
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Ragazzi, io ci andrei molto cauto. si tenga conto che coi normanni il rame ha valore fiduciario e con Ruggero II, dai primissimi esemplari che arrivano ai 10 grammi, si arriva agli di peso intorno al grammo. Il peso si stabilizza definitivamente intorno ai 2 grammi solo con la riforma monetaria di Guglielmo II. i follari normanni hanno spesso un enorme variabilità di peso a parità di diametro. i Questo caso sia il peso che il diametro sembrerebbero ridotti, ma non credo ciò sia sufficiente per affermare che si tratti di una frazione. Anzi, si tenga conto che esiste un buon numero di follari (o mezzi follari), aventi peso intorno al grammo. Credo sia più ragionevole si tratti di un emissione durata diversi anni, in cui pian piano dimensioni e pso dei tondelli sono andate riducendosi. Tra l'altro, non mi sembra ragionevole immaginare 1/4 di follaro fosse necessario per la circolazione. Teniamo conto sua Ruggero I che i sovrani successivi verrà coniato solo i follaro. Se si può ipotizzare che ad un certo punto possa essere stato necessario per la circolazione il mezzo follaro (anche se io temo si tratti sempre e solo di follari), escuderei la necessità economica del quarto di follaro. Parere personale ovviamente2 punti
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Posto oggi la moneta che è stata venduta nell'Asta Negrini n° 30 del 10 Dicembre 2009.2 punti
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Lire cinque (?) Fides publica (Salvatori), 1650, assedio di Candia.2 punti
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rinveniamo un po' questa discussione... il leone "orrido" (cit. Lazari), moneta Grimani, 1647-1648, Candia, ribattuta sui 2 1/2 soldini.2 punti
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@@Brios Ciao Si tratta di comunissime rigature del taglio impresse durante le operazioni di coniazione. La questione è molto semplice, durante la battitura il tondello, leggermente più piccolo di diametro era assoggettato alla pressione del forte colpo dei conii allargandosi e aderendo alla ghiera (o virola). Gli addetti alle operazioni di coniazione erano vigili e facevano in modo da staccare i tondelli incastrati ma il taglio aderiva così forte alla ghiera che durante l’estrazione si graffiava nel taglio. Ovviamente le rigature erano evidenti perché la ghiera aveva i caratteri PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPI in rilievo nel taglio (ecco perché questo motto è in negativo), ci sarebbe comunque da accertare se tali scritte nel taglio furono impresse durante la battitura del conio o prima (durante la preparazione, post calibratura dei tondelli). In molti esemplari, ho notato delle parti nel taglio con dei dislivelli, da lì si capisce che la ghiera era composta di due semicerchi e che dopo la coniazione veniva scoppiata dal taglio. In alcuni esemplari troviamo la rigatura su un solo lato perché evidentemente l’estrazione avveniva facendo forza su un solo lato. @@francesco77 scusami se ho rubato i tuoi studi,ma credo che cosi capirà l'amico @@Brios2 punti
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E' descritta nel CNI e nel MIR, ma non è la stessa. È' la prima, con queste caratteristiche, apparsa nel mercato numismatico; i riferimenti in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/135896-alfonso-ii-daragona/?hl=alfonso2 punti
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Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France2 punti
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Visto che le straniere ancora latitano, rompo il ghiaccio con una piccolissima uniface (einseitig, auf deutsch), da Salisburgo, coniata nel 1700 sotto il principe vescovo Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein. La conservazione la lascio decidere a voi...2 punti
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Io quando si tratta della moneta più "bella" in mio possesso non riesco a non pensare al mio scudo largo, non è particolarmente rara ne ben conservata ma il suo fascino per me è eccezionale Questo esemplare è del 1666, ha un diametro di 5.8 cm e un peso di 37.3 g quindi è molto sottile e trasmette una fragile bellezza2 punti
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Benchè non ci siano molte informazioni a riguardo si vocifera ormai da piu' parti che le tecniche di restauro di oro e argento si siano di recente arricchite di nuovi avanzamenti tecnologici, tra cui l'apporto di nuovo metallo sulla superficie e la successiva ridefinizione al laser o tecnologie similari. In una discussione di un po' di tempo fa (questa qui http://www.lamoneta.it/topic/135347-denari-romani-ripassati-al-laser/ ) si era parlato di varie possibili casistiche sull'argento. Queste tecniche (rideposizione di metallo e successiva ridefinizione dei dettagli al laser o con altri sistemi, in modo da ottenere un grado di conservazione superiore) si sono purtroppo diffuse inevitabilmente anche all'oro, non troppo diverso dal punto di vista metallurgico dall'argento. Riporto qui dunque un esempio di applicazione di queste tecniche su una moneta d'oro, in questo caso un aureo di Nerone, moneta sempre molto ricercata e ben assorbita dal mercato. Il livello raggiunto da questo tipo di tecnica sembra ormai molto buono, e solo un confronto diretto delle immagini del prima e dopo permette di poter apprezzare interamente l'intervento. La moneta ha acquisito maggior peso dopo l'intervento, per la precisione 0,03 grammi, per cui ne deduco che per arrivare al risultato finale si è passati attraverso la rideposizione di un sottile strato di metallo per poi ridefinirlo. Dunque ecco la moneta "prima", importante asta del maggio 2012, peso 7,18 grammi, stima circa 1700 euro, realizzo 1900 euro: E invece la moneta "dopo", altra importante asta del maggio 2015, peso 7,21 grammi, stima circa 8500 euro, moneta ritirata prima dell'asta (si saranno accorti dell'intervento): Eccole infine affiancate:1 punto
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Allora...sul cambiarla o non cambiarla, questo devi deciderlo tu: è una cosa troppo soggettiva.... A me non dispiace il "ringo people",... ma...de gustibus non disputandum est! Riguardo alla conservazione, invece, a me non sembra affatto che sia stata trattata male: tutt'altro! Probabilmente, è rimasta a riposo talmente a lungo che il rovescio (rimasto coperto) si è mantenuto rossiccio, mentre il dritto si è ossidato. Se non è Fdc, poco ci manca!...1 punto
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Non e non credo si possa arrivare ad un simile livello di "ravvivamento" dei dettagli, un lavoro davvero da artista, senza lasciare il minimo segno di intervento. Poi, però, si lascia intatto proprio quel difetto al bordo che rende immediatamente identificabile la moneta......a me sembra strano, a voi no ?1 punto
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ecco la catalogazione Constantinople RIC VII 85 Urbs Roma Commemorative AE3. 333-335 AD. VRBS ROMA, helmeted, mantled bust of Roma left / She-wolf standing left suckling Romulus and Remus, two stars above. Mintmark dot CONSe dot. RIC VII Constantinople 85; Sear 165201 punto
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Buona serata Ricerca infruttuosa :pardon: ma dalla rete, con riferimento al leone del post 279, dipinto da Vittore Carpaccio, ho trovato che gli stemmi gentilizi posti alla base, sono stati identificati da sinistra a destra, come segue: Balbi (o Zorzi), Dandolo (o Gritti), Manolesso, Bragadin e Foscarini .... a parte le incertezze sui primi due, forse dovuti a similitudini, ma che interesse legava tutte queste famiglie? Forse una "cordata" per commissionare il dipinto? Mistero. saluti luciano1 punto
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Credo che sia stata fatta per fusione perché vedo delle palline che credo siano delle bolle vicino al pugnale sinistro.1 punto
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Scusatemi, ma se io clono una moneta, come è possibile che il microdifetto compaia anche sulla nuova? Non sto parlando di un cratere, stiamo parlando di un semplice graffio o una semplice macchia superficiale. Mi è stato sempre detto che clonando una moneta il rilievo si appiattisce e gli angoli si ammorbidiscono. Come è spiegabile un micrograffio e una semplice macchia? Inoltre si nota che alcuni buchi presenti nella vecchia moneta siano stati riempiti. Per me continua ad essere un lavoro sulla solita moneta...certamente costoso e laborioso...ma sulla stessa moneta.1 punto
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esiste anche il rarissimo quattrino (tipologico) di Leonardo Loredan1 punto
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@@sulinus, veramente bella bella bella, io uso le capsule da anni e mi trovo benissimo, l'acetato "nasconde" parzialmente la moneta. ;)1 punto
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Continuo a non essere particloarmente convinto, anche se ovviamente non bisogna convincere me. i pezzi mostrati da vox non mostrano delle dimensioni diverse dell'impronta, che sembra equivalente. Al contrario le monete sono state battute su tondelli di rame di dimensioni diverse, dando luogo a monete di dimensioni anch'esse apparenti. Nel caso dei denari e dei mezzi denari svevi, al contrario anche le dimensioni erano scalate l'una rispetto all'altra. Per un momento comunque chiediamoci se da un punto di vista prettamente monetario, tali sottomultipli avessero senso per la circolazione dell'epoca. In epoca normanna, un follaro valeva da 1/72 a 1/60 di tarì (in base alla riforma in essere). in epoca sveva i tarì erano divisi in un numero che va da 16 a 24 denari. Tenendo conto che in epoca sveva i mezzi denari erano già monete piuttosto rari, ossia una moneta che valeva da 1/32 a 1/48 di tarì, non si capisce perchè i normanni pochi anni prima avrebbero dovuto coniare frazioni infinitesime del tarì, che a questo punto dovevano valere 1/144 se non oltre del tarì. A mio avviso non ve ne era l'esigenza, e anche per questo non sono convinto dell'effettiva emissione di frazioni di follaro.1 punto
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Interessante @@dizzeta, credo che su una moneta così, se coniata in un momento di necessità, contingente, l'approssimazione fosse normale, sia per mezzi utilizzati o disponibili, sia per fattura e precisione nelle leggende. Di certo non è d'argento, ma mistura, le lettere in campo potrebbero essere R ( che è poi una K ) e G, nel caso torneremmo forse al K G , ipotesi che è stata valutata del Kastrum ( Castrum ) Genuense, anche se nei documenti trovavamo Ianuense. Mi sembra che questo esempio visivo oltre a quello che aveva come minimo visto lo Spano possano cambiare un po' l'orientamento, di certo lo Spano non ne avrebbe parlato e non la avrebbe riportata in modo così circostanziato, che senso avrebbe ? Sul fatto che debbano essere monete da ritrovamento lo Spano come riportato dal Castellaccio aveva una fitta rete di informatori sparsi nell'isola e probabilmente gliela presentarono, anche questa che vediamo ora probabilmente ha questa origine. Non credo poi che non la consegnò perché ritenuta falsa, probabilmente ebbe un'altra destinazione. E se io stessi dissi in discussione finchè la moneta non la vedo per me non c'è, ora devo per primo dire ora c'è, possiamo solo ragionarci sulla natura rivalutando direi anche lo scritto dello Spano.1 punto
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Questa è la seconda volta in più di dieci anni di forum che uso la funzione ‘blocco utente’ per ignorare i suoi interventi nelle discussioni. La sua intrusione al post # 391, dopo che mio ero rivolto a Caio per ribadire a lui l’opportunità di seguire il mio consiglio di usare un linguaggio scientificamente ineccepibile nel sottoporre un contributo a una rivista scientifica, senza che fosse stato chiamato in causa, la reputo intollerabile. Il consiglio di uno che per trent’anni dopo la cattedra è referee di riviste internazionali nel settore disciplinare della Physical Pharmacy, tanto per mettere le carte in tavola. La sua arroganza in quel ‘reitero la domanda’ al post # 392 come se io fossi tenuto a dargli una risposta, è esemplare. La sua conoscenza della lingua italiana non è proprio solida a giudicare da come scrive al post # 80 della discussione http://www.lamoneta.it/topic/143945-le-monete-pi%C3%B9-false-di-alessandro-magno/page-4 No, io l'ho riportata pari pari......un'errore " infinitesimale" per definizione stessa del concetto di infinitesimale, tende allo zero...usa altri termini se non sei sicuro di quel che significhino, sennò ti incarti da solo.. L’uso corretto dell’articolo indeterminativo maschile si insegna alle elementari. apollonia1 punto
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Ciao @@cbdredd, purtroppo abbastanza recente..è una riproduzione: https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a16/piso.htm Saluti Eliodoro1 punto
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Forza gente, 214 visualizzazioni qui e di là nessuna moderna straniera postata? :help:1 punto
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Qui Frontone parla di due figlie di Marco che, nella nota del libro sono identificate con Annia Galeria Faustina e Annia Lucilla (pag.225): But since our little girls l—we mustn't boast—are quite well, we think that we are enjoying the healthiest of weather and the balmy temperature of spring. Da questo passo si estrapola la morte della figlia Faustina (pag.229) happy New Year and a prosperous in allthings that you rightly desire to you and our Lord your Father, and your mother and your wife and daughter In questa lettera, successiva alla precedente, Marco parla di figlie al plurale. La nota del libro identifica la nuova arrivata con Arri Fudilla nata intorno al 150 (pag.235): Faustina and our little girls x greet you. In questa lettera si menziona un'altra figlia che la nota dice essere Domizia Faustina morta infant - 154-156 (pag.251): I have seen your daughter! I seem to have seen you as well as Faustina in your infancy : so much that is good in both your faces is blended in hers. Questo libro sembra veramente una miniera di informazioni. Ora voglio approfondire ulteriormente dopo questa prima ricerca veloce!1 punto
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Ciao @@Legio II Italica, ho trovato sul web la traduzione inglese della corrispondenza tra Forntone e Marco Aurelio. Nel passo seguente Frontone parla della salute di una figlia di Marco di nome sempre Faustina: Good heavens ! how shocked I was on reading the beginning of your letter ! It was written in such a way that I thought some danger to your health was meant. Then, when the danger, which at the beginning of your note I had taken to be yours, was shewn to be your daughter Faustina's, how transformed was my apprehension. Pag 203 del libro scaricabile al link: https://ia801409.us.archive.org/27/items/correspondenceof01fronuoft/correspondenceof01fronuoft.pdf1 punto
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Mah... finora nelle scuole si sono staccati più soffitti che crocifissi. Sembra che tutte queste polemiche siano alimentate apposta per sviare i cittadini dai problemi reali, e sono sicuro che tutto questo interesse dei politici per il Presepe è dovuto al fatto che al centro di tutto c'è una mangiatoia. Buon Natale comunque.1 punto
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E' sempre difficile e indiscreto intromettersi nelle questioni familiari anche se come in questo caso di semplice carattere ambientale , ma considerando che @@margheludo ha richiesto un parere , provo a dare un mio parere . Probabilmente la moglie ha un occhio al presente ed uno al futuro , al presente vede la vita all' Elba , bella , ma piuttosto cara per diversi motivi , al futuro vede incerta la vita lavorativa dei figli , certamente un' isola non da molte opportunita' di lavoro oltre a quelle del turismo estivo e in questo non si puo' biasimarla anche se il lavoro latita in tuta Italia ; inoltre lo stesso occhio vede anche il futuro per se stessa e per il marito nel senso che gli anni passano in fretta e piu' si invecchia piu' si ha sempre piu' bisogno di assistenza medica , come espressamente dice . Concludendo consiglierei di godersi la bellezza dell' Elba finche' natura consente , un giorno , nel caso , vendere tutto e trasferirsi in citta' , dove la vita sara' certamente diversa , in peggio , ma dove tutto e' piu' a portata di mano . Un saluto1 punto
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Moneta alla quale sono particolarmente legato in quanto proviene da una vecchia collezione sabauda e per di piu' dopo averla acquistata ho scoperto che e' lo stesso esemplare fotografato nel Mir Savoia Mezza Lira 1642 VII Tipo Carlo Emanuele II (Reggenza)1 punto
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Dopo un ritrovamento come il Borghesi di San Marino mi rendo conto di avere poca cosa da mostrare, ma procedo lo stesso :) Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: 1.517.500 Condizione: SPL+ Città: Castelletto Cervo (BI) Note: ultimamente trovo molti euro di San Marino, chissà perchè...anche di anni diversi! Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2009 Tiratura: 250.000 Condizione: SPL+ Città: Varese Note: ritrovato dalla mia ragazza, questa è la moneta più rara che abbia mai reperito in circolazione...piccole soddisfazioni!1 punto
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Taglio: 2 € CC Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 110.000 Condizioni: BB Città: Roma1 punto
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@@ze80, l'unica 50 lire del 1864 di Vittorio Emanuele II è d'oro, se d'alluminio sicuramente sarà una riproduzione, magari prova a postare un paio di foto fronte/retro della moneta. ;)1 punto
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Dal solito vecchio libro dedicato ai ritratti dei " Cesari " , gli Autori , dando un poco i numeri dell'Impero , ricordano gli 81 imperatori legittimi ( non scordando di dire che di questi 46 furono trucidati ) , ai quali aggiungere 34 controimperatori . Da quella galleria di figure ( rigorosamente in bianco e nero ) , unisco una piccola serie di bei ritratti monetati di questi ultimi " Cesari " illegittimi .1 punto
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CERVINARA (AVELLINO) SOCIETA' OPERAIA INDUSTRIA AGRICOLA COMMERCIALE / MUTUO SOCCORSO1 punto
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