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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/16 in tutte le aree
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Ciao a tutti... Eccomi di nuovo, dopo circa due anni (sabbatici) sono di nuovo qui a postare le foto dei miei nuovi due acquisti. E come dice il titolo con queste 2 monete ricomincio da zero la mia avventura collezionistica del Regno d'Italia. Come vi sembrano? come le giudicate?8 punti
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Bentrovati :) Austria,quattro diversi pezzi tutti da 500 schilling il dritto è uguale per tutte,quindi ne posto uno solo, un po' d'economia non guasta :lol:3 punti
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buongiorno @@Massenzio l'immagine della tua monetina, non è il massimo per la visibilità, da quel che si intravede, potrebbe essere simile a queste che ti allego in scansione la prima scheda è stata presa delle monografie del Dott. Campana, noto studioso la seconda scheda è del mio archivio, anche la terza Kimissa 2.doc Kimissa 3.doc PS: le immagini delle mie schede non sono ben chiare; sono fatte con lo scanner pur non perfette servono per darti visioni diverse della stesso tipo di moneta cosa te ne pare, può essere lei? ciao Pietro3 punti
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E' quello che dicevo io all'inizio della discussione. Se tu mettessi all'asta la tua bellissima moneta, dovresti scegliere la casa d'asta più .... accreditata. Seguendo le varie discussioni sul forum sono convinto che "l'abito" delle case d'asta ... fa il monaco. Apparenza e non essere. Forse conviene, se si vedono direttamente le monete, partecipare alle aste ... minori, se si vuol comprare e non vendere. Ma voi che avete impegni di lavoro non potete recarvi, non solo in altre regioni, ma sopratutto all'Estero. ... Bel problema! Come mi appare evidente dalla discussione che è nata, la sola visione fotografica, delle monete non basta.3 punti
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Desidero fare un po' di chiarezza sull'aggettivo "Borbonico" (Regno delle Due Sicilie/Napoli/Sicilia) spesso attribuito ad una medaglia: sappiamo che una medaglia è borbonica quando riporta l'effigie o il nome del re o di un membro della Real Casa o di un ministro o luogotenente, lo stemma borbonico o il riferimento ad un avvenimento al regno in oggetto. Può essere definita borbonica anche una medaglia religiosa o di un personaggio illustre qualora la medaglia fosse stata coniata ufficialmente nella zecca di Napoli (vedi ad esempio nome DE ROSA M.P.) o in un'officina succursale ma con tanto di autorizzazione del re o del direttore generale della zecca (vedi ad esempio: serie di medaglie degli uomini illustri delle Due Sicilie 1830-1834 o medaglia in onore di Giovanbattista di Vico del 1854). http://ilportaledelsud.org/medagliere_di_rauso_1.htm La medaglia può definirsi borbonica anche se coniata in zecche al di fuori del Regno delle Due Sicilie a patto che riportino, come già sopra-citato, l'effigie o il nome del re o di membri della Real Casa di Borbone Due Sicilie. Borboniche sono anche quelle medaglie che celebrano ad esempio le nozze di una principessa reale (figlia o nipote del re) con un principe straniero ma attenzione: (importante) le medaglie coniate in onore di suddetta principessa successivamente alle nozze non rientrano più nella storia e nei riferimenti al Regno delle Due Sicilie ma in quella del regno del consorte. Tanto per fare un esempio molto pratico: Ebay è invasa da inserzioni TRABOCCHETTO dove al loro interno vengono proposte medaglie della duchessa di Berry post 1816 come medaglie BORBONICHE / REGNO DELLE DUE SICILIE. Si tratta di medaglie francesi a tutti gli effetti e non napoletane, queste sono classificate in un'opera del 1951 di Henry Bauquier intitolata "Album Numismatique de S.A.R. Marie Caroline de Sicile Duchesse de Berry. (Parigi, 1951). Maria Carolina Ferdinanda era figlia del duca di Calabria Francesco (futuro re Francesco I), nata a Caserta nel 1798 sposò nel 1816 il fratello minore del futuro re Carlo X Carlo Ferdinando d'Artois duca di Berry https://it.wikipedia.org/wiki/Carolina_di_Borbone-Due_Sicilie , le uniche medaglie considerate "borbonica" sono quelle per le nozze ma tutte le altre successive (circa 130 tipologie differenti, alcune delle quali coniate in decine di migliaia di esemplari in bronzo) sono da considerarsi per il Regno di Francia, questo perchè, scusate se lo ripeto, la vita e le sorti di una principessa (donna) seguono la sorti del regno del proprio consorte e di conseguenza le sue medaglie non riguardano più la Real Casa della famiglia di origine. Per ulteriori approfondimenti vi consiglio di leggere la premessa nell'opera "Il Medagliere - D'Auria S., 2006" e in questa vecchia discussione nel forum Lamoneta nei post n.9 e 10. http://www.lamoneta.it/topic/84785-altra-medaglia-del-1816-matrimonio-duca-berry/?hl=%2Bberry+%2B1820#entry927137 , a onor del vero, lo stesso D'Auria ha escluso dalla sua opera tutte queste medaglie. Qui di seguito la medaglia per le nozze del 1816 (D'Auria 129/130). Stesso discorso anche per la medaglia del 1841 per la riesumazione della salma del re di Sardegna Carlo Felice (vedi immagine allegata, ex collezione Di Rauso), anche se al dritto troviamo l'effigie di Maria Cristina di Borbone (figlia di re Ferdinando I di Borbone) https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Cristina_di_Borbone-Napoli non è una medaglia borbonica ma sabauda perchè dopo il giorno le sue nozze (Palermo, 1807) tutte le sue medaglie rientrano nella storia del Regno di Sardegna. Spero di non avervi annoiato ma di aver comunicato un messaggio utile per i vostri futuri acquisti. Se può esservi utile, con l'aiuto di voi tutti si potrebbero segnalare in questa discussione quotidianamente tutte le medaglie in vendita o inserzioni varie dove vengono spacciate arbitrariamente per medaglie borboniche o del Regno delle Due Sicilie. Rendere insomma la discussione utile a tutti coloro che intendono seguire una tematica precisa e fare in modo da non far mettere in collezione medaglie fuorvianti. Questa discussione può anche essere utilizzata per porre quesiti e segnalare medaglie con dubbi sull'attribuzione.2 punti
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Buonasera a tutti. Scusate il ritardo di…un anno nel farmi vivo :). Per prima cosa auguro anche io a tutti voi un 2016 sereno. Sul denaro frammentario mi sembra sia già stato detto tutto ciò che è consentito dalle foto: anche secondo me l’analisi del monogramma individua abbastanza chiaramente il periodo di appartenenza, ma il dritto, di difficile lettura, ed il tipo di mistura, che sembra a basso contenuto di argento, lasciano piuttosto perplessi. Intrigante l'ultima moneta postata con la P al posto della L di LVCɅ. Anche a me non sembra ribattuta. Un caro saluto, Valerio2 punti
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Ciao @@Sam A me sembra un carlino di Alfonso I° D'Aragona, Pannuti Ricco n. 3e, zecca di Napoli, Maestro di zecca Francesco Senier Saluti Eliodoro2 punti
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Il cambiamento anticipato arriva con Bernabò Visconti, nell'emissione dove non compare anche il fratello Galeazzo. Per fortuna dell'amatore non si tratta di una moneta di difficile reperibilità, semmai è la conservazione che può far durare molto la ricerca... Titolo, peso e diametro rimangono all'incirca invariati. Al diritto troviamola canonica croce gigliata e la leggenda + DOMINVS BNBOS, come interpunzione tra titolo e nome una borchietta. Il vero cambiamento, radicale a dir poco, lo troviamo al rovescio ed in bella vista. Incorniciato sopra e sotto da una biscia tra due gruppi di tre anellini troviamo infatti non più il nome della città ma quello della moneta: IMPERIALIS. A colpo d'occhio cambia poco (immaginiamo poi per chi era abituato a tener in mano questi tondellini, il popolo era praticamente nella sua totalità analfabeta) ma si tratta di un grande cambiamento che incrina - o forse rompe del tutto? - l'immobilizzazione tipologica che caratterizzava questa moneta da mezzo secolo. Ricordo che si tratta dell'unica tipologia di denaro emesso da Bernabò, quindi quell'Imperialis è proprio voluto e cercato. Ma perchè? Avrebbe magari avuto più senso su un'equivalente di Galeazzo II, molto legato a Pavia...ma invece è proprio Bernabò che stravolge tutto... Di seguito un esemplare proposto nella prima asta di Felsinea:2 punti
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Cari amici, un pezzo meno che B, lo so, ma quel ( * ) ( * ) ( * ) del contorno si vede ancora bene ;) Candia (Creta), moneta veneziana di necessità per l'assedio Ottomano del 1650 da 5 lire detta "Salvatori", Mont. 172 (R4), g 4.752 sono un po' preoccupato per le zone verdi di rame solfato / cloruro volgarmente chiamate cancro del bronzo, già presenti quando acquisita. consigli?2 punti
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Repubblica Ellenica, 50 drachmai 1980, rame-nickel, km 124. Al rovescio, Solone , arconte di Atene.2 punti
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Occorre conoscere i vari esemplari che ci sono pervenuti per questa emissione di Populonia. La recente opera di Italo Vecchi - pur criticata in alcuni ambiti / offre un ottimo spunto come repertorio. Ma forse al caso nostro fa piu' comodo la recente vendita di Roma Numismatics che ha esitato lo scorso 28 settembre uno dei piu' cospicui nuclei di monete etrusche le cui vendite importanti non sono piu' di tre o quattro complessivamente nell'arco di un secolo. Im questa vendita erano presenti numerosi esemplari del XX assi di Populonia i cui pesi variabano dai 4.5 gr agli 8 e passa. Sappiamo ancora troppo poco su questa enigmatica monetazione per cui non sarei neanche sicuro che la denominazione convenzionale di XX assi data a questi esemplari sia in fin dei conti plausibile e corretta.2 punti
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Il lato con il ritratto soprattutto ha l'aspetto di una fusione. Per me è una produzione Ottocentesca. Ne ho viste altre simili con l'asse di Agrippa vendute come copie rinascimentali/padovanini.2 punti
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I cataloghi andrebbero vagliati usando il ben noto rasoio che ci mette a disposizione il buon senso. Il fatto che il Gigante riporti un solo indice di rarità a prescindere dalla conservazione è una semplificazione (altrimenti sarebbe 5 volte più grande) ;) correggere questo sistema ormai consolidato non avrebbe più senso che sostituire l'omino stilizzato dei segnali stradali con l'uomo vitruviano di Leonardo.2 punti
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Nell'ingrandimento ci ho capito oggettivamente poco. Vorrebbe immagino rimarcare l'attenzione su piccoli globetti. A volte succedeva anche che il conio iniziava a rovinarsi e dava inizio a fenomeni in rilievo come quelli evidenziati. A mio modesto parere la moneta è coniata e non ha nessun problema. Posso naturalmente sbagliare.2 punti
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Buona sera,molto interessante,lo ho osservato bene ed ho avuto la stessa sensazione di @@adolfos ma guardandolo bene si capisce che la "P " oltre a non avere le caratteristiche stilistiche,risulta essere nettamente sopra al punto e non a fianco,se può ' aiutare ho evidenziato le lettere che a mio avviso sono sufficientemente chiare da farlo sembrare un denaro di lucca al 90%.quella P invece........bohh.2 punti
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______________ 1980 Egitto Presidente dal 1970 al 1981 ____ Anwar Sadat (1918-1981) 5 e 10 Piastre - Rame/nickel2 punti
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______________ 1980 Unione Sovietica Statua equestre di Yuri Dolgorukiy, fondatore della città di Mosca (sec. XII) L'emissione promuove le XXII Olimpiadi di Mosca 1 Rublo - Rame/nickel2 punti
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La Via dell' Ambra , cosi’ definita , era un antico itinerario lungo il quale avveniva la raccolta , poi il trasferimento e il commercio dell' Ambra in tutta Europa e nel mondo del Mediterraneo . In realtà più che di un singolo itinerario , seppur il piu’ importante , si trattava di un complesso viario commerciale attraverso il quale l' Ambra veniva trasportata dai suoi luoghi di raccolta che si trovavano e si trovano tutt’ oggi presso le spiagge del Mar Baltico e del Mare del Nord , in quanto l’ Ambra ha la capacita’ di galleggiare sull’ acqua marina come la pomice ; tramite questa Via principale , denominata appunto dell’ Ambra , raggiungeva il Mediterraneo entrando in Italia attraverso le Alpi Giulie tramite la valle Tarvisio Gorizia , gia’ conosciuta dai Romani e da qui raggiungeva Aquileia centro primario per la lavorazione . I Romani conobbero l’ Ambra gia' durante gli inizi della Repubblica quando entrarono in contatto con le varie popolazioni italiche del centro nord e sud d’ Italia ; durante i primi anni dell’ Impero avvennero importazioni massicce di questa bella resina fossile del colore dell’ Oro , Nerone ne era innamorato e profondo conoscitore ; i Romani si riferivano all' Ambra con il termine "Sucinum" da succo . Ai tempi di Nerone , scrive lo storico romano Plinio il Vecchio , il prezzo di una piccola statuina di Ambra , superava quello di uno schiavo in buona salute a dimostrazione della sua ricercatezza e rarita’ . Gli antichi popoli germanici del nord est europeo bruciavano l' Ambra come incenso e la chiamavano "pietra da bruciare" , mentre la Grecia e l' Egitto nei tempi antichi erano i maggiori importatori e lavoratori dell' Ambra grezza per l’ area sud est del Mediterraneo che trasformavano in oggetti preziosi . In Italia il centro piu’ importante della lavorazione dell’ Ambra di epoca romana era Aquileia , mentre i Piceni sembra fossero tra i primi popoli italici che importavano e lavoravano Ambra fin dal VI secolo a.C. In epoca romana si ricavavano principalmente statuine e prodotti da toilette , ciondoli da indossare o impugnature di oggetti ; il percorso principale della Via dell' Ambra partiva dalla costa di quella che in un giorno lontano sarebbe diventata la Prussia , attraversava la regione dei Galli Boi , l’ attuale Boemia , per raggiungere infine l' alto Adriatico ad Aquileia ; prima di giungere alle Alpi Giulie la Via si biforcava continuando inoltre attraverso l’ attuale Moldavia per unirsi alla Via della Seta in direzione Oriente ed Asia . Gli antichi scrittori Greci e Romani come Omero , Ovidio , Marziale e Plinio il Vecchio dedicarono all’ Ambra fantastiche leggende , tra le quali la piu’ conosciuta e' quella di Fetonte : "Fetone , figlio prediletto del dio Apollo , ottenne dal padre di condurre da solo per il cielo il suo carro di fuoco ; il giovane per la sua imperizia , provocò danni terribili alla Terra sicché Zeus , infuriato , lo folgorò con una saetta facendone precipitare il corpo senza vita sulle rive del fiume Eridano (Po) ; lì le dolenti sorelle Eliadi lo piansero a lungo finché , trasformate in pioppi dall' ancora adirato Re degli dei , le loro lacrime si condensarono in lucenti ambre". Tali considerazioni mitologiche e misteriose nei confronti dell’ Ambra nacquero anche dal fatto prodigioso , per l’ epoca , riferito al suo magnetismo , infatti Talete di Mileto nel 600 a.C. circa sapeva che sfregando contro un panno di lana un pezzo d' Ambra questo acquistava la proprietà di attrarre a sé piccoli pezzi di stoffa . Quando nei secoli moderni , attraverso gli studi su queste proprietà , si arrivò ad individuare una nuova importantissima fonte di energia , ad essa fu dato il nome di elettricità in onore al nome greco originale dell' Ambra che appunto in Greco significa “electron” , proprieta’ che ne aveva consentito la scoperta scientifica . I Romani chiamavano l'ambra “sucinum” e tale nome era spiegato da Plinio nella sua opera “Naturalis Historia” , libro XXVII , tomo XXXXIII , come derivante da sucum, il succo o la resina degli alberi , questo dimostra che i Romani sapevano benissimo che l’ Ambra era un prodotto antico (oggi chiamato fossile) solido della resina di alberi antichissimi , oggi si conosce che questi alberi , in particolare le conifere , risalgono all’ Eocene , a circa 40/50 milioni di anni fa . In Italia un luogo dove si trovava Ambra di colore rossastro molto bella , era lungo le rive del fiume Simeto in Sicilia . Sotto alcuni frammenti di Ambra grezza e con inclusi insetti , imprigionati nell’ Ambra mentre colava semifluida dalla corteccia delle antiche conifere , un' Ambra rossatra del fiume Simeto e una vetrina del Museo Archeologico Nazionale di Matera nella quale sono conservati oggetti personali in Ambra antica .1 punto
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Denaro di AZZONE per COMO VARESI MONETE REGIONALI ITALIANE / LOMBARDIA ZECCHE MINORI n.2781 punto
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Posto anche io un Cavallo ribattuto con monogramma...tondello sottile e peso scarso anche questo, mi pare che siamo ad 1,18g...1 punto
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E si, le foto non sono un gran che... per me attorno allo SPL, bella rigatura!1 punto
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Come hai già detto FEL TEMP REPARATIO tipo cavaliere abbattuto, Costante o Costanzo II, dal numero presunto di caratteri nella prima metà della legenda penserei a Costante DNCONSTA-1 punto
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@@francesco77 .... ottima discussione, vediamo come si evolve......credo interessante, poi alla fine o più avanti inseriremo quelle difficili o meglio a metà dove non ci sono gli elementi identificativi che hai elencato...ma che sono state coniate a Napoli nel periodo borbonico (come date intendo).1 punto
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rusgone R5 in mio possesso (scusate ma proprio non mi vengono le foto delle monete scure)1 punto
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Hadrian AE Drachm of Alexandria AD. AVT KAI TPAI ADPIA CEB, laureate, draped & cuirassed bust right / Nilus reclining left upon a crocodile, holding cornucopiae & reed, Genius emerging from the cornucopiae & pointing at letters IV in upper field http://www.wildwinds.com/coins/ric/hadrian/milne_1269.jpg1 punto
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@@gigetto13.... in confronto con la mia, quella postata è senza dubbio migliore... io apprezzo il mio "tondello" appunto "sulla fiducia"...perché non vedo quasi nulla! :whome:1 punto
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buongiorno@@Massenzio eccoti la risposta che cerchi --premesso che già la trovavi in ultima riga in fondo nella seconda e terza scheda che ti ho inviato in scansione questa monetazione in bronzo al IV sec. a.C. viene data dagli studiosi ed esattamente dal 339 al 336 a.C. ti allego la scansione ridotta ai soli dati Cimissa-Kimissa dati moneta.doc crepi l'avarizia ti invio un'altra altra scansione con un po di storia di Kimissa ecc. Kimissa 5.doc la moneta è considerata non da tutti comune. PS: se sei appassionato di storia puoi leggere anche quest'altro. ridotto contenuto Altro di storia su Kimissa.doc per ora mi fermo Pietro1 punto
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Riprendo questa discussione su Lamoneta per riportare qualche altro modo di essere sia del passato che del futuro della stessa. Il tempo passa e bisogna anche aggiornare.... Lamoneta è sicuramente anche COLLABORAZIONI, lo è stato in passato ricordo e cito volentieri il " Progetto Lorenzo il Magnifico " tra il Monetiere di Firenze e Lamoneta, sotto la guida e la supervisione del dott. Lorenzo Catalli ci fu una proficua e virtuosa collaborazione tra pubblico e privato per la catalogazione del Monetiere e la messa on line dello stesso. Collaborarono diversi bravi e volonterosi utenti del forum, tutti volontari, e si realizzò a costi zero un progetto di tutela e valorizzazione con questo incontro pubblico - privato. Ma Lamoneta tramite il Gruppo Phalantos fece altro nel passato, ORGANIZZO' EVENTI CULTURALI, ricordo quelli di Torino in particolare uno sui falsi molto interessante e poi pubblicato. Ma Lamoneta anche ora pensa a ESSERE ATTORE DIRETTO NELLA COLLABORAZIONE E ATTUAZIONE DI EVENTI CULTURALI, la prossima tappa sarà a Parma il 9 aprile 2016 nell'ambito del Convegno Commerciale Numismatico e Filatelico che si terrà proprio lì. Il primo pensiero da quando fu creata Lamoneta è stato quello di essere di aiuto, supporto, sia a chi inizia a interessarsi di numismatica, sia in particolare per i giovani. E proprio AI GIOVANI abbiamo pensato creando un evento innovativo di sicuro ad hoc per loro denominato " LA NUMISMATICA E I GIOVANI ", dove si parlerà dei rapporti e della situazione attuale tra i due con dati, numeri, quanto fatto e quanto si potrà fare in futuro e poi loro, cinque giovani di estrazione Lamoneta che nascono qui con buoni curriculum e che avranno la possibilità di esprimersi su un tema comune già stabilito. E' indubbiamente una novità, una idea anche simbolica e di buon auspicio, potrebbe diventare un buon traino, fare proselitismo, creare entusiasmo in un ambiente che ne ha sicuramente bisogno, un segno di fiducia, anche una scommessa, ma se non si fa, non ci si prova mai, non si scommette mai ....mai avremo qualche risultato e riscontro positivo....sui giovani .... Quindi prossimamente per chi vorrà la scommessa culturale di LAMONETA CON LA NUMISMATICA E I GIOVANI, i nostri giovani tra l'altro....LAMONETA E' ANCHE QUESTO NELL'IMMEDIATO E PROSSIMO FUTURO....1 punto
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Grazie Sig Theodor,del nastrino sono rimasti solo brandelli,quello che mi interessava non era tanto il valore venale dell'oggetto che gia'dal materiale intuivo non fosse di pregio.ma se tenerla in modo piu'dignitoso di come l'ho trovata.La ringrazio per aver dissipato ogni mio dubbio. Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App1 punto
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Ciao a tutti, non dimentichiamo, però, che la monetazione meridionale sta attraversando un ottimo periodo anche dal punto di vista commerciale...certo, poi, NAC, Varesi e altri sono particolarmente apprezzate dai collezionisti per serietà e competenza, quindi, danno effettivamente un plusvalore alle monete che esitano nelle loro aste. Saluti Eliodoro1 punto
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Mi sembra che stiamo leggermente esagerando..a volte ci si dimentica che erano coniate a mano e non con una stampante laser forse..?1 punto
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Ciao , mi sembra che il tuo Asse di Antonino Pio non corrisponde al RIC 1088 in quanto questo numero appartiene ad un Dupondio o Asse di Faustina madre , ma forse leggo una versione vecchia del RIC . Venendo alla tua richiesta , le due mani incrociate che si stringono rientrano nell' allegoria della Concordia , intorno TRIB POT COS ma senza i numeri della TRP e del COS che indicherebbero l' anno di emissione e il significato della moneta , la figura dietro le mani pare essere forse un Caduceo simbolo di Mercurio e di prosperita' e pace , ma per la sua forma non sono sicuro che sia tale simbolo , potrebbe anche essere una insegna militare o altro . Risolto il problema del numero del RIC , e' una coniazione di Adriano , emessa probabilmente per l' adozione di Antonino come Cesare , quindi le mani congiunte potrebbero rappresentare il "patto" di passaggio futuro di consegne all' Impero di Antonino , il simbolo e' un Caduceo .1 punto
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Ritengo entrambe da 5 lire con questi dati, 4 contro 11 grammi è un divario troppo ampio per essere da 10 lire. 4,75 contro 2,95 sono 1,8 g di differenza che sulle ossidionali, bisante insegna, può anche starci.1 punto
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Ciao complimenti per i pezzi di storia. Anche la seconda è da 5 lire? Quanto pesa? Attendo foto del suo rovescio. Un saluto Doge921 punto
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Concordo con lele300 se fosse un rigato con il contorno completamente rigato (non parzialmente o a tratti o con tracce) e magari con una rigatura marcata la moneta non è facile da trovare. Come tipologia l'ho terminata un po di tempo fa, quindi non seguo i realizzi, ma se fosse un vero rigato 110-120 li spenderei.1 punto
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Stupendo questo mezzo tornese 1849 "1" in alta conservazione. Ci sono alcuni difetti di conio che non mi permettono di sbilanciarmi,almeno in foto,ma si tratta da SPL in su. Sto passando un'altro periodaccio e non riesco a star dietro alle monete come vorrei ma fortunatamente, qui nel forum, ogni tanto, riesco a rallegrarmi con dei post di Numismatica "semplice". :friends:1 punto
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a mio modestissimo parere...penso che Monbalda abbia fatto centro! inoltre e' mai possibile che di una moneta ...anche se pur rara o rarissima..non se ne conosca o non se ne trovi nessuna traccia? neanche un esemplare SICURO ? con tutti i metodi...mezzi...e scavi effettuati...niente? io continuo a pensare che...questa moneta non esista!1 punto
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"No no, il gigante ritiene la moneta NC, ed il valore varia in base alla conservazione!" Che il valore della moneta vari in funzione della conservazione, mi sembra ovvio. Che il Gigante la ritenga, in qualunque conservazione, sempre NC, è una Sua opinione, che però mi sembra platealmente smentita dai fatti che abbiamo già espresso e cioè che nella conservazione uguale a quella che hai postato Tu, la moneta è comunissima, mentre nella conservazione uguale a quella dell'esemplare postato da rikkk è almeno R. Se poi non vogliamo vedere l'evidenza delle cose ma preferiamo considerare acriticamente solo i dati che forniscono i Cataloghi-prezziari, come se fossero Vangelo, facciamolo pure....anche se ciò porterà (come in questo caso) a conclusioni che non corrispondono alla realtà del mercato. Saluti. M.1 punto
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Per le monete in acmonital ci sono difficoltà oggettive legate alla durezza del materiale i falsi che risultano esserci sono di bassa qualità e legati alla circolazione, per le serie del 46-47 personalmente non ho mai visto un falso ben fatto ( che sia identico in tutto e per tutto agli originali), mentre le 2 lire 1958 le 5 lire 1956 - 69 1 rovescio, 10 lire 1965 sono riconoscibili abbastanza facilmente, ho visto anche le 20 lire 1959 sigillate come false, mentre per le 2 lire 1949 mai visto un falso, esistono i falsi delle 500 lire in argento e delle 10 lire dei primi anni sempre legati alla circolazione.1 punto
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@r-29 Non vorrei che tu mi abbia frainteso. Sono sicuramente l'ultimo su questo forum ad essere fissato con le alte conservazioni: non compro MAI monete in conservazione superiore a SPL perché il mio interesse per la numismatica è unicamente storico e non di speculazione/investimento. Il 90% della mia collezione ormai pluridecennale è costituito da monete in conservazione inferiore a BB, quindi semmai per quanto mi riguarda potrebbero eliminare le conservazioni dallo SPL in su. Ciò non toglie che i prezzi sui cataloghi son messi spesso a caso, e questa moneta ne è un esempio: ne son piene le ciotole a 1 euro di questo nominale in MB, che piaccia o meno a GIgante.1 punto
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Se le monete sono solo queste purtroppo la collezione purtroppo è solo un abbozzo e di valore economico pressoché nullo. piuttosto che venderla per 2-3 euro (il massimo cui si potrebbe aspirare) ti consiglio di conservarla come ricordo della tua infanzia. Non si sa mai poi che i tuoi bimbi un giorno (sia che già ci sono o che magari verranno in un lontano futuro) non avranno lo stesso piacere a giochicchare con queste monete come hai fatto tu quando eri piccola ;)1 punto
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Ringrazio Acraf per il post, sito che non conoscevo. Che dire, molte monete raccolte nei vari metalli con provenienza oltre da aste anche da web (ebay). Alcuni dei pezzi li abbiamo discussi in parecchie discussioni qua sul forum, e credo di dubbi ce ne siano pochi.....Personalmente, consiglierei al collezionista, oltre a farsi seguire dal proprio mentore, di consultare maggiormente i testi di riferimento oltre a preferire canali di acquisto più filtrati.. skuby1 punto
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La vecchia monetazione ha smesso di circolare alla fine della guerra per il semplice motivo che i pezzi d'argento avevano valore intrinseco enormemente superiore al facciale, mentre gli spezzati in rame non avevano più utilità pratica (i centesimi non erano più utilizzati). Della nuova monetazione circolavano negli anni '80-'90 i pezzi da 200 e 500 lire, che erano molto comuni. Poco prima dell'arrivo dell'Euro eran comparsi anche i pezzi da 1000. Di più rara apparizione nominali inferiori: ricordo qualche 100 lire del II tipo (le minimonete) e forse da 50, ma non altri pezzi. C'è da dire però che negli anni '90 i pezzi fino a 20 lire erano ormai praticamente scomparsi anche per quanto riguarda le emissioni italiane.1 punto
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Penso che 50-60 euro sia una stima adeguata, una base d'asta "credibile"... ;) Peccato per il diritto, il rovescio meriterebbe di più ! Ciao, RCAMIL.1 punto
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Mi sembra coerente parlare di quantità di messaggi postati, cancelliamo il post??? :confused: 28 risposte, meno della meta pertinenti alla discussione... Se vogliamo sparare caxxate per passarci il tempo, ben venga... ci sto! ma esistono i PM o la chat!1 punto
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