Vai al contenuto

Classifica

  1. profausto

    profausto

    Guru


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      22190


  2. Fratelupo

    Fratelupo

    Utente Storico


    • Punti

      11

    • Numero contenuti

      2679


  3. Alex0901

    Alex0901

    Utente Senior


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      724


  4. eliodoro

    eliodoro

    CDC


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      7004


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/30/15 in tutte le aree

  1. Questa moneta direi che di bello ha proprio poco. Non tanto per la battitura incerta, i rilievi consumati, il tondello di un argento svilito. Ma per i pensieri e le pene che dovevano passare per la testa e il cuore dello zecchiere, espressione della paura che attanagliava una città intera. Una situazione che è riassunta, in una sola parola, sulla moneta: "Obses(sa)". Mantova cinta d'assedio dall'esercito imperiale di Collalto, Aldringer e Galasso, prossima a capitolare e a vivere, per modo di dire, dopo il 18 luglio 1630, giornate tremende di saccheggio e morte. Per i cittadini, per i palazzi gonzagheschi, per la biblioteca e le raccolte d'arte, allora tra le più importanti d'Europa. Poi furono gli incendi appiccati dalla soldatesca e la peste a completare un quadro di assoluta desolazione. Sulla moneta, il motto tradizionale nella monetazione mantovana, "Signore, tu mi hai messo alla prova e valutato" echeggia ancora oggi, a distanza di quasi quattro secoli, come rifiuto alla resa, nonostante tutto.
    11 punti
  2. Condivido quest’acquisto del 2015 pur avendolo già fatto con un grande che ascolta e parla alle monete. ;) Questa moneta, poco tosata, è considerata R2. Che io sappia, è la terza sinora apparsa nelle aste pubbliche: Coronato di Ferdinando I d'Aragona con l'Incoronazione, Croce potenziata e sigla Y (Ex Collezione Crusafont). E' un Coronato molto particolare ... poco notato, forse l'unico ad avere la rigatura all'interno della croce inclinata in senso opposto rispetto agli altri con sigla Y (Yacobus de Cotrullo). Era in Spagna, come si può capire, e ha percorso molta strada sia per arrivarci, sia per ritornare nei suoi luoghi d'origine; insomma, un ottimo recupero della nostra storia. :)
    4 punti
  3. Perfetto, adesso è giunta l'ora di giocarsi l'ultimo "jolly", di cui mi ero quasi dimenticato! :rofl: Eccovi un esemplare di cui vado particolarmente fiero, un fiore all'occhiello della mia modesta collezione! Trattasi di una Pubblica da 3 Tornesi del 1622 coniato nel secondo anno di regno di Filippo IV. La storia del regnante oramai tutti la conosciamo, caratterizzata da un penalizzante malgoverno seguendo le orme del padre, i quali lasciarono nelle mani di alcuni fidi delegati il governo di Napoli, che preferirono dominare direttamente dalla patria Spagna. La particolarità di questo ottimo esemplare sta in due elementi, non solo quello affettivo, in quanto preziosissimo ed inaspettato dono paterno che viene tramandata da generazione in generazione da questo ramo della mia famiglia, ma soprattutto nelle sigle apposte su di essa: infatti vI troviamo MC, che stanno per Michele Cavo, e la P, che sta per Germano Pontecorvo. Ed è proprio questa P che rende l'esemplare un dignitoso RRR, in quanto è impressa in concomitanza con le iniziali del suo predecessore. Le cause sono sconosciute, ma sta di fatto che gli esemplari di questa tipologia con questa rara variante sono pochissimi. C'è da fare un accenno anche sulla famosa zecca dell'Arsenale, che produsse anche questi esemplari per soddisfare il crescente bisogno monetario del Popolo insieme a quella di Napoli per 79 giorni, tramite la tecnica per fusione. Anche questi esemplari sono molto rari, riconoscibili appunto per la particolare tecnica di coniazione. Dritto PHILIPPVS • IIII. D. G. e la data, Busto radiato volto a sx, dietro sigla. Verso PV BLI / CA / • / COMMO / DITAS, In ghirlanda. Contorno: liscio Nominale: 1 Pubblica Materiale: Cu Diametro: 33 mm Peso: 15,22 g Bell'esemplare, modulo inusuale dal flan largo (BB+/qSPL). R3. Ci sentiremo domani per gli auguri! :good:
    4 punti
  4. Siamo alla fine, ma voglio postare ancora la terza moneta... Sono rimasto in dubbio parecchio se inserire questa oppure lo scudo da sei lire di Carlo Emanuele III, ma io adoro questa tipologia e sono appassionato dalle monete "del popolo", quindi penso di aver fatto la scelta giusta! Torniamo indietro al 1780, nel Nuovo Mondo siamo in piena guerra di indipendenza, nel vecchio continente invece imperversava la rivoluzione industriale con le sue macchine a vapore e ancora distante era la rivoluzione francese che avrebbe cambiato tutto in Europa. La moneta è un due denari, coniato sotto il regno di Vittorio Amedeo III, con millesimo 1780. Questa tipologia monetale è stata coniata nel regno sabaudo per 136 anni, passando quasi senza modifiche per cinque regnanti (da Carlo Emanuele II a Carlo Emanuele IV), ma perfettamente uguale dal 1691 alla sua ultima coniazione con data 1800. Una moneta piccola, di rame, l'ultima come valore, ma estremamente completa nella sua umiltà. In lei c'è tutto, al diritto la croce, segno religioso quasi sempre presente nelle monete dei regni cristiani, il re per volontà di Dio e per sua Grazia. La legenda completa indicante l'autorità emittente con i suoi titoli. Al rovescio in centro il nodo Savoia, identifica a priva vista di chi è questa moneta, il nodo da sempre rappresenta la casata sabauda, coronato, per indicarne la regalità. Ai fianchi le due "rosette" o "borchie" che con il loro numero ne indicano il valore. In basso l'anno di coniazione. In 16 mm di diametro tutto quello che serve, forse proprio per questa sua completezza e semplicità ha avuto una vita così lunga. Quanta gente, quante mani hanno toccato questi "spiccioli", quanta storia e quanti avvenimenti hanno accompagnato nel loro secolo di vita. La stessa moneta riconosciuta per tante generazioni, il padre, il figlio, il nipote e ancora oltre... da quanto non avviene? quante altre possono dire di aver fatto altrettanto? Per me si merita un posto in questa vetrina!
    4 punti
  5. MEDAGLIE PAPALI IN ASTA DICEMBRE 2015 Anche nel mese di dicembre le aste numismatiche sono state numerose, anche se con una attenuazione rispetto al ritmo dei mesi precedenti. Per le medaglie papali la proposta è stata limitata. ASTA ARTEMIDE - Mi è sembrata l'asta più interessante del mese per il settore. Sono stati posti in vendita circa 20 esemplari e in buona parte si è trattato di medaglie non ricorrenti.Le aggiudicazioni hanno raggiunto il 70% e meritano segnalazione: Marcello II - Gesù nell'orto degli olivi - bronzo fuso - € 320+diritti; Alessandro VIII - I Magi - Bronzo - € 260+diritti; Pio VII - Annuale anno XXI - Argento - q. FDC - € 420+diritti; Pio IX - Accademia Romana di Archeologia - bronzo - € 650+diritti; Leone XIII - anno XVIII - argento - q.FDC - € 150+diritti. ASTA DEL TITANO Questa vecchia casa di Aste, che ha rinnuovato la sua attività con sede in Malta come ricordato nel forum, ha proposto circa 90 medaglie papali. Le aggiudicazioni sono intorno al 40%. Mi sembra che in gran parte ritornino esemplari invenduti. Vi è stata una buona vendita per medaglie di Sede vacante, anche se con prezzi leggermente cedenti. Segnalo: Annuale Sede vacante 1758 - Argento - SPL - € 470+diritti; Sede vacante 1758 - Vice Camerlengo Caprara - Bronzo - SPL - € 300+diritti; Sede vacante 1758 - Tesoriere Perelli - Bronzo - BB - € 250+diritti; Sede vacante 1903 - Camerlengo Della Volpe AE - € 320+diritti. Parziale il venduto per medaglie relative alla cerimonia della lavanda, con esemplari dai pontefici seicenteschi a Pio IX; in particolare vi è stato poco poco interesse per le coniazioni ottocentesche (mi pare che la vendita abbia riguardato esemplari invenduti nella precedente asta). Parziale anche la vendita di medaglie annuali da Benedetto XV a Giovanni XXIII in argento; prezzi medi di € 90 + diritti per esemplari di Benedetto XV e Pio XI. La medaglia di Pio XII - anno IV in argento è stata aggiudicata per € 120+diritti. Richieste le medaglie annuali di Papa Benedetto XVI in argento con quotazioni € 50/80+diritti. Vendute le medaglie in oro (molte relative al Pontificato di Paolo VI) a prezzi - comprendendo anche i diritti - di poco superiori al valore del metallo BOLAFFI ha raggruppato in lotti le serie di medaglie annuali dei pontefici da Benedetto XV a Giovanni XXIII con mix argento-bronzo. Tutto il materiale è stato venduto. Penso che i collezionisti abbiano potuto fare buoni acquisti, anche se per una valutazione precisa necessiterebbe stabilire con attenzione la conservazione. RAUCH aveva due medaglie papali e le ha vendute. Cito l' annuale Pio X - anno III - Argento - q. SPL. aggiudicata per € 110+diritti: WAG ha venduto in buona percentuale i pochissimi lotti relativi al settore; merita citazione la medaglia tedesca di Papa Clemente XIV per la Cacciata dei Gesuiti in argento -q.FDC, contesa fino a € 600+diritti. TEUTOBERGER aveva solo una bella medaglia in bronzo di Papa Pio XI - Cattolici Lituania, che ha raddoppiato il prezzo base, con aggiudicazione per € 140+diritti. Invenduti i 20 lotti della Gallerie des Monnaies e i quattro lotti di Aureo Calico; ma devo dire che i prezzi base erano improbabili. Cito per La Gallerie una annuale di Benedetto XV in argento con partenza da € 375; Aureo Calico proponeva quattro medaglie di restituzione del Palladino in bronzo con base € 300/400. Concludo con un sincero augurio per un felice 2016 a tutti i numismatici del forum e con un augurio particolare agli amici medaglisti.
    3 punti
  6. Concordo con @@profausto, Marco Aurelio da cesare, il verso va ruotato. Dovrebbe essere essere questa: RIC III 1240(a), asse, zecca di Roma 140-144 d.C. D: AVRELIVSCAES-ARAVGPIIFCOS, testa nuda a destra. V: PIETAS AVG, strumenti sacrificali, SC in esergo
    3 punti
  7. Clemente XII, Lorenzo Corsini di Firenze, 1730-1740. Mezza piastra a. V. Ar gr. 14.60 CLEMENS XII PONT M AN V Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. FRVSTA VIGILAT QVI CVSTODIT entro cartella ornata chiusa in alto da maschera e in basso da armetta Casoni. Cfr. Salmi, 126, 1: Nisi Dominus custodierit civitatem, frustra vigilat qui custodi team (“Se il Signore non custodirà la città, invano vigila chi la custodisce”).
    3 punti
  8. Piccola ma si fa voler bene.... Toscana- Restaurazione del Granducato - Fiorino d'argento 917/1000 - gr 6,87 - zecca di Firenze Il contorno è rigato - al D/ Testa nuda a destra: attorno Leopoldo II . A . D'A. Granduca di Toscana sotto il collo G . N R/ Giglio fiorentino, in alto Qvattrini 100 e la data, nel basso Fiorino
    3 punti
  9. difficile resistere alle "sirene" di Mario. sono debole di spirito e cedo ... :pardon: INNOCENZO XII - Giulio anno IIII/1694, AR 3,04 g. Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate con cordoni e fiocchi. Rv. BELLVM CONTERAM DE TERRA Artigliere accanto ad una bombarda; all’esergo, 1694 ai lati dell’armetta Farsetti. Muntoni 54. Berman 2257. L'ho scelta per la bellissima figura della bombarda - vera rarità trovarla cosi ben rappresentata e per la conservazione che permette di coglierne tutti i dettagli..
    3 punti
  10. Mi è stata data una bruttissima notizia che condivido con Voi: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2015/12/30/news/e-morto-angelo-grilli-lo-scultore-dei-papi-innamorato-di-pavia-1.12696153 Non ho avuto la fortuna di conoscere il maestro, ma vorrei ricordarlo così: Angelo Grilli ha nobilitato la medaglia con la sua grande arte e l'ha trasformata in una piccola scultura conferendole grande rilievo e profondità inattese; credo di poter affermare con certezza che perdiamo uno dei più grandi medaglisti e scultori di tutti i tempi: la limpidezza, la nitidezza delle sue figure, combinate con l'infinito equilibrio tra l'eleganza e la fermezza, la morbidezza e la rigida coerenza dell'impianto compositivo: ineguagliabile genio!
    2 punti
  11. Vi sottopongo questo sestino di Luigi XII con tracce di ribattitura al diritto. Mentre al rovescio si legge facilmente la scritta "POPVLI . COMMODITAS", al diritto riesco a leggere "...S • REX PR • ΛPOP....." . A cavallo del cerchio interno, si vede una lettera "D" o qualcosa che ci somiglia. Mentre il diametro corrisponde a quello del sestino (20 mm), il peso è quello di un cavallo (1.64 grammi). Vi è mai capitato di vedere qualcosa di simile? Sestino ribattuto su cavallo? Cosa ne pensate? @@vox79 @@santone @@francesco77 @@Gaetano95 @@eliodoro
    2 punti
  12. Dopo la prima medievale descritta nel seguente link http://www.lamoneta.it/topic/143145-prima-medievale-milanese/ volevo condividere la seconda arrivata oggi. Pegione o grosso da un soldo e mezzo Peso 2,47 gr., diametro 24 mm. Della scheda nel Catalogo è quella comune http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GBVSC/3
    2 punti
  13. Sinceramente non capisco l' effettiva utilita' di questi Post di denuncia piu' e piu' volte trattati e discussi in questa sezione e sempre con le stesse considerazioni finali dei fatti , dai quali Post mi astengo in genere dall' intervenire ; pero' vorrei una volta farlo anche a costo di scandalizzare qualcuno o tutti . Mi spiego meglio rivolgendo qualche domanda : ma credete veramente che l' Italia sia la legittima proprietaria di queste antiche opere d' arte greche od egiziane che siano ? o siano piuttosto frutto , a suo tempo , di razzie dei paesi conquistati come la storia e i fatti raccontano ? non pensate che anche questi popoli potrebbero avere il diritto di richiederci indietro tali opere come noi oggi le rivolgiamo in questo caso all' estero ? a tal proposito ricordate il fatto dell' Obelisco di Axum a Roma , richiesto indietro e concesso all' Etiopia ? Conclusione : essendo opere immortali appartengono di conseguenza all' Umanita' intera , ma se si volesse puntualizzare sul legittimo ed unico proprietario , allora questo dovrebbe essere ricercato nel costruttore , nel senso di nazionalita' ; di conseguenza non e' tanto importante chi le esponga , ma chi lo faccia nel migliore dei modi e a benificio di tutti ; abbiamo voluto la globalizzazione , ed anche questo ne e' un aspetto . Per quanto riguarda usi e costumi dei vari Musei nazionali od esteri , ognuno a casa sua si regola nel modo che crede migliore , non per questo deve essere osannato o criticato .
    2 punti
  14. Dirò una mostruosità, ma per come vanno le cose da noi di sicuro è più valorizzata al Getty. Certo, visto che è stata esportata clandestinamente, sarebbe giusto assegnarla all'Italia. Continuo con le mostruosità, ma per reperti esportati illegalmente, meno importanti magari, fossi nelle autorita' italiane, arriverei al compromesso di rivendicare la proprietà sempre e comunque, ma ne lascerei l'esposizione ai musei esteri che le ospitano, dietro il pagamento di una sorta di affitto, non basso, i cui proventi destinerei interamente per i nostri beni culturali. Scavi, restauri, studi, catalogazioni, pubblicazioni, eccetera, finanziati con i proventi.
    2 punti
  15. 5 Lire 1848 XI Agosto "Scudo II° Tipo" (Venezia) Governo Provvisorio Venezia 1848-1849 - Il contorno reca in incuso : una stella e la scritta "Dio Premierà la costanza" al d/ Leone di S.Marco a sinistra poggiante su base su cui vi è la legenda " 11 Agosto MDCCCXLVIII "- attorno Indipendenza Italiana e nell'esergo - VENEZIA - A. Fabris a destra R/ il valore in due righe entro corona di rami di quercia : attorno ALLEANZA dei POPOLI LIBERI e nel basso la data fra due stellette
    2 punti
  16. Non una moneta particolarmente bella, forse anche un po' fuori periodo, ma a me è piaciuta... Napoli, Federico III d'Aragona (1496 - 1501) Doppio Sestino - Rame peso ca. 4,00 gr. - 27 mm di diametro d/ +FEDERICUS°DEI°G°R°SI°HIS° - al centro, inscritto in circolo perlinato, uno scudo araldico a nove centine, coronato e inquartato; presenta le insegne di Aragona e di d'Angiò Durazzo; r/ +VICTORIE:FRUCTUS - (trad. frutto della vittoria) al centro, inscritte in perlinato, due cornucopie legate fra loro. Durante il breve regno di Federico III iniziarono a coniarsi monete dette sestini come conseguenza della svalutazione del cavallo che per definizione valevano un sesto di tornese.
    2 punti
  17. Ciao Lorenzo @@dareios it, bellissimo cavallo...ha già detto tutto e bene santone... riguardo la rarità, in quest'asta ( Artemide XLI 12 /12/2015) viene classificata R3: Ferdinando II d'Aragona (1495-1496). Cavallo ribattuto su cavallo di Carlo VIII per L'Aquila. Cf. MIR 104. (conii Ferdinando I, MIR 85/8). AE. g. 2.03 mm. 18.00 RRR. SPL. Inedito con monogramma Tramontano all'esergo.
    2 punti
  18. Taglio: 2 euro CC Nazione: Malta Anno: 2012 Tiratura: 455.000 Condizioni: BB- Città: Lörrach (Germania) @@vaio4ever
    2 punti
  19. Volevo mostrarvi questo cavallo che per me è da assegnare a Ferdinando II. Si vedono bene i gigli della moneta sottostante sulla faccia del re al diritto. Al rovescio due dei bracci di una Croce con al centro un forellino, all'altezza della groppa del cavallo. Si capisce quindi che la moneta ribattuta è di Carlo VIII , probabilmente un cavallo battuto nella zecca dell'Aquila o di Chieti. Resta da capire se a sua volta il cavallo di Carlo VIII sia stato battuto su un cavallo di Ferdinando I (vedi la sigla del Tramontano) o più verosimilmente il cavallo di Carlo ha subito la ribattitura sotto Ferdinando II , direttamente con i coni di Ferdinando I. Che ne pensate? @@santone @@vox79 @@fedafa @@eliodoro @@appah
    1 punto
  20. Nel corso dei secoli il denaro milanese si era sempre più svalutato, sfociando nell'istituzione di due tipologie - imperiale e terzolo - con un valore in rapporto 1:2. Nel XIV secolo i denari diventano monete dalla lega corrottissima, anche il metallo del buon imperiale imbrunisce. Siamo nella Lombardia dei Visconti che, tornati a Milano nel 1311 e divenuto Matteo vicario imperiale, saranno i protagonisti politici nel territorio per oltre un secolo. In questo lungo dominio vedremo grandi conquiste che sfoceranno nella creazione del Ducato di Milano con Gian Galeazzo ma anche rivolte interne alla casata, tradimenti famigliari e personaggi per così dire piuttosto eccentrici. :blum: Ricordo che Visconti non è sinonimo solo di Milano, se qualche amico ha un denaro di un'altra zecca da mostrarci e la voglia di scrivere...ben venga!! Inizio con questo imperiale di Enrico VII, siamo appunto al periodo del ritorno dei Visconti a Milano quindi con Matteo e, successivamente, Galeazzo I. La moneta è di proprietà del Museo di Biassonno ed è visibile al seguente link http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=480&zecca=0&autorita=8 0,53 gr.
    1 punto
  21. Si tratta di un mezzo grosso di Papa Paolo II Barbo, sul soglio di Pietro dal 1464 al 1471. Cordialiter.
    1 punto
  22. si..... è un 10 tornesi - ( dovrebbe essere 35 mm per 23 gr)--... la legenda combacia " FERDINAN IV SICILIAR REX................... e le misure idem..
    1 punto
  23. Mi unisco al cordoglio e alla emozione di Fabio, espressa con una analisi precisa dello stile di Grilli, grande artista della medaglia. Nella recente asta di Ranieri si poteva ammirare una bellissima serie di incisioni per vari eventi e personaggi. La medaglia di arte novecentesca, che ha avuto qualche decennio di attenzione e successo (oggi è purtroppo negletta), perde uno dei maggiori interpreti.
    1 punto
  24. @@Cinna74 Vista la foto del taglio, tutto mi fa pensare che i graffi non siano di conio. La pulizia è stata pesante, ne ha risentito anche il colore del metallo (zone chiare). Se non fosse stata pulita il Bb/Spl ci stava tutto.
    1 punto
  25. @@lele300 concordo con te per la conservazione, il segnetto sul collo del cavallo penso che sia ingigantito dalla foto, cmq c'è.. Ma quello che mi salta subito all'occhio è la briglia del cavallo che quasi manca. Resta cmq un'ottima moneta.
    1 punto
  26. Caro Petronius, ovviamente non sono le iniziative estemporanee delle aperture domenicali o simili a creare certi problemi (per quanto le verifiche, in certe realtà complesse, andrebbero comunque fatte bilanci alla mano), ma avendo lavorato in alcuni dei luoghi che citi, posso dirti che purtroppo la tua risposta ha il valore di diversi altri "desiderata" - da cui in altri casi nemmeno io mi sottraggo- : una pia speranza, a fronte di una necessità molto più concreta e ineludibile. Tutti vorremmo più accesso libero alla cultura, ma il punto è: chi paga? Non è possibile pensare, nel caso, solo a tasse o finanziamenti pubblici, come velatamente molti pensano. Forse, visto che universalmente si parla della cultura come di cosa preziosa e fondamentale, iniziamo a riflettere sul fatto che, nel mondo reale, le cose preziose e fondamentali si pagano, e che volenti o nolenti è il caso di alzare i prezzi dei biglietti di musei e servizi culturali. La cultura sarà anche un diritto, ma per produrla e mantenerla servono sforzi che non si possono ripagare solo con la gloria, ivi compresi gli stipendi delle persone che, a vario livello e specializzazione, sono chiamate ad opera di tutela e didattica per tutti. Mano al portafogli, dunque, visto che la stessa gente che lamenta di non poter usufruire di certi beni culturali, magari non ha problemi a spendere il doppio o più del prezzo di un biglietto per bere un goccio la sera. Ritengo sia una questione di rispetto verso ciò che vale veramente, ovvero la cultura, smetterla con la politica dei biglietti gratuiti, dimezzati, a 2 euro e via dicendo, che con la scusa che l'arte è un diritto, ha svilito agli occhi del pubblico il valore della cultura stessa. E ciò permetterebbe anche di raccogliere qualche risorsa in più, andando nel concreto. Altrimenti deve pensarci sempre "lo Stato" e siamo da capo. Non penso certo che la cultura e i musei debbano essere un ambito puramente elitario, nè nel principio nè nella prassi (per quanto credo sia in parte inevitabile che sia un po' così), però è evidente che la forzata "gratuità" di accesso a molte cose non ha avuto i necessari e sperati riscontri economici e "culturali". Da tempo oramai. Io non ho mai gestito un museo,nè credo mai lo gestirò, quindi la mia voce ha tutto il peso di quella del primo tizio che si incontri per strada, però penso che se davvero vogliamo fare, come molti asseriscono, della cultura una risorsa, sia necessario smettere di considerarla da un punto di vista utopico e ideologico e renderci conto che "farla pagare" andrà a diretto vantaggio della sua cura e quindi, in prospettiva, di tutti.
    1 punto
  27. @@falanto Ciao,per me è un 10 tornesi di Ferdinando IV 2° tipo
    1 punto
  28. @@valerio82 anche io vedo doppi cordoni con fiocchi
    1 punto
  29. Si cerchi misurati bene DE 14 mm DI 7 mm. Peso 0,86 g che direi fuga ogni dubbio ma ci consegna un denaro di ridotte dimensioni con alto peso. Un po' anomalo... È possibile si tratti di una variante di denaro?
    1 punto
  30. Bella moneta,complimenti --Salutoni -odjob
    1 punto
  31. @@maxxi sono consapevole che le foto non sono un granché però aspetto un pochino per dirvi come la valuto moneta alla mano se no la discussione finisce subito ;).
    1 punto
  32. Potresti spiegarti meglio, non ho capito...
    1 punto
  33. Bella discussione, torno alle origini postando un cartellino di vendita di oltre 60 anni fa. De Nicola, vendita n.4, descrizione dettagliata e prezzo di 1600 lire....
    1 punto
  34. Buon anno anche da parte mia :good: a tutti i "venetici" e non. A Venezia, il capodanno al 31 dicembre, si è iniziato a festeggiarlo solamente con l'arrivo di Napoleone e la caduta della Serenissima. E già, perchè prima, a Venezia, si festeggiava il capodanno il 1 marzo, non avendo mai recepito appieno il calendario gregoriano. Questo aspetto poteva creare qualche errata attribuzione di data nei documenti anche all'epoca; tant'è che venne statuito che quando si voleva intendere la data "veneziana", si doveva postporre le lettere m.v. (more veneto). Così il 18 febbraio 1678 m.v. corrispondeva alla data gregoriana del 18 febbraio 1679. Buon anno luciano
    1 punto
  35. Da queste foto, starei un pò sotto, moneta altissima ma rientra nella scala dello SPL per me, SPL+ o al massimo SPL-FDC Il bordo centra poco, è di 2° classe con debolezze, vedo leggera usura di circolazione da quà e un segnetto sul collo del cavallo Pur rimanendo una signor moneta
    1 punto
  36. ...magari dirò una stupidaggine, ma non sarà anche per via del titolo più alto?... (... non credo ci voglia quel gran "studio" per capire che se una moneta è piccolina (es. un 20 centesimi "valore..) si consuma più velocemente di uno scudone.;)....)
    1 punto
  37. Ciao Lorenzo. ..moneta molto interessante forse, tenendo conto della posizione della D, ribattuta su un cavallo di Ferdinando I emesso da Ferdinando II, o proprio di Ferdinando II. ..saluti
    1 punto
  38. Un giornalista argentino, in occasione della visita di Giovanni Paolo II alle poste vaticane ( 1979 ), chiese al papa quante persone grossomodo lavorassero in Vaticano, e il pontefice rispose: << di sicuro circa 800, ma non so se lavorano.... >> :D Un santo, davvero....!!!
    1 punto
  39. Tutte belle queste piastre!! Spl o bb , mi piacciono tutte! Saluti Silver
    1 punto
  40. Ricordo un intervento a Radio24 di un paio d'anni fa: un imprenditore, raggiunta l'età della pensione, aveva ceduto la propria azienda e si era trovato una discreta somma sul conto corrente. Viene contattato dalla propria Banca, quella che negli anni precedenti lo aveva sempre tartassato nel prestargli qualche migliaio di euro, e gli viene proposto l'acquisto di obbligazioni della banca stessa. L'ex imprenditore ascolta la proposta e si dice interessato all'acquisto... purché il direttore gli firmi una fidejussione personale, così come la banca aveva sempre fatto con lui quando chiedeva un fido. Il bancario l'ha preso per uno scherzo, ma l'ex imprenditore diceva sul serio, meravigliandosi della disparità di trattamento. Ovvio che le obbligazioni poi la banca le ha vendute a qualcun altro. Ma se tutti facessero così?...
    1 punto
  41. Si, sembra molto poroso ad una prima impressione, guardandolo bene credo anch'io abbia solo vissuto dei bruttissimi momenti.......
    1 punto
  42. Il mio auto-regalo pontificio di Natale, dall'ultima asta NAC, mezza piastra di Clemente XI con Tobia e l'Angelo (Raffaele), Muntoni 58: La rappresentazione al rovescio, è stata più volte proposta sotto forma pittorica, a volte con iconografia assai simile a questa mezza piastra che fece Ermenegildo Hamerani. La più vicina per posizioni e dettagli è senz'altro quella di Pietro da Cortona, "Angelo Custode" databile al 1656, custodita a Palazzo Barberini a Roma, che è specchiata rispetto alla moneta, come se fosse stata la vera ispirazione per il conio: Buon Natale a tutti ! ;) Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  43. Accolgo il tuo invito, Mario! ;) Nulla in confronto a quelle postate, ma mi permetto di mostrarvi questo tornesino coniato da Filippo IV nel 1648, esempio lampante di "moneta del popolo". Quanta storia dietro a un pezzetto di rame come questo, e sono indubbiamente interessantissime le numerose e controverse vicende che gravitano intorno a colui che vi è effigiato: basti pensare al caotico marasma creatosi in quel periodo nella città Partenopea, dilaniata da un violento terremoto, sommato ad un'inarrestabile e imperversante epidemia di Peste a cui si aggiunse un'eruzione più o meno disastrosa del Vesuvio. Da notare che questo esemplare è la prova di un'interessante "coesistenza" tra le emissioni affidate all' "Invasore Spagnjolo" (che dopo un periodo di esilio causato dal suo malgoverno a modello del padre si riappropriò della corona Napoletana nel malcontento generale) e quelle affidate ad duce Enrico II di Lorena, duca di Guisa, (convocato dal generalissimo del popolo Gennaro Annese, preoccupato per le gravi condizioni in cui Napoli ed il Regno intero riversava) a capo della celeberrima prima Repubblica Partenopea (1647-1648 ), dimostrando enormi capacità risolutive, la cui nascita fu favorita dal clima rivoluzionario innescato dall'ancor più celebre pescatore conosciuto come Masaniello. Infine, salta subito all'occhio la marcatissima tosatura dell'esemplare in questione, di normale amministrazione per gli esemplari di questa tipologia, che testimonia l'estrema condizione di povertà dell'epoca che induceva i tosatori non solo ad asportare metallo prezioso dalle sporadiche monete d'oro e d'argento, ma persino ad appropriarsi di un metallo poco nobile e prezioso quale è il rame. Sono molto legato a questa moneta anche perché se posso rigirarmela tra le mani è soltanto grazie al provvidenziale aiuto di alcuni foristi, che con questa moneta hanno favorito non solo l'aumento della mia cultura numismatica, ma anche l'aumento della mia modestissima Collezione del Viceregno! :D :D DRITTO: PHILIPP IIII D G R e data, testa (o busto a seconda della tipologia) nuda a SX, dietro ad essa sigla GA/C (Giovanni Andrea Cavo). ROVESCIO: Anepigrafo, tosone rivolto a SX in corona d'alloro. MONETA RICCHISSIMA DI VARIANTI NELLA LEGENDA E NEL TIPO DI COONA D'ALLORO IN CUI E' RACCHIUSO IL TOSONE AL R/. 4,4 G, RAME, NC. Rinnovando i miei più sentiti auguri di serene festivitá, vi saluto attendendo vostre monetine.
    1 punto
  44. Caro Mario @@dabbene, diciamo la verità...ormai quasi tutti compriamo per, poi, postare sul forum... :D :D c'è chi posta per avere un parere sul grado di conservazione, chi per evidenziare un errore di legenda su di una malconcia monetina medievale...chi per sentire il brivido nella schiena sulla possibile non autenticità dell'acquisto..chi, partendo da un umile pezzo di rame, poi racconta la storia di un popolo, di una comunità, di uno Stato in un dato periodo storico...chi acquista le monete che circolavano solo tra la nobiltà, chi, invece, quelle del popolo minuto, chi, infine, un sesterzio per sentirsi parte della storia dell'Impero Romano...tutti, però, postiamo per raccontare una storia.. Invito tutti, soprattutto quelli che possono sentirsi intimiditi dalla grande preparazione di molti foristi, postate monete, interloquite e non abbiate paura di sbagliare...tutti, chi più chi meno, diciamo fesserie o prendiamo sviste.. Buon Natale.. Eliodoro
    1 punto
  45. Un gran bel pezzo, la bava di conio la dice abbastanza lunga ...su questa moneta.
    1 punto
  46. l'ho preso perche mi incuriosiva molto,vorrei giocarci con le mie figlie e vedere se mostrano qualche tipo di interesse per la materia, la grande apprezzerà molto,è infatti appassionata di storia e affascinata dalle mie monete,per la piccola so gia che non ci sono speranze, ma è comunque un gioco che mira proprio ad avvicinare i bambini alla numismatica.se noterete,dopo natale,un'impennata di post nelle varie sezioni di monete antiche significherà che il gioco è comunque ben fatto :rofl:
    1 punto
  47. Infine La stessa analisi per Federico. Su Federico si può osservare che esiste un certo numero di denari aventi stesso diametro interno dei mezzi denari. In realtà questo non è affatto un problema, i denari subdoli sono i primissimi emessi da Federico II, quelli con stella a 6 e 8 raggi. Questa tipologia è caratterizzata da un diametro interno ridottissimo. La differenza coi mezzi per questa tipologia non era data dal diametro, quanto dalla presenza della mezzaluna sopra l'aquila del dritto (diciamo che andrebbero tolti a rigore da questa analisi) @@anto R questa era l'analisi che avevo in mente per i denari di Carlo d'Angiò
    1 punto
  48. Ecco nei seguenti file l'analisi in peso e diametro, sia interno che esterno. Cominciamo col diametro esterno. Da queste figure si evince come il diametro interno sia più importante di quelle esterno. Una moneta molto tosata, ha dimensioni e peso molto simili a quelle del mezzo denaro. La distinzione diventa evidente solo considerando il diametro interno
    1 punto
  49. Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.