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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/02/16 in tutte le aree

  1. La Via dell' Ambra , cosi’ definita , era un antico itinerario lungo il quale avveniva la raccolta , poi il trasferimento e il commercio dell' Ambra in tutta Europa e nel mondo del Mediterraneo . In realtà più che di un singolo itinerario , seppur il piu’ importante , si trattava di un complesso viario commerciale attraverso il quale l' Ambra veniva trasportata dai suoi luoghi di raccolta che si trovavano e si trovano tutt’ oggi presso le spiagge del Mar Baltico e del Mare del Nord , in quanto l’ Ambra ha la capacita’ di galleggiare sull’ acqua marina come la pomice ; tramite questa Via principale , denominata appunto dell’ Ambra , raggiungeva il Mediterraneo entrando in Italia attraverso le Alpi Giulie tramite la valle Tarvisio Gorizia , gia’ conosciuta dai Romani e da qui raggiungeva Aquileia centro primario per la lavorazione . I Romani conobbero l’ Ambra gia' durante gli inizi della Repubblica quando entrarono in contatto con le varie popolazioni italiche del centro nord e sud d’ Italia ; durante i primi anni dell’ Impero avvennero importazioni massicce di questa bella resina fossile del colore dell’ Oro , Nerone ne era innamorato e profondo conoscitore ; i Romani si riferivano all' Ambra con il termine "Sucinum" da succo . Ai tempi di Nerone , scrive lo storico romano Plinio il Vecchio , il prezzo di una piccola statuina di Ambra , superava quello di uno schiavo in buona salute a dimostrazione della sua ricercatezza e rarita’ . Gli antichi popoli germanici del nord est europeo bruciavano l' Ambra come incenso e la chiamavano "pietra da bruciare" , mentre la Grecia e l' Egitto nei tempi antichi erano i maggiori importatori e lavoratori dell' Ambra grezza per l’ area sud est del Mediterraneo che trasformavano in oggetti preziosi . In Italia il centro piu’ importante della lavorazione dell’ Ambra di epoca romana era Aquileia , mentre i Piceni sembra fossero tra i primi popoli italici che importavano e lavoravano Ambra fin dal VI secolo a.C. In epoca romana si ricavavano principalmente statuine e prodotti da toilette , ciondoli da indossare o impugnature di oggetti ; il percorso principale della Via dell' Ambra partiva dalla costa di quella che in un giorno lontano sarebbe diventata la Prussia , attraversava la regione dei Galli Boi , l’ attuale Boemia , per raggiungere infine l' alto Adriatico ad Aquileia ; prima di giungere alle Alpi Giulie la Via si biforcava continuando inoltre attraverso l’ attuale Moldavia per unirsi alla Via della Seta in direzione Oriente ed Asia . Gli antichi scrittori Greci e Romani come Omero , Ovidio , Marziale e Plinio il Vecchio dedicarono all’ Ambra fantastiche leggende , tra le quali la piu’ conosciuta e' quella di Fetonte : "Fetone , figlio prediletto del dio Apollo , ottenne dal padre di condurre da solo per il cielo il suo carro di fuoco ; il giovane per la sua imperizia , provocò danni terribili alla Terra sicché Zeus , infuriato , lo folgorò con una saetta facendone precipitare il corpo senza vita sulle rive del fiume Eridano (Po) ; lì le dolenti sorelle Eliadi lo piansero a lungo finché , trasformate in pioppi dall' ancora adirato Re degli dei , le loro lacrime si condensarono in lucenti ambre". Tali considerazioni mitologiche e misteriose nei confronti dell’ Ambra nacquero anche dal fatto prodigioso , per l’ epoca , riferito al suo magnetismo , infatti Talete di Mileto nel 600 a.C. circa sapeva che sfregando contro un panno di lana un pezzo d' Ambra questo acquistava la proprietà di attrarre a sé piccoli pezzi di stoffa . Quando nei secoli moderni , attraverso gli studi su queste proprietà , si arrivò ad individuare una nuova importantissima fonte di energia , ad essa fu dato il nome di elettricità in onore al nome greco originale dell' Ambra che appunto in Greco significa “electron” , proprieta’ che ne aveva consentito la scoperta scientifica . I Romani chiamavano l'ambra “sucinum” e tale nome era spiegato da Plinio nella sua opera “Naturalis Historia” , libro XXVII , tomo XXXXIII , come derivante da sucum, il succo o la resina degli alberi , questo dimostra che i Romani sapevano benissimo che l’ Ambra era un prodotto antico (oggi chiamato fossile) solido della resina di alberi antichissimi , oggi si conosce che questi alberi , in particolare le conifere , risalgono all’ Eocene , a circa 40/50 milioni di anni fa . In Italia un luogo dove si trovava Ambra di colore rossastro molto bella , era lungo le rive del fiume Simeto in Sicilia . Sotto alcuni frammenti di Ambra grezza e con inclusi insetti , imprigionati nell’ Ambra mentre colava semifluida dalla corteccia delle antiche conifere , un' Ambra rossatra del fiume Simeto e una vetrina del Museo Archeologico Nazionale di Matera nella quale sono conservati oggetti personali in Ambra antica .
    4 punti
  2. Vi presento un recente acquisto, che esula dalla tematica principale della mia collezione. Si tratta si un Tallero del Principe Vescovo di Salisburgo Johann Ernst von Thun und Hohenstein, coniato nel 1696. Al D/ In due cerchi concentrici IO: ERNEST 9 D: G: ARCHIEP: SAL: S:A:L: e internamente SVB TVVM PRAESIDIUM CONFUG. La Vergine Maria coronata con il Bambino soprastante lo stemma personale del Vescovo. Al R/ S: RVDBERTUS. EPS: SALISBVRG: 1696 San Ruperto, Vescovo e Patrono di Salisburgo cn mitria e pastorale sovrastante lo Stemma di Salisburgo Gradirei un vostro parere sulla moneta in questione, anche in termini di valore (purtroppo presenta il tondello ondulato) e sul significato dei caratteri 9, S: A: L: nella legenda del D/ Ringrazio chiunque voglia esprimere il proprio parere e auguro un felice anno a tutti gli utenti della sezione.
    3 punti
  3. :good:,buongiorno,e buon anno a tutti.......piccole monete di metale prezioso,argento,non di piu di 10mm di diametro...ecco monetine di una citta,,che fu,e che sempre e, al incroccio dei​ porti i piu attivi del mediteraneo......piccole goccie di una ricezza sempre in attivita.... :lol:
    2 punti
  4. @r-29 Io direi qMB. E' nella classica conservazione "da ciotola", e a mio avviso da ciotola dovrebbe essere anche il prezzo... Possiamo parlare di rarità e valore economico per questi esemplari in conservazioni superiori a BB, altrimenti sono comuni.
    2 punti
  5. Ti posto la mia. Saluti Marfir
    2 punti
  6. Denaro della zecca di Como D/ • (rosetta) • // • AZO • // • VICE • // • COMS • // • (rosetta) R/ (croce potenziata) (rosetta) CVMANVS (rosetta)
    2 punti
  7. @@dabbene se non sbaglio dopo viene LUCHINO VISCONTI (quello che resta)
    2 punti
  8. una quindicina di anni fa fui inviatato da un amico messicano in chiapas, precisamente a simojobel, in cerca di ambra qui di seguito vi allego tre metodi non invasivi per togliersi ogni dubbio riguardo l'autenticità dell'ambra 1)primo metodo utile per riconoscere l’ambra vera: la fiamma o prova del calore. Potrete utilizzare un comunissimo accendino, avvicinate la fiamma alla pietra e fate attenzione alla sua reazione, se si annerisce ed emana cattivo odore è sicuramente un falso, poiché l’ambra vera con il calore non cambia colore ed emana un gradevole profumo di resina. 2)l secondo metodo che posso consigliarvi per riconoscere l’ambra vera da un falso prevede l’utilizzo dell’acqua e della forza di gravità. L’ambra vera essendo un composto di resina galleggia nell’acqua, quindi è molto semplice fare la verifica. Prendete un contenitore e versateci dentro dell’acqua e successivamente immergete la pietra di cui dovete verificare l’autenticità. Se la pietra galleggia avete tra le mani ambra vera, se affonda non lo è. se non ricordo male l'acqua doveva essere salata 3)Il terzo metodo che potete utilizzare prevede che abbiate a portata di mano un panno di lana e della carta. L’ambra vera se strofinata con la lana produce una carica elettrostatica, quindi prendete il panno di lana e fregatelo velocemente sulla vostra ambra. Su un piano appoggiate dei piccoli pezzi di carta, se dopo che avrete sfregato il panno i pezzettini di carta verranno attratti dalla pietra, siate pur certi che dell'autenticità dell'ambra. Sperando di aver fatto cosa gradita.... Sergio
    2 punti
  9. Certo che vista così quella di LAC sembra un'altra moneta
    2 punti
  10. Infatti, vincenzo la base d'asta era la metà, Mi sembra euro 3.300
    2 punti
  11. Buongiorno Gianfranco,Dai libri in mio possesso dovrebbe essere questa: Depeyrot 1999, type 44/2 Brenot 1996 87 Feugère et Py DRM-44-2 drachme légère ^/AZ - datation proposée 125/90 Mi scuso per avere visto solo ora la discussione, buon anno...
    2 punti
  12. non conoscendo questa monetazione non mi sbilancio ma,a naso, la seconda mi piace poco...
    2 punti
  13. Buongiorno e buon anno nuovo! Vi chiedo venia per il mio ritardo, ma mi hanno spostato i turni di lavoro e sto sempre in crisi, a discapito ovviamente della numismatica. @@grigioviola , sono lusingato del tuo giudizio, ma tutto quest'occhio non lo vedo! Per quanto riguarda la moneta, a mio avviso non è un Postumo ufficiale, concordo con la valutazione di @@eliodoro . Davo una controllata alla mia collezione e non sono d'accordo con Marte onestamente, in quanto si riscontra un'assenza di elemetto, drappo, etc; Nessuno ha pensato potesse essere SAECVLI FELICITAS? Riquadra tutto, anche le lettere al rovescio, che sono abbastanza malconce(il coniatore era ubriaco :rofl: ); Ti lascio il mio esemplare di Saecvli Dritto e rovescio, vediamo se abbiamo un riscontro, 3 allegato è la moneta di cui stavate parlando. Greg
    2 punti
  14. E io mi domando ancora - lo so che la domanda è banale, lo so che è trita e ritrita - ma PERCHE' un catalogo deve dirmi delle vaccate quando lo compro ANCHE per avere una valutazione? Perché comunque lo sappiamo che il 2 lire del '02 in BB non costa COMUNQUE 250 euro, così come sappiamo che un 10 lire del '48 in MB non lo paghiamo certo 13 euro, e sappiamo che NESSUNO, in questa vita o nella prossimaci darà dai 3 ai 9 euro per un 100 lire degli anni '50-'60 in BB. E allora PERCHE' non mettere cifre più vicine alla realtà? Ormai colleziono monete da un quarto di secolo e con quel po' di esperienza accumulata so quando devo dividere il prezzo per due, quando lo devo dividere per quattro e quando invece lo devo aumentare (perché sì, ci sono anche questi casi)... ma a questo punto manco mettiamoceli i prezzi se non lo sappiamo fare. O no?
    2 punti
  15. Salve a tutti, riconosco di essere altamente ripetitivo e a dir poco scocciante ultimamente, ma i vostri consigli sono di importanza incalcolabile, perchè stavolta, differentemente da molte altre, credo di aver compiuto una discreta pescata: Cosa ne pensate di questo bel tornese? Sarà pur tosata con legenda parzialmente illeggibile (come del resto è di normale amministrazione per la tipologia), ma subito mi ha colpito l'integrità e la centratura ottima del busto. Purtroppo è stato amore a prima vista... Ho bisogno di vostri spassionati consigli (mio malgrado anche per il prezzo) ma credo che questa sia davvero la volta buona, voi che ne dite? Rinnovando i miei più profondi ringraziamenti, vi saluto augurandovi anche delle serene feste oramai imminenti :good:.
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  16. Buon anno, Ultimamente in due aste sono state battute due Saluto d'oro con prezzi enormemente diversi. - Numismatica Ars Classica, Milano, Auction 89, Lot 704 = € 5.500 - London Ancient Coins Ltd, Auction 48, Lot 307 = £ 1.400 - € 1.903 Secondo il vostro parere a cosa è dovuta la differenza di valore? Io non sono riuscito a notare qualità di conservazione tanto differenti da meritare prezzi tanto divergenti. Vi auguro ancora un nuovo anno in salute. Amedeo Figliolia
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  17. Nel corso dei secoli il denaro milanese si era sempre più svalutato, sfociando nell'istituzione di due tipologie - imperiale e terzolo - con un valore in rapporto 1:2. Nel XIV secolo i denari diventano monete dalla lega corrottissima, anche il metallo del buon imperiale imbrunisce. Siamo nella Lombardia dei Visconti che, tornati a Milano nel 1311 e divenuto Matteo vicario imperiale, saranno i protagonisti politici nel territorio per oltre un secolo. In questo lungo dominio vedremo grandi conquiste che sfoceranno nella creazione del Ducato di Milano con Gian Galeazzo ma anche rivolte interne alla casata, tradimenti famigliari e personaggi per così dire piuttosto eccentrici. :blum: Ricordo che Visconti non è sinonimo solo di Milano, se qualche amico ha un denaro di un'altra zecca da mostrarci e la voglia di scrivere...ben venga!! Inizio con questo imperiale di Enrico VII, siamo appunto al periodo del ritorno dei Visconti a Milano quindi con Matteo e, successivamente, Galeazzo I. La moneta è di proprietà del Museo di Biassonno ed è visibile al seguente link http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=480&zecca=0&autorita=8 0,53 gr.
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  18. Strano che la prima immagine che hai postato riporti la falce di luna con le punte in giù .... licenza pittorica o rappresentazione che non è stata poi scelta, codificando quella con la luna a punte in su?
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  19. E le ha tuttora. :good: Una delle tante eccezionalità dell'araldica ecclesiastica consiste infatti nel diritto, da parte dell'arcivescovado salisburghese, di timbrare i propri stemmi col cappello di colore rosso, normalmente riservato ai cardinali. Lo dimostra questo spicciolo cartaceo da 20 heller del 1920: Circa il numero delle nappe, a fine Seicento ancora vigeva la più ampia libertà (o vogliamo definirla "arbitrio"?). :rofl: Solo nel 1832 un decreto vaticano intervenne a stabilirne le quantità. Agli arcivescovi si fissò il numero in dieci nappe per ogni lato. Ma, come vedi su questo notgeld, di fatto la più ampia libertà rimase in vigore...
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  20. Peccato per la consunzione dei simboli ai lati della S (che sono poi quelli che permettono di distinguere le varie emissioni).
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  21. Invece no... ecco una Lucilla, esiste sia come dupondio che come asse.
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  22. denaro provisino del senato romano, appena @ adolfs si connette......
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  23. Per la duisenberg 50 R017H3/X09981503912 Non sembra sia molto ricercata ma aspetta di sentire cosa ci dice Titus perché invece le R018 e R019 sembrano molto rare, da tenere. Per il resto riepilogo, così mi dici se ho capito bene e se è giusto ci farà comodo anche come riferimento: 1) alcune 10 nuove come T002G1/TA, T002I3/TA hanno il colore del frontale piu scuro rispetto alle S e P. Alcune 10 euro nuove TA hanno un colore più sbiadito di altre banconote con diversa lettera del seriale (come le S e le P) ma anche di altre TA?! Hai trovato questo colore sbiadito solo nelle TA per ora?! 2) alcune 5 euro nuove come S001F2/SE, S002A4/SC, S001E3/SD, S002B2/SE, S002C1/SF presentano un ologramma anomalo Ma anomalo in che senso l'ologramma?! Con tratti mal definiti? Ho controllato: ho una SB ed una SF (entrambe S002) con ologramma in cui non si distinguono i tratti del viso di Europa ma la filigrana è normale! Il resto dell'ologramma è normale ed ho anche un'altra SF con ologramma con tratti del volto di Europa ben definiti (quindi non è un difetto comune a tutte queste banconote SF). 3) alcune 5 euro nuove S hanno la filigrana che non lascia distinguere i particolari come naso, occhi, ecc. E' come una macchia. O sono le N che hanno questa anomalia?! (Alcune 5 euro nuove N sono particolarmente ricercate tra l'altro) :D Scherzavo... non credo che collezionino banconote rare... le collezionano e basta qualsiasi siano! :D Belli i coccodrilli... però mi piacerebbe un bel fossatino con coccodrillini cuccioli! :D
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  24. Buon pomeriggio distratti forse dal dibattito metallifero sul Sant'Antonio, nessuno aveva ancora fatto caso che la medaglia in rame SPECULUM SALUTIS è un inedito. @@gigetto13 la aveva identificata come 827 di cui segue foto, ma obiettivamente non c'entra nulla in quanto presenti la Madonna e San Giovanni Evangelista. Complimenti ancora una volta a @@volesonensis per il colpaccio. Un saluto Doge92
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  25. Ottimo @@palpi62 , poi ricordo che se qualcuno avesse altri denari di Azzone (anche non milanesi) o precedenti potrà sempre postarli qui... Da notare che con Luchino il trifoglio entra in leggenda al diritto (a dire il vero ci sarebbe anche una varietà di dubbia esistenza con la biscetta tra LUChIN' e VICECO).
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  26. Buona sera, siccome non ho compreso la quinta tipologia dei denarini di Ancona, vorrei sapere se questo da me postato potrebbe rientrare nella categoria. Grazie
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  27. purtroppo la conservazione e' molto bassa anche se e' una bella moneta.. mb. marcantonio.
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  28. Lo notano con piacere anche le mie tasche....Battute a parte, speriamo almeno che rendano merito agli artisti queste monete;)
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  29. @@Legio II Italica, hai ragione, anche in questo campo bisogna stare attenti ai falsi. comunque questi sono buoni. lo pseudoscorpione in luce naturale (non è in coppale) un pezzo con fiori e foglia. forse siamo andati un pò fuori tema ma credo faccia piacere vedere l'ambra.
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  30. Buongiorno Luciano La moneta in asta è la stessa che pubblicai nella discussione "Praesidium nostrum Prova" che all'epoca -e forse ancora oggi- apparteneva ad un noto commerciante. Chissà che questa sia la volta buona che finisca in qualche collezione.. Buon anno nuovo Doge92
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  31. Ciao a tutti, la materia dell'oro è sempre molto ostica.. premesso che, anch'io me ne intendo poco di Saluti; in generale, mi associo a quanto detto da @@gennydbmoney..il saluto della Nac presenta particolari molto curati, il saluto Lac, invece, anche forse per una questione di luce della foto, è effettivamente strano, con una stella posta direttamente sulla cordonatura del cerchio interno, i gigli, nel campo, meno apprezzabili da un punto di vista stilistico, così come le rosette..il viso della Madonna è molto strano.. Aspetto gli interventi degli esperti.. Saluti Eliodoro
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  32. C'è una immagine molto importante impressa su questo soldo: L'immacolata Concezione. Se non sbaglio è la prima volta che su una moneta veneziana si imprime l'immagine della Madonna con (quasi) tutte le caratteristiche iconografiche, specifiche dell'Immacolata Concezione. Ci sono: - Le 12 stelle che ornano simbolicamente l'aureola; - Le nuvole alla base, dalle quali emerge la falce di luna con le punte rivolte verso l'alto; Siamo al tempo del Doge Giovanni Corner II (1709-1722) e le "raccomandazioni" di Francisco Pacheco, l'artista spagnolo che nel suo trattato "Arte de la pictura" del 1638, aveva codificato come si doveva rappresentare correttamente l'Immacolata, sono ormai accolte. Per il dogma dell'Immacolata Concezione, dovremo invece attendere Papa Pio IX nel 1854. saluti luciano
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  33. Caro Vincenzo (@@vox79), Prima di tutto ti faccio tantissimi auguri. Poi, a parte l'assurdo valore, secondo te che differenze qualitative noti? Ad Maiora. Amedeo
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  34. rovescio: Da notare il tondello che permette ancora di intuire il taglio dalla barra, addirittura per non avere problemi di spazio il rovescio viene coniato sulla diagonale... Cliccando le immagini si ingrandiscono.
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  35. Come da titolo vi presento l'ultimo acquisto ex Lanz: 1,42g 17-21mm D/ IMP [...] NVS P F AVG, (Vittorino? I caratteri disponibili sembrerebbero pochi... Tetrico imitativo con legenda degradata?) R/ [...]M TR P II C [...], Marte (imperatore?) andante verso dx con lancia Sembrerebbe quasi un ibrido con un rovescio di Postumo o di Claudio II... lo stile potrebbe far pensare a un'imitativo, ma ho visto ufficiali molto vicine a questo esemplare. Voi che dite? Di sicuro un'altra gallica interessante che non potevo farmi scappare... E io che pensavo di aver finito che n i regali di natale! :)
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  36. Una cartina che illustra il percorso attraverso l' Europa della Via dell' Ambra verso il nord est dell' Italia
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  37. Mi accodo al buon @@scacchi per gli auguri. Che la discussione continui... come gli anni passati (siamo gia' al settimo!)
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  38. Tanti grazie à tutti per fare avanzare la storia di questa moneta, è incredibile e magnifico !!! :good: Grazie à voi e Pace è Salute à tutti ! :beerchug:
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  39. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.880 Condizioni: BB Città: Milano
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  40. Caro @@Fra Landi, non ho fatto una ricerca sistematica, ma in varie monete tardo tre- e quattrocentesche e nell'alfabeto tardogotico di quel periodo si trovano "u"del tipo minuscolo e quindi arrotondate realizzate anche nell'altro verso. Vedi ad esempio nei pierreali e nei mezzi pierreali siciliani da Federico IV ad Alfonso I di Sicilia, passando per Martino I, che invio qui (immagini postate, tratte da ac.search o altri siti di vendite per asta). Nella gotica scritta, sia libraria che documentaria, anzi direi che la norma sia quella di una "U" orientata come ho disegnato io: vedi ad esempio qui, scorrendo alla parte che affronta le scritture gotiche http://blog.giofugatype.com/?tag=classificazioni Quindi ognuno può vederla come vuole, ovviamente, ma fino a prova contraria (ovvero poter vedere bene la moneta ed essere certi della posizione dei vari elementi) io continuo a ritenere che il verso e l'orientamento del tipo siano indicate piuttosto dalla posizione della crocetta di inizio/fine legenda e che quella sia una "U". Quanto alla presunta "sardità" della moneta Negrini io comincio un poco a dubitarne, come penso si sia capito. Ma non posso prendere alcuna decisione netta in nessun senso senza che si possa vedere meglio la moneta, anche questo mi pare evidente. Quindi per ora mi fermerei qui. Speriamo si ritrovi quella della Spano e che magari prima o poi il possessore del pezzo Negrini, che con @@4mori ringrazio ancora tanto per la disponibilità, ce la possa far vedere meglio (magari "liberata" da quella bustina ...? :)). Un caro saluto e buon anno ! MB
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  41. Buongiorno, il ragionamento che fa è corretto(le commissioni di Varesi sono un pò più basse) però almeno nei circoli numismatici della mia zona usiamo il prezzo finale delle aste comprensivo di commissione( che di solito è molto più basso di un prezzo dal negoziante ) come valore di riferimento nello scambio e nella compravendita fra i privati, diventando quindi un valore attendibile delle monete. Roberto
    1 punto
  42. Dopo la prima medievale descritta nel seguente link http://www.lamoneta.it/topic/143145-prima-medievale-milanese/ volevo condividere la seconda arrivata oggi. Pegione o grosso da un soldo e mezzo Peso 2,47 gr., diametro 24 mm. Della scheda nel Catalogo è quella comune http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GBVSC/3
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  43. @@robin chiedi sempre quando vuoi....ci sarà qualcuno gentile che ti risponde.... @@Georg troppe battute alla lunga stancano...... -_-
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  44. Per me è un BB+/qSPL.
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  45. Io starei almeno al BB+.
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  46. Ciao @@Poemenius, è raro queso nummetto o mi sbaglio? Morello, nel suo libro sui monogrammi, mi sembra che l'abbia solo con il richiamo del disegno..Saluti Eliodoro
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  47. Dopo gli elogi dell'anno passato, quest'anno devo rivedere il mio giudizio. All'UFN stanno facendo una vero e proprio disastro... Io devo ringraziare @@Luca1984 che mi ha dato una mano per capire cosa stavano combinando col mio ordine visto che mi è impossibile chiamarli direttamente, e alla fine è risultato che nemmeno sapevano dell'esistenza dell'ordine stesso. Se sommiamo tutte le note di lamentela lette ultimamente qui sul forum devo dire che siamo un po' tutti sulla stessa barca. Possibile che si perdano tutti quegli ordini e che quando si chiamano non risulti mai arrivata la richiesta per ciò che si è ordinato ? Ma con cosa li gestiscono gli ordini ? Con la lavagna e il pennarello ???
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  48. Ciao, ho controllato con la lente, e confermo che trattasi di o al posto dello 0 (zero). Chi può aiutarmi qui nel forum? Grazie.
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  49. Ti ringrazio, la mia stazza porta tanti benefici quanti svantaggi, però :good:. Il MIR di Napoli lo presi ad Agosto, davvero un'opera utilissima e ben fatta e molto dettagliata in merito alle varianti e non solo, mi manca ancora il libro di Alberto D'Andrea sul periodo vicereale, anzi, come si chiama che faccio una ricerca (naturalmente futuro acquisto, perchè l liquidità può dichiararsi quasi totalmente esaurita)?
    1 punto
  50. 1 punto
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