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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/31/15 in tutte le aree
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Visto che è stato postato uno scudo preunitario ne approfitto per postare il mio ultimo acquisto del 2015, acquistato a Verona per il mio compleanno, che cade proprio oggi!! :blum: Probabilmente è la moneta più rappresentativa del '48 veneziano, commemorativa del 22 Marzo, giorno in cui venne deposto il governo austriaco in Città e venne proclamata la municipalità provvisoria. La moneta è opera di A. Fabris, importantissimo artista Udinese che impronterà i conii di tutte le monete, di molte banconote e di alcune medaglie (di Venezia) di quell'anno turbolento. Riporto un passo del decreto.. ”Nel dritto di questa moneta avvi la leggenda: Repubblica Veneta, 22 marzo 1848: ed in mezzo il Leone. Nel rovescio avvi la leggenda Unione Italiana, e dentro di una corona formata da due rami, uno d’alloro ed uno di quercia, è scritto lire 5. Al di sotto la lettera V. Nel contorno vi sono le parole Dio, Benedite l’Italia”. Questa moneta fu spesso appiccicagnolata e sfoggiata al bavero della giacca come simbolo di libertà e indipendenza (ne sa qualcosa Luciano :good: ) Purtroppo le monete/spilla sono praticamente introvabili.. Spazio alle foto, fatte da cani purtroppo ma ne farò di migliori.. gli hairlines che si vedono in realtà non ci sono.. Boh.. :pardon:5 punti
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sinceri auguri a tutto il forum, auguri agli amici, agli amministratori, ai moderatori, ai supporter con l'auspicio che il nuovo anno porti serenita', pace e.... perche' no...tante monete a tutti noi un abbraccio affettuoso BUON CAPODANNO 2016 ci risentiremo l'anno prossimo saluti Max :guitarist: <_<4 punti
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Scudo della Croce da 140 Soldi Francesco Erizzo (1631-1646) Secondo dei quattro figli maschi di Benedetto e Marina Contarini, apparteneva alla famiglia degli Erizzo, casata di origine istriana ascritta al patriziato sin dalla serrata del Maggior Consiglio. La famiglia viveva da tempo nella parrocchia di San Martino e non era particolarmente ricca né, nonostante l'antica nobiltà, prestigiosa; solo con Francesco riuscì a raggiungere le massime cariche della Repubblica. Non si sposò, lasciando al fratello Nicolò il compito di continuare la discendenza. Ebbe tuttavia una figlia naturale, che fu suora a Santo Spirito con il nome di Maria Benedetta. Si formò all'Università di Padova frequentando corsi di filosofia e retorica (ma non raggiunse mai il dottorato), potendo così potenziare le sue già notevoli dote di oratore. Iniziò la carriera politica nell'aprile del 1590 quando fu, per un semestre, savio agli Ordini. Era questo un periodo di forti attriti politici, con gli scontri tra il partito dei "giovani" e quello filoclericale e filospagnolo. L'Erizzo, però, mantenne saggiamente una posizione moderata, equidistante tra le fazioni. Questo gli permise di essere riconfermato nel saviato per altri due semestri tra 1592 e il 1594. L'11 marzo 1595 veniva eletto, con Cristoforo Valier, sindaco in Dalmazia, con il compito di controllare i rettori della zona. La relazione che presentarono al Senato nel 1596 descrive una situazione disastrosa in termini economici. Dopo due anni di inattività, ritorna nella scena pubblica il 25 maggio 1599 quando venne inviato a Salò in qualità di provveditore e capitano della Riviera Bresciana, incarico che concluse il 24 novembre 1600. Fu poi savio di Terraferma (sue semestri del 1601 e 1605) e, durante gli anni dell'interdetto, accettò prudentemente l'elezione a luogotenente della Patria del Friuli (1605-1607). Tornò poi a Venezia dove ricoprì ancora il saviato di Terraferma per un trimestre. Durante la guerra di Gradisca (1615) fu provveditore di Palmanova[1] La grande considerazione cui godeva presso l'opinione pubblica lo condusse ad esser eletto doge il 10 aprile 1631 al primo scrutinio, con ben 40 voti su 41. Ricevette la notizia mentre si trovava a Vicenza dove seguiva la costruzione di nuove fortificazioni. Svolse il ducato in un periodo piuttosto tranquillo[2]. Negli anni Trenta si sviluppò il gioco d’azzardo (ed i famosi ridotti, cioè case da gioco), mentre i teatri ebbero nuova fortuna. La spensieratezza di quel periodo non venne turbata neppure dalla breve guerra contro lo Stato Pontificio che rivendicava il piccolo ducato di Castro, compreso nei territori di Parma: nel 1644 fu raggiunta una pace favorevole per Venezia (Castro rimase a Parma) la quale riabilitò un po' il nome della Repubblica che, in campo internazionale, iniziava ad offuscarsi. Questo periodo si interruppe nel 1645 con l'inizio della lunga guerra di Candia. Il 7 dicembre, probabilmente con l'intento di risollevare gli animi, il Senato offrì al doge il comando delle operazioni militari. L'Erizzo accettò di buon grado, ma il suo fisico di uomo anziano (aveva 78 anni) non resse all'ansia e all'impegno: morì infatti poco dopo, il 3 gennaio 1646. Viene sepolto nella chiesa di San Martino di Castello vicino al suo luogo di nascita. Per sua stessa volontà nella Basilica di San Marco a pochi passi dalla Pala d'oro nel pavimento sotto una piastrella che reca il simbolo della famiglia Erizzo sormontata dal Corno Ducale riposa il Cuore dello stesso Doge.4 punti
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Se posso permettermi vorrei proporre un'altra chiave di lettura ai ragionamenti fin qui proposti. I prezzi di catalogo funzionavano fintanto che internet non esisteva.. c'era molto meno materiale disponibile, e quando avevi la fortuna di trovare il pezzo che da tanto tempo cercavi non badavi né al prezzo né tantomeno la conservazione.. era già una fortuna aver trovato la moneta giusta! Non c'era la mania del "fiordiconio altrimenti non lo voglio" all'epoca.. Ebay in questo senso a mio avviso sta falsando il mercato. Ogni tanto vedo monete belle e rarette andarsene per cifre ridicole, e francamente penso che alla lunga questo meccanismo finirà per danneggiarci tutti.. abbiamo tutti piacere infatti di acquistare pezzi importanti ad un quarto del loro REALE valore, ma quando arriva il momento di venderle pretendiamo di affidarci al tanto bistrattato prezziario.. Teniamo anche conto che i prezzi di catalogo derivano dalla media dei prezzi di realizzo in asta delle varie monete, quindi cercano di essere una rappresentazione veritiera di quello che dovrebbe essere il mercato ufficiale. Se poi vogliamo equiparare la baia ad un negozio nip allora tutto il ragionamento va a rotoli... Beninteso, ben venga che le transazioni tra privati portino ad un ritocco al ribasso dei prezzi di vendita dei professionisti. Penso non ci sia niente di male in questo.. ma pretendere che sia solamente ebay a fare il mercato mi pare eccessivo.. cosi facendo stiamo svalutando le nostre monete e la nostra passione. Solo il mio pensiero.. Marco4 punti
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Bene, i risultati finali sono : 1° ) @@Brios con 22 mi piace a cui andranno 5 mi piace di premio 2° ) @@fofo con 20 mi piace, premio 3 mi piace 3°) @@magellano83 con 18 mi piace, premio 1 mi piace 1°) per monete straniere @@Fratelupo con 5 mi piace, premio 3 mi piace La discussione comunque non termina qui, termina ai fini del Concorso, però si possono commentare sia il Concorso, sia le monete che mettere ancora mi piace, ma il risultato è questo.... Nei prossimi giorni provvederò a mettere i mi piace ai vincitori, è ovviamente tutto estremamente simbolico, vincono i collezionisti, i divulgatori, vince anche Lamoneta che è il mezzo per fare tutto questo, credo ora possiamo dirlo che meglio non poteva andare, i miei complimenti a tutti e ora anche i migliori auguri di buon anno ! Mario3 punti
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Tutto quanto detto sopra da @@nikita_, @@sandokan e @@incuso, è corretto, informazioni complete e dettagliate potete leggerle in questo pdf http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/archivio_storico/Campionario_di_marche_da_bollo.pdf petronius :)3 punti
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Salve a tutt* allora anzitutto con quel monogramma, con quel diametro e penso anche il peso (se ci fosse tutta la moneta), dovrebbe essere un denaro per Enrico III del tipo H1a (come già detto dal buon @@adolfos :hi:) o più probabilmente uno degli ultimi tipi per Corrado II, mentre non si può ascrivere al periodo di Enrico IV. A conferma di questo c'è anche quella che @@margheludo ha letto come C al rovescio, che secondo me è invece parte di una S coricata o obliqua come in genere presente sopra la V di "LVCA" nei tipi per Corrado o Enrico III, e non più vicina alla C di "LVCA", come sarà sempre abbastanza regolarmente da Enrico IV in poi La legenda al dritto in effetti sembra partire un poco in posizione anomala, ma secondo me le lettere al rovescio potrebbero essere compatibili con i tipi normali di questi sue imperatori e soprattutto per Corrado. Un altro indizio sempre a favore di quest'ultimo potrebbe essere anche la distanza tra il monogramma e il cerchio, già ricordata da adolfos. Per confronto vi posto un denaro per Corrado II di @@dabbene già passato in questa discussione. Per altri confronti con i denari di Corrado II ed Enrico III oltre che sfogliarsi questa lunghissima discussione si può vedere sia il classico articolo di Matzke che il nostro articolo sul Giornale della Numismatica, ovviamente. Sarebbe quindi determinante verificare se prima della "VS" finale c'è una C o una D, ma per questo servirebbero immagini migliori, magari con luce radente da varie angolazioni. Anche per quanto riguarda il metallo bisognerebbe vedere la moneta pulita (ma in modo non aggressivo) e con foto fatte meglio, per poter capire se siamo in presenza ad una lega d'argento ancora abbastanza buona o piuttosto una lega a basso tenore di argento come sembra adesso, aspetto che insieme alla legenda del dritto in posizione non "canonica" potrebbe far allora propendere per qualche falso d'epoca. Come diceva la mia nonna alla fine di ogni favola raccontata, "larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia"! In attesa di rileggervi, intanto vi auguro un buon 2016, ricco di tanti bei denari di Lucca ;)! MB3 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2009 Tiratura: 258.000 Condizioni: BB Città: Lörrach (Germania) Note: mi mancava!!! @@vaio4ever3 punti
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Perfetto, adesso è giunta l'ora di giocarsi l'ultimo "jolly", di cui mi ero quasi dimenticato! :rofl: Eccovi un esemplare di cui vado particolarmente fiero, un fiore all'occhiello della mia modesta collezione! Trattasi di una Pubblica da 3 Tornesi del 1622 coniato nel secondo anno di regno di Filippo IV. La storia del regnante oramai tutti la conosciamo, caratterizzata da un penalizzante malgoverno seguendo le orme del padre, i quali lasciarono nelle mani di alcuni fidi delegati il governo di Napoli, che preferirono dominare direttamente dalla patria Spagna. La particolarità di questo ottimo esemplare sta in due elementi, non solo quello affettivo, in quanto preziosissimo ed inaspettato dono paterno che viene tramandata da generazione in generazione da questo ramo della mia famiglia, ma soprattutto nelle sigle apposte su di essa: infatti vI troviamo MC, che stanno per Michele Cavo, e la P, che sta per Germano Pontecorvo. Ed è proprio questa P che rende l'esemplare un dignitoso RRR, in quanto è impressa in concomitanza con le iniziali del suo predecessore. Le cause sono sconosciute, ma sta di fatto che gli esemplari di questa tipologia con questa rara variante sono pochissimi. C'è da fare un accenno anche sulla famosa zecca dell'Arsenale, che produsse anche questi esemplari per soddisfare il crescente bisogno monetario del Popolo insieme a quella di Napoli per 79 giorni, tramite la tecnica per fusione. Anche questi esemplari sono molto rari, riconoscibili appunto per la particolare tecnica di coniazione. Dritto PHILIPPVS • IIII. D. G. e la data, Busto radiato volto a sx, dietro sigla. Verso PV BLI / CA / • / COMMO / DITAS, In ghirlanda. Contorno: liscio Nominale: 1 Pubblica Materiale: Cu Diametro: 33 mm Peso: 15,22 g Bell'esemplare, modulo inusuale dal flan largo (BB+/qSPL). R3. Ci sentiremo domani per gli auguri! :good:3 punti
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Di questa moneta se ne era parlato già in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/142435-rublo-russo-1978-credo-con-la-variante-dellerrore/?hl=rublo Questa che presento è la mia con l'errore: VI al posto del IV ______________ 1978 Unione Sovietica Promuove le Olimpiadi di Mosca del 1980 1 Rublo - Rame/nickel/zinco3 punti
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Volevo mostrarvi questo cavallo che per me è da assegnare a Ferdinando II. Si vedono bene i gigli della moneta sottostante sulla faccia del re al diritto. Al rovescio due dei bracci di una Croce con al centro un forellino, all'altezza della groppa del cavallo. Si capisce quindi che la moneta ribattuta è di Carlo VIII , probabilmente un cavallo battuto nella zecca dell'Aquila o di Chieti. Resta da capire se a sua volta il cavallo di Carlo VIII sia stato battuto su un cavallo di Ferdinando I (vedi la sigla del Tramontano) o più verosimilmente il cavallo di Carlo ha subito la ribattitura sotto Ferdinando II , direttamente con i coni di Ferdinando I. Che ne pensate? @@santone @@vox79 @@fedafa @@eliodoro @@appah2 punti
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Sesino di Novellara per Alfonso II Gonzaga ad imitazione del sesino di Modena per Francesco I d'Este. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NOAL/2 ciao e Auguri Mario2 punti
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Di cavallo di Federico III c'è ne uno simile in un'asta corrente. .ma mal catalogato. ..2 punti
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@@ARCONTE si tratta di un follaro di Ruggero II coniato a Messina, tipo D'Andrea - Contreras 248.2 punti
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E' uno spunto molto interessante @@slapdash84, ma se è vero che il mercato online (senza limitarci al noto sito) ha determinato un generale ribasso e quindi una possibile svalutazione rispetto al prezzo dei cataloghi, ha anche determinato una grande immissione di nuove monete sul mercato: pezzi magari anche rari ma in conservazioni non eccelse, rimasti nascosti per anni e poi magari messi in vendita dai nipoti del proprietario che proprio grazie ad internet magari hanno scoperto che il nonno poi tanto matto non era ad accumulare tutte quelle monetine :) Questo fenomeno di conseguenza ha portato il collezionismo numismatico ad essere sempre più accessibile a sempre più persone (anche se ci sono varie "gradazioni" di importanza e qualità, come è giusto che sia), il che in linea di massima è positivo, secondo me. In ogni caso dubito che questo fenomeno subirà un'inflessione (dato che il mondo online di certo non sparirà a breve, apocalissi permettendo): quello che è più probabile è che aumenti il divario tra i due tipi di collezionismo: quello d'èlite, di pezzi rari in fior di conio, tenderà a mantenere costante o aumentare il valore di mercato, in quanto i pezzi vengono scambiati in circuiti chiusi su cui c'è pochissima reimmissione di pezzi nuovi, mentre il collezionismo "della domenica" tenderà a un generale ribasso, dovuto alla concorrenza del mercato online, più aperto e soggetto alle regole spietate della corsa al ribasso. Ma ripeto, questo per me non è necessariamente un male, in quanto potrà far nascere nuovi appassionati, una minima parte dei quali forse, in un lontano futuro, potrà sperare di fare quel salto qualitativo necessario per passare da un mercato all'altro.2 punti
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Vi porto un esempio pratico. Conservo un quadernino dove ho annotato, fino dagli inizi della mia collezione numismatica (ho iniziato a comprare monete nel 1995), tutti i prezzi di acquisto delle delle monete che sono entrate a far parte delle mia raccolta. Quegli appunti sono uno specchio perfetto di ciò che prima ho scritto.. acquistai il mio primo due lire aquila araldica nel giugno 1997, me lo ricordo ancora molto bene. Era il classico BB, anno 1905, senza lode nè infamia per gli standard odierni. Sarebbe la classica moneta che oggi sul forum sarebbe valutata "non più di 50 euro, sulla baia le trovi anche a meno". La pagai duecentocinquantamila lire, e mi ricordo che la barattai con una cinquemila lire repubbliche marinare stile lenzuolo che avevo nell'album delle banconote. Ero felicissimo, i due lire aquila araldica erano per me all'epoca una vera rarità, ed il prezzo francamente ci stava tutto. Tant'è che appena due anni dopo arrivai a barattare nuovamente, sempre nel negozio dove l'avevo comprata, la mia due lire aquila araldica in cambio di un 20 marchi tedesco in oro (credo sia stato un 1907?), in ottima conservazione. All'epoca, nel 1999, i marenghi viaggiavano attorno alle 180.000 lire, i venti marchi tedeschi erano più rari e pesanti, e di conseguenza costavano qualcosina in più. Appena due anni prima ricordo di aver comprato il mio primo marenghino, un classico 1882, per sole 120.000 lire... erano altri tempi. Ciò dimostra come all'epoca il valore delle monete era univoco, le 250.000 lire che avevo pagato non erano una follia perchè al momento di rivenderla avevo realizzato esattamente la stessa cifra. Ora sfido chiunque a riuscire a fare lo stesso con qualsiasi moneta.. e tutto questo lo dobbiamo al mercato parallelo che si è creato con le piattaforme di vendita online. Pretendere che i vari cataloghi si adattino a questo mercato distorto credo che sia ingiusto. Sarebbe come ammettere che non esiste più il mercato ufficiale fatto di professionisti, di convegni, di case d'aste.. lasciando tutto in balia delle piattaforme di vendita anonime e generaliste dove tutto e di tutti e si può trovare in quantità a qualsiasi ora del giorno.. No grazie! Se avessi ancora quel 2 lire comprato quasi vent'anni fa me lo terrei ben stretto..2 punti
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Sarebbe perfetto! Grazie a te per aver intanto postato anche questo denaro e per le immagini che posterai. Invio per completezza un paio di immagini del rovescio di denari per Enrico III. Di nuovo un saluto MB2 punti
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Questa moneta direi che di bello ha proprio poco. Non tanto per la battitura incerta, i rilievi consumati, il tondello di un argento svilito. Ma per i pensieri e le pene che dovevano passare per la testa e il cuore dello zecchiere, espressione della paura che attanagliava una città intera. Una situazione che è riassunta, in una sola parola, sulla moneta: "Obses(sa)". Mantova cinta d'assedio dall'esercito imperiale di Collalto, Aldringer e Galasso, prossima a capitolare e a vivere, per modo di dire, dopo il 18 luglio 1630, giornate tremende di saccheggio e morte. Per i cittadini, per i palazzi gonzagheschi, per la biblioteca e le raccolte d'arte, allora tra le più importanti d'Europa. Poi furono gli incendi appiccati dalla soldatesca e la peste a completare un quadro di assoluta desolazione. Sulla moneta, il motto tradizionale nella monetazione mantovana, "Signore, tu mi hai messo alla prova e valutato" echeggia ancora oggi, a distanza di quasi quattro secoli, come rifiuto alla resa, nonostante tutto.2 punti
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5 Lire 1848 XI Agosto "Scudo II° Tipo" (Venezia) Governo Provvisorio Venezia 1848-1849 - Il contorno reca in incuso : una stella e la scritta "Dio Premierà la costanza" al d/ Leone di S.Marco a sinistra poggiante su base su cui vi è la legenda " 11 Agosto MDCCCXLVIII "- attorno Indipendenza Italiana e nell'esergo - VENEZIA - A. Fabris a destra R/ il valore in due righe entro corona di rami di quercia : attorno ALLEANZA dei POPOLI LIBERI e nel basso la data fra due stellette2 punti
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Apro questo thread per dare libero "sfogo" alle varie vicende e aneddoti che ci capitano sul cosiddetto "noto sito" anche magari per riderci su. Lo spunto, come prevedibile, mi è nato dall'ennesimo "caso", nulla di grave però rimango allibito... :D Dunque ho partecipato ad un asta aggiudicandomi varie monetine in un solo giorno e alla scadenza, per correttezza, ho avvisato il venditore che avrei atteso per il pagamento perchè stavo osservando altre sue aste. Lui mi dice di comunicargli quali monete fossero così da accordarci subito sul prezzo. Erano tre monete con scadenza 2 giorni da 0,99 euro ciascuna. Mi propone 6 euro a pezzo e gli rispondo "preferisco aspettare l'asta", poi propone 4,50 e gli ripeto che preferisco aspettare l'asta perchè ero per certo che le avrei prese a 0,99... anche perchè il loro effettivo valore non si discosta molto dal 1 euro... Lui accetta e come avevo previsto, per magia, dopo un paio d'ore un bell'utente con 15 Feedback tra tutte quelle belle monete ad offerta zero e scadenza prossima, va a fare offerte proprio unicamente per quelle 3 monete (guarda casooooooooooo!!!) Ovviamente era il venditore che si era puntato 5 euro a moneta... L'ho contattato senza fargli notare la cosa dicendogli semplicemente "mi invii il totale per ora prendo queste, grazie, saluti". Si, ho sbagliato io ad avvisarlo dell'interesse per altre aste ok però non è molto corretto mettere delle monete a 0,99 e poi fare in modo di evitare che le si vendano a meno di 5 euro sapendo che c'è l'interesse certo di qualcuno... Sono soddisfatto delle monete aggiudicate (le foto sono chiarissime, i prezzi nella norma) però penso che non mi vedrà mai più :D Raccontate i vostri casi ;)1 punto
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Vedo che siamo almeno in due a "rilassarci" a Capodanno :drinks:1 punto
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@@dabbene, ultima arrivata in ordine di tempo, ultima moneta del 2015 :D1 punto
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Credo che il colpo d'occhio di @@Titta99 sia derimente. Qualcosa in quella testa non va: escludendo la microcefalia dell'Imperatore, che - nonostante la Yourcenar lo faccia apparire quasi ipocondriaco - era piuttosto sano, non resta che orientarsi verso la possibile non genuinità dell'esemplare in esame.1 punto
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Non so se sia normale, ma la nuca di questo Adriano a me pare un pò troppo spigolosa... Sembra quasi abbiano mozzato un pezzo di testa per farci stare la legenda...1 punto
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a mio parere si...sono autentiche. Ma la persona che le vende(se la stessa che le ha sigillate)le ritiene autentiche.Quindi in caso di smentita ne risponderà...1 punto
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Ciao. "... il venditore non è un perito infatti le ha sigillate esprimendo pareri..." Perché invece i periti cosa esprimono.... certezze? M.1 punto
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@@borghobaffo Per essere il primo non mi posso lamentare del risultato,volevo soltanto ottenere un buon risultato senza distruggere la medaglietta che mi piace tanto Buon Capodanno anche a te1 punto
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buongiorno @@eliodoro Troppo buono, sono solo un appassionato collezionista Ricambio i graditissimi auguri; a te e ai tuoi cari auguro un sereno e brillante 2016. La moneta in esame: da stamani a pochi minuti fa ho sfogliato l'archivio, e mi sono quasi convinto che è una moneta del periodo greco, ma non dell'area italica ne della magna grecia, lo stile lo vedo grossolano e mal curato, fuori dall'area greca classica. Direi una moneta dell'area asiatica, zone ad est, sud/est. L'immagine del retro della moneta, al video, direi che è un volatile ?, un granchio?? Tu con la moneta in mano cosa intravedi oltre al quadrupede ? Appena dopo pranzo devo andare all'appuntamento annuale con tutta la parentela in montagna per il capodanno. Domani cercherò ancora altri indizi. Di nuovo tanti auguri per il 2016 Pietro1 punto
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Direi per il momento di concentrarci sull'imperiale, i terzoli da questo periodo in avanti diventeranno sempre più rari fino a scomparire dopo Azzone, semmai ne potremo parlare in seguito. Vediamo ora le emissioni di Ludovico il Bavaro (1327 - 1329). In questo periodo il potere visconteo non è ancora pienamente consolidato, Galeazzo Visconti giurerà fedeltà a Ludovico ma verrà comunque incarcerato con altri membri della famiglia. La prigionia dei Visconti durerà circa un anno, in questo periodo Ludovico sarà incoronato imperatore (7 gennaio 1328). Milano vedrà insigniti delle massime cariche uomini fidati del Bavaro, prevalentemente di origine tedesca. Al collezionista interessa purtroppo poco, ma le emissioni a nome di Ludovico si aprono con un imperiale riportante il titolo regale, al diritto troviamo infatti LVDOVICVS REX ed al rovescio il nome della città. La serie di simboli in alto ed in basso al rovescio è ancora punto trifoglio punto come nelle precedenti emissioni di Enrico VII. Moneta di grandissima rarità (R5 per il MIR di Toffanin, dove troviamo la tipologia catalogata al n°80), ne possiamo vedere un esemplare nel BdN 16, 0,44 gr. Altre caratteristiche che avvicinano questa emissione a quella di Enrico sono i più punti disposti in verticale a separare il nome del sovrano dal titolo regio, lo stile di alcune lettere come la O (con foro centrale ellittico) e la N rovesciata.1 punto
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Ottima domanda! I parametri ponderali sono regolari, tuttavia quella sbavatura non mi piace affatto: ho provato a giustificarla, ipotizzando la presenza sul conio di qualche grumo d'argento, tuttavia, se unita ad alcune irregolarità del rovescio, mi convince ancor meno. E mi spiego: la perlinatura del rovescio è artificiosa, venendo a costituire quasi un cordolo continuo, e le lettere - sebbene mostrino una certa (non marcata) fugacità verso il bordo, tipica delle coniazioni argentee - presentano evidenti incongruenze epigrafiche. Per esempio il trattino mediano della -A-, i perfettissimi occhielli della -B- o le vistose apicature della -L-. Non me la sento di pronunciarmi categoricamente, tuttavia la terrei sotto osservazione, con un buon margine di dubbio. Cordialiter.1 punto
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Ho chiesto la identificazione al National Army Museum inglese, quando avrò novitá vi farò sapere.1 punto
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Altro elemento caratteristico di queste emissioni è la serie di simboli posta sopra e sotto la leggenda al rovescio. Con Enrico VII abbiamo un trifoglio tra due punti, ma più avanti vedremo stelle, bisce, anellini...In fondo questa moneta è come ha giustamente detto Mario l'erede del denaro imperiale piano a nome di Federico, dove i simboli di emissione erano all'ordine del giorno! Queste serie di simboli nel nostro caso specifico permettono inoltre all'appassionato di inquadrare esemplari con magari le legende usurate o mal impresse. Altro denaro imperiale di Enrico VII, esemplare passato sul forum qualche tempo fa...1 punto
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Condivido quest’acquisto del 2015 pur avendolo già fatto con un grande che ascolta e parla alle monete. ;) Questa moneta, poco tosata, è considerata R2. Che io sappia, è la terza sinora apparsa nelle aste pubbliche: Coronato di Ferdinando I d'Aragona con l'Incoronazione, Croce potenziata e sigla Y (Ex Collezione Crusafont). E' un Coronato molto particolare ... poco notato, forse l'unico ad avere la rigatura all'interno della croce inclinata in senso opposto rispetto agli altri con sigla Y (Yacobus de Cotrullo). Era in Spagna, come si può capire, e ha percorso molta strada sia per arrivarci, sia per ritornare nei suoi luoghi d'origine; insomma, un ottimo recupero della nostra storia. :)1 punto
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Zecca di Casale,quarto di grosso, mistura, battuto sotto Giovanni III Paleologo (1445-1464), M.I.R.,166.- Ciao Borgho.1 punto
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Ciao. Il cancro del bronzo va saggiato con uno stuzzicadente: se si stacca una polverina friabile allora è tale. Va rimosso per quanto possibile. Quindi si può tentare lavaggi con acqua demineralizzata e copertura con cera microcristallina che potrebbe inibirlo. Se ciò non bastasse si può passare al benzotriazolo che si trova nei negozi di restauro ma è tossico (cancerogeno) e va maneggiato con cautela. Trovi delle discussioni inerenti sul Forum. Valutazioni di norma non ne dò... le reputo troppo personali e quindi variabili. Ciao Illyricum ;)1 punto
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Ciao. "grazie per i vostri interventi, ma credo che il problema rimanga per il momento irrisolto." Discussione datata, ma se il problema è rimasto insoluto....proviamo a risolverlo. E' corretto certamente dire per effetto del Decreto 22 marzo 1860 le Province della Toscana diventarono parte integrante del Regno di Sardegna. C'è da capire pertanto, come mai le emissioni della zecca di Firenze, avvenute dopo tale data, continuino a recare la legenda VITTORIO EMANUELE RE ELETTO e non una denominazione più congrua allo status giuridico assunto dalla Toscana in seguito all'annessione al Regno di Sardegna. Dall'esame dei decreti del Regno di Sardegna pubblicati dopo il 22 marzo 1860 e fino alla costituzione del Regno d'Italia, riguardanti la Toscana, non si rinviene alcun provvedimento che modifichi le precedenti disposizioni monetarie. Si colgono, al contrario, dei "segnali" che farebbero pensare alla volontà di mantenere le disposizioni fino ad allora vigenti in Toscana; in particolare, vorrei citare il Decreto 23 marzo 1860 con il quale si nomina il Principe Eugenio di Savoia-Carignano, Luogotenente di Vittorio Emanuele II in Toscana. In questo Decreto si stabilisce (art. 2) di mantenere un centro amministrativo nella città di Firenze e (art. 8) che continueranno ad osservarsi in Toscana le Leggi ed i Regolamenti in vigore per quanto concerne la riscossione dell'Entrate e dei crediti di qualsivoglia natura spettanti alle Finanze dello Stato ed i pagamenti da farsi nelle Casse dello Stato. Come già detto, nulla si riporta in merito alla monetazione ma esaminando il il Regio decreto 2 maggio 1861 n. 16 che stabilisce l'impronta delle nuove monete d'oro e d'argento del Regno d'Italia, notiamo che mentre all'art. 1 si stabilisce che le nuove monete d'oro e d'argento continueranno a riportare le impronte ed il contorno attualmente in uso, variando la legenda al dritto in VITTORIO EMANUELE II e sul rovescio REGNO D'ITALIA, l'art. 2 del suddetto Regio decreto dispone invece che: "Le varie leggende finora usate sono abolite". Quest'ultima previsione conferma, indirettamente, che a seguito dell'annessione al Regno di Sardegna delle Province italiane non si intervenne sistematicamente per far variare le legende precedentemente stabilite dai Governi provvisori, tanto che l'abolizione di tali legende è disposta solo con il R.D. del 2 maggio 1861. Ciò può quindi spiegare perché si batterono monete a Firenze anche dopo l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna, con le legende stabilite dal Governo Provvisorio, il quale, peraltro, fin dal 29.9.1859, precisava di deliberare sempre: "regnando Vittorio Emanuele II". Saluti. M.1 punto
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Piccola ma si fa voler bene.... Toscana- Restaurazione del Granducato - Fiorino d'argento 917/1000 - gr 6,87 - zecca di Firenze Il contorno è rigato - al D/ Testa nuda a destra: attorno Leopoldo II . A . D'A. Granduca di Toscana sotto il collo G . N R/ Giglio fiorentino, in alto Qvattrini 100 e la data, nel basso Fiorino1 punto
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@@papalcoins Ciao Grazie mille per gli ottimi consigli. Come sempre l'esperienza detta le regole :good: saluti1 punto
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Sono con il telefono,sicuramente e' di Ferdinando II (conii di Ferdinando I) , sottotipo cavallo di Carlo VIII, questa variante con il monogramma in esergo non risulta censita, ho provveduto a inserirla tra le varianti sul libro sugli aragonesi in preparazione1 punto
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Praticamente dice che io sono andato sulla moneta di Verdi: <<quello alla sua sinistra di verso>> .... Boh, ma io da casa mia non mi sono mosso in questi giorni... :blink:1 punto
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Nel corso dell’ Impero di Marco Aurelio inizio’ un lungo periodo di guerre contro le popolazioni germaniche , in particolare Quadi e Marcomanni e dell’ est europeo , Iazigi , Sarmati e Roxolani , le cui avvisaglie si manifestarono gia’ dalla fine del regno di Antonino Pio , tanto che gli storici sono quasi tutti concordi nel fare iniziare la parabola discendente dell’ Impero romano proprio da queste guerre non militarmente concluse da Marco Aurelio a causa della rivolta in Oriente di Avidio Cassio e poi abbandonate da Commodo nonostante le pressioni a concluderle dei suoi consiglieri militari ; l’ Impero di Roma ebbe in questo periodo l’ ultima possibilita’ concreta di allargare definitivamente i suoi confini germanici e dell’ est europeo con la creazione delle nuove Provincie di Marcomannia e Sarmatia come era nei propositi di Marco Aurelio , le cui conseguenze sarebbero state imprevedibili per la pacificazione e per la durata futura dell’ Impero romano occidentale . Furono guerre lunghe , difficili ed aspre , animate dall’ odio razziale reciproco nelle quali le parole Pax e Pietas furono bandite , ne fanno fede le impressioni negative che queste guerre generarono nei contemporanei , testimoniate dai testi antichi e dalle rappresentazioni scultoree del periodo tramandate nella loro crudezza ; Marco Aurelio , come riporta la Storia Augusta , fu anche costretto a vendere all’asta molti tesori di proprieta’ imperiale per procurasi denaro disponibile per sopperire alle grandi spese militari della lunga guerra , aggravata anche dalla peste che colpi lungamente principalmente l’ Italia e l’ Impero in generale , forse portata dall' esercito di Lucio Vero al ritorno dalla campagna partica , impoverendolo demograficamente e moralmente . Risale a questi anni l’ emissione del bel Sesterzio raffigurato , emesso probabilmente tra il 172/173 , nel quale al rovescio si vede Marco Aurelio in armatura con lancia rivolta in alto in atteggiamento di guerra attiva circondato dalla legenda Restitutori Italiae Imp VI Cos III nell' atto di porgere la mano all’ Italia , nel tentativo di rialzarla materialmente e moralmente in quanto prostrata dalla peste e dalla invasione del nord est forse avvenuta nel 169 a causa del momentaneo cedimento militare del fronte settentrionale del Norico , che permise alle popolazioni germaniche dei Quadi e dei Marcomanni di penetrate lungo la via dell' Ambra e attraversate le Alpi orientali punto debole della catena alpina , devastando Oderzo (Opitergium) e di assediare Aquileia nel cuore della Venetia principale città romana del nord-est dell' Italia . Questo evento provocò un' enorme e negativa impressione nei contemporanei , era infatti dai lontani tempi di Caio Mario che una popolazione barbara non entrava militarmente in Italia e assediava citta’ del nord Italia , cattivo presagio di quello che in un futuro ancora lontano sarebbe avvenuto senza ritorno .1 punto
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Credo di dover dire qualcosa in più ora, il perché di questa iniziativa nella sezione generalista di sole monete moderne, per vari motivi, man mano li vedremo.... E' questa una sezione che indubbiamente raccoglie monetazioni di zecche importanti, ma è anche la sezione generalista di questo periodo, credo che se ci debba essere una iniziativa debba partire da qui in abbinata a quelle delle monete straniere. Ho vissuto e visto nascere le due monete più belle generaliste del forum, belle entrambe, una naïf la prima con molto entusiasmo e coraggio, tutti insieme appassionatamente era il motto, nella seconda edizione vi fu una organizzazione che senza l'apporto di Fabio oggi e' impossibile e impensabile replicare, c'erano inoltre le categorie, tante , per periodo e tipologia. Ci fu qualche altro problemino, forse la cosa divenne anche troppo grande e qualcuno se ne approfitto' , in realtà deve essere semplicemente una iniziativa simbolica, che fa vedere che i collezionisti ci sono, divulgano, spiegano, il vincitore e' l'ultimo dei problemi , ci saranno ma conterà la condivisione e un rilancio della passione. So che diversi, anche del forum non amano molto questo tipo di iniziative, con alcuni ho parlato anche personalmente, io credo che invece possano essere proficue e virtuose, siamo un forum che ha anche qualità ma che indubbiamente deve far incuriosire, divulgare, cercare di far appassionare, e la più bella può essere una idea, di certo non siamo in un'aula universitaria, al più un grande circolo, il più grande virtuale. Ho ripreso questo format per due motivi perché nella sezione moderne, le belle monete ci sono, e poi mi sembrava giusto ripartire da dove c'eravamo fermati. Il prossimo step che mi piacerebbe proporre magari l'anno prossimo e' " raccontami la storia della tua moneta ...", qui cercherei di fare un passo in avanti, moneta e storia, ma al momento vedrei di fermarmi qui e provare a vedere se il forum risponde a ripostare monete e a divulgare..... E sono partito da qui dalla mia sezione e lo farei volentieri con le zecche straniere ma non ho voluto andare oltre perché l'organizzazione poteva diventare estremamente impegnativa e gravosa , io da solo posso fare solo questo, il naïf come ora, ma forse la spontaneità, semplicità poi pagano..,, Mettiamoci che molti di altre sezioni non amano il tutto e allora lanciamo questa proposta qui....spero che anche le sezioni speciali aderiscano, come credo sia giusto farlo da parte loro e alcuni con grande piacere ho già visto postare.... Il forum e' la qualità dei cataloghi, del portale, di grandi discussioni, dei 52 articoli che spero siano rilinkati ed evidenziati, ma e' anche leggerezza, condivisione amabile, vediamoci e godiamoci insieme durante le feste qualche gran bella moneta....anche questo e' un ruolo e un compito che il collezionismo italiano deve avere ....condurre e indurre..., giovani, meno giovani, bravi e meno bravi...,1 punto
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allora vediamo cosa possiamo fare Genova Fase dei dogi biennali Zecchino 1734 per la descrizione allego il link del nostro ottimo catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE33/1 Matteo :) p.s. son curioso di vedere quali meraviglie verranno postate in questa discussione1 punto
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