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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/15 in tutte le aree
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Molte volte dal passato , tramite fortuiti ritrovamenti , ci giungono testimonianze storiche che probabilmente vanno a confermare ed ampliare quanto ci tramandano le fonti scritte , e’ questo il caso di un Sarcofago trovato a Roma . Forse il piu’ bel Sarcofago con allegoria militare pervenutoci integro dall’ antichita’ e’ il cosi’ detto “Sarcofago di Portonaccio” , un sarcofago di epoca romana risalente al II secolo , rinvenuto nell’ anno 1931 nel corso di lavori edilizi in Via delle Cave di Pietralata nel quartiere Portonaccio situato in zona Est di Roma ; il quartiere e’ cosi’ chiamato perche’ deriva il suo nome dalla presenza in antico di un antico grande Arco , oggi non piu’ esistente , di cui ancora negli anni Sessanta del 1900 , si vedeva un pilastro addossato all' Osteria detta appunto di Portonaccio , poi demolito . Questo grande Sarcofago e’ oggi conservato al Museo Nazionale Romano presso il Palazzo Massimo alle Terme ; e’ alto 1,53 metri per una lunghezza di circa 2,40 metri , mentre la larghezza e’ di poco inferiore all’ altezza , è stato datato attorno al 180 circa , ma potrebbe essere di qualche anno anteriore o posteriore di qualche anno alla data del 180 in relazione alla morte della figura storica del personaggio qui sepolto , che sembra in base ad una lapide , essere morto a Lambesi in Numidia : http://db.edcs.eu/epigr/epi_einzel_it.php?p_belegstelle=CIL+08%2C+02582&r_sortierung=Belegstelle Il Sarcofago di squisita fattura doveva essere la tomba di un importantissimo personaggio , di cui stranamente non esiste lapide dedicatoria , forse un Console di rango senatorio , che certamente era stato in vita un alto ufficiale o generale romano impegnato nelle campagne sarmatiche-marcomanniche di Marco Aurelio degli anni 172-175 ; nel suo genere e’ un capolavoro dell’ arte del II secolo , le scene raffigurate e lo stile ricorda le immagini della Colonna Antonina in Piazza Colonna . Le insegne militari delle Legioni , fanno presagire , ma con qualche dubbio a causa delle piu’ Legioni nominate nella lapide di Lambesi contro le sole due citate nel Sarcofago , il nome del personaggio sepolto ; queste due Legioni sono rappresentate sul bordo superiore della cassa , dove troviamo un' Aquila tra i cui artigli e’ riportata la Legio IIII Flavia e un Cinghiale con la Legio I Italica , questo permette con buona probabilita’ e in base ad una iscrizione , la C.I.L. VIII 2582 , di attribuire il Sarcofago a : Aulus Iulius Pompilius , ufficiale di Marco Aurelio al comando di due squadroni di cavalleria distaccati in queste due Legioni nel corso della guerra contro i Marcomanni , tra il 172-175 Se il proprietario del Sarcofago fosse stato veramente Aulo Giulio Pompilio , la dedica ci informerebbe che nel sarcofago riposava : [A(ulus)] Iulius Pompilius A(uli) fil(ius) Cornelia Piso T(itus) Vib[ius Laevilius Quadratus] / Berenicianus Xvir stlitibus iudicandis tri[bunus militum leg(ionis) XII Fulminatae] / item XV Apollinaris quaestor urb(anus) adlec[tus inter tribunicios praetor] / candidatus Augustorum legatus leg(ionis) XIII [Geminae item IIII Flaviae] / praepositus legionibus I Italicae et III / auxiliorum dato iure gladi(i) leg(atus) August[orum pro praetore leg(ionis) III Aug(ustae)] / consul desig[natus] Che tradotta piu' o meno dice : "Aulo Giulio Pompilio Pisone Tito Vibio Levillo Quadrato Bereniciano , figlio di Aulo , della Gens Cornelia , decemviro per il giudizio delle controversie , tribuno militare della legione XII Fulminata e della XV Apollinaris , questore urbano , cooptato in senato con la dignità tribunizia , pretore candidato degli Augusti ( probabilmente si riferisce a Marco Aurelio e Lucio Vero) , legato della legione XIII Gemina e della IIII Flavia Felix , posto a capo delle legioni I Italica e IIII Flavia con tutte le relative truppe ausiliarie , con diritto di combattere , legato degli Augusti pro pretore della Legio III Augusta , nominato Console" Come nella Colonna di Marco Aurelio , forse lo stesso artista del Sarcofago , non traspare alcuna pietà per i vinti e per il loro valore a causa della asprezza e della difficoltà della lunga guerra , iniziata due anni prima contro Sarmati e Iazigi , aggravata dal fatto che dopo secoli , cioe’ dall’ epoca di Caio Mario , i Barbari avevano osato invadere l’ Italia del nord/est fino ad Aquileia ; i Barbari sono raffigurati come sguaiati , disprezzabili , schiacciati dall' inesorabile superiorità romana . Con l' arrivo del III secolo , sotto Gallieno , la classe senatoria romana perse ogni potere militare , per cui scomparvero le scene di battaglia dai sarcofagi dei Senatori , sostituite da raffigurazioni di filosofi , muse o soggetti pagani cristiani . Interessante il pannello in basso a sinistra che riproduce l’ attraversamento dell’ esercito romano su di un fiume , su un ponte di barche , assomiglia in modo quasi preciso , tranne che per la mancanza della balaustra , a quello del rarissimo Sesterzio di Marco Aurelio con la Virtus Aug ; se cosi’ fosse non sarebbe questo raffigurato sul Sarcofago il Ponte di Traiano a Drobeta in quanto quello aveva i piloni in pietra ; ma esiste anche la possibilita' che le barche raffigurate sotto il Ponte rappresentino la navigabilita' del fiume Danubio o Reno e non la base del Ponte .4 punti
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E', questa, una vecchia "diatriba" che a suo tempo venne prospettata da un Utente che sosteneva le stesse argomentazioni di Gianluca. Poiché l'apporto dei privati allo studio della numismatica è indiscutibile, sia in termini di contributi scientifici diretti che di supporto operativo agli "specialisti", ma anche sotto forma di donazioni al Pubblico (e, quindi, anche a beneficio della Comunità scientifica) della "materia prima", sarei arrivato alla inevitabile conclusione che questa disciplina, a differenza della medicina, del diritto, dell'ingegneria e di altre discipline accademiche, si presta ad essere trattata con profitto e cognizione di causa anche dagli "appassionati della domenica". Trattandosi di una valutazione di fatto e non di una mia soggettiva percezione, sarei portato a pensare due cose: - o che si tratti di una disciplina tutto sommato "semplice", tanto da essere padroneggiata anche dai non addetti ai lavori, cosa che non si riscontra negli studi di medicina, diritto, ingegneria ecc. - o che i presunti specialisti della materia, salvo numerose e lodevoli eccezioni, non siano in grado per qualche oscuro motivo di "fare la differenza", come invece sarebbe normale attendersi (e infatti accade sempre...) in relazione alle altre discipline accademiche sopra ricordate. Non vi viene in mente una terza possibilità. :pardon: Saluti. Michele Cappellari4 punti
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DE GREGE EPICURI Questa volta ritorno alla mia vecchia passione iconografica per i rovesci, con questo sesterzio di Commodo (19,7 g.) La scritta del rovescio (qui illeggibile) recita: MATRI DEUM CONSERV AUGU COS VI PP SC. Si vede Cibele in groppa al leone,alla maniera delle amazzoni (cioè seduta da un lato); e il leone più che camminare, galoppa. La moneta (C 355 valutata 40 Fr. oro, e RIC 599) ci ricorda che Cibele non è arrivata a Roma con Elagabalo e le Donne di Emesa, ma era presente molto prima. Durante la seconda Guerra Punica,nel 205 a.C., gli animi erano molto agitati, e vi fu un improvviso scoppio di emotività religiosa. Erano cadute "molte pietre dal cielo". Consultati i Libri Sibillini, questi prescrissero l'introduzione in Roma della Magna Mater. Fu mandata un'ambasceria in Oriente, transitata anche dall'oracolo di Delfi; il re Attalo di Pergamo,alleato di Roma, garantì i suoi buoni uffici, e nel Megalesion, alla periferia di Pergamo, fu individuata e prelevata una pietra nera, che approdò ad Ostia il 4 aprile del 204 a.C. I sacerdoti della dea, che l'avevano accompagnata nel viaggio, la consegnarono al cugino dell'Africano, Cornelius Scipio Nasica. Per la dea fu costruito un tempio sul Palatino, inaugurato nel 191 a.C. Ma ecco la moneta. Proviene da una vecchia collezione, come testimonia il numero scritto al D in china bianca.4 punti
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E questa e' la mia terza.... L'ho tenuta per ultima ma non per questo credo che sia da meno delle precedenti: segue per spazio insufficente3 punti
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...e alla fine il dollarone è arrivato, che emozione! :) Chiedo venia per le foto, dal vivo rende di più e credetemi il rovescio è messo meglio di come lo vedete, come al solito non è facile fare scatti decenti a monete come questa. Mi sono messo proprio un bel regalo sotto l'albero quest'anno.. Altre monete seguiranno prossimamente.. stay tuned.. Auguri a tutta la sezione estere di vero cuore, buon Natale e buon anno nuovo a tutti voi :) Marco3 punti
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Tesoretto veramente bello! Una fortuna averlo potuto trovare e studiare con tutta calma...e SOPRATTUTTO...PUBBLICARE! La frase "questi ritrovamenti andrebbero tenuti solo per gli accademici" è una delle più colossali fandonie che abbia letto negli ultimi 10 anni. Da secoli mi promuovo nella lotta ai detectoristi e non sarà certo una notizia come questa a smuoverli...3 punti
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Beh, non occorre andar tanto lontano da Postumo. Mi sento di riproporre Claudio II (RIC 12) con al rovescio l'imperatore con scettro e globo:3 punti
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Leggo delle affermazioni in questa discussione che provocano tristezza e sbigottimento e devo per forza intervenire : 1) Le porte di molti collezionisti / studiosi sono sempre aperte, hanno sempre collaborato con tutti, accademici compresi, lo insegna la storia della nostra numismatica basata sugli studi fondamentali di queste persone che hanno donato tra l'altro le collezioni allo Stato e ai Comuni sulle quali noi tutti studiamo, senza i collezionisti, i loro apporti, le loro collezioni la nostra numismatica sarebbe ben altro, non lo dico io, lo dice Arslan, eventualmente sono le porte dei Musei che dovrebbero aprirsi di più a tutti studiosi e non studiosi, visto che le monete sono anche nostre..... 2) Torniamo al collezionismo privato che incentiva il tombarolaggio, ai collezionisti senza scrupoli.... allora ricordiamo che in Italia si può collezionare, che nessuno incentiva nessuno, il collezionista è il collezionista, il tomabarolo è il tombarolo e lo Stato questi dovrebbe controllare monitorando, come promesso recentemente, siti sensibili e questo si chiama prevenzione e controllo sui siti e sui tombaroli che delinquono.... 3) La numismatica deve essere appannaggio dei soli accademici.... penso che sia una provocazione e tale la ritengo, a meno che sia uscita oggi una nuova legge.... 4) Le monete vanno studiate da chi ha le competenze e i titoli per farlo, non raccolte dagli amatori.....peccato che poi, anche oggi una marea di importanti pubblicazioni vengano fatte da studiosi privati, BDN, Collezione Reale compresa, e poi divulgate....a tutti... 5) Diversi collezionisti producono tale e tanta spazzatura che farebbero meglio con lo starsene con le mani in mano ....qui è anche inutile rispondere perchè chiama in causa sicuramente tutto questo forum dove scrivono tanti studiosi privati che invece collaborano proficuamente con tutti, anche con diversi accademici .... 6) Noi qui in questo forum abbiamo un credo, divulgare e far appassionare, sperare che qualcuno si accosti alla cultura, allo studio, alla ricerca, molti, anche giovani lo hanno fatto, la cultura, la storia , lo studio deve essere aperto per tutti, non di pochi ....creiamo cittadini più consapevoli delle loro identità, della loro storia monetazione compresa, sarà una crescita sociale e civica, è esattamente l'incontrario di quello che si sta dicendo pochi e non tanti, tutti hanno diritto a studiare, ricercare, collezionare, e perché no anche pubblicare.... Dai comunque auguri e pace e bene.....a tutti....3 punti
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Quando leggo interventi come quelli del sig. Mommsen (per fortuna non quello "originale") mi cadono le braccia, per non dire altro. Sia chiaro, massimo rispetto per le opinioni altrui, tutte, ma mi permetto di non condividere e di far notare che il collezionismo privato è stato la linfa principale per la costituzione di tanti medaglieri pubblici. Chi mi ha preceduto ha già riaffermato, vivaddio, l'importanza di studi tuttora attuali prodotti da privati collezionisti. Il sig. Mommsen ci dice che alcuni di questi studiosi siano stati dei "dilettanti" (mia forzatura) perchè privi di basi scientifiche. Ci sta e può anche darsi che sia così. In fondo, non basta una vita di studi ed approfondimenti per dirsi ferrati di qualcosa ma sia chi legge a giudicare. Molti studi andrebbero certamente tarati e perfezionati e se lo facessero persone con basi scientifiche e tecniche sarebbe certamente meglio. Aggiungo una componente che colgo ogni volta che mi metto a leggere un articolo o un piccolo studio di numismatica, anche quello meno approfondito: si chiama Passione, sig. Mommsen, amore per la materia che si affronta e si cerca di approfondire con i propri mezzi, ampi o modesti. Se lasciassimo, come legittimamente lei afferma, lo studio solo a coloro i quali abbiano una preparazione scientifica, cattedratica, di studi sulla numismatica quanti ne avremmo? Glielo dico io, quasi nessuno. Certo, ma lei, dall'alto della sua indubbia appartenenza a quella "casta", vorrebbe che ad occuparsi della materia fossero solo gli accademici, gli studiosi seri (sempre mia forzatura). Chiaramente, il popolo-pecora va mantenuto ignorante, sta poi agli "illuminati" decidere se e quali informazioni far filtrare. A me questo atteggiamento non sta bene, caro signore. Non si possono privatizzare beni che sono, fino a prova contraria, di tutti. Questo è invece ciò che mi pare di cogliere dai suoi interventi, mi corregga pure se sbaglio. In un paese civile, caro signore, con leggi che fino a prova contraria tutelano il collezionismo privato, ci sta che uno studioso serio, accademico o meno, possa visitare la casa del sig. Rossi per visionare un pezzo singolo o una raccolta e magari, fra un caffè e un dolcetto gentilmente offerti dal collezionista, potrebbe talora trovare spunti nuovi o punti di vista interessanti anche ai fini della ricerca. Forse lei lo ignora, ma la stragrande maggioranza dei numismatici sono persone perbene e definire il collezionismo privato come complice del "tombarolaggio" risulta persino offensivo. Ci sono delle norme da rispettare e tutti i cittadini, numismatici e non, devono rispettarle. Fino a prova contraria i numismatici lo fanno, ma se lei dovesse avere informazioni diverse ce le faccia pure conoscere. Che poi le normative si possano cambiare, in un senso più liberale (come molti numismatici auspicano), o più restrittivo come lei ed altri come lei vorrebbero ci sta. Vedremo in futuro. A mio modesto parere, gli accademici hanno tanto di quel materiale custodito, non sempre egregiamente, nei magazzini dei nostri musei, come le cronache spesso ahimè ci insegnano e comincino da quello. Se occorre poi, in uno spirito di reciproco rispetto e collaborazione, saranno di sicuro tanti i sigg.ri Rossi ad aprire le porte delle loro raccolte e a favorire i loro studi. Infine, ben venga la notizia di ritrovamenti come quello sardo, che secondo me non favoriscono tombaroli o banditi vari (non credo che ne abbiano bisogno).3 punti
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Salve a tutti, riconosco di essere altamente ripetitivo e a dir poco scocciante ultimamente, ma i vostri consigli sono di importanza incalcolabile, perchè stavolta, differentemente da molte altre, credo di aver compiuto una discreta pescata: Cosa ne pensate di questo bel tornese? Sarà pur tosata con legenda parzialmente illeggibile (come del resto è di normale amministrazione per la tipologia), ma subito mi ha colpito l'integrità e la centratura ottima del busto. Purtroppo è stato amore a prima vista... Ho bisogno di vostri spassionati consigli (mio malgrado anche per il prezzo) ma credo che questa sia davvero la volta buona, voi che ne dite? Rinnovando i miei più profondi ringraziamenti, vi saluto augurandovi anche delle serene feste oramai imminenti :good:.2 punti
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E' venuto a mancare, all'età di 93 anni, Albert Pick, probabilmente il più famoso studioso di cartamoneta al mondo, universalmente noto per essere stato il creatore del catalogo World Paper Money, che i collezionisti identificano da sempre col suo nome http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=7594 Riposi in pace. petronius2 punti
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Il 22 gennaio prossimo a Trieste si costituirà la sezione Giuliana della prestigiosa Società Friulana di Archeologia. Già diverse sono le iniziative in programma nel 2016 che vanno ad aggiungersi alle innumerevoli altre proposte delle varie sezioni locali e che possono essere scorse sul sito della società: www.archeofriuli.ti Vista la passione che diversi membri della sezione hanno per la numismatica, è nostra intenzione creare un gruppo di interesse sul tema per incontrarsi e scambiare quattro chiacchiere. Chi fosse interessato o semplicemente curioso può contattarmi privatamente. Ciao Stefano2 punti
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Forse non tutti sanno che il primo catalogo nacque dall'esigenza pratica di dare un ordine alla sua collezione. Tenere insieme decine di migliaia di banconote, che magari differivano solo per una data o una firma, era un lavoro arduo e il rischio di prendere dei doppioni - dico io - altissimo. Così decise, mi raccontò tanto tempo fa una persona a lui vicina, di stilare un elenco della raccolta a suo uso e consumo, ma si rese conto anche che questo elenco era maledettamente completo visto che aveva tutte le emissioni di tutte le nazioni, comprese le varianti. Volle quindi condividere questo catalogo con la comunità dei collezionisti che ci è giunto fino ad oggi in tre volumi di qualche migliaio di pagine.2 punti
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Ciao a tutti, moneta ricca di fascino..Vi posto un ottimo articolo sulla monetazione in cui è rappresentata Cibele: http://www.bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/documenti/generale/3_CALABRIA_DIJORIO_PENSABENE.pdf Estremamente interessanti sono anche le invocazioni in suo favore: http://www.romanoimpero.com/2010/03/il-culto-di-cibele.html Saluti Eliodoro2 punti
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100 Schilling 1976 Austria Innsbruck2 punti
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altri 100 schilling diversa tipologia: il dritto è il medesimo per entrambe2 punti
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Buongiorno, ultima moneta delle tre da poter postare. questa moneta l'ho presa a Maggio di quest'anno, proviende dall 'ex asta del 2010 di Artemide http://www.deamoneta.com/auctions/view/21/474 catalogata come: Firenze. Ferdinando I (1587-1608). Piastra 1601. Di G. 32. gr. 32.25 RRR. AG. SPL+/qFDC. Conservazione altissima. moneta con leggera patina, ben coniata, ha tutto il bordo e la perlinatura a orologio cosa ben rara su queste emissioni molte volte tosate, inoltre non presenta screpolature di metallo, i fondi sono lisci e nitidi e brillanti. solo alla pinacoteca di Volterra ho notato un esemplare del genere in FDC cangiante non della solita data. uno ne è passato su nomisma quest anno catalogato FDC a 12500 euro, ma completamente screpolato. http://nomisma.bidinside.com/it/lot/53698/firenze-ferdinando-i-de-medici-1587-1609-/ (queste monete sono rarissime già di per se, ma in queste conservazioni diventano eccezionali) Piastra coniata con l’argento fornito da Cristina di Lorena dalle miniere di Serravezza e molti esemplari finirono rifusi. saluti Fofo2 punti
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Wishes to see examples of genuine coins of the Russian Empire, can do so by reference *: https://www.pinterest.com/yurivasiliev9/%D0%BF%D0%BE%D0%B4%D0%BB%D0%B8%D0%BD%D0%BD%D1%8B%D0%B5-%D0%BC%D0%BE%D0%BD%D0%B5%D1%82%D1%8B-%D1%80%D0%BE%D1%81%D1%81%D0%B8%D0%B9%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B9-%D0%B8%D0%BC%D0%BF%D0%B5%D1%80%D0%B8%D0%B8/ https://www.pinterest.com/pin/464926361511960007/ PS * This is my list of genuine coins of the Russian Empire is constantly updated.1 punto
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Buonasera, non sono sicuro se questa sia la giusta sezione per postare questa moneta, in caso mi correggerete. Mantova non è una monetazione che seguo ma mi piace studiare un po di tutto...se non sbaglio ho individuato in questa moneta un quattrino col cappello di Francesco II Gonzaga grazie ai cataloghi del sito. CNI 172/175 MIR 436 (non comune). Ne ho anche altre di Mantova che devo catalogare, se qualche esperto avesse voglia di condividere le informazioni mi farebbe piacere postare una moneta alla volta man mano che le catalogo e discuterne insieme. grazie a chi interverrà Valerio Angiolillo1 punto
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si,ahahah...l'ha pesato,24,32 gr :( non si è sorpreso,ma non mi ha nemmeno detto che sia comune. Io sono convinto che in più di una collezione riposano altri esemplari, magari patinati a dovere...1 punto
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purtroppo io sono all'antica e questi numeri, 54, 62, per i gradi non riesco a memorizzarli. io continuo con il q.spl, spl. per i prezzi pochi giorni fa in America chiedevano 10.000 dollari per un cavallotto di Carmagnola che si vede sempre a 800 euro.1 punto
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A parte la buona conservazione ed il fatto che non siano stati utilizzati conii frusti, elementi eccezionali per il tipo, ma che non rappresentano di per sé un'anomalia, non vedo al livello della rappresentazione e dello stile aspetti che possano rappresentare campanelli d'allarme. Anzi. Ma vale il solito discorso, auspicabile per tutte le monete, ma che per le imitative diviene imprescindibile: andrebbe vista in mano o almeno attraverso foto ad alta definizione.1 punto
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sarebbe geniale. coniare queste monete con all'interno la pila e la lampadina nel faro. :angel:1 punto
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... e se vogliamo parlare di ovale ... ho un testa grande prima serie che invece delle stellette ha tre ovali come quello che vedete in foto1 punto
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provo a inserire un paio di foto, perdonate la scarsa qualità1 punto
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Come condizioni, a mio parere, non si può andare oltre MB/BB , anche perché la patina mi sembra quasi completamente assente.... Anche se comunque, per le romane, è poco opportuno fare un discorso legato alla conservazione. http://www.acsearch.info/search.html?id=2876381 punto
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@@140polini : A mio avviso la moneta è autentica e hai anche fatto un ottimo affare perché, come dice @@azaad , considerando a parte i difetti al bordo, la moneta è più vicina a SPL che a BB. La moneta in sé è comunque davvero godibile. Sull'origine delle tacche al bordo non mi sbilancio, magari vista in mano si coglie qualcosa in più.1 punto
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Torno perché il tema era il ritrovamento delle monete puniche nel nuraghe Candelargiu, splendido progetto detto " Projecto Nuraghe " di collaborazione internazionale di studi in particolare spagnolo e italiano. Project Nuraghe si affianca e collabora con l'associazione Culturale Quadrifoglio 95, gli scavi e la pubblicazione sono sotto l'egida della Soprintendenza ai Beni Archeologici e col Patrocinio del Comune, il tutto è stato reso possibile grazie ai fondi di numerosi sponsor privati . Splendido esempio di lavoro, di collaborazioni, pubblico - privato, che verrà divulgato e le conferenze ci sono state già state a cura del MIBAC , i cui frutti verranno ammirati da tutti come è giusto che sia... Aggiungo a proposito di divulgazione, di coinvolgimento nell'avvicinare i cittadini alla conoscenza dei nostri beni archeologici che potevano partecipare alle varie campagne di scavo anche dei semplici appassionati, questa credo sia divulgazione e voler rendere partecipi tutti dei nostri tesori, concordo la Sardegna è tanto e merita tutela e divulgazione dei suoi beni, ma questo che è poi il titolo di apertura è proprio un esempio virtuoso di collaborazione pubblico - privato con il loro coinvolgimento di aiuto pratico ma anche finanziario....1 punto
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E' poi la dimostrazione che in fondo la soggettività' e' insita nei gradi di conservazione...1 punto
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Insomma, abbiamo una moneta con il volto di Postumo/ Vitttorino / Tetrico I, con preferenza per il secondo, una legenda che sembra di Postumo, ma anche di Vittorino o Tetrico, un rovescio con una legenda temporalmente individuabile, e con una figura che può essere indifferentemente Un Imperatore o Marte, e che richiama i rovesci di Gordiano III; Filippo II, ma soprattutto Claudio II.. Insomma @@grigioviola può ben scrivere uno dei suoi ottimi articoli :D :D1 punto
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Be' qualcosa la puoi trovare qui : http://roth37.it/COINS/Perses/index.html1 punto
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Nella prima dopo DN si legge una "T", quindi Teodosio (potrebbe anche essere Teodosio II ma considerando la sua rarità e lo stile del ritratto opto con certezza per Teodosio I) D: DN THEODO-SIVS PF AVG - Busto drappeggiato corazzato a destra con diadema di perle R: VOT X MVLT XX su quattro righe all'interno di corona d'alloro. Non riesco a leggere la zecca e quindi non so darti la classificazione del RIC. Riguardo alla seconda non so esprimermi con esattezza. Da foto non riesco a leggere il segno di zecca. Considera che la legenda vot XX MVLT XXX è stata usata da molti imperatori del IV secolo1 punto
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I rilievi sono superiori al BB. Io la valuterei BB+ con colpi e tacche al bordo.1 punto
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Beh, Petronius, ovviamente la questione dell'annuncio dell'angelo, si espone, in sè e per sè, ai giusti rilievi che esponi, ma dal punto di vista storico l'importanza dei documenti è che mostrano come il racconto del concepimento e della nascita abbia una sua coerenza interna, assimilabile a quella di gravidanze plausibili, e non sia quindi una semplice riscrittura in un racconto mitico privo di agganci ad con la realtà. Le nascite di Giovanni Battista e di Cristo potranno anche non avere avuto nulla di soprannaturale,come è giusto che uno storico consideri, ma il fatto che le tradizioni più antiche collimino fra loro riguardo date e circostanze, e che documenti indipendenti lo confermino, è indizio, assieme alle varie altre argomentazioni esposte, che molto probabilmente i dati nudi e crudi della storia sono veri, indipendentemente dalle considerazioni di carattere religioso. E questo è importante sia per la questione specifica della data, sia per (ulteriormente) smentire chi associa l'uso di tale data a manifestazioni di altri culti successivi.1 punto
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Bene, vedo che la discussione è proseguita. Come già espresso in precedenza, sono d'accordo con @@4mori sul fatto che Spano possa aver visto una moneta simile a questa postata, su quanto 4mori dice della serietà per quel tempo del suo studio e soprattutto sul fatto che purtroppo in tempi più recenti la questione sia stata affrontata senza compiere tutte le verifiche necessarie sia sulla letteratura esistente, sia sulle monete conservate presso i musei sardi al fine di dare un'impronta definitiva alla questione. Per quello che può contare, nel prossimo anno, avendo in ultimazione lo studio del ripostiglio di Santu Miali di Padru, avevo già programmato la verifica dei depositi di altri ritrovamenti numismatici presso il Museo Sanna, quindi potrei mettere in elenco anche questo. Se la cosa dovesse verificarsi, ovviamente, vi terrò prontamente informati. Ciò detto vorrei ribadire un paio di aspetti sul pezzo di Negrini, sui quali mi sembra che vi siano convergenze da parte di più utenti: 1) la posizione delle crocette delle legende, sul lato aquila ma soprattutto sul lato croce 2) la posizione della prima lettera e dell'ultima lettera della legenda sul lato croce Infatti se la crocetta sul lato della croce inquartata è dove mi pare l'abbiamo vista più o meno tutti, per leggere le lettere inquartate è necessario posizionare la crocetta ad ore 12, perchè così veniva composto il conio. In tal caso, una delle lettere inquartate sarebbe una "u" che può essere letta come tale o come "v" e non dovrebbe invece essere una "n". Per quanto riguarda l'altra lettera rimango invece ancora dubbiosa, ma non si può escludere del tutto una "S" per quanto in questo caso fatta davvero male e non usando punzoni mobili - come nel resto del tipo monetale - e anche un poco inclinata. Va bene ipotizzare un monetiere pasticcione e non espertissimo, ma che componesse il conio mettendo le lettere a casaccio nei quarti, facesse errori in legenda e quant'altro mi pare poco probabile, visto che per comporre ed incidere i conii comunque intervenivano maestranze specializzate, anche in caso di emissioni di emergenza (basti vedere anche tante monete ossidionali). E ormai dovremmo essere nel XV secolo quando i livelli di alfabetizzazione tra nei gruppi di orefici, monetieri e mercanti era ormai abbastanza elevato. Oltre alla posizione della crocetta sul lato croce, mi pare che alcuni fossero d'accordo della posizione della prima (una D o forse una S: @@matteo95: la fotografia elaborata da 4mori è la stessa, soltanto ruotata, e io ci vedo le stesse ambiguità...) e ultima lettera della legenda (una E) su questa faccia. In tal caso ho fatto la prova, ma secondo me non ci sarebbe lo spazio per una interpunzione costituita da rosette esafille come quelle inquartate nel campo, perché diventerebbe tutto veramente appiccicato, oltre al fatto che personalmente, su queste fotografie almeno, non ne scorgo i segni che le indichino chiaramente. Vi posto la nuova elaborazione grafica che ho provato a fare, così potete verificare. In attesa delle vostre considerazioni in merito, caro saluto MB1 punto
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Dipende Simone, questa tipologia in alcuni esemplari potrebbe presentare minime debolezze di conio, per cui, esaminare solo un dettaglio potrebbe in certi contesti essere fuorviante. Alcuni guardano l'orecchio del littore ad esempio, altri ancora esaminano lo stato delle dita dell'Italia che regge la fiaccola. Io mi regolo esaminando con una buona lente lo stato del rilievo della coscia e gamba dell'Italia, e del busto del Littore (petto e cosce). Esamino anche lo stato della superficie del metallo nel ritratto al D/ nell'arco sopraccigliare (è un punto abbastanza critico insieme alla punta del baffo e parte della guancia) Se la superficie di questi rilievi è brillante, il lustro non ha decadimenti, allora è FdC1 punto
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amici veneziani, permettetemi di esultare. Ho trovato la fonte per cui, il Montenegro, definisce questa moneta di zecca egea. Dopo varie ricerche ho trovato il Lunardi che nel suo " Le monete delle colonie Genovesi" cita il Castellani (pag. 286), curatore ricordiamo della raccolta Papadopoli, il quale attribuisce un ducato contraffatto del Foscari a Chio con la leggenda "YRAXDSORDARI". Scrive anche: Il dogato di Foscari interessa un periodo in cui Chio coniava anche ducati al nome dei signori genovesi. Ricordiamo inoltre lo « scioto » (LEONARDVS LAVREDANVS) di stile più moderno (Loredan fu doge dal 1501 al 1521) moneta tanto nota a Venezia da essere inserita in una tavola di cambio del 1543. Iliescu14, parlando di recenti e recentissimi ritrovamenti (Braesti, Cirpiti, Vladiceni, Borolea, Orhei, etc.) nel litorale rumeno, condivide il parere che provengano da Chio ducati col nome di n rea Dandolo, di Antonio Venier, di Michele Steno ed altri meno noti di Giovanni Soranzo (doge dal 1312 al 1328) e di Giovanni Dolfin (doge dal 1356 al 1361). Nudelman 15 accenna alla diffusione in Bessarabia dei ducati veneziani. A questo punto vista la somiglianza della leggenda ritengo che la zecca più probabile sia proprio quella di Chio e che le motivazioni che portarono alla sua coniazione sono da ricercare nella guerra tra Milano e la lega di Cambrai e Venezia.1 punto
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Buon giorno,non conosco queste monete,ma stando a fonti storiche credo che sia corretto cercare tra le emissioni del magreb e soprattutto algerine , da qui partivano le scorrerie piratesche dei primi decenni del cinquecento quando Kair ed-din detto barbarossa pascia'delle flotte imperiali ottomane,saccheggiava le coste tirreniche e le isole dell'arcipelago toscano,non conosco le sorti della Corsica in quel periodo ma credo che siano sbarcati anche li.1 punto
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non è una foto singola ma una unica di tutto il tesoretto, ma è gia qualcosa!1 punto
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@@monbalda innanzi tutto grazie dei tuoi interventi, qualsiasi sia il tuo parere è ben accetto perchè costruttivo e fa vedere le cose anche sotto un altra ottica. Mi sono permesso di completare la traccaitura che ha fatto dizzeta con delle linee azzurre.1 punto
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Quindi un primo approccio al mondo della numismatica, ma secondo me questo kit va assecondato anche con qualche monetina autentica.1 punto
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Gli encap sono per le capsule, e comunque dipende che monete vuoi mettere perché in base al diametro cambia la quantità di "buchi". Per i 2 euro sono 35.1 punto
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Hai compreso perfettamente lo spirito della richiesta...grazie.1 punto
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Mario, a chiamarmi in causa qui mi metti in imbarazzo! :blum: Però l'importante è partecipare. Premetto che questo è il frutto non di un acquisto ma di uno scambio 100% cordusiano, spero valga lo stesso.... Parliamo spesso di messaggi e monete, questo tondellino penso sia un vero manifesto politico. Siamo nella Milano della fine del '500, nel pieno della dominazione spagnola. Sono anni duri per tutti, in particolare per la popolazione più povera - e con "povera" non intendo solo mendicanti e malati ma anche piccoli nuclei famigliari dal ridotto reddito - che basa la sua sopravvivenza sul prodotto costituente il 99,9% del pasto tipico del lombardo del tempo: il pane. Sappiamo da fonti certe che il clima iniziò proprio in quei tempi a farsi meno favorevole per le colture, addirittura gli storici considerano il '600 un'epoca di piccola glaciazione, rendendo quindi il problema "pane" un affare a dir poco serio. E così nel 1593, sotto Filippo II, a Milano vengono introdotte leggi per monitorare l'andamento dei raccolti di grano e per fornire una parte di essi alle province vicine, al fine di non creare scompensi della preziosa materia prima nel Ducato. Vennero contemporaneamente adottate severissime pene - solitamente l'impiccagione, spesso senza nemmeno processare le vittime - per i contrabbandieri colti, è proprio il caso di dirlo, con le mani nel sacco (di grano o farina, a voi la scelta..). E così nel 1593, sotto Filippo II, la zecca milanese inizia a produrre una serie monetale del tutto particolare. Sono le cosiddette monete del donum dei, una serie composta da soli tre nominali per così dire popolari, la parpagliola, il soldino e la trillina. Le iconografie rimandano al "dono di Dio", all'abbondanza, alla speranza di un buon raccolto, mettendo al rovescio la personificazione di quest'ultima o un covone di bionde spighe di grano. Si tratta di monete difficilissime da reperire in buona (non ho detto volutamente alta :blum: ) conservazione, e comunque già rare da trovare in generale. Quella che vado a proporvi è la trillina, il nominale minore di questa triade. Filippo II (1556 - 1598) Milano - Trillina del donum dei, 1593 0,81 gr. Crippa 52/A, MIR 336/1 R3 Sperando almeno di aver interessato qualcuno con una pillola di storia milanese, torno al mio posto di spettatore medievalista osservando le vostre meraviglie! Un saluto a tutti, Antonio1 punto
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Mi piace anche il fatto che siano tirature da circolazione . E in più commemorano realmente qualcosa . Buon inizio . Evidenziamo anche le cose positive rimaste .1 punto
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Fino ad ora reputo la moneta irlandese e quella austriaca le più belle da un pò di anni a questa parte! Come si diceva anche qualche pagina indietro, farne poche ma buone piuttosto che 2 l'anno con dubbi risultati in termini di bellezza e di tema da commemorare!1 punto
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