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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/16 in tutte le aree
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Sì, la quantità di falsi è veramente imponente, quasi incredibile... anzi senza il quasi ! Immagino che più di uno lo pensi : non sarà un tentativo di nobilitare monete che di nobile non hanno niente ? Certo, Alberto ci parla di una persona benestante e colta, ma mi sembra pazzesco che una tale messe di pezzi chiaramente falsi e neanche troppo difficili possa essere stata acquistata così, alla buona e senza porsi domande... e poi pubblicata come nulla fosse. Persino Aitnacoins... e 'sto Filippo dei deka... Mah ! Cordialmente, Enrico6 punti
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Potrebbe essere un denaro della zecca di Napoli, battuto sotto Alfonso I d'Aragona (1442-1458),M.I.R.,59/2 o 59/3, variante. Ciao Borgho.3 punti
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Credo che nei precedenti post si sia già detto tutto quello che si doveva dire, personalmente dal punto di vista umano mi immedesimo nel dispiacere che avrà questo signore se magari leggerà i nostri post e si renderà conto che purtroppo i pezzi più importanti e belli sono dei falsi ed oltre a quelli segnalati nei post, credo che ce ne sia un altro molto importante che potrebbe essere un riconio su tondello antico. Nello specifico credo che questo è il classico esempio di persona inesperta, ma in perfetta buona fede, che si è fidato di persone che non meritavano questa sua fiducia e mi auguro che la cosa sia circoscritta a questo " Filippo e ad ebay " e che magari dietro questi acquisti non ci sia qualche esperto di fama che li abbia avallato per interessi personali, il che renderebbe la cosa ancora più grave, personalmente penso che potrebbe essere così visto che si parla di monete di migliaia di euro e che prima di essere acquistate bisogna avere l' OK di persone di estrema fiducia, in ogni caso la collezione va filtrata per ripulirla dai pezzi inquinati, per il danno economico ed anche umano sarà cura del collezionista, se lo potrà fare, attivare i canali giusti.3 punti
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Scusate, ma proprio all'ultimo nelle mie ricerche di confronti sulle monete siciliane di Federico IV "il Semplice", ho trovato questa immagine, che non avevo invece nel MEC o in altre pubblicazioni sulla monetazione meridionale, ma che mi pare molto interessante: http://www.ebay.it/itm/pcc900-8-Messina-Federico-il-Semplice-1355-1377-Denaro-Aquila-S-D-Spahr-230-/381271330981. Io adesso leggo un poco meglio altre lettere nel pezzo Negrini, in modo particolare le lettere "RI" dopo la "F" all'inizio della legenda del lato aquila = "FRI". Per il lato croce confermerei le lettere "SICIL", forse con la crocetta al lato opposto di dove mi pareva di averla vista (ma già con qualche dubbio iniziale, che mi pareva dissipato, e che invece mi era tornato con le ultime immagini), e in tal caso "G" ed "n" nei quarti alternate alle rosette. Prima di "SICIL" confermo le lettere "RE" seguite forse da una X oltre all'interpunzione (come avevo messo in dubbio ipoteticamente nel primo disegno tentato, se ben guardate...). Per eventuale altro confronto nella posizione delle lettere su questo lato e la tipologia e la fattura generale della moneta, guardate anche questi altri pezzi, sebbene con segni o lettere nei quarti diversi: http://www.ebay.it/itm/pcc939-31-Messina-Federico-il-Semplice-1355-1377-Denaro-Aquila-S-D-Spahr-230-/381274785738?hash=item58c5bf87ca:g:fFEAAOSwZd1VZgiy http://www.ebay.it/itm/pcc939-49-Messina-Federico-il-Semplice-1355-1377-Denaro-Aquila-S-D-Spahr-230-/321767458976?hash=item4aead5c8a0:g:ErMAAOSwpDdVZtRJ Visto che i link di ebay poi non funzioneranno più posto anche le immagini, per sicurezza, e taccio per sempre :D! Dite voi cosa ne pensate. Peccato che gli amici appassionati di monete siciliane siano tornati in una sezione a parte, perchè potremmo aver avuto anche la loro opinione. Di nuovo un saluto, MB3 punti
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______________ 1980 Polonia 50° Anniversario della nave scuola Dar Pomorza 20 Zloty - Rame/nickel3 punti
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Dopo una rapida ricerca confermo che la variante di legenda in tuo possesso non è elencata in nessuno dei cataloghi che ho consultato (On-line, CNI, Bignotti, Collezione Palazzo Te e BAM). Non deve stupire il fatto che esistano varianti non ancora catalogate fra ie monete basse di questo come di altri regnanti di casa Gonzaga. Per sesini, quattrini e bagattini le emissioni furono abbondanti e comportarono l'allestimento di più conii che vennero diversificati fra loro proprio per mezzo delle variazioni di legenda. Per uno studio sulla possibile progressione logica delle legende puoi vedere il mio articolo sullo stesso nominale a nome di Federico II, pubblicato da Panorama Numismatico e disponibile su Academia.edu https://www.academia.edu/17173997/Mantova_Il_quattrino_di_Federico_II_Gonzaga_con_limpresa_dellOlimpo_studio_e_aggiornamento_sulle_varianti_conosciute Altro capitolo interessante bisognerebbe invece aprire sul valore legale da attribuire a queste monete. Storicamente queste monete mantovane sono sempre state identificate come quattrini e fino a qualche anno fa questa classificazione è stata acccettata senza ulteriori valutazioni critiche. In effetti però la coesistenza nella stessa area monetaria di monete in rame di pari peso ma con valore legale diverso e doppio l'una rispetto all'altra qualche dubbio avrebbe dovuto farlo venire.....vedi i bagattini di Reggio Emilia cicrcolanti in parallelo con i "quattrini" di Mantova. Lorenzo Bellesia nella sua recente monografia sulle monete di Bozzolo ha evidenziato questa contraddizione e nel recente lavoro sulla zecca di Mirandola, pubblicato dal Bolletino della Numismatica (n°25, pag.9. scaricabile qui http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=196), lo stesso autore ne corregge definitivamente la classificazione proponendo per tutte le emissioni mantovane in rame a nome di Francesco II, Federico II, Francesco III e Guglielmo il valore legale di un bagattino. E qui mi fermo un saluto Mario3 punti
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Mi è stato segnalato un interessante sito, dove è illustrata una grande collezione privata di monete greche della Sicilia, con ogni moneta illustrata e schedata. Il sito è: http://ancientsiciliancoins.com/ascoins/catalogue dove ad esempio è possibile ritrovare il famoso e discusso aureo di Stiela (... ecco dove era finito...) http://ancientsiciliancoins.com/ascoins/view/642 Da quello che si può capire, consultando il sito, è che il collezionista è un tedesco, un certo Hermann Twiehaus. Non lo conosco e penso che abbia anche una buona disponibilità economica e la maggior parte delle monete hanno una chiara provenienza da varie aste. Sempre nel sito si legge che per la schedatura è stato aiutato da Calogero Lauricella, del quale viene riportato anche il recapito email... Questo nominativo non mi è nuovo e sembra di chiare origini siciliane e dovrebbe avere una certa competenza sulla monetazione siceliota, anche se non ricordo qualche sua pubblicazione. In ogni caso una collezione molto ricca, con esemplari mediamente in buona conservazione e si intuisce la grande passione di questo collezionista per le zecche siceliote e mi sembra una iniziativa molto lodevole mettere a disposizione la consultazione della sua raccolta, una iniziativa ovviamente possibile solo all'estero. Ovviamente ci sono esemplari sui quali non posso mettere la mano sul fuoco..... Qualche commento?2 punti
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Io in particolare sul pezzo ID 620 ho notato una zona di concentrazione di porosità appena dietro la caviglia destra della divinità fluviale.. Magari era solo un residuo di corrosione (?) ... Però non fa che rendere più complicato ogni giudizio su quell'esemplare di tetradracma..2 punti
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Hai ragione su tutta la linea, purtroppo. Il discorso è che se queste cose le fa la Finlandia, sono 4-5 euro in più (10 per due monete) l'anno, e quindi noi collezionisti li spendiamo al massimo facendo una smorfia (magari aiutati dalla bellezza delle monete finlandesi, che sarebbero affascinanti anche commemorassero il nulla assoluto). Il problema è quando questa cosa la fanno i ministati e quindi parliamo di 20-30-50 o centinaia di euro in più, che sono già molti anche quando si tratta di commemorative sensate, ma diventano quasi una beffa quando li si spende solo perchè San Marino ha deciso di commemorare la caduta del Muro pur di non restare fermo un anno. A mio avviso il problema andrebbe risolto a monte stabilendo un quantitativo minimo di monete da emettere, che sia 100mila, 200mila o altre cifre, in modo da "contenere" un fenomeno (la proliferazione di "commemorazioni" spesso assurde) che fermare è praticamente impossibile, e rendere il collezionismo comunque fattibile. In questo modo, se anche tutti gli stati decidessero di coniare due commemorative l'anno, le spese in più sarebbero comunque contenute.2 punti
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Veramente la zecca è Treviri, corrisponde al RIC VI (e non VII) 886, con legenda IMPCONSTANTINVSPFAVG (tipo 1a) e busto laureato e corazzato (tipo B)2 punti
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Francamente mi viene un po' da ridere.Noi si commemora Plauto e loro un uomo d'affari.. Sarebbe come se noi si commemorasse i baci perugina o meglio chi l'ha inventati. O Nutella. Per l'amor di Dio niente di male sarebbe visto il successo che han riscosso nel mondo. Pero' un po' mi fa venire dal ridere e mi fa pensare che proprio la moneta o meglio le monete da 2 Euro VAN CONIATE E BASTA ,non importa se non ho un tubo da commemorare,l'importante e'coniare. Leggasi pure San Marino che,non avendo un cavolo da commemorare,sono anni che "ruba" i soggetti di altri paesi(Muro di Berlino ad esempio)ai vari stati. Insomma,parola d'ordine : CONIA E STOP. Del resto...chissenefrega;(2 punti
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Ma scusate, il per piacere e grazie ed il ciao o buongiorno non si usa...sarà la trentesima discussione che apre....2 punti
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Ho rintracciato una notizia che avallerebbe l' ipotesi di una coniazione locale di Tetrico figlio come AUG , riferita al trionfo di Aureliano nel quale in questa occasione , sintetizzo : ".......dietro a dieci donne vestite da uomini che combatterono insieme ai Goti e che un cartello indicava come Amazzoni ......veniva dietro a loro Tetrico vestito con una clamide rossa e con vicino il figlio da lui nominato Imperatore in Gallia......." Unica notizia di Tetrico figlio come possibile AUG2 punti
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Salve @@eliodoro , l' unica fonte antica che tratta abbondantemente dei due Tetrici e' la Storia Augusta , poi ci sono altre notizie sparse in altre fonti , ma per quello che conosco , in nessuna si parla di elevazione ufficiale di Tetrico figlio al rango di Augusto , solo che rimase Cesare fino alla deposizione con il padre ad opera di Aureliano . Per questi motivi e per quello che ne sappiamo , Tetrico figlio non fu mai Augusto , almeno ufficialmente , da cio' si puo' presumere che le monete di Tetrico figlio con la legenda AUG siano di zecca locale , imitative o anche falsi antichi . Per maggiori dettagli : http://www.lamoneta.it/topic/143232-gli-usurpatori-gallici/2 punti
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Intanto ringrazio @@giorgio28 per la disponibilità. Vediamo poi se riusciremo a combinare: ovviamente terrò eventualmente aggiornati tutti i lettori e partecipanti a questa discussione, come ho fatto in passato in casi analoghi. Posto qua invece un paio di immagini di uno stesso lotto di monete trovate su ac.search (in quella in pdf trovate anche l'indirizzo di url per andare direttamente alla pagina) mentre facevo altro tipo di ricerca. Che ne pensate? E soprattutto ...cosa ci leggete? Un caro saluto MB P.S. Non mi pare che questa immagine sia passata in questa discussione, ma se la mia memoria o le mie cartelle di archiviazione fossero difettose, scusatemi...:) acsearch.info - Auction research.pdf2 punti
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Io sono un marinaio d'acqua dolce ma per una volta provo a navigare in acqua salata....anche se in laguna e non in mare aperto... Nel dritto mi sembra di leggere abbastanza chiaramente ....VEDV(X) per cui, se non ho sbagliato rotta, ci sono poche alternative. Io direi Antonio Venier http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANV/6 Ovviamente....l'ultima parola resta agli specialisti della Serenissima. Ciao Mario2 punti
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Spero ormai di non vedere queste tre monete Andorrane, infatti sono ormai stantie è già vecchie anche senza che siano mai state emesse, Penso che i due Ministati Andorra e Monaco in questo 2015 abbiano battuto ogni singolo record in quanto a inefficenza e speculazione, Buon Anno a tutti e speriamo senza più Andorra e Monaco.2 punti
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Se le monete sono solo queste purtroppo la collezione purtroppo è solo un abbozzo e di valore economico pressoché nullo. piuttosto che venderla per 2-3 euro (il massimo cui si potrebbe aspirare) ti consiglio di conservarla come ricordo della tua infanzia. Non si sa mai poi che i tuoi bimbi un giorno (sia che già ci sono o che magari verranno in un lontano futuro) non avranno lo stesso piacere a giochicchare con queste monete come hai fatto tu quando eri piccola ;)2 punti
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a mio modestissimo parere...penso che Monbalda abbia fatto centro! inoltre e' mai possibile che di una moneta ...anche se pur rara o rarissima..non se ne conosca o non se ne trovi nessuna traccia? neanche un esemplare SICURO ? con tutti i metodi...mezzi...e scavi effettuati...niente? io continuo a pensare che...questa moneta non esista!1 punto
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be....ovvio mi riferivo a case d'asta serie e affidabili, dove gli acquirenti hanno una certa sicurezza, per il resto so benissimo che molte patacche sono passate da diverse case d'asta anzi forse è improprio chiamarle "case d'asta".1 punto
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Cromio però non è del tutto vero che pezzi di dubbia autenticità difficilmente possono transitare nelle case d'asta... magari fosse così. E a tal proposito nelle aste soprattutto teutoniche di patacche improponibili ne passano a bizzeffe. Senza far nomi né cognomi - se ne è già discusso tanto - a mio modestissimo avviso di case d'asta la cui affidabilità si avvicina non dico al 100 ma almeno al 90% le conti sulle dita di una mano. E non arrivi al 5...1 punto
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Si certo, Tetrico fu eletto alla morte di Vittorino per ragioni politiche ed economiche, essendo aristocratico e ricco, quindi in grado del donativo all'esercito, ma se non erro disposero la capitale a Treviri che era una zecca, mi riferivo principalmente alla non ufficiosità del ritratto rispetto al "classico". Mi viene il dubbio in quanto le lettere incise in alcune monete sono di ottima fattura (guardare in allegato la C e la P), ma il ritratto no. Possibile una proclamazione ad augusto mentre marciarono contro Aureliano? la spiegazione può essere insita in una zecca itinerante? oppure la giustificazione mi ha semplicemente dato alla testa?1 punto
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Ciao a tutti, pongo alla vostra attenzione, un antoniniano di Carausio che piacerà soprattutto ai Britannici ( almeno credo :D :D ) così classificato: Carausius Ӕ Antoninianus. Rotomagus, AD 287-293. [iMP C] CARAVSIVS P F AVG, draped and radiate bust right / TVTELA, Tutela standing left by altar, holding patera, wreath and cornucopiae. Cf. RIC 682. 3.19g, 18mm, 12h. La Tutela al rovescio non la conoscevo... Qualche notizia sulla zecca di Rouen: https://books.google.it/books?id=m_Y-CgAAQBAJ&pg=PA432&lpg=PA432&dq=rotomagus+mint&source=bl&ots=F0JvlEFNbw&sig=w16na5A4ntDCqy_SzIlUzBOEOV4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwichPHkouPJAhVDchQKHY6uC1cQ6AEINjAD#v=onepage&q=rotomagus%20mint&f=false Saluti Eliodoro1 punto
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@Exergus Ciao Exergus! è il sottomento che non mi torna, uno va all'insù verso l'orecchia e l'altro giù verso la gola... Forse avete già capito che mi diverto con Photoshop... altro mix in arrivo: Facciamo così: io scrivo "Faustina II o Lucilla" sul cartellino e la birra ce la beviamo insieme, anche senza scommettere... Prosit! Njk1 punto
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Primo acquisto del 2016: leggera scodellatura, trifogli con stelo e... 0,85 gr. Cliccando le immagini si ingrandiscono. A me non sembra un difetto del conio, mi pare infatti un segno posizionato in maniera precisa e dai bordi ben definiti! Comprato per Lamoneta come direbbe qualcuno! ;)1 punto
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Ciao. Questo mi sembra il caso classico in cui non distinguere il grado di rarità in base alla conservazione della moneta porti completamente fuori strada. Infatti, la moneta nella conservazione di cui alle foto della presente discussione (forse un quasi MB) è comunissima e si trova facilmente nelle ciotole ad un euro. Al contrario, la moneta in conservazione SPL potrebbe essere di rarità NC (come riporta il Gigante) mentre in FDC può essere anche giudicata R. M.1 punto
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Concordo con Mario. Tra l'altro intravvedo una N prima della V che conferma l'attribuzione a Antonio Venier. Arka1 punto
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Sciolgo la riserva in fretta, poiché ho trovato fra i miei appunti la conferma documentale di quanto ho scritto sopra circa il divieto di utilizzare la lima per aggiustare il peso dei tondelli. La previsione che ricordavo è però contenuta in una disposizione del Regno d'Italia e cioè nel Regio decreto 9.11.1861, n. 327 - Art. 80 - che approva il Regolamento per la Direzione delle Zecche ed è quindi postuma rispetto alla coniazione di cui parliamo. A partire dalla data del Regio decreto, l'uso della lima per "aggiustare" i tondelli è bandito espressamente, tanto che il comma secondo prevede che: "Qualora nell'aggiustamento dei tondini venga fatto uso della lima, è cura del Verificatore di rifiutare tutti indistintamente i pezzi che presentano la menoma traccia della medesima" La verifica che a questo punto mi piacerebbe fare sarebbe quella di controllare se nei precedenti Regolamenti per le zecche del Regno di Sardegna ci fosse un'identica disposizione, fermo restando che se nel 1861 si è vietato l'uso di aggiustare i tondelli con la lima, ciò potrebbe significare che in precedenza tale modalità era invece praticata. Ad ogni buon conto, Vi posto di seguito il testo integrale dell'art. 80: Per quanto riguarda l'impressione che ha avuto l'amico Pier circa il fatto che le rigature sul 100 lire postato da Giovanni siano successive e non precedenti la coniazione, è appunto la stessa sensazione che ho avuto io. In questo caso, se così fosse, ci sarebbe un'altra anomalia da spiegare e cioè quella di aver "aggiustato" il peso della moneta non sul tondello (come, al più, si sarebbe dovuto fare) ma direttamente sulla moneta coniata. Saluti. :hi: Michele1 punto
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Qualcuno magari dovrebbe approcciarlo con il dovuto tatto secondo me. E' un collezionista appassionato che ha fatto un notevole sforzo divulgativo, chiede tra l'altro anche un "feedback" sui suoi pezzi tramite apposito form di contatto. Se gli hanno venduto per buoni quei deka di Siracusa magari è il caso che qualche "dubbio" venga a lui piuttosto che ai suoi eredi tra qualche anno...1 punto
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Parliamo di Flavio Vopisco , uno storico certamente vissuto e noto . Nativo di Siracusa , era figlio e nipote di personaggi che avevano ottenuto incarichi di rilievo , visse a Roma ed era pagano . Scrisse la Vita di Aureliano dietro richiesta del Praefectus Urbi Giunio Tiberiano che fu in carica nel 303 , quando era Imperatore Costanzo I , ma un riferimento al Consolato di un certo Furio Placido , forse il Furio Placido console del 343 , ricondurrebbe l' epoca della composizione dell' opera a quella del regno di Costanzo II . Fu probabilmente testimone diretto , oppure molto vicino ai fatti narrati relativi alla Vita di Aureliano ; il passo e' il XXXIV .1 punto
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Facciamo un passo indietro per vedere insieme anche l'imperiale cremonese di Azzone, moneta che chiaramente imita il tipo milanese, anche i simboli identificativi sono i medesimi (trifoglio biscia trifoglio). Chiaramente al rovescio troviamo il nome della città di emissione, CR EMO NA. Da Artemide XLII, 486. 0,50 gr.1 punto
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@@gennydbmoney.....adesso sono al lavoro...dai un'occhiata al CNI, è disegnato un simbolo come quello (ma senza i 2 puntali piccolini....credo che per gli autori sia stato difficile rappresentarlo...ma è quello); li, trovi, con quel simbolo...senza sigle e con sigle e anche con la data.....logicamente alla tua non si scroge nessuno di questi al dritto.....quindi io ne avevo scelto uno, ma ho anche detto che era un'azzardo.....vedi se ne trovi uno uguale in relazione alla legenda. Ciao PM1 punto
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ehh caro Luciano cosa de pensi di questo? a parte le perplessità su fatto che non sia un falso (le lettere del nome sono di foggia ben diversa dall'abituale) non si vede nessun segno segreto. Ma se fosse proprio il punto centrale del compasso? sarebbe un altro inedito? 22?1 punto
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La bibliografia assegna questo denaro a Federico II ( 1220 - 1250 ) insieme ai grossi e agli oboli, precedentemente avevamo i denari enriciani che nella piu' svilita forma diventano quelli che verranno chiamati bruni o bruneti, denari di peso calante, di titolo molto basso d'argento e dall'aspetto scuro. Le citazioni li attestano fino a circa il 1140, probabilmente continuarono anche successivamente per un po', ma Federico II lo abbiamo nel 1120 e nel frattempo che denaro circolò in Pavia e dintorni ? Questi ancora o i nuovi federiciani ? Arslan pone una interessante e plausibile ipotesi in seguito al ritrovamento effettuato nel ripostiglio di San Giovanni Domnarum dove insieme a denari di Enrico III c'era anche un denaro federiciano e cioè che i denari di Federico siano attribuibili a un periodo antecedente cioè dalla metà del XII secolo circa in avanti. Con tutti i se e i ma del caso indubbiamente ci sono dei motivi che accrediterebbero tutto questo, quali la mancanza di riferimenti nel periodo ad un'altra moneta, sul vuoto di una moneta nel periodo intermedio, in pratica, se così fosse, dovremmo parlare di un denaro non di Federico II ma del Barbarossa. Tra l'altro l'autorità comunale riceve nel 1164 la concessione a battere moneta tramite decreto imperiale, forse le nuove monete furono poi queste e quindi da anticipare cronologicamente. D'altronde il nome cambia da Enrico a Federico e anche i dati ponderali e di intrinseco coinciderebbero con quelli rilevati dal Brambilla e nei documenti. Ci vorrebbe qualche riscontro in più, ma l'ipotesi di Arslan sembra decisamente plausibile e possibile.1 punto
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Il CNI la classifica dal numero 105 al 107 come terzo di giulio.....ovviamente per Leone X zecca di Roma ciao Mario1 punto
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Per mettere chiarezza, è utile fare due premesse. Primo: la più piccola unità di misura del peso romana era lo scrupolo, equivalente a 1,137 grammi. Secondo: le monete antiche avevano un peso teorico (quello che chiamiamo standard ponderale) e uno reale, che differiva non poco da quello teorico (anche perché erano realizzate a mano). Soprattutto, però, il peso effettivo tendeva a diminuire con il tempo, perché così lo Stato in situazioni di penuria di metallo prezioso andava a risparmiare. Di seguito, per semplicità, parliamo di pesi teorici. L'andamento dei pesi reali è molto più complesso. In origine Roma emette didracme (monete tipiche dell'ambiente magno-greco, in cui essa vuole inserire i propri commerci) del peso di 6 scrupoli (http://www.lamoneta.it/topic/113919-la-prima-didracma-romana/, http://www.lamoneta.it/topic/114608-la-didracma-con-apollo-e-cavallo/, http://www.lamoneta.it/topic/129682-la-prima-raffigurazione-della-lupa/ , http://www.lamoneta.it/topic/102682-didracma-con-roma-e-vittoria/). Le ultime emissioni di didracme sono rappresentate dai cosiddetti quadrigati (http://www.lamoneta.it/topic/99464-quadrigato/; in realtà il loro peso cala negli anni da oltre 7 grammi a meno di 3 - vedi la scheda http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/24). Contemporaneamente ai quadrigati, vengono emesse anche le dracme da 3 scrupoli ( http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/25 ). A un certo punto (la data è molto controversa - vedi qualche esempio qui http://www.lamoneta.it/topic/99537-denario-anonimo/) Roma crea una moneta propria, del peso di 4 scrupoli, che si chiama "denario" (ovvero "composto da dieci elementi") perché vale 10 assi (altra più piccola moneta, emessa in bronzo). Sarà una moneta molto duratura, emessa anche durante l'impero, tanto famosa che tuttora lo strumento per il trasferimento del valore è chiamato "denaro" in molti Paesi del mondo. Contemporaneamente al denario, viene emesso il quinario (del valore di 5 assi), ovviamente del peso di 2 scrupoli, e il sesterzio (nome che significa "semi-terzo", ovvero "[due assi e] metà del terzo"), del peso di 1 scrupolo. Sebbene Roma sia passata a un diverso sistema ponderale, dai multipli di 3 (6 scrupoli - 3 scrupoli) ai multipli di 2 (4 scrupoli - 2 scrupoli - 1 scrupolo), contemporaneamente a denario/quinario/sesterzio inizia a emettere anche una moneta da 3 scrupoli (una dracma, quindi), forse per esigenze commerciali con paesi ove si usa la monetazione greca. Questa moneta, siccome nel suo disegno celebra una vittoria, è detta "vittoriato" ( http://www.lamoneta.it/topic/99666-vittoriato/). Riassumendo quindi: denario è la moneta base, quinario è la sua metà, vittoriato è un relitto del passato che vale 3/4 di denario. All'origine, le tre emissioni sono più o meno contemporanee. Accade poi negli anni che il vittoriato, proprio perché è un relitto del passato, non viene più emesso. Infine, per risponderti bisogna aggiungere un'altra cosa: il quinario, che dapprima ha lo stesso disegno standardizzato del denario (http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A2/1 ), assume anch'esso (come il denario) nuove immagini. (http://www.lamoneta.it/topic/101791-quinario-di-t-cloelius/ , http://www.lamoneta.it/topic/101794-quinario-della-gens-egnatuleia/, http://www.lamoneta.it/topic/102207-quinario-con-vni/, ). Nell'ambito di questa variabilità, alcuni monetieri decidono di copiare il disegno del vecchio vittoriato, ed ecco spiegato perché il quinario di Lentulo (http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G211/7) assomiglia al vecchio vittoriato.1 punto
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@@Legio II Italica, sfondi una porta aperta: vengo da una formazione filologica, quindi puoi immaginare quanta importanza dia alle fonti. Concordo con te sull'attendibilità dell'Historia, rafforzata anche dal fatto che, in certi casi, possediamo la prova epigrafica - quindi non solo letteraria - della notizia tramandata.1 punto
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@@eliodoro, il danno è fatto. Guarda com'era spesso - e bello - lo strato verde che si vede ancora accanto al panneggio della fortuna. Portando via quello, resta il metallo butterato.1 punto
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______________ 1980 Iraq Primo anniversario della presidenza. Una delle poche monete dove appare Saddam Hussein. 250 Fils - Rame/nickel1 punto
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innanzitutto sei sicuro del metallo? -- Certamente quei "cordoli" che circondano la moneta, mi sembrano un po anomali.... Potremmo aver sbagliato identificazione.......eppure pare proprio un tornese di Filippo III... ( che sia un falso d'epoca?... in questo caso pero' dovrebbe essere di altro materiale piu' scadente.) I tornesi di Filippo II dovevano essere di 7, 35 grammi e per primi tornesi Filippo III (1599) si adegua a questi pesi, poi venne diminuito con forbice di gr 4,31 -- 5,25.. Mentre attendiamo altri contributi e/o opinioni ti allego interessante link con Monete di Filippo III - del Circolo Numismatico Napoletano - da leggere! http://www.socnumit.org/doc/BCNN/BCNN1967.pdf1 punto
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C'è questa di Adriano per esempio http://www.acsearch.info/search.html?id=775640 O questa di Pacaziano http://www.wildwinds.com/coins/ric/pacatian/RIC_0006cf.jpg1 punto
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@@papalcoins Se rileggi tutta la discussione scoprirai che il venditore non accennava minimamente alla barretta, quindi Pippo78 ha rischiato il colpo che però non è andato bene, sperando nella disattenzione del venditore. Saluti Marfir1 punto
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Grazie per i vostri graditissimi pareri @monabalda e @@dabbene; mi rendo conto che le immagini non siano delle migliori, ma dubito di poter fare molto meglio. Qualora mi capitasse di passare nella zona di Pisa con molto piacere contatterò @@monbalda, così da poterle mostrare di persona la moneta!1 punto
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@@ventugenova90, per me direi Mb/Mb+. Da notare che le due "A" di Napoleone e di Imperatore sembrerebbero due "V" rovesciate.1 punto
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@@sulinus, appunto, io son capitato con un paio di monete. Perchè poi lavarle? Se ti piace così chiudila subito come detto anche da @@Gallienus.1 punto
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Vista. Prezzo abbordabile... Ma lascio, già fatto troppi acquisti per natale :D È comunque un bellissimo esemplare. Ora sono al cellulare, ma sarebbe interessante vedere eventuali die links con gli esemplari postati nel FAC dà Mauseus1 punto
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